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Scheda di feedback

CHE COSA METTO IN …. VALIGIA?

1) Gli spunti e i materiali forniti. Nel testo


AlfabetoUno, ad esempio, la comunicazione
è prevalentemente dialogica e legata alla
situazione e alle persone che vi partecipano,
in modo da coinvolgerle. È usato un lessico
di base, privilegiando frasi di lunghezza non
eccessiva e risolvendo il problema primario
che riguarda l’apprendimento della lingua
sia orale che scritta, favorendo soprattutto
l’apprendimento delle formule per interagire
in classe con i compagni e con l’insegnante.
Ottime le espressioni da rivolgere ai
compagni (es. chiedere il nome, fare
richieste).
CHE COSA METTO IN … LAVATRICE?

Scheda di feedback

1) L’input linguistico da fornire. Andrebbero


comunque rafforzate in ogni lezione le
espressioni che mostrano il desiderio di
iniziare una conversazione atta a coinvolgere
persone provenienti da culture diverse.
2) Meccanismi di semplificazione del lessico
tra i livelli A2 e B1. Efficaci gli esempi
nell’uso della frase semplice in cui compare
solo un verbo, anche se dal mio punto di
vista il lessico potrebbe essere ulteriormente
semplificato. Discreto il testo dove vengono
poste domande a struttura semplice
adottando parole chiave ripetitive.
3) Complessità dei materiali. Nel secondo
testo gli esercizi assegnati sono più
complessi rispetto al livello di competenza
raggiunto dalla classe, per cui l’input
potrebbe trasformarsi e non essere
interiorizzato correttamente.È importante
sottolineare che molte parole ed espressioni
utilizzate in alcuni casi sono troppo difficili,
soprattutto quelle legate alla storia, in quanto
si collocano troppo in là rispetto al livello
raggiunto oppure troppo oltre la cultura di
base, per cui non verrebbero compresi e
appresi e il metodo della CAD creerebbe
troppa confusione. Nell’insegnamento di una
lingua straniera, infatti, si deve tener conto, a
mio avviso, di ciò che l’apprendente è
pronto ad imparare in base alle sue necessità
e al suo livello di apprendimento: egli
tenderà a trascurare tutto quello che non può
capire e legarsi a precedenti acquisizioni.
CHE COSA BUTTO NEL … CESTINO?

Scheda di feedback

1) Alcune tematiche da sottoporre al metodo


CAD. Quello che risulta difficile da
semplificare (per i docenti) e da capire per
gli studenti senza una spiegazione previa (ad
esempio, il linguaggio specialistico storico)
non creerà nella classe un ambiente disteso e
rassicurante, necessario per l’acquisizione
della seconda lingua, in quanto verranno
meno i fattori affettivi collegati
all’apprendimento della L2 (motivazione -
autostima - ansia): quanto più sono elevati i
primi due e ridotta l’ultima, tanto più si avrà
un’acquisizione rapida e approfondita.

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