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DOGANALE
RAPPORTO GIURIDICO DOGANALE
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OBBLIGHI DEL SOGGETTO ATTIVO
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OBBLIGHI DEL SOGGETTO ATTIVO
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VIGILANZA DOGANALE
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VIGILANZA DOGANALE
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VIGILANZA DOGANALE
le merci pos-
le merci sono essere
presentate in scarIcate o
In dogana non trasbordate dal
le merci non possono essere mezzo di
quanto possono essere rimosse dal trasporto sul
soggette rimosse senza luogo in cui quale si trovano
a l'autorizzazione sono state solo con l’au-
vigilanza delle autorità presentate sen- torizzazione
doganali. (art. za l'autorizza- delle autorità
134 n. 1 CDU zione delle au- doganali e
torità doganali unicamente nei
(art. 139, n. 7 luoghi designati
CDU) (art. 140, n. 1
CDU)
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OBBLIGHI DEL SOGGETTO PASSIVO
il detentore
delle merci
SOGGETTO
PASSIVO
può agire l’operatore economico ha La presentazione della ENS
attraverso un l’obbligo di presentare ha solo l’effetto di
una dichiarazione permettere alla Dogana
rappresentante
sommaria di entrata l’individuazione della
diretto o (ENS), prima che le merci merce attraverso la
indiretto siano introdotte nel descrizione dei beni e
ENS è atto territorio doganale l’indicazione del luogo di
(Art. 127 CDU, n. 1) provenienza
informativo e
anticipatorio
della entrata
delle merci
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OBBLIGHI DEL SOGGETTO PASSIVO
il detentore delle merci SOGGETTO PASSIVO ha i seguenti obblighi
Art. 135 CDU, n. 1 - La persona che introduce le merci nel territorio
doganale le trasporta senza indugio all'ufficio doganale o in qualsiasi
altro luogo designato dalle Autorità Doganali o in una zona franca.
Art. 5, n. 33 CDU - l’operatore deve notificare l’avvenuto arrivo delle
merci all’ufficio doganale o in altro luogo designato e la disponibilità di
tali merci ai fini dei controlli. La persona che presenta le merci fa
riferimento alla dichiarazione sommaria di entrata (ENS), tranne
quando questo sia oggetto di esonero.
Art. 140 CDU - OBBLIGO DI DICHIARAZIONE DI CUSTODIA
TEMPORANEA: dal momento in cui sono presentate in dogana, le
merci non unionali sono in custodia temporanea.
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LA CUSTODIA TEMPORANEA
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LA CUSTODIA TEMPORANEA
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DICHIARAZIONE DOGANALE
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CONTROLLI CASUALI
Al di là del controllo automatico della dichiarazione tramite il
Sistema di gestione dei rischi, rimane comunque la facoltà della
dogana di procedere a controlli casuali.
ART. 188 CDU - la dogana può verificare l'esattezza delle
indicazioni contenute in una dichiarazione in dogana attraverso:
a) esame della dichiarazione e dei documenti di
accompagnamento;
b) richiesta al dichiarante di fornire altri documenti;
c) visita delle merci;
d) prelievo di campioni per analisi o per controllo approfondito
delle merci.
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LA DICHIARAZIONE DOGANALE
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LA DICHIARAZIONE DOGANALE
La dichiarazione do-
ganale è un atto - all’accertamento, inteso come
raffronto tra la fattispecie dichiarata
giuridico redatto da un e quella reale
operatore, con riflessi
pubblicistici, in quanto - alla liquidazione dei diritti dovuti
determina l’avvio di un - alla riscossione dei medesimi.
procedimento am-
ministrativo doganale • L’accettazione della dichia-
finalizzato a: razione comporta il sorgere
della obbligazione doganale
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L’ACCETTAZIONE DELLA
DICHIARAZIONE
ART. 172 CDU le dichiarazioni in dogana sono accettate
immediatamente dalle autorità doganali e la dogana, ai fini
dell’accettazione, si limita a verificare che siano state rispettate le
condizioni previste dalla normativa doganale per quel determinato
regime (CONTROLLO FORMALE)
Al momento dell’accettazione non si procede ad un CONTROLLO
SOSTANZIALE verifica della veridicità o della esattezza delle
informazioni fornite dal dichiarante.
l’accettazione della dichiarazione non priva l’autorità doganale della
possibilità di verifica in un momento successivo, anche dopo lo
svincolo delle merci, mediante la revisione dell’accertamento.
