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N O R M A I T A L I A N A CEI

Norma Italiana

CEI 20-58
Data Pubblicazione Edizione
1999-06 Prima
Classificazione Fascicolo
20-58 5206
Titolo
Cavi aerei da distribuzione per tensioni nominali Uo/U (Um): 0,6/1 (1,2) kV

Title
Overhead distribution cables of rated voltage Uo/U (Um): 0,6/1 (1,2) kV

CAVI E APPARECCHIATURE PER DISTRIBUZIONE

NORMA TECNICA

COMITATO
ELETTROTECNICO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
ITALIANO
SOMMARIO
La presente Norma CEI riguarda i cavi aerei per distribuzione di energia. Rispetto al Documento di Armo-
nizzazione da cui deriva, questa Norma tratta soltanto le Parti 1 - 2 - 7 e 8.

DESCRITTORI
Installazione elettrica; Conduttore isolato; Conduttori assiemati; Linee elettriche aeree; Conduttore;
Guaina protettiva; Polietilene; Caratteristiche; Dimensioni; Prova; Contrassegno;

COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI


Nazionali

Europei (PEQ) HD 626 S1:1996-02; HD 626 S1/A1:1997-03;


Internazionali

Legislativi

INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana CEI 20-58 Pubblicazione Norma Tecnica Carattere Doc.

Stato Edizione In vigore Data validità 1999-8-1 Ambito validità Europeo


Varianti Nessuna
Ed. Prec. Fasc. Nessuna

Comitato Tecnico 20-Cavi per energia


Approvata dal Presidente del CEI in Data 1999-6-1
CENELEC in Data 1995-11-28
Sottoposta a inchiesta pubblica come Documento originale Chiusa in data 1995-9-1

Gruppo Abb. 4 Sezioni Abb. A


ICS 29.060.20;
CDU

LEGENDA
(PEQ) La Norma in oggetto recepisce con modifiche le Norme indicate dopo il riferimento (PEQ)

© CEI - Milano 1999. Riproduzione vietata.


Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI.
Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di varianti.
È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione o variante.
PREMESSA
Questo Documento di Armonizzazione e la sua Modifica A1 sono stati preparati
dal Comitato Tecnico 20 “Cavi Elettrici” del CENELEC.
La Parte 1 dell’HD 626 contiene i Requisiti Generali applicabili ai cavi aerei per
distribuzione e derivazione, specificati nelle sezioni particolari delle Parti 3, 4, 5,
6, 7 e 8, in cui sono previsti solo anime cordate a fascio.
La Modifica A1 concerne cavi unipolari e per derivazione con neutro concentrico,
specificati nelle sezioni di nuova introduzione 9 e 10, nonché alcune modifiche
alla sezione 4-F.
La Norma risultante dalla fusione dei due documenti HD 626 e HD 626/A1 con-
tiene le seguenti Parti, disposte in funzione delle principali caratteristiche costrut-
tive dei cavi in essa previsti:

HD 626 Parte 1 - Requisiti Generali


HD 626 Parte 2 - Metodi di Prova Addizionali
HD 626 Parte 3 - Cavi autoportanti isolati in PE (anime cordate a fascio)
HD 626 Parte 4 - Cavi autoportanti isolati in XLPE (anime cordate a fascio)
HD 626 Parte 5 - Cavi con organo portante isolati in PE (anime cordate a fa-
scio)
HD 626 Parte 6 - Cavi con organo portante isolati in XLPE (anime cordate a
fascio)
HD 626 Parte 7 - Cavi autoportanti con isolamento e guaina in XLPE (anime
cordate a fascio)
HD 626 Parte 8 - Cavi con organo portante isolati in XLPE e guaina in PVC
(anime cordate a fascio)
HD 626 Parte 9 - Cavi unipolari
HD 626 Parte 10 - Cavi per derivazione con conduttore di neutro concentrico

La Parte 1 di questa Norma contiene i Requisiti Generali applicabili ai cavi aerei


per distribuzione e derivazione specificati nelle sezioni particolari delle Parti 3, 4,
5, 6, 7, 8, 9 e 10.
Ciascuna delle Parti da 3 fino a 10 inclusa contiene un certo numero di sezioni, e
il Technical Board ha concordato (D68/047, Bruxelles, Giugno 1991) che i Comi-
tati Nazionali possono, al presente, implementare nella lingua nazionale solo le
sezioni applicabili nel loro Paese. Resta tuttavia l’obbligo di annunciare pubblica-
mente l’entrata in vigore dell’intero HD con titoli e numerazione, e anche di riti-
rare qualsiasi Norma nazionale in conflitto con esso.
La numerazione delle pagine riflette la sistemazione in Parti e Sezioni Particolari, ad
esempio la pagina 5-D-6 è la pagina 6 della Sezione Particolare D della Parte 5.
Riferimenti ad altri Documenti Armonizzati, Norme Europee e Norme Internazio-
nali sono dati nelle Parti o nelle Sezioni Particolari.
La bozza dell’HD 626 è stata sottoposta a voto formale ed è stata approvata dal
CENELEC come HD 626 S1 in data 28/11/1995.
La bozza dell’HD 626/A1 è stata sottoposta alla Procedura Unica di Accettazione
nel Gennaio 1996 ed è stata approvata dal CENELEC come Modifica A1
all’HD 626 S1 in data 09/12/1996.
Per decisione del Technical Board (D81/139) questo HD e la sua Modifica A1 esi-
stono solo in lingua Inglese e Francese.

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Sono state fissate le seguenti date: HD 626 A1
n data limite alla quale l’esistenza dell’HD
deve essere annunciata a livello nazionale
(doa) 01/06/1996 01/06/1997
n data ultima entro la quale l’HD deve essere
recepito a livello nazionale mediante
pubblicazione di una Norma nazionale
armonizzata o mediante adozione
(dop) 01/12/1996 01/12/1997
n data ultima entro la quale le Norme nazionali
contrastanti con l’HD devono essere ritirate
(dow) 01/12/1996 01/12/1997

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CONTENUTO DELL’HD 626 E DELL’HD 626/A1

PARTE 0 CONTENUTO DELL’HD 626


E DELL’HD 626/A1 A1 Sezione
cancellata e
rimpiazzata
dalla nuova

PARTE 1 REQUISITI GENERALI A1 Sezione


cancellata e
rimpiazzata
dalla nuova

PARTE 2 METODI DI PROVA ADDIZIONALI -

PARTE 3 CAVI AUTOPORTANTI ISOLATI IN PE


(anime cordate a fascio)
3A Cavi aerei per distribuzione e derivazione
(tipo 3A-1) - (Cavi con conduttori in
alluminio) -
3C Cavi aerei per distribuzione e derivazione
(tipo 3C-1 e 3C-2) - (Cavi con conduttori
di fase in alluminio (tipo 3C-1) o in rame
(tipo 3C-2) e conduttore di neutro in
alluminio) -
3I Cavi aerei per derivazione (tipo 3I-1)
- (Cavi con conduttori in alluminio) -
3L Cavi aerei per distribuzione e derivazione
(tipo 3L-1) - (Cavi con conduttori in
alluminio) -

PARTE 4 CAVI AUTOPORTANTI ISOLATI IN XLPE


(anime cordate a fascio)
4B Cavi aerei per derivazione (tipi 4B-1 e
4B-2) - (Cavi con conduttori in alluminio
(tipo 4B-1)o in rame (tipo 4B-2)) -
4E Cavi aerei per derivazione (tipo 4E-1)
- (Cavi con conduttori in alluminio) -
4F Cavi aerei per distribuzione e derivazione
(tipo 4F-1) - (Cavi con conduttori in
alluminio) A1 Sezione
modificata
4G Cavi aerei per distribuzione (tipo 4G-1)
- (Cavi con conduttori in alluminio) -
4J Cavi aerei per distribuzione e derivazione
(tipi 4J-1 e 4J-2) - (Cavi con conduttori in
alluminio (tipo 4J-1) o in rame (tipo 4J-2)) -

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4K Cavi aerei per derivazione (tipo 4K-1)
- (Cavi con conduttori in alluminio) -
4M Cavi aerei per distribuzione e derivazione
(tipo 4M-1) - (Cavi con conduttori in
alluminio) -
4N Cavi aerei per distribuzione (tipo 4N-1)
- (Cavi con conduttori in alluminio) -

PARTE 5 CAVI ISOLATI IN PE CON ORGANO


PORTANTE (anime cordate a fascio)
5D Cavi aerei per distribuzione e derivazione
(tipo 5D-1) - (Cavi con conduttori di fase
in alluminio e conduttore di neutro non
isolato in lega di alluminio) -
5I Cavi aerei per derivazione (tipo 5I-1)
- (Cavi con conduttori di fase in alluminio
e conduttore di neutro portante a corda di
lega d’alluminio /acciaio) -

PARTE 6 CAVI ISOLATI IN XLPE CON ORGANO


PORTANTE (anime cordate a fascio)
6B Cavi aerei per distribuzione (tipo 6B-1)
- (Cavi con conduttori di fase in alluminio
e conduttore di neutro in lega di alluminio) -
6D Cavi aerei per distribuzione e derivazione
(tipo 6D-1) - (Cavi con conduttori di fase
in alluminio e conduttore di neutro in
lega di alluminio) -
6E Cavi aerei per distribuzione (tipo 6E-1)
- (Cavi con conduttori di fase in alluminio
e conduttore di neutro in lega di alluminio) -
6J Cavi aerei per distribuzione (tipo 6J-1)
- (Cavi con conduttori di fase in alluminio
e conduttore di neutro in lega di alluminio) -
6K Cavi aerei per distribuzione (tipo 6K-1)
- (Cavi con conduttori di fase in alluminio
e conduttore di neutro in lega di alluminio) -
6N Cavi aerei per distribuzione (tipo 6N-1)
- (Cavi con conduttori di fase in alluminio
e conduttore di neutro in lega di alluminio) -

PARTE 7 CAVI AUTOPORTANTI ISOLATI E SOTTO


GUAINA IN XLPE (anime cordate a fascio)
7H Cavi aerei per distribuzione e derivazione
(tipo 7H) - Cavi autoportanti isolati in
XLPE - (Cavi con conduttori di fase in
rame stagnato e conduttore di neutro
in rame stagnato) -

NORMA TECNICA
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PARTE 8 CAVI CON ORGANO PORTANTE ISOLATI
E SOTTO GUAINA IN XLPE (anime cordate
a fascio)
8H Cavi aerei per distribuzione e derivazione
(tipo 8H) - Cavi con neutro portante
isolati in XLPE - (Cavi con conduttori di
fase in alluminio e conduttore di neutro
in lega d’alluminio) -

PARTE 9 CAVI UNIPOLARI


9F Cavi aerei unipolari per distribuzione
e derivazione (tipo 9F-1) - (Cavi
isolati in XLPE con conduttori in
alluminio) A1 Nuova
sezione
9G Cavi aerei unipolari per distribuzione
e derivazione (tipo 9G-1) - (Cavi
isolati in XLPE con conduttori in
alluminio) A1 Nuova
sezione
9I Cavi aerei unipolari per distribuzione
e derivazione (tipo 9I-1) - (Cavi
isolati in PE con conduttori in
alluminio) A1 Nuova
sezione
9N Cavi aerei unipolari per distribuzione
(tipo 9N-1 e 9N2) - (Cavi isolati in
EPR sotto guaina in PCP con conduttori
in alluminio (tipo 9N-1) o in rame
(tipo 9N-2)) A1 Nuova
sezione

PARTE 10 CAVI PER DERIVAZIONE CON CONDUTTORE


DI NEUTRO CONCENTRICO
10N Cavi unipolari e tripolari per distribuzione
con conduttore di neutro concentrico
(tipo 10N) - ((Cavi con conduttori di fase
in rame stagnato e conduttore concentrico
di neutro in rame stagnato) A1 Nuova
sezione

NORMA TECNICA
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INDICE GENERALE
Rif. Argomento Pag.

