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Le fonti d’energia rinnovabili

Fonti di calore provenienti dall’interno della terra, acqua, vento, sole sono fonti energetiche dette
rinnovabili perché non si esauriscono. Sono chiamate anche pulite perché non producono sostanze che se
rilasciate nell’ambiente lo potrebbero danneggiare cosa che accade con le fonti non rinnovabili come
carbone, petrolio e gas naturale.

 Energia solare: Il sole emette delle radiazioni ultraviolette (UV) che contengono energia. I raggi UV
vengono utilizzati per produrre energia tramite ai pannelli fotovoltaici invece i pannelli solari
termici sono utilizzati per riscaldare l’acqua nelle nostre case.
 Energia Eolica: L’energia eolica è l’energia derivata dal vento che viene sfruttato per far girare le
pale eoliche che possono essere considerati degli enormi “mulini a vento. Le pale eoliche sono
collegate a generatori di corrente elettriche. Questa fonte di energia però ha dei limiti in quanto
può essere utilizzata solamente nelle zone dove ci sono venti intensi e regolari. In Italia il loro
utilizzo è fortemente contrastato in quanto si ritiene che deturpino il paesaggio e possono
provocare strage di uccelli.
 L’energia idroelettrica: l’uomo utilizza l’acqua per produrre energia sfruttando la forza che questa
acquisisce quando è in caduta. Generalmente le centrali idroelettriche si trovano in montagna,
dove è possibile quindi sfruttare il naturale dislivello del territorio. L'acqua, raccolta in un lago
artificiale chiuso da una diga, viene incanalata in grossi tubi d'acciaio chiamate “condotte forzate”
attraverso le quali precipita verso il basso creando così la forza capace di mettere in moto la turbina
che è collegata ad un'altra macchina, l'alternatore, che trasforma l'energia meccanica fornita dalla
turbina in energia elettrica. La corrente così creata, grazie ad un complesso sistema di gestione
chiamato “rete di distribuzione” viene distribuita sul territorio per essere utilizzata.


 Energia Geotermica: Le centrali geotermiche utilizzano il vapore naturale che fuoriesce dal
sottosuolo a pressione e temperature elevate e che viene immagazzinato grazie a sonde
geotermihce inserite nel terreno a profondità generalmente variabili tra 60 e 120 metri. Il vapore
mette in moto le pale di una turbina, trasformando l’energia termica in meccanica.

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