Il CDU prevede due modalità di presentazione della dichiarazione
doganale che deve essere trasmessa esclusivamente in modalità
telematica
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LA DICHIARAZIONE NORMALE
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LA PRESENTAZIONE DELLA
DICHIARAZIONE
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LA PROCEDURA DI
PRE-CLEARING
laprocedura di pre-clearing (sdoganamento anticipato in mare)
permette di anticipare la presentazione della dichiarazione
doganale rispetto all’arrivo della nave in porto.
Nota dell’Agenzia delle Dogane n. 121784 del 25 Ottobre 2013
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LA PROCEDURA DI
PRE-CLEARING
La procedura di sdoganamento in mare permette di trasmettere
la dichiarazione di importazione quando le merci:
si trovano ancora a bordo delle navi provenienti da paesi
extracomunitari e sono in viaggio verso i porti nazionali.
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IL PRE-CLEARING
la Capitaneria di Porto, sulla base delle
attivazione dello Sportello Unico risultanze dei propri sistemi informativi,
Doganale presso l’Ufficio delle Dogane comunica alle Dogane eventuali
competente sull’area portuale; messaggi di allerta per le conseguenti
valutazioni ed iniziative da
intraprendere.
Condizioni
la navigazione deve essere monitorata
dai sistemi delle Capitanerie di Porto che utilizzo delle Procedure telematiche
segnalano alla Dogana eventuali per la gestione della Temporanea
comportamenti anomali della nave o Custodia da parte dei terminal che
deviazioni non previste al fine di evitare curano le operazioni di sbarco e la
che le merci possano essere sottratte al movimentazione dei container.
controllo doganale.
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LO SDOGANAMENTO IN MARE
All’atto dello sbarco:
le merci svincolate possono essere indirizzate all’uscita degli
spazi doganali con gli opportuni trasferimenti intermodali;
le merci non svincolate possono essere indirizzate alle
opportune aree in attesa degli esiti degli ulteriori controlli
richiesti.
in caso di messaggi di allerta da parte della Capitaneria di
Porto, dopo lo sdoganamento in mare, l’Ufficio delle Dogane
sottopone a eventuale revisione di accertamento le
dichiarazioni selezionate a CA (Controllo Automatizzato), ai fini
di sicurezza e ai fini fiscali, e degli altri controlli extratributari di
competenza della dogana.
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LA DICHIARAZIONE
SEMPLIFICATA
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I CONTROLLI E
L’ACCERTAMENTO DOGANALE
NEL CDU
I controlli doganali assumono una rilevanza
centrale nel perseguimento degli obiettivi
dell’UE.
L’ART. 3, lettera d - CDU attribuisce alle
Autorità Doganali il compito di “mantenere
un equilibrio adeguato fra i controlli
doganali e l'agevolazione degli scambi
legittimi”.
La necessità di velocizzare i trasporti e
agevolare i traffici legittimi ha determinato
una modifica dei controlli in Dogana che
sono previsti per i soli casi meritevoli di
attenzione cd. CONTROLLI MIRATI
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I CONTROLLI DOGANALI
Al fine di rispettare la regola stabilita dall’art. 3 CDU, per tutte le
operazioni doganali lo svincolo della merce avviene senza che
all’atto della immissione in libera pratica si proceda a controllo,
fermo restando il potere della Dogana di procedere a posteriori
ad accertamenti o verifiche (D.Lgsn. 370/1990).
