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I. Fino all’‘800, i Romani erano visti come forza positiva dagli storici, forza
civilizzatrice. I teorici Mansen e De Sanctis sostenevano la teoria
dell’ , per cui i Romani sarebbero stati coinvolti in
guerre alle quali non avrebbero voluto neppure partecipare e al culmine della
quali ottennero la (es. con la donazione di Attalo III, i Romani non
avevano idea di cosa fare di tali regni).
era egemone nel VI sec. a.C. tra le città fondate dai Fenici nel
Mediterraneo, molto forte nella e nella . Conflitti
tra e / , stesso giorno della battaglia di Salamina anche con
quelli di Imera. Tra e , lo storico Polibio (II sec. a.C.) racconta il
– siglato nel 509 a.C. (anno anche della nascita della
Repubblica e della costruzione del tempio di Giove Ottimo Massimo). Si tratta di
un trattato in traduzione greca, tradotto poi in latino moderno da un anziano di
Roma che sapeva leggere il latino arcaico.
Nel 282 a.C. tuttavia una città greca che sorgeva sulle rive calabresi del Golfo, ,
minacciata dai Lucani, richiese l’aiuto di Roma. I romani con gesto di sfida
inviarono una flotta davanti alle acque di Taranto. Nel 281 a.C. i avevano
affondato una nave romana e chiamarono contro i . Si tratta
dell’ in cui sono in perché entrambi devono
da , come anche nella , dove, i (mercenari
campani) chiamarono i contro i . Si verificò così lo scoppio di
una : in i Romani avrebbero costruito una per
fronteggiare . Essi misero a punto in poco tempo ciò che invece i
Cartaginesi avevano fatto in più tempo (di ciò non vi è alcuna ,
poiché si potrebbe supporre una in quel
momento o che i in realtà fossero già in ).
I sec. a.C.: di , da
(149–146 a.C.)
(200–197 a.C.)
I erano decisi a fare la e non a dichiarare ma , re di
,e li chiamarono contro la . Probabilmente i mercanti
erano a con i per avere più .
(195–192 a.C.)
COMMENTO ALLE DI , E
Il re di cui si parla nell’antefatto (Liv. 31, 14) non è Antioco III ma , colui
che stipulò il . Nella contesa fra e , quest’ultimo approfittò
della di per ottenere la sua , sebbene il suo obiettivo
fosse principalmente quello di ottenere l’area della . nel
168 a.C. provò ad ottenere l’ . restò alla corte di , fuggì poi in
e lì venne per conto di (a
dimostrazione della sua piccolezza d’animo), mentre , nemico cortese dalla
grandezza d’animo, venne invece , a seguito del
famigerato . Nel 183 a.C. verrà così messo
.
Essa contiene il ,
compilato per il compleanno di :
occasione per cui il consiglio aveva deciso di
distribuire cereali e compiere un sacrificio, un
banchetto e organizzare una
degli secondo il
. Erano stati scelti uomini per la
distribuzione di cereali ,
ma tale aveva richiesto
senz’altro delle . I responsabili della
banca pubblica detenevano circa 30 talenti,
ottenuti dai prestiti commerciali per la
. Bisogna anche
considerare il possedimento di somme a
favore del mantenimento della memoria
pubblica del re Eumene II e come segno di
gratitudine verso Attalo III, figlio di Eumene.
Tale complessa procedura finanziaria fu
studiata dall'economista Migiotte. La
datazione dell'iscrizione resta tuttavia
discussa perché alcuni pensavano che
Eumene fosse morto mentre altri no. La
cronologia del decreto risale ad un momento
avanzato della costruzione del ginnasio.
