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Linee Guida Acque Meteoriche
Linee Guida Acque Meteoriche
per la gestione
sostenibile delle
acque meteoriche
Indice
p.03 Prefazione
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Gestione tradizionale
delle acque meteoriche
Di solito in natura solamente una piccola par- Nel caso invece di superfici impermeabilizzate,
te dell’acqua meteorica defluisce superficial- come ad es. tetti, pavimentazioni in asfalto o
mente. La maggior parte dell’acqua evapora calcestruzzo, defluisce superficialmente oltre il
o viene assorbita dallo strato superficiale del 90% della pioggia. Rimane dunque un’aliquota
suolo dove poi s’infiltra contribuendo all’ali- minima d’evaporazione e d’alimentazione della
mentazione della falda acquifera. Questo insie- falda. Si parla pertanto di un ciclo dell’acqua
me di fenomeni costituisce il ciclo dell’acqua nelle aree impermeabilizzate.
in condizioni naturali. Si calcola che nel caso
di superfici non pavimentate, con copertura Lo schema seguente mette a confronto il ciclo
vegetale, il deflusso superficiale è, di regola, dell’acqua nel caso di superfici non imperme-
compreso fra lo 0% ed il 20% del totale della abilizzate con quello di superfici impermeabi-
precipitazione. lizzate.
rapido ed elevato
elevata evaporazione ridotta evaporazione deflusso superficiale
da vegetazione e suolo dal suolo
ridotto deflusso superficiale
elevata alimentazione della falda acquifera ridotta alimentazione della falda acquifera
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L’approccio tradizionale al drenaggio urbano persegue a raccolta di tutti i deflussi meteorici dalle
superfici completamente impermeabilizzate, indipendentemente dal loro inquinamento. Le acque
meteoriche vengono immesse, secondo le condizioni locali, in un’apposita fognatura separata
per acque meteoriche oppure, assieme alle acque nere, nella cosiddetta fognatura mista.
L’impermeabilizzazione crescente del territorio dovuta all’urbanizzazione comporta i seguenti effetti negativi:
Il regime dei corsi d’acqua viene alterato. Le fognature sono sovraccaricate quando
piove intensamente.
L’immissione rilevante e repentina di acque
meteoriche convogliate tramite fognature com- Il notevole deflusso superficiale causato dalla
porta modificazioni all’andamento naturale crescente impermeabilizzazione del suolo viene
(regime) delle portate nei corsi d’acqua. So- in massima parte convogliato in reti fognarie,
prattutto in zone urbanizzate ad elevato grado che possono risultare idraulicamente insuffi-
d’impermeabilizzazione piccoli corsi d’acqua cienti a ricevere le piogge intense, determinan-
possono trasformarsi rapidamente in torrenti do quindi rigurgiti in strada.
in piena.
La gestione sostenibile delle acque meteoriche Segue la presentazione dei principi chiave del-
comporta evidenti vantaggi: la gestione integrata con descrizione della loro
• il ciclo naturale dell’acqua può essere man- realizzabilità tecnica. I principi chiave sono:
tenuto quasi inalterato oppure essere rista-
bilito; 1) contenere i deflussi delle acque meteoriche
• la qualità di vita nelle zone urbanizzate 2) recupero ed utilizzo delle acque meteoriche
può essere influenzata positivamente. 3) infiltrazione delle acque meteoriche
4) immissione delle acque meteoriche in
La gestione sostenibile comprende un insie- acque superficiali
me di possibili interventi dalla cui combina-
zione possono emergere - in dipendenza dalle
rispettive esigenze e dalle condizioni locali -
scenari particolari di gestione.
1 a) Pavimentazioni permeabili
E’ possibile evitare o ridurre l’impermeabiliz- L’impiego di pavimentazioni permeabili non va
zazione del suolo impiegando pavimentazio- limitato alle nuove costruzioni. In caso di risa-
ni permeabili, soprattutto quando l’uso delle namenti, manutenzioni o ampliamenti si può
superfici non necessita di rivestimenti molto ottenere una ripermeabilizzazione del suolo
resistenti. Ormai sono disponibili per mol- sostituendo rivestimenti impermeabili come ad
ti impieghi idonei materiali permeabili per es. asfalto, calcestruzzo o lastricati con giunti
la pavimentazione delle superfici. Deve però cementati con pavimentazioni permeabili.
essere verificato che il sottofondo e il sotto-
suolo abbiano una permeabilità sufficiente. Possono essere impiegate ad es. le seguenti
Le pavimentazioni permeabili sono partico- pavimentazioni permeabili. Sono da preferi-
larmente indicate per cortili, spiazzi, stradine, re le pavimentazioni inerbite rispetto a quelle
piste pedonali e ciclabili, strade d’accesso e non inerbite poiché consentono una migliore
parcheggi. depurazione delle acque meteoriche.
