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2. I CONTENUTI SIGNIFICATIVI
L’attributo: espansione di un nome, può riferirsi a qualsiasi elemento della frase;
L’apposizione: si usa per determinare un altro nome con precisione. Può essere semplice, se costituita
da un solo nome; può essere complessa, se costituita da nome, aggettivo e complemento.
I complementi sono quegli elementi della frase che servono a completare o arricchire il significato
della frase, aggiungendo informazioni alla struttura di base formata da soggetto e predicato. Il nonno
fuma → il nonno fuma la pipa.
I complementi si distinguono in diretti ed indiretti, quelli diretti si uniscono all’elemento da cui
dipendono senza preposizione, mentre quelli indiretti si uniscono con preposizione.
Il complemento oggetto è quell’elemento della frase su cui l’azione del verbo ricade direttamente.
Esiste anche un complemento oggetto interno, costituito da un sostantivo che ha la stessa radice del
verbo oppure ha un significato affine a quello del verbo (es. piangere lacrime amare, vivere una vita
felice, dormire sonni tranquilli)
Il predicato nominale è quella parte di frase composta dal verbo essere che svolge la funzione di
copula (che concorda in persona e numero) e la parte nominale, che è retta dal verbo e aggiunge
informazioni circa il soggetto, concorda in numero e genere.
Il complemento predicativo del soggetto è quel complemento che si riferisce al soggetto, con il quale
concorda in genere e numero. Si trova solamente con alcuni verbi:
- Copulativi: sembrare, diventare, parere;
- Appellativi, elettivi, estimativi alla forma passiva;
- Qualsiasi verbo intransitivo usato come predicato verbale. In questi casi il
complemento predicativo è un elemento accessorio e non necessario come con i verbi
copulativi, es. Tancredi dorme tranquillo; Maria è tornata dalle vacanze abbronzata.
Il complemento predicativo dell’oggetto è quel complemento che si riferisce all’oggetto, con il quale
concorda in genere e numero. Si trova solo con alcuni verbi:
- Appellativi, estimativi ed elettivi;
- Qualsiasi verbo transitivo quando il c. oggetto ha bisogno di un’estensione (nome o
aggettivo) che ci dicano qualcosa su di esso. Es. ti vedo abbronzata; vi ho sentito
stanchi.
3. PREREQUISITI
Conoscenze
- Frase semplice
- Il predicato
- Il soggetto
- Attributi e apposizioni
Abilità
- Riconoscere l’organizzazione logico-sintattica della frase semplice
- Applicare la conoscenza ordinata delle strutture della lingua italiana ai diversi livelli del sistema.
4. OBIETTIVI
Linee Guida per gli ISTITUTI TECNICI - primo biennio
• padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
• leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo
Conoscenze
Il sistema e le strutture fondamentali della lingua italiana ai diversi livelli: fonologia, ortografia,
morfologia, sintassi del verbo e della frase semplice, frase complessa, lessico.
Abilità
Applicare la conoscenza ordinata delle strutture della lingua italiana ai diversi livelli del sistema.
Riflessione metalinguistica
Competenze di cittadinanza
1. Imparare ad imparare;
2. Progettare;
3. Comunicare;
4. Collaborare e partecipare;
5. Agire in modo autonomo e responsabile;
6. Risolvere problemi;
7. Individuare collegamenti e relazioni;
8. Acquisire e interpretare l’informazione.
Aula si presenta come “aula aumentata” dalla presenza delle tecnologie digitali. Sono a disposizione
la LIM, un PC e la connessione internet, sebbene la versione del Sistema Operativo del PC e la
velocità di connessione non garantiscano un collegamento stabile ad internet. Il docente incoraggia il
gruppo classe ad utilizzare anche i propri dispositivi tecnologici per la didattica (BYOD)
6. METODOLOGIE e TECNOLOGIE
Uso del metodo induttivo. Gli alunni sono spinti a scoprire la regola e la grammatica è il punto di
arrivo dell’esperienza fatta in classe.
7. LE FASI
8. VERIFICA E VALUTAZIONE
Eventuale verifica delle Preconoscenze, con test diagnostico
Valutazione formativa di processo, in itinere con griglia di osservazione sistematica incentrata sugli
obiettivi delle competenze chiave.
Prova strutturata basata su domande a risposta chiusa per verificare come lo studente abbia appreso
i contenuti della lezione e infine domande aperte o semi aperte per verificare il punto di vista degli
studenti.
I connettivi testuali
4/5 h
1. POSIZIONAMENTO NELLA PROGRAMMAZIONE
La seguente progettazione è pensata come parte introduttiva di un’UDA sul testo argomentativo, da
sviluppare nel corso dell’anno scolastico.
2. CLASSE: II Istituto Tecnico
Buone competenze ed abilità espressivo-comunicative. Un cospicuo gruppo di studenti si impegna
con serietà, manifestando una forte motivazione al profitto. Nella classe è presente un alunno BES,
alunno con funzionamento cognitivo limite, per il quale il CDC ha redatto un apposito PDP (LEGGE
170/2010)
3. I CONTENUTI SIGNIFICATIVI
Che cos’è l’argomentazione? Per esprimere il nostro punto di vista in modo persuasivo, così da
indurre chi ci ascolta o ci legge a condividerlo e a darci ragione, dobbiamo usare tecniche
argomentative idonee.
“Argomento” è sinonimo di ragionamento e consiste in un insieme di proposizioni disposte in una
relazione tale da portare ad accettare come vero ciò che si intende sostenere.
Il ragionamento è costituito da due premesse da cui ricavo una conclusione. Questo ragionamento
è detto sillogismo → tutti gli uomini sono mortali, Socrate è un uomo, quindi Socrate è mortale. In
questo modo si realizza un’inferenza, cioè il passaggio da una premessa considerata vera ad una
conclusione.
