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IL CONTRATTO DI

TRASPORTO IN
GENERALE
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
DIPARTIMENTO JONICO
LA DEFINIZIONE (ART. 1678 C.C.)

<<Col contratto di trasporto il vettore si obbliga, verso corrispettivo, a trasferire


persone o cose da un luogo ad un altro.>>
Il contratto può avere ad oggetto il trasporto di persone o cose.
Pur potendo avvenire con mezzi ed in situazioni ambientali diverse (trasporto
terrestre con auto o treno, trasporto aereo) il codice regolamenta solo il trasporto
terrestre; tale disciplina si applica anche a quello marittimo ed aereo se non
espressamente derogata dalla normativa speciale prevista dal Codice della
navigazione.
VERSO
L’UNITARIETA’
La dottrina discute sull’appartenenza del
trasporto per acqua e del trasporto aereo al
medesimo genus del trasporto previsto dal
codice civile nonché se sulla possibilità di
considerare il trasporto in chiave unitaria.
Cfr. Romanelli G., Diritto aereo, diritto
della navigazione e diritto dei trasporti, in
Riv. trim. dir. proc. civ., 1975, 1331.
LA NATURA GIURIDICA

Il trasporto è un contratto consensuale, obbligatorio, e a forma libera.


Il trasporto è una particolare figura di contratto d'opera, in cui l'opera è costituita dal
trasporto: l'obbligazione del vettore è quindi tipicamente un'obbligazione di risultato.
Nel trasporto di persone il viaggiatore prende il nome di committente; nel trasporto di
cose colui che chiede il trasporto si chiama mittente.
E' vettore sia chi trasporta con i propri mezzi, sia chi si obbliga a trasportare con
mezzi altrui e può essere tanto un imprenditore (ex art. 2195 n. 3) quanto un soggetto
di altro tipo, che svolge l'attività in modo non professionale.
IL CODICE CIVILE E LE TIPOLOGIE

Nelle sue linee generali il trasporto è disciplinato dal codice civile, che distingue una
normativa comune a tutti i tipi di trasporto, e provvede poi a disciplinare separatamente le
due figure del trasporto di persone e del trasporto di cose; in caso di lacune la disciplina
codicistica va poi integrata con la normativa sul contratto d'opera e con quella di appalto.
La materia è inoltre regolata da numerose convenzioni internazionali.
Vi sono poi delle figure particolari, cui si applica le normativa codicistica in quanto non
derogata dalle leggi speciali (art. 1680 c.c.):
 abbiamo la figura del trasporto per via d'acqua e mare (disciplinata dal Codice della
navigazione (artt. 396 – 468 c. nav.)
 e i trasporti ferroviari interni di persone e di cose.
TRASPORTO DI PERSONE - CENNI

Il contratto di trasporto di persone è disciplinato nel codice vigente unicamente per quanto concerne la responsabilità del vettore (art. 1681
c.c.).

È possibile distinguere diverse ipotesi:

— trasporto oneroso, è l’ipotesi più frequente in cui il vettore si assume l’impegno al trasporto in cambio di un corrispettivo;

— trasporto gratuito, caratterizzato dal fatto che il vettore si assume l’impegno al trasporto ma senza corrispettivo (ad esempio il datore di
lavoro che organizza un servizio di trasporto per i suoi dipendenti);

— trasporto amichevole o di cortesia, in cui manca l’assunzione di un obbligo (ad esempio, il passaggio che si dà all’amico ed è una ipotesi
extracontrattuale).

Il vettore risponde per l’inadempimento ed il ritardo del trasporto secondo le regole generali in materia di obbligazioni, per cui è tenuto al
risarcimento del danno se non prova che l’inadempimento o il ritardo furono determinati da causa a lui non imputabile.