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1 a) Esempi di pavimentazioni permeabili
Prati
prato
La superficie è costituita da uno strato di terreno organico rin-
verdito a prato. La superficie viene costipata prima del rinver- 20-30 cm terreno
organico
dimento. La percentuale a verde è pari al 100%.
adatti per: superfici che non necessitano di particolare resi-
sottosuolo
stenza come ad es. campi gioco, percorsi pedonali o parcheggi
per automobili utilizzati saltuariamente
4-5 cm grigliato in
Grigliati plastici inerbiti plastica con prato
Sono grigliati in materie plastiche riempiti con terreno 3-5 cm pietrisco
organico e inerbiti. La percentuale a verde supera il 90%. 15-30 cm strato
portante in ghiaia
adatti per: parcheggi, strade d’accesso
sottosuolo
cubetti
Cubetti o masselli a fughe strette 3-5 cm pietrisco
I cubetti vengono posati con fughe strette riempite con sabbia.
15-30 cm strato
adatti per: stradine, strade e piazzali poco trafficati, piazzali portante in ghiaia
dei mercati, parcheggi, piste ciclabili e pedonali, cortili, terraz-
sottosuolo
ze, strade d’accesso, stradine
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Gestione sostenibile delle acque meteoriche
Possono inoltre essere impiegati anche asfalti e calcestruzzi drenanti. Si tratta di manti molto po-
rosi, permeabili e fonoassorbenti. Queste pavimentazioni sono particolarmente indicate per strade
e stradine, piazzali dei mercati, parcheggi, piste ciclabili e pedonali, cortili, aree di deposito.
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Gestione sostenibile delle acque meteoriche
1 b) Tetti verdi
I tetti verdi forniscono un utile contributo per mantenere il ciclo naturale dell’acqua. A seconda
della stratigrafia del tetto verde si possono trattenere fra il 30 ed il 90% delle acque meteoriche.
Considerato l’effetto depurativo del verde pensile, l’acqua meteorica in eccesso può essere im-
messa senza problemi in un impianto d’infiltrazione oppure in una canalizzazione. Il verde pensi-
le inoltre comporta ancora ulteriori vantaggi.
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Gestione sostenibile delle acque meteoriche
Qualità di acqua
potabile assolutamente E’ sufficiente acqua Consumo domestico di acqua potabile
necessaria: meteorica: 150 litri per persona al giorno
75 litri 75 Litri
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Componenti di un impianto di recupero ed utilizzo delle acque meteoriche
Generalmente vengono raccolte solamente le acque dei tetti. Alcune tipologie di copertura non
sono però del tutto idonee per la raccolta e l’utilizzo a scopo irriguo (ad es. coperture in rame,
zinco o piombo, senza trattamenti protettivi). Per un recupero a basso costo può essere suf-
ficiente un piccolo serbatoio per la raccolta delle acque meteoriche, ma quest’applicazione è
limitata all’utilizzo a scopo irriguo a causa della mancanza di filtro e pompa. Ormai sul mercato
molte ditte offrono una vasta gamma di sistemi modulari “chiavi in mano”. Un impianto d’utiliz-
zo dell’acqua meteorica è costituito dai seguenti componenti base:
• serbatoio
• filtro
Tetto dell’edificio
• pompa
• integrazione con acqua potabile
e seconda rete di condotte
• scarico di troppo pieno
Integrazione con
acqua potabile
da grondaia
Serbatoio pompa
Lavatrice WC Irrigazione
I serbatoi per l’acqua meteorica ne permettono l’accu-
mulo e la decantazione. Generalmente sono realizzati
in calcestruzzo o in materiale plastico e possono es-
sere collocati fuori terra, in cantina o interrati in modo
da garantire un’adeguata protezione dell’acqua accu-
mulata dagli effetti del calore, del gelo e della luce. Troppo
pieno
Il serbatoio dovrebbe avere una capacità d’accumulo
Serbatoio
di 20- 50 litri per metro quadrato di tetto in funzio-
ne della piovosità del luogo; per un tetto di 100 m2 il
serbatoio dovrà avere una capacità di ca. 2.000-5.000 Schema di raccolta e utilizzo
Troppo pieno in infiltrazione o in canale
delle acque meteoriche
litri. Il volume d’acqua del serbatoio dovrà bastare per (Fonte: Hafner, E., Naturnahe
un periodo senza piogge di tre settimane. Quasi tutti i Regenwasserbewirtschaftung,
