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La vendemmia 2008 si presenta VINIFICAZIONE IN BIANCO

abbondante mentre desta preoccu-


pazione la sanità dell’uva per la pre- La vinificazione in bianco è stata
senza di grappoli con marciume (bo- descritta ne «i Lavori» di luglio-ago-
trite, vedi foto a pag. 60 e 64). La sto, a pag. 68. Per completare le indi-
gradazione zuccherina delle uve è cazioni, ricordate che se vinificate
leggermente inferiore alla media (di cir- uve non completamente mature e con un
ca 1° Babo) e di conseguenza il valore di valore di acidità totale elevato è necessa-
acidità totale ha valori leggermente supe- rio eseguire una correzione della grada-
riori alla media di 1-2 grammi per litro. zione alcolica e favorire la fermentazione
Se la vostra uva è in questa situazio- malolattica al termine della fermentazio-
ne è opportuno che ritardiate la vendem- ne alcolica (vedi più avanti a pag. 68).
mia ed eliminiate durante la raccolta gli Nel caso vinifichiate uva bianca non
eventuali grappoli guasti. del tutto sana, scartate quella molto am-
Non dimenticatevi inoltre di control- muffita ed effettuate una pressatura sof-
lare settimanalmente il vino delle anna- fice al termine della quale dovete ag-
te precedenti conservato in cantina. giungere 15-20 grammi per ettolitro di
metabisolfito di potassio e 5 grammi per
Raccogliete l’uva in casse scartando ettolitro di enzima pectolitico per sepa-
LA RACCOLTA DELL’UVA le parti guaste e i grappoli non maturi rare velocemente i residui di parti di
buccia e polpa rimasti nel mosto.
La prima fase della vinificazione sia (botrite, oidio, peronospora, marciume Entro 24 ore separate il mosto limpi-
delle uve bianche che di quelle rosse è la acido); do dalla feccia e aggiungete 40-50 gram-
raccolta dell’uva. Praticamente non esi- – raccogliere l’uva nelle ore meno calde mi per ettolitro di lievito e 30 grammi
ste una differenza operativa tra il picco- ed evitare di lasciarla esposta al sole; per ettolitro di attivante azotato.
lo produttore e la grande azienda e per – raccogliere solo l’uva che si è in grado
produrre dell’ottimo vino è necessario di vinificare in giornata;
attenersi alle stesse, semplici regole: – evitare, per le aziende che conferisco- VINIFICAZIONE IN ROSATO
– raccogliere l’uva in casse non molto no alle cantine sociali o private, di rac-
grandi (da 15-18 kg) per evitare l’ammo- cogliere il mosto rimasto sul fondo dei La vinificazione in rosato viene con-
stamento, causa dello sviluppo di lieviti carri, perché è molto inquinato dai resi- dotta con la fermentazione del solo mo-
con caratteristiche fermentative scadenti; dui dei trattamenti essendo rimasto a sto ottenuto con una breve macerazione
– eliminare i grappoli con alterazioni contatto con gli acini. delle vinacce della durata di 4-8 ore o fi-

Progetto di piccola cantina per una produzione inferiore a 10 ettolitri di vino


(per ulteriori informazioni si veda l’articolo pubblicato su Vita in Campagna n. 1/2005, a pag. 65,
scaricabile anche dal nostro sito Internet: www.vitaincampagna.it/rdvic/0501065.asp)
a cura di Giuseppe Carcereri de Prati
2 Area riservata alla pigiatura dell’uva
Pianta di una piccola cantina per la produzione e alla vinificazione
di 10 ettolitri di vino, dotata di serbatoi per la vi-
nificazione e lo stoccaggio del vino (calcolati con 1
un aumento di volume pari al 30-40% per effet- 6 Deposito attrezzature
pompa, tubi, filtro, ecc. 7
tuare agevolmente le operazioni di cantina), aree
predisposte per la vinificazione, l’imbottigliamen-
to, lo stoccaggio delle bottiglie.
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Legenda. 1-Ingresso. 2-Area riservata alla pigia- 5
tura e alla vinificazione. 3-Serbatoi o vasche da 4
e 5 ettolitri. 4-Semprepieni da 3 ettolitri. 5-Depo- hl 5 hl 4 hl 3 hl 3
sito damigiane (da 54-35-25-10-5 litri). 6-Depo-
sito attrezzature (pompa, tubi, filtro, ecc.). 7-De-
posito bottiglie.
Operazioni da effettuare nei mesi di settembre e ottobre

controllo vinificazione
maturazione vinificazione
in bianco travaso
dell’uva in rosso
e in rosato
e vendemmia

