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Il vigneto per la produzione

di uva da vino e da tavola


L a coltivazione di un piccolo vigne-
to familiare costituisce una vali-
da soluzione sia dal punto di vista
estetico e funzionale (ad esempio quan-
a
2,5 m
b a b

0,8 m
do viene realizzato un pergolato lun-

1m
go il muro di casa, il quale ombreggian-
do può rinfrescare anche l’interno del-
l’abitazione nelle calde giornate estive),
sia dal punto di vista produttivo, quando
vengono allestiti appositi filari, con la
possibilità di degustare della buona uva Uva
durante il periodo estivo e di produrre da tavola
uva da cui ottenere del buon vino (anche
grazie alle indicazioni riportate ogni bi-
mestre nei supplementi «i Lavori» di Vi-
ta in Campagna).
Uva da vino
Qualche utile
consiglio tecnico
Ecco alcuni cenni preliminari
sulla scelta del portinnesto, la messa
a dimora delle piantine, la scelta della
forma di allevamento e l’installazione
delle necessarie strutture di sostegno

Scelta del portinnesto. Al momen-


to dell’acquisto delle viti presso il vi-
vaista riveste grande importanza la scel-
ta del portinnesto, sia per le varietà da
vino che per quelle da tavola, scelta le-
gata ai requisiti di resistenza alla sicci- Vigneto misto di uva da vino e da tavola di varietà a bacca bianca (a) e a bac-
tà (per questo vanno bene il 140 Rugge- ca rossa (b). Le viti sono allevate a spalliera e potate a Guyot, con distanze di
ri, il 1103 Paulsen, il 110 Richter), al- impianto di 2,5 metri tra le file e di 0,8 metri sulla fila per l’uva da vino e di 2,5
la salinità (ottimo il 1103 Paulsen) e al- metri tra le file e 1 metro sulla fila per l’uva da tavola
la scarsa fertilità del terreno (bene il 140
Ruggeri, il 1103 Paulsen, il 779 Paulsen
il K5BB e l’SO4). bene anche il 41 B. di etichetta blu, a garanzia della sanità
In alcuni ambienti viene richiesta an- In ogni caso si deve scegliere mate- del materiale e del buon grado di sele-
che una buona resistenza al calcare atti- riale vivaistico garantito e si deve con- zione sia per il portinnesto che per la va-
vo del terreno e a questo scopo, oltre al trollare che il mazzetto di barbatelle sia rietà, sia essa da vino o da tavola.
140 Ruggeri e al 1103 Paulsen, si presta dotato di etichetta gialla o, se possibile, Riguardo alla prenotazione e all’ac-
quisto delle barbatelle, sia da vino che
da tavola, nelle zone con viticoltura dif-
fusa, ci si può tranquillamente rivolgere
ai vivaisti della zona oppure ad agenzie
o rivenditori collegati alla grandi strut-
ture vivaistiche friulane e trentine. Vi-
ceversa, se ci si trova in zone isolate
dal punto di vista viticolo, ci si può in-
Anche il piccolo formare sulla disponibilità del materia-
vigneto, di uva le telefonando o scrivendo alla sede dei
da vino e da tavola, principali produttori italiani, i quali han-
impostato no punti di riferimento in tutte le provin-
sul concetto ce italiane. Potete trovare gli indirizzi a
di autosufficienza pag. 39 della «Guida ai servizi e vantag-
va preferibilmente gi per gli abbonati», spedita con Vita in
collocato in terreni Campagna n.2/2010.
di media fertilità Preparazione del terreno. Anzitutto
e ben esposti va curata la sistemazione superficiale dei

