2019/2020
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Appendice
(potenziali redox, costanti di solubilità, simboli e frasi di rischio)
Avvertenza:
Le esperienze in oggetto dovranno risultare in una relazione da compilare
elettronicamente: la relazione da compilare la trovate in rete. Ad ogni passaggio
significativo di un’esperienza, troverete nella dispensa un riferimento rosso in apice (ad
es. 1a, 2a): il riferimento indica una domanda corrispondente a quella parte di esperienza
che troverete nella relazione da compilare.
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ORGANIZZAZIONE LABORATORIO
Durante il laboratorio
- Seguite tutte le indicazioni sulla sicurezza e sullo smaltimento che vi sono state date e
che trovate nella dispensa.
- Il materiale che non si trova nei vostri stipetti lo potete trovare nei banconi.
- Se rompete qualcosa, dovete avvertire uno dei responsabili e gettare i vetri rotti negli
appositi recipienti.
- Lavare tutta la vetreria e riporla nello stipetto o nel primo bancone a seconda di dove la
avete prelevata, verificate che ci sia tutto.
- Lasciare bancone e cappa sgombri puliti ed ordinati.
- Lavatevi le mani.
- Ogni volta che si esce dal laboratorio (anche per un’uscita breve) bisogna lasciare il
cartellino con il proprio nome nell’apposita scatola e riprenderlo quando si rientra.
- Se avete finito le esperienze assegnate, potete lasciare il laboratorio prima delle 18.30
avvertendo uno dei responsabili.
Quaderno di laboratorio
È consigliabile tenere traccia di tutti i dettagli relativi ad ogni esperimento condotto in modo da
consentire una analisi dei dati anche a distanza di tempo. Si deve scrivere tutto quello che si è
fatto, riportare tutte le osservazioni compiute, le eventuali difficoltà, gli errori, i fenomeni non
compresi, e naturalmente tutti i dati.
Va posta attenzione a non confondere i dati sperimentali con i risultati di operazioni di calcolo
anche molto semplici.
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OBBLIGHI E DIVIETI
È vietato correre, fumare e mangiare in laboratorio.
È obbligatorio l’uso degli occhiali e dei guanti. Usare la massima attenzione durante la
manipolazione degli acidi e delle basi concentrate.
L’inosservanza può essere punita con l’allontanamento dal laboratorio.
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MATERIALE DA LABORATORIO
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OPERAZIONI FONDAMENTALI
Prelievo reagenti
Massima attenzione va posta nel NON CONTAMINARE I REAGENTI DA PRELEVARE.
1) Spatole o pipette devono essere dedicate a quel solo reagente o essere perfettamente
pulite e asciutte.
2) I recipienti contenenti i reagenti devono restare aperti il tempo strettamente
necessario al prelievo: particolare attenzione va posta a reagenti igroscopici o reattivi nei
confronti di O2, CO2, ecc…
3) Scrivere sempre il contenuto di ogni contenitore con pennarello indelebile! E’ una
operazione fondamentale importante per la buona riuscita dell’esperienza e per lo
smaltimento dei rifiuti.
Misura di massa
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Misura di volume
La vetreria si divide in due grandi insiemi: a volume accurato (matraccio pipetta
tarata/graduata, cilindro, buretta, ecc..) e a volume non accurato (beaker, beuta, pipetta
Pasteur, pallone, provetta, ecc.). Per avere un volume noto si deve utilizzare un recipiente
del primo tipo! I contenitori a volume non accurato vengono utilizzati per scaldare le
soluzioni, trasportare liquidi, far avvenire reazioni ma non si devono usare per misurare
volumi a meno che nella procedura di laboratorio non vi siano indicazioni del tipo
“prelevare circa xx mL di soluzione”.
La vetreria a volume accurato fa riferimento a liquidi a temperatura ambiente, solitamente
20° C. Nella lettura del volume bisogna tenere conto che per soluzioni acquose si forma un
menisco concavo: la lettura va fatta in modo che la parte inferiore del menisco sia tangente
alla tacca. Oltre a questo, la lettura va fatta tenendo l’occhio alla stessa altezza del livello del
liquido per evitare l’errore di parallasse (vedi figura)
Cilindro graduato
È uno strumento graduato che permette di misurare volumi variabili, non è particolarmente
accurato. È sconsigliato fare una soluzione in un cilindro perché vista la sua forma e la
mancanza di un tappo è difficile mescolare la soluzione.
Matraccio
Contenitore tarato per la misura di un volume determinato di liquido. Viene utilizzato per
ottenere una soluzione a concentrazione nota di un reagente solido o liquido.
