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Introduzione al Gruppo CNH Industrial

CNH Industrial è un gruppo industriale italo-statunitense, di tipo globale, operante nel settore dei
capital goods: attraverso i suoi marchi progetta, produce e commercializza macchine per
l'agricoltura, costruzioni, veicoli industriali e commerciali, autobus e mezzi speciali, motori e
trasmissioni, propulsori per applicazioni marine. È una società di tipo multinazionale, di diritto
olandese, con sede legale ad Amsterdam e domicilio fiscale a Londra. È quotata sia al NYSE che
nell'indice FTSE MIB della Borsa di Milano. CNH Industrial è stata costituita nel novembre 2012 ed
è divenuta operativa nel Settembre 2013, in seguito alla fusione per incorporazione delle
preesistenti società CNH Global e Fiat Industrial. CNH Global apparteneva al Gruppo Fiat. Nel 1999
il Gruppo Fiat aveva conquistato la posizione di leadership nel campo dei trattori, delle macchine
agricole e per le costruzioni, attraverso l’acquisizione dei marchi New Holland e Case Corporation:
dall'unione dei due costruttori riconosciuti a livello mondiale, nasceva CNH Global. Fiat Industrial
aveva invece iniziato a operare il 1º gennaio 2011, dopo lo scorporo delle attività di Iveco, CNH e
FPT Industrial da Fiat S.p.A. Il 21 Aprile 2010 infatti, durante l’assemblea degli azionisti del Gruppo
Fiat, l’amministratore delegato Sergio Marchionne, presentava il piano industriale relativo al
quinquennio 2010-2014: il piano prevedeva lo scorporo da Fiat Group delle attività agricole,
industriali e powertrain (relative alla sola divisione industrial & marine), per farle confluire nella
nuova Fiat Industrial. Per la gestione dei settori auto, componentistica, sistemi di produzione ed
editoria, era prevista la creazione della nuova Fiat S.p.A. Per entrambe le società nate dalla
scissione era prevista la quotazione alla Borsa di Milano. Il 29 settembre 2013, a seguito del
completamento delle operazioni, Fiat Industrial si fonde con CNH Global dando vita a CNH
Industrial.

Oggi CNH Industrial è presente in 180 paesi, con più di 64.000 persone in 66 stabilimenti produttivi
e in 57 centri di ricerca e sviluppo. Attraverso i 12 marchi produce veicoli e macchine che
permettono all'agricoltura e all'industria di continuare a crescere.
OSTRI 12 MARCHI SONO:
Il gruppo è formato dalla società holding CNH Industrial N.V. e dalle sue controllate. Le attività
industriali e produttive sono organizzate in cinque settori operativi: Agricoltura, Costruzioni,
Veicoli commerciali e speciali, Powertrain (produzione di sistemi di motopropulsione e
trasmissione per camion, altri veicoli e applicazioni marine) e Servizi finanziari. Le attività di
business sono divise in quattro regioni geografiche:

 EMEA (Europe and Middle East & AFRICA);


 APAC (Russia, Far East e Australia);
 LATAM (Paesi Latino-Americani);
 NAFTA (Nord America).

Il Consiglio di Amministrazione è attualmente composto da nove Amministratori. Il presidente è


Suzanne Heywood, che ha ricoperto la carica di amministratore delegato fino all'ingresso in questo
ruolo di Scott W.Wikne, nel 4 gennaio 2021. L'azionista di maggioranza è la holding finanziaria di
diritto olandese Exor N.V. La società detiene il 42,5% delle azioni ordinarie e speciali con diritto di
voto. Le azioni ordinarie rappresentano l’unità minima di partecipazione al capitale di una società,
le cui caratteristiche riguardano i pagamenti discrezionali di dividendi, i diritti residuali sul capitale
della società, la responsabilità limitata e il diritto di voto nelle assemblee societarie. Esse sono
quotate e possono essere scambiate sul NYSE (New York Stock Exchange) in dollari statunitensi o
sull'MTA (Mercato telematico azionario) in euro. Le azioni speciali sono quelle fornite di diritti
diversi da quelli tipici previsti dalla disciplina legale. Non sono quotate, non sono negoziabili e
trasferibili (solo in circostanze molto limitate). Non è possibile detenere un'azione a voto speciale
senza detenere un'azione ordinaria associata.

