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propalranaletorl dl lueoo clelitor maggio 1981 - 5-21

Questo particolare progetto è apparso per "A" per hri: tra l40 e 270
la prima volta su Elektor nell'edizione in- “B” per hris tra 270 e 500
glese dei circuiti per I'estate dell'anno scor- "C" per hrs maggiore di 500
so. l lettori lo hanno ritenuto uno dei cir- I termini hrr. e coefficiente di amplificazio-
cuiti più interessanti e questo articolo è il ne in corrente definiscono il rapporto tra I:
risultato di questa scelta "elektorizzata". (corrente di collettore ed Is (corrente di
Il circuito è stato leggermente modificato base).
ed ora viene fornita anche la relativa baset- ll prova transistori di lusso indica la lettera
ta stampata. che corrisponde alla categoria di guada-
Nella letteratura tecnica, l'amplificazione gno del transistor. Apparirà quindi sul di-
di corrente viene di solito indicata con hrs. splay a 7 segmenti una lettera A. una lette-
Per gli scopi di tutti i giorni non è ncessario ra B oppure una C.
in modo assoluto conoscere il valore preci- Se il transistor è difettoso apparirà una
so di hr: ma occorre piuttosto avere un`i- "F" (faulty).

P_rova transistori
di lusso
Una caratteristica molto dea di massima dei suoi limiti superiore ed Il circuito dispone di collegamenti separati
Importante del translatorl è ll loro inferiore. Un tempo il fabbricante non per i transistori NPN e PNP. Un commuta-
coefficiente dl amplltlcazlone In aveva alcun modo di prestabilire il guada- tore seleziona i due tipi di transistor.
corrente. Questo è spesso gno in corrente. La cosa migliore che pote-
lndlcato da una lettera A, B va fare era di stabilire una previsione di
oppure C scritta sul contenltore massima e quindi. dopo che i transistori
sono stati prodotti, dovevano essere sele- Lo schema a blocchi
del translator dopo ll numero che
ne dellnlsce Il tlpo. Succede però zionati in modo da corrispondere ai limiti
richiesti di hrs. La figura l mostra lo schema a blocchi del
lnevltabllmente (per la solita prova-transistori. Il suo funzionamento è
Dopo di ciò veniva stampato sul conteni-
legge dl Murphy) che questa non tore il numero di identificazione. Per piuttosto semplice. La tensione ai capi di
sempre rlsulta legglblle. Usando quanto oggi il guadagno possa essere de- un certo numero di resistenze viene con-
ll prova-translator! che terminato in precedenza, viene ancora frontata con una tensione di riferimento. È
deecrlvlamo al può leggere su un usato lo stesso tipo di numerazione. quindi importante sapere prima se il tran-
dlcplay la glusta lettera. Due transistori con lo stesso numero di sistor è NPN o PNP. ll commutatore che
Contemporaneamente al puo identificazione non hanno necessariamen- seleziona la polarità del transistor provoca
anche determinare se Il translator telo stesso hFr. Questo è il motivo per cui anche l'accensione di un LED che ne indi-
ela da buttare nel rottame o l'industria usa una lettera come suffisso ca la posizione. Questo confronto di ten-
meno. - per indicare il valore generico di hrs. Le sioni determina il gruppo hrs del transistor
lettere definiscono l'hre secondo i seguenti e visualizza una “A”, “B” oppure "C" a
valori: seconda del caso. Se non scompare la "F"
R. Storn

.12g Urch
il'
*zNPN Il
contro o
11%- display E
Uro',
' PMP

JT

Flgurat.Loechennobloeehldelprova-tramletorldlluuo.
5-22 - elelttor magglo 1981 prova translator! dl lusso

R1...R12 ß

lc1 ... ICS = 741


š

TUT = Translstor in prova

Figura 2. Lo schema elettrico completo dal prova-translator! dl lusso. Il progetto ha subito alcuna modlilehe rispetto a quello a arso nell'edlzione estl
I I
dal 1979, sulla quale e stato pubblicato per la prima volta. Sono stati agqluntl I dlodl 03....05 e le mlatenae Russia. come peigeun'allmentaxlona äaunglleta
diodi proteggono l translated T1....T3 dalla alta tensionl che potrebbero apparlre sulla glunzlona base-omatfltore.

sul dispaly premendo il pulsante, il transi- l'ampliticazione in corrente e dal valore me a quella di lC2. Solo l'uscita di lCl sarà
stor è difettoso. della resistenza di collettore. Se il coeff- a livello alto. Questo si dimostra con un
ciente di amplificazione è 400 e la corrente semplice calcolo:
è lO uA, la corrente di collettore sarà di 4 9V (alimentazione) - 0,88 V (tensione al
ll elrculto elettrlco
mA. Con questa corrente la caduta di ten- piedino 3) = 8,12 V. Questa tensione di
Lo schema completo viene rappresentato sione sulla resistenza di collettore R4 (390 8,12 V è superiore a quella di riferimento
in figura 2. Si vede anche l'elenco dei com- Q) sarà di l,56 V. Sono state inserite tre (8,02 V). Se S3 è in posizione NPN, sul
ponenti. resistenze di collettore e tutte provocano ai display apparirà la lettera B. Se anche l'u-
l trigger di Schmitt nello schema a blocchi capi una certa caduta di tensione. Nell'e- scita di IC l dovesse andare a livello basso.
consistono in tre amplificatori operazio- sempio dato R2 (220 Q) ha una tensione di la lettera sul display sarà una C. Questo
nalí cablati come comparatori. 0,88 V ed R3 (180 Q) ne ha una di 0,72 V. sarà giusto se la caduta di tensione ai capi
La metà superiore dello schema, lC l-IC3, Come già detto prima, su R4 c'é una cadu- della resistenza, e quindi la corrente che
serve a misurare i transistori NPN. Gli ta di tensione di 1,56 V. Questo facilita il passa attraverso ad essa, avranno subito
ingressi invertenti degli operazionali sono calcolo delle tensioni agli ingressi dell'inte- un aumento. La corrente di base in questo
collegati ad una tensione di riferimento. grato. Gli ingressi invertenti sono tutti allo circuito resta la stessa, e quindi l'aumento
Gli ingressi non invertenti cono collegati al stesso potenziale (o tensione). La tensione della corrente di collettore sarà sovuto
collettore del transistor in prova (TUT). al collettore del 'I'UT sarà di 9V - 3,!6 V = esclusivamente al maggior guadagno in
Su questo collegamento vengono usate 5,84V (i 3,16V sono la somma delle tensio- corrente.
delle resistenze per formare un partitore di ni ai capi delle resistenze che alimentano Se, d'altra parte, le uscite di [Cl ed IC2
tensione. La corrente di polarizzazione di gli ingressi non invertenti ed i 9V sono la fossero a livello alto, solo il segmento "d"
base viene determinata da Rl e da R 10. Ad tensione di alimentazione). La tensione di non si accenderebbe, e quindi sul display
un certo coefficiente di amplificazione la riferimento all'ingresso invertente è di apparirebbe una "A". I segmenti “a” "e"
corrente sarà quindi fissa. Di conseguenza 8,02V, che è determinato da R5, R6 ed ed “i” rimangono sempre accesi in quanto
ai capi delle tre resistenze di collettore ci Rl I, R12. Quindi, nell'esempio prima cita- utilizzati in tutte lc varie lettere da visualiz-
saranno delle tensioni determinate dal- to, l'uscita di IC3 sarà a livello basso insie- zare. Quanto detto in precedenza vale, pre-
prova mmhtorl dl lusso oleklor maggio 1981 -› 5-23

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Flgun 3. La bonus stampata

Blanca dol Componenti

Resistenze: Condennnnni:
H1,H10 = 820 k C1 ,CZ = 1000 11/16 V
R2,R7 = 220 n
R3,R8,R19 = 180 n Semiconduttori:
R4,RQ,R13,R14,R18,R20,R21, IC1 . . . ICS = 741 (Mini-DIP)
R22,R23 = 390 n T1,T3 = BC 5573 Tr=sec.2x6...9VI50mA
R5,H12 = 1 k T2 = BC 5473 51,82 = Digitast e LED
R6,R11 = 8k2 03,D4,05 - 1N4148 S3 = 4 vie 2 posizioni
R15.R16,R17,R24.R25, 06 _ . . D9 = 1N4001 Contenitore in ABS
R26 = 39 k Dp1 = LED-Display DL 707 con chiusura
o 0 simili
5-24 - elelttor magglo 1981 provi translated dl lusso

80017 4

Flgure 4. Se sl uu ll contenitore ln plastica consigliato nel testo, Il provltroneletorl completo può essere disposto ln un unleo contenitore. I due dlodl LED sono
montati dentro l pulsantl (tipo dlgltut).

sumendo che il transistor non sia difettoso. La costruzlone nel coperchio del contenitore in modo da
nel qual caso apparirebbe una "F". Que- poter azionare S3. l collegamenti tra il
sto avviene esclusivamente quando tutte le ln figura 3 si vedono le due facce del circui- commutatore ed il circuito stampato devo- ,
uscite degli integrati sono a livello alto, to stampato. Per rendere più semplice pos- no essere cablati. Sul circuito stampato i
ossia quando la tensione di riferimento è sibile il montaggio, il display ed i commu- vari punti di connessione sono stati marca-
maggiore della tensione di collettore del tatori sono direttamente montati sulla ba- ti allo stesso modo delle uscite del commu-
TUT. setta si può anche montare il trasformato- tatore. I pulsanti impiegati per interrom-
ll controllo del display (il circuito formato re, qualora se ne trovi uno adatto al mon- pere la polarizzazione di base del TUT
da Tl, T2 e T3 insieme con le resistenze taggio su circuito stampato` altrimenti po- devono essere del tipo digitast. Sotto ad SZ
RlS....Rl9, R24 ..... R26 ed i diodi trebbe rendersi necessario qualche piccolo ci sono le connessioni per il PNPe sotto ad
D3....D5) funziona in modo molto sempli- rabberciamento. l collegamenti tra l'ali- Sl quelle per l'NPN. Il codice di identifica-
ce. Se le uscite di lC2e di lC3 sonoa livello mcntatore ed il circuito vero e proprio zione dei piedini è: C = collettore, B = base
basso, i segmenti "d", “b” e "c" del di- sono stati volutamente omessì. ln questo ed E = emettitore.
splay sono accesi. Naturalmente. l`anodo modo è possibile separare dal resto la parte Gli amplificatori operazionali integrati
del dispaly è sempre collegato all'alimen- del circuito stampato che si riferisce all`a|i- sono i comuni (e poco costosi) 741. C'è
tazione (-l- 9V). mentazione e montarla sovrapposta (od in solo un piccolo inconveniente: ne occorro-
lCl controlla i tre transistori. Se l`uscita di qualsiasi altra posizione) rispetto al circui- no ben sei. Evitando l'uso degli zoccoli per
lCl è a livello alto. solo T2 sarà in condu- to principale. L'intero complesso può esse- gli integrati (che in questo caso non sono
zione, e quindi il segmento ug" risulterà re disposto in un contenitore in ABS con assolutamente necessari),,i costi possono
collegato a massa. Se viceversa l'uscita di chiusura a scatto o simili. La figura 4 mo- essere portati al minimo. Si consiglia però
[Cl è a livello basso, saranno in conduzio- stra questo tipo di montaggio. di usare uno zoccolo per il display. I transi-
ne soltanto Tl e T3, con il risultato di Il commutatore S3 è del tipo a 4 vie, 2 stori da provare possono essere collegati
collegare a +9V i segmenti “b”. "c" e “g”, posizioni; volendo si può montarlo diret- alla basetta per mezzo di cavetti muniti di
che risulteranno di conseguenza spenti. tamente sul circuito stampato. A questo pinze a coccodrillo. Se questo sistema si
Una situazione simile si ha commutando scopo si deve eseguire un foro sulla basetta dimostra impossibile si può usare urto zoc-
S3 in posizione PNP. Le uscite di IC4. ICS nel quale si inserirà senza difficoltà il com- colo per transistori, per quanto ci siano in
ed lCó sono quindi collegate al display al mutatore a levetta. Scegliendo questa op- pratica degli inconvenienti.
posto di ICI. IC2 ed lC3. portunità sarà possibile praticare un'asola
sistema intercom multiuso elektor maggio 1981 - 5-25

