Sei sulla pagina 1di 15

Alto Adige/Südtirol

La terra delle mele


Mela Alto Adige IGP
L’Alto Adige rappresenta la più grande area chiusa di
coltivazione di mele d’Europa. Oltre il 10% del raccolto euro-
peo proviene dall’Alto Adige, cosi come una mela biologica
su tre a livello europeo è altoatesina. Tredici varietà di mela
sono state insignite del riconoscimento IGP (Indicazione Geo-
grafica Protetta), il marchio certificato dall’Unione Europea
che non solo ne tutela la provenienza, ma ne garantisce
anche la qualità controllata ... ed il sapore unico.

Fresche, succose e croccanti


Le mele dell’Alto Adige maturano in condizioni
ottimali: aria fresca e pulita, terreni fertili, clima
ideale ed un grande rispetto dell’uomo per la
natura grazie all’impiego di sistemi di coltiva-
zione in armonia con l’ambiente. Le Mele Alto
Adige IGP crescono ad un’altitudine compresa
tra i 200 e i 1.000 m di altitudine. Le giornate
calde e soleggiate e le notti fresche creano le
condizioni ottimali per esaltare le qualità orga-
nolettiche delle mele dell’Alto Adige. Per questo
sono intensamente ricche di sapore, croccanti e
succose, aromatiche e ben colorite, sane, fresche
e si conservano a lungo.
RUSSIA

EUROPA Kazakhistan
Lago Baikal
Storia del melo
Forme primitive del melo Lago Balchasch
Kopeth Mongolia
Dagh Lago Aral
La mela viene ALMATY Deserto Gobi Manciuria

Mar
innestata Mare Nero Usbekistan
Roma

e Ca
Kirgistan
Istanbul Pamir Tian Shan

spio
Via della seta
Turkmenistan
Via Tadschikistan Lanzhou
Atene del
la
set
a Afghanistan CINA
Mare Mediterraneo Iran Xi'an
Baghdad
I primi alberi di melo sono cresciuti nel Kaza-
kistan, nell’Asia centrale, dove ancora oggi si
trovano foreste di melo selvatico. ”Almaty”,
INDIA
già Alma Ata, capitale del Kazakistan, significa
nella lingua locale ”padre della mela”.

Lungo la via della seta, un’antichissima via com-


merciale tra Cina e Grecia, le piante di melo
giunsero in Europa occidentale, dove gli antichi
Greci cominciarono a coltivarle e a innestarle.

La mela in Europa
I Romani appresero la coltura del melo dai Gre-
ci e la diffusero nei paesi da loro conquistati.

Nel Medioevo furono soprattutto i conventi ad


occuparsi della pomicoltura e a custodire, in
un periodo tanto travagliato, le diverse varietà
e le conoscenze relative alla coltivazione della
mela.
Gli inizi della melicoltura Storia recente della frutticoltura
Per molti secoli alberi di melo furono piantati intensificandone il commercio. Allora la mela Fino alla metà del XIX. secolo non si conosceva Parassiti:
intorno ai masi e i loro frutti servirono per il con- era considerata un prodotto di lusso e giungeva una protezione efficace contro le malattie e i carpocapsa, afidi, coleotteri di melo, ragni, psille,
sumo delle famiglie contadine. Questi “frutteti” fin sulle tavole delle corti imperiali di Vienna, parassiti degli alberi da frutto. Negli anni Venti cocciniglie, insetti minatori e altri.
fornivano alimenti preziosi e godevano anche Berlino e San Pietroburgo. si diffusero i primi prodotti fitosanitari e furono Animali utili:
di una speciale tutela giuridica. introdotte innovazioni tecnologiche (trattori, coccinellidi, crisopodi, sirfidi, branconidi, paridi,
Gli interventi di rettifica del corso dell’Adige irroratrici, pacciamatrici, ecc.). donnole e.a.
Per il trasporto della frutta oltre i confini ci si (1880–1890) portarono alla bonifica del fondo-
serviva di appositi servizi a cavallo e dei cosid- valle, rendendo così disponibili preziose aree Al posto di pochi alberi di grandi dimensioni
detti “Kraxenträger”, portatori di gerle, che per la coltivazione del melo. In questo periodo arrivarono dapprima le palmette e le piantagio-
portavano diverse varietà di frutta locale, siste- i commercianti di frutta costruirono i primi ma- ni ad alta densità. Le dimensioni degli alberi si
mata su una pesante struttura di legno, verso gazzini per lo stoccaggio del raccolto. Alla fine ridussero sempre di più e vennero introdotte
nord attraverso i passi alpini. del XIX. secolo nel Burgraviato si costituirono nuove varietà (Golden Delicious, Red Delicious,
le prime cooperative di frutta. Morgenduft, Jonathan).
La costruzione della linea ferroviaria del Bren-
nero nel 1867 agevolò l’esportazione delle mele Nel 1988 fu fondato il gruppo di lavoro per la
produzione integrata AGRIOS. Grazie a col-
tivazioni a basso impatto ambientale si intende-
va incrementare la quantità di insetti utili da
impiegare nella lotta contro i parassiti.

