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Laboratorio di Chimica Generale e Chimica Fisica, Laurea in Biotecnologie - A.A.

2019/2020
Docenti: Dr. Alfonso Zoleo e Dr. Roberto Pilot; Supporto didattico: Dr. Fosca Conti

DISPENSE DI LABORATORIO- ESPERIENZE 1-2

Organizzazione laboratorio pag.2

Norme generali sicurezza pag. 3

Materiali da laboratorio pag. 4

Operazioni fondamentali pag. 5

ESP. 1 – Caratteristiche di alcuni processi chimici pag. 9

ESP. 2 – L’equilibrio chimico pag. 13

Appendice
(potenziali redox, costanti di solubilità, simboli e frasi di rischio)

N.B.: PRIMA DI INIZIARE IL LAVORO LEGGETE TUTTA LA


DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA
PRIMA DI USARE QUALSIASI REAGENTE LEGGERE LE
FRASI DI RISCHIO E DI SICUREZZA RIPORTATE

Avvertenza:
Le esperienze in oggetto dovranno risultare in una relazione da compilare
elettronicamente: la relazione da compilare la trovate in rete. Ad ogni passaggio
significativo di un’esperienza, troverete nella dispensa un riferimento rosso in apice (ad
es. 1a, 2a): il riferimento indica una domanda corrispondente a quella parte di esperienza
che troverete nella relazione da compilare.

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ORGANIZZAZIONE LABORATORIO

Entrare nel laboratorio

- In laboratorio è obbligatorio l’uso del camice e dei dispositivi di protezione personale


(DPI), guanti e occhiali di protezione.
- Nello spogliatoio potete lasciare i vostri effetti personali: lo spogliatoio deve sempre
rimanere chiuso a chiave. Trovate le chiavi appese all’entrata del laboratorio dove
devono essere riposte dopo l’uso.
- All’entrata del laboratorio troverete le chiavi degli stipetti appese. Prendete quelle dello
stipetto assegnato al vostro gruppo secondo lo schema che troverete appeso in
laboratorio.
- Firmate il foglio presenza.
- Prendete il cartellino con il vostro nome e agganciatelo in bella vista sul camice.
- Prendete e indossate i guanti della vostra taglia.
- Prendete gli occhiali di protezione indossateli e teneteli durante tutto il laboratorio.

Durante il laboratorio

- Seguite tutte le indicazioni sulla sicurezza e sullo smaltimento che vi sono state date e
che trovate nella dispensa.
- Il materiale che non si trova nei vostri stipetti lo potete trovare nei banconi.
- Se rompete qualcosa, dovete avvertire uno dei responsabili e gettare i vetri rotti negli
appositi recipienti.

Uscire dal laboratorio

- Lavare tutta la vetreria e riporla nello stipetto o nel primo bancone a seconda di dove la
avete prelevata, verificate che ci sia tutto.
- Lasciare bancone e cappa sgombri puliti ed ordinati.
- Lavatevi le mani.
- Ogni volta che si esce dal laboratorio (anche per un’uscita breve) bisogna lasciare il
cartellino con il proprio nome nell’apposita scatola e riprenderlo quando si rientra.
- Se avete finito le esperienze assegnate, potete lasciare il laboratorio prima delle 18.30
avvertendo uno dei responsabili.

Quaderno di laboratorio

È consigliabile tenere traccia di tutti i dettagli relativi ad ogni esperimento condotto in modo da
consentire una analisi dei dati anche a distanza di tempo. Si deve scrivere tutto quello che si è
fatto, riportare tutte le osservazioni compiute, le eventuali difficoltà, gli errori, i fenomeni non
compresi, e naturalmente tutti i dati.
Va posta attenzione a non confondere i dati sperimentali con i risultati di operazioni di calcolo
anche molto semplici.

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NORME GENERALI SULLA SICUREZZA IN LABORATORIO


1 Indossare sempre il camice.
2 Lavorare sempre con gli occhiali protettivi, che vanno indossati sopra gli eventuali occhiali
da vista. Evitare di lavorare con le lenti a contatto.
3 Proteggere le mani usando i guanti (disponibili in laboratorio).
4 Non prendere iniziative alternative alla procedura sperimentale descritta. Non effettuare
alcuna operazione se si hanno dubbi sulle modalità di esecuzione.
5 Tenere sempre ordinati e puliti i banchi di lavoro, gli spazi e le attrezzature comuni.
Prelevare i prodotti dai contenitori nelle quantità strettamente necessarie, usando una spatola
(ben pulita) per i solidi, e le pipette predisposte per i liquidi caustici. In caso di dispersione di
prodotti, procedere al recupero e alla pulizia in modo opportuno.
6 Quando la reazione sviluppa gas o esiste la possibilità di proiezione di liquidi, operare sotto
la cappa aspirante con lo schermo abbassato. Le sostanze corrosive, o comunque tossiche,
devono essere prelevate e manipolate sotto cappa aspirante.
7 Per preparare soluzioni diluite di acidi o basi forti da soluzioni concentrate, aggiungere il
prodotto concentrato all’acqua, agitando continuamente la soluzione. Non effettuare mai
l’operazione inversa.
8 Quando si usano piaste elettriche fare attenzione che rimangono calde a lungo anche dopo
essere state spente.
9 Non fare il vuoto in apparecchi in vetro che siano anche minimamente incrinati.
10 Fare attenzione con la vetreria: le pipette Pasteur sono fragili e particolare attenzione deve
essere posta nel mettere e nel togliere la propipetta dalla pipetta graduata.
10 Tutti i vetri rotti vanno gettati negli appositi recipienti.
11 Al termine dell’esperimento, lasciare in ordine e pulito il posto di lavoro.

OBBLIGHI E DIVIETI
È vietato correre, fumare e mangiare in laboratorio.
È obbligatorio l’uso degli occhiali e dei guanti. Usare la massima attenzione durante la
manipolazione degli acidi e delle basi concentrate.
L’inosservanza può essere punita con l’allontanamento dal laboratorio.