costruttori forniscono sui loro siti internet il dimensio- Hydro Press, 2000; modificato)
namento corretto del serbatoio in base alla normativa di troppo pieno ad un fosso (depressione del terreno)
sull’utilizzo dell’acqua meteorica DIN 1989. d’infiltrazione, ad un pozzo perdente o ad una trincea
d’infiltrazione. Quando queste soluzioni non sono at-
Filtro tuabili lo scarico di troppo pieno può essere collega-
Il filtro separa le particelle sospese dall’acqua meteo- to alla fognatura mista o alla fognatura delle acque
rica. I filtri possono essere installati direttamente nel meteoriche. In ogni caso, lo sbocco del troppo pieno
pluviale, nel serbatoio oppure in una centralina di fil- deve essere protetto con una rete per evitare l’ingres-
traggio. Sono preferibili i filtri autopulenti installati a so di piccoli animali come ad es. topi. Il troppo pieno
monte del serbatoio. collegato alla fognatura deve essere provvisto di un
sifone affinché i gas fognari non risalgano al serbatoio.
Pompa Il sifone consiste in un pezzo di tubo piegato a forma
La pompa garantisce continuamente una pressione di U nel quale rimane sempre acqua. Per escludere il
sufficiente presso i diversi utilizzi. Vengono impiegate ritorno d’acqua dalla fognatura piovana o mista deve
prevalentemente pompe centrifughe. essere installata una valvola di non ritorno a seconda
della quota del troppo pieno. La valvola permette il
Integrazione con acqua potabile e seconda passaggio dell’acqua solamente verso la fognatura ed
rete di condotte impedisce invece il flusso in direzione contraria.
Per il trasporto dell’acqua meteorica ai vari utilizzi è
necessaria una seconda rete dedicata all’acqua meteo-
rica, che deve essere rigorosamente separata dalla rete
dell’acqua potabile. Tutte le condotte dell’acqua mete-
orica devono essere ben segnalate per evitare scambi
di condotte durante lavori di risanamento o ristruttu- Manutenzione degli impianti d’utilizzo delle
razione. Inoltre ad ogni rubinetto d’acqua meteorica acque meteoriche
dovrà essere affissa una targhetta riportante “acqua
non potabile”. I rubinetti devono anche essere dotati Nella progettazione degli impianti bisogna fare attenzione
di manopola asportabile affinché bambini o estranei
affinché non vengano installati componenti che necessita-
non bevano inavvertitamente l’acqua meteorica. Un im-
pianto d’utilizzo dell’acqua meteorica non garantisce il no di eccessiva manutenzione o siano sensibili a guasti.
totale approvvigionamento idrico della seconda rete e La pulizia dei filtri dovrebbe essere effettuata almeno due
quindi è necessario prevedere l’integrazione con acqua volte l’anno (primavera e autunno). La pulizia del serba-
potabile.
toio è necessaria solo se l’acqua diviene maleodorante
Scarico di troppo pieno oppure se lo strato dei sedimenti sul fondo del serbatoio
In caso di piogge intense il serbatoio si riempie rapi- è troppo spesso.
damente, l’acqua in eccesso dovrebbe preferibilmen- 11
te essere smaltita collegando la condotta di scarico
Gestione sostenibile delle acque meteoriche
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Gestione sostenibile delle acque meteoriche
Superfici d’infiltrazione
Fossi d’infiltrazione
Bacini d’infiltrazione
Superfici d’infiltrazione
Le acque meteoriche s’infiltrano su superfici piane in maniera omogenea senza possibilità d’accumulo.
Impieghi:
• infiltrazione attraverso terreno rinverdito
(prati, prati con piante perenni)
• infiltrazione attraverso una superficie
con pavimentazione permeabile (sterrati
inerbiti, grigliati inerbiti, cubettature con
fughe larghe inerbite, sterrati, blocchi
porosi, cubettature con fughe in sabbia,
asfalti e calcestruzzi drenanti)
• infiltrazione in superfici limitrofe ad aree
impermeabilizzate (ad es. infiltrazione
d’acque meteoriche stradali in scarpate
rinverdite)
Vantaggi: Note:
• buon rendimento depurativo, soprattut- • Deve essere evitata la costipazione
to nel caso di superfici a verde o con eccessiva della superficie di dispersione
pavimentazioni permeabili rinverdite durante la fase costruttiva.
