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DIRITTO DOGANALE
Prof. Nicola FORTUNATO
AGENZIA DELLE DOGANE
nicola.fortunato@uniroma1.it
Uffici Centrali
Direzioni Regionali
Laboratori Chimici
Uffici Unici
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• 14.000
Agenzia Dipendenti
delle
100000
0
Dogane
• 70.000
g
N…
Agenzie Dipendenti
Fiscali
Guardia di
Fianaza
• 67.000
Dipendenti e…
Prof. Nicola FORTUNATO
Contesto Internazionale
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Trade) di Ginevra del 1947.
• Lo strumento giuridico, di volta in volta, utilizzato è consistito nel
negoziato commerciale multilaterale (o Round) di durata anche
pluriennale.
OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio)
costituita a Marrakesh nel 1994. Si tratta di
un’istituzione permanente con un proprio segretario.
• Il GATT era solo un accordo privo di base istituzionale. L’OMC, invece,
si propone di liberalizzare non solo i beni, ma anche i servizi. Viene
istituito un nuovo sistema di risoluzione delle controversie tra Stati. Le
decisioni devono essere rispettate a pena di ritorsioni.
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Fonti del diritto doganale
(Fonti di diritto comunitario primario)
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comunitario (art. 25 ss. TCE) sia merci originarie che
immesse in libera pratica
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Reg. CE 2454/1993 (Reg. di attuazione);
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Tuld – D.P.R. 43/1973;
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Zona di libero Unione
scambio doganale
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I territori dei Paesi Membri con acque territoriali
e spazio aereo;
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Quantità Valore Qualità Origine
• Valore
Base
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• Quantità
Imponibile
• Qualità
Aliquota (classificazione)
• Origine
La Tariffa Doganale:
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È una codificazione numerica
universalmente comprensibile delle L’esatta qualificazione della voce
merci a cui corrisponde un
determinato regime daziario e di doganale e dell’origine merce è
una responsabilità del
politica commerciale e che dichiarante, da cui dipendono
consente di individuare un poi i diritti concretamente
prodotto in campo internazionale applicabili.
indipendentemente della
denominazione commerciale;
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• Presentazione della dichiarazione scritta ai fini della:
• Immissione in libera pratica;
• Ammissione temporanea con esonero parziale dei dazi.
La Nascita:
• Accettazione della dichiarazione doganale relativa all’operazione in questione.
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• Irregolare introduzione nel territorio doganale comunitario di merci soggette a dazi
all’importazione;
• Irregolare introduzione nel territorio doganale comunitario di merce collocata in zona
franca o in deposito franco.
La Nascita:
• Introduzione irregolare delle merci.
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• Sottrazione irregolare di merce soggetta ai dazi all’importazione, quando le merci
stesse siano già state poste sotto il controllo doganale; si pensi ai casi di merce
detenuta in custodia temporanea o vincolata ad un regime doganale quale: il transito, il
regime di perfezionamento, il deposito doganale,ecc.;
• Altre forme di sottrazione rientranti in quelle previste dall’art. 865 DAC.
La Nascita:
• Sottrazione irregolare.
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• Inadempimento degli obblighi;
• Inosservanza delle condizioni, dettate dalla normativa doganale comunitaria, per le
merci vincolate ad un regime doganale o detenute in “temporanea custodia”.
• Eccezioni: non fanno nascere l’obbligazione tributaria le fattispecie elencate nell’art.
859 DAC, fatta salva però la possibilità di applicare le disposizioni repressive in
vigore.
La Nascita:
• L’inadempienza fa sorgere l’obbligazione doganale;
• Quando, a posteriori, si constati che la merce dichiarata per un determinato vincolo
doganale non aveva le condizioni stabilite dal vincolo o per la concessione di
particolari benefici: si pensi alla concessione di un dazio ridotto o nullo.
Persona tenuta all’adempimento dell’obbligazione doganale:
Soggetto Passivo
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• La persona tenuta all’adempimento degliFORTUNATO
obblighi previsti.
Segue: Importazione
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• Violazione delle disposizioni relative al consumo ed utilizzazione, nonché alla
scomparsa non soddisfacentemente giustificata, di merce posta in depositi franchi o
in zone franche.
La Nascita:
• Consumo o utilizzo per la prima volta in violazione delle condizioni previste dalla
normativa in vigore.