Procedura:
-Introdurre il solido o la soluzione da diluire aiutandosi con un imbuto.
-Se non avete un imbuto da solidi potete sciogliere il vostro solido in un beaker usando
la minima quantità d’acqua necessaria e quindi trasferirlo nel matraccio risciacquando
più volte il beaker in modo da non perdere reagente nel trasferimento. Il volume di
liquido totalmente trasferito deve essere minore del volume tarato del matraccio. Ad
es., per un matraccio da 100 ml, tutto il volume di liquido usato per trasferire il solido
deve essere circa 50-70 ml.
-Con la spruzzetta aggiungete acqua nel matraccio risciacquando l’imbuto fino a
riempire il matraccio per circa 2/3 (rimanendo sotto il collo).
-Mescolare roteando il matraccio fino a completa dissoluzione del solido.
-Completare l’aggiunta di acqua con una pipetta Pasteur, goccia a goccia, fino alla
tacca di riempimento.
- Agitare la soluzione girando il matraccio tappato in su e in giù 20 volte.
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Pipette tarate/graduate
Servono a prelevare volumi precisi di liquido. Possono essere graduate o tarate. Si utilizzano
sempre con il propipetta (mai usare la bocca!!). Inserire la pipetta nel propipetta solo per
alcuni millimetri altrimenti potrebbe essere difficile toglierlo.
Procedura:
- Inserire la pipetta nel contenitore del liquido che vogliamo prelevare.
- Aspirare la soluzione fino a superare di poco la tacca del volume che ci interessa.
- Far scendere il livello toccando con la punta la parete del contenitore fino a
raggiungere il volume desiderato.
- Spostare la punta della pipetta nel contenitore dove si vuole erogare il liquido, toccare
con la punta il recipiente e lentamente far scendere il liquido.
- Il volume rimasto in punta al termine dell’erogazione non va espulso.
Burette
Servono a misurare in maniera accurata il volume di un liquido erogato. In particolare, viene
utilizzata nelle titolazioni.
Procedura:
- La buretta va mantenuta verticale attraverso l’utilizzo di un sostegno e di una pinza a
ragno.
- Verificare la tenuta del rubinetto e che non sia troppo duro da girare. Chiedere l’aiuto
del personale di laboratorio se risulta troppo duro il rubinetto.
- Aiutandosi con l’imbuto riempire la buretta oltre la tacca di zero.
- Verificare che non si siano formate bolle d’aria all’interno della punta, per toglierle
chiamare il personale di laboratorio.
- Azzerare la buretta (cioè portare il menisco del liquido alla tacca zero) eliminando il
liquido in eccesso.
- Durante la titolazione leggere il livello del volume stimando almeno metà della
divisione della scala della buretta.
- Se si forma una goccia pendente sulla punta della buretta farla scendere con una
bacchetta di vetro che può essere lasciata immersa nel contenitore in cui si sta
erogando.
Pulizia della vetreria
Le scritte esterne si lavano con acetone o isopropanolo.
In generale la pulizia viene fatta con acqua e sapone, e alla fine del lavaggio si sciacqua
abbondantemente con acqua deionizzata. Si asciuga all’aria appoggiando sopra la carta
assorbente.
Meglio pulire subito dopo l’uso per evitare incrostazioni.
Prima dell’uso di pipetta e buretta si dovrebbe avvinare cioè bagnare le pareti interne con
un po’ della soluzione che si utilizzerà. In genere l’avvinaggio si ripete più volte con piccole
aliquote. Il matraccio invece non va quasi mai avvinato né asciugato poiché l’acqua sarà poi
il solvente da aggiungere.
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Smaltimento rifiuti
Seguire lo schema qui sotto e le indicazioni riportate alla fine di ogni esperienza
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Triossido di alluminio
(allumina) Al2O3
H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
P280 Indossare guanti/ indumenti protettivi/ Proteggere gli occhi/ il
Pentaossido di difosforo viso.
P305 + P351 + P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI:
(anidride fosforica) P2O5 sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali
lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.
P310 Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o un
medico.
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6a
1. In un beaker da 50 mL preparare 10 mL acido solforico circa 1 M e, usando una
bacchetta di vetro, scrivere su un foglio di carta (va benissimo della normale carta da
laboratorio). Cosa si osserva?
2. Successivamente riscaldare leggermente il foglio di carta con la pistola termica.
Cosa si osserva? Perché?6c (SUGGERIMENTO: la carta è principalmente costituita
di cellulosa, composto appartenente alla stessa classe di sostanze del saccarosio,
ovvero i carboidrati).