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MATERIALE DA LABORATORIO

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OPERAZIONI FONDAMENTALI
Prelievo reagenti
Massima attenzione va posta nel NON CONTAMINARE I REAGENTI DA PRELEVARE.
1) Spatole o pipette devono essere dedicate a quel solo reagente o essere perfettamente
pulite e asciutte.
2) I recipienti contenenti i reagenti devono restare aperti il tempo strettamente
necessario al prelievo: particolare attenzione va posta a reagenti igroscopici o reattivi nei
confronti di O2, CO2, ecc…
3) Scrivere sempre il contenuto di ogni contenitore con pennarello indelebile! E’ una
operazione fondamentale importante per la buona riuscita dell’esperienza e per lo
smaltimento dei rifiuti.

Misura di massa

In laboratorio avete a disposizione due tipi di bilance:


bilancia tecnica: portata: fino a qualche Kg; sensibilità: 0.01g.
bilancia analitica: portata: 100g; sensibilità: 0.0001 g.
Precisione: l’ultima cifra significativa ha un errore di ±1.

bilancia tecnica bilancia analitica

La bilancia analitica si utilizza quando sono necessarie misure di massa estremamente


accurate.
Procedura
- Pulire il piatto della bilancia con l’apposito pennello.
- Mettere il contenitore (di solito un vetrino da orologio) al centro della bilancia e
azzerare la scala con l’apposito tasto.
-Introdurre il solido nel contenitore facendo attenzione a non farlo cadere sul piatto
della bilancia
-Registrare il peso con tutte le cifre decimali fornite.
-Togliere dal piatto della bilancia il contenitore con il solido
-Pulire il piatto della bilancia con l’apposito pennello.

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Misura di volume
La vetreria si divide in due grandi insiemi: a volume accurato (matraccio pipetta
tarata/graduata, cilindro, buretta, ecc..) e a volume non accurato (beaker, beuta, pipetta
Pasteur, pallone, provetta, ecc.). Per avere un volume noto si deve utilizzare un recipiente
del primo tipo! I contenitori a volume non accurato vengono utilizzati per scaldare le
soluzioni, trasportare liquidi, far avvenire reazioni ma non si devono usare per misurare
volumi a meno che nella procedura di laboratorio non vi siano indicazioni del tipo
“prelevare circa xx mL di soluzione”.
La vetreria a volume accurato fa riferimento a liquidi a temperatura ambiente, solitamente
20° C. Nella lettura del volume bisogna tenere conto che per soluzioni acquose si forma un
menisco concavo: la lettura va fatta in modo che la parte inferiore del menisco sia tangente
alla tacca. Oltre a questo, la lettura va fatta tenendo l’occhio alla stessa altezza del livello del
liquido per evitare l’errore di parallasse (vedi figura)

Si utilizzano diversi contenitori/erogatori a volume accurato a seconda degli scopi.

Cilindro graduato
È uno strumento graduato che permette di misurare volumi variabili, non è particolarmente
accurato. È sconsigliato fare una soluzione in un cilindro perché vista la sua forma e la
mancanza di un tappo è difficile mescolare la soluzione.

Matraccio
Contenitore tarato per la misura di un volume determinato di liquido. Viene utilizzato per
ottenere una soluzione a concentrazione nota di un reagente solido o liquido.

Procedura:
-Introdurre il solido o la soluzione da diluire aiutandosi con un imbuto.
-Se non avete un imbuto da solidi potete sciogliere il vostro solido in un beaker usando
la minima quantità d’acqua necessaria e quindi trasferirlo nel matraccio risciacquando
più volte il beaker in modo da non perdere reagente nel trasferimento. Il volume di
liquido totalmente trasferito deve essere minore del volume tarato del matraccio. Ad
es., per un matraccio da 100 ml, tutto il volume di liquido usato per trasferire il solido
deve essere circa 50-70 ml.
-Con la spruzzetta aggiungete acqua nel matraccio risciacquando l’imbuto fino a
riempire il matraccio per circa 2/3 (rimanendo sotto il collo).
-Mescolare roteando il matraccio fino a completa dissoluzione del solido.
-Completare l’aggiunta di acqua con una pipetta Pasteur, goccia a goccia, fino alla
tacca di riempimento.
- Agitare la soluzione girando il matraccio tappato in su e in giù 20 volte.

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Pipette tarate/graduate
Servono a prelevare volumi precisi di liquido. Possono essere graduate o tarate. Si utilizzano
sempre con il propipetta (mai usare la bocca!!). Inserire la pipetta nel propipetta solo per
alcuni millimetri altrimenti potrebbe essere difficile toglierlo.
Procedura:
- Inserire la pipetta nel contenitore del liquido che vogliamo prelevare.
- Aspirare la soluzione fino a superare di poco la tacca del volume che ci interessa.
- Far scendere il livello toccando con la punta la parete del contenitore fino a
raggiungere il volume desiderato.
- Spostare la punta della pipetta nel contenitore dove si vuole erogare il liquido, toccare
con la punta il recipiente e lentamente far scendere il liquido.
- Il volume rimasto in punta al termine dell’erogazione non va espulso.

Burette
Servono a misurare in maniera accurata il volume di un liquido erogato. In particolare, viene
utilizzata nelle titolazioni.
Procedura:
- La buretta va mantenuta verticale attraverso l’utilizzo di un sostegno e di una pinza a
ragno.
- Verificare la tenuta del rubinetto e che non sia troppo duro da girare. Chiedere l’aiuto
del personale di laboratorio se risulta troppo duro il rubinetto.
- Aiutandosi con l’imbuto riempire la buretta oltre la tacca di zero.
- Verificare che non si siano formate bolle d’aria all’interno della punta, per toglierle
chiamare il personale di laboratorio.
- Azzerare la buretta (cioè portare il menisco del liquido alla tacca zero) eliminando il
liquido in eccesso.
- Durante la titolazione leggere il livello del volume stimando almeno metà della
divisione della scala della buretta.
- Se si forma una goccia pendente sulla punta della buretta farla scendere con una
bacchetta di vetro che può essere lasciata immersa nel contenitore in cui si sta
erogando.
Pulizia della vetreria
Le scritte esterne si lavano con acetone o isopropanolo.
In generale la pulizia viene fatta con acqua e sapone, e alla fine del lavaggio si sciacqua
abbondantemente con acqua deionizzata. Si asciuga all’aria appoggiando sopra la carta
assorbente.
Meglio pulire subito dopo l’uso per evitare incrostazioni.
Prima dell’uso di pipetta e buretta si dovrebbe avvinare cioè bagnare le pareti interne con
un po’ della soluzione che si utilizzerà. In genere l’avvinaggio si ripete più volte con piccole
aliquote. Il matraccio invece non va quasi mai avvinato né asciugato poiché l’acqua sarà poi
il solvente da aggiungere.