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I CONTROLLI DOGANALI
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I CONTROLLI DOGANALI
verifica delle
informazioni nella
Visita delle merci prelievo di campioni
dichiarazione
doganale
CONTROLLI
Controllo autenticità DOGANALI esame della
e validità di POSSONO contabilità e di altre
documenti presentati CONSISTERE IN scritture
(ART. 46 CDU)
controllo bagaglio e
svolgimento di
controllo dei mezzi di altre merci che le
indagini ufficiali e altri
trasporto persone portano con
atti simili
sé o su di sé
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I CONTROLLI DOGANALI
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I CONTROLLI DOGANALI
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IL CONTROLLO SOSTANZIALE
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IL CONTROLLO SOSTANZIALE
Considerando n. 28 del CDU
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IL CONTROLLO SOSTANZIALE
Visita merci – prelievo ART. 46 CDU - le dogane possono effettuare
campioni qualsiasi controllo che ritengono necessario
esistenza, autenticità
CONTROLLI CASUALI al momento della
presentazione della dichiarazione e prima
e validità documenti dello svincolo della merce
controllo dei mezzi di CONTROLLI A POSTERIORI
trasporto
ART. 48 CDU - le autorità doganali possono
veridicità informazioni verificare le informazioni fornite in una
fornite
dichiarazione in dogana dopo aver
svincolato le merci
controllo bagaglio e ART. 188 CDU - la Dogana può verificare
altre merci l'esattezza delle indicazioni contenute in
una dichiarazione in dogana anche dopo
esame della che la stessa è stata accettata
contabilità
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L’ANALISI DEL RISCHIO
CONTROLLI MIRATI
ART. 5 , n.7 CDU
probabilità che si verifichi
un evento che
Art. 46 CDU
- impedisce l’applicazione di I controlli doganali
misure unionali o nazionali diversi dai controlli
casuali si basano
- compromette gli interessi principalmente
finanziari dell'Unione sull'analisi dei rischi
effettuata mediante
- costituisce una minaccia per procedimenti
sicurezza, salute, ambiente informatici.
consumatori
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LA GESTIONE DEL RISCHIO
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LA GESTIONE DEL RISCHIO
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LA GESTIONE DEL RISCHIO
Il Sistema doganale di gestione del rischio, è inoltre
utilizzato per la comunicazione:
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LA GESTIONE DEL RISCHIO
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ART. 47 CDU: IL
COORDINAMENTO DEI
CONTROLLI
CONTROLLI
DIVERSI PER
LE STESSE
MERCI
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IL COORDINAMENTO DEI
CONTROLLI
Considerando n. 20 CDU
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AIDA
IL SISTEMA INFORMATIVO
DELL’AGENZIA DELLE DOGANE
Il Nuovo Sistema Informativo Doganale AIDA (Automazione
Integrata delle Dogane e delle Accise) utilizza una metodologia
basata sull'analisi dei processi e dei flussi informativi, sfruttando le
opportunità offerte dalle nuove tecnologie.
nell’ambito del Sistema AIDA il SISTEMA FALSTAFF tutela il mercato
dalle contraffazioni:
contrasta la circolazione di merci contraffatte, attraverso la banca
dati resa disponibile dai titolari dei diritti di proprietà intellettuale
consente di confrontare i prodotti sospettati di contraffazione con
i prodotti originali
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LO SPORTELLO UNICO
DOGANALE
Nell’ambito del Sistema AIDA è stato sviluppato un Sistema di
coordinamento (interoperabilità) tra Agenzia delle Dogane e gli altri
enti, al fine di concedere permessi, autorizzazioni, effettuare controlli.
lo SPORTELLO DOGANALE UNICO consente all’operatore di:
convogliare in un’unica piattaforma informatica di raccolta, gestita
dalla dogana, tutte le istanze e documentazioni per il rilascio di
autorizzazioni, anche da parte di amministrazioni diverse, indispensabili ai
fini dello sdoganamento delle merci da importare (cd. Single Window);
conoscere tramite la piattaforma telematica lo stato del
procedimento di sdoganamento e coordinare eventuali
interventi di controllo sulle merci in modo che avvengano una
sola volta nello stesso posto
(cd. One stop shop)
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LO SPORTELLO UNICO
DOGANALE
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IL SISTEMA FALSTAFF
nell’ambito del Sistema AIDA
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L’ACCERTAMENTO A
POSTERIORI
ART. 188 CDU - Per verificare l'esattezza delle
indicazioni contenute in una dichiarazione in
dogana che è stata accettata, le autorità
doganali possono:
a) esaminare la dichiarazione
e i documenti di
accompagnamento
b) chiedere al dichiarante di
fornire altri documenti.
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L’ACCERTAMENTO
A POSTERIORI
il CDU detta principi generali per l’accertamento a posteriori,
validi per tutti gli Stati, quali:
l’applicazione uniforme dei controlli doganali;
• regole comuni per l’analisi dei rischi e le verifiche;
il diritto al contraddittorio preventivo;
La telematizzazione delle procedure;
il Sistema dello sportello unico doganale.
