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NUMERO 5 - dicembre 2012

Riccardo Gulli
Professore Straordinario di Architet-
tura Tecnica presso la Facoltà di In-
gegneria di Bologna. I primari indirizzi
di interesse riguardano i settori delle
tecniche costruttive storiche, del re-
cupero e della riqualificazione del pa-
trimonio costruito. È Responsabile del
Centro Studi LabTeco dell’Università di
Bologna e, dal 2010, è Referente Scien-
tifico dell’Unità Operativa Recupero e
Restauro del CIRI Edilizia e Costruzioni.

Conservazione vs Innovazione. Il recupero sostenibile nei contesti della tutela architettonica:


saperi, tecniche, linguaggi
Preservation vs Innovation. Sustainable rehabilitation in architectural preservation contexts:
knowledge, techniques, languages
Il tema della salvaguardia dei caratteri identitari di essere considerata esaustiva della problematica In questo quadro prendono dunque forma gli in-
un’opera di architettura soggetta a tutela correla- posta che richiede, necessariamente, di essere dirizzi di studio qui presentati e che consentono
ta alle richieste provenienti dal rinnovato quadro affrontata anche all’interno del dominio specu- di focalizzare la tematica proposta secondo diffe-
normativo per l’adeguamento agli attuali standard lativo della Tecnica, ovvero aprirsi al contributo renti chiavi interpretative e con molteplici livelli
prestazionali degli edifici, formula nuovi interroga- che può offrire l’innovazione di processi e metodi di lettura; dalla scala urbana, a quella dell’edifi-
tivi sugli assunti teorici e sugli strumenti operativi che appartengo al campo del sapere scientifico. cio, fino alla definizione di metodi e strumenti per
che possono essere adottati per dare una risposta Un orizzonte tematico connotato da nuovi para- la diagnostica, valorizzazione, gestione e fruizio-
coerente a tale istanza. Restringendo il campo alla digmi della ricerca in cui coesistono, alimentan- ne del bene tutelato.
sola questione del miglioramento delle prestazio- dosi a vicenda, sia le teorie e le pratiche proprie Al primo ambito, quello della scala urbana, ap-
ni energetiche del patrimonio costruito - primario delle discipline dell’Architettura - dalle letture partengono diversi contributi; il lavoro “Dalla
focus di interesse per la riduzione delle emissioni storico-critiche fino agli strumenti tecnici di in- riqualificazione energetica al recupero soste-
inquinanti secondo gli obiettivi di Horizon 2020 - la tervento - sia le indagini analitico-strumentali nibile: un metodo di analisi dei tessuti residen-
conservazione dei significati di un’opera e dei rela- proprie del campo dell’Ingegneria, al fine di ziali storici di Roma e Barcellona” proposto dal
tivi caratteri linguistici, tipologici e materici appa- restituire un approccio coerente al tema della gruppo di ricerca di Roma La Sapienza coordinato
re indubbiamente indispensabile per garantire le sostenibilità attraverso una corretta tutela, fru- da Carlo Cecere, evidenzia come l’istanza posta
azioni di tutela del bene, ma al contempo non può izione e valorizzazione del patrimonio costruito. di trasferire le strategie di recupero e riqualifi-

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cazione dalla dimensione dell’edificio a quello e alla loro costituzione tipologica. tiva strutturato secondo una acquisizione di ele-
dello spazio urbano richieda necessariamente Di diverso tenore, ma ugualmente incentrato menti indicatori delle criticità e delle potenzia-
la transizione dai sistemi analitico-qualitativi (i sulle dinamiche di intervento a scala urbana, è lità del patrimonio per la definizione di matrici
protocolli di certificazione energetica) a quelli il contributo di Alessandra Tosone “L’esercizio di qualità ambientale delle morfologie insedia-
di modellazione scientifico-quantitativi, ovvero il della sostenibilità sul patrimonio edilizio storico tive e delle tipologie costruttive, su cui costruire
passaggio da modelli di calcolo di tipo statico a dell’Aquila. Prassi e ambiti applicativi nella fase modelli dinamici ed integrati di riqualificazione
modelli di calcolo in regime dinamico per simu- della ricostruzione”, in cui si affronta la delicata energetica.
lare il comportamento reale dell’oggetto analiz- problematica del processo di ricostruzione della Sul tema degli interventi alla scala dell’aggregato
zato. Ciò induce di riflesso verso il superamento città dell’Aquila a seguito dell’evento sismico del edilizio dei centri storici si focalizza l’attenzione
di un approccio orientato sull’analisi dei sistemi 2009 con un’ottica che oscilla tra una attenzione del contributo “La caratterizzazione tipologico-
tecnologico-costruttivi del singolo edificio, per alla specificità dei caratteri propri del contesto costruttiva come strumento per la salvaguardia e
affrontare con maggiore consapevolezza la com- costruito con le istanze di miglioramento presta- valorizzazione degli aggregati storici” di Giovanni
plessità del sistema di relazioni che instaurano zionale dei requisiti energetici, ovvero attraverso Mochi e Giorgia Predari. La riflessione è indiriz-
alla dimensione di contesti urbani, con specifica l’adozione di strategie e strumenti compatibili zata sugli strumenti conoscitivi e di intervento da
attenzione per le inferenze dovute alla morfolo- con il modello della città storica. In particolare adottare per assicurare l’edificato storico rispetto
gia urbana, alla conformazione dei tessuti edilizi viene indicato un percorso di indagine conosci- al rischio sismico in un’ottica che integra le valu-