P A R T E
1 REQUISITI GENERALI 1

1 GENERALITÀ 2
1.1 Oggetto ........................................................................................................................................................................................... 2
1.2 Scopo ................................................................................................................................................................................................ 2

2 DEFINIZIONI 2
2.1 Definizioni relative alle mescole di isolamento e guaina .......................................................................... 2
2.2 Definizioni relative alle prove ........................................................................................................................................ 3
2.3 Tensione nominale ................................................................................................................................................................. 4
2.4 Altre definizioni ........................................................................................................................................................................ 4

3 CONTRASSEGNI 4
3.1 Indicazione d’origine ............................................................................................................................................................ 4
3.2 Contrassegni addizionali .................................................................................................................................................... 5
3.3 Durevolezza ................................................................................................................................................................................. 5
3.4 Leggibilità ...................................................................................................................................................................................... 5
3.5 Contrassegno comune .......................................................................................................................................................... 5
3.6 Uso del nome CENELEC .................................................................................................................................................... 5

4 IDENTIFICAZIONE DELLE ANIME 6

5 REQUISITI GENERALI PER LA COSTRUZIONE DEI CAVI 7


5.1 Conduttori ..................................................................................................................................................................................... 7
5.2 Isolamento o guaina isolante .......................................................................................................................................... 8
5.3 Guaina esterna (se esistente) .......................................................................................................................................... 8
5.4 Cordatura delle anime .......................................................................................................................................................... 9

6 PROVE SUI CAVI FINITI 9

7 IMBALLAGGIO E SIGILLATURA DELLE ESTREMITÀ 9

8 PORTATE DI CORRENTE 10

9 GUIDA ALL’USO E SCELTA DEI CAVI 10

A PP ENDI CE
1 GUIDA ALL’USO E ALLA SCELTA DEI CAVI 21

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P A R T E
2 METODI DI PROVA ADDIZIONALI 25

1 GENERALITÀ 26
1.1 Oggetto ......................................................................................................................................................................................... 26
1.2 Prove applicabili .................................................................................................................................................................... 26
1.3 Classificazione delle prove ............................................................................................................................................. 26
1.4 Campionamento ..................................................................................................................................................................... 26
1.5 Condizioni di prova ............................................................................................................................................................. 26

2 PROVE NON ELETTRICHE 27


2.1 Prove di resistenza meccanica dei conduttori .................................................................................................. 27
2.6 Prova di abrasione ................................................................................................................................................................ 36
2.7 Prova di risalita d’acqua per capillarità ................................................................................................................. 37
2.8 Prova di estrazione con solvente ............................................................................................................................... 38

NORMA TECNICA
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P A R T E
7 CAVI AUTOPORTANTI CON ISOLAMENTO E GUAINA IN XLPE
(ANIME CORDATE A FASCIO) 41

SEZIONE
7H CAVI AEREI PRECORDATI A FASCIO PER DISTRIBUZIONE E DERIVAZIONE (TIPO 7H) - CAVI
AUTOPORTANTI ISOLATI IN XLPE 41

1 GENERALITÀ 42

2 REQUISITI DI PROGETTO 43

3 REQUISITI DI PROVA 45
3.1 Premessa ...................................................................................................................................................................................... 45
3.2 Prove di routine ...................................................................................................................................................................... 45
3.3 Prove su campione ............................................................................................................................................................... 46
3.4 Prove di tipo (elettriche) .................................................................................................................................................. 47
3.5 Prove di tipo (non elettriche) ....................................................................................................................................... 48

4 PORTATE DI CORRENTE 49
4.1 Tabella delle potate di corrente dei cavi autoportanti ............................................................................... 49

5 APPENDICE (TABELLA) 49
5.1 Tabella 1 – Caratteristiche delle anime .................................................................................................................. 49

6 GUIDA ALL’USO 49

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P A R T E
8 CAVI CON ORGANO PORTANTE ISOLATI IN XLPE E GUAINA IN PVC
(ANIME CORDATE A FASCIO) 51

SEZIONE
9 SEZIONE 8H - CAVI AEREI PRECORDATI A FASCIO PER DISTRIBUZIONE E DERIVAZIONE
(TIPO 8H) - CAVI CON CONDUTTORE DI NEUTRO PORTANTE ISOLATI IN XLPE 51

1 GENERALITÀ 52

2 REQUISITI DI PROGETTO 53

3 REQUISITI DI PROVA 55
3.1 Premessa ...................................................................................................................................................................................... 55
3.2 Prove di routine ...................................................................................................................................................................... 55
3.3 Prove su campione ............................................................................................................................................................... 56
3.4 Prove di tipo (elettriche) .................................................................................................................................................. 57
3.5 Prove di tipo (non elettriche) ....................................................................................................................................... 58

4 PORTATE DI CORRENTE 59
4.1 Tabella delle portate di corrente dei cavi con conduttore di neutro portante ......................... 59

5 APPENDICE (TABELLA) 59
5.1 Tabella 1 – Caratteristiche delle anime .................................................................................................................. 59

6 GUIDA ALL’USO 59

NORMA TECNICA
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NORMA TECNICA
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1 REQUISITI GENERALI
P A R T E

RIFERIMENTI
CEI EN 60811 Metodi di prova comuni per materiali di isolamento e
guaina di cavi elettrici
CEI UNEL 00725 Marcatura mediante inscrizione per l’identificazione delle
anime dei cavi elettrici aventi più di 5 anime
CEI 20-29 (HD 383) Conduttori per cavi isolati (che acquisisce le IEC 228 e
228A)
CEI 20-22 (HD 405) Prove su cavi elettrici in condizioni di incendio
CEI 20-50 (HD 605) Cavi elettrici: Metodi di prova addizionali
IEC 50 (461) International Electrotechnical Vocabulary. Chapter 461:
Electric cables
IEC 229 Tests on cable oversheats which have a special protective
function and are applied by extrusion
IEC 287 Calculation of the continuous current rating of cables
(100% load factor)
IEC 60840 Tests for power cables with extruded insulation for rated volt-
ages above 30 kV (Um = 36 kV) up to 150 kV (Um = 170 kV)
IEC 885 Electrical test methods for electric cables

CEI 20-58:1999-06 NORMA TECNICA


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1 GENERALITÀ

1.1 Oggetto
La presente Norma si applica ai cavi per tensioni nominali U0/U (Um) = 0,6/1 (1,2) kV
usati nei sistemi aerei per distribuzione di energia, principalmente per distribuzione
pubblica, con tensione massima del sistema non superiore a 1,2 kV.
La presente Parte (Parte 1) specifica i requisiti generali applicabili a tali cavi, sal-
vo quanto diversamente prescritto nelle sezioni particolari della Norma.
I metodi di prova prescritti sono descritti nelle norme CEI EN 60811, CEI 20-29
(HD 383), CEI 20-22 (HD405), CEI 20-50 (HD 605) o nella Parte 2 della presente
Norma.
I tipi particolari di cavo sono specificati nelle Parti da 3 a 10.

1.2 Scopo
Gli scopi della presente Norma sono:
n normalizzare cavi che siano sicuri ed affidabili quando usati in modo appro-
priato, in relazione ai requisiti tecnici del sistema di cui fanno parte;
n stabilire le caratteristiche e i requisiti di costruzione che hanno un’influenza
diretta o indiretta sulla sicurezza;
n e specificare i metodi per controllare la rispondenza a tali requisiti.

2 DEFINIZIONI

2.1 Definizioni relative alle mescole di isolamento e guaina

2.1.1 Mescole di isolamento e guaina


I tipi di mescole di isolamento e guaina previsti dalla presente Norma sono qui di
seguito elencati, insieme con la loro designazione abbreviata:

NORMA TECNICA
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(1) Una guaina isolante è uno strato estruso che agisce contemporaneamente da isolamento e guaina.

2.1.2 Tipo di mescola


La categoria in cui è collocata la mescola in base alle sue proprietà è determinata
mediante prove specifiche. La designazione abbreviata di tipo non è in diretta re-
lazione con la composizione della mescola.

2.2 Definizioni relative alle prove

2.2.1 Prove di tipo (simbolo T)


Sono le prove da eseguire sui cavi previsti dalla presente Norma, prima della loro
immissione generalizzata sul mercato, per dimostrare che tali cavi possiedono ca-
ratteristiche di servizio soddisfacenti per l’applicazione prevista. Tali prove sono
di natura tale che, una volta eseguite, non è necessario ripeterle a meno che ven-
gano apportati ai materiali, al progetto o al processo di fabbricazione, cambia-
menti che possano modificare le caratteristiche di servizio.

2.2.2 Prove su campione (simbolo S)


Prove eseguite su campioni di cavo finito, o su componenti prelevati dal cavo fi-
nito, per dimostrare che il prodotto finito è conforme alle specifiche di progetto.

2.2.3 Prove di routine (simbolo R)


Prove eseguite su tutte le pezzature di fabbricazione del cavo per dimostrarne
l’integrità.

2.2.4 Prove dopo installazione


Prove intese a dimostrare l’integrità del cavo e dei suoi accessori così come in-
stallati.
Nota Le prove classificate come prove su campione (S) o di routine (R) possono essere richieste come
parte di qualsiasi schema di approvazione di tipo.

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2.3 Tensione nominale
La tensione nominale di un cavo è la tensione di riferimento per cui è progettato
il cavo, e che serve a definire le prove elettriche.
La tensione nominale viene espressa, in kV, dalla combinazione dei simboli U0/U (Um).
U0 è il valore efficace di tensione tra qualsiasi conduttore del cavo e la terra;
U0= 0,6 kV
U è il valore efficace di tensione tra due qualsiasi conduttori di fase di un
cavo multipolare;
U = 1,0 kV
Um è il più elevato valore efficace della tensione di sistema per la quale può
essere usato l’apparecchio;
Um= 1,2 kV
In un sistema a corrente alternata, la tensione nominale di un cavo deve essere
almeno uguale alla tensione nominale del sistema in cui esso è inserito.
I cavi della presente Norma possono essere usati in sistemi a corrente continua
con una tensione massima verso terra non superiore a 0,9 kV.