La disciplina unionale della revisione dell’accertamento,
contenuta nell’art. 188 CDU è sostanzialmente uniforme a
quella prevista per la fase di accertamento al momento
dell’introduzione di merce
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LA PROCEDURA DI CONTROLLO
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LA PROCEDURA DI CONTROLL0
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CONTROLLI E GRIGLIA DI
RISCHIO
I controlli si suddividono in:
MIRATI – identificano le operazioni da controllare sulla base
dell’analisi dei rischi
OBBLIGATI – identificano particolari operazioni che vanno controllate
in base a precise disposizioni normative comunitarie e nazionali
Per l’analisi dei rischi viene elaborata la cd. “GRIGLIA DI RISCHIO” per
l’individuazione di fattispecie sintomatiche di profili di rischio
La griglia di rischio è il risultato dell’incrocio delle informazioni
relative ai risultati dei controlli eseguiti ed acquisiti nel sistema
informatico mediante la procedura di “registrazione esito”.
:
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INDICATORI DI RISCHIO
Fattori che possono far sospettare il rischio di frode
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CONTROLLI E GRIGLIA DI RISCHIO
sulla base della griglia dei rischi sono stati evidenziati
rischi di frode connessi alle seguenti fattispecie
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PROCEDURA DI SELEZIONE
Il metodo di selezione fondato sull’analisi dei rischi si avvale del sistema
informatico per il raffronto degli elementi indicati nel DAU con i profili di
rischio catalogati.
All’esito la dichiarazione doganale viene indirizzata in diversi canali :
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ATTIVITÀ DI CONTROLLO
le dichiarazioni selezionate NC dal Sistema, non subiranno ulteriori
controlli e per esse l’accertamento è definitivo. Con il rilascio
dell’esemplare “figlia” della dichiarazione e assolte le operazioni di cassa,
le merci devono intendersi svincolate.
Le dichiarazioni selezionate VM e CD subiranno i controlli, indicati dalle
motivazioni della selezione associate dal sistema.
Le dichiarazioni selezionate CS saranno inviate all’unità scanner per i
controlli di competenza. Se il controllo e l’analisi delle immagini da
scansione sarà compatibile con la documentazione esibita, verrà
effettuata la registrazione a sistema dell’esito del controllo. In caso
contrario, si procederà alla esecuzione del controllo fisico.
Per le dichiarazioni selezionate dal sistema con la sigla “CD”, “CS” e “VM”,
verrà eseguito il controllo della liquidazione dei diritti predisposta dal
dichiarante.
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IL CONTROLLO AUTONOMO
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IL PROCEDIMENTO
AMMINISTRATIVO DOGANALE
L . n. 374/1990 disciplina il procedimento amministrativo
doganale consistente nella liquidazione, accertamento e riscossione dei dazi
doganali ed introduce l’istituto della revisione dell’accertamento doganale
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LA LIQUIDAZIONE
DELL’OBBLIGAZIONE DOGANALE
È la prima fase del procedimento amministrativo doganale
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LA FORMA E IL CONTENUTO
DELLA DICHIARAZIONE
La dichiarazione redatta su modello DAU (Documento Amministrativo Unico) deve
contenere le seguenti indicazioni:
- l'identità e domicilio fiscale del proprietario delle merci, e l'eventuale suo
rappresentante;
- regime doganale da applicare
- la qualità della merce,(descrizione) necessaria per la classificazione merceologica
del prodotto nella tariffa doganale (TARIC)
- la quantità della merce,(marche, numeri pesi dei colli, peso lordo e netto)
necessaria per l'individuazione e il controllo della merce
- il valore della merce per la quantificazione dei diritti dovuti mediante l'applicazione
dell'aliquota dei diritti doganali sul valore medesimo
- l'origine della merce necessaria per le preferenze tariffarie accordate dall'UE se la
merce sia originaria di Stati beneficiari
- l'individuazione dell' aliquota daziaria e altre fiscalità (Iva), l'importo dei singoli
tributi e l'ammontare complessivo della somma da pagare o garantire.
- Elenco documenti allegati (certificati, documenti di trasporto, autorizzazioni ecc.)
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LA FORMA E IL CONTENUTO
DELLA DICHIARAZIONE
Il D.Lgs. n. 370/1990, in adempimento alla normativa comunitaria che mira
ad agevolare i traffici e renderli sempre più spediti, prevede la possibilità
della presentazione di una dichiarazione incompleta.
ART. 5 D.Lgs. n. 370/1990 - puo'essere presentata una dichiarazione priva
di alcune delle indicazioni o documenti di cui all'art. 4, semprechè
siano possibili la identificazione del dichiarante, delle merci e la
quantificazione dei tributi gravanti.