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Smaltimento rifiuti
Seguire lo schema qui sotto e le indicazioni riportate alla fine di ogni esperienza

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ESP. N° 1: CARATTERISTICHE DI ALCUNI PROCESSI


CHIMICI
Questa esperienza si prefigge di analizzare e descrivere a livello qualitativo le
caratteristiche di alcune classi di reazioni chimiche.

- Proprietà degli ossidi


3 provette Pinza di legno
spatola pipette Pasteur
H315 Provoca irritazione cutanea.
H318 Provoca gravi lesioni oculari.
H335 Può irritare le vie respiratorie.
Ossido di Calcio P261 Evitare di respirare la polvere.
P280 Indossare guanti/ proteggere gli occhi/ il viso.
(calce viva) CaO P305 + P351 + P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI:
sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali
lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.

Triossido di alluminio
(allumina) Al2O3
H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
P280 Indossare guanti/ indumenti protettivi/ Proteggere gli occhi/ il
Pentaossido di difosforo viso.
P305 + P351 + P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI:
(anidride fosforica) P2O5 sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali
lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.
P310 Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o un
medico.

1. Stimare il pH dell’acqua deionizzata utilizzando la cartina tornasole1a,b. Per misurare


il pH conviene inserire una bacchetta di vetro pulita nella provetta e toccare un
pezzetto di cartina tornasole con la bacchetta bagnata: non inserire la cartina
tornasole direttamente in provetta per non inquinare la soluzione.
2. Porre una modica quantità (un paio di punte di spatola) di ossido di calcio in una
provetta, aggiungere circa 1-2 mL di acqua distillata e mescolare la soluzione con
una bacchetta di vetro (la sostanza si dissolverà lentamente). Stimare il pH con la
cartina tornasole2a,b.
3. Ripetere l’esperienza con una modica quantità di triossido di dialluminio. Stimare il
pH con la cartina tornasole3a,b,c.
4. Ripetere l’esperienza con una modica quantità di pentaossido di difosforo(V).
(ATTENZIONE: È UNA REAZIONE MOLTO ESOTERMICA. AGIRE
SOTTO CAPPA. PRENDERE LA PROVETTA CON LA PINZA DI LEGNO
E FARE ATTENZIONE A NON RIVOLGERE L’APERTURA CONTRO SÈ
STESSI O VERSO I PROPRI COLLEGHI). Stimare il pH con la cartina
tornasole4a,b.
Smaltire le soluzioni nei contenitori “SOLUZIONI ACQUOSE DI METALLI”,
“SOLUZIONI ACQUOSE ACIDE” o “SOLUZIONI ACQUOSE ALCALINE” a
seconda del loro pH e/o del loro contenuto.

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• Potere disidratante di H2SO4


H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
acido solforico P280 Indossare guanti/ indumenti protettivi/ Proteggere gli occhi/ il viso.
P305 + P351 + P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI:
H2SO4 sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a
contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.
P310 Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o un medico.

1. Prendere un beaker da 50 mL e porre al suo interno 25 g di zucchero (saccarosio).


Prelevare 10 mL di H2SO4 concentrato (FARE ATTENZIONE: È UNA
SOSTANZA MOLTO PERICOLOSA, TOSSICA E PROVOCA USTIONI!)
ponendolo in un cilindro graduato o in un beaker5a,b. Trasferire il cilindro, o il beaker
fino alla propria cappa, tenendolo tappato con una mano (ATTENZIONE: AVERE
SEMPRE I GUANTI).
2. Lavorando costantemente sotto cappa aspirante versare lentamente l’acido nel
beaker contenente lo zucchero. ATTENZIONE: MAI RIMUOVERE IL
BEAKER DALLA CAPPA ASPIRANTE: la reazione richiede qualche decina di
secondi! Che cosa si osserva? Quali evoluzioni subisce il sistema?
Smaltire il prodotto solido nel contenitore “RIFIUTI SOLIDI CONTAMINATI” (dopo
averlo sciacquato con abbondante acqua corrente).
Inchiostro invisibile
H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
acido solforico P280 Indossare guanti/ indumenti protettivi/ Proteggere gli occhi/ il viso.
P305 + P351 + P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI:
H2SO4 sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a
contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.
P310 Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o un medico.

6a
1. In un beaker da 50 mL preparare 10 mL acido solforico circa 1 M e, usando una
bacchetta di vetro, scrivere su un foglio di carta (va benissimo della normale carta da
laboratorio). Cosa si osserva?
2. Successivamente riscaldare leggermente il foglio di carta con la pistola termica.
Cosa si osserva? Perché?6c (SUGGERIMENTO: la carta è principalmente costituita
di cellulosa, composto appartenente alla stessa classe di sostanze del saccarosio,
ovvero i carboidrati).
Smaltire la soluzione nel contenitore “SOLUZIONI ACQUOSE ACIDE”.

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• Potere disidratante di H2SO4 (2)


H302 Nocivo se ingerito.
H315 Provoca irritazione cutanea.
H319 Provoca grave irritazione oculare.
H410 Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
P273 Non disperdere nell'ambiente.
Solfato di rame CuSO4 P305 + P351 + P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI:
sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a
contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.
P501 Smaltire il contenuto/ contenitore in un impianto d'eliminazione di
rifiuti
autorizzato.
3. Porre una piccola quantità CuSO4·5H2O in una provetta, aggiungervi qualche goccia
di H2SO4 concentrato e mescolare con una bacchetta di vetro. Cosa si osserva?
Smaltire la soluzione nel contenitore “SOLUZIONI ACQUOSE DI METALLI”.