2.4 Altre definizioni

Organo portante (IEV 461-08-03)


Un filo o una corda, la cui funzione primaria è quella di sostenere il cavo nell’in-
stallazione aerea, e che può essere separata dal, o incorporata nel, cavo da es-
so/a sostenuto.

Anima
Questo termine, che traduce l’inglese “core” e che nella sua accezione normale
indica il conduttore completo del suo isolamento, nel contesto della presente
Norma (incluse le tutte le sue Parti), è stato inoltre utilizzato per indicare anche i
cavi unipolari (cioè le anime complete di guaina) che costituiscono i cavi a fa-
scio. Così, ad esempio, in certi tipi di cavo a fascio con conduttore di neutro por-
tante, il termine “anima” indica sia le fasi, costituite da cavi unipolari completi di
guaina, che il neutro, munito di un solo rivestimento (guaina isolante).

3 CONTRASSEGNI

3.1 Indicazione d’origine


I cavi devono essere muniti di un’identificazione d’origine costituita:
1) dal filo di identificazione del fabbricante,
2) oppure dalla apposizione continua del nome del fabbricante o del suo mar-
chio commerciale, o (se legalmente protetto) del numero identificativo, otte-
nuta mediante uno dei due seguenti metodi alternativi:
n nastro stampigliato inserito nel cavo;
n stampigliatura realizzata a stampa oppure incisa o in rilievo sulla superfi-
cie di almeno uno dei cavi del fascio.

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3.1.1 Continuità dei contrassegni
Salvo quanto diversamente specificato nelle sezioni particolari, ciascun contrasse-
gno prescritto deve essere considerato continuo se la distanza tra la fine di tale
contrassegno e l’inizio dell’identico contrassegno successivo non supera:
n 550 mm nel caso di contrassegno apposto sulla superficie esterna del cavo;
n 275 mm nel caso di contrassegno apposto
sull’isolamento di un cavo con guaina
o su un nastro posto all’interno di un cavo con guaina.
Nota Per “contrassegno prescritto” si intende qualsiasi contrassegno obbligatorio previsto dalla presente
Norma o dalle prescrizioni particolari contenute nella Parte 3 e successive della presente Norma.
Il sottostante schizzo mostra un esempio di stampigliatura realizzata sulla superfi-
cie esterna del cavo, dove la parola “ORIGIN” rappresenta l’informazione obbli-
gatoria richiesta in 3.1, e “XYZ” rappresenta un qualsiasi altro contrassegno ob-
bligatorio.

3.2 Contrassegni addizionali


Nelle sezioni particolari possono essere richiesti contrassegni addizionali.

3.3 Durevolezza
I contrassegni realizzati a stampa devono essere durevoli. La durevolezza dev’es-
sere verificata mediante la prova di cui in 2.5.4 della Norma CEI 20-50 (HD 605).
I contrassegni realizzati a stampa devono essere ancora leggibili dopo l’esecuzio-
ne della prova.

3.4 Leggibilità
Tutti i contrassegni devono essere leggibili. I contrassegni realizzati a stampa de-
vono avere colori contrastanti col fondo. I colori dei fili distintivi devono essere
facilmente riconoscibili, o devono essere resi facilmente riconoscibili, se necessa-
rio, pulendo i fili con un solvente adatto.

3.5 Contrassegno comune


Allo studio.

3.6 Uso del nome CENELEC


Il nome CENELEC, intero o abbreviato, non deve essere apposto sopra o all’inter-
no dei cavi.

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4 IDENTIFICAZIONE DELLE ANIME

Le anime devono essere identificate mediante costoline longitudinali (qui di se-


guito sono forniti esempi del metodo di codifica) o mediante numerazione (a
stampa, o in incavo o in rilievo sulla superficie dell’anima) o con entrambi i me-
todi. Questo tipo di identificazione è valido anche per i cavi composti da due
anime.

NORMA TECNICA
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Il colore o la numerazione o gli schemi di codifica relativi ai vari tipi di cavo
sono prescritti nelle sezioni particolari della presente Norma.
Quando l’identificazione è realizzata mediante numerazione, i numeri devono es-
sere stampigliati in un colore che contrasti con quello dell’anima. I requisiti della
marcatura devono essere quelli prescritti dalla Norma CEI-UNEL 00725 (HD 186)
salvo quanto diversamente specificato.
Il colore dei numeri deve essere chiaramente identificabile e durevole. La dure-
volezza deve essere verificata mediante la prova specificata in 2.5.4 della Norma
CEI 20-50 (HD 605).
La rispondenza a questi requisiti deve essere verificata mediante esame visuale.

5 REQUISITI GENERALI PER LA COSTRUZIONE DEI CAVI

La conformità ai requisiti indicati nei punti 5.1 fino a 5.4, e nelle sezioni partico-
lari della presente Norma, deve essere verificata mediante ispezione e misure
condotte secondo i metodi di prova contenuti nelle Norme elencate in 1.1 o ri-
chiamati nelle sezioni particolari della presente Norma.

5.1 Conduttori

5.1.1 Materiale
I conduttori devono essere costituiti da rame ricotto, nudo o rivestito, o da allu-
minio, o da lega di alluminio, in accordo alla Norma CEI 20-29 (HD 383) o ai par-
ticolari requisiti prescritti nelle sezioni particolari della presente Norma.
I conduttori devono essere a corda di forma circolare o rispondere ai particolari
requisiti prescritti nelle sezioni particolari della presente Norma.

5.1.2 Resistenza elettrica


La resistenza di ciascun conduttore a 20 °C deve essere conforme ai requisiti del-
la Norma CEI 20-29 (HD 383) per la relativa classe di conduttore o ai particolari
requisiti contenuti nelle sezioni particolari della presente Norma.

5.1.3 Nastro separatore


Un nastro separatore può essere collocato tra il conduttore e l’isolamento. Esso
deve essere facilmente rimovibile dal conduttore.

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5.2 Isolamento o guaina isolante

5.2.1 Materiale
L’isolamento deve essere costituito da una mescola estrusa di uno dei tipi di cui
in 2.1.1 secondo quanto specificato, per ciascun tipo di cavo, nelle sezioni parti-
colari della presente Norma.
I requisiti di prova per le mescole isolanti sono prescritti nelle Tab. 1, 2 e 5.

5.2.2 Applicazione
L’isolamento può essere costituito da uno o più strati formanti corpo unico. Esso
deve essere applicato in modo tale da aderire strettamente al conduttore o al nastro
separatore, e deve essere possibile rimuoverlo senza danneggiare il conduttore o il
suo rivestimento metallico. L’isolamento deve essere applicato mediante un adatto
processo di estrusione e deve costituire un corpo omogeneo e compatto.

5.2.3 Colore dell’isolamento


Il colore dell’isolamento, o della guaina isolante, deve essere nero, grigio o qual-
siasi altro prescritto nelle sezioni particolari.

5.2.4 Spessore
I valori dello spessore isolante sono specificati nelle sezioni particolari per cia-
scun tipo e sezione di cavo.
Il valore medio dello spessore isolante non deve essere inferiore al valore pre-
scritto nelle sezioni particolari.
Tuttavia, lo spessore in un punto qualsiasi può essere inferiore al valore prescrit-
to purché la differenza non superi 0,1 mm + 10% del valore prescritto.
La conformità a tali requisiti deve essere verificata mediante i metodi di prova
specificati in 2.1.1 della Norma CEI 20-50 (HD 605).

5.2.5 Proprietà meccaniche prima e dopo l’invecchiamento


L’isolamento deve possedere le caratteristiche meccaniche. specificate, secondo il
caso, nelle Tab. 1, 2 o 5.

5.2.6 Altre proprietà


Altre proprietà sono specificate nelle sezioni particolari.

5.3 Guaina esterna (se esistente)

5.3.1 Materiale
La guaina esterna deve essere costituita da una mescola adatta per l’impiego alla
massima temperatura del conduttore in servizio normale, del tipo specificato nel-
le sezioni particolari.
I requisiti di prova per queste mescole sono specificati nelle Tab. 3, 4 e 6, salvo
quanto diversamente specificato nelle sezioni particolari.

5.3.2 Applicazione
La guaina deve essere estrusa e può essere costituita da uno o più strati.
Salvo quanto diversamente specificato nelle sezioni particolari della presente
Norma, la guaina non deve aderire all’anima. Un separatore costituito da un film
o da un nastro, può essere applicato sotto la guaina.

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5.3.3 Colore della guaina
Il colore della guaina deve essere grigio o qualsiasi altro secondo le prescrizioni
delle sezioni particolari.

5.3.4 Spessore
Il valore medio della guaina esterna non deve essere inferiore al valore prescritto
nelle sezioni particolari per ciascun tipo e sezione di cavo.
Tuttavia, lo spessore in un punto qualsiasi può essere inferiore al valore prescrit-
to purché la differenza non superi 0,1 mm + 15% del valore prescritto.
La conformità a tali requisiti deve essere verificata mediante i metodi di prova
specificati in 2.1.2 della Norma CEI 20-50 (HD 605).

5.3.5 Proprietà meccaniche prima e dopo l’invecchiamento


La guaina esterna deve possedere adeguate caratteristiche meccaniche entro i li-
miti di temperatura a cui può essere esposta nel normale impiego.
La rispondenza deve essere verificata mediante l’esecuzione delle prove specifi-
cate nelle Tabelle 3,4 e 6, salvo quanto diversamente specificato nelle sezioni
particolari.

5.3.6 Altre proprietà


Altre proprietà sono specificate nelle sezioni particolari.

5.4 Cordatura delle anime


Nei cavi multipolari le anime devono essere cordate ad elica. Nel caso dei cavi
con organo portante, le fasi e le anime ausiliarie devono essere cordate elicoidal-
mente intorno ad esso.
Eventuali anime ausiliarie devono essere inserite negli interstizi tra le anime prin-
cipali. Il loro numero ed i loro requisiti sono specificati nelle sezioni particolari.

6 PROVE SUI CAVI FINITI

Tutti i cavi devono essere conformi ai requisiti prescritti nei precedenti punti da
5.1 a 5.4 e nelle sezioni particolari della presente Norma. La conformità deve es-
sere verificata mediante ispezione visiva e misurazioni condotte secondo i metodi
di prova specificati nelle Norme elencate nella Parte 1 della presente Norma
all’articolo 1.1 “Oggetto”.