Entro un determinato termine il dichiarante dovra' comunicare le
indicazioni omesse e presentare i documenti mancanti.
ART. 6 D.Lgs. n. 370/1990 - la dichiarazione non puo' essere presentata fino
a quando le merci non sono arrivate negli spazi doganali o in altro
luogo autorizzato per l'espletamento delle operazioni doganali.
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L’ACCERTAMENTO DOGANALE
L’ACCERTAMENTO È
DISCIPLINATO DA
Merce D.Lgs. N. 374/1990
presente
in dogana Circolari Agenzia Dogane
dichiarazione
79/D/2000 ( recupero
presentata
diritti doganali e
telematicame
nte revisione accertamento).
74/D/2003 (circuito di
Sistema AIDA controllo)
CONTROLLO di
regolarità Manuali procedurali per
FORMALE attività di controllo
Possibile verifica
Analisi Rischi
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L’ACCERTAMENTO DOGANALE
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LA DEFINIZIONE
DELL’ACCERTAMENTO DOGANALE
ART. 9 D. Lgs. n. 374 - Se dai controlli effettuati non emergono
difformita’ o contestazioni, l'ufficio appone sulla bolletta apposita
annotazione, firmata e datata e provvede alla liquidazione dei diritti
doganali confermandone o rettificando l'ammontare indicato dal
dichiarante.
La data dell'annotazione è la data in cui l'accertamento e’ divenuto
defintivo.
Sulla base degli elementi dichiarati l'ufficio provvede alla riscossione dei
diritti ovvero all'assunzione delle relative cauzioni.
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LA RISCOSSIONE DEI DIRITTI
DOGANALI
ART 81 T.U.L.D. del 23/01/1973 n. 43
qualora dopo otto giorni dalla registrazione della bolletta non siano stati
pagati i diritti liquidati, la dogana procede alla riscossione coattiva dei
diritti stessi. Nello stesso modo la dogana procede per la riscossione dei
diritti doganali maturati successivamente all'effettuata liquidazione.
La Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 79 /D del 19 aprile 2000
disciplina le azioni di recupero dei diritti doganali.
D.Lgs n. 46 del 26.2.1999 (riordino della riscossione mediante ruolo) ha
introdotto (ART. 17) il principio della generalizzazione della riscossione
coattiva mediante ruolo di tutte le entrate pubbliche, ed ha previsto
(ART.21) che per le entrate che abbiano causa in rapporti di diritto
pubblico non è necessaria, per l’iscrizione a ruolo, l’esistenza di un titolo
esecutivo.
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IL RECUPERO DEI DIRITTI DOGANALI
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IL RILASCIO DELLA MERCE
Art. 9, comma 3 D.Lgs. 374/1990
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LA REVISIONE
DELL’ACCERTAMENTO
L’ART. 48 CDU prevede che le autorità doganali possono
verificare l'esattezza e la completezza delle informazioni
Viene fornite in una dichiarazione in dogana, dopo averle
effettuata svincolate
attraverso
CONTROLLI l’art. 188 CDU prevede che la Dogana può verificare
A l'esattezza delle indicazioni contenute in una
POSTERIORI dichiarazione in dogana anche dopo che la stessa è stata
accettata
dopo lo
svincolo
della merce. Art. 11 D.Lgs. n. 374/1990 – la dogana puo' procedere
alla revisione dell'accertamento divenuto definitivo,
ancorche' le merci siano state lasciate alla
disponibilita' dell'operatore o siano gia' uscite dal
territorio doganale
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LA REVISIONE DELL’ACCERTAMENTO
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LA REVISIONE
DELL’ACCERTAMENTO
La REVISIONE D’UFFICIO può essere instaurata a seguito:
dell’analisi dei rischi centralizzata svolta dal circuito doganale di controllo che
determina la selezione delle operazioni da sottoporre a revisione (c.d. canale
blu);
dell’analisi dei rischi locale svolta sulla base di elementi di rischio segnalati
da altri uffici delle dogane o da altri o sulla base di indagini amministrative o
penali.
ART. 11 comma 2 D.Lgs. n. 374/1990 l'ufficio doganale, ai fini
della revisione dell'accertamento, puo':
invitare gli operatori a comparire di persona o a mezzo di rappresentante,
ovvero a fornire notizie e documenti inerenti le merci che hanno formato
oggetto di operazioni doganali.
Richiedere notizie e documenti anche ad altri soggetti pubblici o privati che
risultano essere intervenuti nell'operazione commerciale.
