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1. Qual è lo scopo della Sezione Salvamento della FIN?

- La Sezione Salvamento della FIN ha l'obiettivo di promuovere la sicurezza in ambienti acquatici,


formando Assistenti Bagnanti (AB) e gestendo situazioni di emergenza in piscine e altri luoghi
simili.

2. Che cos’è la FIN?


- La FIN (Federazione Italiana Nuoto) è l'ente di governo per lo sport del nuoto in Italia, che
include anche la formazione e la gestione della sicurezza in ambienti acquatici attraverso la
Sezione Salvamento.

3. Quali sono le caratteristiche di un AB e in che cosa consiste il suo lavoro?


- Un Assistente Bagnanti è addestrato per garantire la sicurezza in piscina, monitorare i
nuotatori, effettuare soccorsi in caso di emergenza e gestire la sorveglianza degli ambienti
acquatici.

4. Qual è l’equipaggiamento dell’assistente bagnante per la sorveglianza balneare?


- L'equipaggiamento può includere un fischietto, una torcia, un galleggiante di soccorso, guanti,
occhialini, e altri strumenti necessari per la sorveglianza e l'intervento in emergenze.

5. Qual è il metodo di comunicazione tramite fischietto?


- Il fischietto è utilizzato per comunicare segnalazioni specifiche, come l'annuncio di
un'emergenza o il richiamo dei nuotatori in acqua.

6. Spiega le fasi di un soccorso in acqua.


- Il soccorso sul luogo dell’incidente deve essere immediato, preciso, efficace, anche se spesso
prestato con mezzi di fortuna. Deve avere la pretesa di porre l’infortunato nelle migliori condizioni
possibili per essere poi in grado di monitorarlo ed ospedalizzarlo.
I tre punti imprescindibili, sono:
1. Riconoscimento dell’emergenza.
2. Intervento adeguato.
3. Primo Soccorso.
L’intervento di salvataggio in acqua prevede alcuni concetti fondamentali di esecuzione, che non
sono certamente esaustivi delle varie tipologie di incidenti, ma che vogliono solo essere aspetti
essenziali e imprescindibili delle linee guida alle quali bisogna attenersi:
1. Non perdere mai di vista il pericolante.
2. Avvicinarlo effettuando una nuotata a testa alta.
3. Dosare le forze per distribuire, durante la fase di avvicinamento, di approccio e di trasporto.
4. Contatto rapido e preciso con il pericolante.
5. Grande decisione nelle liberazioni da prese varie.
6. Posizionare il pericolante sul dorso con il capo emerso.
7. Trasporto con tecnica giusta secondo i casi.
Trasporto ascellare.
Trasporto al capo
Trasporto al petto
Trasporto a over (laterale)

8. Recupero veloce in caso di emergenza o asfissia.


7. Che cos’è il verbale di intervento?
- Il verbale di intervento è un documento che registra i dettagli di un intervento di soccorso o di
emergenza, inclusi i fatti, le azioni intraprese e le condizioni della vittima.

8. Regione Lombardia - D.G.R. 17 maggio 2006 - n.8/2552?


Il Decreto di Giunta Regionale (D.G.R.) n. 8/2552 del 17 maggio 2006 della Regione Lombardia
stabilisce nuovi requisiti obbligatori per le piscine condominiali all'aperto con profondità inferiore
a 1,4 metri. Queste piscine devono essere parte di edifici o complessi residenziali con più di 4 unità
abitative di proprietà di una o più persone. Alcune delle principali disposizioni sono:

1. Classificazione delle Piscine Condominiali:


- Devono essere ubicate all'interno di edifici o complessi condominiali.
- Devono essere all'aperto.
- Devono essere polifunzionali, con diverse aree come vasche ricreative per bambini e vasche
ricreative con scivoli.

2. Requisiti per l'Acqua:


- Temperatura dell'acqua nelle piscine coperte deve essere compresa tra 24°C e 32°C, per i
bambini 26°C e 35°C in quelle scoperte tra 18°C e 30°C
- pH per disinfezione a base di cloro deve essere compreso tra 6,5 e 7,5.
- Specifici requisiti chimici e microbiologici,
-cloro attivo libero minore di 0.7 mg/l
-cloro attivo combinato minore di 0.4 mg/l

In sintesi, il D.G.R. stabilisce requisiti dettagliati per la gestione, la sicurezza e la qualità dell'acqua
delle piscine condominiali all'aperto in Lombardia, con una forte enfasi sulla documentazione, la
sicurezza e la conformità normativa.

9. Qual è la densità di affollamento di una piscina?

La densità di affollamento massimo di una piscina deve essere calcolata nella misura di 2mq. di
specchio d'acqua per ogni bagnante.
quindi 300mq->150 persone

10. Quanti AB ci vogliono per una piscina?


- Il numero di Assistenti Bagnanti necessari dipende dalle dimensioni della piscina e dalle
normative locali, che stabiliscono il rapporto tra il numero di bagnanti e il personale di
sorveglianza.

11. Che cosa deve controllare un AB ad inizio turno?


- All'inizio del turno, un Assistente Bagnanti dovrebbe controllare l'equipaggiamento, la pulizia
dell'area, le condizioni dell'acqua e assicurarsi che tutte le attrezzature di sicurezza siano in ordine.