7 IMBALLAGGIO E SIGILLATURA DELLE ESTREMITÀ

Prima dello immagazzinamento o del trasporto, le estremità del cavo devono es-
sere sigillate con adatti cappucci, rivestimenti a caldo o con altri metodi appro-
priati in modo da impedire efficacemente l’ingresso dell’acqua.
I cavi devono essere confezionati in matasse o avvolti su bobine secondo quanto
specificato nelle sezioni particolari

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8 PORTATE DI CORRENTE

L’intensità della corrente che i cavi della presente Norma possono condurre è de-
terminata dalla più stringente delle due condizioni: elettrica (caduta di tensione)
o termica.
Le portate di corrente risultanti dalle limitazioni termiche sono calcolate secondo
la Norma IEC 287 o metodi equivalenti esistenti.
I calcoli devono tenere conto delle condizioni di servizio e installazione.
Nelle sezioni particolari si possono trovare i valori tabulati delle portate di cor-
rente dei cavi per condizioni tipiche di installazione.

9 GUIDA ALL’USO E SCELTA DEI CAVI

La guida all’uso riportata nell’Appendice informativa 1 della presente Norma, for-


nisce alcune raccomandazioni generali per l’immagazzinamento, il trasporto e
l’installazione dei cavi. Per usi particolari e per raccomandazioni speciali, vedere
le sezioni particolari della presente Norma.
Nella scelta dei cavi si deve porre attenzione all’eventuale esistenza di condizioni
o regolamenti nazionali, come ad esempio condizioni climatiche o regole di in-
stallazione, che in tal caso devono essere seguite unitamente alle prescrizioni
della presente Norma.
Nota In questa guida all’uso non sono considerati i requisiti di sicurezza, le regole di installazione e
i criteri di progetto (palificate, scelta delle apparecchiature, ecc.), in quanto tali elementi sono
coperti dai regolamenti e dalle leggi pertinenti, nonché dalle specifiche degli Enti di Servizio.

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APPENDICE
1 Informativa GUIDA ALL’USO E ALLA SCELTA DEI CAVI

A.1 Raccomandazioni per l’uso

A.1.1 Applicazioni ammissibili


I cavi rispondenti alla presente Norma sono usati all’esterno per installazione fis-
sa su pali. In casi particolari, essi possono essere installati anche a muro o a sof-
fitto, sollecitati a trazione o no. La posa nel terreno o l’uso per applicazioni inter-
rate non sono ammessi.

A.1.2 Massima tensione ammissibile


La massima tensione ammissibile del sistema deve essere in accordo con i valori
specificati in 2.3 della Parte 1 della presente Norma.

A.2 Raccomandazioni per l’immagazzinamento e il trasporto

A.2.1 Consegna
I cavi devono essere protetti in modo da evitare qualsiasi danneggiamento du-
rante l’immagazzinamento e il trasporto. Il raggio del tamburo della bobina non
deve essere inferiore al raggio minimo di curvatura in condizioni controllate pre-
scritto in A.4 di questa guida all’uso.
La distanza tra lo strato più esterno della bobina piena e le doghe di protezione
deve essere sufficiente ad evitare danneggiamenti del cavo.
Occorre porre la dovuta cura per evitare che i chiodi, le viti, ecc., usati nella co-
struzione delle bobine o per il fissaggio delle doghe possano provocare il dan-
neggiamento del cavo.

A.2.2 Sigillatura delle estremità del cavo


Le estremità del cavo devono essere sigillate in modo da impedire la penetrazi-
one di acqua e umidità durante il trasporto, l’immagazzinamento e la posa.

A.2.3 Trasporto
Per il trasporto delle bobine piene di cavo si devono usare soltanto veicoli adatti.
Le bobine piene di cavo devono essere trasportate soltanto con l’asse della bobina
in posizione orizzontale. Deve esser evitato qualsiasi spostamento della bobina.
Le operazioni di carico e scarico devono essere eseguite con attrezzature adatte
onde evitare il danneggiamento dei cavi e delle bobine.
Il rotolamento delle bobine piene è ammesso solo per brevi distanze su terreno
piano e compatto e solo nella direzione indicata sulla bobina. Le estremità del
cavo devono essere solidamente fissate.

A.3 Raccomandazioni per la posa e l’installazione dei cavi

A.3.1 Installazione e condizioni di funzionamento


I cavi devono essere posati e fatti funzionare in modo tale da non compromettere
le loro caratteristiche. In questo contesto si deve tenere conto:
a) delle condizioni di servizio, come la concentrazione dei cavi installati, l’in-
fluenza di sorgenti esterne di calore, l’irraggiamento solare, ecc.;
b) del metodo di posa;

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c) delle avverse influenze esterne;
d) dell’attacco potenziale di flora e fauna.

Quando i cavi sono posati in orizzontale in assenza di sollecitazioni di trazione,


come per esempio a muro o a soffitto, la distanza approssimativa tra supporti
adiacenti deve essere di 0,6 m (1 m in caso di installazione verticale). Quando
nei cavi installati è presente una sollecitazioni di trazione, come per esempio
nell’installazione a palo, si devono usare idonee morse di ancoraggio.

A.3.2 Minima temperatura ammissibile per l’installazione


I cavi con guaina di PVC devono essere maneggiati con cura alle basse tempera-
ture. Per la minima temperatura ammissibile, vedere le sezioni particolari della
presente Norma.

A.3.3 Posa dei cavi

A.3.3.1 Posa con calza di tiro


Lo sforzo di tiro è usualmente trasmesso con una calza di tiro sfruttando l’attrito
tra calza e cavo. Si raccomanda di non superare le sollecitazioni massime specifi-
cate nelle prescrizioni di posa e installazione del cavo.

A.3.3.2 Tracciato di posa


Si deve porre attenzione nello scegliere un adatto tracciato di posa, così come
nella scelta dei pali, delle morse di ancoraggio, ecc., in modo da rispettare il rag-
gio minimo di piegatura prescritto.
Lo sforzo di tiro deve essere continuamente monitorato durante la procedura di
tiro, e si deve aver cura di non danneggiare, durante la posa, la superficie del ca-
vo. Durante la posa si devono collocare sui pali adatte rulliere.
Le morse di ancoraggio e gli angoli del tracciato di posa devono essere scelti in
base alle relative prescrizioni.

A.4 Raggio minimo di piegatura


Durante l’installazione, il raggio minimo di piegatura, misurato sulla generatrice
interna del cavo finito, non deve essere inferiore a 18 D, dove D è il diametro più
grande del cavo.
Nel caso di installazione con piegatura controllata, cioè con piegatura su sagoma
a temperatura non inferiore a 15 °C, il raggio di piegatura sopra specificato può
essere dimezzato.

A.5 Altre raccomandazioni


Altre raccomandazioni generali sono illustrate nelle figure di seguito riportate.

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2 METODI DI PROVA ADDIZIONALI
P A R T E

RIFERIMENTI
Nella Parte 2 della presente Norma si fa riferimento ad altre Parti della Norma e
ai seguenti altri Documenti di armonizzazione e Norme Internazionali:

EN 10002-1 Materiali metallici - Prove di trazione - Parte 1: Metodi di


prova (a temperatura ambiente)
EN 60811 Metodi comuni di prova per materiali isolanti e di guaina
di cavi elettrici
CEI 20-29 (HD 383) Conduttori per cavi isolati (che acquisisce le IEC 228 e
228A)
CEI 20-22 (HD 405) Prove su cavi elettrici in condizioni di incendio
CEI 20-50 (HD 605) Cavi elettrici: Metodi di prova addizionali
IEC 540 Metodi di prova per materiali isolanti e di guaina di cavi
elettrici
ISO 868 Materiali plastici ed ebanite - Determinazione della du-
rezza all’indentazione mediante un durometro (durezza
Shore)

In tutti i casi il riferimento ad altri Documenti di Armonizzazione o Norme inter-


nazionali implica la più recente edizione di tale documento.

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1 GENERALITÀ

1.1 Oggetto
La Parte 2 della presente Norma raccoglie e specifica i metodi di prova da usare
per provare i cavi elettrici con isolamento e guaina in materiale polimerico e con
tensioni nominali fino a, ed incluse, 0,6/1 kV, destinati principalmente ai sistemi
di distribuzione pubblica.
I metodi di prova della presente Parte 2 si aggiungono a quelli già armonizzati,
per esempio quelli delle Norme CEI 20-22 (HD 405), CEI-EN 60811 e CEI 20-50
(HD 605). In ogni caso tali Norme forniscono informazioni complementari neces-
sarie per l’applicazione pratica a ciascun tipo specifico. Pertanto la presente
Parte 2 non è sufficiente, da sola, all’esecuzione e alla valutazione delle prove sui
cavi elettrici.
Le condizioni complete di prova (per esempio temperature, durate) e/o i requisiti
di prova non sono specificati nella presente Parte. Tali dati, necessari ad eseguire
le prove, sono specificati nelle sezioni particolari.

1.2 Prove applicabili


Le prove applicabili a ciascun tipo di cavo sono prescritte nelle specifiche parti-
colari, che stabiliscono anche la sequenza, la frequenza di prova, e la possibilità
di ripetere prove fallite.

1.3 Classificazione delle prove


La classificazione delle prove è data nella Parte 1 della presente Norma.

1.4 Campionamento
La dimensione e il numero dei campioni sono prescritti o nella presente Parte o
nelle sezioni particolari.
Nel caso in cui sulla superficie dell’isolamento o della guaina siano presenti con-
trassegni in incavo, il campione usato per le prove deve essere prelevato in
modo da contenere tali contrassegni.

1.5 Condizioni di prova

1.5.1 Temperatura ambiente


Le prove devono essere eseguite con una temperatura ambiente compresa tra
5 °C e 35 °C salvo quanto diversamente specificato nei dettagli per la particolare
prova.

1.5.2 Tolleranza sui valori di temperatura


Salvo quanto diversamente specificato nelle specifiche particolari, le tolleranze
sui valori di temperatura precisati nei metodi di prova sono le seguenti:

Temperature specificate, t °C Tolleranze (K)


-40 £ t £ 0 ±2
0 < t £ 50 secondo l’articolo pertinente
50 < t £ 150 ±2
t > 150 ±3

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1.5.3 Frequenza e forma d’onda delle tensioni di prova a frequenza industriale
Salvo quanto diversamente specificato, la tensione di prova deve avere una fre-
quenza compresa nel campo 49¸61 Hz ed essere di forma approssimativamente
sinusoidale, con un valore di cresta pari a 2 volte il valore medio efficace con
una tolleranza del ± 7%. I valori specificati sono valori medi efficaci.

1.5.4 Precondizionamento
Salvo quanto diversamente specificato, le prove devono essere eseguite non
meno di 16 h dopo l’estrusione o l’eventuale reticolazione delle mescole di isola-
mento o guaina.

2 PROVE NON ELETTRICHE

2.1 Prove di resistenza meccanica dei conduttori

2.1.5 Prova di resistenza meccanica dei conduttori (Metodo 5)


1 Campionamento
Da ciascuna pezzatura di campionamento deve essere prelevato: nel caso di un
cavo con conduttore di neutro portante uno spezzone di anima di neutro; nel
caso di un cavo autoportante uno spezzone di cavo completo.