• Variazioni energetiche
H319 Provoca grave irritazione oculare.
Cloruro di calcio P305 + P351 + P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI:
sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali
CaCl2 lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.

H272 Può aggravare un incendio; comburente.


H315 Provoca irritazione cutanea.
nitrato H319 Provoca grave irritazione oculare.
H335 Può irritare le vie respiratorie.
d’ammonio P220 Tenere/conservare lontano da indumenti/materiali combustibili.
P261 Evitare di respirare la polvere/ i fumi/ i gas/ la nebbia/ i vapori/
NH4NO3 gli aerosol.
P305 + P351 + P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI:
sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali
lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.

1. Prendere due bicchieri di polistirolo ed etichettarli come A e B. Usando due vetrini


da orologio distinti pesare 10 g di nitrato di ammonio e 10 g di cloruro di calcio
anidro.
2. In ognuno dei due bicchieri di polistirolo versare 100 mL di acqua distillata,
immergere un termometro ed attendere che entrambi misurino lo stesso valore di
temperatura stabile.
3. Versare contemporaneamente e velocemente il nitrato di ammonio ed il cloruro di
calcio anidro rispettivamente nei beaker A e B, mescolare le due soluzioni con i
rispettivi termometri (con delicatezza per evitare di romperli!) ed annotare le
variazioni di temperatura nel tempo man mano che i sali si dissolvono7c,d8c,d. Che
reazioni sono avvenute nei due sistemi?7b, 8b A che cosa sono dovute le variazioni di
temperatura?7c Si stimi il pH delle soluzioni di nitrato d’ammonio e di cloruro di
calcio con cartina tornasole.7a, 8a
Smaltire le soluzioni nel contenitore “SOLUZIONI ACQUOSE ACIDE”.

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• Salificazione tra un idrossido ed un ossido acido


H302 Nocivo se ingerito.
H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
P280 Indossare guanti/ indumenti protettivi/ Proteggere gli occhi/
Idrossido di Bario il viso.
P305 + P351 + P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI
(Barite) Ba(OH)2 OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere
le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a
sciacquare.
P310 Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o
un medico.
H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
H335 Può irritare le vie respiratorie.
P261 Evitare di respirare i vapori.
P280 Indossare guanti/ indumenti protettivi/ Proteggere gli occhi/
acido cloridrico il viso.
P305 + P351 + P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI
(HCl) OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere
le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a
sciacquare.
P310 Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o
un medico.
Carbonato di H319 Provoca grave irritazione oculare.
P305 + P351 + P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI
sodio OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere
le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a
Na2CO3 sciacquare.

1. In una provetta (provetta A) versare 1 mL di una soluzione all’1% di idrossido di


bario (già presente sotto cappa) ed aggiungere 1-2 mL di acqua distillata. Misurarne
il pH.9a,b,c
2. In una seconda provetta (provetta B) introdurre circa 0.5 g di carbonato di sodio,
scioglierlo con 3-4 mL di acqua distillata agitando con una bacchetta di vetro.
Misurarne il pH con cartina tornasole.10a,b
3. Prelevare pochi mL di acido cloridrico concentrato e metterli in una provetta.
Conservare la provetta (inserita nel portaprovette) sotto cappa. Successivamente,
preparare sotto cappa anche il tubicino di vetro inserito in un tappo di gomma forato
che servirà per collegare la provetta B con la provetta A.
4. A questo punto chiamare il personale di laboratorio per eseguire l’ultima
operazione: non effettuarla da soli! Aggiungere 1 mL di acido cloridrico
concentrato alla soluzione contenuta nella provetta B e collegarla immediatamente
alla provetta A (la parte corta del tubicino va nella provetta B, quella lunga nella
provetta A). Cosa si osserva?11a,b,12a,b
Smaltire la soluzione della provetta B nel contenitore “SOLUZIONI ACQUOSE
ACIDE” e quella della provetta A nel contenitore “SOLUZIONI ACQUOSE
ALCALINE”.

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ESP. N° 2: L’EQUILIBRIO CHIMICO


Questa esperienza si prefigge di fornire elementi di valutazione qualitativa che possano
essere utili a comprendere come un sistema all’equilibrio reagisca, secondo la legge
dell’equilibrio mobile o di Le Châtelier, a perturbazioni esterne quali variazioni di
temperatura o aggiunta/sottrazione di un componente appartenente al sistema in oggetto.
- Effetto della concentrazione e della temperatura sull’equilibrio
La reazione presa in considerazione riguarda i complessi di coordinazione del Fe(III) la
cui trattazione verrà approfondita in altri corsi. Per ora basti sapere che il Fe(III) in
soluzione è coordinato da sei molecole d’acqua disposte secondo i vertici di un ottaedro
([Fe(H2O)6]3+), e che in presenza di ioni tiocianato (SCN-) una (o anche più di una) di
queste molecole d’acqua vengono sostituite da ioni SCN- secondo la reazione
all’equilibrio:
OH2 3+ SCN 2+
H 2O OH2 H2O OH 2
Fe + SCN - Fe + H 2O
H2O OH2 H 2O OH 2
OH2 OH 2

colore1 colore2 colore 3


che in forma compatta può essere scritto come:
Fe3+(aq)+SCN- (aq)[FeSCN]2+(aq)
Materiale occorrente:
7 provette+ portaprovette 1 agitatore/riscaldatore
2 matracci da 50mL pipette Pasteur
2 matraccio da 100mL Termometro ad alcol
1 beaker da 150/200mL
H272 Può aggravare un incendio; comburente.
H315 Provoca irritazione cutanea.
H319 Provoca grave irritazione oculare.
Nitrato ferrico H335 Può irritare le vie respiratorie.
P220 Tenere/conservare lontano da indumenti/materiali combustibili.
Fe(NO3)3 P261 Evitare di respirare la polvere.
P305 + P351 + P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare
accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole
farlo. Continuare a sciacquare.