Sistema Intercom
multiuso
P. Deckers.

Perchè un sistema Intercom sia ll circuito corrisponde a tutti i requisiti Schema elettrico
completamente flessibile ed richiesti da un sistema intercomunicante e
efticlente, deve corris ondere a di conseguenza non subisce variazioni. La figura 2 mostra io schema completo di
determinati requisiti. Il sistema intercomunicante è progettato una delle stazioni. Le cinque tensioni di
assolutamente necessario che per un massimo di cinque stazioni. con la riferimento sono derivate dalla tensione di
ciascuna stazione possa A più completa riservatezza della comunica- alimentazione mediante cinque diodi
chiamare una qualunque altra zione tra una qualsiasi coppia di stazioni. Zener (Dl ..... D5) collegati in serie tra loro.
stazione senza bisogno di un Inoltre ogni stazione può servire per ia La resistenza Ri garantisce che attraverso
sorveglianza dei bambini (babyphone). ll i diodi Zener passi una corrente di circa l2
centralino. il numero del tilt di
sistema lavora con una linea ad anello a mA. Le tensioni di chiamata per le altre
collegamento deve essere il
quattro fiii, che può essere posata come quattro stazioni sono selezionate mediante
rninlmo possibile, la conversione meglio si crede, ossia due o più stazioni i commutatori Sla....Sld tramite i diodi
tra due posti deve restare segreta possono essere collegate “in serie” sulla 06......D9. La tensione di riferimento scel-
e l'assorbimento nel stessa tratta di cavo. oppure individual- ta viene collegata alla congiunzione tra i
funzionamento di attesa (stand- mente mediante una derivazione, oppure diodi Dl2 e Dl3 dove alimenta uno degli
by) deve essere basso. Potrebbe in una qualsiasi combinazione di questi ingressi del comparatore a finestra (IC la
anche essere utile che due modi che corrisponda alle necessità. ed IClb). Se si tratta della stazione n° 4
l'apparecchio servisse per ia Per aumentare la flessibiiità si possono si- mostrata nello schema, ia tensione di rife-
sorveglianza al bambini, senza stemare ovunque delle prese e. se tutte le rimento sarà 8,4 V (4 x 2,1 V).
con questo bloccare la linea. stazioni sono munite di spine, queste pos- Quindi i livelli di tensione sugli ingressi
ll citotono qui descritto risponde sono diventare completamente mobili. non invertenti di IC la ed ICib sono rispet-
a tutti i suddetti requisiti, pur L'unica condizione alla quale deve sotto- tivamente di 7V e di 9V. Quando la tensio-
conservando ia sua flessibilità stare il cavo di linea è che ad esso deve ne suiia linea S ha un valore intermedio tra
perquanto riguarda la ` essere collegato i'aiimentatore` nella siste- questi due livelli` i'uscita di [Cla sarà a
collocazione delle stazioni. mazione più comoda. livello basso e i'uscita di lClbsarå a livello

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Figura 1. Lo schema a blocchi dl una delle stazioni intercomunleantl. L'alilnentatora appare una soia volta nei aleternaa puo eseerecotlagato alla linea adanailo
nella posizione che maggiormente conviene. in questa Figura et vede ta stazione n.2.
5-26 - olokior maggio 1661 sistem. Intercom multiuso

alto. ll transistor T1 (il commutatore elet- tasti sono premuti. invece, il commutatore Da ciascuna delle altre stazioni si può
tronico di figura l) comincerà a condurre Sl è cablato in modo che il contatto si ascoltare quanto avviene nella stanza dei
collegando Palimentazione al preamplii'h stabilisca quando è in posizione di riposo bambini semplicemente premendo il corri-
catore ed all'amplificatore di potenza (ri- (al contrario di quanto awiene di solito). spondente pulsante (nello stesso tempo
spettivamente [C2a ed lC2b). Una tensio- Sle deve essere premuto ogni volta che può essere normalmente stabilita una con-
ne di chiamata maggiore di l,4 V presente non si ha l'intenzione di inviare un messag- versazione tra le altre stazioni.
sulla linea S viene rilevata da ICle che gio. Questo fisserà la stazione in ricezione
provocherà I'accensione di Dl l per indica- (ascolto). Lo schema a blocchi
re che la linea audio è occupata. Il commutatore S3 predispone l'apparec-
Sla......Sld, insieme con Sle, formano una chio per la sorveglianza dei bambini. Nelle In figura l si vede lo schema a blocchi di
fila di tasti interdipendenti. Se uno di que- stanze del bambino la stazione è commuta- una delle stazioni (la numero due). insieme
sti tasti viene premuto, un qualsiasi tasto ta in “babyphone”. ll preamplificatore all'alimentatore. I quattro fili della linea
premuto in precedenza torna nella posizio- della stazione viene reso leggermente più ad anello portano il negativo ed il positivo
ne di riposo. sensibile scavalcando la resistenza R24. dell'alimentazione a 15 V, il segnale audio
l commutatori Sla...... Sld sono cablati in L'uscita del preamplificatore resta collega- ed il segnale di controllo'(S). A seconda del
modo che il contatto awenga quando i ta in continuità alla linea LF tramite S3b. numero della stazione. può essere collega-

2 15V

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010,013 .- ezxrscwe*
m... os = ezxrscavi*
on . Len
012 =1N4148, DUS

m4 = avxio,1mooi
'l'1 g 2N2905A

ic1 ..se = rcAzzo


map = remo

L - ascolto
s n parlare

° vedi temo
i' -..---.

mei-2
eooee a

Figure 2. Schema elettrico della stazione lntercomuniunto n.4 i diodi 06..06 ed i eomlnutntoli 311....S1daono collegati in modo divino perdneunl elezione.
La tensione di nierimento lill congiunzione tra 012 o 013 definisce ll numero della stazionm
Olbflór IMHO 19v - W

Pignatubnummmpmehdlwlflomdolmpmnflúmm

R18= 33k Semiconduttori:


R19=1k2 D1 . . . D5 - BZX7SC2V'I (qLED ìvø'rdç'.
n20.- ma ov3vx1N4148 In serie)
R22= 1a k 06 . . . 09 = 0A95, DUG
R23= 1 n 010,013 = BZX7SC1V4 lo LED mio
Resistenze: P1 = 470 k (sw-k) trimmer _o 2 x 1N4148 in serie) `
R1= 390 n D11 = LED
n2,n3,n7,na = 4-7 k D12 =1N4148, DUS
Condensatori: T1 = 2N2905A
94 = 470 n.
R5,R6,R9,R24- 10 k C1,C2,C3= 100 n IC'1a,b,c = TCA220
R10= 2k2 C4,CS,C9,C10 I 10 111/16 V lC2a.b,c = TCA21O
R11 = 68 k. 06 = 560 D
R12- 8k-2 C7 = 56 p -Vìlriez
R13= 560 Sì, C8 = 2112/16 V 81a †. . . S1e = 5 Pulsanti inbrcomu'lcl'
R14- 220 n C11 = 47 n
H15,R21 = 56k C12 = 2n7 S2a_b - pulsante blvøißtš
R16= 470 k C13 == 220 11/16 V
R17 = 39 k C14= 470n 833)) = -interruttm bipolare
5-28 - alektor maggio 1981 atatama Intercom multluao