2 Preparazione del provino


Le estremità degli spezzoni di cavo devono essere denudate per almeno 200 mm,
in modo che le morse di trazione siano applicate direttamente sul conduttore. I
provini devono avere una lunghezza libera tra le morse di almeno 5 m per i cavi
con conduttore di neutro portante, e di almeno 7 m per i cavi autoportanti.

3 Metodo di prova
La prova deve essere eseguita mantenendo l’aumento di sollecitazione a trazione
il più possibile costante, in modo che l’incremento di carico per minuto si man-
tenga tra il 30% e il 70% del carico a trazione prescritto.

4 Requisiti
n La prova è valida e il risultato positivo quando nessun filo di ciascun condut-
tore in prova si rompe ad un carico inferiore a quello prescritto nelle specifi-
che particolari.
n La prova è valida ma il risultato negativo quando uno o più fili del conduttore
in prova si rompono ad un carico inferiore a quello prescritto e a una distan-
za maggiore di 25 mm dalle estremità delle morse.
n La prova non è valida quando uno o più fili del conduttore in prova si rom-
pono ad un carico inferiore a quello prescritto ma a una distanza inferiore a
25 mm dalle estremità delle morse o internamente ad esse. In questo caso la
prova deve essere ripetuta.

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2.3 Comportamento termomeccanico dell’organo portante (Metodo 3 - Prova
di stiramento)
1 Cavi isolati in XLPE con conduttore di neutro portante
La prova deve essere eseguita a temperatura ambiente su uno spezzone dell’ani-
ma di neutro.
Due morse di riferimento, fornite dal Cliente, devono essere applicate sulle estre-
mità del provino dell’anima di neutro in modo che distino fra di loro almeno 5 m.
A metà del provino è installata una sonda termica(1) per misurare la temperatura
del conduttore.
Il montaggio è quindi assoggettato a una sollecitazione meccanica di trazione
come indicato in Figura 2.3.3.1, fino a raggiungere gradualmente un valore di
680 daN(2). Questa sollecitazione deve essere mantenuta per l’intera durata della
prova (massima tolleranza ammessa: ± 5%).

Fig. 2.3.3.1 Disposizione di prova per il conduttore di neutro portante


LEGENDA
a Sonda termica

In aggiunta alla sollecitazione meccanica, il cavo deve anche essere sottoposto a


una sollecitazione termica mediante circolazione di corrente. La corrente deve
portare gradualmente il conduttore alla temperatura di (70 ± 3) °C in non più di
15 minuti. Tale temperatura deve quindi essere mantenuta a questo valore per 45
minuti. La corrente deve poi essere aumentata fino a raggiungere una temperatu-
ra del conduttore compresa fra 75 °C e 80 °C in 15 minuti. La prova termomecca-
nica è conclusa quando il conduttore sia stato mantenuto a questa temperatura
per 15 minuti.
Successivamente, due spezzoni di anima comprendenti le morse, tagliati alla di-
stanza di un metro prima e dopo le morse stesse, devono essere sottoposti a una
prova di tensione. Gli spezzoni devono essere immersi in acqua almeno un’ora pri-
ma della prova, con la parte comprendente le morse completamente sommersa.
La tensione deve essere applicata gradualmente tra il conduttore e l’acqua fino a
raggiungere il valore prescritto in 1 minuto circa, e deve poi essere mantenuta a
tale valore per la durata prescritta.

(1) La sonda termica può anche essere installata esternamente al campione in prova, a condizione che la distanza tra il punto in
cui è connesso il conduttore di alimentazione e la morsa sia maggiore di 1 m.
(2) L'incremento per minuto della sollecitazione di trazione deve essere compreso tra il 10% e il 40% della sollecitazione di scor-
rimento prescritta.

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2 Cavi autoportanti isolati in XLPE
La prova deve essere eseguita a temperatura ambiente su uno spezzone di cavo finito.
Due morse di riferimento, fornite dal Cliente, devono essere applicate sulle estremità
del provino di cavo in modo che distino fra di loro almeno 7 m. A metà del provino
è installata una sonda termica(1) per misurare la temperatura del conduttore.
Il montaggio è quindi assoggettato a una sollecitazione meccanica di trazione
come indicato in Figura 2.3.3.2, fino a raggiungere gradualmente un valore di
250 daN(2) per il cavo 2x10 mm2 e di 500 daN per il cavo 4x10 mm2. Questa sol-
lecitazione deve essere mantenuta per l’intera durata della prova (massima tolle-
ranza ammessa: ± 5%).

Fig. 2.3.3.2 Disposizione di prova per il cavo autoportante


LEGENDA
a Sonda termica

In aggiunta alla sollecitazione meccanica, il cavo deve anche essere sottoposto a


una sollecitazione termica mediante circolazione di corrente. La corrente deve
portare gradualmente il conduttore alla temperatura di (70 ± 3) °C in un tempo
compreso tra 10 e 15 minuti. Tale temperatura deve quindi essere mantenuta a
questo valore per 45 minuti. La corrente deve poi essere aumentata fino a rag-
giungere una temperatura del conduttore compresa fra 75 °C e 80 °C in 15 minu-
ti. La prova termomeccanica è conclusa quando il conduttore sia stato mantenuto
a questa temperatura per 15 minuti.
Successivamente, due spezzoni di cavo comprendenti le morse, tagliati alla distan-
za di un metro prima e dopo le morse stesse, devono essere sottoposti a una prova
di tensione. Gli spezzoni devono essere immersi in acqua almeno un’ora prima
della prova, con la parte comprendente le morse completamente sommersa.
La tensione deve essere applicata gradualmente tra il conduttore e l’acqua fino a
raggiungere il valore prescritto in 1 minuto circa, e deve poi essere mantenuta a
tale valore per la durata prescritta.

(1) La sonda termica può anche essere installata esternamente al campione in prova, a condizione che la distanza tra il punto in
cui è connesso il conduttore di alimentazione e la morsa sia maggiore di 1 m.
(2) L'incremento per minuto della sollecitazione di trazione deve essere compreso tra il 10% e il 40% della sollecitazione di scor-
rimento prescritta.

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2.3.4 Comportamento termomeccanico dell’organo portante (Metodo 4 - Verifica
della tenuta dei dispositivi di ancoraggio)
1 Cavi con conduttore di neutro portante
La prova deve essere eseguita a temperatura compresa tra 10 °C e 30 °C. Due
morse di riferimento, fornite dal Cliente, devono essere applicate sulle estremità
del provino dell’anima di neutro in modo che distino fra di loro almeno 5 m. A
metà del provino è installata una sonda termica(1) per misurare la temperatura
del conduttore.
Il montaggio è quindi assoggettato a una sollecitazione meccanica di trazione
come indicato in Figura 2.3.4.1, fino a raggiungere gradualmente un valore di
680 daN. Questa sollecitazione deve essere mantenuta per almeno 30 minuti.
In aggiunta alla sollecitazione meccanica, una corrente alternata (50 Hz) deve es-
sere fatta circolare nel conduttore. La corrente deve portare la temperatura del
conduttore a 40 °C e deve essere regolata in modo da garantire una tolleranza di
± 3 °C. Dopo la stabilizzazione del montaggio si devono apporre due contrasse-
gni:
n il primo sulla guaina, a 4 cm dalle estremità interne dei cunei delle morse, per
misurare lo scorrimento della guaina rispetto ai cunei stessi (S gc);
n il secondo sul corpo della morsa, per misurare la penetrazione (Scm) dei cu-
nei rispetto al corpo della morsa.

Il montaggio è quindi assoggettato a 250 cicli di invecchiamento, ciascuno dei


quali comporta delle sollecitazioni sia meccaniche che termiche per una durata di
90 minuti.

Fig. 2.3.4.1 Disposizione di prova per il conduttore di neutro portante


LEGENDA
a Sonda termica

(1) La sonda termica può anche essere installata esternamente al campione in prova, a condizione che la distanza tra il punto in
cui è connesso il conduttore di alimentazione e la morsa sia maggiore di 1 m.

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La successione dei cicli è schematizzata nel grafico di Figura 2.3.4.2.

Fig. 2.3.4.2 Grafico dei cicli termici applicati all’anima di neutro sotto sollecitazione meccanica

Temperatura Sollecitazione
meccanica

Durante i primi 75 minuti del ciclo, la sollecitazione meccanica a trazione deve


essere mantenuta al valore di 450 daN, mentre per i restanti 15 minuti del ciclo
essa deve essere aumentata e mantenuta a 680 daN. L’aumento della sollecitazio-
ne deve essere graduale ed avvenire in un intervallo di tempo compreso tra 5 se-
condi e 2 minuti. La massima variazione ammessa della sollecitazione è del ± 5%
sui valori prescritti.
In aggiunta alla sollecitazione meccanica, una corrente alternata (50 Hz) deve es-
sere fatta circolare nel cavo durante i primi 5 ¸ 15 minuti del ciclo per portare la
temperatura del conduttore a (65 ± 3) °C. La temperatura deve essere mantenuta
a questo valore per 45 minuti. Successivamente la corrente deve essere interrotta
e il cavo deve essere lasciato raffreddare naturalmente fino a quando il condutto-
re raggiunga la temperatura di (40 ± 3) °C. La temperatura deve quindi essere
mantenuta a questo valore fino al termine del ciclo mediante circolazione di cor-
rente nel conduttore.
Lo scorrimento della guaina e la penetrazione dei cunei devono essere misurati
dopo 15 cicli e alla fine della prova. I relativi valori sono rispettivamente denomi-
nati Sgc15, Scm15 e Sgc250, Scm250.
La prova è considerata superata con successo se sono soddisfatti i due seguenti
requisiti:

A) Prova di scorrimento
Lo scorrimento della guaina rispetto ai cunei e la penetrazione dei cunei nel cor-
po metallico di ciascuna morsa devono soddisfare le seguenti condizioni:
Sgc15 £ 2 mm (Sgc15 + Scm15) £ 15 mm
Sgc250 £ 4 mm (Sgc250 + Scm250) £ 20 mm

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B) Prova dielettrica
Dopo l’applicazione dei cicli termomeccanici, il cavo, munito delle morse, deve
superare la prova dielettrica a temperatura ambiente con tensione alternata
(50 Hz) o continua, di seguito descritta.
Il cavo deve essere immerso(1) in acqua almeno 24 h prima della prova, lascian-
do sporgere fuori dalla superficie dell’acqua ognuna delle due estremità per circa
500 mm.
La tensione deve essere applicata gradualmente tra il conduttore e l’acqua fino al
raggiungimento, in circa 1 minuto, del valore prescritto, e cioè:
n 4 kV, nel caso di prova con tensione alternata,
n 12 kV, nel caso di prova con tensione continua.