Tiocianato di H302 Nocivo se ingerito.


H312 Nocivo per contatto con la pelle.
potassio o di
H332 Nocivo se inalato.
sodio H412 Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
P273 Non disperdere nell'ambiente.
KSCN P280 Indossare guanti/ indumenti protettivi.
EUH032 A contatto con acidi libera gas molto tossici.
(o NaSCN)

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H272 Può aggravare un incendio; comburente.


H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
H410 Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
P220 Tenere/conservare lontano da indumenti/materiali combustibili.
P273 Non disperdere nell'ambiente.
Nitrato P280 Indossare guanti/ indumenti protettivi/ Proteggere gli occhi/ il viso.
d’argento P305 + P351 + P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare
AgNO3 accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole
farlo. Continuare a sciacquare.
P310 Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o un medico.
P501 Smaltire il contenuto/ contenitore in un impianto d'eliminazione di rifiuti
autorizzato

H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.


Idrossido di P280 Indossare guanti/ indumenti protettivi/ Proteggere gli occhi/ il viso.
Sodio NaOH P305 + P351 + P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare
accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole
farlo. Continuare a sciacquare.
P310 Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o un medico.

Quando trovate la dicitura “prelevare circa 3mL” oppure “usare 4-5mL” significa
che non dovete essere precisi e potete utilizzare la pipetta Pasteur. Per fare questo
dovete però sapere a quanto corrisponde una “pipettata” quindi prima di iniziare
stimate il volume medio di una pipettata utilizzando una bilancia o una pipetta
graduata (mediate su più prelievi).

La soluzione di AgNO3 0.1 M da utilizzare per l’esperienza la trovate sul bancone dei
reagenti
Preparare, in accordo con un altro gruppo, le seguenti soluzioni (attenzione tenere
conto dell’acqua di idratazione facendo riferimento all’etichetta del contenitore del
reagente). N.B.: l’esperienza sarà fatta separatamente da ogni gruppo, ma le soluzioni
andranno condivise fra i due gruppi.

Reagente Concentrazione Volume


Fe(NO3)3 0.1 M 50mL
KSCN (o NaSCN) 0.1 M 50mL
NaOH 2M 100mL

1. Per preparare la soluzione di partenza contenente il complesso di tiocianato ferrico


aggiungete, utilizzando la pipetta Pasteur, circa 3 ml della soluzione 0.1 M di
Fe(NO3)31a a circa 3 mL della soluzione 0.1 M di KSCN(o NaSCN)1b in un
matraccio da 100 mL e portate a volume (agitare bene la soluzione: il colore deve
essere omogeneo)1c,d.
2. Numerare sette provette e riempirle con 4-5 mL di soluzione di cui al punto
precedente (la provetta 1 servirà come riferimento per notare i cambiamenti di
colore) (SUGGERIMENTO: agitare le soluzioni ad ogni variazione del sistema ed
annotare accuratamente i cambiamenti che avvengono).
3. Con una pipetta Pasteur aggiungere alla provetta 2 circa 2 mL di soluzione 0.1 M di
Fe(NO3)3.2a

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4. Con una pipetta Pasteur aggiungere alla provetta 3 circa 2 mL di soluzione 0.1 M di
KSCN.2b,c
5. Con una pipetta Pasteur aggiungere alla provetta 4 goccia a goccia circa 2 mL di
soluzione 2 M di NaOH. (dovreste vedere un precipitato: se non è visibile
immediatamente lasciate riposare la soluzione e ricontrollate dopo 15 minuti)3a,b
6. Con una pipetta Pasteur aggiungere alla provetta 5 goccia a goccia circa 2 mL di
soluzione 0.1 M di AgNO3. (dovreste vedere un precipitato: se non è visibile
immediatamente lasciate riposare la soluzione e ricontrollate dopo 15 minuti).4a,b
Poiché la soluzione di AgNO3 è una per tutti quanti, mettetevi d’accordo con i
compagni, in modo da effettuare il punto 5 in tempi diversi (cioè, alcuni cominciano
dal 5, altri dall’1, altri dal 2, etc.).
7. Immergere la provetta 6 in acqua calda e verificare se vi sono variazioni di colore. 5
8. Preparare in un becker da 150/200 mL un bagno di ghiaccio e sale riempiendo per ¾
il bicchiere e aggiungendo due cucchiai di sale grosso da cucina, mescolate bene per
un paio di minuti e verificate con il termometro qual è la temperatura minima che
riuscite ad ottenere.6a Immergere la provetta 7 nel bagno freddo e verificare se vi
sono variazioni di colore.6b
9.
10. Smaltire le soluzioni nel contenitore “SOLUZIONI ACQUOSE DI METALLI”
tranne quella di NaOH che va nelle “SOLUZIONE ACQUOSE ALCALINE”

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- Effetto dello ione comune sull’equilibrio delle soluzioni tampone

La reazione di equilibrio presa in considerazione è quella di dissociazione dell’acido


acetico in acqua.
CH3COOH + H2O   CH3COO- + H3O+

Questa esperienza ha come scopo quello di fornire una dimostrazione qualitativa di


come l’aggiunta di uno ione comune già presente nel sistema varia l’equilibrio della
reazione
Materiale occorrente:
2 cilindri graduati da 100 mL 2 vetrini da orologio
2 beaker da 50 mL
H226 Liquido e vapori infiammabili.
H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
P280 Indossare guanti/ indumenti protettivi/ Proteggere gli occhi/ il
Acido acetico viso.
P305 + P351 + P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI:
(CH3COOH) sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali
lenti a contatto se è agevole
farlo. Continuare a sciacquare.
P310 Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o un
medico.
Acetato di sodio
(CH3COONa)
Carbonato di
calcio
(CaCO3)