Nel 2005 l’Unione Europea pose sotto tutela la


definizione “Mela Alto Adige IGP”. La cosid-
detta “Indicazione Geografica Protetta” (IGP)
certifica la provenienza e la qualità delle mele
altoatesine.
La frutticoltura
La coltivazione integrata Le misure ecologiche alle quali si ricorre nei La coltivazione biologica Questo metodo tiene conto anche dell’in-
frutteti dell’Alto Adige sono: fluenza degli astri sulla vita delle piante e
La coltivazione integrata impiega le forze in- A partire dagli anni Ottanta anche in Alto
> predisposizione di nidi artificiali per gli uccelli sull’efficacia delle cure colturali.
site nella natura, rispetta gli insetti utili e pro- Adige alcuni pionieri cominciarono a coltivare
utili (cinciallegra, upupa e altri)
muove la loro diffusione attraverso il ricorso a con metodi biologici. Successivamente si affer-
> impiego di reti contro i maggiolini La coltivazione biologica favorisce il riciclo
tecniche ecologiche mirate. marono due metodi di coltivazione:
> mantenimento nei frutteti di mucchi di sassi naturale dei materiali in azienda attraverso l’im-
e rami per fornire nascondigli agli antagonisti piego, ad esempio, di concimi organici prodotti
Il 96 % dei frutticoltori segue le direttive > la coltivazione bio-organica, che prevede
del topo campagnolo (donnole, serpenti) nell’azienda stessa. Tale tecnica sfrutta anche
AGRIOS per la coltivazione integrata, secondo l’utilizzo di tecniche naturali e rifiuta l’impiego
> adozione del metodo della confusione ses- la naturale resistenza delle piante contro le ma-
cui il frutticoltore deve poter fruire di una di fitofarmaci e fertilizzanti chimico-sintetici;
suale con l’impiego di feromoni e dispenser lattie fungine e i parassiti. Uno dei presupposti
formazione specifica e deve tenersi costante-
per impedire alla farfalla della carpocapsa di fondamentali di questo tipo di coltivazione è la
mente aggiornato. Le norme impongono inoltre > la coltivazione biodinamica, che prevede
accoppiarsi. scelta accurata del luogo in cui praticarla.
di scegliere tra una ristretta gamma di fitofar- l’utilizzo delle stesse tecniche della coltiva-
maci da impiegarsi esclusivamente al raggiun- zione organica, ma in più applica gli insegna-
Il frutteto viene concimato solo con la quantità La produzione biologica rappresenta il 5 % circa
gimento della soglia di tolleranza. menti dell’antropologo Rudolf Steiner, per
di nutrienti minerali e organici necessari in della produzione totale di mele dell’Alto Adige,
base all’analisi del terreno. Non è consentito fare in modo che ogni tecnica applicata sia in
con una tendenza al rialzo.
l’uso di erbicidi nocivi per il terreno. sintonia con l’ecosistema globale terrestre.
Alto Adige, la terra delle mele

