Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
TECNICI
VCR
10
hanno collaborato:
6
Cloni omologati VCR e loro lucio brancadoro
comportamento rispetto giulia tamai
alla media varietale eugenio sartori
francesco anaclerio
ruggero forti
9 marta colautti
Il quadro polifenolico elisa De luca
dei vini Daniele cecon
carlo petrussi.
13
Il quadro aromatico dei vini
18
Sintesi dei risultati
progetto grafico
19 ed impaginazione:
I numeri del più grande studio fabbro
vivaista viticolo del mondo
stampa:
areagrafica
meduno (pn)
Diffusione
2–3
del vitigno
e variabilità
intravarietale
Il Pinot Nero è un vitigno 2.500 ha, dove viene Negli ultimi anni, grazie l’Argentina, a SO4, 420A
coltivato originariamente prevalentemente all’affinamento delle e Kober 5bb per Nord
nelle regioni francesi vinificato in bianco per tecniche enologiche, all’uso Italia e Paesi dell’Est,
della Borgogna e dello la presa di spuma. di lieviti specifici, alla e minori quantità di 101.14
Champagne; la sua fama In Trentino Alto Adige disponibilità di selezioni e 3309 per particolari
è legata alla grande ed in Friuli, le condizioni clonali particolarmente microaree viticole
qualità dei vini che hanno pedo-climatiche rendono indicate per la produzione destinate alla produzione
origine dalle sue uve in questa varietà più incline in rosso, si sono ottenuti di Pinot Nero in rosso.
queste due aree viticole ad essere vinificata in rosso. degli ottimi risultati dal
di grandissimo prestigio. In Europa, oltre che Pinot Nero anche in zone
Associa ad un’elevata nella sua terra d’origine, ritenute poco favorevoli dal
qualità dei suoi vini il Pinot Nero viene coltivato punto di vista pedoclimatico.
anche una notevole anche in Germania, Attualmente la superficie
interazione con l’ambiente Svizzera e in molti paesi coltivata a Pinot Nero in
di coltivazione: questo dell’Est Europa, dove Francia è di circa 28.000
permette sia di realizzare trova utilizzo sia come ettari e ha registrato una
vini mai banali e con base spumante, sia per crescita costante (8.535
caratteristiche di elevata la vinificazione in rosso. ha nel 1958) fino ai nostri
tipicità sia di incorrere in Fuori dal vecchio continente giorni, mentre la superficie
risultati non all’altezza si trova in particolar modo coltivata a Pinot Nero
dell’aspettativa. in Oregon, California, in Italia è stimata attorno
Per questo motivo, Australia e Nuova Zelanda. ai 3.000 ettari ed è in
malgrado i numerosi È un vitigno caratterizzato leggero aumento.
tentativi realizzati in da un’elevata variabilità Per quanto riguarda la
molte parti del mondo per intravarietale, frutto sia produzione di barbatelle,
ottenere vini di qualità sullo della sua antica origine nel 2008 si sono raggiunte
stile dei vini di Borgogna, sia della sua scarsa le 3.800.000 unità contro
i successi non sono stabilità genotipica. le 600.000 del 2000 con un
particolarmente numerosi. Quest’ultima ha favorito incremento esponenziale
In Italia viene coltivato l’insorgere di numerose dovuto anche alla forti
prevalentemente in mutazioni di vario tipo. richieste provenienti dai
Lombardia, Trentino Alto A questo proposito Paesi dell’Est Europa,
Adige e Friuli ma si è diffuso basti citare i casi Moldavia, Romania ed
anche nelle altre regioni del Pinot Grigio e del Ex Jugoslavia in particolare.
italiane del centro e del sud. Pinot Bianco, due varietà L’assortimento dei
L’Oltrepò Pavese che derivano da fenomeni portinnesti utilizzati per
rappresenta oggi la zona di mutazioni gemmarie il Pinot Nero riguarda
italiana con la maggior del Pinot Nero che hanno praticamente tutti quelli
superficie coltivata a avuto conseguenze sulla maggiormente coltivati,
Pinot Nero, con circa sintesi degli antociani. dal 1103 Poulsen per In copertina: Pinot Nero VCR 18
Breve descrizione
delle caratteristiche
del vitigno
Questo vitigno mostra Il colore è spesso poco maturazione fenolica esterificati che rendono
un’elevata interazione con intenso ma ha la peculiarità contemporanea delle il suo profilo antocianico
l’ambiente di coltivazione. di essere molto stabile nel bucce e dei vinaccioli che estremamente particolare.