La tensione deve essere mantenuta per 15 minuti. Durante la prova non devono
verificarsi perforazioni.

2 Cavi autoportanti
La prova deve essere eseguita a temperatura compresa tra 10 °C e 30 °C. Due
morse di riferimento, fornite dal Cliente, devono essere applicate sulle estremità
del provino di cavo in modo che distino fra di loro almeno 7 m. A metà del pro-
vino è installata una sonda termica(2) per misurare la temperatura del conduttore.
Il montaggio è quindi assoggettato a una sollecitazione meccanica di trazione
come indicato in Figura 2.3.4.3, fino a raggiungere gradualmente un valore di
250 daN per il cavo 2x10 mm2 e 500 daN per il cavo 4x10 mm2. Questa sollecita-
zione deve essere mantenuta per almeno 30 minuti.

Fig. 2.3.4.3 Disposizione di prova per il cavo autoportante


LEGENDA
a Sonda termica

In aggiunta alla sollecitazione meccanica, una corrente alternata (50 Hz) deve essere
fatta circolare nei conduttori. La corrente dovrà portare la temperatura dei conduttori
a 40 °C e deve essere regolata in modo da garantire una tolleranza di ± 3 °C. Dopo la
stabilizzazione del montaggio si devono apporre due contrassegni:
n il primo sulla guaina, a 4 cm dalle estremità interne dei cunei delle morse, per
misurare lo scorrimento della guaina rispetto ai cunei stessi (S gc);
n il secondo sul corpo della morsa, per misurare la penetrazione (Scm) dei cu-
nei rispetto al corpo della morsa.
(1) I tratti di cavo contigui alle morse devono essere immersi nell’acqua (almeno 500 mm per parte). Per evitare risultati non af-
fidabili è invece raccomandato di non immergere il tratto di cavo in cui è stata applicata la sonda termica.
(2) La sonda termica può anche essere installata esternamente al campione sotto sollecitazione meccanica, a condizione che la
distanza tra il punto in cui è connesso il conduttore di alimentazione e la morsa sia maggiore di 1 m. In ogni caso occorre
prima controllare che tutti i conduttori (2 o 4 a seconda della formazione del cavo) siano portati alla stessa temperatura.

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Il montaggio è quindi assoggettato a 250 cicli di invecchiamento, ciascuno dei
quali comporta delle sollecitazioni sia meccaniche che termiche per una durata di
90 minuti.
La successione dei cicli è schematizzata nei grafici di Figura 2.3.4.4 e 2.3.4.5.

Fig. 2.3.4.4 Grafico dei cicli termici applicati al cavo autoportante 4 x 10 mm2 sotto sollecitazione
meccanica

Temperatura Sollecitazione
meccanica

Durante i primi 75 minuti del ciclo, la sollecitazione meccanica di trazione deve


essere mantenuta a:
n 125 daN per il cavo 2x10 mm2
n 250 daN per il cavo 4x10 mm2

Durante gli ultimi 15 minuti del ciclo, la sollecitazione deve essere aumentata e
mantenuta a:
n 250 daN per il cavo 2x10 mm2
n 500 daN per il cavo 4x10 mm2

L’aumento della sollecitazione deve essere graduale ed avvenire in un intervallo


di tempo compreso tra 5 secondi e 2 minuti. La massima variazione ammessa del-
la sollecitazione è del ± 5% sui valori prescritti.

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Fig. 2.3.4.5 Grafico dei cicli termici applicati al cavo autoportante 2 x 10 mm2 sotto sollecitazione
meccanica

Temperatura Sollecitazione
meccanica

In aggiunta alla sollecitazione meccanica, una corrente alternata (50 Hz) deve es-
sere immessa nel cavo durante i primi 5 ¸ 15 minuti del ciclo per portare la tem-
peratura dei conduttori a (75 ± 3) °C. La temperatura deve essere mantenuta a
questo valore per 45 minuti. Successivamente la corrente deve essere interrotta e
il cavo deve essere lasciato raffreddare naturalmente fino a quando il conduttore
raggiunge la temperatura di (40 ± 3) °C. La temperatura deve quindi essere man-
tenuta a questo valore fino al termine del ciclo mediante circolazione di corrente
nel conduttore.
Lo scorrimento della guaina e la penetrazione dei cunei devono essere misurati
dopo 15 cicli e alla fine della prova. I relativi valori sono rispettivamente denomi-
nati Sgc15, Scm15 e Sgc250, Scm250.
La prova è considerata superata con successo se sono soddisfatti i due seguenti
requisiti:

A) Prova di scorrimento
Lo scorrimento della guaina rispetto ai cunei e la penetrazione dei cunei nel cor-
po metallico di ciascuna morsa devono soddisfare le seguenti condizioni:
Sgc15 £ 2 mm (Sgc15 + Scm15) £ 15 mm
Sgc250 £ 4 mm (Sgc250 + Scm250) £ 20 mm

B) Prova dielettrica
Dopo l’applicazione dei cicli termomeccanici, il cavo, munito delle morse, deve
superare la seguente prova dielettrica a temperatura ambiente con tensione alter-
nata (50 Hz) o continua.

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Il cavo deve essere immerso(1) in acqua almeno 24 h prima della prova, lascian-
do fuori dalla superficie dell’acqua circa 500 mm delle due estremità
La tensione deve essere applicata gradualmente tra il conduttore e l’acqua fino al
raggiungimento, in circa 1 minuto, dei valori prescritti:
n 4 kV, nel caso di prova con tensione alternata,
n 12 kV, nel caso di prova con tensione continua.

La tensione deve essere mantenuta per 15 minuti. Durante la prova non devono
verificarsi perforazioni.

2.5.3 Resistenza alle intemperie della guaina di XLPE (metodo 3)


1 Campionamento
Per i cavi autoportanti deve essere prelevato un solo spezzone di cavo. Per i cavi
con conduttore di neutro portante deve essere prelevato un solo spezzone
dell’anima di neutro.
Lo spezzone deve avere una lunghezza di almeno 600 mm, e da esso si otterran-
no 6 provini, ognuno lungo circa 100 mm.

2 Preparazione del provino


La preparazione deve essere condotta secondo 9.1.3 della Norma 60811.1.1. Tut-
tavia, l’invecchiamento può essere eseguito su strisce di materiale aventi lunghez-
za e spessore come prescritto per i provini, prelevando poi questi ultimi dalle
strisce stesse al termine del processo di invecchiamento.

3 Apparecchiatura di prova
Si deve utilizzare un apparecchio costituito dai seguenti componenti:
n una giostra rotante ad una velocità compresa tra 1 e 5 giri/min;
n una fonte di calore e di raggi attinici posta al centro della giostra e costituita
da una lampada allo Xeno corredata di opportuni filtri al quarzo in modo che
lo spettro della potenza specifica che colpisce la superficie dei provini, con
umidità ambiente inferiore al 30%, sia conforme a quello indicato in
Figura 2.5.3.1.

Durante la prova deve essere permanentemente registrato almeno un valore della


potenza specifica, preferibilmente quello relativo alla lunghezza d’onda di
340 nm.
Nota Sulla potenza specifica misurata a questa lunghezza d’onda è ammessa una tolleranza del
20% rispetto al valore ricavato dal grafico di Figura 2.4.3.1.

n un erogatore di acqua deionizzata avente una conducibilità non superiore a


0,2 mS/cm e una portata sufficiente ad assicurare il lavaggio di tutti i provini.

(1) I tratti di cavo contigui alle morse devono essere immersi nell'acqua (almeno 500 mm per parte). Per evitare risultati non af-
fidabili è invece raccomandato di non immergere il tratto di cavo in cui è stata applicata la sonda termica.

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Fig. 2.5.3.1 Spettro della potenza specifica sulla superficie esposta del provino
LEGENDA
a Potenza specifica (W/m2.nm)
b Lunghezza d’onda (nm)

4 Procedura di prova
I provini (o le strisce), devono essere sospesi verticalmente alla giostra in modo
che la superficie esterna risulti uniformemente esposta all’azione dei raggi. Durante
la prova, la temperatura del pannello nero e l’umidità relativa all’interno dell’appa-
recchiatura devono esser mantenuti, rispettivamente, a (45 ± 5) °C e (50 ± 5)%.
La giostra deve quindi essere messa in rotazione ad una velocità compresa tra 1 e
5 giri/min, ed i provini (o le strisce) devono essere periodicamente sottoposti
all’azione della pioggia per 5 minuti ogni 25 minuti (ciclo completo: 30 minuti).
La durata complessiva della prova deve essere di 500 h. Si deve quindi determi-
nare la sezione retta dei provini conformemente a 9.1.4 della Norma
EN 60811.1.1 e poi condizionarli alla temperatura di (23 ± 5) °C per 3 h prima
della prova di trazione.
La prova di trazione deve essere eseguita conformemente alla Norma 60811.1.1,
art. 9.

2.6 Prova di abrasione

2.6.1 Prova di abrasione


1 Campionamento
Per i cavi autoportanti deve essere prelevato solo uno spezzone da un’anima. Per
i cavi con conduttore di neutro portante deve essere prelevato uno spezzone da
un’anima di fase e uno dall’anima di neutro. Ogni spezzone deve avere una lun-
ghezza di circa 1 m.

2 Condizionamento
Prima della prova, lo spezzone deve essere lasciato per almeno 48 h a una tem-
peratura di (23 ± 2) °C e umidità relativa del 65% circa.

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3 Apparecchiatura di prova
L’apparecchiatura è costituita da un rotore, formato da due dischi e da 12 bac-
chette di acciaio del diametro di 12 mm uniformemente spaziate e fissate alla pe-
riferia dei dischi in modo da impedire qualsiasi rotazione intorno al proprio asse,
il tutto a formare una gabbia di scoiattolo avente un diametro circoscritto alle
bacchette pari a 180 ± 10 mm.
Le bacchette di acciaio devono avere una rugosità superficiale ³ 1,6 mm. La veri-
fica deve essere eseguita almeno lungo le due direzioni ortogonali delle bacchet-
te (longitudinale e trasversale).
Un contagiri deve essere connesso al rotore.

4 Metodo di prova
Lo spezzone di anima deve essere posto a contatto del rotore lungo un arco di
90°. Una sua estremità deve essere orizzontale e fissa, mentre all’altra estremità li-
bera deve essere applicata una massa pari a:
3 kg per gli spezzoni con conduttore di sezione nominale 10 mm2
5 kg per gli spezzoni con conduttore di sezione nominale superiore a 10 mm 2

Tra il conduttore dello spezzone e la massa dell’apparecchiatura deve essere ap-


plicata una tensione continua di circa 24 V. Il rotore deve girare alla velocità di
8 giri/min nella direzione in cui agisce il peso.
La prova deve essere eseguita alla temperatura di (23 ± 2) °C e con umidità rela-
tiva di circa il 65%.
Durante la prova, dopo 400 giri del rotore, le bacchette e lo spezzone in prova
devono essere asciugati con un panno. La prova deve essere interrotta in caso di
corto circuito tra conduttore e rotore, e in ogni caso dopo 2000 giri.