Area di coltivazione del melo Clima


Con i suoi 18.400 ettari l’Alto Adige rappre- La produzione di mele in Alto Adige è pratica- L’Alto Adige è collocato su una terrazza soleg- Il clima alpino-continentale si fa sentire nelle
senta la più ampia area chiusa di coltivazione ta da 7.000 aziende familiari mediamente di giata sul versante meridionale dell’arco alpino. fresche notti dell’estate avanzata e d’autunno.
dell’UE. L’area è posta al 46° grado di latitudine piccole dimensioni. La superficie media delle Il territorio vanta un clima mediterraneo con Alle calde temperature diurne seguono fresche
per una lunghezza di ca. 100 km da Salorno nella aziende è di di 2,5 ettari. Tali superfici sono estati e autunni caldi e primavere per lo più notti autunnali, che fanno sì che il frutto ac-
Val d’Adige (200 metri s.l.m.) fino alla zona di spesso distribuite su diversi appezzamenti che caratterizzate da abbondanti piogge. quisisca la sua caratteristica colorazione rossa
Malles in Val Venosta (1.000 metri s.l.m.), all’al- possono essere anche molto distanti tra loro. e gialla e sviluppi ulteriori preziosi zuccheri,
tipiano del Renon e la Valle d’Isarco centrale Il 2,5 per cento della superficie totale dell’Alto La particolare qualità del frutto è dovuta ai 300 aromi e vitamine.
intorno a Bressanone. Adige è dedicato alla frutticoltura. giorni di sereno e alle oltre 2.000 ore di sole di
cui la regione gode annualmente. Le precipita-
zioni medie annue di 800 mm sono sufficienti
per l’approvvigionamento di base delle coltiva-
zioni frutticole. Durante i mesi estivi partico-
VIPITENO larmente caldi e secchi il coltivatore deve
Alta Valle Isarco
provvedere all’irrigazione aggiuntiva delle
ALTO ADIGE Sciaves
BRUNICO piantagioni.
Riffiano BRESSANONE Val Pusteria
Val Venosta
In primavera, al momento della fioritura, si han-
rco

MERANO
Isa

Sluderno
no spesso gelate notturne. Con temperature
Val

Naturno
lle

Silandro Lana CHIUSA


Va
d'A

Auna di Sotto sotto lo zero si attiva l’irrigazione antibrina.


dig

Terlano
L’acqua ghiaccia sugli alberi e il calore che vie-
e

BOLZANO
Laives
ne dal congelamento dell’acqua impedisce che
Appiano
Bassa Atesina
la temperatura scenda a valori tali da danneg-
Caldaro
Ora
area di coltivazione del melo giare le gemme e i fiori.
Salorno
La raccolta e la conservazione Indicazione Geografica Protetta Per ottenere il marchio IGP bisogna soddisfare
i seguenti requisiti:
Nel fondovalle la raccolta comincia a metà L’Indicazione Geografica Protetta è un marchio
> legame inequivocabile e dimostrato tra pro-
agosto con la varietà Gala e termina a novembre di qualità attribuito dall’UE. Dal 2005 13 varietà
venienza, qualità di pregio e tradizione del
con la varietà Pink Lady®. di mele altoatesine sono state riconosciute
prodotto;
nel corso degli anni a livello comunitario come
> presenza di un ente che rappresenti gli inte-
Le apparecchiature ausiliarie tradizionalmente specialità regionale e protette contro la con-
ressi del settore (Consorzio Mela Alto Adige);
impiegate nella raccolta erano le “Loanen” traffazione e l’utilizzo abusivo. Il marchio ne
> la produzione, la trasformazione e la lavora-
(scale), i “Tschaggel” (sacchi) e le “Steigen” garantisce l’origine e il metodo tradizionale di
zione del prodotto deve avvenire all’interno
(casse). Dagli inizi degli anni Settanta si lavora produzione e documenta il legame tra la produ-
di un’area geografica determinata;
con mezzi moderni di raccolta come il cassone zione della mela e la sua lavorazione nella zona
> la coltivazione deve avvenire nel rispetto
che può contenere ca. 320 kg di prodotto, il d’origine dell’Alto Adige.
delle direttive per la produzione integrata o
muletto e i vari mezzi ausiliari per la raccolta
biologica;
(impalcatura, secchio, ecc.). I cassoni pieni
> elevati standard per calibro, colore, rugginosi-
di mele vengono trasferiti al magazzino dove
tà e tenore zuccherino;
vengono depositati in celle frigorifere ad at-
> un organismo di controllo indipendente
mosfera controllata. Il freddo e la mancanza di
garantisce il rispetto delle regole.
ossigeno portano le
mele in uno stato di ibernazione e di lunga con-
servazione. Con questa tecnica di conservazio-
ne detta ad atmosfera controllata (CA) le mele
si possono conservare fresche fino a 8 mesi.