to alla linea di controllo una delle quattro Costruzione e messa a punto


differenti tensioni di riferimento, mentre
una quinta tensione di riferimento è con- La basetta stampata, la disposizione dei
nessa direttamente ad uno degli ingressi di componenti del sistema intercomunicante
un comparatore a finestra. ln questa ma- flessibile si possono vedere in figura 3. Al
niera il comparatore riceverà la tensione di centro della basetta ci sono quattro fori di
riferimento del penultimo livello la stazio- montaggio in aggiunta a quelli sui quattro
ne 2 e la massima, per esempio, dalla sta- angoli. Questo rende possibile montare la
zione 5. basetta come un elemento unico. ln alter-
Dato che l'altro ingresso del comparatore nativa si può segare la basetta a mezzo e
è collegato alla linea di controllo` quando montare le due metà una sopra l'altra. Le
la tensione sulla linea S sarà la medesima due semibasette sono collegate tra loro da
di quella di riferimento di una particolare una coppia di fili.
stazione, il commutatore elettrico (ES) Durante la costruzione non si deve dimen›
chiuderà il circuito alimentando il pream- ticare di posizionare correttamente i diodi
plificatore e gli stadi di amplificazione di D6....D9 ed i collegamenti dei commutato-
potenza. Quando non è azionato` il pul- ri della tastiera. Questo per il fatto che ci
sante di trasmissione (S2) rimarrà nella sono cinque tensioni di riferimento e soli
posizione di “ascolto", in modo che il se- quattro collegamenti alla linea S. La quin-
gnale audio presente sulla linea LF rag- ta tensione è collegata direttamente al
giunga l'alioparlante passando per S2 e punto di unione tra DlZ e D13. Questo
l'amplificatore di potenza. Per rispondere significa clie c'è un collegamento cablato
occorre premere il pulsante SZ. In questo su ciascuno dei cinque circuiti stampati e
modo l'altoparlante verrà collegato all'in- che ciascuno di essi si trova in un posto
gresso del preamplificatore e funzionerà differente.
da microfono. ll segnale di uscita dal pre- L'alimentatore può praticamente essere di
amplificatore viene immesso nella linea qualsiasi tipo che erogl'ii [SV/IA. Un cir-
LF tramite SZb. cuito adatto è mostrato in figura-4. L'ali-
Se c`è una tensione di riferimento sulla mentatore può essere collegato alla linea
linea S, si accenderà un segnalatore di ad anello nella posizione che risulta più
“linea occupata" in tutte le stazioni. conveniente. -
Per chiamare una particolare stazione, si Occorre ricordare che si potrebbe avere
preme il corrispondente tasto (Sla......Slb), delle difficoltà a trovare dei diodi Zetier da
provocando l'appai'izione della corrispon- 2.IV e da 1.4V, ma in_ questo cas'o essi
dente tensione di riferimento sulla linea S. possono essere sostituiti rispettivamente
Dato che tutti e cinque i commutatori sono da LED verdi e da LED rossi. A questo
montati in un gruppo interconnesso, la scopo i Led devono essere polarizzati di-
pressione di uno dei tasti S la....S ld provo- rettamente. ` v
cherà il ritorno allo stato di riposo del La resistenza R12 di caduta sulla liriea di
® Q laSIO 51€ e quindi il Polleåamƒfmo degli controllo è necessaria soltanto in una delle
7 amplificatori alla tensione di alimentazio- stazioni,
fle- ll sistema intercomunicante richiede po-
d S2 PPÖ e_SSefe aHCOI'a “Saw Per Commulal'e chissime regolazioni. ll controllo di sensi-
5 .C tra ricezione:trasmissioneflqn appena!!i bilità PI deve essere regolato mentre il
E, d tensione Sulla linea S l'lOn COl'rlSPOIldC PIù circuito è commutato per la sorveglianza
2 alla tensione di riferimento della stazione bambini, mentre la Sensibilità del citofono
90 medeSìma. il C0mmlltal°f€ ES resterà durante il funzionamento normale viene
lo , ' apeflo- determinata dal valore di R24. H

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qualalaal alimentatore da 15 VMA
puntale passivo per oscliloscoplo elektor maggio 1961 - 5-29

Puntale passivo
per oscillosoopio
Molti tra coloro che fanno uso dl
oscilloscopl non possono
ottenere le migliori prestazioni
dal loro strumento puntale Ingresso oscilloscopio
semplicemente perchè non
usano un puntale adatto. Non e i'- ''''' "¦ i' _____ `|
l C1 i ' t
insolito vedere oscilloscopi usati i ' l cavo coassiale ¦ t
con till di adduzione del segnale ¦ t di collegamento | '
tip I m i Il' ¦ t
non schermati, oppure con cavi «_ i . . I
schermati lunghissimi appesi ai l ' ' [I '¦ "2 '|
i ¦ i c c,
morsetti di entrata. I cavetti non i I ¦ [I 2 i ¦
schermati captano naturalmente ¬'
I I | .'/' 't l
ogni sorta di segnali dl
4' L
› ¦ '
¦ . I L ¦ ¦
interferenza, mentre l cavi i. ________ .i
| l ' |
L..
' l
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schermati molto lunghi _"šíìfi
H
aumentano considerevolmente la
capacità effettiva d'ingresso
deil'oscllloscoplo, attenuando in
questo modo i segnali ad alta Se un osciiloscopio deve presentare un però uno svantaggio per l`uso dilettantisti-
frequenza provenienti da sorgenti "quadro" fedele di un segnale elettrico, il co: sono piuttosto costosi ......
ad alta impedenza. collegamento tra la sorgente del segnale ll puntale passivo l0:l qui descritto è rela-
Ouest'uitimo inconveniente può (ossia il circuito da controllare) e i'oscillo- tivamente economico e le sue caratteristi-
essere eliminato usando un scopio, deve far fronte a determinati requi- che sono più che accettabili per l'uso ama-
puntale passivo. ll puntale 10:1 siti fondamentali. in primo luogo si deve toriale. A seconda della cura che si è posta
qul descritto può essere costruito evitare di caricare eccessivamente la sor- nella costruzione, si possono ottenere ri-
facendo uso di componenti gente del segnale, perchè altrimenti ne po- sultati affidabili fino ad almeno 500 kHz.
normali. trebbero risultare modificate l'ampiezza Lo schema dei puntale si vede in figura l.
e/o la forma. Secondariamente, pur aven- L'impedenza d'ingresso dell'oscilloscopio
do la certezza che ii segnale non viene mo- equivale di norma ad una resistenza da l M
dificato alla sorgente, è anche importante (R2) in parallelo con una capacità da 30 p
mantenere il più possibile la forma dell'on- (C3). L`impedenza dei cavo di collegamen-
da durante il passaggio attraverso il siste- to può essere rappresentata da un altro
ma di collegamento ail'oscilloscopio. condensatore (C2). Aggiungendo Ri e Cl
Per riassumere in breve: se si deve visualiz- nei puntale, si può ottenere un attenuatore
zare su di un oscilloscopio il segnale di un compensato in frequenza che divide per 10
circuito, è importante assicurare che ri- l'ampiezza del segnale. Dato che R2 ha il
mangano invariate sia l'ampiezza che la valore di IM, il rapporto di attenuazione
forma d'onda nel circuito, e che non ven- di 10:1 suggerisce il valore di 9M per Ri.
gano introdotte distorsioni alla forma Questo valore può essere ottenuto colle-
d'onda mentre questa percorre il sistema gando in serie una resistenza da 6M8 ed
di connessione ail'oscilloscopio. La con- una da 2M2.
versione dell'ampìezza non è tanto impor- Per ottenere una curva di risposta piatta, il
tante se si conosce il rapporto tra il livello partiture di tensione capacitivo (Ci, C2 e
del segnale d'ingresso e quello d'uscita. Per C3) deve avere lo stesso rapporto di divi-
soddisfare in modo affidabile a questi re- sione 10:1. Come stabilito in precedenza, il
quisiti, il puntale. il cavo di collegamento e valore di C3 sarà di norma di 30 pF circa. il
l'oscilloscopio devono essere considerati valore di C2 può essere valutato come
come un tutto unico. segue: un metro di cavo schermato coas-
Generalmente parlando, però, ipuntali dì- siale avrà di norma una capacità di
sponibili in commercio sono adatti per 50....150 pF. Per esempio il cavo “Unita-
l'uso in connessione con gli oscilloscopi dio 70" ha una capacità di 67 pF al metro;
commerciali, anche se costruiti da fabbri- per il cavo coassiale da 50 Q tipo RG 58 U,
canti diversi, in quanto l'impedenza d`in- il valore è di 100 pF al metro. La capacita
gresso di questi apparecchi è abbastanza totale di C2 e di C3 in parallelo sarà quindi
unificata. I puntali commerciali hanno dell'ordine di 80...... 180 pF per un cavo di
5-30 - elaittor maggio 1981 puntale passivo per oacilloacopio

connessione lungo un metro. Per ottenere sciano Cl ed R1, la capacità totale che un foro ad ogni estremità, e spazio sufli-
il necessario rapporto di l0:l. Cl deve carica il circuito in prova è in totale di 135 ciente per i componenti ed il bloccaggio del
quindi essere di 9....20 pF. Dato che non si pF. Però il giusto valore di Cl per queste cavo. Per fare spazio si possono rompere
conosce l'esatto valore, si usa un trimmer condizioni è con una pinza i divisori interni che di solito
capacitìvo da 20 p. '3L ~ 14,5 pF. separano i terminali del cavo. l componen-
Il vantaggio del puntale atlenuatore da 9 ti possono essere montati su una basetta di
10:1 risulta ora chiaro: viene ridotto in Il collegamento in serie a C2 e C3 la riduce vetronite, e sistemati entro uno schermo
modo drastico il carico sul circuito sotto in effetti a circa 13 pF. La capacità di cari- ricavato da un pezzo di lamierino di rame,
misura. La resistenza d'ingresso è stata co al contatto del puntale si ridurrà quindi praticando su di esso e sulla parete del
aumentata da l M (R2) a 10 M (R1 + R2); a 13 + 5 = 18 pF circa! connettore un foro atto a permettere la
allo stesso modo è diminuita la capacità regolazione del trimmer Cl. Il cavo coas-
d'ingresso. Quest'ultimo concetto è forse siale è collegato ad una estremità e fissato
meno chiaro, ma per fare un esempio, sta- Costruzione saldamente con il fermacavo. La connes-
biliamo che C3 (la capacità d'ingresso del- sione d'ingresso al puntale è fatta median-
l'oscilloscopio) sia di 30 pF; stabiliamo Il circuito del puntale può essere alloggiato te una presa coassiale nella quale si inseri-
anche che C2 (la capacità del cavo) sia di in un connettore elettrico per cordone di sce la punta di contatto. Questo significa la
100 pF, e che la capacità della punta di rete standard. possibilità di un facile cambio della punta
contatto del puntale sia di 5 pF. Se si trala- È il contenitore ideale, in quanto presenta in caso di danneggiamento o di necessità di
forme diverse.
Le punte di contatto del puntale si possono
fare prelevando circa 5 cm dell'isolante
interno di un pezzo di cavo coassiale a
basse perdite. In altre parole si levano l'i-
J solamento esterno, la calza ed il condutto-
re centrale, lasciando l'isolante interno.
Questo viene quindi inguainato in un
pezzo di tubo di ottone (che si trova nei
I

negozi di modellistica). Nel foro centrale si


9977

inserisce uno spezzone di filo armonico, al


posto del filo armonico si può usare un
altro tipo di filo rigido che sia un buon
conduttore e che resista all`ossidazione
(per esempio rame-berillio): l'idea è quella
di ottenere una punta robusta ed affidabi-
le.
il tutto viene quindi montato in una spina
1m

coassiale: il filo armonico va saldato allo


spinotto centrale, mentre il tubo di ottone
deve essere impegnato dal fermacavo della
2/f' :- 2\\\\\\\\\\\\\\\\\

spina. lnfine l'estremità della punta deve


essere sigillata con mastice epossidico per
impedire l'ingresso di sudiciume o di so-
stanze corrosive, ed il tubo di ottone deve
essere ricoperto con una guaina di gomma
al silicone termoretraibili. oppure con un
analogo isolamento. La figura 2 dà un'idea
VII/IIIIII [III/III'

della sonda completa. Per ottenere il pun-


1/45

tale. vi si applica un segnale ad onda qua-


dra di buona qualità e con salita molto
III/IIIIIIIIIIII/I

rapida. e si regola Cl fino a quando non si


notano più arrotondamenti o picchi ai
fronti di salita e di discesa dell'onda qua-

e

dra.
'I
'a '_i s
” 'gp
= l

Figura 1. Per ottenere l migliori risultati, il puntale,


ll cavo di collegamento e l'oecllioecopio devono
aere considerati un lnaielne unico. Tenendo pre-
aenil l'impendenza d'lngreaao e la capacita del
cavo, II circuito completo equivale ad un divisore
di tensione compensato ln frequenza. li puntale
vero e proprio conalete solo In C1 (compensatore
da 20 p) ed ln R1 che ln etteiti rappresenta la
connessione In aerie di due resistenze (BMG e
2M2).