12. Che cosa è il Registro di Vasca?

Registro di vasca Le normative del Ministero della Salute prevedono l’obbligatorietà di tenuta del
“registro di vasca” vidimato dalle ASL competenti; tale compito è svolto dall’Assistente Bagnanti.
Il registro è aggiornato, secondo la prescrizione, periodicamente (di media ogni 2 ore) con la
registrazione di parametri di controllo temporali, qualitativi e quantitativi:
Parametri obbligatori:
1. data giornaliera;
2. ora del prelievo;
3. valore del pH che deve stare tra i 6,5 e 7,5.
4. valore del cloro attivo minore di 0.7g per litro
5. valore del cloro combinato minore di 0.4 grammi per litro.
6. temperatura dell’acqua, 24°C e 32°C per le piscine coperte, tra i 26°C e i 35°C per quelle dei
bambini e 18°C e 30°C per quelle scoperte.
7. utenza media nell’unità di tempo;

Schema Controllo Parametri Acqua Piscina:

1. Pericoli e Malattie:
- Congiuntivite, otite, infezioni intestinali, respiratorie, epatite, meningite, infezioni cutanee.
- Prevenzione di batteri, virus e microrganismi patogeni.
- Cariche disinfettanti, sanificatrici, antibatteriche e germicide.

2. Controllo del pH:


- Valore ideale: 7.2 - 7.5.
- Equilibrio importante per disinfezione.
- Aumento del pH corretto con acidi.
- Diminuzione del pH corretto con basi (soda).

3. Misurazione del pH:


- Valore da 0 a 14.
- Neutro a 7; inferiori acidi, superiori basici o alcalini.
- Ideale per piscina: 7.2 - 7.6.
- pH > 7.6 provoca irritazioni, riduce azione del cloro.

4. Controllo del Cloro:


- Cloro libero attivo essenziale.
- Normativa: 0.4-0.6 ppm in entrata/uscita, massimo 1 ppm in vasca.
- Misurazione con reagente ortotolidina o DPD 1 (cloro libero).

5. Clorazione Break Point:


- Bilancio tra cloro combinato e cloro libero.
- Punto di rottura delle clorammine con iper-clorazioni.
- Mantenimento del pH tra 7.2 e 7.6.

6. Difesa dalle Alghe:


- Alghe microrganismi vegetali.
- Colorazione verde dell'acqua.
- Cloro libero attivo alto previene formazione.
- Uso periodico di alghicidi per prevenzione.

7. Strumenti di Controllo:
- Tester fotometrici o elettrofisici per pH e cloro.
- Tester clorometrici visivi con reagente "rosso fenolo".
- Misurazione del cloro totale con DPD 1 + DPD3.
- Monitoraggio continuo e registrazione parametri.

8. Conclusioni:
- Mantenimento stabile del pH essenziale.
- Controllo regolare del cloro libero e totale.
- Prevenzione di alghe mediante clorazione e alghicidi.
- Utilizzo sicuro e consapevole di prodotti chimici.
- Monitoraggio costante per garantire requisiti igienici fondamentali.

13. Che cos’è il Manuale dell’Autocontrollo?


- Il Manuale dell’Autocontrollo è un documento che fornisce linee guida dettagliate sulle
procedure operative, le norme di sicurezza e le azioni da intraprendere per garantire la sicurezza
nella gestione della piscina.

14. Com’è strutturato un regolamento di un impianto natatorio?


- Il regolamento di un impianto natatorio può includere norme di comportamento, disposizioni
per la sicurezza, regole di utilizzo delle attrezzature e procedure per emergenze.

15. Quali precauzioni prendere prima di entrare in acqua? Perché è necessaria la doccia?
- Prima di entrare in acqua, è importante fare una doccia per rimuovere lo sporco e ridurre la
contaminazione dell'acqua. Precauzioni includono l'uso di costumi da bagno puliti e l'evitare di
entrare in acqua se si è malati.

16. Perché è vietata l’apnea in quasi tutte le piscine?


- L'apnea può aumentare il rischio di incidenti in acqua, come la perdita di coscienza o
l'annegamento. Inoltre, la pratica dell'apnea può comportare rischi per la sicurezza se non viene
monitorata correttamente.

17. Che cosa deve contenere l’infermeria oltre a quanto prescritto dal Decreto 388/03?
- L'infermeria dovrebbe contenere forniture mediche di base, oltre ai DPI (dispositivi protezione
individuale) nella cassetta del pronto soccorso dovrebbero quindi essere presenti guanti sterili,
visiera paraschizzi, garze e teli sterili, pinzette sterili, cotone, rete elastica, cerotti forbici, lacci
emostatici, ghiaccio pronto, termometro e sfigmomanometro

18. Che cosa si intende per responsabilità penale?


- La responsabilità penale si riferisce alla responsabilità giuridica di una persona per un reato,
che può comportare sanzioni legali, come multe o detenzione.

19. Che cos’è il reato? Quali sono i suoi requisiti?


- Un reato è un comportamento che viola la legge. I requisiti includono un'azione vietata
dalla legge e una colpevolezza da parte dell'autore.

20. Spiega la differenza tra reato doloso, preterintenzionale e colposo.


- Il reato doloso è commesso intenzionalmente, il reato preterintenzionale va oltre l'intenzione
dell'azione, mentre il reato colposo è commesso per negligenza o imprudenza.
21. Che cosa si intende per colpa in senso giuridico?
- In senso giuridico, la colpa si riferisce a una mancanza di diligenza o attenzione che comporta
responsabilità legale per le conseguenze di un'azione.

22. Cosa s’intende per imprudenza imperizia e negligenza? Esponi degli esempi.
- L'imprudenza è l'azione senza la debita attenzione, l'imperizia è la mancanza di abilità
necessaria, e la negligenza è la mancanza di cure dovute. Esempi possono includere la guida
pericolosa (imprudenza), errori medici (imperizia), e mancato mantenimento di un ambiente
sicuro (negligenza).