Persona tenuta all’adempimento dell’obbligazione doganale:
Soggetto Passivo
• La persona responsabile del consumo o dell’utilizzazione irregolare;
• Tutte le altre persone (art.213) che hanno consapevolmente o ragionevolmente
partecipato alla violazione commessa;
• A titolo sussidiario, cioè in caso di mancata identificazione del/i responsabile/i,
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l’ultimo possessore delle Nicola FORTUNATO
merci.
Esportazione
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• Presentazione, all’autorità doganale, di una dichiarazione scritta ai
fini della:
• Esportazione, di merce soggetta ai dazi all’esportazione.
La Nascita:
• Accettazione della dichiarazione doganale relativa all’operazione in
questione.
Persona tenuta all’adempimento dell’obbligazione
doganale: Soggetto Passivo
• Il dichiarante (art.4, p.18, CDC);
• Il rappresentante,Prof. Nicola
nei casi FORTUNATO
di rappresentanza indiretta.
Segue: Esportazione
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• Uscita del territorio doganale comunitario di merce soggetta a dazi
all’esportazione, mancata presentazione della dichiarazione in Dogana.
La Nascita:
• Uscita irregolare delle merci dal territorio doganale comunitario.
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• Inosservanza delle condizioni che hanno permesso l’uscita delle merci dal
territorio doganale comunitario, in esonero totale o parziale da dazi.
La Nascita:
• Momento in cui la merce ha ricevuto la destinazione diversa da quella
prevista;
• Alla scadenza dal termine assegnato per fornire la prova che sono state
soddisfatte le condizioni previste per aver diritto all’esonero dal pagamento
dei dazi all’esportazione.
Persona tenuta all’adempimento dell’obbligazione doganale:
Soggetto Passivo
• Il dichiarante;
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• Il rappresentante, nei Nicola
casi di FORTUNATO
rappresentanza indiretta (srt. 211, comma 3).
Il Sistema Armonizzato (SA)
• Il Reg.Cee n. 2858/87 ha sostituito la
nomenclatura della Tariffa doganale per
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adeguarla alla Convenzione Internazionale
del SA
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di 2 parti:
1. Nomenclatura: 2. Fiscalità:
Codificazione numerica di a) Dazi Autonomi: da Accordi
settori merceologici che Bilaterali o accordi SPG;
deriva dal SA che ha b) Dazi Convenzionali:
uniformato per tutti i Paesi la negoziati in ambito OMC;
classificazione merceologica.
c) Dazi Antidumping:
Iva ed Accise.
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vincolante;
L’informazione vincolante in
materia di origine (IVO);
L’informazione tariffaria
vincolante (ITV);
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Obiettivi dell’Unione doganale
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Obiettivi
Extratributari
Obiettivi
Tributari
€ 30,000,000,000.00
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€ 25,000,000,000.00
Anno 2004
Dogane: € 20,000,000,000.00
13.825.000.000 € Dogane
di cui: € 15,000,000,000.00 Iva
83% Iva Antidumping
all’importazione, € 10,000,000,000.00 Accise
11% Dazi
Antidumping. € 5,000,000,000.00
€-
2002 2003 2004
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I Dazi doganali
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che vengono traslate sul consumatore
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I contingenti: importabile o esportabile a livello
europeo (il procedimento di
registrazione è informatizzato).
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Motori a benzina a quattro tempi di
250 cm cubi, destinati alla
fabbricazione di tosatrici da prato.
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vendita è più basso del costo di produzione.
Al fine dell’applicabilità dell’antidumping, è
necessario:
1. un danno all’industria;
I dazi antidumping sono diritti doganali 2. un nesso causale tra importazioni e danno
addizionali, che hanno natura tributaria, ma all’industria.
funzione sanzionatoria. Si fa riferimento, in 3. All’interno dell’Ue non è vietato il dumping,
particolare, al prezzo comparabile del ma se comporta particolari danni, può essere
prodotto, praticato nel mercato nazionale del sanzionabile come concorrenza sleale.
paese esportatore. 4. In caso di dumping, possono presentare
ricorso i produttori che rappresentino almeno il
25% del totale della produzione comunitaria. E’
possibile, tuttavia, anche una procedura d’ufficio
da parte della Commissione Ue.
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I Dazi antidumping sulle biciclette
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del CDC).
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L’origine della merce ai fini doganali
è concetto distinto dalla provenienza. Ad esempio: una merce proveniente
La provenienza, infatti, indica dall’Italia in senso geografico può
semplicemente il luogo da cui arriva non essere di origine italiana se, in
un determinato prodotto, la cui base alla disciplina vigente, non ne
origine può coincidere o meno con il ha acquisito l’origine.