1. Nei cilindri preparare due soluzioni di 30 mL di acido acetico circa 2M.7a,b


2. Trasferire le due soluzioni in due beaker da 50 mL e in una di queste aggiungere
circa 3 g di acetato di sodio. Indicare le due soluzioni come soluzione A (solo acido
acetico) e soluzione B (acido acetico più acetato)7c
Verificare il pH delle due soluzioni con la cartina tornasole (Ka(CH3COOH) =
1.75·10-5; pKa = 4.76).7d
3. Utilizzando due vetrini da orologio pesare, sulla bilancia tecnica, due porzioni uguali
da circa 1-1.5 g di carbonato di calcio.8a
4. Versare le due porzioni di carbonato di calcio appena pesate in due cilindri graduati
(possibilmente uguali) preventivamente etichettati come A e B. Successivamente in
ognuno di essi versare contemporaneamente le corrispondenti soluzioni A e B di cui
al punto 2.8b
5. Annotare le variazioni che si osservano e, a reazioni terminate, misurare nuovamente
il pH con la cartina tornasole.8c
Smaltire le soluzioni nel contenitore “SOLUZIONI ACQUOSE DI ACIDI
ORGANICI”.

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- Equilibrio acido base l’uso degli indicatori colorimetrici


Un indicatore colorimetrico acido-base può essere considerato come un acido debole
(HIn) in equilibrio con la sua base debole coniugata (In-) La reazione di equilibrio
caratterizzata da una costante di equilibrio KHIn sarà quindi:
HIn(aq)   H+(aq) + In-(aq)
colore 1 colore 2
La molecola indissociata (HIn) ed il corrispondente anione (In-) presentano colorazioni
differenti che indichiamo rispettivamente come colore 1 e colore 2.
Se aggiungiamo abbastanza acido (H+) sposteremo l’equilibrio a sinistra e l’indicatore
assumerà il colore 1. Se invece aggiungiamo una base (OH-) questa reagirà con gli ioni
H+ sottraendoli all’equilibrio sopra riportato e spostandolo a destra, l’indicatore
assumerà quindi il colore 2.

L’intervallo di viraggio è l’intervallo di valori di pH in cui avviene il cambiamento di


colore di un indicatore, mentre il centro dell’intervallo di viraggio è inteso come il
valore di pH in corrispondenza del quale le concentrazioni delle specie chimiche
colorate sono uguali tra loro [HIn]=[In-] e quindi vediamo un colore intermedio.
Al centro dell’intervallo di viraggio la concentrazione molare di H+ coincide
numericamente con la costante della reazione di ionizzazione dell’indicatore (Kind =
[H+])
Alcuni indicatori virano a pH neutro altri a pH acido e altri a pH basico, scopo di questa
esperienza è osservare queste variazioni e determinare in modo qualitativo il pH a quale
virano differenti indicatori.

Materiale occorrente:
1 capsula di petri 2 Pipette pasteur
2 matracci da 50 mL
H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
P280 Indossare guanti/ indumenti protettivi/ Proteggere gli
Idrossido di Sodio occhi/ il viso.
NaOH P305 + P351 + P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI
OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi minuti.
Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo.
Continuare a sciacquare.
P310 Contattare immediatamente un CENTRO
ANTIVELENI o un medico.
H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
H335 Può irritare le vie respiratorie.
P261 Evitare di respirare i vapori.
P280 Indossare guanti/ indumenti protettivi/ Proteggere gli
acido cloridrico occhi/ il viso.
P305 + P351 + P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI
HCl OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi minuti.
Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo.
Continuare a sciacquare.
P310 Contattare immediatamente un CENTRO
ANTIVELENI o un medico.

-Mettendosi d’accordo con un altro gruppo preparare 50 mL di soluzione 0.1M di


NaOH e 50 mL di soluzione 0.1M di HCl

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-In una capsula di Petri appoggiata sopra un foglio bianco aggiungere un po’ d’acqua
fino a ricoprire il fondo del contenitore
- Aggiungere qualche goccia dell’indicatore blu di bromotimolo all’acqua9a
- Aggiungere goccia a goccia la soluzione di HCl agitando la capsula fino a far virare
l’indicatore (colore 1)9b
- Aggiungere goccia a goccia la soluzione di NaOH agitando la capsula fino a far virare
l’indicatore (colore 2)9b
-Aggiungere HCl e NaOH fino ad ottenere il centro dell’intervallo di viraggio (colore
intermedio tra 1 e 2 )9b
-Verificare il pH della soluzione con la cartina tornasole9b
- Ripetere i punti precedenti con altri due indicatori a vostra disposizione10a,b,11a,b.

Smaltire le soluzioni nei contenitori “SOLUZIONI ACQUOSE ACIDE” o


“SOLUZIONI ACQUOSE ALCALINE” a seconda del loro pH.

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APPENDICE

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Costanti prodotto di solubilità Iron(II) hydroxide Fe(OH)2 4.87×10-17