Nella sua espressione tempo. Nella vinificazione spesso è alla base della
fenotipica assumono pertanto in bianco, dà un vino presenza di tannini poco
un ruolo determinante le caratteristico e complesso polimerizzati nei vini e della
condizioni pedoclimatiche dal punto di vista aromatico. mancanza di antociani Campagna stampa 2009.
del sito di coltivazione che Per quanto riguarda le
influenzano in maniera sue fasi fenologiche, il
differente le manifestazioni Pinot Nero presenta un
quanti-qualitative: è germogliamento medio ed
particolarmente adatto alle una maturazione precoce.
zone temperate e fornisce i È un vitigno a vigoria elevata
risultati migliori su terreni e presenta tralci ramificati
argillo-calcarei e con una ed internodi medio-corti.
buona esposizione; non È caratterizzato da un’elevata
è adatto agli ambienti fertilità e raggiunge la sua
siccitosi e nemmeno ai massima espressione quando
terreni eccessivamente il suo vigore è contenuto e
fertili ed umidi. la produttività limitata.
Come già accennato in Sono consigliabili forme di
precedenza, questa è una allevamento a controspalliera,
varietà caratterizzata da sesti d’impianto abbastanza
un’elevatissima variabilità fitti, potature sia corte che
intravarietale, legata sia alla lunghe purché non ricche.
morfologia del grappolo e alle Una corretta gestione
dimensioni della bacca, sia degli interventi in verde è
alla morfologia della foglia. fondamentale in quanto
Questa variabilità ha forti questa varietà produce un
ripercussioni sull’attitudine elevato numero di femminelle.
enologica dei diversi cloni, Dal punto di vista delle
con propensioni più o meno avversità patologiche, il
spiccate alla produzione di Pinot Nero risulta sensibile
basi spumanti, vini bianchi alle principali malattie ed in
fermi, rossi da pronta beva particolare a oidio, botrite,
o rossi da lungo affinamento. marciume acido ed escoriosi.
Nella vinificazione in rosso, dà È sensibile anche alla clorosi.
un vino delicato ed elegante, Questo vitigno presenta
che si affina notevolmente inoltre una certa difficoltà
con l’invecchiamento. nel raggiungimento di una
La selezione
4–5
sanitaria
R4 VCR 9 VCR 18
Questo clone è stato selezionato Clone selezionato nel 1993 in Clone selezionato a Tauriano
negli anni ‘60 nell’area viticola corri- California dal biotipo “Jackson 2”. in provincia di Pordenone,
spondente alla DOC Grave del Friuli, Il suo profilo sensoriale si distingue nell’anno 1985; è dotato di un
in provincia di Pordenone. Dà un vino per le sue spiccate note fruttate e profilo sensoriale nella media;
tipico, caratterizzato da un profilo sen- speziate e per i caratteri di intensità, si contraddistingue soprattutto
soriale complesso, in cui spiccano in armonia e struttura. Clone a per il suo profilo polifenolico
modo particolare i sentori floreali e duplice attitudine, adatto sia alla eccellente che ne fa uno dei cloni
fruttati. L’analisi del profilo polifenolico, produzione di vini rossi destinati VCR con la maggior propensione
congiuntamente a quello aromatico, ne ad un medio-lungo affinamento, alla vinificazione in rosso, per la
hanno fatto scaturire un clone a duplice che alla produzione di vini bianchi produzione di vini destinati anche
attitudine, con una maggiore predi- fermi o di basi spumante. a lunghi periodi di affinamento.
sposizione alla vinificazione in bianco
ed all’elaborazione di basi spumante.