23. Come deve essere l’acqua di una piscina?


- L'acqua di una piscina deve essere chiara, pulita e priva di contaminanti. Deve anche essere
mantenuta entro determinati parametri chimico-fisici per garantire la sicurezza e la salute dei
bagnanti.

24. Descrivere il giro dell’acqua. Dalla vasca....alla vasca.

Per ottenere ciò la massa d’acqua dovrà essere opportunamente trattata attraverso vari tipi di
operazioni quali:
1. il ricircolo;
2. la filtrazione;
3. la sterilizzazione;
4. la reintegrazione di acqua nuova;
5. il riscaldamento.
- Il giro dell'acqua in una piscina inizia con il prelievo dell'acqua dalla vasca, il passaggio
attraverso il sistema di filtrazione e disinfezione, e il ritorno dell'acqua trattata nella vasca.

25. Spiega il ricircolo.


Obiettivo del Ricircolo:
- Distribuzione uniforme dell'acqua nella vasca.
velocità dell'Acqua:
- Tubazioni di ricircolo: 1.50 - 2.00 m/sec (evitare perdite di carico e vibrazioni).
- Punti di immissione: Inferiore a 0.5 m/sec (evitare percorsi preferenziali).

3. Sistemi di Ricircolo:
a. "Perdite di Carico Compensate":
- Griglie di aspirazione lungo l'asse longitudinale.
- Riprese d'acqua sulle pareti longitudinali.
- Immissione di acqua nuova tramite bocche sui lati lunghi.
- Vasca di raccolta e compenso alla fine delle canalette di sfioro.

b. Immissione dal Fondo e Sfioro Totale Superficiale Continuo:


- Vasca di raccolta e compenso per sfioro.
- Bocchette sul fondo per l'acqua trattata.
- Movimento ascendente dell'acqua verso le canalette perimetrali.

c. Immissione dalle Pareti ed Aspirazione dal Fondo:


- Linee simmetriche a portata regolabile sui lati lunghi.
- Griglie di aspirazione nella parte bassa del fondo.
- Tracimazione per pulizia del velo superficiale.

6. Tempi Massimi di Ricircolo (Conformi all'Atto di Intesa tra Stato e Regioni):


- Vasche per nuotatori: 6 ore.
- Vasche per bambini: 1 ora.
- Vasche ricreative e di addestramento al nuoto: 4 ore.
- Vasche ricreative attrezzate: 3 ore.
- Vasche per tuffi ed attività subacquee: 6 ore.

26. Spiega la filtrazione


Schema sulla Filtrazione nelle Piscine:

1. Definizione di Filtrazione:
- Depurazione mediante metodi meccanici e chimici.
- Scorrimento dell'acqua attraverso materiali per impedire il passaggio di impurità.

2. Sistema di Depurazione con Filtri a Pluricorrente:


- Filtri a sabbia con bassa velocità di filtrazione.
- Flusso a correnti contrapposte.
- Velocità massima di attraversamento: 15 m cubi/ora.
- Coagulazione artificiale per agglomerare impurità.
- Flocculazione continua e automatica.

3. Lavaggio del Filtro a Pluricorrente:


- Controcorrente per evitare perdita di graniglie di quarzo.
- Distribuzione uniforme dell'acqua e dell'aria.
- Velocità di filtrazione ridotta per minori impurità negli strati.
- Riduzione dei costi di gestione e ingombro.

4. Sistema di Filtrazione a Letti Selettivi:


- Flocculazione spontanea per contatto.
- Velocità di filtrazione superiore a filtri tradizionali.
- Letti superiori a granulometria più grande, inferiori più fine.
- Controllo della perdita di carico mediante pannello esterno.

5. Sistema di Filtrazione a Farine Fossili (Diatomee):


- Materiale filtrante: farine fossili da alghe marine.
- Candele con calze di nylon sostengono il manto filtrante.
- Acqua passa attraverso manto di diatomee, perde impurità.
- Rigenerazione sostituendo periodicamente la miscela di diatomee.

6. Vantaggi del Sistema a Diatomee:


- Filtrazione fino a 0.1 micron.
- Capacità di filtrazione proporzionale all'intasamento.
- Manometri indicano lo stato di intasamento.
- Tecnologia sofisticata, richiede maggiore cura ma offre migliore qualità di filtrazione.
7. Considerazioni Generali sulla Filtrazione:
- Il sistema pluricorrente è conforme alla normativa tedesca DIN 19605.
- Il sistema a letti selettivi consente la rimozione delle sostanze colloidali.
- Il sistema a farine fossili offre una migliore qualità di filtrazione, ma richiede maggiore cura.

8. Conclusioni:
- La scelta del sistema di filtrazione dipende dalle esigenze specifiche e dalla qualità desiderata
dell'acqua.
- La manutenzione regolare e la cura del sistema sono cruciali per garantire un'efficace
depurazione.

27. Spiega la disinfezione.


- La disinfezione è il processo di trattamento dell'acqua per eliminare batteri, virus e altri
microrganismi nocivi, di solito mediante l'uso di sostanze disinfettanti come il cloro.

28. Differenza tra filtrazione e disinfezione.


- La filtrazione rimuove particelle fisiche, mentre la disinfezione uccide o inattiva microrganismi
presenti nell'acqua.

29. Quali tipi di filtri conosci? A che cosa servono i filtri e come si puliscono?
- Tipi di filtri includono a sabbia, a cartuccia e a diatomee. Servono a rimuovere impurità
dall'acqua. La pulizia può richiedere il lavaggio del materiale filtrante o la sostituzione delle
cartucce.

30. A che cosa serve il prefiltro? Come è fatto?


- Il prefiltro serve a trattenere particelle più grosse prima che l'acqua entri nel sistema di
filtrazione. È fatto con materiali porosi o setacci che catturano detriti e detriti.

