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IVECO PROTEZIONE ALLO STATO FINALE DEI
PARTICOLARI METALLICI COSTITUENTI IL
18-1600
Standard VEICOLO INDUSTRIALE
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COMPONENTE
STANDARD Data 30.09.2019

Supervisore: IVECO STD. 19-0201

Gestore: IVECO STD. 19-0201


In case of dispute the only valid reference is the original Italian / English edition.

Edi­
Data Descrizione delle modifiche Gruppo
zione

1 11.07.1988 Nuovo.

9 01.03.2005 Aggiunto Nota nel riquadro a pagina 1, modificato: Ente Supervisore,


Gestore, punto 8.1.4, Prospetti III, V e Norme citate a pagina 9.
10 15.07.2005 Modificato punto 2.2. Aggiunto punto 2.3 e punto 9.
11 28.11.2006 Modificato Ente al Supervisore e Gestore. Eliminato nota a pagina
1. Modificato: Prospetto I; i punti 3.2.1, 3.2.2, 4; Prospetto II, punto
5, Prospetto III, Prospetto V, punto 7, Norme Citate. Eseguito modi­
fiche redazionali.
12 20.10.2008 Modificato Supervisore, Gestore, il punto 2.3, Prospetti III, IV, V e
Norme Citate. Eliminato il punto 7 “Caratteristiche protettive dei par­
ticolari protetti con rivestimenti alternativi alla verniciatura". Aggiunto
il punto 9 “Collari a nastro con serraggio a vite". Effettuato modifiche
redazionali.
13 30.09.2009 Aggiornato indicazione Supervisore e Gestore.
14 04.04.2012 Modificato: il punto 4 “Operazioni meccaniche di eliminazione spi­
goli”, Nota 5 al Prospetto III e le Norme Ciatate. Effettuato modifiche
redazionali. CMD
15 08.07.2013 Modificato i Prospetti III e V. Aggiornato le norme citate.
16 10.06.2014 Riveduta per aggiornamento.
17 26.11.2014 Modificato il punto 2 e i Prospetti I, II, III, IV, V, VI.
18 03.12.2014 Aggiunto la nota [17] nel Prospetto IV.
19 19.03.2015 Modificato il Prospetto I.
20 12.05.2015 Modificato i Prospetti i, III e V.
21 30.09.2019 Aggiornato Prospetto IV, modificata prova di invecchiamento accele­
rato agli agenti atmosferici. Metodo SAE J 2527 valido per i nuovi
modelli a partire dal 27.09.2019 (edizione 21).

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1 SCOPO

Definire le classi di protezione dei materiali metallici in funzione del loro posizionamento sul vei­
colo e dell'esigenza qualitativa, estetica e protettiva corrispondente (vedere Prospetto V).
Definire i cicli minimi di protezione di carattere generale per ciascuna Classe in relazione alle
seguenti tipologie:
a) Particolari e Gruppi verniciati.
b) Elementi di collegamento filettati o particolari metallici vari non verniciati.
c) Particolari di alluminio.

Il presente IVECO STD. annulla e sostituisce integralmente i seguenti IVECO Standards:

17-1600 “Cicli di verniciatura per particolari metallici da montare su telaio e su carroz­


zeria".
17-1600-A001 “Ciclo di protezione per ponti, assali, e sospensioni anteriori".
17-1600-A002 “Ciclo di protezione su serbatoi combustibile in lamiera in acciaio non rive­
stita e in acciaio alluminata".
17-1600-A003 “Modalità per l'esecuzione della protezione dei cambi in ghisa e relativa flan­
gia di accoppiamento con albero di trasmissione".
17-1600-A004 “Modalità per l'esecuzione della protezione degli alberi di trasmissione e
relative flange di accoppiamento (Cambio/Ponte)".
10-4152 “Classi di protezione dei particolari metallici impiegati su veicolo".

2 INDICAZIONE NELLA DOCUMENTAZIONE ENGINEERING

Sui disegni e sulle norme IVECO Std relativi al componente pre-verniciato (zincato, ecc.) indi­
care:

2.1 PROTEZIONE SUPERFICIALE secondo IVECO STD. 18-1600 CLASSE ... (A, B, B1, B2, B3,
B4, C, D)

e per i componenti prodotti in acciaio normale:

2.2 ELIMINAZIONE SPIGOLI secondo Prospetto II della norma IVECO STD. 18-1600 e PROTE­
ZIONE SUPERFICIALE secondo norma IVECO STD. 18-1600 CLASSE ... (A, B, B1, B2, B3,
B4, C, D)

Oltre alle prescrizioni sopra riportate se è necessario effettuare la sigillatura delle giunzioni delle
traverse dei telai si dovrà indicare.

2.3 SIGILLATURA DELLE GIUNZIONI DELLE TRAVERSE INDICATE A DISEGNO, SECONDO


LE MODALITÀ RIPORTATE AL PUNTO 8 DELL'IVECO STD. 18-1600.

NOTA: Per il gruppo telaio l'indicazione della protezione deve essere riportata su tutti i disegni dei singoli
componenti (longheroni, traverse).