2.7 Prova di risalita d’acqua per capillarità

2.7.2 Prova di risalita d’acqua per capillarità (metodo 2)


La prova deve essere eseguita solo sulle singole anime dei cavi autoportanti.

1 Campionamento
La prova deve essere eseguita su un campione di anima lungo (20 ± 1) cm.

2 Procedura di prova
La prova è eseguita a temperatura ambiente. Un’estremità del campione (estremi-
tà A) è denudata per una lunghezza di (1,0 ± 0,1) cm e piegata attorno un man-
drino avente un diametro di circa 100 mm, come mostrato in Figura 2.7.2. Il pro-
vino così ottenuto è collocato sul bordo di un recipiente pieno d’acqua il cui
livello è regolato in modo che la guaina sull’estremità denudata dell’anima (estre-
mità A) sia immersa nell’acqua per (1,5 ± 0,1) cm, e ivi lasciato per 8 h.

3 Risultato da ottenere
Al termine della prova, l’estremità del provino esterna al recipiente (estremità B)
non deve mostrare tracce d’acqua

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Fig. 2.7.2 Disposizione di prova

2.8 Prova di estrazione mediante solvente

2.8.1 Prova di estrazione mediante solvente


1 Generalità
Molte proprietà dell’XLPE dipendono dal grado di reticolazione del materiale.
La misura del grado di reticolazione può essere determinata mediante estrazione
della parte di materiale non reticolata per mezzo di solventi come il toluolo, la
decaidronaftalina o lo xilolo, a scelta del Costruttore.
A tale scopo, i campioni di XLPE devono essere pesati e poi immersi nel solvente
di estrazione alla temperatura e per il tempo specificati. Successivamente, i cam-
pioni sono estratti, essiccati e nuovamente pesati. Può essere quindi calcolato il
peso del materiale estratto.
Questa procedura consente di verificare la correttezza del processo di fabbrica-
zione dell’XLPE, di qualunque densità, o confrontare diversi tipi di XLPE, com-
presi quelli che contengono cariche minerali, a condizione che:
1) la carica minerale non sia solubile in toluolo, decaidronaftalina o xilolo alla
temperatura di estrazione;
2) sia conosciuto, o almeno determinabile, l’ammontare di carica contenuto nel-
la mescola;
3) il grado di reticolazione ottenuto sia sufficiente a evitare la migrazione della
carica durante l’estrazione.

È stato verificato che se il livello di estrazione non supera il 50% l’agente di estra-
zione è trasparente e non mischiato a cariche.
Si possono quindi ricavare elementi per apportare correzioni alle cariche minerali
inerti contenute in certi tipi di mescole.

NORMA TECNICA
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2 Campionamento
Si devono prelevare: uno spezzone da un’anima di fase e uno dall’anima di neu-
tro per i cavi con conduttore di neutro portante; due spezzoni appartenenti a due
anime diverse per i cavi autoportanti.

3 Preparazione dei provini


Da ogni spezzone di cavo si deve prelevare un campione lungo circa 100 mm. Il
campione di cavo deve essere privato dell’eventuale rivestimento di PVC e del
conduttore.
Dal campione si deve ritagliare una striscia longitudinale di materiale, prelevata
in prossimità del conduttore. La striscia deve essere ridotta in polvere, evitando
una eccessiva generazione di calore.
Tale polvere deve essere setacciata con un crivello di ottone o acciaio inossidabi-
le con maglia di 600 mm e con diametro del filo di 0,22 mm; il materiale che pas-
sa attraverso questo crivello deve essere nuovamente setacciato con un crivello
con maglia di 250 mm e con diametro del filo di 0,12 mm, per eliminare le parti-
celle più piccole.
Il provino è costituito da 0,300 ± 0,015 g della polvere che non è passata dal se-
condo crivello.

4 Condizionamento dei provini


Prima della esecuzione della prova, i provini devono essere mantenuti per alme-
no 40 ore alla temperatura di (23 ± 2)°C con umidità relativa del (50 ± 5)%.

5 Apparecchiatura di prova
L’apparecchiatura di prova consiste dei seguenti componenti:
E1) un pallone a fondo rotondo e a bocca larga con raccordo smerigliato o tap-
po di sughero. Per una o due determinazioni contemporanee è sufficiente
un pallone da 500 cm3 di capacità; per più determinazioni (con un massimo
di sei) è necessario utilizzare un pallone da 2000 cm3;
E2) un mantello riscaldante applicato al pallone, di potenza sufficiente per far
bollire la decaidronaftalina (punto di ebollizione: 188-193 °C);
E3) un condensatore a riflusso con raccordo smerigliato e tappo di sughero, ap-
plicato al pallone;
E4) un supporto ad anello e pinze appropriate;
E5) una rete metallica (di acciaio inossidabile) con maglia di 125 mm e con dia-
metro del filo di 0,08 mm;
E6) una stufa a vuoto con un generatore del vuoto in grado di creare una pres-
sione assoluta non superiore a 6500 N/m2, e con un termometro atto a misu-
rare fino a 150 °C.

6 Reagenti
Decaidronaftalina (decalina), punto di ebollizione 188-193 °C o Xilolo, punto di
ebollizione 136-140 °C o Toluolo, punto di ebollizione 110-112 °C. Metilene
2-2' bis (Metilene-4-butile terziario-6-fenolo).
Attenzione: Il toluolo, lo xilolo e la decalina sono tossici ed infiammabili e per-
tanto devono essere maneggiati con estrema precauzione.
Operare sotto una cappa ventilata, assicurandosi della efficienza della ventilazio-
ne prima di iniziare la prova.
Non inalare i vapori: la prolungata inalazione può causare vertigini e mal di testa.
In caso di prolungata inalazione respirare aria fresca e pulita.

NORMA TECNICA
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7 Procedura di prova
Da una rete metallica di acciaio inossidabile con maglia di 125 mm e con diame-
tro del filo di 0,08 mm si tagli un rettangolo di circa 80 mm x 40 mm. Piegare il
pezzo di rete in modo da formare un quadrato di circa 40 x 40 mm; si chiudano
poi due lati di questo quadrato piegandone i bordi per circa 6-7 mm con punti
metallici. Si ottiene così una piccola sacca aperta da un lato.
Si pesi la sacca (massa W1), e vi si immetta circa 0,3 g di materiale in polvere. Si
pesi la sacca con il provino (massa W2).
Si pieghi il lato aperto della sacca fissando il bordo con punti metallici in modo
da formare una gabbia chiusa. Si pesi questa gabbia con il provino (massa W 3).
Le pesate devono essere effettuate con una accuratezza non inferiore a 0,001 g.
A questo punto si deve riempire il pallone a fondo rotondo col toluolo, la decali-
na o lo xilolo e si deve immergere completamente la gabbia col campione nel li-
quido. Aggiungere 350 g di reagente in un pallone da 500 cm3 di capacità o
1000 g in un pallone da 2000 cm3.
Sciogliere nel toluolo, nella decalina o nello xilolo, l’1% di antiossidante per im-
pedire una reticolazione ulteriore del provino.
Si deve far bollire la decalina, il toluolo o lo xilolo abbastanza vigorosamente in
modo da assicurare un appropriato rimescolamento della soluzione. (Si può con-
siderare che la soluzione sia adeguatamente rimescolata quando, usando 1000 g
di reagente nel pallone da 2000 cm3, dal condensatore precipitano da 20 a 40
gocce al minuto).
Si deve sospendere la gabbia col provino nella soluzione in modo che il bordo
inferiore della gabbia sfiori il fondo del pallone (per sospendere la gabbia, si può
utilizzare un sottile filo metallico, passante attraverso il condensatore a riflusso).
Il provino deve rimanere immerso 6 h in decalina, 12 h nello xilolo e 24 h nel toluolo.
Dopo estrazione, la gabbia col provino deve essere immediatamente collocata
nella stufa a vuoto preriscaldata a 150 °C. Si deve essiccare il provino ad una
pressione assoluta non superiore a 6500 N/m2, fino a che il suo peso rimanga co-
stante (variazione non superiore a 1 mg in un’ora).
Si lasci quindi raffreddare il provino e si pesi nuovamente la gabbia col provino
(massa W4). Se la mescola assorbe umidità, prima di eseguire la pesata il provino
deve essere raffreddato in un essiccatore.

8 Calcoli
La quantità estratta di materiale non reticolato, in percento, è data da:
perdita di massa durante l¢estrazione
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ´ 100 =
(massa iniziale del provino) - (massa della carica minerale)
W3 – W4 W3 – W4
------------------------------------------------------------------ ´ 100 = ----------------------------------------------------- ´ 100
( W2 – W1 ) – F ( W2 – W1 ) ( 1 – F ) ´ ( W2 – W1 )
dove:
W1 è la massa della sacca (chiusa su tre lati, un lato aperto);
W2 è la massa del provino e della sacca (chiusa su tre lati, un lato aperto);
W3 è la massa del provino e della gabbia;
W4 è la massa del provino e della gabbia dopo estrazione ed essiccazione;
F è la quantità totale di carica minerale (espressa in %) contenuta nella me-
scola di XLPE, insolubile in toluolo, decalina o xilolo. Se questa quantità è
ignota, la sua determinazione deve essere eseguita con il metodo descritto
nella Norma CEI EN 60811-4-1, art. 11.

NORMA TECNICA
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7 CAVI AUTOPORTANTI CON ISOLAMENTO E GUAINA IN XLPE
(ANIME CORDATE A FASCIO)
P A R T E

7H CAVI AEREI PRECORDATI A FASCIO PER DISTRIBUZIONE E DERIVAZIONE


(TIPO 7H) - CAVI AUTOPORTANTI ISOLATI IN XLPE
S E Z I O N E

RIFERIMENTI
Nella Sezione 7H della presente Norma si fa riferimento ad altre Parti della Nor-
ma e ai seguenti altri Documenti di armonizzazione e Norme Internazionali:

EN 60811 Metodi comuni di prova per materiali isolanti e di guaina


di cavi elettrici
CEI 20-29 (HD 383) Conduttori per cavi isolati (che acquisisce le IEC 228 e
228A)
CEI 20-50 (HD 605) Cavi elettrici: Metodi di prova addizionali
HD 588-1 Tecniche di prova in alta tensione. Parte 1: Definizioni
generali e prove.
ISO 2859/1 Procedura di campionamento per il collaudo statistico
per attributi

In tutti i casi il riferimento ad altri Documenti di Armonizzazione o Norme inter-


nazionali implica la più recente edizione di tale documento.