Figura 2. Sistemazione meccanica del puntale


autocostruito. Per quanto costruito con pezzi de-
stinati ad altri ual` come tllo armonico e connetto-
re elettrico per cordone di rete. I risultati poaaono
eaaare alquanto soddisfacenti.
eleittornado eleittor maggio 1001 - 5-81

Elektornado

L'Elektornsdo e un amplificatore .Si è molto discusso tra gli appassionati fanno uso di transistori discreti sono gli
ad alta fedeltà che ha prestazioni dell'alta fedeltà, suil'eft'ettiva necessità stadi pilota e finale.
estremamente buone ad un delle alte potenze di uscita negli amplifica- Lo stadio d'ingresso consiste in un amplifi-
prezzo modesto. tori: mentre alcuni affermano che un'ele- catore differenziale (To, TH) ed in uno
L'uso di un Integrato per gli stadi vata potenza di uscita è condizione neces- specchio di corrente (TQ, Tr), che forma i
dl Ingresso e dl pilotaggio saria per il passaggio indistorto dei picchi carichi di collettore per lo stadio differen-
del programma, altri sostengono cite gli ziale. ll segnale proveniente dal collettore
diminuisce ll numero del
amplificatori di alta potenza non sono di Ta viene applicato ad uno stadio casco-
componenti necessari e permette altro che uno “status symbol". Sia come de (To, TN) che possiede un guadagno
una costruzione estremamente sia, non c'è dubbio che per alcuni impie- molto elevato, e quindi passato agli stadi
compatta. l due canali ghi, come per esempio in discoteca, oppure di uscita deli'integrato.
dell'ampllflcatore possono essere nei casi di uso di altoparlanti di scaisissi- Gli stadi pilota e di uscita dell'amplifìcato-
disposti su dl un'unlca (piccola) mo rendimento, un'clevata potenza d'usci- re sono formati da due coppie di transisto-
basetta stampata, per formare un ta costituisce un notevole vantaggio. Con ri discreti Tl/T3 e T2/T4. La corrente di
amplificatore stereo da 2 x 50 W la sua potenza massima, che si può sceglie- riposo dello stadio di uscita viene stabilita
oppure un amplificatore mono a re tra 50 e 100 W, I'Elektomado verrà dalla tensione collettore-emettitore del
ponte da 100 W. certamente incontro a molte esigenze. transistor Tx, che può essere a sua volta
Un'alta potenza di uscita esige l'uso di variato regolando la polarizzazione di
un'alta tensione di alimentazione oppure, base mediante Pi.
in alternativa, i'uso di un circuito di uscita Per evitare distorsioni provocate dalla li-
a ponte. Sono varie le ragioni per cui è mitazione della velocità di variazione della
stata scelta per l'Elektomado una contigu- tensione (sovraccarico di pendenza), si e
razione a ponte: stati molto accurati nella progettazione dei
l. Permette di usare dei componenti di circuiti di retroazíone e di compensazione,
uscita relativamente a buon mercato, ed e si è predisposta un'ulteriore protezione
evita la necessità di costosi elementi ad alta sotto forma di filtro d'ingresso RIS/C11;
tensione (> 60 V). questo filtro limita la velocità di variazione
2. Ognuna delle due metà di un amplifica- dei livello del segnale d'ingresso. Questo
tore a ponte può essere usata come ampli- però non deve influenzare negativamente
ficatore separato di potenza ovviamente la normale risposta in frequenza, che co-
inferiore. mincia a decadere intorno ai 30 kHz. Il
Per una configurazione a ponte occorre guadagno ad anello chiuso dell'amplifica-
costruire due amplificatori praticamente tore è determinato dal circuito di retroa-
completi per ogni canale, ma si è dovuto zione R5,Rl e Cl. Alle frequenze a cui la
cscogitare un qualche sistema per ridurre il reattanza di Cl e piccola, il guadagno si
numero di componenti. Per fortuna lo sta- ricava dalla:
dio d'ingrcsso e lo stadio pilota possono
essere sostituiti da un unico circuito inte-
Tabella 1 Valori misurati a i 30 v grato, di recente indroduzione sul merca- Av :E =1+_Rs ~ 22
di alimentazione to, l'LM 391. In passato non c'erano cir- Uin Rl
cuiti integrati specificamente adatti all'alta
Massima potenza d'uscita: fedeltà, a causa della limitata banda pas-
Stereo 2x45Wsu4Q
2 x 50 W su 8 Q sante, della distorsione, del rumore e della Alle basse frequenze l`aumento della reat-
mono (ponte) 100 W su 8 Q (non e racco- tensione di funzionamento. L'LM 391 non tanza di Cl in serie con Ri provoca per la
mandabile un carico di 4 Q in è affetto da nessuno di questi inconvenien-
quanto a 45 W interviene la
corrente continua la diminuzione del gua-
limitazione di corrente). ti. dagno fino al valore unitario. Tra l'altro
questo evita qualsiasi problema di offset
Risposta in frequenza:
che potrebbe derivare da un elevato gua-
da 8 Hz a 30 kHz (-3 dB) Lo schema dagno in corrente continua. Con i valori
dei componenti impiegati nello schema il
Distorsione armonica totale:
In figura l si vede lo schema completo di guadagno in tensione è di circa 20 (26 dB),
0,1%40Hzšfš10ki-iz
uno dei canali dell'ampliñcatore, compre- e questo comporta una sensibilità d'ingres-
(vedi anche tig. 6)
so il circuito interno equivalente dell'LM so, per segnale di uscita completo, di circa
391. L`integrato sostituisce tutti gli stadi l V. In questo modo è possibile impiegare
d`ingresso e di prepilotaggio deli'amplìñ- questo circuito con la maggior parte dei
catore, e le sole sezioni delßcircuito che moderni preampiificatori.
Sråì - O_ltlt'lor mlflgio 1901 eleklortiide

O
TlP 2955, TIP 3355

BD 139. BD 140
MJE 2955. MJE 3055

La protezione del clreullo uscita potrebbe essere un accessorio extra, Amplltlcatore a due canali
in caso lo si voglia. Un termistore a coeff'-
Nel progetto sono incorporati diversi cir- , ciente di temperatura negativo in contatto
cuiti di protezione atti ad evitare il danneg- termico con il dissipatore del transistor La figura 3 mostra lo schema completo di
giamento dei transistori d`uscita in varie finale. potrebbe venir collegato tra il piedi- un amplificatore a due canali. In questo
condizioni anomale. no l4 dell'ìntegrato e la massa. La corrente caso, per motivi di semplificazione, non è
L'induttanza Ll, awolta su R18, protegge '- passerà attraverso questo termistore tra- mostrato il circuito interno dell'LM 39|.
lo stadio d'uscita in caso di carico eapaciti- mite le due resistenze di base di TA. Se la Con un'alimentazione di :t 30 V, ogni ca-
vo. temperatura aumenta la resistenza del ter- Inale dell'ampliflcatore eroghcrà 50 W in
l diodi Dl e D2 forniscono una protezione mistore diminuisce, la corrente attraverso un carico di 8 Q, oppure 45 W in un carico
drastica contro qualsiasi transitorio deri- ad esso aumenterà fino a quando la caduta da 4 Q. Collegando una resistenza, Rx, tra
vante da un carico induttivo, limitando a sulla resistenza da 5 k sarà sufficiente a far l'uscita di un canale e l'ingresso invertente
:i: Ub la massima escursione di tensione passare in conduzione TA. Questo esclude- dell'altro canale (l'ingresso non invertente
all'uscita. rà i generatori di corrente Tn, Tr: e To, è a massa), i due canali possono essere fatti
Dentro allo stesso integrato esistono di- togliendo il pilotaggio allo stadio finale. funzionare da amplificatore monoaurale a
versi sofisticati circuiti di protezione. Se la Potrebbe essere necessario disporre una ponte, con l'altoparlante collegato secon-
corrente d'uscita dell`amplificatore doves- resistenza in serie al termistore per limitare do lo schema tratteggiato. Osservare che in
se salire al di sopra dei 4 ampere circa di la corrente massima prelevata dal piedino questa configurazione entrambi i fili de!-
picco, la caduta di tensione su R12 oppure l4 al valore di l mA; inoltre il valore del l'altoparlante sono fluttuanti (non collega-
R13 provocherebbe il passaggio in condu- termistore deve essere scelto in modo che ti a massa)!
zione dei transistor-i TL o TM, con la conse- alla desiderata temperatura di esclusione In teoria, la massima potenza d'uscita che
lguenza di limitare la corrente di uscita. la corrente passante attraverso il piedino si può ottenere nel circuito a ponte, è pari
La protezione termica deil transistor'i di 14 sia di circa 100 |.t}\.V al quadrupla di _quella ottenibile nella con-
ele'lrlomdo elektor maggio 1001 - 5413

l
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LM 391 .I
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2 É
Q