31. Che cos’è la reintegrazione di acqua nuova?


- La reintegrazione di acqua nuova è l'aggiunta di acqua fresca alla piscina per compensare la
perdita dovuta all'evaporazione, al dilavamento o a qualsiasi altro motivo.

32. Quali sono i valori chimico-fisici da controllare periodicamente?


- I valori includono il pH, il cloro attivo libero, il cloro combinato, la temperatura dell'acqua e la
concentrazione di sostanze chimiche come l'acido isocianurico.

33. Perché la temperatura deve rimanere tra i 24 e 30°C?


- La temperatura deve rimanere in questo intervallo per garantire il comfort dei bagnanti e
ridurre i rischi di ipotermia o ipertermia.

34. Che cos’è il pH?


- Il pH misura l'acidità o la basicità dell'acqua. Nella piscina, un pH bilanciato contribuisce al
comfort e alla sicurezza dei bagnanti.

35. Che cos’è il cloro attivo libero?


- Il cloro attivo libero è la quantità di cloro presente in una forma che è ancora efficace per
disinfettare l'acqua della piscina.
36. Che cos’è il cloro attivo combinato? Come si riduce il cloro combinato?
- Il cloro attivo combinato è la quantità di cloro presente in una piscina che è già stato utilizzato
per disinfettare l'acqua. Si riduce aggiungendo più cloro attivo libero o attraverso l'ossidazione
degli inquinanti organici.

37. Come si chiamano i reagenti del cloro e pH?


- I reagenti del cloro sono comunemente noti come DPD 1 e DPD 3 (N, N-dietil-p-
fenilenediamina) o OTO (Ortotolidina). Per il pH, si utilizzano spesso reagenti come la fenolftaleina
o il tiosolfato di sodio.

38. Acido isocianurico?


- L'acido isocianurico è un composto chimico spesso utilizzato come stabilizzante del cloro nelle
piscine per prevenire la sua degradazione dovuta all'esposizione alla luce solare.

39. Spiega la procedura per misurare i valori chimico-fisici.


- Per misurare i valori chimico-fisici di una piscina, occorre utilizzare appositi kit di analisi. Ad
esempio, per il cloro, si aggiunge il reagente e si confronta il colore risultante con una scala di
riferimento. Per il pH, si utilizza una cartina indicatrice.

40. Che cosa è la clorazione break point?


- Quando il rapporto tra cloro combinato totale (clorammine) e cloro libero attivo è troppo
sbilanciato a favore del cloro combinato, il “punto di rottura” delle clorammine (cloro + sostanze
organiche) avviene attraverso l’azione di “break point”, portando la concentrazione di cloro a livelli
maggiori.
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41. A che cosa è dovuta la sensazione di bruciore agli occhi dei bagnanti?
- La sensazione di bruciore agli occhi dei bagnanti è spesso dovuta alla presenza di cloro
combinato, che si forma quando il cloro reagisce con sostanze organiche come il sudore o l'urina.
La corretta gestione del cloro può ridurre questo problema.

42. Quali attrezzature di salvataggio sono obbligatorie in piscina?


- Le attrezzature di salvataggio obbligatorie in piscina includono un anello salvagente, una corda
di salvataggio, e un gancio di soccorso. La presenza di un defibrillatore può essere richiesta in
alcune situazioni.

43. Elenca e descrivi tutte le attrezzature di salvataggio che conosci.


- Le attrezzature di salvataggio includono anelli salvagenti, corde di salvataggio, ganci di
soccorso, giubbotti di salvataggio, tavole di salvataggio, e defibrillatori.

44. Che cosa si intende per situazione di emergenza?


- Una situazione di emergenza è una condizione critica o pericolosa che richiede un intervento
immediato per prevenire danni o lesioni gravi.

45. Che cos’è l’idrocuzione?


- L'idrocuzione è l'inalazione accidentale di acqua, che può verificarsi durante il nuoto o altre
attività acquatiche. Può portare a problemi respiratori e richiedere il soccorso immediato.
46. Che cos’è la compensazione? Spiegalo facendo riferimento all’anatomia dell’orecchio.
- La compensazione si riferisce all'adattamento della pressione dell'orecchio durante la
variazione di altitudine o durante l'immersione in acqua. Coinvolge l'apertura delle tube di
Eustachio per bilanciare la pressione interna ed esterna dell'orecchio.

47. Somministrazione di ossigeno durante RCP.


- Durante la RCP, la somministrazione di ossigeno può essere necessaria per migliorare
l'ossigenazione del sangue. Viene solitamente somministrato tramite maschera o dispositivi
specifici.

48. Che cosa si intende per annegamento? Quali sono le sue fasi?
- L'annegamento è l'incapacità di respirare a causa dell'immersione in acqua. Le fasi includono
immersione, soffocamento, e aspirazione di acqua nei polmoni.

49. Che differenza c’è tra annegamento in acqua dolce e acqua salata?
- L'acqua dolce è meno densa dell'acqua salata. L'annegamento in acqua dolce può causare un
afflusso di liquidi nei polmoni, mentre in acqua salata può causare irritazioni e danni ai polmoni.

50. Cenni sul Decreto 388.


- Il Decreto 388 si riferisce alle norme di sicurezza e igiene per le piscine e altri impianti natatori
in Italia. Contiene linee guida per garantire la sicurezza degli utenti.