66 SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 9/2008


no all’alzata del «cappello» di vinacce.
La tecnica di vinificazione è uguale a
quella impiegata per l’uva bianca (la fer-
mentazione alcolica del mosto avviene
senza la presenza delle bucce), perché le
caratteristiche organolettiche di un vino
rosato sono simili a quelle di un vino
bianco, ad esclusione del colore che de-
ve avere una caratteristica tonalità cro-
matica rosa, con sfumature violacee.
È importante, anche nel vino rosato,
evitare l’estrazione dei tannini perché
questi ultimi conferiscono al vino una
nota cromatica arancione, una sensazio-
ne gustativa amara, che lo rende poco
gradevole ed accelerano i processi di in-
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vecchiamento.
Vinificazione in rosso. 1-L’uva a bacca rossa viene pigiata e diraspata con una pi-
giadiraspatrice. 2-Durante la fermentazione si raccomanda di eseguire tre follatu-
VINIFICAZIONE IN ROSSO re (vedi testo) al giorno ad intervalli regolari (mattino, pomeriggio e sera)
La vinificazione in rosso consiste nel progressivamente nella vinificazione. ri durante l’arco della giornata, per riu-
diraspare (operazione che separa l’aci- Durante la fermentazione si consiglia scire ad estrarre il colore dalle bucce ed
no dal raspo) l’uva a bacca rossa aggiun- di immergere il cappello (operazione che evitare che la vinaccia a contatto con
gendo al pigiato una dose di metabisolfi- si chiama «follatura») almeno due volte l’aria inacidisca. Inoltre consigliamo di
to di potassio di circa 10-15 grammi per al giorno, meglio tre, a intervalli regola- controllare la temperatura di fermenta-
quintale di uva.
Nel caso dobbiate vinificare uve ros-
se con presenza di marciume aggiungete
all’uva, prima della pigiatura, 20 gram-
mi per quintale di metabisolfito di potas-
sio e 20 grammi per quintale di tannino
di castagno (si utilizza sciogliendo pre-
cedentemente un chilogrammo di tanni-
no in 10 litri di acqua a 30-40° C).
Riempite la vasca o il vinificatore la-
sciando circa il 25% di spazio libero tra
la superficie del mosto e la sommità del
contenitore, in modo che, quando inizia
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la fermentazione, il cappello di vinacce,
spinto in alto dallo sviluppo di anidri-
de carbonica che si forma in seguito al-
la trasformazione dello zucchero in al-
col, non esca.
Le conoscenze e la tecnica attuali
consigliano di aggiungere, una volta
riempita la vasca, 20-30 grammi per et-
tolitro di lievito selezionato e, due-tre
giorni dopo l’inizio della fermentazio-
ne, 30 grammi per ettolitro di attivan-
te di fermentazione mediante un rimon-
taggio all’aria per agevolare la moltipli-
cazione del lievito e favorire lo sviluppo
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della fermentazione.
Consigliamo, per le uve rosse non Vinificazione in rosso. 1-Terminata la svinatura (travaso del vino separato dalle
completamente mature dell’annata 2008, vinacce) si tolgono le vinacce dal serbatoio. 2-Per piccole produzioni di vino (una
di utilizzare un enzima da macerazione o due damigiane) la presssatura delle vinacce può essere effettuata con piccoli tor-
per uve rosse, alla dose di 2-4 grammi chi azionati manualmente. 3-Quando si produce una quantità di vino da 10 a 30 et-
per ettolitro, per favorire l’estrazione del tolitri per la stessa operazione si può impiegare un torchio idraulico. 4-Si riempie
colore dalla buccia. la gabbia del torchio. 5-Si pressa lentamente. Quando le vinacce si sono completa-
L’aggiunta dell’enzima consente di mente esaurite si separa l’ultima frazione di vino che può essere ricca di tannini
abbreviare il tempo di macerazione e di amari e di alcol metilico. 6-Dopo la torchiatura la vinaccia deve essere ancora leg-
ottenere vini molto colorati ma con po- germente umida; pressature eccessive (vinaccia secca) conferiscono al vino note
chi tannini aggressivi, che sono estratti amare e astringenti (tanniche)

SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 9/2008 67


zione mantenendola ad una temperatura FERMENTAZIONE
inferiore a 30° C; temperature ele- MALOLATTICA AL TERMINE
vate possono causare rallentamenti DELLA FERMENTAZIONE
o arresti di fermentazione con conse- ALCOLICA
guente possibile aumento del valore di
acidità volatile. Quando il valore d’acidità totale è ele-
Per abbassare la temperatura del mo- vato (superiore a 7,5 grammi per litro), ta-
sto o per controllare la temperatura di le da rendere aspri i vini bianchi e rossi, è
fermentazione, nelle piccole aziende necessario favorire lo sviluppo dei batte-
che non possiedono vasche refrigerate si ri della fermentazione malolattica. Que-
può procedere facendo correre dell’ac- st’ultima è una fermentazione batteri-
qua fredda sulle pareti dei serbatoi in ac- ca che diminuisce naturalmente il valore
ciaio inossidabile o in vetroresina. d’acidità totale trasformando l’acido ma-
In alternativa, in contenitori inferiori lico in acido lattico e rendendo il gusto del
ai 200 litri, si possono immergere nel Vinificazione in rosso. Durante vino meno aggressivo e più rotondo.
mosto delle bottiglie o delle taniche ad la fermentazione coprite i contenitori Spesso questa fermentazione batterica,
uso alimentare contenenti acqua conge- con un telo di plastica se indesiderata o mal gestita, causa un ap-
lata, legate ad uno spago che ne consen- piattimento del vino o può diventare veico-
ta il recupero. (MCR) o zucchero d’uva; oppure, ma lo di alterazioni (ad esempio il filante). Per
Al raggiungimento del colore deside- solo per i piccoli produttori che produ- questo motivo consigliamo, per una mag-
rato o al termine della fermentazione si cono vino per autoconsumo, 1,6-1,7 chi- giore tranquillità, di aggiungere dei batte-
svina pressando la vinaccia e separando logrammi di zucchero per ettolitro. ri liofilizzati in vendita nei negozi d’eno-
l’ultima frazione (circa il 5%) perché Consigliamo di aggiungere il mo- logia, confezionati in buste anche per pic-
molto ricca di tannini amari e, in certe sto concentrato o lo zucchero quando cole produzioni da 2,5 a 25 ettolitri (da
varietà, anche di metanolo. la fermentazione ha ridotto di circa un conservare in frigorifero fino all’utilizzo).
Passati alcuni giorni, al massimo una terzo la gradazione Babo iniziale. Ad L’impiego dei batteri liofilizzati di
settimana, verificate se la fermentazione esempio: se la gradazione iniziale è di ultima generazione è abbastanza sempli-
è terminata assaggiando il vino e con- 15° Babo aggiungete il mosto concen- ce: quando è terminata la fermentazione
trollando la sua gradazione zuccherina: trato quando il mosto è arrivato a cir- alcolica si scioglie il contenuto della bu-
se la fermentazione è terminata, immer- ca 10° Babo. sta in acqua tiepida a circa 25° C e, do-
gendo il mostimetro Babo la scala di let- Il mosto concentrato o lo zucchero po 15 minuti, si aggiungono i batteri co-
tura è vicina allo zero. vanno sciolti in qualche litro di vino in sì reidratati alla massa da trattare.
Eseguite quindi un travaso all’aria e fermentazione e poi aggiunti lentamente Per favorire la crescita e lo sviluppo
separate il vino rosso dalla feccia, ag- alla massa con un rimontaggio all’aria: dei batteri è necessario non aggiungere
giungendo 4-5 grammi di metabisolfito si fa uscire il vino dalla valvola posta in metabisolfito di potassio al termine del-
di potassio prima di riempire la vasca. basso sul contenitore facendolo cadere la fermentazione alcolica e rispettare al-
Prima del travaso si raccomanda, spe- in un mastello dal quale viene pompa- cuni valori: il pH deve essere superiore
cialmente quando si sono vinificate uve to e reimmesso nello stesso contenitore a 3,2, l’anidride solforosa totale inferio-
non del tutto sane, di eseguire un test al- dall’alto; contemporaneamente si ver- re a 50 milligrammi per litro, la grada-
l’aria (vedi «i Lavori» di novembre-di- sa nel mastello il vino contenente mo- zione alcolica inferiore a 13,5°.
cembre 2007, a pag. 66 e 67) per verifi- sto concentrato o zucchero. Nello svol- Quando queste condizioni sono ri-
care la stabilità del vino. gere questa operazione è necessario evi- spettate e la temperatura del vino è di
Se il vino è ancora molto velato, o se tare che si formi schiuma. almeno 16-18° C, la fermentazione ma-
presenta il tipico odore di feccia (odore che lolattica si svolge rapidamente nell’arco
ricorda le uova marce), raccomandiamo di di 15 giorni.
ripetere un secondo travaso dopo 10 giorni. Quando i valori, specie per quanto
Dopo le operazioni di travaso è im- riguarda il pH e l’anidride solforosa, so-
portante non lasciare mai i contenitori no superiori è il caso di aggiungere i bat-
scolmi. teri ad una parte del vino da trattare (cir-
ca il 10%) e dopo 2-5 giorni travasarli
nella massa.
AUMENTO DELLA GRADAZIONE Terminata la fermentazione malo-
ALCOLICA lattica, quando sulla superficie del vino
non si vedono più le bollicine e all’ana-
Nelle zone dove l’uva non ha raggiunto lisi chimica il valore di acidità totale è
il contenuto in zuccheri desiderato si può diminuito (l’acido malico è inferiore a
aumentare il valore della gradazione alco- 0,2 milligrammi per litro) travasate e ag-
lica aggiungendo del mosto concentrato. giungete 5-6 grammi per ettolitro di me-
Per arricchire il futuro vino di un tabisolfito di potassio.
grado alcolico si possono utilizzare 3-
3,5 litri per ettolitro di mosto concentra- A cura di: Giuseppe Carcereri de Prati.
to bianco o rosso, a seconda del vino in Al termine dell’utilizzo,
preparazione, oppure 2-2,2 litri per et- si raccomanda di lavare accuratamente Si ringrazia per la collaborazione la ditta
tolitro di mosto concentrato rettificato le attrezzature e i serbatoi «Enologia la Dama» di Caldiero-Verona.

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