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ln

tigurazione normale. In questo modo si da al suo posto Rx e si manda a massa motivi di chiarezza, in questo schema non
sottoporrebbero però i transistori di uscita l'ingresso del canale sinistro. Se si vuole sono disegnati i transistori pilota e finale.
ad uno sforzo eccessivo. con la necessità di ottenere la versione stereo 2 x 50 W, si Un semplice alimentatore non stabilizzato
dissipatori più ampi e di un alimentatore tralascia di montare Rx. da + 15 :i: 30 V è più che sufficiente per
estremamente gagliardo. Di conseguenza L1 è formato da 20 spire di filo di rame questo amplificatore, tenendo conto che la
si limita la massima potenza di uscita su di smaltato Ø 0.9 mm (20 SWG), avvolte sul potenza di uscita massima potrà essere ot-
un carico di 8 Q a 100 W, impiegando una corpo della resistenza R18. l transistori tenuta solo con la tensione di alimentazio¬
limitazione di corrente nel circuito a pon- pilota e finale sono naturalmente montati ne maggiore. Si deve fare attenzione che la
te. Non è consigliabile impiegare in questa al di fuori della basetta su dissipatori che tensione a vuoto dell'alimentatore non su-
configurazione un carico di 4 Q in quanto devono avere una resistenza termica di me- peri i i 30 V, altrimenti c'è pericolo dit
la limitazione di corrente abbasserebbe la no di l,5°C per watt. e devono essere mon- danneggiare l'integrato od i transistori
potenza erogata a circa 45 W. tati con le alette disposte verticalmente in d'uscita. ll dimensionamento del seconda-
modo da facilitare il 'raffreddamento a rio del transformatore a 2 x 20 V eff, deve
causa dell' "effetto camino". Il raffredda- essere considerato un massimo assoluto, in
Il clrculto stampate mento migliora anche vemiciando i dissi- quanto tiene conto di possibili variazioni
patori in nero opaco. della tensione di rete di :I: 10%.
Si possono vedere in figura 4 la basetta
stampata e la disposizione dei componenti
dell'Elektornado, e si potrà notare che su Cablaggio Regolazlone della corrente
una singola basetta sono montati due ca- dl riposo
nali identici per facilitare la disposizione Per evitare problemi di instabilità, anelli di
del circuito nel sistema a ponte. Se si vuole massa, eccetera. si deve seguire la disposi- Prima di collegare l'alimentazi'one del-
predispone questa configurazione, si sal- zione di cablaggio indicata in figura 5. Per l'ampliftcatore, si devono girarel'l e'Bl'` `
' 5-34 - eiekior maggio 1901 .nemica

“Iš .f¬.

H Elenco Componenti

Resistenze:
R1,R1',R4,R4' = 4k7
R2,R2',R5,Fi5',
R6,R6',R9,R9',Rx = 100 k
d' R3,R3' = 47 k
R7,R7',R8,R8',R15,R15',
H16,R16',Fii7,R1`/' =1 k
R10,R10',R11.R11' =100 n
R12,R12',R13,R13'= 0.15 913W
R14,R14' = 10 9/1 W (a strato
di carbone)
R178,R18' = 1 9.11 W (a strato
di carbone)
R19.R19'.820.R20'=22OQ
P1,P1' = 10 ktrimmer

Condensatori:
Ci,C'l' = 4ß7/16 V
62,422' = 1 11/63 V
C3,C3',CG,CG' = 10 11/63 V
C4,C4',C7,C7' = 4p7
CS,CS',CiO,Ci0.613.013'.
C14,C14' =1OO rl
C8,C8',CQ,CQ',CH,C11' = 1 n
012,0! 2' = 47 rl

Semiconduttori:
|c1.|c1'= LM 391-60
LM 391-80
T1 ,T'I' BD 139
T2,T2' BD 140
T3,T3' TIP 2955 MJE 2955
T4,T4- = TIP soss'MJs 3055
o1,D1',Dz,Dz' = 1N4002

Figure 1 . Schema dl uno dei canali dell'Elelriorne-


do, che lnoeiro anche ii clrcuiio Interno deli'inio-
greio LM 391.

Figure 2. Disposizione dei piedini dei transistor!


piioil e finali (tutti vini del Into lnieriore)

Figure 3. Schema completo dell'ernpllficeiore da


50 W per canale/ 100 W mono.

Figure 4. Buena stampate e dlepoeizione del


componenti deii'lekiornodo (EPS 9874).

Figura 5. Cablaggio per l'Elekiornedo (non sono


disegnati gli stadi pilota e iineli).

Figure Se. Versione elereo.

Figure 6h. Versione I ponte.

Figura e. annuo nella alumløm .mònlca m.-


ie rispetto alle frequenze deii'empllflcelore Elek-
iorneoo.

lolll 1. Clflmlllllche principi!! del'lll'illllfl-


clku'e Elekiol'nldø. ›
elelrtornedo elekter maggio 1981 - 545

F3

V ma

Ub

numeri-«w F1_ F2, F3 = ritardati

Ls
m

N.3. Per motivi ai chiarezza i translated di uscita m' s'


non sono rappresentati

tm

'I'
Ub

°'-'"°°“`*°" F1. F2. Fa = ritardati

N.8. Per motivi di chiarezza l traneistorl di uscita em se


non aono rappresentatl

tutti a sinistra. Come si può ricavare dalla figura 6, la


Si collega quindi al conduttore di alimen- distorsione armonica è inferiore allo 0,1%
tazione positivo o negativo del canale sini- sull'intera banda audio, ed in corrispon-
stro un tester predisposto nella portata di denza alle importanti frequenze di centro
100 mA, e si regola Pl in modo da far banda, è inferiore allo 0,02%. In tabella l
passare una corrente tra 50 e 100 mA. sono elencati altri importanti parametri
Questa procedura va ripetuta per l'altro dell'amplificatore.
canale. _ Come detto in precedenza, 'la sensibilità
Se l'ampliñcatore dovesse mostrare qual- d'ingresso per uscita a segnale pieno è di l
che tendenza all'istabilìtå (che si potrebbe V eff., e questo si può ottenere dalla
manifestare sotto forma di corrente a ripo- maggior parte dei preamplificatori. Se
so eccessiva ed incontrollabile), si può ov- però questa sensibilità è insufficiente, si
viare all'inconveniente aumentando i valo- può aumentare il guadagno dell'amplifica-
ri di C4 e di C7, che però devono sempre tore semplicemente modificando il valore
essere di capacità uguale tra loro. di Rl e di RS (diminuire R1 e/o aumentare
"m "NG R5).
L'alta potenza di uscita e le eccellenti ca-
Conclualone ratteristiche dell'Elektornado, nonchè la
sua versatilità. forniscono la certezu che si
Le caratteristiche dell'Blektornado posso- dimostrerà una soluzione ideale per un
no essere' senza dubbio definite eccellenti. gran numero di applicazioni. n
548 - alelttor maggio 1981 Lconptny

l vlauallzzatorl a cristalli liquidi costituiscono una alternativa Durante i tre anni passati i display a cri-
economica ai ben noti LED. ln essi si congiungono un'alta leggibilità stalli liquidi hanno raggiunto i loro corri-
ed un'alfa versatilità. Per quel che riguarda i dilettanti, però, il spondenti a LED. Sembra infatti che i
giudizio è ancora in bilico. Ciò è dovuto al fatto che, lino a poco LED saranno considerati delle anticaglie.
Questo non sorprende quando si confron-
tempo addietro, gli LCD erano difficili da trovare, costosi ed era
tano i due tipi di display. Gli LCD consu-
difficile farli funzionare. Ora finalmente, sono entrati in una nuova
mano all'incirca 1000 volte meno corrente
fase di sviluppo ed I prezzi hanno subito un significativo ribasso.
dei LED. ll contrasto a piena luce aumenta
anzichè diminuire. Inoltre gli LCD sono
straordinariamente versatili. Possono es-
sere trasparenti e permettono una grande
scelta di dimensioni e forma.
Prima di poter trarre profitto dai suddetti
vantaggi si sono dovuti risolvere alcuni

LGDìsplay problemi inziali. Gli sforzi sono stati coro-


nati da successo` per cui ora si possono
produrre in massa LCD di elevata qualità.
Essi hanno attualmente una soddisfacente
durata ed un buon campo di temperature
di funzionamento.
Un effetto benefico del miglioramento
della qualità del prodotto è il costante
Una piccola corrente per un grande contrasto. aumento della richiesta da parte dell'indu-
stria, e quindi una sempre maggiore dispo-
L'tllusione ottica più conosciuta al mondo nibilità sul mercato al dettaglio.

Cosa c'è dentro gli LCD

Una particolareggiata conoscenza del sot-


tofondo tecnologico degli LCD non è as-
soiutamente necessaria per poterli usare. I
lettori che hanno interesse in questo aspet-
to particolare, possono rifarsi alla biblio-
grafia che appare alla fine di questo artico-
lo.
Un display LCD consiste in linea di massi-
ma in due sottilissime lastrine di vetro tra
le quali c'è uno strato di cristallo liquido
spesso circa 10 micron. Lo strato consiste
in una struttura molecolare cristallina.
L'esscnziale è che la struttura molecolare
possa cambiare per l`eff`etto di un campo
elettrico. A seconda della direzione nella
quale le molecole sono allineate, lo strato
di cristallo liquido diventa trasparente o
riflettente. La superficie interna delle due
piastrine di vetro e rivestita da uno strato
conduttore trasparente e costituisce elet-
trodi. Una tensione ad essi applicata crea
un campo elettrico che provoca il cambia-
mento di direzione delle molecole dello
strato di cristallo liquido, la superficie in-
teressata (per esempio il segmento di un
display digitale) cambia la sua trasparen-
za.
La figura l mostra la costruzione base di
un LCD. Occorre dire qualcosa degli strati
di SiOz che si notano in figura. Questi
isolano gli elettrodi dagli effetti del cristal-
lo liquido e dai due polarizzatori (dischi-
polarizzanti di filtro). L`allineamento
della struttura cristallina è tale che la tra-
sparenza non subisce variazioni fintanto
che non si applica una tensione. La dispo-
sizione delle molecole del cristallo posto in
un campo elettrico si può vedere in figura
l. Applicando tra i due elettrodi una cor-
rente (alternata), le molecole del cristallo si
dispongono orizzontalmente. Come si può
vedere, la metà inferiore non riceve corren-
te di pilotaggio. e quindi i cristalli liquidi
sono disposti verticalmente. Nello stato
diseccitato di un LCD a riflessione. sulla
_LGDispiey eiektor maggio 1901 - Side

cella a cristallo liquido vengono laminati


uno strato di polarizzazione verticale ed
uno orizzontale disposti ad angolo rettol
(ovvero ruotati tra di loro di 90°) (vedi
figura 2a). Dal davanti della cella entra
luce polarizzata verticalmente (A), che
segue ia rotazione degli aiiineamenti di cri-
o/ Jfš<
stalli in modo che quando ha attraversato
la cella risulta ruotata di 90 gradi: la luce
polarizzata passa quindi attraverso il pola-
ts `
4 .ç
*
§\
l
\

rizzatore orizzontale ed arriva ai riflettore


(E). La luce ripassa quindi attraverso la
ma
\ \
\
E
2 `-_\
ìfaarw elettrico
cella ruotando di ulteriori 90 gradi, ed esce
dall'LCD attraverso il poiarizzatore verti-
cale.
\ ã 1 N
Se però ci troviamo nello stato attivato \ ( E\ \
(vedi figura 2h), in uno o più segmenti del
carattere le molecole del cristallo si allinea- \ \
ww
IJIhš ìƒ'cmuolmide
no con il campo elettrico. Di conseguenza \ llli'ü'j*\ “mi”
non avviene la rotazione nel segmento atti- um |¦:|lla ._
vato. La luce polarizzata verticalmente che
passa attraverso i segmenti attivati non
\\ :l'iilfi ç\ \
può attraversare il polarizzatore orizzon- \ ä`¦¦!;,r`?`e
ø
mi...
tale. ma viene da esso assorbita. I segmenti \\ " `
appaiono quindi come immagini scure su
di un sottofondo chiaro. Usando filtri di
polarizzazione paralleli accade l'opposto: i
segmenti poiarizzati appaiono trasparenti
mu