51. Cenni della Normativa sulla Sicurezza sul Lavoro.


- La normativa sulla sicurezza sul lavoro in Italia è disciplinata principalmente dal Decreto
Legislativo 81/2008, noto come il "Testo Unico sulla Sicurezza". Stabilisce le disposizioni per la
salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

52. Gestione dell’Emergenza (Attivare-Proteggere-Realizzare).


- La gestione dell'emergenza segue i passaggi di Attivare (attivare i soccorsi), Proteggere
(proteggere la vittima e gli altri presenti), e Realizzare (realizzare le azioni di primo soccorso
necessarie).

53. Ruolo degli addetti al Primo Soccorso.


a. Valutare e Intervenire (acronimo S.A.V.E.)
- S.A.V.E. rappresenta le azioni da compiere: Soccorrere, Avvertire i soccorsi, Verificare le
condizioni del paziente, Effettuare le manovre di primo soccorso.

b. Protocollo C-ABCDE.
- C-ABCDE è un protocollo di valutazione: Circolazione, Via Aerea, Respirazione, Disabilità,
Esposizione, che aiuta a identificare e gestire le emergenze in modo sistematico.

54. Protocollo A – B – C (Definizioni e Manovre Rianimatorie) nel Primo Soccorso.


- Il protocollo A-B-C nel primo soccorso riguarda le fasi di Airway (Via aerea), Breathing
(Respirazione), e Circulation (Circolazione) per garantire la sopravvivenza della vittima.

55. Ostruzione delle vie aeree.


a. Classificazione.
- L'ostruzione delle vie aeree può essere parziale o completa, causata da un corpo estraneo o
altre cause.
b. Primo Soccorso delle ostruzioni.
- Le manovre di disostruzione devono essere eseguite in base all'età e alle condizioni della
vittima.
56. Manovre per R.C.P.
a. Corretto posizionamento delle mani sul torace.
- Le mani devono essere posizionate al centro del torace, sopra l'articolazione dello sterno.
b. Rapporto Compressioni-Ventilazioni.
- Il rapporto tipico è 30 compressioni toraciche seguite da 2 ventilazioni.

57. Interventi che l’A.B. è AUTORIZZATO a svolgere.


- Gli assistenti bagnanti sono autorizzati a eseguire interventi di primo soccorso, rianimazione
cardiopolmonare (RCP), utilizzo del defibrillatore e gestione di situazioni di emergenza in acqua.

58. Interventi che l’A.BB NON è autorizzato a svolgere.


- Gli assistenti bagnanti potrebbero non essere autorizzati a eseguire procedure mediche
avanzate che richiedono formazione e certificazione specifiche.

59. Cenni sull’apparato CARDIO-CIRCOLATORIO (Anatomia e Fisiologia).

L'apparato cardiovascolare è responsabile del trasporto di ossigeno, nutrienti, anticorpi, ormoni e


rifiuti attraverso il corpo ed è composto da cuore, arterie, vene e capillari.
Cuore
- Muscolo cavo che funge da pompa per il sistema circolatorio.
- Quattro cavità: atrio e ventricolo su ogni lato, separati da un setto interventricolare.
- Valvole unidirezionali (tricuspide, mitrale, polmonare, aortica) evitano flusso retrogrado.
- Due pompe: cuore destro per la piccola circolazione (polmoni), cuore sinistro per la grande
circolazione (corpo).

Piccola e Grande Circolazione


- Piccola circolazione: sangue deossigenato dal corpo al cuore destro, ai polmoni e ritorno all'atrio
sinistro.
- Grande circolazione: sangue ossigenato dai polmoni al cuore sinistro, al corpo e ritorno all'atrio
destro.
- Gittata sistolica: quantità di sangue spinto in circolo ad ogni contrazione ventricolare.

Controllo della Frequenza Cardiaca


- Automatico, controllato da circuiti nervosi e ormonali.
- Frequenza cardiaca tipica: 70 battiti al minuto a riposo.
- Regolato dal sistema nervoso autonomo (parasimpatico e simpatico) e ormoni come l'adrenalina.
- Contrazione muscolare preceduta da stimolo elettrico, registrato con l'elettrocardiogramma
(ECG).

Vasi Sanguigni
- Arterie: trasportano sangue dal cuore al corpo, elastiche e robuste.
- Capillari: sottili vasi per gli scambi gassosi tra sangue e cellule.
- Vene: trasportano sangue dai capillari al cuore, con pareti meno elastiche e valvole.
Sangue
- Tessuto composto da plasma e elementi cellulari (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine).
- Funzioni: trasporto di ossigeno, nutrimento, ormoni; coagulazione; difesa contro infezioni;
eliminazione di rifiuti; distribuzione del calore.

Emodinamica
- Pressione sanguigna: forza del sangue sulle pareti dei vasi.
- Pressione sistolica (massima) e diastolica (minima).
- Dipende dalle resistenze periferiche totali e dalla gittata cardiaca.

Polso
- Rilevato dove le arterie sono compressibili.
- Polso centrale (carotide) e periferico (radiale) indicano attività cardiaca.

Pressione Arteriosa
- Misurata con sfigmomanometro.
- Valori normali: inferiori a 140/90 mmHg (sistolica/diastolica).
- Dipende dalle resistenze periferiche e dalla gittata cardiaca.

La pressione sanguigna è essenziale per garantire un adeguato flusso di sangue nei tessuti. La sua
misurazione è un indicatore importante della salute cardiovascolare.

60. Cenni sull’apparato RESPIRATORIO (Anatomia e Fisiologia).


Apparato Respiratorio - Sintesi

Il sistema respiratorio facilita l'entrata e l'uscita dell'aria dai polmoni attraverso la ventilazione
polmonare, coinvolgendo vie aeree e polmoni. Le funzioni di scambio gassoso sono gestite dalla
respirazione interna (cellula-ambiente liquido circostante) e dalla respirazione esterna (organismo-
ambiente esterno).

