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IL CONTRATTO DI TRASPORTO

Nozione e tipi
Col contratto di trasporto, una parte (il vettore) si
obbliga, dietro corrispettivo, a trasportare persone o
cose da un luogo ad un altro.
Oggetto del contratto di trasporto è quindi il
trasferimento nello spazio di persone o cose.
La disciplina di questo contratto è diversa a seconda
dell’oggetto del trasporto e del mezzo con cui il trasporto
stesso viene eseguito.
Già il codice civile detta una disciplina differenziata per
il trasporto di persone e per il trasporto di cose. Inoltre
tale disciplina è integralmente applicabile solo ai
trasporti terrestri su strada in quando il trasporto
marittimo ed il trasporto aereo sono specificamente
regolati dal codice della navigazione, mentre il trasporto
ferroviario interno da parte delle Ferrovie dello Stato è
disciplinato da apposite leggi speciali.
Disciplina comune a tutti i tipi di trasporto è quella
dettata dall’art. 1679 per le imprese (private e pubbliche)
che gestiscono servizi di linea in regime di concessione
amministrativa.

Pubblici servizi di linea


Per assicurare il servizio alla generalità degli utenti e per
evitare abusi a loro danno, la libertà di contrarre di tali
imprese subisce limiti identici a quelli posti per le
imprese che operano in regime di monopolio.
Il concessionario infatti:
● è obbligato ad accettare le richieste di trasporto
che siano compatibili con i mezzi ordinari
dell’impresa
● deve rispettare la parità di trattamento fra i
diversi richiedenti, secondo le condizioni generali
stabilite nell’atto di concessione e rese note al
pubblico.

Il trasporto di persone
La disciplina dettata dal codice civile per il trasporto di
persone riguarda esclusivamente la responsabilità del
vettore.
Il contratto è solo costituito da un biglietto di viaggio.
Questo è un semplice documento di legittimazione, non
un titolo di credito. Serve solo ad identificare l’avente
diritto alla prestazione e di regola costituisce l’unico
mezzo di prova per l’esercizio dei diritti derivanti dal
contratto. Con la conclusione del contratto il vettore si
obbliga non solo a trasportare l’avente diritto ma anche
a farlo arrivare indenne nel luogo di arrivo e ad evitare
perdite od avarie alle cose che il viaggiatore porta con
sé. Ne consegue che il vettore:è responsabile per il
ritardo o la mancata esecuzione del trasporto è inoltre
responsabile dei sinistri che colpiscono la persona del
viaggiatore durante il trasporto e la perdita o avaria del
bagaglio se non prova di aver adottato tutte le misure
idonee ad evitare il danno.
Il vettore potrà perciò liberarsi solo provando che il
sinistro è dovuto a caso fortuito, a fatto del
danneggiato (ad esempio è sceso dall’autobus in
corsa) o di terzi (ad esempio incidente causato dal
conducente di altro autoveicolo).

Il trasporto di cose
Il trasporto di cose è contratto consensuale concluso fra
il mittente ed il vettore.
Colui al quale la merce deve essere consegnata nel
luogo di arrivo (il destinatario) può essere lo stesso
mittente o persona diversa da questi designata.
Il mittente è tenuto a fornire al vettore tutte le indicazioni
necessarie per l’individuazione della cosa da trasportare
e per l’esecuzione del trasporto. Tali indicazioni sono di
regola contenute in un apposito documento – la lettera
di vettura – rilasciata dal mittente al vettore. Su
richiesta del mittente, il vettore è tenuto a rilasciare al
mittente un duplicato della lettera di vettura o una
ricevuta di carico.
Il duplicato della lettera di vettura o la ricevuta di carico
possono essere rilasciati anche con la clausola
all’ordine
In questo caso diventano titoli di credito rappresentativi
della merce. Il possessore del titolo potrà perciò
esercitare tutti i diritti derivanti dal contratto di trasporto
o trasferirli mediante girata del titolo.
Titoli di credito rappresentativi sono anche la polizza
di carico, la polizza ricevuta per l’imbarco e gli ordini di
consegna (nel trasporto marittimo) oppure la lettera di
trasporto aereo (nel trasporto aereo).
Dal contratto di trasporto nascono obbligazioni sia a
carico del mittente sia a carico del vettore.
Obbligo fondamentale del mittente è quello di pagare il
corrispettivo del trasporto, salvo che con apposita
clausola questo non sia stato posto a carico del
destinatario.
Obbligazione fondamentale del vettore è quella di
eseguire il trasporto secondo le modalità convenute e di
consegnare la merce al destinatario.
Il vettore è inoltre tenuto a custodire le cose fino alla
consegna e dovrà chiedere immediatamente istruzioni al
mittente in caso di impedimenti o ritardi nell’esecuzione
del trasporto per cause a lui non imputabili.
Il vettore può infine assumersi l’obbligo di riscuotere per
conto del mittente il prezzo della merce consegnata al
destinatario.

Come nel trasporto di persone, il vettore risponde per la


mancata esecuzione del trasporto o per il ritardo. Per
sottrarsi al risarcimento dei danni dovrà fornire la prova
che l’inadempimento è dovuto a causa a lui non
imputabile.

Il vettore è inoltre responsabile per la perdita o per


l’avaria delle cose consegnategli, dal momento in cui le
riceve al momento in cui le consegna al destinatario. È
questa la cosiddetta responsabilità ex recepto del
vettore.

Infatti, per sottrarsi al risarcimento dei danni il vettore è


tenuto a fornire la prova che la perdita o l’avaria sono
dovute ad una delle seguenti cause a lui non imputabili:
● caso fortuito (ad esempio tromba d’aria,
uragano, ciclone, furto o incendio)
● natura o vidi delle cose trasportate o del loro
imballaggio
● fatto del mittente o del destinatario.
Ne consegue che resta a carico del vettore il rischio
della perdita o dell’avaria per cause equivoche o ignote.

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