Al 31 dicembre 2020 erano in circolazione 1.725.238.625 azioni ordinarie e azioni a voto speciale.
EXOR N.V. ne detiene il 42,5%, Harris Associates L.P. l'11,6%, BlackRock, Inc. il 2,5%. La holding
finanziaria olandese ha la capacità di influenzare le decisioni sottoposte al voto degli azionisti:
l'approvazione dei dividendi annuali, l'elezione e la rimozione degli amministratori, le fusioni o
altre aggregazioni aziendali, l'acquisizione o la cessione di beni e le emissioni di capitale e
l'assunzione di debiti.
La fusione del 2013

Gli atti di fusione di Fiat Industrial e CNH Global in CNH Industrial NV sono stati sottoscritti in data
27 e 28 settembre 2013. Fiat Industrial controllava CNH Global all’88% (controllo di diritto).
L'obiettivo principale dell’operazione è stato quello di semplificare la struttura del capitale del
Gruppo Fiat Industrial attraverso la creazione di un'unica classe di azioni liquide quotate al NYSE e
sul MTA, aumentando la capacità del gruppo di attirare l'interesse degli investitori internazionali e
formando una base attraente per opportunità di crescita future.
CNH Industrial NV ha emesso 1.348.867.772 azioni ordinarie che sono state assegnate agli azionisti
di Fiat Industrial e CNH Global. Agli azionisti di Fiat Industrial è stata assegnata un’azione ordinaria
Cnh Industrial (del valore nominale di € 0,01 ciascuna) in cambio di ogni azione ordinaria Fiat
Industrial dagli stessi posseduta (del valore nominale di € 1,57 ciascuna). Agli azionisti di CNH
Global sono state assegnate 3.828 azioni ordinarie Cnh Industrial (del valore nominale di € 0,01
ciascuna) in cambio di ogni azione ordinaria Cnh Global dagli stessi posseduta (del valore
nominale di € 2,25 ciascuna). CNH Industrial NV ha emesso anche 474.474.276 azioni a voto
speciale che sono state assegnate agli azionisti delle due preesistenti società che avevano scelto di
riceverle. L’operazione è stata contabilizzata applicando il principio della continuità dei valori delle
attività e delle passività, dando luogo alla rilevazione, nella situazione patrimoniale-finanziaria di
CNH Industrial, di valori uguali a quelli risultanti dal bilancio di Fiat Industrial ante operazione di
fusione.

Analisi economica 2012-2013

La costituzione di CNH Industrial ha portato al conseguimento di un fatturato di € 25.778, in