Vie Respiratorie
- Composte da naso, bocca, faringe, laringe, trachea e bronchi.
- Filtrazione, riscaldamento e umidificazione dell'aria in naso e bocca.
- Strutture difensive come tonsille e adenoidi nella faringe.
- Laringe, produttore di suoni, con epiglottide che impedisce il passaggio del cibo nelle vie aeree.

Trachea e Polmoni
- Trachea con anelli cartilaginei, si divide in bronchi primari.
- Bronchi primari si ramificano in bronchi lobari, bronchioli lobulari, fino agli alveoli per gli scambi
gassosi.
- Pleura avvolge i polmoni con foglietti parietale e viscerale, contenenti liquido sieroso.

Muscoli Respiratori
- Diaframma e muscoli intercostali interni ed esterni.

Atti Respiratori
- Fase di inspirazione, espirazione e breve pausa.
- Volume corrente varia con le condizioni di respirazione (500 ml a riposo, fino a 2500 ml in sforzi
intensi).
- Frequenza respiratoria: 12-16 atti al minuto in adulti, oltre 20 in bambini, aumenta durante
lavoro muscolare o febbre.

Meccanica Respiratoria
- Diaframma si abbassa e muscoli intercostali esterni si contraggono in inspirazione.
- In espirazione, i muscoli si rilassano e la pressione interna aumenta, espellendo l'aria.
- Respirazione forzata coinvolge muscoli accessori.
- Controllata dai centri respiratori del tronco encefalico, sensibili ai livelli di anidride carbonica nel
sangue.

L'apparato respiratorio gestisce l'aria attraverso complesse interazioni delle vie respiratorie,
polmoni e muscoli respiratori, garantendo gli scambi gassosi necessari per l'ossigenazione del
sangue e l'eliminazione dell'anidride carbonica.

61. Cenni sull’apparato MUSCOLO-SCHELETRICO (Anatomia e Fisiologia)


Apparato Muscolo-Scheletrico - Sintesi

Cenni di Anatomia dello Scheletro

- Scheletro:
- Sostegno rigido del corpo, principalmente composto da ossa.
- Nell'infanzia, il tessuto cartilagineo è prevalente e progressivamente sostituito dal tessuto osseo
durante la crescita.

- Tessuto Osseo:
- Estremamente duro ma con una componente elastica (44% di sostanza organica e acqua).
- Le ossa presentano varie forme, come lunghe (sostegno e movimento), piatte (protezione e
inserzione muscolare), e brevi (es. vertebre).
- La densità ossea diminuisce con l'età, aumentando il rischio di fratture.

- Differenze Sessuali nello Scheletro:


- Ossa maschili più robuste e rimodellate rispetto a quelle femminili.
- Marcata differenza a livello del bacino, più ampio nelle donne.

Articolazioni

- Sinartrosi e Diartrosi:
- Sinartrosi: Osservate nei bambini, limitato o nullo movimento.
- Diartrosi: Consentono notevole movimento, con cartilagine, capsula articolare, membrana
sinoviale e legamenti.

- Tipi di Articolazioni:
- Sinartrosi: suture, sinfisi, sincondrosi (pochissimo movimento).
- Diartrosi: Consentono ampi movimenti, articolazioni sinoviali.

Apparato Muscolare
- Muscoli Striati Scheletrici:
- Composti da fibre muscolari cilindriche e contrattili.
- Le miofibrille, composte da actina e miosina, permettono il movimento contrattile.
- I muscoli sono il "motore" del sistema scheletrico.

- Contrazione Muscolare:
- Stimolati, i muscoli si contraggono, accorciandosi.
- I tendini trasmettono la forza muscolare alle ossa, generando movimento.

- Tonicità e Funzioni Muscolari:


- Tonicità: Contrazione muscolare permanente ma debole, presente anche a riposo.
- Funzioni: Movimento, supporto, protezione degli organi, produzione di elementi cellulari nel
midollo osseo.

- Classificazione Muscolare:
- Flessori-Estensori: Flettono o estendono segmenti ossei.
- Adduttori-Abduttori: Avvicinano o allontanano segmenti dal corpo.
- Costrittori-Dilatatori: Chiudono o aprono sfinteri e cavità.

- Agonisti e Antagonisti:
- Agonisti eseguono un lavoro, antagonisti si oppongono (es. bicipite e tricipite).

L'apparato muscolo-scheletrico, composto da scheletro e muscoli, facilita i movimenti, fornisce


sostegno e protezione agli organi. La varietà di forme ossee e la funzionalità articolare consentono
la diversità dei movimenti e delle attività motorie.

62. Cenni sul SISTEMA NERVOSO (Centrale, Periferico, Autonomo).

Sistema Nervoso - Sintesi

Il sistema nervoso è il principale sistema di regolazione e coordinamento del corpo, coinvolto in


funzioni mentali come pensiero, coscienza e memoria. Diviso in Sistema Nervoso Centrale (S.N.C.)
e Sistema Nervoso Periferico (S.N.P.), il sistema nervoso è distinto funzionalmente in una sezione
volontaria e una autonoma (sistema nervoso vegetativo).

Neuroni
- Cellule specializzate nella ricezione, generazione e conduzione di impulsi elettrici.
- Comunicazione tra cellule nervose attraverso neurotrasmettitori come acetilcolina, serotonina e
dopamina.
- Neuroni non sostituiti alla morte e sensibili alla carenza di ossigeno.

Sistema Nervoso Centrale (S.N.C.)


- Encefalo (telencefalo, diencefalo, mesencefalo, ponte, bulbo, cervelletto) e midollo spinale.
- Protetti dalle meningi e immersi in liquido cerebrospinale.
- Elaborazione di stimoli a livello spinale ed encefalico.

