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Competenza socioculturale
E’ la competenza che rimanda ai quattro ambiti del sapere: sapere (conoscenze
dichiarative, frutto di esperienza e di studio), saper fare (conoscenze relative a
singole abilità), saper essere (competenza esistenziale, relative alla personalità e al
carattere), saper apprendere (competenze euristiche di studio, per lo sviluppo
autonomo e l’autoapprendimento). Queste competenze, che l’individuo adolescente
e adulto già possiede vengono rivisitate con l’apprendimento di una nuova lingua (e
cultura) nell’ottica della formazione di una competenza multiculturale, in cui il
soggetto apprendente opera una mediazione fra la propria cultura e quella oggetto
di studio.
La competenza microlinguistica
La competenza indicata da Giovanni Freddi come capacità di comunicazione
specialistica in qualche settore specifico. Per il profilo bambino quasi irrilevante a
meno che non si usi un manuale CLIL.
Altre competenze possono essere (sempre secondo Giovanni Freddi)
Competenza paralinguistica ed extralinguistica (intrecciare la lingua con altri
linguaggi, cinesico, prossemica, oggettuale etc.), competenza traduttiva…
A2.Livello di competenza linguistica. SI testa la capacità di individuare il livello di
competenza linguistica degli apprendenti ai quali è rivolto il manuale.
I livelli indicati sono quelli del QCER, ovvero livelli comuni di riferimento
determinabili oggettivamente e riconducibili ai descrittori delle singole competenze:
A utente basico A1 A2
Livello elementare contatto sopravvivenza
B utente indipendente B1 B2
Livello intermedio soglia progresso
C untente competente C1 C2
Livello avanzato efficacia padronanza