linea con i ricavi netti di € 25.785 del 2012. Il costo del venduto è stato di € 20.897 milioni di
euro, in linea con i 20.931 milioni di euro del 2012. Il costo del venduto delle macchine agricole
e per le costruzioni è diminuito in incidenza sui ricavi principalmente a causa delle efficienze
produttive derivanti dai maggiori volumi delle macchine agricole, che hanno determinato un
miglioramento dell'assorbimento dei costi di produzione. Il costo del venduto è aumentato per
Autocarri e Veicoli Commerciali, principalmente a causa dell'economia in America Latina e del
tasso di cambio negativo delle transazioni in Brasile, Russia e Turchia, e per Powertrain a causa
dell'aumento dei volumi. Sono aumentati del 3,1% i costi di vendita, che comprendono costi di
marketing, pubblicità e personale di vendita: sono stati pari a 1.033 milioni di euro nel 2013,
rispetto ai 1.002 milioni di euro nel 2012. Le spese generali e amministrative ammontano a
1.197 milioni di euro nel 2013, in aumento dell'1,0% rispetto al 2012. I costi di vendita, generali
e amministrativi sono aumentati in gran parte riflettendo le attività pubblicitarie e promozionali
implementate per supportare la crescita nel settore delle attrezzature agricole, l'aumento del
costo del lavoro e gli ulteriori accantonamenti per crediti inesigibili relativi all'incertezza
economica nel Sud Europa per camion e veicoli commerciali. Nel 2013, i costi di ricerca e
sviluppo di 600 milioni di euro (560 milioni di euro nel 2012) comprendono i costi di ricerca e
sviluppo non capitalizzati, pari a 362 milioni di euro (362 milioni di euro nel 2012), e
l'ammortamento dei costi di ricerca e sviluppo precedentemente capitalizzati di 238 milioni di
euro (198 milioni di euro nel 2012). Nel corso del 2013 il Gruppo ha capitalizzato nuove spese in
ricerca e sviluppo per 572 milioni di euro (533 milioni di euro nel 2012). L'aumento è attribuibile
a tutti i segmenti a seguito dei continui investimenti in nuovi prodotti e programmi di
conformità sulle emissioni dei motori. I costi di ristrutturazione sono stati pari a 40 milioni di
euro nel 2013 rispetto a 166 milioni di euro nel 2012. Per entrambi i periodi i costi sono
principalmente relativi al Settore Autocarri e Veicoli Commerciali in conseguenza delle azioni
intraprese per la razionalizzazione delle attività di autocarri pesanti e antincendio nel 2012. La
riorganizzazione delle attività produttive di autocarri e veicoli commerciali in Europa è consistita
nella concentrazione della produzione di autocarri pesanti nello stabilimento di Madrid (che già
produceva autocarri pesanti) e nella cessazione di tali attività a Ulm. Contestualmente sono stati
chiusi alcuni altri stabilimenti europei di veicoli antincendio e la produzione è stata trasferita a
Ulma. Gli altri oneri inusuali nel 2013, pari a 58 milioni di euro, riflettono principalmente gli
oneri legati allo scioglimento della precedente joint venture con il gruppo Barclays e il suo
consolidamento nelle attività di Financial Services del Gruppo (31 milioni di euro) ei costi per la
razionalizzazione dei fornitori strategici. Nel 2012 si sono verificati oneri atipici per 13 milioni di
euro, originati principalmente da costi per la razionalizzazione dei fornitori strategici. Il peso
della gestione straordinaria calcolato come (Proventi straordinari – Oneri straordinari) /
Risultato ante imposte X 100) era di -3,84 nel 2013 e -0,89 nel 2012.

Il Gruppo ha registrato un utile operativo (EBIT) di 1.868 milioni di euro (pari al 7,2% dei ricavi
netti) nel 2013, in aumento di 22 milioni di euro rispetto ai 1.846 milioni di euro (pari al 7,2% dei
ricavi netti) registrati nel 2012. La diminuzione del trading di 78 milioni di euro l'utile è stato più
che compensato da minori oneri atipici netti (117 milioni di euro rispetto a 217 milioni di euro
del 2012), a seguito dei minori costi di ristrutturazione rispetto all'anno precedente.

Gli oneri finanziari netti sono stati pari a 463 milioni di euro nel 2013, rispetto ai 467 milioni di
euro del 2012. La riduzione degli oneri finanziari netti è principalmente attribuibile ai minori
interessi passivi sui benefici ai dipendenti. L'indice di copertura degli interessi, che definisce il
grado di copertura che il risultato operativo riesce a fornire al costo degli oneri finanziari,
assume un valore di 4 nei due anni: Il reddito generato dalla gestione operativa è sufficiente a
remunerare il capitale acquisito per produrlo. Il Peso della gestione finanziaria calcolato come
(Proventi finanziari – Oneri finanziari) / Risultato ante imposte X 100) era di -17,19 nel 2013 e -
20,89 nel 2012.