Il raccolto delle mele in cifre:


Raccolta totale: ca. un milione di tonnellate
di cui:
da tavola: 85 %
biologiche: 5 %
per uso industriale: 10 %
La raccolta in Alto Adige rappresenta ca. il 10–12 %
della produzione complessiva UE.
I lavori del frutticoltore Le api impollinano i fiori del melo consentendo
di ottenere ricchi raccolti. Prima della fioritu-
Rami troppo cresciuti vengono potati o piegati
verso il basso.
ra il frutticoltore si accorda con l’apicoltore
Lavori da eseguire d’inverno Lavori da eseguire in primavera affinché, durante la fioritura, sia garantita la Lavori da eseguire d’autunno
Il frutticoltore taglia i rami troppo grossi e super- È questa la stagione in cui il frutticoltore presenza nei frutteti di numerosi popolazioni
In autunno il frutticoltore prepara la raccolta: i
flui in cima alle piante giovani. Per evitare una prepara le eventuali nuove piantagioni. A tal di api.
macchinari necessari devono essere controllati
crescita troppo vigorosa verso l’alto, i polloni fine deve arare la terra per renderla soffice. Le
per assicurarne il perfetto funzionamento e le
vengono piegati verso il basso con uno spago. piantine cresciute nei vivai vengono piantate Lavori da eseguire d’estate casse di raccolta sono prelevate dai magazzini.
Gli alberi in piena produzione vengono privati nel terreno. Il frutteto viene adeguatamente Il frutticoltore dirada a mano i frutti superflui Il frutticoltore controlla il quaderno di campa-
dei rami superflui e dei rami fruttiferi vecchi, concimato, affinché le nuove piante disponga- e danneggiati. In caso di siccità egli mette in gna e lo esibisce al servizio controllo qualità.
innescandone il rinnovamento. In tal modo le no degli elementi nutritivi necessari alla loro funzione l’irrigazione sovracchioma o quella a Dopo la raccolta il frutticoltore raccoglie cam-
piante giovani e quelle destinate al raccolto crescita. Durante le notti a rischio di brina il gocce. L’erba nello spazio interfilare viene rego- pioni di terreno per l’analisi chimica e provvede
ricevono una forma conica che permette alla frutticoltore sorveglia l’andamento della tem- larmente tagliata e lasciata a terra dove funge alla concimazione dell’impianto.
luce di penetrare anche all’interno della pianta, peratura nei frutteti basandosi sui valori delle da importante fonte nutritiva per i microorga- Se intende creare una nuova piantagione, il
condizione necessaria per produrre frutta di stazioni di rilevamento meteorologico del Cen- nismi del terreno. frutticoltore sradica le vecchie piante, elimina
buona qualità e in quantità regolare. tro di Consulenza. Se la temperatura scende Gli alberi vengono regolarmente monitorati per le radici e lavora il terreno per renderlo soffice.
Durante l’inverno il frutticoltore si aggiorna sotto lo zero attiva l’impianto di irrigazione verificare la presenza di insetti nocivi ed utili.
partecipando a convegni, seminari e corsi di antibrina. Il calore che si libera dal congela- In caso di necessità si ricorre a prodotti fitosa-
formazione. Inoltre provvede alla manutenzio- mento dell’acqua protegge i delicati fiori dalle nitari selettivi a basso impatto ambientale.