Paese di provenienza.
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sono:
c) quella del “criterio
percentuale” o del “valore
b) quelle della aggiunto”, in virtù della
a) quella del “prodotto “trasformazione quale la merce consegue
interamente ottenuto”, per sostanziale” o della l’origine dello Stato se le
i prodotti del suolo o “trasformazione operazioni di
estratti dal suolo o dal completa”, concernenti i trasformazione subite
mare prodotti industriali costruiti abbiano comportato un
con l’apporto di più Paesi incremento del suo valore
economico superiore ad
una certa percentuale
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ai fini tributari ed extratributari, in:
ORIGINE NON PREFERENZIALE ORIGINE PREFERENZIALE
1. è l’origine da un Paese con cui 2. è l’origine da un Paese cui la
la Comunità non ha stipulato Comunità ha concesso un
accordi determinanti un trattamento di favore in tema di
trattamento di favore per stabilire determinazione dell’origine. Ne
l’origine, le merci aventi origine deriva anche un regime tariffario
non preferenziale sono sempre di favore le merci ivi originarie.
soggette al dazio pieno previsto
dalla tariffa doganale comune.
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• la regola fondamentale per la determinazione dell’origine non preferenziale si
rinviene nell’art. 23 del cdc. Tale norma considera “originarie di un paese le
1
merci interamente ottenute in tale paese”;
2
del processo di lavorazione, purché l’operazione sia economicamente
giustificata ed effettuata da un’impresa attrezzata a tale scopo (la regola
subisce deroghe nei Paesi considerati).
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• Tendenzialmente coincide con il salto di tariffa (ATTRIBUZIONE
DI UNA DIVERSA VOCE DOGANALE NELLA TARIFFA).
Ma:
• Riferimento ad una distinzione oggettiva tra prodotto di base e
trasformato (cfr. specifiche qualità materiali);
• Il prodotto deve essere caratterizzato da proprietà o funzioni
proprie;
• Si tratta di caratteristiche e proprietà di utilizzazione che il
compratore valuta in relazione all’acquisto del prodotto;
• Operazioni di assemblaggio: è necessario verificare se si ha un
aumento sensibile del valore aggiunto dei prodotti (sentenza
Bother).
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Segue: L’origine nel codice doganale,
l’origine non preferenziale
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• Una trasformazione o una lavorazione che sia stata
effettuata per eludere le disposizioni applicabili
nella Comunità alle merci di determinati paesi, non
può conferire l’origine del paese in cui è stata
effettuata.
Il caso Bother Causa 26/88 Corte di
Giustizia
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L’Origine Preferenziale
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lasciano il posto a quello della lavorazione o trasformazione
sufficiente.
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• Sono insufficienti a conferire il carattere originario:
• -ecc.
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Le Prove dell’Origine
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I certificati Organi abilitati
hanno la I certificati al rilascio sono
Si tratta di funzione di devono essere le dogane e le
documenti che comprovare conformi ai Camere di
accompagnano l’origine modelli previsti Commercio
la dichiarazione dichiarata dall’allegato 12 competenti in
doganale dall’importatore relazione al
(art. 47 lett. c del DAC (art. 48
del DAC) luogo di
del DAC, Reg. produzione.
CEE 2454/1993)
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A cosa In casi particolari
Provano l’origine possono attestare la
servono i comunitaria della provenienza da uno
certificati di merce; Stato particolare
(art. 47 e segg. del
origine? DAC)
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di origine?
Si tratta di conseguenze:
Tributarie all’importazione (recupero del credito tributario)
Penali all’esportazione (perché non esistono dazi
all’esportazione)
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origine?
1) In seguito alla richiesta di 2) L’esatta indicazione nella
cooperazione amministrativa dichiarazione doganale
inoltrata dalle autorità doganali dell’origine delle merci.
estere tesa a verificare
l’effettiva origine della merce
inizialmente dichiarata in
esportazione. Nella prassi tale
tipologia di controllo è
abbastanza frequente.
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Esportazione;
Deposito doganale;
Perfezionamento attivo;
Perfezionamento passivo.
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IL PROCEDIMENTO DOGANALE
Presentazione della dichiarazione doganale (DAU-Documento
Amministrativo Unico);
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Registrazione della dichiarazione doganale;
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• Applicazione costante dell’analisi dei rischi e taratura dinamica del
b circuito doganale di controllo;
• L’analisi dei rischi è dinamica nel senso che viene sfruttato il follow-up
f del risultato dei controlli effettuati.