• buon inserimento ambientale • Le superfici a prato dovrebbero essere
• possibilità d’utilizzo polifunzionale delle sfalciate almeno annualmente, asportan-
superfici do poi il materiale sfalciato.
• possibilità di svariate tecniche di realiz- • Nel caso di superfici con pavimentazio-
zazione ni permeabili (p.e. grigliati o cubettature
• di facile realizzazione inerbite) i muschi dovrebbero essere ri-
• manutenzione e cura agevolate mossi perché riducono la permeabilità.
(facile ispezionabilità)
Svantaggi:
• elevato fabbisogno di superficie
(di regola 25% -70% della superficie
impermeabile allacciata)
• nessuna capacità d’accumulo
• è necessaria una buona permeabilità
della superficie e del sottosuolo
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Gestione sostenibile delle acque meteoriche
immissione Impiego:
• infiltrazione a fianco di superfici
livello idrico max. 30 cm impermeabilizzate
Svantaggi:
• fabbisogno di superficie
(di regola 5% -25% della superficie
impermeabile allacciata)
• rischio di abusi per smaltimento illegale
di rifiuti
Fosso d’infiltrazione lungo
via Brennero a Varna
Note:
• Deve essere evitata la costipazione delle
superfici (ad es. prevedendo la pianta-
gione d’alberature oppure l’inserimento
di massi o paracarri).
• Le superfici dovrebbero essere sfalciate
almeno annualmente asportando poi il
materiale sfalciato.
• Nel caso di fossi lunghi e pendenti è op-
Fosso d’infiltrazione
lungo l’Autobrennero portuno l’inserimento di dossi.
a Campo di Trens • Nel caso di fossi accessibili, il livello
massimo d’acqua non deve superare 30
cm per il rischio d’incidenti a bambini.
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Gestione sostenibile delle acque meteoriche
Bacini d’infiltrazione
immissione
La dispersione in bacini è particolarmente in-
dicata per l’infiltrazione di acque meteoriche
livello idrico > 50 cm
raccolte da superfici estese (oltre 1 ha). Il baci-
no funziona come un fosso ma è più esteso e
più profondo. Il bacino viene realizzato su un
terreno organico 20-30 cm
fondo permeabile con uno strato superficiale
di terreno organico di spessore compreso fra
20 e 30 cm. Il bacino è generalmente asciutto; > 1,0 m
strato permeabile
dopo la pioggia si svuota generalmente entro
poche ore o al massimo entro due giorni.
livello max. falda
Bacino d’infiltrazione presso il casello autostradale di Bolzano Sud Bacino d’infiltrazione a Pianizza di Sopra, Caldaro
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Gestione sostenibile delle acque meteoriche
Trincee d’infiltrazione
Pozzi perdenti
Trincee d’infiltrazione
Le trincee d’infiltrazione sono scavi riempiti con ghiaia, granulato di lava oppure con elementi
prefabbricati in materiali plastici. L’acqua meteorica è immagazzinata nella trincea e s’infiltra len-
tamente nel sottosuolo. È inoltre possibile posare anche un tubo forato (tubo di dispersione) per
aumentare la capacità d’accumulo e per garantire una più regolare distribuzione delle acque mete-
oriche lungo lo sviluppo della trincea. Questi sistemi vengono realizzati quando mancano le super-
fici per realizzare i fossi d’infiltrazione oppure quando il suolo non è sufficientemente permeabile.
Inoltre, le trincee d’infiltrazione possono essere realizzate per l’immissione delle acque meteoriche
in eccesso derivanti dai tetti verdi o dagli impianti per il recupero delle acque meteoriche.
Impieghi:
• per superare uno strato superficiale di
suolo poco permeabile e raggiungere
immissione
materiali sciolti, elementi in plastica
uno strato più permeabile
• per sottosuoli con permeabilità mediocre
strato poco
tubo di dispersione
permeabile
Vantaggi:
• basso fabbisogno di superficie (di regola
strato permeabile
> 1,0 m meno del 10% della superficie imperme-
abile allacciata con un volume della trin-
livello max. falda
cea di 2-10 m3 per 100 m2 di superficie
impermeabile allacciata)
• buona capacità d’accumulo
• non vi sono particolari restrizioni per la
destinazione d’uso delle superfici al di
sopra della trincea
Note:
• E’ opportuno posare in opera un geotes-
suto, ai lati e sopra la trincea per evitare
l’intasamento della stessa da parte delle
particelle fini.