Iron(II) sulfide FeS 8×10-19
Iron(III) hydroxide Fe(OH)3 2.79×10-39
Composto Formula Kps (25 °C) Iron(III) phosphate
FePO4×2H2O 9.91×10-16
-34
dihydrate
Aluminium hydroxide Al(OH)3 3×10 Lanthanum iodate La(IO3)3 7.50×10-12
Aluminium phosphate AlPO4 9.84×10-21 Lead(II) bromide PbBr2 6.60×10-6
Barium bromate Ba(BrO3)2 2.43×10-4 Lead(II) carbonate PbCO3 7.40×10-14
Barium carbonate BaCO3 2.58×10-9 Lead(II) chloride PbCl2 1.70×10-5
Barium chromate BaCrO4 1.17×10-10 Lead(II) chromate PbCrO4 3×10-13
Barium fluoride BaF2 1.84×10-7 Lead(II) fluoride PbF2 3.3×10-8
Barium hydroxide Lead(II) hydroxide Pb(OH)2 1.43×10-20
Ba(OH)2×8H2O 2.55×10-4
octahydrate Lead(II) iodate Pb(IO3)2 3.69×10-13
Barium iodate Ba(IO3)2 4.01×10-9 Lead(II) iodide PbI2 9.8×10-9
Barium iodate Lead(II) oxalate PbC2O4 8.5×10-9
Ba(IO3)2×H2O 1.67×10-9
monohydrate Lead(II) selenate PbSeO4 1.37×10-7
Barium molybdate BaMoO4 3.54×10-8 Lead(II) sulfate PbSO4 2.53×10-8
Barium nitrate Ba(NO3)2 4.64×10-3 Lead(II) sulfide PbS 3×10-28
Barium selenate BaSeO4 3.40×10-8 Lithium carbonate Li2CO3 8.15×10-4
Barium sulfate BaSO4 1.08×10-10 Lithium fluoride LiF 1.84×10-3
Barium sulfite BaSO3 5.0×10-10 Lithium phosphate Li3PO4 2.37×10-4
Beryllium hydroxide Be(OH)2 6.92×10-22 Magnesium ammonium
Bismuth arsenate BiAsO4 4.43×10-10 MgNH4PO4 3×10-13
phosphate
Bismuth iodide BiI 7.71×10-19 Magnesium carbonate MgCO3 6.82×10-6
Cadmium arsenate Cd3(AsO4)2 2.2×10-33 Magnesium carbonate
Cadmium carbonate CdCO3 1.0×10-12 MgCO3×5H2O 3.79×10-6
pentahydrate
Cadmium fluoride CdF2 6.44×10-3 Magnesium carbonate
Cadmium hydroxide Cd(OH)2 7.2×10-15 MgCO3×3H2O 2.38×10-6
trihydrate
Cadmium iodate Cd(IO3)2 2.5×10-8 Magnesium fluoride MgF2 5.16×10-11
Cadmium oxalate Magnesium hydroxide Mg(OH)2 5.61×10-12
CdC2O4×3H2O 1.42×10-8
trihydrate Magnesium oxalate
Cadmium phosphate Cd3(PO4)2 2.53×10-33 MgC2O4×2H2O 4.83×10-6
dihydrate
Cadmium sulfide CdS 1×10-27 Magnesium phosphate Mg3(PO4)2 1.04×10-24
Caesium perchlorate CsClO4 3.95×10-3 Manganese(II) carbonate MnCO3 2.24×10-11
Caesium periodate CsIO4 5.16×10-6 Manganese(II) hydroxide Mn(OH)2 2×10-13
Calcium carbonate Manganese(II) iodate Mn(IO3)2 4.37×10-7
CaCO3 6.0×10-9
(aragonite) Manganese(II) oxalate
Calcium carbonate MnC2O4×2H2O 1.70×10-7
CaCO3 3.36×10-9 dihydrate
(calcite) Manganese(II) sulfide
Calcium fluoride CaF2 3.45×10-11 MnS 3×10-14
(verde)
Calcium hydroxide Ca(OH)2 5.02×10-6 Manganese(II) sulfide
Calcium iodate Ca(IO3)2 6.47×10-6 MnS 3×10-11
(rosa)
Calcium iodate Mercury(I) bromide Hg2Br2 6.40×10-23
Ca(IO3)2×6H2O 7.10×10-7
hexahydrate Mercury(I) carbonate Hg2CO3 3.6×10-17
Calcium molybdate CaMoO 1.46×10-8 Mercury(I) chloride Hg2Cl2 1.43×10-18
Calcium oxalate Mercury(I) fluoride Hg2F2 3.10×10-6
CaC2O4×H2O 2.32×10-9
monohydrate Mercury(I) iodide Hg2I2 5.2×10-29
Calcium phosphate Ca3(PO4)2 2.07×10-33 Mercury(I) oxalate Hg2C2O4 1.75×10-13
Calcium sulfate CaSO4 4.93×10-5 Mercury(I) sulfate Hg2SO4 6.5×10-7
Calcium sulfate dihydrate CaSO4×2H2O 3.14×10-5 Mercury(I) thiocyanate Hg2(SCN)2 3.2×10-20
Calcium sulfate Mercury(II) bromide HgBr2 6.2×10-20
CaSO4×0.5H2O 3.1×10-7
hemihydrate Mercury(II) hydroxide HgO 3.6×10-26
Cobalt(II) arsenate Co3(AsO4)2 6.80×10-29 Mercury(II) iodide HgI2 2.9×10-29
Cobalt(II) carbonate CoCO3 1.0×10-10 Mercury(II) sulfide (nero) HgS 2×10-53
Cobalt(II) hydroxide (blu) Co(OH)2 5.92×10-15 Mercury(II) sulfide
Cobalt(II) iodate HgS 2×10-54
Co(IO3)2×2H2O 1.21×10-2 (rosso)
dihydrate Neodymium carbonate Nd2(CO3)3 1.08×10-33
Cobalt(II) phosphate Co3(PO4)2 2.05×10-35 Nickel(II) carbonate NiCO3 1.42×10-7
Cobalt(II) sulfide (alfa) CoS 5×10-22 Nickel(II) hydroxide Ni(OH)2 5.48×10-16
Cobalt(II) sulfide (beta) CoS 3×10-26 Nickel(II) iodate Ni(IO3)2 4.71×10-5
Copper(I) bromide CuBr 6.27×10-9 Nickel(II) phosphate Ni3(PO4)2 4.74×10-32
Copper(I) chloride CuCl 1.72×10-7 Nickel(II) sulfide (alfa) NiS 4×10-20
Copper(I) cyanide CuCN 3.47×10-20 Nickel(II) sulfide (beta) NiS 1.3×10-25
Copper(I) hydroxide Cu2O 2×10-15 Palladium(II) thiocyanate Pd(SCN)2 4.39×10-23
Copper(I) iodide CuI 1.27×10-12 Potassium
Copper(I) thiocyanate CuSCN 1.77×10-13 K2PtCl6 7.48×10-6
hexachloroplatinate
Copper(II) arsenate Cu3(AsO4)2 7.95×10-36 Potassium perchlorate KClO4 1.05×10-2
Copper(II) hydroxide Cu(OH)2 4.8×10-20 Potassium periodate KIO4 3.71×10-4
Copper(II) iodate Praseodymium hydroxide Pr(OH)3 3.39×10-24
Cu(IO3)2×H2O 6.94×10-8
monohydrate Radium iodate Ra(IO3)2 1.16×10-9
Copper(II) oxalate CuC2O4 4.43×10-10 Radium sulfate RaSO4 3.66×10-11
Copper(II) phosphate Cu3(PO4)2 1.40×10-37 Rubidium perchlorate RuClO4 3.00×10-3
Copper(II) sulfide CuS 8×10-37 Scandium fluoride ScF3 5.81×10-24
Europium(III) hydroxide Eu(OH)3 9.38×10-27 Scandium hydroxide Sc(OH)3 2.22×10-31
Gallium(III) hydroxide Ga(OH)3 7.28×10-36 Silver(I) acetate AgCH3COO 1.94×10-3
Iron(II) carbonate FeCO3 3.13×10-11 Silver(I) arsenate Ag3AsO4 1.03×10-22
Iron(II) fluoride FeF2 2.36×10-6 Silver(I) bromate AgBrO3 5.38×10-5