/
fi V000
' ¦\
E \\¬`Po|uizmeu

VWO

e quindi ne risultano immagini chiare su WM StretOSiO:


fondo scuro.
mi
Le cose sono diverse quando si usa come
riflettore uno specchio semitrasparente. Si
ha in questo modo un display "trasfletten-
te". che può essere illuminato sia dal da-
vanti che dal dietro.
Figure 1. Costruzione di bose di un LCD. Lo etreto di eristelio liquido e reool'lluso ermeticalnente tl'l dito
Quando non si debba tenere in conto ec- lestrine dl vetro. Le iestrlne dl vetro contengono gli elettd conduttori trespsrenti. come si vede nel
cessivo il consumo di corrente, per esem- disegno, le direzione delle molecole cernbie per l'ezione di un eempo elettrico. in combinazione coni
tlltri polerizzetori adesivi esterni, il "cepovoipimento' delle molecole tre gii elettrodi polerisuti provocd
pio in strumenti alimentati dalla rete, la une variazione nelle tresperenze dei corrispondente segmento.
luce dietro il display può restare accesa in
permanenza. Se la luminosità dell'ambien-
te è maggiore dell'intensità della luce pro-
dotta dall'illuminazione posteriore, il dì-
2
splay funziona in riflessione. Se l'illumina-
zione esterna diminuisce, Fazione passa
ali'iliuminazione in trasparenza.
Ci sono anche visualizzatori che funziona-
no solo con illuminazione posteriore, ossia
operano solo per trasmissioni mancando
del riflettore (vedi figura 3c). Questi ultimi
sono chiamati display a trasmissione. l re-
centi sviluppi sembrano favorire i display
riflettenti e quelli trasflettenti, mentre i tipi
a trasmissione tendono ad essere da parte. Leetrine Polerimtofe Ritlettole
I precedenti tipi visualizzano quasi sempre
in vetro a
caratteri scuri su fondo brillante, rnentrei
tipi a trasmissione producono caratteristi-
che trasparenti su fondo opaco (scuro). Moleooie eliinee'to con ii
elettrico

Caratteristiche

Il primo requisito di un LED e la brillan-


tezza. mentre quello di un LCD è il con-
strasto: tutto per la massima leggibilità. il
contrasto richiede un certo rapporto di
chiaro-scuro della brillantezza dei segmen-
ti durante gli stati "attivi" e "disattivato",
con l'iiluminazione esterna costante ed os-
servando la superficie secondo un angolo
costante. ll rapporto varia tra 1:10ed l:20. Figure 2. A seconde delle posizione dei tiitrl polerlzntori. avviene quento segue:
Figure ae. In un LCD e riileeeione non alimentato, l segmenti sono treeperenti sel ilttri tienno l plenl dl
Un buon esempio di questo effetto è la poterizxezione perelleil tre loro. Le iuoe poterisute viene motel: di ãli°del metefleie del cristallo liquido.
stampa di questa rivista` nella quale il con- Figure 2h. i segmenti alimentati diventeno opachi (scuri) quendoi tiitri poisrlssetorl sono disposti ed
angolo rotto tre loro. Le rotazione non ewlene in un LCD e rllleeelone alimentato.
trasto tra bianco e nero è netto. Anche le
condizioni operative hanno influenza sul
5-50 - eiekior maggio 1981 LOOIsplay

3.

Oilll Id otletio
'di campo

contrasto. specie l`angolo di osservazione


ed il tipo di pilotaggio (statico o multi-
plex). L'angolo di visuale è mostrato in
figura 4. I display LCD raggiungono un
angolo di visibilità maggiore di 160°, men-
tre il rapporto di chiaroscuro è di l:3.
ll contrasto dipende anche dalla tensione
di funzionamento. Per un contrasto massi-
mo occorre una certa intensità di campo
tra gli elettrodi dei segmenti e l'elettrodo
intero che stà sul fondo, e questo campo
richiede una certa tensione. La figura 5
mostra una tipica curva di tensione. Quan-
do la liensione aumenta le molecole del
cristallo liquido vengono gradualmente ri-
allineate. Il contrasto che si ha ad una data
tensione dipende dalla percentuale delle
molecole del cristallo che hanno già cam;
biato direzione. Quando il contrasto e
massimo, esso sarà di circa il 100%. Se si
aumenta ancora la tensione, il contrasto
resta costante e non aumenta. Questo può
apparire come uno svantaggio quando si
richiedono applicazioni in multiplex. Al
funzionamento in multiplex del LCD si
oppone il fatto che (analogamente all'au-
Figura 3. A seconds della costruzione del display, ei sono i uguenil tipi dl LCD:
Figura 3.. Funzionamento per Iillmlone: etti'tpndo'ù stato incorporato un riilettore. mento della corrente nei segmenti. che av-
Figura 3h. Display tresiletienil. Ii diletto" eentlimpnrentepuo mere iluminato anche dll retro. viene nei LED) non si ha compensazione
Figura Se. Display a trasmissione. per la minor durata del periodo iii :mini-
zione del displa)`
Il livello della tensione di funzionamento
può essere liberamente scelto. Da un lato
4 esso è determinato dal materiale di base
usato e dall'altro dalla densità dello strato
Oum di incontrato Contrasto relativo di cristallo liquido. Tanto maggiore è l'in-
sli'angoio visuale
tensità di campo (a parità di differenza di
potenziale) e quindi tanto minore è la ten-
sione di funzionamento necessaria.
Al giorno d'oggi gli LCD sono progettati
con tensioni di funzionamento che vanno
da 1,5 V a 20 V. La curva di contrasto
mostrata in figure 5 dipende dalla tempe-
ratura. Alle maggiori temperature lo stes-
so contrasto è ottenuto con tensione infe-
riore. La curvatura diventa quindi più pro-
nunciata. Se la temperatura è bassa succe-
de l'opposto e la curva si appiattisce.
Anche questo fenomeno può causare dei
problemi qualora si usi un sistema funzio-
nante in multiplex.
Figura 4. ll eonu'uio prodotto ria un LCD dipende dali'nngeio visuale. ii lette e dimostrato della eurvul I tempi di commutazione di un LCD di-
Ieooentusto. . pendono dalla tensione e dalla temperatu-
ra. La figura 6a mostra l'andamento del
Lceplly eieitlor maggio 1001 - 5-61

contrasto con il tempo quando un LCD e cristallo liquido non risultava ermetica-
attivato e, rispettivamente, disattivato. Si mente sigillato. ed aveva quindi una vita di

š
nota un ritardo di attivazione relativamen- uno o due anni soltanto. Il problema è
mm* te eievato (tu in figura), di 100 ms, prima di stato risolto con l'introduzione di uno spe-
avere del contrasto. Se il contrasto deve ciale materiale di rivestimento per il vetro.
l
a
raggiungere il 90% del suo valore massi- Rivestendo le iastrine con un sottile strato
mo, occorreranno ulteriori 70 ms (tr). di quarzo, ii cristallo liquido resta inaltera-
Quando il display viene diseccitato, il con- to, ed allo stesso tempo gli elettrodi riman-
trasto comincia immediatamente ad atte- golo isolati da esso.
Tensione di l
Ue (tenelone iniziale) miars'i, ma richiede circa 230 ms per atte- Si effettuano ricerche per trovare delle so-
nuarsi completamente. A seconda dei tipo stanze che presentino una maggiore stabi-
di materiale usato, il tempo di “accensio- lità, in modo da allargare il campo delle
ne" diventa considerevolmente più breve temperature e da migliorare i tempi di
Figure 5. intensità del contrasto in relazione ele
ieneione al segmento. Une volta superate le ien- con l°aumentare della tensione di funzio- commutazione. La stabilità chimica della
eione Iniziale Uo. ii contrasto aumenta molto rapi- namento, mentre il tempo di “spegnimen- maggior parte dei cristalli liquidi di recente
damente lino ad un maeelmo ei di la dei quale si to aumenta solo di poco. sviluppo è talmente elevata che si è potuti
puo encore ottenere un miglioramento piccolissi-
Ino. Anche la temperatura è un fattore impor- ritornare alla vecchia tecnica dell'adesivo.
tante. Parlando in generale, quando gli Questo e un passo imponente sulla via dei
LCD sono in ambiente caldo, commutano display ad elevata su perficie, in vista degli
.6 oon maggiore rapidità (vedi figura 6h). LCD alfanumerici del futuro.
Contrasto D'altra parte i polarizzatori non hanno
ißl
avuto un analogo progresso. La polarizza-
Durata di vita e campo zione della luce avviene in una pellicola di
a dl temperatura
alcool polivinilico che viene stirata al mas-
simo e quindi imbibita di un composto
Questi due aspetti sono strettamente colle- iodurato. La pellicola è sottiiissima (25
gati. Molto si è detto e fatto sull'argomen› micron), e deve essere incollata su di una
'0000 il
to della vita utile degli LCD, ma nonostan- pellicola di supporto. I polarizzatori ten-
te ciò merita di parlarne anche qui. dono ad opacizzarsi in ambienti umidi ad
e u ci» Cos'è la durata di vita? Dipende anzitutto alta temperatura, con la conseguenza di
dal tipo di display usato (riflettente, a tra- una perdita di contrasto. Una soluzione si
smissione o trasflettente). Una caduta del potrebbe avere costruendo un LCD con un
50% nel contrasto porta a varie conse- polarizzatore dei tipo usato negli occhiali
guenze. La vita utile dipende anche dal da sole (più scuro). Usando pellicole pro-
numero di ore di funzionamento che si tettive impermeabili e migliorando gliade-
sono avute fino al momento che il 50% dei sivi ed i procedimenti di indurimento, i
campioni ha cessato di funzionare. polarizzatori risulteranno certamente ben
Senza tener conto di come viene definita la protetti contro l'umidità.
vita utile, si può essere certi che durante gli
ultimissimi anni sono stati fatti dei grandi
progressi. Adesso è una cosa normale Temperature di funzionamento
aspettarsi più di 50.000 ore di vita (almen- e di lmmagazzinamento
to sei anni di funzionamento).
Nei primi stadi del loro sviluppo, suscitava Come detto in precedenza, le prestazioni
Figure Gai Curve dl contrasto tipiee di un LCD dei problemi la resistenza degli LCD alla degli LCD diminuiscono con l'abbassarsi
nelle eomlnutezloni in "acceso" e “spento”. Si ve- luce ultravioietta, all`umidità ed ail'inqui- della temperatura. A temperature di circa
ritlea un lungo ritardo per ia commutazione in
"accensione", una salita relativamente veloee ed namento esterno. Usando delle iastrine di -IOÖC essi congelano completamente ed il
una discesa lenta. Aumentando ia tensione di pi~ vetro incollate insieme con un adesivo, ii cristallo liquido diventa un solido. All'e-
Ioiaggio, ll tempo di “accensione” (ritardo + risali-
ta) viene notevolmente ridotto. Il tempo di ecom- sw
p'erie aumenta pero elil un poco.
Figura eb. Quando ia temperatura cale, gli LCD
eommuiano sempre con maggiore lentezza.