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tazioni alla scala del singolo edifico con una lettu- focale su cui verte l’osservazione critica è quello dismesse e città storica: Rieti laboratorio di siner-
ra dei processi trasformativi che hanno interessa- del contrasto esistente tra un consolidato appa- gie sostenibili” formula un percorso conoscitivo di
to la formazione degli aggregati all’interno della rato di norme e la sua traduzione applicativa; una analisi del tessuto edilizio storico della città di Ri-
trama segnata dai tessuti urbani. La discussione discrasia che viene qui esplicitata con alcuni casi eti su cui poi si attesta una riflessione progettuale
di un caso di studio della pianura emiliana con- di studio in cui si evidenzia come la soluzione del tesa a fornire indicazioni operative sulle possibili-
sente di formalizzare l’approccio seguito fornendo problema sia primariamente da ricercare nel rap- tà di riqualificazione dell’area industriale dismes-
indicazioni utili alla definizione di metodologie di porto istituito tra una puntuale definizione della sa, con specifica attenzione riservata ai temi della
intervento che si dimostrino rispettose dei carat- tipologia degli interventi da attuare e le specificità compatibilità ambientale ed “energetica” attra-
teri identitari della costruzione muraria e del suo dei contesti urbani e delle caratteristiche tipologi- verso un uso combinato di fonti rinnovabili e di si-
processo evolutivo. co-costruttive dell’edificato tradizionale. stemi tecnologici integrati all’involucro. Il secon-
Le problematiche associate al problema manu- L’ambito del riuso, della riqualificazione e valoriz- do, “Dall’abbandono del patrimonio edilizio al suo
tentivo del patrimonio edilizio dei centri storici è zazione di aree dismesse con vocazione produttiva riuso in un nuovo contesto di beni a rete: le linee
parte integrante del lavoro “Strategie di gestione viene invece affrontato in due contributi specifici d’acqua e le industrie della carta nel Lazio” è in-
e manutenzione. Teoria vs prassi” condotto da proposti dal gruppo di Roma La Sapienza coordi- vece incentrato su una lettura attenta dei caratteri
Ornella Fiandaca, Raffaella Lione, Fabio Minutoli nato da Franco Storelli che trattano di due diverse storico-architettonici e tipologico-costruttivi degli
e riferito all’area orientale della Sicilia. Il punto esperienze di ricerca; il primo “Aree industriali insediamenti produttivi nati sulle potenzialità na-