ne dei suoi macchinari. basse temperature.
La commercializzazione
La più grande organizzazione di produttori le mele tagliate a pezzi confezionate in buste Il mondo dei marchi Il marchio Val Venosta è il marchio della VI.P,
dell’Alto Adige è il Consorzio delle Coopera- salva-freschezza. l’Associazione delle Cooperative Ortofrutticole
tive Ortofrutticole dell’Alto Adige VOG Una piccola quantità del raccolto (ca. 6 %) vie- della Val Venosta. Esso garantisce la provenien-
che conta 16 cooperative associate. Il consorzio ne commercializzata tramite tre società d’asta za del prodotto dalla Val Venosta, la qualità
riunisce ca. 5.000 aziende con una superficie (Asta Frutta Alto Adige). L’1 % viene commer- particolarmente elevata e l’attenta tecnica di
produttiva di 10.800 ettari ed una produzione cializzato dall’associazione dei commercianti coltivazione. Le mele a marchio Val Venosta
di ca. 600.000 t all’anno. privati riuniti nella Fruttunion. sono commercializzate nei mercati principali
Il marchio Mela Alto Adige IGP viene utilizza-
L’Associazione delle Cooperative Ortofrut- Il 60 % circa della produzione altoatesina viene della VI.P.
to da tutte le società di commercializzazione
ticole della Val Venosta VI.P commercializza distribuito sul mercato italiano in base alla
altoatesine per l’esportazione, soprattutto
mele, fragole e verdure. Riunisce ca. 1.700 soci stagione commerciale. Il mercato d’esportazio- Le varietà “Club” Pink Lady®, Kanzi®, Rubens®,
al nord e centro Europa. Assicura al prodot-
con una superficie produttiva di circa 340.000 t ne più importante è la Germania con una quota Modì® e Jazz® vengono commercializzate con il
to un’immagine unitaria sui mercati esteri,
di mele, 2.500 t di ortaggi e 690 t di fragole. del 15 % circa. Seguono la Scandinavia, la Spagna proprio marchio.
garantendo al contempo l’origine geografica,
I soci delle due organizzazioni gestiscono la e i paesi nordafricani.
l’utilizzo di sistemi di produzione tradizionali e
VOG Products, impresa di trasformazione che
la tracciabilità di filiera.
produce soprattutto concentrato di mela, mele Selezione e confezionamento
secche o surgelate in pezzi e mele Solid Pack.
Dopo il prelievo dalle celle frigorifere le mele Il marchio Marlene® è stato lanciato dalla
Una novità nel segmento convenience sono
vengono selezionate secondo il calibro, il co- VOG nel 1995. Viene utilizzato soprattutto
lore, la rugginosità e i danni alla buccia. Prima sul mercato italiano e su quelli dell’Europa
del confezionamento le mele vengono lavate e meridionale. Marlene è sinonimo di innovativa
spazzolate in acqua potabile. ricchezza varietale per tutti i gusti. Deve il suo
Sul mercato sono disponibili confezioni di varia successo alla tradizione frutticola altoatesina
grandezza. Quantità più piccole sono conte- e ad uno standard qualitativo elevato. Simbolo
nute in vassoi da 4, 6 e 8 frutti. Per quantità del marchio Marlene è il simpatico albero di
maggiori si usano sacchetti da uno o due kg o mele che consegna personalmente i suoi frutti
cartoni da due a dodici kg. appena colti ai consumatori.
Trasformazione
Le mele possono essere trasformate in prodotti
diversi.

