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1. INTRODUZIONE
2. CARATTERISTCHE FLUIDODIMANICHE DI UN’ALA
3. CARATTERISTCHE FLUIDODINAMICHE DI SEZIONE
1. INTRODUZIONE
W = f ({l i }, V, ρ, µ, α )
W
CW = = f ' ({λ i }, R N , α )
1 2 ρS V2
D
C D = f1 ({λ i }, R N , α ) =
1 2ρSV2
L
C L = f 2 ({λ i }, R N , α ) =
1 2ρSV2
M
C M = f 3 ({λ i }, R N , α ) =
1 2ρS c V2
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Le figure sono tratte da quelle riportate in W. F. Durand, “Aerodynamic Theory”, Vol. II, Division E, Berlin, Jiulius Sprinter,
1935
I dati si riferiscono alle esperienze eseguite su ali piane rettangolari, tutte aventi sezione
coincidente con il profilo Gottingen 389; con corda di 20 cm e allungamenti variabili da
1 (ala quadrata) a 7. I coefficienti di portanza e resistenza sono indicati con
C a e C vr rispettivamente, i valori sono moltiplicati per cento.
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C. Wieselsberger, A. Betz, L. Prandtl, ″Ergebnisse der Aerodynamischen Versuchsanstalt zu Gottingen“, Munchen und Berlin,
1925
1. Fissata l’incidenza α:
− Il coefficiente di portanza C L cresce con l’allungamento dell’ala;
dall’allungamento dell’ala.
α a , α a − α i = α e è l'incidenza effettiva.
I termini “indotta/o” e “induzione” sono legati all’interpretazione del fenomeno che,
sulla base anche di osservazioni del fenomeno fisico, dà alle estremità dell’ala una
particolare funzione.
Si supponga l’ala finita investita da una corrente uniforme di velocità asintotica V e
incidenza α . Le estremità generano un moto fluido che induce nei pressi dell’ala stessa
C D = C Di + C Dp
1 ⎛ 1 1 ⎞
α1 = α 2 + ⎜⎜ − ⎟ CL
π ⎝ AR 2 AR1 ⎟⎠
1 ⎛ 1 1 ⎞ 2
C D 2 = C D1 + ⎜⎜ − ⎟⎟ C L
π ⎝ AR 2 AR 1⎠
1 1
α AR = α ∞ + cL
π AR
1 1
C D AR = c D + c 2L
π AR
1 ⎡ ⎛ V ⎞
2
⎤
p = p 0 + ρ V02 ⎢ 1 − ⎜⎜ ⎟⎟ ⎥
2 ⎢⎣ ⎝ V0 ⎠ ⎥⎦
2
⎛V⎞ p 0 + 1 2 ρ V02
⎜⎜ ⎟⎟ =
⎝ V0 ⎠ 1 2 ρ V02
Valori superiori di (V V0 )
2
comportano, da un punto di vista analitico, pressioni
⎡ ⎛ V ⎞2 ⎤
p − p0
CP = = ⎢1 − ⎜ ⎟ ⎥
1 2 ρ V02 ⎢ ⎜⎝ V0 ⎟⎠ ⎥
⎣ ⎦
p0 − p ⎡ ⎛ V ⎞2 ⎤
σ= = − ⎢1 − ⎜⎜ ⎟⎟ ⎥ = − C P
1 2 ρ V02 ⎢⎣ ⎝ V0 ⎠ ⎥⎦
7 I. H. Abbott, A. E. Von doenhoff, “Theory of Wing Sections”, Dover Pubblications, Inc, New York1949
8 J. P. Breslin, P. Anderson, “Hydrodynamics of Ship Propeller”, Cambridge University Press, 1994
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I. H. Abbott, A. E. Von doenhoff, “Theory of Wing Sections”, Dover Pubblications, Inc, New York1949
(nell’ordine dei gradi) le curve presentano una evidente “sacca” dove, le resistenze
specifiche sono sostanzialmente costanti, con valori dipendenti da Reynolds e
confrontabili con quelli del coefficiente di attrito della lastra piana. Al di fuori di questo
campo, il coefficiente c D cresce sensibilmente con l’incidenza e il numero di
funzione della grossezza presenta un massimo assoluto, a suo volta crescente con
Reynolds (vedi figura).
Per quanto riguarda la resistenza, incrementi della grossezza del profilo determinano in
generale aumenti di c D ; si rileva, inoltre, un incremento dell’ampiezza della sacca dei
1,4
profilo liscio
CLmax
1,2
profilo rugoso
0,8
t/c
0,6
0 5 10 15 20 25
I profili simmetrici sono detti anche distribuzioni di spessori; infatti, associando ad essi
una linea media si perviene al profilo inarcato, caratterizzato dalla grossezza t c degli
La linea media è un profilo sottile per eccellenza con prestazioni fluidodinamiche simili
a quelle già viste. In particolare, il suo funzionamento si considera ideale quando gli
estremi sono punti di ristagno della corrente fluida. In tali condizioni sia il coefficiente
di portanza che l’incidenza sono dette ideali e indicate rispettivamente con c Li e α i .
I loro valori sono ovviamente funzione della geometria della linea, in particolare,
dell’inarcamento. Con approssimazione lineare si ritiene c Li = k f c , con k costante
reale.
Le figure di seguito riportate evidenziano le prestazioni del profilo della serie NACA 63
avente t c = 0.15 , inarcato con una linea media con f c = 0.0309 .
Sugli andamenti delle curve valgono le considerazioni di carattere generale già fatte per
il profilo simmetrico; è da rilevare:
− La curva del coefficiente di portanza trasla verso l’alto e presenta valore non nullo
all’incidenza zero. Ne segue che a pari valori dell’incidenza il profilo inarcato
presenta valori di c L sensibilmente superiori;
Variazione della pendenza della curva di portanza in funzione di t/c edi f/c
Variazione del coefficiente massimo di portanza in funzione t/c e di f/c per RN = 106
Per quanto riguarda la resistenza, le figure riportate mostrano come i valori minimi di
c D si possano ritenere indipendenti dall’inarcamento del profilo, ma crescenti
all’aumentare della grossezza, sicché si possa scrivere in generale:
c D MIN = a + b (t c )2
Variazione del coefficiente minimo di resistenza con f/c per i profili delle serie NACA aventi
t/c = 0.18