• I fanghi devono essere estratti regolar-
mente dal pozzetto di sedimentazione.
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Gestione sostenibile delle acque meteoriche
Pozzi perdenti
Sono un’alternativa alle trincee d’infiltrazio-
ne; in questo caso l’acqua meteorica s’infiltra
nel sottosuolo in modo concentrato, median-
te pozzo perdente. Questa tipologia è adat-
ta per centri abitati con limitata superficie a
immissione pozzo perdente
disposizione, perché ha un minimo fabbisogno
anelli filtranti
di superficie (inferiore al 1% della superficie ghiaia
strato poco
ssuto
allacciata). Come per le trincee d’infiltrazio- permeabile
geote
ne, possono essere immesse solamente acque
schermo
meteoriche scarsamente inquinate, previo
sabbia
pretrattamento che deve comprendere almeno strato
un’efficace sedimentazione. permeabile
> 1,0 m
materiali sciolti,
strato poco elementi in plastica
permeabile
tubo di dispersione
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Gestione sostenibile delle acque meteoriche
separatore classe I
Con il suolo filtrante si realizza la cosiddetta fitodepurazione, cioè una depurazione naturale
delle acque sfruttando le capacità epurative naturali del suolo e delle piante. Gli impianti di fito-
depurazione sono impiegati anche per il trattamento delle acque reflue quando non è possibile
l’allacciamento ad un impianto di depurazione centralizzato (un impianto di fitodepurazione è
stato realizzato a Verano). Si tratta di depressioni o bacini naturali con fondo impermeabilizzato
e riempiti di uno strato di terreno organico (suolo filtrante). L’acqua meteo-
rica, attraversando il suolo filtrante vegetato con piante viene depurata sia
meccanicamente che soprattutto, biologicamente. L’acqua depurata sfiora
attraverso il troppo pieno oppure defluisce tramite una condotta drenante.
vegetazione a canneto
~ 2%
ghiaia
impermeabilizzazione
sabbia
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Riferimenti di legge
Art. 46
Acque meteoriche e di lavaggio di aree esterne
1. Per le acque meteoriche non inquinate deve essere previsto il riutilizzo ed
in subordine la dispersione nel sottosuolo. Qualora ciò non sia possibile o
opportuno in rapporto alla situazione locale, tali acque possono essere sca-
ricate in acque superficiali. Le impermeabilizzazioni del suolo devono essere
ridotte al minimo.
(estratto)
Per ogni categoria d’acqua meteorica sono fissate idonee prescrizioni come riportato alle pagine
seguenti.
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Riferimenti di legge
derivanti dalle seguenti superfici: Misure di gestione: Sono ammesse anche soluzioni
• tetti in zone residenziali e miste; ++ contenere il deflusso di acque combinate di gestione, ad es.:
• piste pedonali e ciclabili; meteoriche: • tetto verde con troppo pieno in infiltra-
• impianti sportivi e di ricreazione; • pavimentazioni permeabili, tetti verdi zione (ev. con troppo pieno d’emergen-
• cortili in zone residenziali con traffico
++ utilizzo delle acque dei tetti za in acque superficiali);
motorizzato molto limitato;
• impianto d’utilizzo con troppo pieno
• strade in zone residenziali con traffico ++ infiltrazione (superficiale, superficiale
in infiltrazione (ev. con troppo pieno
giornaliero medio (TGM) inferiore a 500 e sotterranea combinata, sotterranea*)
d’emergenza in acque superficiali);
autoveicoli al giorno; * Impianti d’infiltrazione realizzati nei
• parcheggi con cubettature rinverdite, ev.
• parcheggi in zone residenziali a bassa piani interrati sono ammessi esclusiva-
con troppo pieno in acque superficiali;
densità abitativa, costituite prevalente- mente per le acque dei tetti.
• fossi d’infiltrazione lungo le strade in
mente da case singole, case a schiera, * Per superfici in rame, zinco e piombo,
zone residenziali ev. con troppo pieno
ecc. non rivestite, con superficie superiore a
in acque superficiali.
100 m2 pretrattamento tramite filtro
(ad es. filtro a zeolite).