L'utile netto è stato di 917 milioni di euro nel 2013, rispetto a 900 milioni di euro per il 2012.

L’EBITDA è la misura più importante di reddito perchè non è influenzata dalle politiche di
investimento (attraverso gli ammortamenti), da quelle di finanziamento (attraverso gli interessi
passivi), da quelle straordinarie e da quelle fiscali. Il 2012 registra un EBITDA di 2562 milioni e il
2013 un EBITDA di 2619 milioni. Per trovarli ho aggiunto gli ammortamenti al risultato operativo
rilevato nel conto economico a costo del venduto. L’indicatore EBITDA/Vendite esprime la vera
capacità dell’impresa di stare sul mercato in quanto misura quanto reddito operativo è in grado
di generare per unità di fatturato. Il rapporto MOL/fatturato è di 0,07 nel 2012 e di 0,10 nel
2013. E’ aumentata la redditività dell’azienda.

Tale indice sintetizza il rendimento della gestione caratteristica, in base al capitale investito
nell’azienda. La redditività della gestione d’impresa (ROI) non viene calcolata esclusivamente in
riferimento alla gestione corrente, ovvero effettuando il rapporto tra reddito operativo/capitale
investito netto operativo, ma ponendo al denominatore il capitale investito netto. In questo modo
viene calcolato il livello di redditività degli investimenti più generico, includendo perciò anche
quegli investimenti effettuati in attività differenti da quella operativa. Nel 2012 il rendimento sul
capitale investito complessivo dell’azienda era pari all’15% (=1846/12040). Non cambia nel 2013
(1868/12659=15%). Il ROE= (Reddito netto/Patrimonio netto X 100). Misura la redditività del
capitale investito a titolo di rischio nella società. Sia nel 2012 che nel 2013 è di 0,17
Analisi Finanziaria 2012-2013

Il totale attivo dello stato patrimoniale del 2013 ammonta a 40.941 milioni di euro, in aumento di
2.080 milioni di euro rispetto ai 38.861 milioni di euro di fine 2012.

Le immobilizzazioni ammontano a 11.998 milioni di euro, con un incremento di 833 milioni di euro
rispetto a fine 2012, per effetto degli investimenti del periodo.

L’attivo circolante aumenta di 1.247 milioni di euro a 28.918 milioni di euro a fine anno 2013.
L'incremento è principalmente attribuibile all'aumento delle rimanenze di 621 milioni di euro e
all'aumento di 706 milioni di euro dei crediti da attività di finanziamento. I crediti da attività di
finanziamento al 31 dicembre 2013 ammontano a 15.943 milioni di euro. Si registra un incremento
di 1.692 milioni di euro principalmente relativo all'aumento dei finanziamenti erogati ai clienti
delle macchine agricole e per le costruzioni negli Stati Uniti, Trucks e rivenditori di veicoli
commerciali in Europa e rivenditori di macchine agricole e per le costruzioni negli Stati Uniti e in
Brasile. Il Capitale circolante è positivo per 661 milioni di euro, con un decremento dell'esercizio di
214 milioni di euro.

• CCNO / Fatturato
• Debiti finanziari/Fatturato
• Debiti finanziari / EBITDA
• Posizione finanziaria netta = (Debiti bancari e v/altri finanziatori B/M/L termine - Cassa e Banca
attive)/Fatturato