Il vettore risponde altresì per i sinistri che colpiscono la persona del viaggiatore durante il viaggio, nonché per la perdita o l’avaria delle cose
che il viaggiatore porta con sé (bagaglio), se non prova di aver adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno.
IL VETTORE

Il vettore può dunque liberarsi da questa responsabilità in un unico modo, cioè provando di aver fatto tutto il
possibile per evitare il danno (ad esempio, dimostrando di aver rispettato le norme di sicurezza della
circolazione, di aver effettuato il trasporto con un mezzo tecnicamente idoneo ed in piena efficienza ecc.),
mentre il viaggiatore deve solo provare l’esistenza del contratto di trasporto e del danno subìto durante il
viaggio. Sono nulle le clausole che escludono o limitano la responsabilità del vettore per dolo o colpa grave
per gli incidenti occorsi ai viaggiatori.
Il vettore si obbliga a trasportare il viaggiatore a destinazione nel tempo stabilito ed a tenerlo indenne dai
danni alla persona ed alle cose che porta con se. Il trasporto può essere a titolo oneroso, gratuito o
amichevole.
Il viaggiatore ha l'obbligo di pagare la somma prevista per il trasporto. In seguito al pagamento riceve dal
vettore il biglietto di viaggio; questo non è un titolo di credito, ma un semplice documento di legittimazione
in quanto serve solo ad identificare l'avente diritto alla prestazione.
è responsabile dei sinistri alla persona e della perdita o danneggiamento di cose del
viaggiatore. La responsabilità è presunta (art. 1681 c.c.)

la responsabilità è sia di natura contrattuale che di natura extracontrattuale

IL VETTORE nel trasporto amichevole la responsabilità è solo di natura extracontrattuale regolata


dall’art. 2043 c.c.a meno che non sia collegata all’impiego di un veicolo che consenta di
invocare il 2051c.c.

(segue) se il trasporto è cumulativo ciascun vettore risponde nell'ambito del proprio percorso
(art. 1682 c.c.)

è responsabile per l'inadempimento o per il ritardo ex art. 1218 c.c.


TRASPORTO DI COSE - CENNI

Il trasporto di cose è un contratto consensuale (che si perfeziona, cioè, con il semplice consenso, senza che occorra
l’ulteriore elemento della consegna della cosa da trasportare al vettore).
La consegna o l’affidamento al vettore fa parte del momento esecutivo del contratto e da questa deriva
l’obbligazione di custodia da parte del vettore.
Nel trasporto di cose il mittente deve indicare esattamente al vettore il nome del destinatario, il luogo di
destinazione, la natura e quantità delle cose da trasportare e tutti gli altri elementi necessari per eseguire il
trasporto.
Il contratto di trasporto non richiede cioè la forma scritta; tuttavia su richiesta del vettore, il mittente deve
rilasciargli una lettera di vettura con le indicazioni di cui si è appena detto e con le condizioni di trasporto. A sua
volta il vettore, su richiesta del mittente, deve rilasciargli un duplicato della lettera di vettura o una ricevuta di
carico.
TRASPORTO DI COSE – CENNI
(segue)

 Fino al momento in cui le cose trasportate non passano a disposizione del destinatario, il diritto di disporne compete al mittente, al quale
la legge riconosce un’ampia facoltà di modificare il contratto di trasporto anche in corso di esecuzione, salvo l’obbligo di rimborsare le
spese e di risarcire i danni derivanti dal contrordine (art. 1685 c.c.).
 Il mittente può, cioè, in ogni momento (a condizione che non sia già avvenuta la consegna) sospendere il trasporto, chiedere la
restituzione della merce oppure farle cambiare destinazione. Se si avvale di questo diritto egli dovrà, però, rimborsare al vettore le spese
sopportate e risarcirgli il danno eventualmente subìto.
 Le principali obbligazioni del vettore nel trasporto di cose sono: quella di ricevere in consegna le cose da trasportare; eseguire il trasporto
secondo le modalità e nei termini previsti dal contratto o, in mancanza, dalla legge e dagli usi; riconsegnare le cose nel luogo di
destinazione, dandone avviso al destinatario; custodire le cose da trasportare. Il vettore deve effettuare la riconsegna secondo le modalità
impartite dal mittente.
 Con la riconsegna, i diritti nascenti dal contratto di trasporto verso il vettore (per esempio, per far valere la responsabilità del vettore per
danni alla merce trasportata) spettano non più al mittente ma al destinatario.
 Quest’ultimo, però, non potrà più agire contro il vettore se ha ricevuto senza riserve la merce trasportata pagando quanto dovuto per il
trasporto, a meno che le inadempienze del vettore, all’atto della riconsegna, non fossero riconoscibili.
IL VETTORE