– immissione in acque superficiali
(solo in casi eccezionali tecnicamente
motivati)
• Per superfici in rame, zinco e piombo,
non rivestite, con superficie superiore
a 500 m2 pretrattamento tramite filtro
(ad es. filtro a zeolite).
derivanti dalle seguenti superfici: Misure di gestione: Sono ammesse anche soluzioni
• tetti in zone industriali; ++ contenere il deflusso di acque combinate di gestione (ev. anche
• superfici impermeabilizzate di cortili ed meteoriche: con separazione delle acque di
aree di transito in zone miste, zone pro- • pavimentazioni permeabili, tetti verdi prima pioggia particolarmente
duttive e zone industriali; inquinate).
• strade con traffico giornaliero medio ++ utilizzo delle acque dei tetti
(TGM) fino a 5.000 autoveicoli al gior- ++ infiltrazione (superficiale, superficiale
no, escluse quelle in zone residenziali e sotterranea combinata)
con traffico inferiore a 500 autoveicoli – immissione in acque superficiali
al giorno; • pretrattamento almeno tramite pozzetto
• parcheggi a frequenza d’utilizzo da fanghi
bassa a moderata, come quelli di con- • per superfici in rame, zinco e piombo,
domini, d’edifici adibiti ad uffici, di sta- non rivestite, con superficie superiore
bilimenti dell’artigianato e dell’industria, a 500 m2 pretrattamento tramite filtro
di piccole attività commerciali, nonché (ad es. filtro a zeolite)
piazzali di mercati, parcheggi, ad uso • ev. trattamento più spinto e/o misure
stagionale, ecc.; di ritenzione
• cortili d’aziende agricole e d’aziende
zootecniche. – – infiltrazione (sotterranea)
• è vietato realizzare impianti d’infiltrazio-
ne nei piani interrati
• per superfici inferiori a 500 m2 pretrat-
tamento tramite pozzetto fanghi
• per superfici superiori a 500 m2 pretrat-
tamento tramite separatore di classe II
• per superfici in rame, zinco e piombo,
non rivestite, con superficie superiore a
100 m2 pretrattamento tramite filtro
(ad es. filtro a zeolite)
++ in genere sempre ammesso – problematico – – molto problematico, in genere non adatto
21
Riferimenti di legge
derivanti dalle seguenti superfici: Misure di gestione: Sono ammesse anche soluzioni di
• strade con oltre 5.000 autoveicoli al ++ contenere il deflusso di acque gestione combinate (ev. anche con
giorno (TGM); meteoriche: separazione delle acque di prima
• parcheggi con elevata frequenza di uti- • pavimentazioni permeabili pioggia particolarmente inquinate).
lizzo, come quelli di esercizi commerciali
medi e grandi, quelli nelle zone centrali ++ utilizzo delle acque meteoriche
dei centri abitati, ecc.; dei parcheggi ev. per l’irrigazione
• gallerie stradali con lunghezza superiore ++ infiltrazione (superficiale, superficiale
a 300 m. e sotterranea combinata)
solo attraverso il passaggio di uno
strato di terreno organico rinverdito
– immissione in acque superficiali
• per superfici inferiori a 500 m2 pretrat-
tamento tramite pozzetto fanghi
• per superfici superiori a 500 m2 pretrat-
tamento tramite separatore di classe II
• ev. trattamento più spinto e/o misure di
ritenzione
– – infiltrazione (sotterranea)
• per superfici inferiori a 500 m2 pretrat-
tamento tramite separatore di classe II
• per superfici superiori a 500 m2 pretrat-
tamento tramite separatore di classe I
++ in genere sempre ammesso – problematico – – molto problematico, in genere non adatto
22
Note bibliografiche
e link utili Note editoriali
Geiger, W. / Dreiseitl, H.: Neue Wege für das Editore
Regenwasser - Handbuch zum Rückhalt und Agenzia provinciale per l’ambiente,
zur Versickerung von Regenwasser in Bauge- Ufficio tutela acque, Bolzano
bieten, Oldenbourg Verlag, München, 1995
Autore
Mahabadi, M.: Regenwasserversickerung in dott. ing. Peter Kompatscher,
Stichworten: Planungsgrundsätze und Bauwei- Ufficio tutela acque
sen, Thalacker Medien, Braunschweig, 2001
Grafica
Arbeitsblatt DWA-A 138: Planung, Bau und Freigeist Srl, Bolzano
Betrieb von Anlagen zur Versickerung von Nie-
derschlagswasser, Deutsche Vereinigung für Foto
Wasserwirtschaft, Abwasser und Abfall e. V., dott. ing. Peter Kompatscher,
2005 Ufficio tutela acque
23
www.provincia.bz.it/tutelaacque