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IL CONTROLLO DOGANALE:
Modalità di Controllo
CA
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• Controllo automatico del sistema, nessuna verifica della merce.
• (DAC ,art. 247 4 c): canale verde
CD
• verifica solo documentale.
• (art. 68 ,lett.a CDC) : canale giallo
VM
• verifica fisica (art. 68 ,lett.b CDC): canale rosso
CS
• Controllo Scanner: canale arancione
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La Determinazione del Tributo
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2. • L’aliquota del dazio dipende dall’origine e dalla
qualità (classificazione doganale) della merce;
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L’obbligazione si instaura tra
Obbligo di una persona, fisica o Amministrazione Doganale e chi
giuridica, di corrispondere l’importo detiene le merci, quando questi
dei dazi all’importazione (o ponga in essere una determinata
all’esportazione, Art. 201 e ss. Codice operazione doganale e/o una
Dog. Comunitario). determinata azione o omissione, cui
la normativa riconduce la nascita
della pretesa tributaria.
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Codice
Doganale
Comunita
rio
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della posizione doganale di merce comunitaria
ad una merce estera).
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presunzione legale dell’immissione in consumo.
• vale a dire, l’introduzione nel territorio comunitario di una merce soggetta a dazi
all’importazione, effettuata senza il rispetto degli adempimenti preliminari, o delle formalità
doganali (ad esempio: contrabbando)
• Si realizza se prima dello svincolo doganale della merce (che consente al dichiarante di
ritirare la merce) la merce vieneNicola
Prof. ugualmente ritirata senza autorizzazione della Autorità
FORTUNATO
Doganale.
Segue: Le ipotesi “patologiche” (Art. 203 CdC)
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203 CdC):
• Su tale punto Sent. Corte Giust. CEE C-66/99
dell’1.2.2001 Wandel: “Se l’esame di una merce disposto
dall’autorità doganale al fine della verifica di una
dichiarazione accettata non ha potuto essere effettuato
per il fatto che questa merce è stata ritirata, senza
l’autorizzazione dell’autorità doganale competente, dal
luogo di custodia temporanea, l’obbligazione doganale
all’importazione sorge sulla base dell’art. 203, n. 1, del
regolamento CEE del Consiglio 12 ottobre 1992, n.
2913, che istituisce un codice doganale comunitario”.
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Segue: Le ipotesi “patologiche”
(Art. 202 CdC)
2) La sottrazione al controllo doganale è
considerata una sorta di responsabilità
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oggettiva:
• Su tale punto Sent. Corte Giust. CEE C-371/99 dell’11.7.2002
Liberexim “Dev’essere considerato come sottrazione alla
sorveglianza doganale qualsiasi atto od omissione che abbia
come risultato d’impedire, anche solo momentaneamente,
all’autorità doganale competente di accedere ad una merce sotto
sorveglianza doganale e di effettuare i controlli previsti dalla
normativa doganale comunitaria. Una simile sottrazione non
richiede l’esistenza di un elemento intenzionale, ma presuppone
unicamente che siano soddisfatte le condizioni di natura
oggettiva”.
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3) Inadempienze di obblighi e
inosservanza di condizioni
4) Consumo o utilizzazione e
scomparsa non giustificata di merce
posta in deposito franco o zone franche
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ESPORTAZIONE – Art. 209 e ss. CdC
• Le norme del Codice, tuttavia, non sono applicabili
in quanto attualmente non sono previsti dazi
all’esportazione.
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tributarie (Art.12,
comma 2, L. 28
dicembre 2001, n.
448).
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nel paese di
destinazione.
Attribuzione alle
Dogane dei poteri di
verifica sulle operazioni
intracomunitarie.
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Le Accise
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Sono imposte indirette sul consumo,
l’utilizzazione o la fabbricazione di certi
prodotti.
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(norme regolamentari direttamente applicabili):
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Le accise armonizzate (applicate in tutti i Paesi dell’UE):
• Bevande alcoliche;
• Tabacchi lavorati;
• Prodotti energetici (carburanti e combustibili, petrolio, elettricità, gas
naturale, ecc.)
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Fiammiferi;
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Accisa sopportata dal
contribuente finale (soggetto
passivo dell’imposta)
Ma versata dal fabbricante (sostituto
d’imposta)