Amaro 7
6
Floreale Amaro 7
6
Floreale Amaro 7
6
Floreale
5 5 5
4 4 4
3
Gradevolezza Floreale
3 3
Gradevolezza 2
Floreale 2 Gradevolezza 2
Floreale
1 viola 1 viola 1 viola
0 0 0
Amaro 7
6
Floreale Amaro 7
6
Floreale
5 5
4 4
3 3
Gradevolezza 2
Floreale Gradevolezza 2
Floreale
1 viola 1 viola
0 0
polifenolico
dei vini
I dati mostrano come e/o valori superiori alla Le caratteristiche del caratteristiche fanno
il vino del clone VCR18 media e/o positive; +/- quadro polifenolico di presupporre una maggior
sia quello con il maggior caratteristiche nella media, questo clone ne fanno predisposizione per la
contenuto sia di flavani leggermente superiori o presupporre un utilizzo realizzazione di vini senza
reattivi alla vanillina che inferiori; -- caratteristiche per la produzione di vini macerazione così che si
di proantocianidine. e/o valori inferiori alla rossi adatti a periodi di possono definire a duplice
Seguono i cloni VCR20, media e/o negative) per medio o lungo affinamento. attitudine utilizzandoli
VCR453, VCR9 ed R4. ciascuno dei parametri Lo stesso risultato è per l’elaborazione di vini
Tra questi ultimi due, analizzati mostrano riferibile anche al clone rossi solo in ambienti
le differenze sono attitudini diverse e in vario VCR20 che, pur mostrando particolarmente vocati
poco marcate. modo complementari tenori leggermente inferiori per questo tipo di prodotto.
Le attitudini dei cinque vini tra loro, permettendo rispetto al precedente clone, In particolare, il vino
monoclonali relativamente di dare un giudizio risulta possedere tenori prodotto con il clone R4
ai parametri del quadro complessivo per ciascun sia di materia colorante è risultato possedere un
polifenolico indagato vitigno monoclonale. che di polifenoli adatti più ridotto contenuto di
sono riassunte in modo Analizzando in dettaglio alla produzione di vini polifenoli oltre che una
schematico in tabella 1. questi risultati emerge rossi da invecchiamento. minore intensità colorante
I vini classificati in come il clone VCR18 abbia Gli altri tre cloni hanno rispetto al VCR 9.
cinque diversi livelli fornito un quadro polifenoli- prodotto vini che Per queste sue carat-
(+++ caratteristiche e/o co di elevato pregio dove, in risultano essere in linea teristiche, il clone R4 si
valori molto superiori generale, troviamo caratte- generale meno adatti ritiene particolarmente
alla media e/o molto ristiche molto positive per all’elaborazione di vini adatto anche alla produ-
positive; ++ caratteristiche tutti i parametri analizzati. rossi mentre le loro zione di basi spumante.
il quaDro
12 – 13
aromatico
Dei vini
Mela 20 Etil butirrato (C4 etile) 90,5 96,8 118,3 118,6 86,3
Resina, Fiori, Erba 8000 Esanolo 1.822 1.569 1.029 1.777 1.130
Mela, Rosa, Miele 0,05 b-Damascenone 4,9 3,5 3,3 3,7 3,5
Bergamotto-Fiori d'arancio 300 Alfa - Terpineolo 2,1 2,0 2,1 2,0 3,2
Sempre analizzando i ri- Nello specifico, nel clone superare la media, ma in che hanno un maggior
sultati delle determinazioni VCR453 tutte le molecole numero minore rispetto peso nel determinare
analitiche dei composti della famiglia dell’aroma al biotipo VCR9. l’aroma nei vini giovani,
volatili glicosidati, rag- “floreale”, tranne l’esanolo, Infine, i cloni VCR18 e da quelli glicosidati,
gruppando alcune delle hanno concentrazioni VCR20 sono quelli con il la cui importanza si
principali molecole per fa- superiori alla media mentre minor numero di sostanze esprime nei vini solo dopo
miglie odorose (floreale, nel clone VCR9 sono volatili glicosidate un periodo di affinamento
fruttato, speziato) (Tab. 3), soprattutto le molecole con concentrazioni o in seguito ad opportune
risulta che il vino mono- della famiglia dell’aroma sopra alla media. tecniche enologiche.