Sistema Nervoso Periferico (S.N.P.)


- Nervi, gangli e recettori.
- Trasporto di stimoli tra periferia e S.N.C.
- Ricezione e conduzione di stimoli motori dal S.N.C. ai muscoli.

Sistema Nervoso Autonomo (S.N.A.)


- Regola organi interni come cuore, vasi sanguigni, canale digerente, e apparato riproduttivo.
- Composto da parasimpatico e ortosimpatico, con effetti stimolatori e inibitori.
- Doppia innervazione produce effetti opposti, permettendo il controllo efficace degli organi.
63. Perdita di coscienza.
a. Cause (esempi) di perdita di coscienza.
- Trauma cranico, ipotensione, ipertermia, ipoglicemia, shock, etc.

b. Cosa fare nello stato di perdita di coscienza.


- Chiamare il soccorso, verificare la respirazione e stabilizzare la persona.

c. Cosa NON fare nello stato di perdita di coscienza.


- Non somministrare liquidi, evitare movimenti bruschi o posizionamenti non sicuri.

64. Sincope/Lipotimie.
- La sincope è una breve perdita di coscienza causata da una riduzione del flusso sanguigno al
cervello.

65. Gli Shock.


a. Definizione generica dello shock.
- Lo shock è una condizione in cui il corpo non riceve abbastanza sangue e ossigeno per
soddisfare le sue esigenze

65. Gli Shock:


a. Definizione generica dello shock:
Lo shock è una condizione in cui l'apporto di sangue e ossigeno ai tessuti è insufficiente per
soddisfare le esigenze del corpo.
b. Tipi (esempi) degli shock:
- Shock ipovolemico (perdita di sangue).
- Shock cardiogeno (fallimento cardiaco).
- Shock anafilattico (reazione allergica grave).
c. Primo Soccorso dello Shock:
- Chiamare il soccorso.
- Posizionare la vittima in posizione supina.
- Mantenere la temperatura corporea.
- Non somministrare cibo o bevande.

66. Valutazione perdita di coscienza:


La valutazione della perdita di coscienza può includere il controllo della respirazione, la ricerca di
segni di vita, la misurazione della risposta agli stimoli esterni e la verifica di eventuali cause
apparenti.

67. Cenni sulla valutazione GLASGOW:


La scala di Glasgow è uno strumento utilizzato per valutare lo stato di coscienza di una persona.
Considera l'apertura degli occhi, la risposta verbale e la risposta motoria. Un punteggio più basso
indica una compromissione dello stato di coscienza.

68. Cenni EPILESSIA:


a. Primo Soccorso delle crisi epilettiche:
- Mantenere la calma e proteggere la persona da eventuali pericoli circostanti.
- Posizionare il paziente su un piano morbido, allontanando oggetti pericolosi.
- Non cercare di trattenere o mettere nulla in bocca del paziente durante la crisi.
b. Cosa NON fare nelle crisi epilettiche:
- Non cercare di trattenere con forza il paziente.
- Non mettere nulla in bocca del paziente.
- Non lasciare il paziente da solo durante o dopo la crisi.

69. Come riconoscere un DOLORE TORACICO tipico CARDIACO:


a. Primo Soccorso del dolore Toracico retrosternale:
- Chiamare immediatamente il soccorso.
- Far sedere o sdraiare il soggetto, preferibilmente in posizione comoda.
- Somministrare aspirina se non è controindicata.
- Monitorare costantemente il paziente.
b. Cosa NON fare nel soggetto con dolore Toracico retrosternale:
- Evitare di sottovalutare il dolore toracico.
- Non somministrare farmaci senza consultare un professionista medico.

70. Differenza tra INFARTO e ARRESTO cardiaco:


"Infarto" e "arresto cardiaco" sono due condizioni diverse, anche se spesso possono essere
correlate. Ecco le differenze principali:

1. Infarto (o attacco di cuore):


- Causa: L'infarto miocardico si verifica quando il flusso di sangue verso una parte del muscolo
cardiaco (miocardio) viene interrotto o ridotto, spesso a causa di un'occlusione di un'arteria
coronaria da un coagulo di sangue.
- Conseguenze: La mancanza di ossigeno e nutrienti può danneggiare irreversibilmente il tessuto
cardiaco, portando alla morte cellulare nella zona interessata.
- Sintomi: Dolore toracico, difficoltà respiratorie, sudorazione e nausea sono sintomi comuni.
- Trattamento: Gli interventi medici immediati, come l'angioplastica o la somministrazione di
farmaci trombolitici, possono contribuire a ripristinare il flusso sanguigno e ridurre i danni cardiaci.

2. Arresto cardiaco:
- Causa: L'arresto cardiaco si verifica quando il cuore smette di battere improvvisamente e non
pompa più il sangue. Può essere causato da diverse condizioni, tra cui un'aritmia grave o altri
problemi cardiaci.
- Conseguenze: In assenza di un intervento rapido, l'arresto cardiaco può portare alla morte in
pochi minuti a causa della mancanza di ossigeno per il corpo.
- Sintomi: Perdita di coscienza, mancanza di respiro, assenza di polso e colorazione bluastra della
pelle sono segni di arresto cardiaco.
- Trattamento: Il trattamento di emergenza include la rianimazione cardiopolmonare (RCP) e
l'uso di un defibrillatore per ripristinare il ritmo cardiaco normale.
In sintesi, l'infarto miocardico è una condizione in cui il flusso sanguigno al cuore è compromesso,
causando danni al tessuto cardiaco, mentre l'arresto cardiaco è l'arresto improvviso del cuore, che
può essere causato da diverse condizioni, inclusa l'aritmia. Un infarto può portare a un arresto
cardiaco, ma non tutti gli arresti cardiaci sono causati da un infarto.Cardiaco: È l'arresto improvviso
del battito cardiaco, dove il cuore non pompa più sangue.