L’argomentazione è diversa dalla dimostrazione.
La dimostrazione convince, in virtù di ragionamenti del tutto evidenti e razionali, fondati su verità
evidenti di per sé e organizzate in un processo talmente rigoroso da non ammettere dissenso.
L’argomentazione, invece, mira a persuadere mettendo in campo buone ragioni, fondate su cause,
eventi, fatti reali, esempi, usi e costumi, valori morali ecc.. Mira ad ottenere il consenso, ma ammette
comunque il dialogo, la discussione, il dissenso. Sono testi argomentativi gli articoli di fondo o di
opinione dei giornali, le recensioni, i saggi, i messaggi pubblicitari che vogliono persuadere il
consumatore ad acquistare un prodotto.
Noi convinciamo esprimendo la nostra tesi, cioè il nostro punto di vista, il nostro pensiero su un
determinato tema portando “argomentazioni”, cioè ragionamenti che supportino la nostra opinione.
Esistono diverse tipologie di argomenti
1. Argomento di causa: vado a scuola perché imparare è utile
2. Argomento di autorità, sostenere un'opinione appellandosi a una fonte autorevole o a un
autore attendibile: come dicono gli esperti il clima sta cambiando
3. Argomento di identità, consiste nel definire un concetto o un comportamento appellandosi
a una scala di valori condivisa: copiare a scuola è un comportamento scorretto
4. Argomento di consenso, consiste nella appellarsi all'opinione comune, aa una corrente di
pensiero, a una filosofia, alla morale, alla legge. Ormai lo dicono tutti che i social media
possono fare danno
5. Argomento di esempio: come dimostra il crollo del ponte Morandi a Genova, le opere
pubbliche richiedono ma non tensione costante
Gli argomenti addotti in un discorso fluiscono con naturalezza; a volte non sembrano nemmeno
argomenti. Normalmente noi argomentiamo in questo modo, cioè tramite una catena di considerazioni
tenuta insieme dai connettivi testuali. i connettivi sono quegli elementi che collegano le varie parti
del testo rafforzando il processo argomentativo. Si tratta in prevalenza di congiunzioni, avverbi,
locuzioni e qualsiasi parte del discorso che può fungere da connettivo nel momento in cui è
impiegato per creare collegamenti, rinvii, richiami all'interno del testo.
I connettivi assicurano la coesione del testo, eh svolgono anche una funzione argomentativa
introducendo nel testo tutte le possibili sfumature. Infatti, possono:
▪ Chiarire un concetto introducendo una puntualizzazione (ma, in particolare, in altri termini)
▪ Esemplificare un'idea (per esempio)
▪ Sottolineare un aspetto del tema indicane l'importanza (persino, soprattutto, addirittura)
▪ Attenuare senso (del resto a parte il fatto che, anche se, senza considerare che)
▪ Introdurre una nuova circostanza aggiungendo un elemento secondario ma utile per
dimostrare la tesi (inoltre, c'è da aggiungere il fatto che, non a caso)
▪ Mettere in rapporto due tesi introducendo una correlazione o una tesi contrapposta (come
…così, sia …sia, da una parte… dall'altra, contrariamente a questo, a meno che, salvo che)
▪ Tra due aspetti sottolineare il secondo concentrandovi l'attenzione (ma soprattutto)
Alla logica del discorso presiedono i connettivi, che collegano, tengono insieme e scandiscono le
varie parti di un testo. Si hanno, in particolare, preposizioni, congiunzioni e avverbi con le seguenti
funzioni:
❖ Aggiuntiva, per aggiungere uno o più elementi testuali ad altri, hanno la funzione di collegare
attraverso l’unione o la negazione: e, anche, inoltre, per di più, né, neppure;
❖ Esplicativa, per spiegare o riformulare un concetto poco chiaro: cioè, vale a dire, intendevo dire,
ossia, in altri termini, infatti;
❖ Disgiuntiva, per segnalare che solo uno degli elementi collegati va preso in considerazione, mentre
l’altro è da escludere: o, oppure;
❖ Avversativa, per collegare tra loro fatti, idee, situazioni fra le quali esiste un rapporto di
opposizione: ma, però, tuttavia (da usare singolarmente, non insieme!!);
❖ Concessiva, per collegare tra loro fatti, idee, situazioni tra le quali esiste un rapporto di
opposizione: nonostante, malgrado ciò, tuttavia, sebbene, benché, anche se;
❖ Causale, per introdurre una causa di cui si è esposto o si esporrà l’effetto: dal momento che, poiché,
siccome (in apertura di frase), perché (quando la frase principale è già stata enunciata);
❖ Finale, per introdurre il fine per il quale viene compiuta una data azione: per, affinché, perché,
allo scopo di, al fine di;
❖ Temporale, per esprimere se un fatto precede nel tempo un altro fatto, lo segue oppure accade
contemporaneamente: quando, mentre, prima che, dopo che, poi, intanto, nel frattempo, quindi,
dopo;
❖ Conclusiva, per esporre ragioni che consentono di giungere a una determinata conclusione: infine,
ebbene, insomma.
4. OBIETTIVI
3. LE FASI
Aula si presenta come “aula aumentata” dalla presenza delle tecnologie digitali. Sono a disposizione
la LIM, un PC e la connessione internet, sebbene la versione del Sistema Operativo del PC e la
velocità di connessione non garantiscano un collegamento stabile ad internet. Il docente incoraggia il
gruppo classe ad utilizzare anche i propri dispositivi tecnologici per la didattica (BYOD)
5. METODOLOGIE e TECNOLOGIE
Brainstorming, Circle time, debate, metodo induttivo, peer to peer, cooperative learning.