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EFFETTO JOULE

L’effetto joule è la trasformazione di energia elettrica in energia interna. Infatti mentre passa la
corrente, l’energia potenziale elettrica si trasforma in energia interna del resistore e grazie a questa
trasformazione la temperatura aumenta. Questo passaggio di calore può riscaldare, per esempio una
piastra di metallo, l’aria, l’acqua e anche il cibo. Questo effetto, come possiamo vedere, è molto
utilizzato in diversi elettrodomestici:

 FERRO DA STIRO  Attraverso diversi processi abbiamo 3 trasformazioni di energia: 1)


Energia potenziale elettrica; 2) Energia Cinetica; 3) Energia Termica. All’interno del ferro
da stiro, che funge da conduttore collegato direttamente al generatore, gli elettroni
cominciano a muoversi e trasformano l’energia potenziale in energia cinetica. Ma appunto
trovandosi all’interno di un conduttore quest’ultimi non si muovono in uno spazio vuoto.
Infatti incontrano e urtano gli ioni del reticolo cristallino, questo urto contribuisce ad
aumentare l’energia di oscillazione degli ioni. Gli elettroni dopo aver diminuito la loro
velocità vengono accelerati dalle forze del campo elettrico e si ripete tutto il processo
dall’inizio. Tutti questi movimenti provocano un aumento della temperatura del conduttore
preso in considerazione e l’energia cinetica si trasforma in energia termica. Questo identico
processo avviene all’interno di un tostapane.
 ASCIUGACAPELLI  l’interno di un phon è costituito da un circuito elettrico. Questo
circuito elettrico possiede un interruttore, un motore elettrico e resistenze. Quando
colleghiamo il phon ad una presa, sua sorgente di tensione elettrica, generiamo una
differenza di potenziale ai capi del circuito. Quando premiamo l’interruttore chiudiamo il
circuito a cui sono collegate due resistenze (collegate in parallelo) ed un motore elettrico.
Le resistenze attraversate dalla corrente generano una potenza che è responsabile
dell’aumento di temperatura. Il motore utilizza questa potenza producendo il lavoro
meccanico con una ventola che sposta l’aria che entrerà nel tubo del phon dove troviamo le
due resistenze. Il calore ceduto dalle resistenze sarà la causa dell’aumento della
temperatura, maggiore è il calore ceduto maggiore sarà la temperatura dell’aria che uscirà
dal phon.
Legato all’effetto termico è l’effetto luminoso, per esempio quando all’interno di un
conduttore la temperatura diventa molto elevata il cavo produrrà luce. Nelle lampadine a
filamento o incandescenza la luce veniva prodotta da un filamento di tungsteno (un
elemento chimico) e raggiungeva 2700 K grazie alla corrente elettrica che lo attraversava.
Così arrivavamo ad un equilibrio dinamico in cui la resistenza elettrica opposta dal
filamento dell’elemento chimico al passaggio della corrente elettrica assumendo un valore
stazionario che bilancia la potenza dissipata per effetto joule. Queste lampadine non sono
più in commercio ma oggi hanno preso il loro posto le lampadine a risparmio energetico.
Le lampadine attuali non possiedono il filamento metallico e sono riempite a gas e vapori
tra cui il mercurio. Il gas è attraversato dalla corrente elettrica e gli atomi del mercurio si
eccitano e emettono raggi ultravioletti che a contatto del rivestimento interno fluorescente
della lampadina si trasforma in luce visibile.

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