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terreni collinari, fondamentale per la re-
gimazione delle acque e per la gestione
del suolo e delle eventuali irrigazioni.
Successivamente, meglio se si dispo-
ne di una recente analisi del terreno, si
procederà alla concimazione di fondo,
prima dell’aratura, con l’eventuale leta-
mazione (400-500 quintali per ettaro di
letame bovino maturo) e con dosi indi- La forma
cative di 7-8 quintali per ettaro di per- di allevamento
fostato triplo-46 (oppure 15-17 quinta- a spalliera con
li per ettaro di perfostato semplice-19) e potatura a Guyot (nel
di 4-5 quintali per ettaro di solfato di po- disegno) rappresenta
tassio-50 o clururo di potassio-60. la scelta più semplice
Seguiranno l’aratura a 50-60 cm di e conosciuta, adatta
profondità e le lavorazioni di affinamen- quindi ad un piccolo
to poco prima della messa a dimora del- vigneto familiare per
le barbatelle. uva da vino e da tavola
Messa a dimora delle viti. Una vol-
ta in possesso delle barbatelle le si deve più indicata per la costituzione del pic- lo delle infestanti o del manto erboso,
tenute in un luogo adatto (fresco e con colo vigneto familiare sia di uva da vino con macchine per i trattamenti di difesa
giusta umidità) a meno che esse venga- che da tavola. e con i mezzi per il trasporto dell’uva.
no tenute dal vivaista stesso nella pro- La forma di allevamento e di potatura Inoltre, si devono evitare i rischi di om-
pria cella frigo fino al momento dell’im- a Guyot è stata dettagliatamente decritta breggiamento tra i filari a seguito di di-
pianto. Da febbraio a fine aprile-primi di in un articolo pubblicato su Vita in Cam- stanze interfilari ridotte e di altezza ele-
maggio, quando il terreno presenta giu- pagna n. 12/2008, a pag. 28 (scaricabile vata della chioma delle viti. Riteniamo
sta umidità e con temperatura accettabi- dal sito http://www.vitaincampagna.it/ quindi che una distanza tra i filari di 2,5
le, è possibile metterle a dimora. RdVic/0812026.asp), mentre la forma di metri sia quella più adatta.
Prima di procedere, è fondamentale, allevamento e di potatura a cordone spe- Per ragioni operative e, soprattutto,
tenendo conto delle distanze d’impian- ronato è stata trattata in un articolo pub- per evitare che i trattamenti tardivi (ad
to, tracciare i filari e fissare la posizione blicato sul n. 1/2009, pag. 31 (scaricabi- esempio antibotritici) effettuati sulle
delle viti lungo la fila. le dal sito http://www.vitaincampagna. uve da vino o su quelle da tavola a ma-
Dati i numeri ridotti, l’impianto si it/RdVic/0901031.asp). turazione tardiva possano inquinare le
può facilmente effettuare a mano, avva- Le distanze ottimali lungo la fila va- uve che vanno raccolte precocemente, è
lendosi di una vanga o di una zappa per riano mediamente tra 70-90 cm per le bene tenere ben distinte, lungo la fila, le
l’apertura delle buche entro le quali col- varietà più deboli (Merlot, Montepul- varietà precoci dalle tardive.
locare le barbatelle che devono avere un ciano, Rondinella, Pinot bianco, Pinot Inoltre, al fine di non interferire con
apparato radicale di almeno 20-25 cm di Grigio, Inzolia, Garganega, ecc.), poste altre colture, quali ortaggi e piante da
lunghezza, quindi le buche devono avere su portinnesti di medio vigore (420A, frutto, in fase di difesa antiparassitaria,
dimensioni simili. 3309, SO4, K5BB, ecc.) e 100-110 cm vanno mantenute le opportune distanze
Per i terreni più argillosi, al Nord per quelle più vigorose, comprese quel- di sicurezza.
in particolare, non sarebbe male aprire le da tavola e con portinnesti vigorosi Strutture di sostegno. La struttu-
queste buche già in autunno, lasciando (1103 Paulsen, 140 Ruggeri). ra di sostegno per le viti da impostare a
che il terreno subisca l’azione del gelo Riguardo alle distanze tra i filari, si spalliera richiede robusti pali in cemen-
invernale per trovarlo ben preparato al deve tenere conto del passaggio con to armato e precompresso, oppure in le-
momento dell’impianto a fine inverno- motozappe, con attrezzi per il control- gno di pino trattato e di castagno, o in
inizio primavera.
Inoltre, per facilitare l’attecchimen-
to e il successivo sviluppo, conviene di-
stribuire attorno alle radici, mescolan-
dola col terreno, della torba di buona
qualità.
Successivamente, bisogna provvede-
re, manualmente o con mezzi meccani-
ci specifici, a tenere pulito il terreno dal-
le infestanti.
Forma di allevamento e distanze di
impianto. La scelta delle distanze d’im-
pianto, lungo il filare in particolare, è
dettata sia dalla forma di allevamento
che si intende adottare, sia dalle caratte-
ristiche della varietà.
1 2
In particolare, per l’allevamento del-
la vite vi consigliamo la spalliera (in- Per la produzione di buon vino, rosso e bianco, sono disponibili centinaia di varie-
dipendentemente dal tipo di potatura a tà; limitandoci ad alcune più qualificate, consigliamo Sangiovese (1), Cabernet
Guyot o a cordone speronato basso), la sauvignon, oppure Syrah e Croatina, tra i vitigni a bacca rossa, e Garganega, Gril-
forma di allevamento più semplice e la lo (2), oppure Manzoni Bianco e Falanghina, tra le varietà a bacca bianca

