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Tutto partì con la scoperta della grande tomba a camera dei Volumni (in etrusco Velimna).
Il conte Baglioni, che era proprietario del terreno e della vicina villa del Palazzone, si mostrò
molto interessato ai ritrovamenti in quanto nell'ottocento, dopo la mostra a Londra dei
fratelli Campanaro di Tuscania, tutto ciò che era etrusco era di gran moda.
E quindi la priorità era trovare gli oggetti senza preoccuparsi ne di catalogarli ne di fare
qualsiasi considerazione scientifica.
Ipogeo dei Velimna o Volumni
Depredarono le tombe, le richiusero e ne perdettero la memoria tanto che solo nel 1963
vennero fatte nuove campagne di scavo.
La necropoli è molto estesa essendo costituita da quasi 200 tombe che dalla collina scendono
verso il Tevere.
Lungo il percorso guidato della necropoli sono visibili (ed in parte visitabili) una trentina di
tombe.
Tra queste si segnala la cosidetta Tomba Bella ... le altre sono solo "di transito" per arrivare
all'Antiquarium!