NORMA TECNICA
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1 GENERALITÀ

La presente Norma specifica i requisiti costruttivi, dimensionali e di prova dei


cavi aerei precordati a fascio per distribuzione e derivazione, tipo 7H-1, con ten-
sione nominale (U) di 1 kV, per installazioni fisse.
Le formazioni dei cavi sono 2 ´ 10 e 4 ´ 10 come indicato in 4 - Portate di cor-
rente
a) Materiale isolante
Il materiale isolante previsto dalla presente Norma deve essere costituito dalla
mescola di XLPE di colore nero, tipo TIX-7 indicato in Tabella 2 della Norma
CEI 20-58 Parte 1 (HD 626).
b) Tensione nominale
La tensione nominale U0/U è uguale a 0,6/1 kV.
(i) Definizioni: vedere 2.3 della Norma CEI 20-58 Parte 1 (HD 626).
c) Temperatura massima in servizio continuo della mescola isolante
(i) Servizio normale 75 °C
(ii) Corto circuito (durata massima 5 s) 160 °C
d) Materiale di guaina
Il materiale di guaina deve essere adatto per la massima temperature del con-
duttore di cui al precedente punto c). Esso deve essere costituito da una me-
scola di XLPE di colore grigio, tipo TMX-1 indicato in Tabella 3 della Norma
CEI 20-58 Parte 1 (HD 626).

NORMA TECNICA
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2 REQUISITI DI PROGETTO

NORMA TECNICA
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2 Requisiti di progetto (continuazione e fine)

NORMA TECNICA
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3 REQUISITI DI PROVA

3.1 Premessa

Prove di accettazione
Le prove di accettazione sono raccolte negli elenchi: prove di Routine e prove su
Campione.
La misura della massa del conduttore per unità di lunghezza deve essere eseguita
soltanto su una pezzatura, scelta a caso fra quelle sottoposte per la misura della re-
sistenza elettrica dei conduttori, salvo quanto specificato nei pertinenti paragrafi.
Le altre prove devono essere eseguite mediante controllo statistico per attributi,
procedura di campionamento per collaudo secondo ISO 2859/1; per definire il
numero di campioni si deve fare riferimento al livello 1 di collaudo generale, ed
in particolare al piano di campionamento semplice, collaudo ridotto, LQA =
2,5%, tenendo conto che:
n per “unità di prodotto” si intende la singola pezzatura di cavo:
n per “lotto di collaudo” si intende il numero di pezzature di cavo avente le
stesse caratteristiche presentato contemporaneamente al collaudo.

In ogni caso il Costruttore deve fornire all’Acquirente il risultato delle seguenti


prove eseguite sulle pezzature del lotto:
n misura della resistenza elettrica dei conduttori;
n prova di tensione.

Se una pezzatura di cavo (o un campione o un provino da essa prelevati) non è con-


forme ad almeno uno dei requisiti di prova, la pezzatura è classificata come “non
conforme” e respinta, senza pregiudizio per l’accettazione dell’intero lotto di cavo.
Se il valore dell’AQL non è soddisfatto, il Costruttore può richiedere di eseguire
tutte le prove di accettazione che sono risultate negative su tutte le pezzature di
cavo: le pezzature non conformi sono respinte, le altre sono accettate.

Prove di tipo
Le prove di tipo devono essere eseguite sulla seguente formazione di cavo, e i ri-
sultati sono considerati validi per l’altra formazione:
2
4´10 mm (sigla di designazione RE4E4X - 0,6/1 kV)
Le prove di tipo devono essere eseguite su una pezzatura di cavo che abbia pre-
ventivamente superato tutte le prove di accettazione. Tutte le prove devono dare
risultato positivo.

3.2 Prove di routine

NORMA TECNICA
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3.3 Prove su campione

NORMA TECNICA
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3.4 Prove di tipo (elettriche)

NORMA TECNICA
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3.5 Prove di tipo (non elettriche)

NORMA TECNICA
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4 PORTATE DI CORRENTE

4.1 Tabella delle portate di corrente dei cavi autoportanti

5 APPENDICE (TABELLA)

5.1 Tabella 1 – Caratteristiche delle anime

6 GUIDA ALL’USO

Vedere Norma CEI 20-58 Parte 1, art. 9.


Temperatura minima ammissibile di installazione: -25 °C

NORMA TECNICA
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– Pagina bianca –

NORMA TECNICA
CEI 20-58:1999-06
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8 CAVI CON ORGANO PORTANTE ISOLATI IN XLPE E GUAINA IN PVC
(ANIME CORDATE A FASCIO)
P A R T E

9 SEZIONE 8H - CAVI AEREI PRECORDATI A FASCIO PER DISTRIBUZIONE E


DERIVAZIONE (TIPO 8H) - CAVI CON CONDUTTORE DI NEUTRO
PORTANTE ISOLATI IN XLPE
S E Z I O N E

RIFERIMENTI
Nella Sezione 8H della presente Norma si fa riferimento ad altre Parti della Nor-
ma e ai seguenti altri Documenti di armonizzazione e Norme Internazionali:

EN 60811 Metodi comuni di prova per materiali isolanti e di guaina


di cavi elettrici
CEI 20-29 (HD 383) Conduttori per cavi isolati (che acquisisce le IEC 228 e
228A)
CEI 20-50 (HD 605) Cavi elettrici: Metodi di prova addizionali
HD 588-1 Tecniche di prova in alta tensione. Parte 1: Definizioni
generali e prove.
ISO 2859/1 Procedura di campionamento per il collaudo statistico
per attributi

In tutti i casi il riferimento ad altri Documenti di Armonizzazione o Norme inter-


nazionali implica la più recente edizione di tale documento.

NORMA TECNICA
CEI 20-58:1999-06
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1 GENERALITÀ

La presente Norma specifica i requisiti costruttivi, di dimensionamento e di prova


dei cavi aerei precordati a fascio per distribuzione e derivazione, tipo 8H, con
tensione nominale (U) di 1 kV, per installazioni fisse.
Le formazioni dei cavi sono 3 ´ 35 + 54,6N e 3 ´ 70 +54,6N secondo l’articolo 4 -
Portate di corrente
a) Materiale isolante
Il materiale isolante previsto dalla presente Norma deve essere costituito dalla
mescola di XLPE nera per le fasi e grigia per il neutro, tipo TIX-7 indicato in
Tabella 2 della Norma CEI 20-58 Parte 1 (HD 626).
b) Tensione nominale
La tensione nominale U0/U è uguale a 0,6/1 kV.
(i) Definizioni: vedere 2.3 della Norma CEI 20-58 Parte 1 (HD 626).
c) Temperatura massima in servizio continuo della mescola isolante
(i) Servizio normale Conduttore di fase 85 °C
Conduttore di neutro 65 °C
(i) Corto circuito (durata massima 5 s) Conduttore di fase 250 °C
Conduttore di neutro 180 °C
d) Materiale di guaina
Il materiale di guaina deve essere adatto per la massime temperature del con-
duttore di cui al precedente punto (c). Esso deve essere costituito, per le fasi,
da una mescola di PVC di colore grigio, tipo TMV-1 indicato in Tabella 4 della
Norma CEI 20-58 Parte 1 (HD 626).

NORMA TECNICA
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2 REQUISITI DI PROGETTO

NORMA TECNICA
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2 Requisiti di progetto (continuazione e fine)

NORMA TECNICA
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3 REQUISITI DI PROVA

3.1 Premessa

Prove di accettazione
Le prove di accettazione sono raccolte negli elenchi: delle “prove di routine” e
delle “prove su campione”.
La misura della massa del conduttore per unità di lunghezza deve essere eseguita
soltanto su una pezzatura, scelta a caso fra quelle sottoposte per la misura della
resistenza elettrica dei conduttori, salvo quanto specificato nei relativi paragrafi.
Le altre prove devono essere eseguite mediante controllo statistico per attributi,
procedura di campionamento per collaudo secondo ISO 2859/1; per definire il
numero di campioni si deve fare riferimento al livello 1 di collaudo generale, ed
in particolare al piano di campionamento semplice, collaudo ridotto, LQA =
2,5%, tenendo conto che:
n per “unità di prodotto” si intende la singola pezzatura di cavo:
n per “lotto di collaudo” si intende il numero di pezzature di cavo avente le
stesse caratteristiche presentato contemporaneamente al collaudo.

In ogni caso il Costruttore deve fornire all’Acquirente il risultato delle seguenti


prove eseguite sulle pezzature del lotto:
n misura della resistenza elettrica dei conduttori;
n prova di tensione.

Se una pezzatura di cavo (o un campione o un provino da essa prelevati) non è con-


forme ad almeno uno dei requisiti di prova, la pezzatura è classificata come “non
conforme” e respinta, senza pregiudizio per l’accettazione dell’intero lotto di cavo.
Se il valore dell’LQA non è soddisfatto, il Costruttore può richiedere di eseguire
tutte le prove di accettazione che sono risultate negative su tutte le pezzature di
cavo: le pezzature non conformi sono respinte, le altre sono accettate.

Prove di tipo
Le prove di tipo devono essere eseguite sulla seguente formazione di cavo, e i ri-
sultati sono considerati validi per l’altra formazione:
2
3´70 + 54,6N mm (sigla di designazione ARE4RX* - 0,6/1 kV)
Le prove di tipo devono essere eseguite su una pezzatura di cavo che abbia pre-
ventivamente superato tutte le prove di accettazione. Tutte le prove devono dare
risultato positivo.

3.2 Prove di routine

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3.3 Prove su campione

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3.4 Prove di tipo (elettriche)

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3.5 Prove di tipo (non elettriche)

NORMA TECNICA
CEI 20-58:1999-06
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4 PORTATE DI CORRENTE

4.1 Tabella delle portate di corrente dei cavi con conduttore di neutro
portante

5 APPENDICE (TABELLA)

5.1 Tabella 1 – Caratteristiche delle anime

6 GUIDA ALL’USO

Vedere Norma CEI 20-58 Parte 1, art. 9.


Temperatura minima ammissibile di installazione: 0 °C

Fine Documento

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La presente Norma è stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano
e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1º Marzo 1968, n. 186.
Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano - Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 luglio 1956
Responsabile: Ing. A. Alberici

20 – Cavi per energia


CEI 20-22 serie
Prove d’incendio su cavi elettrici
CEI 20-29
Conduttori per cavi isolati
CEI EN 60811 serie
Metodi di prova per materiali isolanti e di guaina dei cavi elet-
trici e ottici
CEI 20-50
Cavi elettrici Metodi di prova supplementari
CEI-UNEL 00725
Marcatura mediante inscrizione per l’identificazione delle ani-
me dei cavi elettrici aventi più di 5 anime

Lire 160.000
NORMA TECNICA Sede del Punto di Vendita e di Consultazione
CEI 20-58:1999-06 20126 Milano - Viale Monza, 261
Totale Pagine 72 tel. 02/25773.1 • fax 02/25773.222 • E-MAIL cei@ceiuni.it

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