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acciaio zincato o acciaio cor-ten (au- 90 cm da terra quello portante (diametro appositi accessori applicati sui pali, co-
tossidante), da porre alla distanza di 4- di 1,8 mm se in acciaio inox o di mm 2,8 sì che l’inserimento dei germogli in ra-
5 metri l’uno dall’altro lungo la fila e da per il filo in acciaio zincato) e all’altezza pido accrescimento nel corso della pri-
interrare saldamente alla profondità di di 110-130 cm e di 150-180 cm da terra mavera sia facilitato.
almeno 70 cm; alle testate vanno posti quelli delle due coppie che normalmente In caso di presenza dell’ala goccio-
ancoraggi resistenti e profondi e palo di completano la struttura di sostegno del- lante per l’irrigazione a goccia lungo il
testata in cemento, in legno o in acciaio, la spalliera (fili in acciaio zincato con di- filare, si può stendere un apposito filo
di adeguate dimensioni. mensioni di circa 1,8-2 mm). metallico, a sostegno della stessa, a 50-
I fili di sostegno, in acciaio inox op- I fili accoppiati posti sopra il filo por- 70 cm da terra.
pure in acciaio con protezione in zinco e tante è bene che siano mobili, cioè che
alluminio, vanno stessi all’altezza di 70- si possano sganciare e riagganciare agli Il vigneto
per l’uva da vino
La struttura di sostegno del vigneto di uva da vino e da tavola prevede l’im-
piego di robusti pali di testata in cemento armato e precompresso (1), in legno Ecco il progetto di un piccolo vigneto
o in acciaio, dotati di ancoraggi resistenti e profondi (2), e di pali intermedi che consente di produrre una modesta
in cemento armato, o in legno di pino trattato e di castagno, o in acciaio (3), quantità di vino, il cui consumo
da porre alla distanza di 4-5 metri l’uno dall’altro lungo la fila, interrati al- fa parte della nostra migliore
la profondità di almeno 70 cm. Il sostegno delle viti viene garantito 3 tradizione in ogni angolo d’Italia
da fili in acciaio inox o in acciaio con protezione in zinco e allu-
minio: quello portante va steso all’altezza di 70-90 cm Una famiglia con quattro moderati
da terra (4), mentre a 110-130 cm e a 150-180 cm consumatori di vino (circa 250-300 ml
da terra vanno poste due coppie di fili mobili al giorno per persona, pari a due-tre bic-
(5 e 6) per l’inserimento dei germogli 6 chieri) ha un fabbisogno annuo di 380-
in accrescimento. In caso 400 litri di vino.
di presenza dell’ala
gocciolante per 1 5 Scelta delle varietà
7
l’irrigazione a
goccia lungo 4 Le varietà, tra quelle a bacca bianca e
il filare, questa quelle a bacca rossa, di uva da vino oggi
deve essere conosciute in Italia sono oltre duemila.
sostenuta da un In pratica, però, sono solo 350-400 quel-
altro filo metallico le più diffuse e, fra esse, circa 250 quel-
steso a 50-70 cm le normalmente moltiplicate dai vivaisti,
da terra (7) quindi le più utilizzate dai viticoltori.
Riportiamo di seguito, in ordine alfa-
betico, le più importanti.
Varietà a bacca bianca: Albana,
Ansonica, Arneis, Bombino, Catarratto,
2 Chardonnay, Cortese, Erbaluce, Falan-
ghina, Fiano, Garganega, Greco, Gril-
lo, Malvasia di Candia aromatica, Mal-
vasia d’Istria, Manzoni bianco, Mosca-
to Bianco, Moscato Giallo, Müller Thur-
gau, Passerina, Pignoletto, Pinot bian-
co, Pinot grigio, Prosecco (Glera), Ri-
bolla, Riesling italico, Sauvignon, Tocai
C friulano (Friulano), Traminer aromatico,
Trebbiano toscano, Trebbiano romagno-
B lo, Verdicchio, Vermentino, Vernaccia di
A S.Gimignano, Zibibbo.
Varietà a bacca rossa: Aglianico,
Ancellotta, Barbera, Brachetto, Caber-
net franc, Cabernet sauvignon, Canno-
nao, Carignano, Carmenère, Ciliegio-
D lo, Corvina, Corvinone, Croatina, Dol-
cetto, Frappato, Freisa, Gaglioppo, Gri-
gnolino, Lambruschi vari (Sorbara, Sa-
lamino, Maestri, Marani, ecc.), Lagrein,
Malvasia nera, Merlot, Montepulciano,
Per la produzione del vino e per la sua conservazione occorre disporre di una Nebbiolo, Negro amaro, Nero d’Avo-
cantina attrezzata. A-Serbatoi semprepieni in acciaio. B-Damigiane. C-Depo- la, Pignolo, Pinot nero, Primitivo, Refo-
sito bottiglie. D-Nella stessa cantina è possibile conservare l’olio spremuto sco, Rondinella, Sagrantino, Sangiove-
presso un oleificio che opera in conto terzi dalle olive prodotte nell’oliveto fa- se, Syrah, Teroldego, Uva di Troia.
miliare, purché il prodotto sia mantenuto in contenitori chiusi che non lascino Tutti questi vitigni sono abbastanza
passare la luce, ad esempio in acciaio conosciuti e godono di ampia diffusione
sia tra i viticoltori che tra i vivaisti. Tut-