7
mmotoleie
š

domenici:

. ef'v"
- Vtiwvvdv
*Qin-

.00007

Figura T. L'eumento della corrente neg'll LCD e In


proporzione lineare liia irequenze. l segmenti lor-
.mejno un carico capecltivo.
'5-52 - el'ektor maggio 1a" Lcoupiay

w in;
ii
. 5m
UUHJW
ti.
Fotogralia 1. l dirplay LCD permettono una gran-
da varietà dl terme e di sagomaturo.

ì-Jf 80090 SII

Figura 8. Circuiti di pilotaggio diretto.


Figura 8a. Uno stadio a translatorl ln oontroiau. Un condensatore aulcura la soppressione dalla
ionalone continua. permettendo alla sola tanalono alternata di raggiungere il segmento.
:3:: 8h. È poaalbllo Il pilotaggio senza condensatore con l'aluto di due stadi a tranalatori (clreulto a
Fotogratia 2. Una combinazione di valori analogi-
ol o mlt _mlauratl uaando gli LOD.

stremo opposto della temperatura il liqui-


do diventa meno viscono c perde la strut-
tura cristallina. Si deve operare una distin-
zione tra i campi di temperatura di funzio-
namento e di immagazzinamento. Sc la
temperatura di funzionamento va al di
fuori del suo specifico campo, il display
non funzionerà, ma il danno sarà perma-
nente solo se verrà superata la temperatura
di magazzinamento.
Il materiale per cristalli liquidi normal-
mente usato ha un campo di temperature
di lavoro che va da -5°....-15° (limite infe-
riore) a 40°....80°C (limite superiore). La
temperatura di immagazzinamento ha un
limite inferiore di -20....-40°C ed un limite
superiore di 60...85°C (a seconda del mate-
fiale usato come cristallo liquido).

Controllo ln tensione

I segmenti LCD sono attivati applicando


un'acorrente alternata. Questa deve avere
una frequenza a 30 Hz (per evitare lo sfar-
fallio del display). Questo è essenziale, e
non c'è differenza se gli elettrodi sono stati
isolati o meno dagli effetti del cristallo
liquido. Se non esiste questo isolamento,
l'applicazione di una corrente continua
produrrebbc un effetto elettrolitico che di-
struggerebbe gli elettrodi. Se questi ultimi
sono efficacemente isolati, si ha uno scor-
LCDleplly elektor maggio 1081 - _5_-153

rimento degli ioni del cristallo liquido.


Questo fenomeno provoca disturbi nel
campo elettrico ed il display in breve scom- ww! In." "num ono-'le
u
pare. .ven-"Ivumn--e I»

Se l'alimentazione è in continua (come Q


“1312111090
nelle apparecchiature a batteria). si deve

'bi

<3(
generare una forma d'onda alternata me-
diante un oscillatore. Per evitare che il di-
splay presenti uno sfarfallio visibile, il
campo di frequenza ha un limite inferiore. a 'A_T
II limite superiore è determinato dalla resi-
stenza degli elettrodi e dalla capacità dei 511-- /ffäfi ..
segmenti (costante di tempo RC) del di-
splay. ln un circuito equivalente, un seg-
a // .QDUc
mento LCD è rappresentato dal collega-
mento in parallelo di un condensatore C e
di una resistenza di valore elevato R. La IL e b e e e t e]
capacità è determinata in primo luogo
dalle dimensioni della superficie del seg-
mento. Per esempio. la capacità di ogni
:wo .,
cifra dipende dall'altezza della cifra stessa
e dal materiale di cui è formato il cristallo
liquido, e potrà variare tra 150 pF (altezza
'ND-M
della cifra 8 mm e cristallo liquido di otti-
ma qualità) e 4 nF (valore massimo per
°©_3)Dw
cifra da 25 mm e cristallo di qualità stan-
dard).
La resistenza dipende, tra l'altro, dalla su-
“FM
perficie del segmento e dalla qualità dell`i- 96)* o...
solamento degli elettrodi. Per gli esempi
citati in precedenza i valori corrispondenti
per la resistenza in corrente continua sa-
oe u
ranno rispettivamente di 1400 MQ (per
cifre da 8 mm) e di 8 MQ (per cifre da 25
DEM:
mm).
Se si applica soltanto della corrente alter-
_rm. eq;
nata, la resistenza del segmento può essere
trascurata. Il consumo di corrente dipen-
2:... o-
derà in questo caso dalla capacità e dalla
frequenza (figura 7). Nel caso di un display
a piccolissima superficie è possibile rag-
r

giungere una frequenza di funzionamento


fino a l kHz. Con display più grandi non "1---"°=:;:âå¦:ã:'
sarà opportuna una frequenza che superi i
100 Hz. Di norma i fabbricanti indicano
una frequenza di funzionamento di 32 Hz
a 50 mV.

Come funzionano?
Tenere' ne difierenzlele
Un'altra distinzione che è possibile fare è › sul segmento non eeetmo
quella tra funzionamento statico (control- Tempo
Tenetene el segmento
lo diretto dei segmenti) e funzionamento non eccitato
multiplex (controllo in commutazione dei
segmenti). Come suggerisce la parola, nel
funzionamento statico ogni segmento di-
spone del proprio pilotaggio. e si può usare
un elettrodo comune per tutti i segmenti Tensione ell'elemooo ¬
posteriore
(come di solito avviene). Quindi, da questo
punto di vista, ci si trova in una situazione EL. 'II-e Tensione dillerenzlele
eul eegmento eccitato
simile a quella che si ha con i display a sette lusso - Ucoml
segmenti del tipo a LED (catodo comune
Tempo
od anodo comune). Al contrario del fun- Tensione el _eegmento -
zionamento in multiplexer, il funziona- eoelteto

mento statico non è critico nei riguardi del


contrasto. della tolleranza e della tempera-
tura. La figura 8a mostra un semplice cir-
cuito di comando di un segmento con uno
stadio a transistori in controfase..l transi-
stori fanno parte di un integrato invertito-
re a CMOS, per esempio un CD 4007 od un
Figure ee. Un elreulto completo dl pilotaggio dirette con porte EXOR ueete come pllotl per! segmenti.
CD 4009. Flgure eb. lt dlegremme ed lnlptiel dllnoetre che nel eegmentl ettleetl e preeente una teneteneelternete.
L'invertitore riceve al suo ingresso un`on-
5-64 - eletttor meggio 1501 LCDiepley

da quadra di 30...50 Hz e commuta all'u-


scita tra +Ub c 0 V. Il valore di picco della
tensione alternata applicata al segmento
equivale alla metà della tensione di funzio-
namento.
l condensatori sono costosi ed ingombran-
ti, specie rispetto alle porte logiche integra-
te, e cosi risulterà vantaggioso fare a meno
di componenti discreti, come si può vedere
in figura 8b. Dopo l'inversione, Fonda
quadra all'elettrodo posteriore è sfasata di
180° rispetto a quella dell'elettrodo del seg-
mento. Tra i due elettrodi esiste una ten-
sione alternata con valore di picco uguale
alla tensione di alimentazione Ub.
Questo principio può essere applicato in
pratica in maniera elegante impiegando
delle porte EXOR (OR esclusivo) tipo
CMOS (per esempio il CD 4030 oppure il
CD 4070). ln figura 9a si può vedere il
circuito. Per ogni segmento è necessaria
una porta. Ad uno degli ingressi di ciascu-
na porta ed al conduttore comune del di-
splay viene applicata una tensione alterna-
ta a bassa frequenza. L'altro ingresso della
porta controlla quindi il segmento. Se al-
l'ingresso di controllo esiste un livello logi-
co “ i", l'onda quadra all'elettrodo del seg-
mento sarà fuori fase (riferendosi all`elet-
trodo comune del display) e sarà invece in
fase in caso di livello “0”. Questo è/evìden-
ziato con chiarezza nei grafici di figura 9b.
Poichè i segnali sono in fase quando il
segmento è alimentato, non si ha una diffe-
renza di potenziale. Se essi sono fuori fase.
la differenza di potenziale raggiunge il
doppio dell'ampiezza deil'onda quadra
(tra l'elettrodo di segmento attivato e l'e-
lettrodo comune).
Di questo bisogna ovviamente tenerne
conto nel fissare la tensione di alimenta-
zione del display LCD. Nei fogli dati, que-
sta tensione è di solito indicata come valo-
re efflcaee della forma d'onda alternata. ll
valore efficace della forma d'onda è in que-
sto caso uguale al suo valore di picco, ed a
sua volta questo e uguale alla tensione di
alimentazione Ub delle porte CMOS. Per
un LCD che abbia in specifica una tensio-
ne di funzionamento di 4....6 V, il circuito
7` `~ COM: icilre liciirl
r -` _¬ Non ueetì
con I `1 i i com I
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ii A rip A
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¬ _' i -9 mm r e e i c a
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; mm s n c E o c
l E D A E D
l i o e r o I
l
ep C dp C