> Il succo di mela, filtrato o non filtrato, è ricco


di minerali e vitamine. Mescolato con l’acqua
minerale diventa una bevanda particolar-
mente dissetante.
> Dal succo di mela si ottiene il sidro, il quale,
fermentato, sviluppa delicate sostanze
aromatiche e diventa aceto di mele, che i
gastronomi considerano un prezioso esalta-
tore di sapore.
> Dalle varie tipologie di mela si ottengono
distillati monovarietali.
> Una novità nel segmento convenience sono
le mele in pezzi. La mela viene tagliata e il
torsolo eliminato. Le fette, pronte per essere
consumate, vengono confezionate in una
busta salva-freschezza. Grazie all’aggiunta
di vitamina C il prodotto rimane fresco per
10 giorni.
> La frutta essiccata è disponibile in numero-
se varianti ed è la base ideale per una sana
merenda.
Potatura fai da te Mela e bellezza
I meli vengono potati principalmente d’inverno. Crema, balsamo e latte a base di mela: in
In questo modo si conservano i rami fruttiferi passato i rimedi casalinghi a base di mela erano
e l’albero rimane “in forma”. Qualora si intenda molto diffusi. Oggi si registra un rinnovato
rallentare la crescita dei polloni, è consigliabile interesse verso tali prodotti.
tagliare i rami in eccesso e troppo vigorosi
(oltre 40/50 cm) nella seconda parte dell’estate. Creme, balsami e latte alla mela vengono oggi
impiegati nella cosmesi moderna. La mela pos-
Piante giovani siede lo stesso pH della nostra pelle ed è quindi
> È consigliabile dare alla pianta una forma ideale per l’utilizzo in applicazioni cosmetiche.
conica (come un albero di Natale), ciò per-
mette di sfruttare bene la luce Bagni aromatici alla mela vengono proposti ad
> tagliare i polloni più vigorosi esempio alle Terme di Merano. I principi attivi
> piegare verso il basso i rami fruttiferi corti della mela, soprattutto la pectina, rendono la
(con lunghezza inferiore ai 40 cm) pelle liscia e morbida.
> tagliare i rami cresciuti troppo in basso sul
tronco (sotto i 50 cm)
> sfoltire i rami doppi e quelli cresciuti troppo
fitti sul tronco
> mantenere i rametti deboli che portano fiori

Piante mature
> Mantenere snella la cima
> accorciare i rami vecchi
> diradare i rami troppo folti
> rimuovere i rami secchi e malati
Ricetta di Waltraud Werdaner, Val Gardena