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tavia, dovendo rispettare per ogni pro-
vincia italiana l’apposita autorizzazio-
ne alla coltivazione per vigneti di super-
ficie superiore ai 1.000 metri quadrati,
nell’elenco figurano vitigni conosciuti
solo in alcune zone e altri praticamente
diffusi ovunque.
Caratteristiche dell’impianto
Proponiamo di realizzare 8 filari del-
la lunghezza di 20 metri ciascuno, di cui
4 con 1-2 varietà a bacca bianca e 4 con
1-2 varietà a bacca rossa.
1 2
In alternativa si possono realizzare
4 filari della lunghezza di 40 metri, due Per la produzione di uva da tavola di buona qualità è fondamentale puntare su va-
con varietà a bacca bianca e due con vi- rietà pregiate quali Matilde, Victoria (1), Sugraone e Italia, tra le bianche, e Black
tigni a bacca rossa. magic, Michele Palieri (2) e Crimson seedless tra le rosse
Adottando le distanze d’impianto
di metri 2,5 × 0,8, si mettono a dimora rossa (due con semi e una apirena).
25 piante per filare nel primo caso o 50 Adottando le distanze d’impianto
piante per filare nel secondo caso. di metri 2,5 × 1 si mettono a dimora 12
Tra le varietà a bacca rossa, per la piante per filare.
produzione di vini di buona struttura e Tra le varietà a bacca bianca propo-
alcolicità, in terreni vocati e ben esposti niamo, in ordine di maturazione: Matil-
consigliamo Cabernet sauvignon e San- de, Victoria, Sugraone seedless, Thom-
giovese, oppure Syrah e Croatina. La pson seedless, Baresana.
produzione media è di kg 2,5 per ceppo Tra le varietà a bacca rossa sugge-
per un totale di circa 250 kg di uva che, riamo, sempre in ordine di maturazio-
con resa in vino del 70-75%, corrispon- ne: Black magic, Michele Palieri, Crim-
de ad una produzione di 175-190 litri di son seedless.
buon vino rosso. Con una produzione media di kg
Tra le varietà a bacca bianca con- 4,5-5 per ceppo, si otterranno 110-120
sigliamo Garganega e Grillo, per vini di kg di uva.