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Silver(I) bromide AgBr 5.35×10-13 Thallium(I) chloride TlCl 1.86×10-4


Silver(I) carbonate Ag2CO3 8.46×10-12 Thallium(I) chromate Tl2CrO4 8.67×10-13
Silver(I) chloride AgCl 1.77×10-10 Thallium(I) hydroxide Tl(OH)3 1.68×10-44
Silver(I) chromate Ag2CrO4 1.12×10-12 Thallium(I) iodate TlIO3 3.12×10-6
Silver(I) cyanide AgCN 5.97×10-17 Thallium(I) iodide TlI 5.54×10-8
Silver(I) iodate AgIO3 3.17×10-8 Thallium(I) sulfide Tl2S 6×10-22
Silver(I) iodide AgI 8.52×10-17 Thallium(I) thiocyanate TlSCN 1.57×10-4
Silver(I) oxalate Ag2C2O4 5.40×10-12 Tin(II) hydroxide Sn(OH)2 5.45×10-27
Silver(I) phosphate Ag3PO4 8.89×10-17 Yttrium carbonate Y2(CO3)3 1.03×10-31
Silver(I) sulfate Ag2SO4 1.20×10-5 Yttrium fluoride YF3 8.62×10-21
Silver(I) sulfide Ag2S 8×10-51 Yttrium hydroxide Y(OH)3 1.00×10-22
Silver(I) sulfite Ag2SO3 1.50×10-14 Yttrium iodate Y(IO3)3 1.12×10-10
Silver(I) thiocyanate AgSCN 1.03×10-12 Zinc arsenate Zn3(AsO4)2 2.8×10-28
Strontium arsenate Sr3(AsO4)2 4.29×10-19 Zinc carbonate ZnCO3 1.46×10-10
Strontium carbonate SrCO3 5.60×10-10 Zinc carbonate
ZnCO3×H2O 5.42×10-11
Strontium fluoride SrF2 4.33×10-9 monohydrate
Strontium iodate Sr(IO3)2 1.14×10-7 Zinc fluoride ZnF 3.04×10-2
Strontium iodate Zinc hydroxide Zn(OH)2 3×10-17
Sr(IO3)2×6H2O 4.55×10-7
hexahydrate Zinc iodate dihydrate Zn(IO3)2×2H2O 4.1×10-6
Strontium iodate Zinc oxalate dihydrate ZnC2O4×2H2O 1.38×10-9
Sr(IO3)2×H2O 3.77×10-7
monohydrate Zinc selenide ZnSe 3.6×10-26
Strontium oxalate SrC2O4 5×10-8 Zinc selenite monohydrateZnSe×H2O 1.59×10-7
Strontium sulfate SrSO4 3.44×10-7 Zinc sulfide (alfa) ZnS 2×10-25
Thallium(I) bromate TlBrO3 1.10×10-4 Zinc sulfide (beta) ZnS 3×10-23
Thallium(I) bromide TlBr 3.71×10-6

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Simboli e frasi di rischio


Description Pictogram Hazard class and hazard category
Exploding Bomb Unstable explosives
GHS01 Explosives of Divisions 1.1, 1.2, 1.3, 1.4
Self reactive substances and mixtures, Types A,B
Organic peroxides, Types A,B

Flame Flammable gases, category 1


GHS02 Flammable aerosols, categories 1,2
Flammable liquids, categories 1,2,3
Flammable solids, categories 1,2
Self-reactive substances and mixtures, Types B,C,D,E,F
Pyrophoric liquids, category 1
Pyrophoric solids, category 1
Self-heating substances and mixtures, categories 1,2
Substances and mixtures, which in contact with water, emit
flammable gases, categories 1,2,3
Organic peroxides, Types B,C,D,E,F
Flame Over Circle Oxidizing gases, category 1
GHS03 Oxidizing liquids, categories 1,2,3

Gas Cylinder Gases under pressure:


GHS04 - Compressed gases
- Liquefied gases
- Refrigerated liquefied gases
- Dissolved gases
Corrosion Corrosive to metals, category 1
GHS05 Skin corrosion, categories 1A,1B,1C
Serious eye damage, category 1

Skull and Acute toxicity (oral, dermal, inhalation), categories 1,2,3


Crossbones
GHS06

Exclamation Acute toxicity (oral, dermal, inhalation), category 4


Mark Skin irritation, category 2
GHS07 Eye irritation, category 2
Skin sensitisation, category 1
Specific Target Organ Toxicity – Single exposure, category 3
Health Hazard Respiratory sensitization, category 1
GHS08 Germ cell mutagenicity, categories 1A,1B,2
Carcinogenicity, categories 1A,1B,2
Reproductive toxicity, categories 1A,1B,2
Specific Target Organ Toxicity – Single exposure, categories
1,2
Specific Target Organ Toxicity – Repeated exposure, categories
1,2
Aspiration Hazard, category 1
Environment Hazardous to the aquatic environment
GHS09 - Acute hazard, category1
- Chronic hazard, categories 1,2

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