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turali offerte dal territorio, ovvero la filiera degli di indicatori sullo stato conservativo del bene, nibile del patrimonio ed incentrata su tre ele-
stabilimenti della “carta” che si sviluppano lungo viene testato su alcuni campioni di studio al fine menti fondativi ed integrati: la valutazione della
le “linee d’acqua” dell’area laziale con specifico ri- di restituire un report di valutazione analitica compatibilità funzionale nel rapporto tra la de-
ferimento a due campioni di studio: quello di Tivoli, conforme al linguaggio logico e informatico di stinazione d’uso e il contenitore edilizio storico;
con le cartiere disposte in una successione lineare catalogazione afferente allo standard dell’ICCD l’ottimizzazione delle performance energetica
lungo il margine nord-orientale della città e tutte (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documen- del contenitore edilizio in relazione alla sua con-
affacciate sulla valle dell’Aniene; quello dell’Isola tazione) ed aperto ad accogliere gli esiti di prove sistenza materica e allo stato di conservazione
del Liri con le cartiere disseminate lungo il cor- diagnostiche eseguite con il monitoraggio stru- residuo; la sostenibilità di lungo periodo dell’in-
so dei fiumi Liri e Fibreno. Il riconoscimento dei mentale. Nel secondo caso l’interesse è invece tervento mediante un monitoraggio finalizzato
caratteri originari di tale patrimonio, oggi in stato rivolto alla mappatura dei livelli prestazionali re- alla conservazione programmata del bene. So-
di abbandono, è alla base di una riflessione che si lativi alle condizioni di comfort interno di edifici a prattutto questo ultimo indicatore acquista una
interroga sui criteri e le modalità da attuare per valenza storica mediante un monitoraggio stru- notevole rilevanza per definire la sostenibilità
una loro valorizzazione associata ad una possibile mentale dei parametri termoigrometrici ed una delle scelte progettuali prefigurate, essendo la
azione trasformativa delle connotazioni funzionali comparazione con i requisiti stabiliti dalla nor- base a cui far corrispondere un approccio “Life
e spaziali. ma ASHRAE. L’esemplificazione riferita ad una Cycle Oriented” alle strategie di intervento sui
La tematica della conoscenza finalizzata alle caso di studio ha consentivo di evidenziare come beni monumentali. Sull’attenzione riservata alla
metodologie di valorizzazione del patrimonio co- lo strumento di indagine adottato rappresenti fruibilità dei beni monumentali soprattutto nei
struito soggetto a tutela viene trattata secondo un utile strumento preventivo per individuare le termini delle garanzie di accessibilità per tut-
molteplici prospettive di analisi e di intervento. principali criticità e per favorire una scelta con- te le categorie di utenti e visitatori, si incentra
I due contributi “Una nuova metodologia di inda- sapevole dei possibili interventi da attuare per invece l’analisi sviluppata da Alessandro Greco
gine diagnostica finalizzata alla conservazione un miglioramento delle prestazioni energetiche con il contributo “Accessibilità e fruibilità del pa-
ambientale dei manufatti e oggetti sottoposti a dell’edificio in ragione di una ottimizzazione del- trimonio architettonico: occasioni per una soste-
tutela artistica ed architettonica” e “Una me- le condizioni ambientali interne. nibilità ‘sociale’ del recupero”. La tesi proposta
todologia di indagine diagnostica per uno scre- Più inerente alla questione del concetto di “va- si fonda sull’assunto che le scelte progettuali
ening della qualità energetico-ambientale del lorizzazione” di un bene monumentale e sulle devono discendere da un processo decisiona-
patrimonio storico-architettonico messinese” sue dirette ricadute per l’adeguamento presta- le consapevole, partecipato e multidisciplinare.
presentati dal gruppo di ricerca dell’università zionale e la sostenibilità economica degli inter- Le esperienze maturate sul campo attraverso il
di Messina, sono entrambi finalizzati a formulare venti, sono gli studi proposti dalla sede di Pa- rapporto istituzionale attivato con il comune di
metodi e criteri per la pratica conservativa dei via. Il primo “Contenuto vs. Contenitore? Criteri Pavia ha permesso di tramutare l’approccio teo-
beni monumentali sia attraverso azioni preventi- predittivi di impatto e soglie di resilienza nella rico proposto in una serie di azioni concrete che
ve che di manutenzione programmata. Nel primo prospettiva del recupero sostenibile” sviluppato hanno contribuito a valorizzare alcuni tra i luoghi
caso, la formulazione di un protocollo di indagi- da Marco Morandotti, prende forma a partire da e beni monumentali più significativi della città
ne conoscitiva strutturato secondo una griglia una riflessione sul concetto di recupero soste- storica, quale in particolare il palazzo centrale