 Il vettore si obbliga con il mittente a trasportare nel tempo stabilito una o più cose dal
luogo di partenza a quello di destinazione ed in favore di un destinatario che può essere
anche lo stesso mittente.
 Il trasporto di cose è un contratto consensuale e non reale.
 Può accadere, però, che il vettore possa chiedere al mittente il rilascio di un documento,
la lettera di vettura (art. 1684 c.c.); a sua volta il mittente può chiedere al vettore il
rilascio di un duplicato della lettera di vettura oppure una ricevuta di carico. Questi
documenti servono a provare il trasporto, ma il duplicato della lettera di vettura o la
ricevuta di carico, se rilasciati all'ordine, possono essere trasferiti dal mittente ad un altro
soggetto che ritirerà la merce una volta giunta a destinazione. In tal modo il mittente può
vendere la merce trasferendo i documenti al compratore.
IL VETTORE
(segue)
deve mettere le cose trasportate a disposizione del destinatario nel luogo, nel termine e con le modalità indicati dal
contratto o, in mancanza, dagli usi (art. 1687 c.c.)

è responsabile della perdita e dell'avaria delle cose consegnategli per il trasporto, dal momento in cui le riceve a quello
in cui le riconsegna al destinatario. La responsabilità è presunta (art. 1693 c.c.)

la responsabilità è sia di natura contrattuale che di natura extracontrattuale

è responsabile verso il mittente se non riscuote dal destinatario i propri crediti o gli assegni da cui è gravata la cosa, o
senza esigere il deposito della somma controversa (art. 1692 c.c.)

se il trasporto è cumulativo (quando quando con un unico contratto si sono impegnati più vettori) ciascun vettore
risponde nell'ambito del proprio percorso (art. 1700 c.c.)

le azioni contro di lui si prescrivono nel termine di un anno


deve indicare con esattezza al vettore il nome del
destinatario e il luogo di destinazione, la natura, il peso, la
quantità e il numero delle cose da trasportare e gli altri
estremi necessari per eseguire il trasporto (art. 1683 c.c.)

può sospendere il trasposto e indicare un diverso luogo di


IL MITTENTE destinazione, salvo rimborso al vettore (art. 1685 c.c.)

deve corrispondere il compenso pattuito per il trasporto


IL DESTINATARIO

è il beneficiario dei diritti nascenti dal contratto di trasporto dal momento in cui, arrivate le cose a
destinazione o scaduto il termine in cui sarebbero dovute arrivare, ne richiede la riconsegna al vettore (art.
1689 c.c.)

se il mittente non vi ha provveduto non può esercitare i diritti nascenti dal contratto se non verso
pagamento al vettore dei crediti derivanti dal trasporto

se accetta senza riserve le cose consegnategli fa estinguere le azioni contro il vettore, escluse le ipotesi di
dolo e colpa grave (art. 1698 c.c.)

ha 8 gg. dal ricevimento per denunziare la perdita o l'avaria che non erano evidenti al momento della
consegna

ha diritto di fare accertare a sue spese, prima della riconsegna, l'identità e lo stato delle cose trasportate e a
chiedere il rimborso delle spese al vettore nel caso in cui esistano la perdita o l'avaria della merce (art.
1697 c.c.)
LE FONTI INTERNAZIONALI

In tema di trasporto marittimo di cose, gli aspetti inerenti alla documentazione delle cose trasportate sono regolati dalla Convenzione di Bruxelles del 25 agosto 1924 sulla
polizza di carico.