Smaltire la soluzione nel contenitore “SOLUZIONI ACQUOSE ACIDE”.
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• Variazioni energetiche
H319 Provoca grave irritazione oculare.
Cloruro di calcio P305 + P351 + P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI:
sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali
CaCl2 lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.
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Quando trovate la dicitura “prelevare circa 3mL” oppure “usare 4-5mL” significa
che non dovete essere precisi e potete utilizzare la pipetta Pasteur. Per fare questo
dovete però sapere a quanto corrisponde una “pipettata” quindi prima di iniziare
stimate il volume medio di una pipettata utilizzando una bilancia o una pipetta
graduata (mediate su più prelievi).
La soluzione di AgNO3 0.1 M da utilizzare per l’esperienza la trovate sul bancone dei
reagenti
Preparare, in accordo con un altro gruppo, le seguenti soluzioni (attenzione tenere
conto dell’acqua di idratazione facendo riferimento all’etichetta del contenitore del
reagente). N.B.: l’esperienza sarà fatta separatamente da ogni gruppo, ma le soluzioni
andranno condivise fra i due gruppi.
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4. Con una pipetta Pasteur aggiungere alla provetta 3 circa 2 mL di soluzione 0.1 M di
KSCN.2b,c
5. Con una pipetta Pasteur aggiungere alla provetta 4 goccia a goccia circa 2 mL di
soluzione 2 M di NaOH. (dovreste vedere un precipitato: se non è visibile
immediatamente lasciate riposare la soluzione e ricontrollate dopo 15 minuti)3a,b
6. Con una pipetta Pasteur aggiungere alla provetta 5 goccia a goccia circa 2 mL di
soluzione 0.1 M di AgNO3. (dovreste vedere un precipitato: se non è visibile
immediatamente lasciate riposare la soluzione e ricontrollate dopo 15 minuti).4a,b
Poiché la soluzione di AgNO3 è una per tutti quanti, mettetevi d’accordo con i
compagni, in modo da effettuare il punto 5 in tempi diversi (cioè, alcuni cominciano
dal 5, altri dall’1, altri dal 2, etc.).
7. Immergere la provetta 6 in acqua calda e verificare se vi sono variazioni di colore. 5
8. Preparare in un becker da 150/200 mL un bagno di ghiaccio e sale riempiendo per ¾
il bicchiere e aggiungendo due cucchiai di sale grosso da cucina, mescolate bene per
un paio di minuti e verificate con il termometro qual è la temperatura minima che
riuscite ad ottenere.6a Immergere la provetta 7 nel bagno freddo e verificare se vi
sono variazioni di colore.6b
9.
10. Smaltire le soluzioni nel contenitore “SOLUZIONI ACQUOSE DI METALLI”
tranne quella di NaOH che va nelle “SOLUZIONE ACQUOSE ALCALINE”
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Materiale occorrente:
1 capsula di petri 2 Pipette pasteur
2 matracci da 50 mL
H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
P280 Indossare guanti/ indumenti protettivi/ Proteggere gli
Idrossido di Sodio occhi/ il viso.
NaOH P305 + P351 + P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI
OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi minuti.
Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo.
Continuare a sciacquare.
P310 Contattare immediatamente un CENTRO
ANTIVELENI o un medico.
H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
H335 Può irritare le vie respiratorie.
P261 Evitare di respirare i vapori.
P280 Indossare guanti/ indumenti protettivi/ Proteggere gli
acido cloridrico occhi/ il viso.
P305 + P351 + P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI
HCl OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi minuti.
Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo.
Continuare a sciacquare.
P310 Contattare immediatamente un CENTRO
ANTIVELENI o un medico.
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-In una capsula di Petri appoggiata sopra un foglio bianco aggiungere un po’ d’acqua
fino a ricoprire il fondo del contenitore
- Aggiungere qualche goccia dell’indicatore blu di bromotimolo all’acqua9a
- Aggiungere goccia a goccia la soluzione di HCl agitando la capsula fino a far virare
l’indicatore (colore 1)9b
- Aggiungere goccia a goccia la soluzione di NaOH agitando la capsula fino a far virare
l’indicatore (colore 2)9b
-Aggiungere HCl e NaOH fino ad ottenere il centro dell’intervallo di viraggio (colore
intermedio tra 1 e 2 )9b
-Verificare il pH della soluzione con la cartina tornasole9b
- Ripetere i punti precedenti con altri due indicatori a vostra disposizione10a,b,11a,b.
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