clonale VCR453 sia quello “fruttato” ad avere Per una più immediata Inoltre, al fine di esprimere
con il maggior numero di concentrazioni elevate. interpretazione di queste un giudizio sull’intensità
casi con concentrazioni Anche nel clone R4 alcune informazioni, è stata aromatica potenziale dei
al di sopra della me- molecole che conferiscono realizzata la tabella 4 vini, si sono utilizzati i
dia, seguito dal VCR9. l’aroma fruttato risultano dividendo i composti liberi, valori cumulati per i liberi
16 – 17
++ Valori sopra la media +/- Valori leggermente superiori/inferiori alla media + Valori nella media - Valori inferiori alla media
Intensità aromatica
per vini giovani (contenuto totale dei composti volatili liberi) + + + ++ -
LIBERI
Fruttato ++ ++ - - ++
Ampiezza
(n° composti con contenuti
superiori per famiglie di odori)
Speziato +/- ++ +/- + ++
Floreale +/- ++ + + ++
ed i glicosidati; invece il contenuto totale dei esprimere note olfattive Tab. 4: Quadro riassuntivo
il giudizio su quella composti volatili liberi che positive dopo un certo delle caratteristiche relative
ai composti aromatici dei cinque
che potrebbe essere risulta inferiore alla media periodo di affinamento. vini monoclonali di Pinot Nero.
definita come ampiezza dei cinque cloni qui indagati. Lo stesso si può dire per il
o complessità aromatica Pertanto queste clone R4 che, anche se in
potenziale, si è basato per informazioni permettono minor misura, presenta
i liberi sul contenuto dei di esprimere un giudizio un patrimonio aromatico
terpeni, e per i glicosidati favorevole sia per un lungo composto prevalentemente
sulla frequenza di livelli periodo di affinamento di sostanze glicosidate.
positivi (superamento che per un consumo I restanti cloni presi in
della media e/o del livello a medio termine. considerazione (VCR18
della soglia di percezione) Per gli altri prodotti e VCR20) risultano invece
delle varie molecole per analizzati, i risultati delle superiori per i contenuti di
ciascuna delle famiglie di indagini sui contenuti sostanze libere mostrando
odori individuata (floreale, delle sostanze odorose, una buona quantità di
fruttato e speziato). si possono considerare aromi primari se consumati
Dall’analisi di queste più che soddisfacenti; in giovani e garantendo
informazioni risulta che particolare il clone VCR9 un’ottima evoluzione in
il vino del clone VCR453 grazie ad un elevato aromi terziari per vini
è quello che presenta patrimonio di sostanze destinati all’invecchiamento.
il quadro dei composti glicosidate sembra
aromatici maggiormente adatto alla produzione
positivo, tranne che per di vini che possono
Sintesi
dei risultati
Qui di seguito vengono riassunti brevemente i dati salien- VCR18: Il quadro polifenolico di questo clone, tra quelli ana-
ti riguardanti le caratteristiche polifenoliche ed aromatiche lizzati, risulta sicuramente quello più importante, con valori
dei vini dei cinque cloni di Pinot Nero. Alla luce dei risultati sopra la media; il quadro aromatico è mediamente sufficien-
ottenuti, vengono fornite brevi indicazioni sulla loro desti- te, anche se difetta nel contenuto di aromi glicosidati. Queste
nazione enologica. Nel caso particolare del Pinot Nero che caratteristiche indicano che il VCR18 si presta ad essere il
grazie alle sue particolari qualità può essere utilizzato per clone di riferimento per la costituzione di miscele clonali in-
trafile di vinificazione estremamente diversificate (dal vino dirizzate verso la vinificazione in rosso; i vini che se ne
rosso da lungo affinamento alla base spumante passando realizzano hanno contenuti di materia colorante superiori e
per il vino bianco fermo), si evidenzia anche che la possibilità stabili nel tempo e il quadro generale dei tannini è indicato
di utilizzare i diversi cloni per una o più tipologie di trasfor- per vini che possono ben sopportare periodi di affinamento
mazione è fortemente influenzata anche dalle condizioni di in rovere anche di lungo periodo. Il clone, in percentuali infe-
coltivazione ed in particolare dall’ambiente pedoclimatico. riori rispetto ad altri biotipi come l’R4, risulta adatto anche
Pertanto le indicazioni qui riportate sono di massi- alla realizzazione di vini senza macerazione.