Colonne

80090 lo
-n

Figure 10. Dlepoelzione del segmenti e degli elettrodi poeterlori In un LCD multiple: e tre peeei. i
segmenti corrispondenti ei punt! delle metriee eienno ell'ineroeio tre le righe (elettrodi poeteriorl) e le
conneeelonl ei gruppi di eegmenil (colonne). in questo esempio non e siete ueeie une poelzlone delle
matrice (rlge 1 - colonne 2).

di pilotaggio a CMOS dovrà essere alimen- degli LCD possono anche essere multiple-
tato a 5 V. xati, per quanto il procedimento dovrà per
forza essere limitato a pochi passi. I motivi
I_l funzionamento in muitlplex
sono i seguenti:
l valori di soglia delle curve di contrasto ~ Il contrasto non è molto netto.
LCDIIPIII' eleittor maggio 1901 - 5-55

- La curva di contrasto dipende dalla


temperatura.
- Al contrario di quanto awiene con i
LED, il contrasto non può essere aumen-
tato ricorrendo ai svrappilotaggio a brevi
intervalli.
- Se il sistema e direttamente controllato
in tensione (a differenza del controllo in
multiplex) questi problemi sono evitati,
per quanto sia spesso un inconveniente
i'elevato numero di collegamenti al display
ed ai circuito di pilotaggio.
Gli LCD comunemente usati comprendo-
no il “multiplex a tre passi”. In questo
tipo, ad un singolo connettore sono attac-
cati i'tno a tre segmenti. La figura 10 mo-
stra un display a sette segmenti predispo-
sto per il muitiplex a tre passi` con un'orga-
nizzazione a matrice di due cifre. Questo
esempio non comprende due punti della
matrice, che potranno essere aggiunti. Se
tutti i punti della matrice devono essere
sfruttati in modo ottimale, per l8 segmenti
Occorreranno solo _n + 3
3 Fotogretia 3. Elemento aitanunterico LCD a quarantena _aegni. Questo modulo, pronto per eeaere
inserito nell'apparecchlatura ilnale. prodotto dalla GEET, ha una superficie dl visualizzazione dl 142 a 22
collegamenti. Il sistema diviene operativo mm, i 24 caratteri eono diepoetl eu due righe dl 24 caratteri ciascuna. ed oqnl carattere e formato da una
in tre intervalli temporali. matrice 5 x 7 (per un totale di 1680 punti di visualizzazioni. ll modulo contiene gia montato un circultodi
pilotaggio multiple: e consuma 2 mA. ll circuito stampato disposto posteriormente al modulo dei
Nel primo sono attivati tutti isegmenti che display e iacoitatlvo e comprende un generatore di caratteri, un bue d'inpreeeo ASCII e l'interiaccla per ii
si riferiscono all'elettrodo comune COM display.
l, quindi tocca a quelli di COM 2 ed ini'tne
a quelli di COM 3, dopodichè il ciclo ri- può essere anche osservato nel segnale dit'- to, in quanto ora i segnali COM e COL
prende dall'inizio. Per poiarizzare gli elet- ferenziale (COM i - COL i). La tensione vengono sottratti tra loro.
trodi comuni (COM sono le "righe" della che agisce su due elettrodi di un segmento, ll valore della corrente alternata resta al di
matrice) ed i gruppi di segmenti (le colonne viene sommata ai segnali COM e COL. sotto della corrente minima di funziona-
della matrice) si usano delle onde quadre Questo non vale per ìi segmento inattivo mento dell'LCD. ll segmento non prescel-
che forniscono la tensione alternata ai seg- nc della prima riga. Qui il segnale di colon- to ovviamente non si attiverà. Il segnale di
menti attivati. lnoltre i segmenti di con- na COL 2 è in fase con il segnale COM l. colonna viene generato per mezzo di un
trollo devono essere tali che la corrente Ne risulta applicata al segmento nc una registro a scorrimento, con una porta
alternata sia in fase per i segmenti attivi e tensione alternata decisamente inferiore di EXOR collegata a ciascuna delle sue usci-
fuori fase per i segmenti esclusi. I segnali quella che si trova sul segmento dp attiva- te. ll secondo ingresso di tutte le porte
alle righe ed alle colonne devono avere
ampiezze diverse. Di solito la tensione
maggiore è applicata agli elettrodi poste-
riori e la minore ai segmenti. in Figura i l si 4
vede un- esempio pratico riferito alla cifra
4, che appare sul display di figura l0. l
segmenti attivati sono distinguibili nella
matrice grazie ai segmenti ombreggiati.
Il corrispondente tabulato degli impulsi
mostra, dall'alto al basso: il clock, isegnali
COM, i segnali di colonna ed i segnali
differenziali Ucom - Ucm, che divengono
operativi nei segmenti dp. nc, Ci c C.
Un passo nel sistema multiplex corrispon-
de ad un periodo di clock. i segnali per le
colonne vengono ottenuti permettendo il
collegamento di un`onda quadra ad un se-
gnale di clock e, per il resto del tempo (i
due successivi impulsi di clock), alla relati-
va fila COM. L'impulso alla linea COM
attiva le relative righe. il fatto che i seg-
menti di una riga (punti della matrice)
siano "accesi" o "spenti" dipende dallo
stato della fase in quel momento. Se l'ele-
mento deve essere inattive, il segnale di
colonna e in fase, e per un elemento attivo,
esso è fuori fase rispetto ai segnale di co-
lonna. Nel diagramma degli impulsi, per
esempio, il segnale di colonna COL l è
“_ .. 4.., ' x. :a
sfasato rispetto ai segnale comune COM l .-.'..ì

durante il primo passo multipiex (impulso Fotografia 4. Lo achema a cristalli liquidi in un prototipo di televisore tascabile costruito dalla National
su COM l). ll punto decimale (dp) è “acce- Panaaonlc (Maieueitita). con un totale dl 51.000 puntl dl vlauallzzazione, tunzlona con un'aiintentaalone
di 4.6 V.
so" durante il primo passo. Questo fatto
556 - l_eleittorimaggfln 19.01 Lconnl'tr'

101

Glock

- _' COI! - WL! lßl

Figura 11. I oontrollodel segmenti per lo eiira “4” + dp in un LCD a sotto segmenti muitlplonio I ito ossei. Ii diagramma «yi lmputei mostro, doll'llio In basso:
un clock. I segnali COM. I segnali di colonna ed i segnali diflennsioll che divengono operativi al segmenti dp. ne, G o c.

EXOR è collegato al clock per il comando Di norma sono sufficienti 1,05 V. di informazioni. Questo significato che a
diretto. Questo è il modo nel quale l'infor- ciascuna intersezione tra le linee di con-
mazione ('“l” o “0") all'uscita del registro trollo c'è un elemento attivo a semicondut-
a scorrimento può determinare lo stato Conclusione e prospettive
tore, come per esempio un FET.
dell'onda quadra all`uscita della porta Attualmente si possono visualizzare molte La parte posteriore del display consiste in
EXOR (diretta o complementata). Alle informazioni con i visualizzatori a seg- un chip di grande superficie sul quale è
porte seguono dei commutatori analogici menti multipli. Ce ne sono con ll20 punti stata ricavata la corrispondente matrice a
CMOS, che commutano i valori di tensio- (32 caratteri alfanumerici in matrice da 7 x transistori.
ne quando viene generato il segnale dico- 5 punti). Un terminale per dati portatile a Un display di questo tipo e stato messo a
lonna. Il rapporto ottimale tra la tensione batteria provvisto di uno schermo a cri- punto di recente dalla National Panasonic
di riga e la tensione di colonna è Vopt =\/n stalli liquidi non fa più parte delle ipotesi (Matsushita). La sua applicazione dimo-
dove n è il numero dei passi multiplex. Per fantascientifiche. ll complesso circuito di strativa si è avuta in un prototipo di televi-
un multiplex a tre passi, il rapporto è \/3 = controllo che stà dietro a questi display sore tascabile con schermo piatto ad LCD
1,73. La figura l2b mostra le tensioni ne- può essere semplifica mediante l'uso di cir- (vedi foto). Gli LCD a riflessione conten-
cessarie da produrre per i multiplex a tre- cuiti di pilotaggio integrati. Dato che, dal gono 57.000 (240 x 240) punti di visualizza-
passi, e le corrispondenti fasi tra le tensioni punto di vista tecnologico, il numero di zione disposti su di un chip da 44 x 56 mm.
dei segnali COM e COL. La tensione Uo è passi multiplex negli LCD è limitato, il La figura l3 mostra la costruzione base
la tensione di .soglia (per un contrasto del display a cristalli liquidi deve diventare dello schermo. Ciascun punto di matrice
.lO%) del display, e si ricava dai fogli dati. attivo per fare la media tra un gran numero sul substrato di Silicio consiste in uncon-
I-c'PI-v ,olaktor mlaølofln ¬~$=51 A

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© .1. sono ari/9 l'- _ _ _


R1=R2=R3=R4=P1
A1 = A2 = CA 3130. 1/4 LM 324

Figura 12. Le london! nçeeuark per un multiple: a ln pù! ed l corrltbondenll Ivolli dl tendone per l uguall delle righe 'o delle oolonne.

densatore ed in un FET. 110.000translsto-


ri e condensatori su di un solo chìpll.
Il campione di televisore consuma apjpena
1,5 W con una tensione di batteria di 4.6 V
(due pile al Litio). È probabile che'«~non
venga messo in produzione prima di poter
ottenere un'ulteriore diminuzione delçon-
sumo e delle dimensioni. Ad ogni Buon'
conto. gli esempi dimostrano che è già oggi
possibile produrre uno schermo piatto vacl
LCD. Per quanto riguarda però gli LCD a
colori, non ci si può aspettare una produ-
zione di questi componenti nel prossimo
futuro.
. 1
/
1,/ simo un mmc uquiaø
//_; Bibliografia:
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00090 13h Origine dalla _figu're:


Figure 1. 4. 6h, 7. 9h, 11, 12h. fotografia 2-
a fotografia 3: Siemens '
Figura 2a, 2h: Falrctilld Camera
e Instrument Corp.
Figura 6a: Valvo
Figura 13a. Come i tutto um schermo televlelvò plane ad LCD. Figura 10: Data Modul
Elgure"103m l "eolnpangnll elettronlol" ehi competono a ciauuu punto dl inatrloo dello senenno Figura 13: fotografia 4: National Panasoniè
(Matsushlta)
Fotografia 1: HAMLIN fl

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