Ricetta di Karin Longariva


Strudel di mele Chutney di mele speziato
INGREDIENTI PER 1 Strudel PREPARAZIONE INGREDIENTI PER 4 VASETTI PREPARAZIONE
Per la pasta frolla: Tutti gli ingredienti devono essere a temperatura ambiente. DA 250 ml Legare con lo spago i rametti di timo e maggiorana per fare un
400 g di farina, 125 g di zucchero, Imburrare la placca da forno con poco burro e riporla in un luogo 6 mele dell’Alto Adige, Golden mazzetto. Sbucciare la cipolla e tagliarla a dadini piccoli, farla ap-
250 g di burro, 1 uovo, 1 bustina di fresco. Impastare tutti gli ingredienti per la pasta frolla, coprirla Delicious o di altro tipo passire in padella nell’olio, aggiungere le mele sbucciate e tagliate a
lievito in polvere per dolci, 1 bustina con un canovaccio e riporla in frigorifero. Lavare le mele, sbucciar- 2 rametti di maggiorana dadini, il mazzetto di aromi, la pectina e l’aglio schiacciato e mesco-
di zucchero vanigliato, scorza di le, eliminare il torsolo, dividerle in quattro, affettarle e unirle agli 2 rametti di timo lare bene tutti gli ingredienti. Aggiungere i due tipi di aceto, 150 ml
limone grattugiata, 1 presa di sale altri ingredienti del ripieno. Lavorare ancora brevemente la pasta, 100 g di cipolla bianca di acqua e cuocere lentamente, mescolando ogni tanto. Dopo circa
Per il ripieno: stenderla con il mattarello su un piano infarinato e disporla sulla 1 cucchiaio di olio di colza 5 minuti aggiungere l’uvetta e portare a cottura per altri 15 minuti.
8 mele dell’Alto Adige, Golden Deli- placca da forno. Se necessario, tagliare la pasta in eccesso. Versare 400 g di pectina Eliminare il mazzetto di erbe aromatiche, insaporire con il sale e la
cious o di altro tipo, 40 g di uvetta il ripieno di mele sulla pasta, arrotolare lo strudel su sé stesso e 1–2 spicchi d’aglio noce moscata. Riempire con il composto i vasetti caldi precedente-
sultanina, 20 g di pinoli, 2 bustine di spennellarlo con l’uovo. Con la pasta rimasta tagliare delle striscioline 300 ml di aceto di vino bianco mente sterilizzati, chiuderli subito con un coperchio pulito e tenerli
zucchero vanigliato, 40 g di pangrat- per decorare lo strudel a piacere. Spennellare di nuovo con l’uovo e 100 ml di aceto di mele capovolti fino a quando non si saranno raffreddati.
tato, 10 g di zucchero, 1 punta di can- infornare a 180° C per 50–60 minuti. 80 g di uvetta sultanina
nella, scorza di limone grattugiata, sale Questo chutney si abbina benissimo a formaggi di capra e di peco-
20 ml di rum, uovo per spennellare, Suggerimento: Con questa pasta frolla si possono fare diversi 1 presa di noce moscata ra o con un piatto di formaggi misti.
zucchero a velo per guarnire biscotti, arricchendola con cacao, noci, cocco tritato ecc.
Informazioni in rete

Ricetta di „Südtiroler Bäuerinnen”


Mela Alto Adige IGP
www.melaaltoadige.com
Museo della frutticoltura
www.obstbaumuseum.it
Agriturismo in Alto Adige
www.gallorosso.it
Vacanze in Alto Adige
www.suedtirol.info
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige
www.provincia.bz.it
VOG Consorzio delle Cooperative
Mousse di mela Ortofrutticole dell’Alto Adige
www.vog.it
INGREDIENTI PER 4 PERSONE PREPARAZIONE VI.P Associazione dei produttori
6 mele grandi dell’Alto Adige Sbucciare le mele e tagliarle a spicchi. Aggiungere le spezie in un ortofrutticoli della Val Venosta
½ bastoncino di cannella sacchetto di tè. Cucinare il tutto in una casseruola con l‘utilizzo del
www.vip.coop
5–6 chiodi di garofano vapore. Rimuovere le spezie, schiacciare le mele o farle a purea.
Fruttunion
3–4 pezzetti di buccia di limone Servire la mousse di mela calda o fredda.
www.fruttunion.com
Asta Frutta Alto Adige
www.astafrutta.it
Unione Agricoltori e Coltivatori diretti
sudtirolesi
www.sbb.it
Centro di Consulenza A cura di: Consorzio Mela Alto Adige
www.beratungsring.org Fotografie: Frieder Blickle, Wolfgang Drahorad, Andreas Marini
Centro di Sperimentazione Laimburg Le ricette sono tratte dai libri „Die Lieblingsrezepte der Südtiroler
Bäuerinnen“ (Strudel di mele) e „Genussland Südtirol“ (Chutney
www.laimburg.it di mele speziato), ©Löwenzahn Verlag, Ricetta Mousse di mela:
Scoprite tante altre ricette su: Associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi
www.prodottitipicialtoadige.com/ricette Stampa: Fotolito Varesco, 6° edizione giugno 2016
789/1606/5000
Per informazioni:
Consorzio Mela Alto Adige
Via Jakobi 1/A
39018 Terlano

info@melaaltoadige.com
www.melaaltoadige.com

Potrebbero piacerti anche