)Per saperne di più


media struttura e alcolicità, con terreni
vocati e ben esposti; oppure Falanghina Un filare di uva da tavola misto, con
e Manzoni bianco, per vini profumati, varietà a bacca rossa e a bacca bianca
freschi, sapidi e di buona longevità. La Per l’allevamento delle giovani viti,
produzione media è di kg 3 per ceppo tutto dalle caratteristiche dell’ambiente per la difesa dai parassiti e per tutte le
per un totale di circa 300 kg di uva che, (terreno e clima). Ecco di seguito le più pratiche colturali che interessano il pic-
con resa in vino del 70-75%, corrispon- diffuse, in ordine di maturazione: Mati- colo vigneto vi rimandiamo alle infor-
de ad una produzione di 210-225 litri di lde, Regina, Victoria e Italia, tra le uve mazioni contenute nei fascicoli bime-
buon vino bianco. bianche con seme; Black magic, Cardi- strali de «i Lavori» e ai diversi artico-
nal, Michele Palieri e Red Globe tra le li riguardanti la viticoltura pubblicati su
Il vigneto varietà a bacca rossa con seme; Sugraone
seedless, Thompson seedless, tra le uve
Vita in campagna.
Per approfondire l’argomento vi se-
per l’uva da tavola apirene (senza semi) bianche; Crimson gnaliamo: la «Guida illustrata alla col-
seedless tra le apirene (senza semi) rosse. tivazione della vite per l’uva da vi-
L’uva è anche un frutto buonissimo Nel limite del possibile, vanno però no» (supplemento al n. 10/1997); il li-
e salutare: ecco il progetto di un considerate anche alcune piante di va- bro «La coltivazione della vite» di En-
vigneto per il consumo familiare rietà tradizionali che meritano di essere zo Corazzina; la pubblicazione «Con-
salvaguardate, quali Baresana e Pizzu- sigli pratici e attrezzature per farsi il vi-
Per una famiglia di sei persone si può tello bianco, così come è bene provare no», della collana «Guide pratiche» di
ipotizzare un consumo annuo di 115- alcuni ceppi di nuove varietà quali Au- Vita in Campagna. Tutti si possono ac-
125 kg di uva da tavola, da consumarsi tumn seedless, Supernova, Summer ro- quistare contattando il nostro Servizio
per lo più durante i mesi di luglio, ago- yal e Autumn royal (bianca la prima, ro- Abbonamenti (Tel. 045 8009480 - Fax
sto e settembre. sata la seconda e rosse le altre due, tutte 045 8012980 - E-mail: edizioni@infor
apirene) che la ricerca ci ha messo a di- matoreagrario.it); per la collana «Guide
Scelta delle varietà sposizione negli ultimi anni. pratiche» si può utilizzare il coupon pub-
blicato a pag. 24.
Le varietà, tra quelle a bacca bianca e Caratteristiche dell’impianto Infine, segnaliamo due articoli sulla
quelle a bacca rossa, di uva da tavola oggi trasformazione dell’uva da tavola:
conosciute in Italia sono decine. Tuttavia, Proponiamo di realizzare 2 filari del- – Come preparare con l’uva ottime con-
quelle più interessanti in quanto più facili la lunghezza di 12 metri ciascuno, con 24 fetture e squisiti sottospirito (n. 9/2008,
da coltivare e, soprattutto, quelle più gu- piante complessivamente, pari a 3 ceppi pag. 70);
stose sono solo una decina. per varietà, delle quali 5 a bacca bianca – Come preparare squisite gelatine di
La scelta della varietà dipende soprat- (tre con semi e due apirene) e 3 a bacca mele e d’uva (n. 6/2009, pag. 74).

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