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- L'effetto fotoelettrico
L'effetto fotoelettrico è il fenomeno fisico di interazione tra la radiazione e la materia
caratterizzato dall'emissione di elettroni da una superficie, solitamente metallica come lo
zinco, quando questa viene colpita da una radiazione elettromagnetica.
In particolare si osserva che:
● gli elettroni sono emessi solo se la frequenza della radiazione supera un valore detto
frequenza di soglia, diverso per ogni metallo.
● se la frequenza della radiazione supera quella soglia, la quantità di corrente generata
dipende non dalla frequenza della radiazione ma dall'intensità della radiazione o dal
tempo di irraggiamento
A + energia → A+ + e-
dove A è un generico atomo e A+ il suo corrispondente ione positivo.
Chiamiamo terza ionizzazione, quarta ionizzazione, e così via l'energia richiesta per
rimuovere il terzo elettrone, il quarto elettrone e così via.
Esamin
iamo le energie di ionizzazione di tutti gli elettroni del sodio:tali energie presentano un
andamento crescente, infatti è sempre più difficile rimuovere successivamente elettroni da
uno stesso atomo
La notazione abbreviata
Abbreviazione configurazione elettronica di un elemento inizia con il simbolo del gas nobile
nel periodo precedente, seguito dal resto della configurazione elettronica per l'elemento in
questione.
Ad esempio, l'alluminio ha il numero atomico 13. La sua configurazione elettronica completa
è
1s
2 s2 p6
3 s2 p1.
La parte della configurazione elettronica che è blu è la configurazione elettronica del neon, il
gas nobile del periodo precedente.
L'alluminio è nel periodo 3 e il gas nobile alla fine del periodo precedente (periodo 2) è al
neon.
La sua configurazione elettronica abbreviata è
[Ne] 3s2 3p1.
NOTAZIONE DI LEWIS
La notazione di Lewis è una simbologia che permette di rappresentare l'elemento con i suoi
elettroni più esterni. Per scrivere il simbolo di Lewis di un elemento, si riporta il suo simbolo
chimico e, tenendo presente che un punto rappresenta un elettrone, intorno al simbolo si
dispongono sino a quattro punti equidistanti tra loro. Il Gruppo di appartenenza indica il
numero di elettroni esterni. Se il numero di elettroni esterni è maggiore di 4 si accoppiamo
con i 4 già scritti.