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dell’università in cui sono stati adottati interventi lisi critica dell’intervento di recupero strutturale edifici. Ciò induce verso l’adozione di strumenti di
originali ed innovativi. eseguito nel 2005. La riflessione si articola su analisi che superano il dominio fissato dalle singo-
Allo stesso orizzonte problematico sono ascrivi- due prospettive di indagine: la prima pone l’at- le competenze disciplinari per sondare il carattere
bili gli studi svolti dalla unità di ricerca di Bolo- tenzione alla conoscenza dei caratteri costruttivi articolato e multiforme delle possibilità offerte da
gna sul patrimonio architettonico degli anni tren- dell’opera attraverso una puntuale e circostan- nuovi modelli abitativi basati su una più stretta e
ta del Novecento nell’area emiliano-romagnola e ziata ricostruzione delle vicende del progetto e diretta partecipazione dell’utenza e sull’impiego
su quello dell’edilizia economico-popolare degli della costruzione; la seconda si interroga sulla di soluzioni progettuali flessibili ed adattive.
anni settanta a Bologna. Il caso dell’edificio della rilevanza oggi assunta alle nuove prescrizioni In ultimo due contributi della scuola di Bologna
Facoltà di Ingegneria di Bologna (Giuseppe Vac- normative in tema di sicurezza sismica nel de- incentrati sul rapporto tra teoria e prassi; il pri-
caro, 1935) - trattato nel contributo di Boiardi, cretare gli esiti progettuali in accordo all’istanza mo, a firma di Marco Bragadin, è incentrato sul
Gulli, Predari – evidenzia come l’istanza di at- di salvaguardia dei significati figurativi e mate- ruolo assunto da alcuni protocolli informatici nel
tuare pratiche conservative su un bene di elevato rici originari dell’opera. In questo binomio, a cui controllare e gestire la complessità di un cantiere
pregio architettonico e al contempo di renderlo corrisponde una figura di ricercatore capace di del recupero. In particolare vengono evidenziate
funzionale alle esigenze attuali - sia in termini controllare entrambe gli orizzonti problematici, le potenzialità dell’approccio Building Information
di fruibilità che di comfort ambientale interno si misura infatti la specificità di un approccio in- Modelling (BIM) per il processo di prevenzione dei
- induca a sviluppare una metodologia di ana- teso a fornire un apporto conoscitivo ed un con- rischi per i lavoratori poiché consente di fornire si-
lisi basata sulla verifica delle condizioni d’uso tributo operativo per le pratiche di intervento sul mulazioni accurate delle fasi di cantiere e conse-
associata all’individuazione delle primarie cri- patrimonio architettonico degli anni Trenta. guentemente di valutare meglio l’efficienza delle
ticità delle soluzioni costruttive originarie. Per L’interesse assegnato alla vicenda dell’edili- misure di sicurezza progettate. Il caso del Teatro
la prima finalità è stata attivata una campagna zia economico-popolare degli anni Settanta nel Galli di Rimini qui discusso, consente di rendere
di monitoraggio strumentale eseguita con sen- comprensorio bolognese è invece conseguente esplicito il campo di applicabilità del modello teo-
sori connessi tramite una rete wireless capace alle necessità di adeguamento e riqualificazione rico prefigurato dallo studio.
di fornire una mappatura dei livelli prestazionali di queste aree in ragione dei nuovi requisiti pre- Il secondo contributo curato da Broccato, Gulli,
e di consentire la successiva gestione degli ap- stazionali e funzionali dettati dall’attuale quadro Mazzotti, è invece riferito alla sperimentazione
porti energetici integrativi richiesti dall’impianto esigenziale. Il caso di studio del quartiere PEEP costruttiva svolta per verificare l’applicabilità del
originario; per la seconda è stato promosso uno di Corticella affrontato nel contributo proposta da modello della piattabanda armata per il restauro
studio che a partire dall’acquisizione dei dati do- Ferrante, Bartolini, Cattani e Semprini, viene qui della chiesa di Saint Sulpice a Parigi. In questo
cumentali di archivio sul progetto e la costruzio- assunto come un modello a cui far corrisponde- caso il rapporto di collaborazione istituito con la
ne ha formulato alcune ipotesi di intervento che re una strategia di intervento incentrata su una sede di Parigi-Malaquis ha permesso di eseguire
consentano di attuare un miglioramento dell’ef- relazione stretta tra le diverse componenti che la parte sperimentale della ricerca presso i la-
ficienza prestazionale. Il lavoro di ricerca svolto concorrono a migliorare i processi di integrazio- boratori dell’Isle d’Abeau (Villefontaine, Banlieu
da Luca Guradigli sull’edifico dell’ex-Gil di Forli ne sociale, oltre che ad incrementare la qualità Est di Lione). Una esperienza che ha consentito
(Cesare Valle, 1935) è invece incentrato sull’ana- architettonica e le prestazioni energetiche degli di rivisitare in forma critica alcune scelte opera-

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te nella definizione delle modalità di intervento promuovere l’innovazione tecnica associata alla
di restauro attuate dai progettisti, soprattutto spiegazione scientifica. Ciò induce verso una
in relazione alla complessità dell’apparecchio parzialità dell’analisi, essendo questa, inevita-
costruttivo impiegato e alla non corrispondenza bilmente, contrassegnata da episodi puntuali e
con i principi su cui si fonda la soluzione origina- al tempo circoscritti; una visione che dunque ri-
ria in ottemperanza alle indicazione contenute fugge da formulazioni a valore nomotetico, per
nella manualistica d’epoca. seguire la strada segnata dalla specificità dei
In conclusione, il carattere multiforme ed etero- casi di studio. Ma proprio in questo secondo am-
geneo segnato dal percorso di studi qui presen- bito, si crede, sia possibile instradare percorsi di
tato, conserva in nuce i presupposti fondativi su ricerca che siano capaci di superare i limiti di un
cui prende forma un approccio dialettico tra le approccio eminentemente descrittivo.
due istanze che alimentano la ricerca nell’am-
bito del patrimonio costruito: quella critico-
interpretativa, espressione diretta di un sapere
che si confronta con la “Storia”; quella analiti-
co-strumentale, quale veicolo essenziale per

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