Al 31 dicembre 2013, I debiti complessivi di CNH Industrial ammontano a 21.714 milioni di euro, in
aumento di 1.081 milioni di euro rispetto ai 20.633 milioni di euro del 2012. Dei debiti complessivi,
10.679 milioni di euro (9.708 milioni di euro al 31 dicembre 2012) sono relativi ad Asset-based
lending, cioè a finanziamenti garanti da attività (come ad esempio I mutui). Dei restanti debiti,
obbligazioni per 5.314 milioni di euro (5.424 milioni di euro a fine 2012), finanziamenti bancari per
5.149 milioni di euro (per 5.174 milioni a fine 2012) e altri debiti per i restanti 572 milioni di euro
(327 milioni di euro a fine 2012).
Al 31 dicembre 2013, l'indebitamento netto di CNH Industrial è pari a 16.888 milioni di euro, con
un incremento di 894 milioni di euro, pari al 5,6%, rispetto ai 15.994 milioni di euro registrati alla
fine del 2012.
L’incremento dell'indebitamento di 1.081 milioni di euro nel corso del 2013 è dovuto ad un
aumento di asset backed financing e di nuove emissioni obbligazionarie. Al 31 dicembre 2013, la
liquidità ammonta a circa 4,7 miliardi di euro rispetto ai 4,6 miliardi di euro di fine 2012.
L’aumento delle obbligazioni e dell’indebitamento a medio termine ha generato un incremento
della liquidità di 0,1 miliardi di euro rispetto all’anno precedente. La liquidità è stata utilizzata per
rimborsare le obbligazioni e I prestiti, per far crescere il portafoglio di servizi finanziari, per far
fronte alle spese in conto capitale e al pagamento dei dividendi.

CNH Industrial ha sempre puntato a finanziarsi tramite operazioni di cartolarizzazione. La


cartolarizzazione è un’ operazione finanziaria che trova la propria origine nella cessione di crediti e
che si completa attraverso la costituzione di titoli basati sui crediti stessi, idonei ad essere emessi
sul mercato finanziario. E’ un modo per ottenere maggiore liquidità cedendo il rischio ad altri
investitori. Il gruppo ha effettuato operazioni di cartolarizzazione a termine per un importo
complessivo di 3.866 milioni di euro nel 2013, e 2.913 milioni di euro nel 2012. Sono state istituite
linee di credito cartolarizzate wholesale per 1.628 milioni di euro nel 2013 e 2.279 milioni di euro
nel 2012 e linee di credito cartolarizzate al dettaglio per € 1.741 nel 2013 e € 1.870 milioni nel
2012. Dopo il 31 dicembre 2013, è stata chiusa un'ulteriore cartolarizzazione di 1 miliardo di
dollari (752 milioni di euro). Il settore Servizi Finanziari ha diversificato le proprie fonti di
finanziamento per il business Trucks e Veicoli Commerciali attraverso nuovi accordi di factoring.
Un programma di cartolarizzazione avviato nel 2011, con I suoi 600 milioni di euro, ha continuato a
garantire il finanziamento dei concessionari.

Analisi del flusso di cassa

Nel 2012 l’attività operativa ha generato 1.698 milioni di euro di liquidità. Il gruppo ha emesso
prestiti obbligazionari per 828 milioni di euro e ha ottenuto finanziamenti a medio termine per
1.898 milioni di euro. Le somme ottenute vengono utilizzate per finanziare investimenti per 1.349
milioni di euro e per concedere finanziamenti alla rete di concessionari dei settori Agricoltura e
Costruzioni (I crediti finanziari aumentano di 1.749 milioni di euro).
Nel 2013 aumenta la liquidità generata dall’ attività operativa (1835 milioni di euro). Vengono
emesse obbligazioni per 584 milioni di euro e altri debiti finanziari a medio termine per 2.113
milioni di euro.
3.430 milioni di euro sono stati utilizzati per finanziare investimenti (1.495 milioni di euro) e per
concedere prestiti a concessionari di machine agricole e costruzioni (I crediti finanziari sono
aumentati di 1.807 milioni di euro). Aumenta anche la liquidità generata dall’attività finanziaria:
327 milioni di euro di cassa nel 2012 e 1.907 milioni di euro nel 2013.
Al 31 Dicembre 2013, CNH Industrial aveva disponibilità liquide per 4.705 milioni di euro, con un
incremento di 94 milioni di euro, pari al 2,0%, rispetto ai 4.611 milioni di euro del 31 dicembre
2012.

Analisi Patrimoniale

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