ma e potranno di volta in volta avere modificazioni in
funzione dell’ambiente di coltivazione soprattutto per VCR20: Per il quadro polifenolico, i risultati mostrano valori
quanto riguarda le miscele clonali da realizzare. superiori alla media con punte di eccellenza nei riguardi dei
parametri legati alla materia colorante; il quadro aromatico
R4: Il quadro polifenolico di questo clone risulta leggermen- risulta possedere valori medi o inferiori rispetto agli altri vini
te inferiore alla media sia per quanto riguarda la materia messi a confronto. Le caratteristiche mostrate indicano una
colorante che per il contenuto in tannini; il quadro aromatico preferenza per la costituzione, in unione con altri cloni VCR,
è superiore alla media sia per i valori degli aromi liberi sia di miscele atte alla realizzazione di vini rossi di medio o lun-
per i composti glicosidati. Le caratteristiche di questo biotipo go affinamento. Inoltre è consigliabile un uso in miscela con
lo rendono particolarmente duttile ed è pertanto possibile altri cloni come R4 e VCR 453 che possono migliorare la
definirlo un clone a duplice attitudine. complessità aromatica del prodotto.
Se ne consiglia pertanto l’utilizzo come clone principale per
la realizzazione di miscele clonali atte alla vinificazione in VCR453: Per questo clone di nuova costituzione le informa-
bianco ed in particolare all’elaborazione di basi spumanti; zioni raccolte indicano che esso possiede un ottimo quadro
tuttavia, grazie al suo buon livello di sostanze odorose glico- aromatico, con elevati contenuti di sostanze glicosidate; le
sidate presenti in percentuale contenuta (10-20%), può altre caratteristiche lo indicano come clone a duplice attitu-
essere utilizzato anche per la composizione di miscele clo- dine che apporta alle miscele clonali ampiezza ed intensità
nali destinate alla produzione di vini rossi da affinamento. aromatica oltre che ottimi livelli di corpo e di tipicità.
La sede originaria dei Vivai Cooperativi La sede operativa oggi. VCR Scion Mother Block di Grado.
Rauscedo (1930 circa).
La “favola” di Rauscedo Lo stabilimento principale i viticoltori e per la raccolta Nella dedizione, nell’impegno,
nasce nel 1933, quando della Cooperativa, di pareri e suggerimenti nella professionalità degli
alcune famiglie di questo sviluppato su un’area molto preziosi. uomini: soci, collabora-
paese, in provincia di complessiva di 35.000 Questi numeri esprimono, tori, dipendenti.
Pordenone, si riunirono in mq coperti, negli ultimi probabilmente meglio In un vino buono, spesso
cooperativa, dando vita a anni si è arricchito di qualsiasi altra parola, all’origine c’è una barbatella
quella che, alcuni anni dopo, ulteriormente di nuovi l’idea delle dimensioni sana, geneticamente
sarebbe diventata la più spazi adibiti a magazzini e del ruolo economico dei superiore, morfologicamente
grande azienda vivaistico- frigoriferi e di attrezzature Vivai Cooperativi Rauscedo. corretta dei Vivai
viticola del mondo. per la lavorazione ed il Dimensioni che, forse, Cooperativi Rauscedo.
Oggi, quei soci, oltre 200, packaging delle barbatelle. pochi si attenderebbero È importante saperlo.
coltivano a Rauscedo Nel Centro Sperimentale da un’azienda vivaistica.
1.200 ettari di vivaio e “VCR”, sorto agli inizi degli Ma il segreto, anche qui,
oltre 1.100 a portinnesti, anni ‘70 e poco distante dalla è negli uomini.
in grado di produrre più sede centrale, sono stati
di 65 milioni di barbatelle portati all’omologazione,
all’anno, suddivise in più ad oggi, ben 284 cloni “VCR”
di 4000 combinazioni. relativi a varietà da vino,
La vendita di barbatelle da tavola ed ai portinnesti.
ha raggiunto il record Nella cantina sperimentale,
storico di 63 milioni di vengono annualmente
unità, con una quota in effettuate oltre 350
esportazione del 38%. microvinificazioni.
Il prodotto VCR è presente Le degustazioni, oltre
ormai in tutti i Paesi viticoli a definire le caratteristiche
del mondo, grazie anche organolettiche dei vini ai fini
ai recenti investimenti dell’omologazione di nuovi
effettuati in California cloni, sono l’occasione
(1996) e in Francia (2002). per un dialogo costante con
I.P.
VIVaI COOPeRatIVI RaUSCedO
Via Udine, 39
33090 Rauscedo (PN)
Tel. 0427.948811
Fax 0427.94345
www.vivairauscedo.com
vcr@vivairauscedo.com