71. Disturbi da CALDO → IPERTERMIA:


a. Colpo di SOLE o INSOLAZIONE:
i. Definizione: Eccessiva esposizione al sole, portando a un aumento della temperatura
corporea.
ii. Primo Soccorso del colpo di SOLE: Portare la persona in un luogo fresco, idratarla e applicare
acqua fredda.
b. Colpo di CALORE:
i. Definizione: Condizione più grave causata da una lunga esposizione al caldo, con temperature
corporee elevate.
ii. Primo Soccorso del colpo di CALORE: Chiamare il soccorso, raffreddare il corpo e fornire
idratazione.

72. Disturbi da freddo → IPOTERMIA:


a. ASSIDERAMENTO:
- Esposizione prolungata al freddo senza congelamento dei tessuti.
b. CONGELAMENTO:
i. Definizione: Congelamento dei tessuti a causa del freddo estremo.
ii. Primo Soccorso dell’Ipotermia: Riscaldare gradualmente la persona e cercare assistenza
medica.

73. Elettrocuzione/Folgorazione:
a. Definizione: Lesioni causate da una scarica elettrica.
b. Primo Soccorso: Chiamare il soccorso, spegnere la fonte di corrente e non toccare la persona
fino a quando non è sicuro farlo.

74. Emorragie:
a. Classificazione e tipi di emorragie:
- Emorragie esterne (da ferite visibili) e interne (all'interno del corpo).
b. Riconoscimento: Sanguinamento visibile, pallore, sudorazione eccessiva.
c. Primo Soccorso: Applicare una pressione diretta sulla ferita, elevare la parte interessata e, se
necessario, applicare una benda compressiva.

75. Traumi dell’apparato Muscolo-Scheletrico:


a. Contusioni:
i. Defin

izione: Lesioni dei tessuti molli causate da un trauma.


ii. Primo Soccorso: Applicare freddo e riposo.
b. Fratture:
i. Definizione: Rottura di un osso.
ii. Primo Soccorso: Immobilizzare la parte interessata, chiamare il soccorso.
c. Lussazioni:
i. Definizione: Spostamento di una parte del corpo dalla sua posizione normale.
ii. Primo Soccorso: Evitare movimenti bruschi, chiamare il soccorso.

76. Ferite penetranti e Corpi Estranei → Primo Soccorso:


- Primo Soccorso: Controllare l'emorragia applicando pressione diretta sulla ferita con un
bendaggio pulito. Non rimuovere corpi estranei visibili, ma stabilizzare e coprire con un bendaggio
sterile.

77. Trauma della Colonna Vertebrale – Cervicale – Cranico → Primo Soccorso:


- Primo Soccorso: Non muovere la persona a meno che non sia assolutamente necessario.
Chiamare il soccorso. Mantenere la testa e il collo immobili, e applicare sostegno per stabilizzare la
colonna vertebrale.

78. Traumi del Torace – Addominale – Bacino:


- Primo Soccorso: Chiamare il soccorso. Stabilizzare la persona, ridurre l'attività fisica e applicare
bendaggi o panni puliti sulle ferite.

79. Cassetta di Primo Soccorso:


a. Cos’è? Una scatola o borsa contenente forniture mediche di base per la gestione delle
emergenze.
b. Cosa deve contenere? Forniture come bendaggi, garze, cerotti, disinfettante, forbici, guanti
monouso, e altri articoli essenziali.

80. Dispositivi Individuali di Protezione:


a. Cosa sono? Attrezzature indossate per proteggere l'operatore da rischi sul luogo di lavoro.
b. Quando utilizzarli? Devono essere indossati quando c'è il rischio di esposizione a sostanze
nocive, agenti patogeni, o pericoli fisici.

81. Cosa si intende per “Valutazione della Scena”?


- Valutazione della scena: Una valutazione rapida della sicurezza sul luogo dell'incidente prima di
iniziare il soccorso, che include la presenza di pericoli evidenti e la valutazione delle condizioni
della vittima.

82. Cos’è la CATENA della SOPRAVVIVENZA?


- La catena della sopravvivenza è una serie di azioni correlate per massimizzare la possibilità di
sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. Include il riconoscimento precoce, la chiamata al 112, la
rianimazione cardiopolmonare (RCP) e l'accesso precoce a un defibrillatore.

83. Qual è la differenza tra PRIMO e PRONTO soccorso?


- Primo Soccorso: Si riferisce alle cure immediate e iniziali fornite a una persona in caso di
malattia o lesione improvvisa.
- Pronto Soccorso: Si riferisce all'insieme di strutture e risorse dedicate alla fornitura di cure
mediche immediate e specialistiche.

84. Cos’è la Posizione Laterale di Sicurezza (P.L.S.):


- È una posizione in cui si colloca una persona incosciente, respirante e senza segni di lesioni
gravi, per prevenire l'ostruzione delle vie aeree. La P.L.S. aiuta a mantenere la via aerea aperta.
85. Soccorso in caso di esposizione ad agenti chimici (inalazione-contatto-ingestione):
- Inalazione: Allontanare la persona dalla zona contaminata, fornire aria fresca e chiamare il
soccorso.
- Contatto: Lavare la parte colpita con abbondante acqua corrente.
- Ingestione: Se la sostanza è corrosiva, evitare di indurre il vomito e chiamare immediatamente
il centro antiveleni o il soccorso.

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