In materia di trasporto aereo di persone e di cose, norme uniformi relative ai documenti di trasporto e alla responsabilità del vettore erano state adottate mediante la
Convenzione di Varsavia del 12 ottobre 1929.

Per la responsabilità del vettore marittimo di passeggeri e bagagli è stata approvata la Convenzione di Atene del 13 dicembre 1974, che non è in vigore in Italia, ma il suo
contenuto è stato recepito dal Reg. (CE) n. 392/2009 del 23 aprile 2009.

La Convenzione di Amburgo del 31 marzo 1978, cd. Regole di Amburgo, che non è in vigore in Italia.

La Convenzione di Berna del 9 maggio 1980 relativa al trasporto ferroviario internazionale, cd. COTIF e ratificata dall’Italia coin l. 18 dicembre 1984 n.976 nonché il
relativo protocollo di modifica di Vilnius del 3 giugno 1999 e ratificato con l.21 novembre 2014 n.174

La Convenzione di Ginevra del 24 maggio 1980 sul trasporto multimodale internazionale di cose.

La Convenzione di Montreal del 28 maggio 1999. ratificata dall’Italia con l. 10 gennaio 2004 n.12

La Convenzione di New York dell'11 dicembre 2008, cd. Regole di Rotterdam, che incide sul criterio di ripartizione del rischio fra vettore e caricatore.
IL TRASPORTO INTERNAZIONALE

La materia è inoltre regolata da numerose convenzioni internazionali. In particolare il


contratto di trasporto internazionale è disciplinato dal Regolamento (CEE) n. 4058/89
ed è caratterizzato dal fatto che ha ad oggetto un trasporto di merci destinato ad
oltrepassare i confini nazionali per concludersi nel territorio di un altro stato membro
della comunità.
 La Torre U., Il trasporto come fatto e come contratto. Una ricognizione di
GUIDA problemi - Transport as a simple material operation and as a contract. A
recognition of problems. in Il Diritto marittimo, 2016 fasc. 4, pp. 643 – 693

BIBLIOGRAFICA  Lazzeroni L., Trasporti sovranazionali e diritti sociali: per una mobilità
sostenibile - Transport companies in cross-border markets and social rights for
"sustainable mobility", in Lavoro e diritto, 2017 fasc. 1, pp. 37 - 66
 Montesano A., The Digital Revolution of the Shipping Industry: Electronic Bill
of Lading, Blockchain Technology and Smart Contracts - La rivoluzione
digitale dell'industria navale: polizza di carico elettronica, tecnologia
"blockchain" e contratti intelligenti, in Il Diritto marittimo, 2020 fasc. 1, pp.
267 - 281
 Pepe A., L'emergenza sanitaria da coronavirus tra impossibilità sopravvenuta e
impossibilità di utilizzazione della prestazione nei contratti di trasporto, di
viaggio e del tempo libero (artt. 88 e 88 bis, d.l. 17 marzo 2020, n. 18, conv.
con modif. dalla l. 24 ap., in Le Nuove leggi civili commentate, 2020 fasc. 3, pp.
596 - 629
 Zournatzi C., La Disciplina dei Regolamenti (CE) n. 593 del 2008 (Roma I) e
(CE) n. 864/2007 (Roma II) sulla Legge Applicabile alle Obbligazioni
Contrattuali ed Extracontrattuali nei contratti di Trasporto e nel Diritto della
Navigazione, in Il Diritto marittimo, 2018 fasc. 1, pp. 259 - 277
GIURISPRUDENZA
CORTE DI CASSAZIONE
https://www.fog.it/giurisprud/09-ca.htm

18646 del 13725 del 8834 4247 del 3960 del 553 del
30/10/2012 31/07/2012 dell’01/06/2012 16/03/2012 13/03/2012 17/01/2012

9593 del 21679 del 21389 20756 del 16393 del 11024 del
30/04/2011 13/10/2009 dell’08/10/2009 26/09/2009 14/07/2009 13/05/2009

4343 del 2483 del


23/02/2009 30/01/2009

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