Gneo Pompeo Magno partì verso la Siria nel 67 per una contro i
, di fatto della (fenomeno molto diffuso nel
Mediterraneo e diversi furono anche i popoli che la pirateria, ad
esempio con il a ( , ), comprati
dai Romani). I partivano dal delle coste per raggiungere il ;
Pompeo aveva ottenuto diverse importanti in e per questo
considerato tale. Pompeo era un , ma comunque restò da ; nel
77 aveva avuto il comando (romano che aveva preso potere in
, dove aveva sobillato una , dai suoi guidati dal suo
vice ), il quale nel 72 venne . Tra 72/71 aveva e
un’altra contro dal 73. Nel 70 assieme a aveva ottenuto il
, benché troppo giovane e senza
. Se non fosse per il fatto che fu
, sarebbe stato il più grande condottiero romano. Nel 67 si decise di
intraprendere da parte di una per debellare i , che
infestavano il Mediterraneo, avendo il di quest’ultima nelle mani
di , un potere straordinario. Egli avrebbe goduto della ,
compiendo in tre mesi un’immane dai ,
nell’arco di un tempo brevissimo in proporzione secolare. Nel 66 i suoi sostenitori
chiesero al di il anche alle , dal
momento che in restò un problema che già con e poi si era
avvertito: il da Pompeo, venne ed grazie alla
(azione di Pompeo contro , eliminato nel 63 per via
dei fra lui e i sovrani locali).
(89/88 – 85/84 a.C.)
DI E
e . Dopo che Tigrane fu ,
, figlio di , fu fatto re, ma ciò che gli
aveva concesso lo trasse subito indietro, ossia la della .
sarebbe stato l’ultimo re della e di ciò ne danno prova sia gli ,
sia le altre testimonianze epigrafiche e non.
è il predecessore di . si arrese a
sperando di essere in , ma , ricevuta una
considerevole dagli , non il potere di o
e non per un sul ma
degli stessi . Assieme alle figlie di ,
ricevette richiesta di andare a l’ , della
reggenza della . A quel punto malato e anche fu
(un’altra sosteneva che egli scappò), secondo altri ,
che probabilmente .
Nasce nel 314 d.C. ad da una famiglia nobile, la quale lo indirizza verso
lo studio della retorica, per questo motivo venne mandato ad per
perfezionare lo studio della retorica. Fu educato come retore da .
Dopo il 340 lo troviamo come maestro di retorica a dove c’era
un’importante e famosa scuola di , poi si trasferisce a e poi
a (capitale sotto ).
Nel 354 si ritira ad fino al 393 quando muore durante il regno di
(che regna dal 379 al 395).
Lavorare al tempo di era veramente diverso rispetto a come lavorare al
tempo di , perché avevano totalmente tra di loro:
era (soprattutto per gli studi classici), a differenza invece di
che era . era , perciò riesce a trovare un’
con lo stesso .
Nel andavano di moda dei discorsi su ad esempio
l’ , della , dei , ma c’erano anche esercizi di stile
su alcuni momenti della .
scrive un discorso nel 363 dedicato a il
quale non aveva molta con gli , i quali erano rimasti legati al
con la figura di .
È maestro di retorica anche di (nasce a ,
sotto addirittura in una situazione di ).
Gli anche sotto si ribellarono gettando le statue della
famiglia imperiale e dell’imperatore stesso: atto considerato come .
Le opere di sono veramente molto grandi: basti pensare che ci è rimasto
tantissimo e questo è dovuto anche al fatto dei gusti di quel periodo, a
quanto pare , seppur abbastanza , piaceva a molti
ed è per questo motivo che ci sono rimaste gran parte delle opere.
É costituito da , da , da (addirittura considerato
il più ricco tra gli , contiene infatti più di 1500 lettere).
Dedica ben a : un amministratore di aveva iniziato
a fare un viaggio in e a devastare tutti : questa è del
384 e prende le di questi che sono stati
. Il in quest’opera è visto come qualcosa di .
Si contano:
i. di argomento vario ma anche di , scrive
delle cose che sono effettivamente lontane dalla realtà
ii. in omaggio a
iii. ( )
iv. (più di 1500) il cui è e cerca di imitare il più possibile gli
autori classici attici come Demostene, Isocrate, Platone ma anche autori della
prima età imperiale come Aristotele.