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LA REVISIONE
DELL’ACCERTAMENTO
ART. 35, COMMA 35 D.L. 04.07.2006, conv. in L. 4.8.2006, n. 248
l'Agenzia delle dogane ha facolta' di procedere all'acquisizione dei dati e dei
documenti relativi ai costi che formano il valore dichiarato per l'importazione,
l'esportazione, l'introduzione in deposito doganale o IVA ed il transito delle merci.
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LA REVISIONE
DELL’ACCERTAMENTO
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LA REVISIONE
DELL’ACCERTAMENTO
Art. 11, comma 4 D.Lgs. 374/1990
DIRITTI DELL’OPERATORE CONTRIBUENTE
in caso di revisione eseguita in ufficio, o nel caso di accessi, ispezioni e
verifiche, l’ufficio doganale competente è tenuto al rilascio del verbale delle
operazioni compiute, nel quale devono essere indicati i presupposti di fatto e
le ragioni giuridiche posti a base delle irregolarità o degli errori relativi agli
elementi dell'accertamento riscontrati nel corso del controllo
l'operatore interessato può comunicare osservazioni e richieste, nel
termine di 30 giorni decorrenti dalla data di consegna o di avvenuta
ricezione del verbale, che sono valutate dall'Ufficio doganale prima della
notifica dell'avviso di revisione dell’accertamento.
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LA REVISIONE
DELL’ACCERTAMENTO
SU ISTANZA DI PARTE
Art. 11, comma 1 D.Lgs. N.374/1990
La revisione dell’accertamento può essere attivata anche dall'operatore
interessato che ne fa richiesta con istanza presentata, a pena di
decadenza, entro il termine di tre anni dalla data in cui l'accertamento
è divenuto definitivo.
L’operatore precede alla richiesta della revisione:
per una nuova liquidazione dei diritti a lui più favorevole;
per ottenere l’inapplicabilità delle sanzioni amministrative (art. 20
della Legge n. 449/1997) e degli interessi di mora nel caso in cui
a seguito della revisione richiesta potrebbero essere determinati
maggiori diritti eventualmente dovuti
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LA REVISIONE
DELL’ACCERTAMENTO
SU ISTANZA DI PARTE
L’istanza deve essere corredata dai seguenti documenti, da allegare in
originale:
esemplare della bolletta doganale;
documentazione commerciale e di trasporto elencata nella casella 44
del DAU;
modulo di dichiarazione integrativa, che funge da rettifica della
dichiarazione originaria, redatta su un modello DAU, da cui risultino gli
elementi dell’accertamento corretti;
ulteriore documentazione che comprovi la variazione degli elementi
per i qualisi chiede la revisione
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LA REVISIONE
DELL’ACCERTAMENTO
SU ISTANZA DI PARTE
Art. 11, comma 6 D.Lgs. 374/1990
L'istanza di revisione presentata dall'operatore si intende respinta se
entro il novantesimo giorno successivo a quello di presentazione non
e' stato notificato il relativo avviso di rettifica.
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LA REVISIONE
DELL’ACCERTAMENTO
ART. 11, comma 5 D.Lgs. 374/1990
AVVISO DI RETTIFICA
Quando dalla revisione, eseguita sia d'ufficio che su istanza di parte,
emergono inesattezze, omissioni, errori relativi agli elementi presi a
base dell'accertamento
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LA REVISIONE
DELL’ACCERTAMENTO
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LA REVISIONE
DELL’ACCERTAMENTO
Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 79 /D del 19 aprile 2000
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LA REVISIONE
DELL’ACCERTAMENTO
Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 79 /D del 19 aprile 2000
È disposto l'obbligo di procedere al recupero a posteriori dei dazi e
degli altri diritti doganali, mediante ricorso alla procedura di rettifica
dell'accertamento nei seguenti casi:
Qualora, a seguito di controlli in materia di plafond IVA, venga
constatata una violazione alla relativa normativa;
Quando risulti che un operatore ha presentato certificati di origine
falsi, falsificati, o non validi per la concessione del trattamento
tariffario preferenziale.
Se nel termine indicato nell’ “Avviso di accertamento suppletivo e di
rettifica” l’operatore non provvede al pagamento dei maggiori diritti
liquidati, la Dogana procede al recupero coattivo mediante iscrizione
a ruolo dell’avviso ai sensi del D.Lgs n.46/1999.
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