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3 CLASSI DI PROTEZIONE (Da indicare a disegno)

PROSPETTO I

Classe Esigenze dei particolari Esempi particolari interessati

Scocca - Specchi retrovisori - Tergicristalli -


Struttura metallica kit aerodinamico - Strut­
Particolari a diretto contatto degli agenti tura metallica alette parasole - Paraurti
A
atmosferici. metallici - Serratura aggancio cabina - Dispo­
sitivo arresto porta - Elementi di fissaggio
scocca (viti, bulloni, dadi, rosette), etc.
Media protezione alla corrosione Telaio e relativi particolari, compresi gli ele­
[2] B menti di fissaggio.
Particolari a diretto contatto degli agenti
atmosferici con caratteristiche prevalente­ Particolari sotto calandra (classe B).
[1] [2] B2 mente strutturali, in vista diretta. Pedane di salita cabina esterne.
Elevata protezione alla corrosione Telaio e relativi particolari, compresi gli ele­
[1] [2] B3 menti di fissaggio.
Particolari a diretto contatto degli agenti
atmosferici con caratteristiche prevalente­ Particolari sotto calandra.
[2] B4 mente strutturali, in vista diretta. Pedane di salita cabina esterne.
Particolari a diretto contatto degli agenti
B1 atmosferici con caratteristiche prevalente­ Solo per ponti e assali
mente strutturali, in vista diretta.
Particolari a diretto contatto degli agenti
C Motore e relativi particolari
atmosferici, non in vista diretta.
Particolari non a diretto contatto degli agenti Pedaliere - Ossature sedili - Elementi di fis­
D
atmosferici. saggio - etc., montati all'interno cabina.

NOTA: Le sottoclassi S1B - S2A -S2B - S2C sono state soppresse. Per l'eventuale trascodifica riferirsi
alle corrispondenti Classi B, A, B, C così come sono indicate nel Prospetto I.

[1] I particolari devono essere forniti solo con cataforesi o antiruggine (Prospetto III). Lo smalto
sarà applicato nella fase di finitura dell'autotelaio. Per particolari in ghisa (o con elevata
rugosità superficiale) va prescritta la classe B4, la classe B3 va prescritta solo sulle superfici
lavorate.
[2] Le filettature devono essere fornite esclusivamente con rivestimento di cataforesi (e-coat),
devono essere invece mascherati se il diametro è ≤ M6.

3.1 Per soli particolari protetti con verniciatura

3.1.1 Qualora sulla documentazione Engineering fossero indicate le Classi 1, 2, 3, 4, 10, 20 non
più contemplate nel presente STANDARD, si devono intendere le seguenti uguaglianze:
IVECO STD. 18-1600 - Classi 1, 2, 3, 4 = Classe B
IVECO STD. 18-1600 - Classe 10 = Classe A
IVECO STD. 18-1600 - Classe 20 = Classe D

3.2 Note a carattere generale


3.2.1 Su materiali ferrosi non sono accettate zone prive di protezione.
Per le superfici lavorate, e successivamente accoppiate, è necessario prevedere a disegno una
adeguata protezione uniforme, priva di difetti superficiali (es. cataforesi, rivestimenti previsti nel
Prospetto IV).

3.2.2 Le parti in lega leggera di regola non vanno protette (questo dipende se le leghe di alluminio
hanno proprietà di resistenza alla corrosione). Se è necessaria la protezione si dovrà prescri­
verla a disegno (secondo quanto previsto nel Prospetto IV).
Particolari di ottone o di rame non vanno protetti.
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4 OPERAZIONI MECCANICHE DI ELIMINAZIONE SPIGOLI

Allo scopo di ottenere la resistenza alla corrosione prevista anche sulle superfici tranciate, si
dovrà prescrivere l'operazione riportata nel Prospetto II. È da indicare a disegno per compo­
nenti dell'autotelaio in vista.

PROSPETTO II

Classes

Description of cycle phase


B B1
A B2 B3 B4 C D
[18] [19]

La scelta del trattamento (ad


esempio molatura,
ROTTURA burattatura, barilatura, ecc.)
SPIGOLI SU deve essere fatta in funzione
PARTICOLARI di: Si Si - Si Si Si - -
OTTENUTI PER - tipologia componente;
TRANCIATURA - forma;
- dimensioni;
- entità del difetto.

5 CICLI DI PROTEZIONE E VERNICIATURA (Minimi richiesti)

I cicli di protezione e verniciatura, minimi richiesti, sono i seguenti:


- Particolari verniciati (vedere Prospetto III).
- Elementi di fissaggio, particolari protetti con rivestimenti alternativi alla verniciatura
(vedere Prospetto IV).

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PROSPETTO III

Classi
Descrizione fase del ciclo B1
A B [3] B2 B3 B4 C D
[4]

PULIZIA Sabbiatura/Granigliatura -
MECCANICA Yes Yes Yes Yes
Spazzolatura Yes - Yes Yes
SUPERFICIALE [7] [7] [7] [7]
[5] Carteggiatura [7]

Fosfatazione al ferro (solo per


PRETRATTAM­ - Yes Yes Yes - - Yes Yes
materiali ferrosi non prerivestiti)
ENTO [6] [7] [7] [7] [7] [7]
Fosfatazione allo zinco [8] Yes Yes Yes
Yes Yes Yes
Alto spessore (30-40 μm)
[9] Yes [11] [11] Yes
Yes
CATAPHORETIC Yes [11] [7]
Yes − [11]
[7]
COATING Medio spessore (22-30 μm) [11]
[10] - - [11]
[12]
Acrilica a finire (≥ 35 μm) - -
Bicomponente (≥ 50 μm) [16] Yes Yes
ANTIRUGGINE Polveri epossidiche (≥ 60 μm) Yes Yes Yes Yes [7]
- Yes [7]
[13] [16] [12]

Monocomponente (≥ 50 μm) [16] - - - - - -


FONDO Mono (130 °C) o Bicomponente Yes
- - - - - - -
ANTIPIETRA (≥ 35 μm) [16] [10]
Mono (130 °C) o Bicomponente
Yes Yes
(≥ 35 μm) [16]
Yes Yes Yes
Yes Yes
SMALTO Polveri (40-110 μm) [16] - - - [7]
[14] [7]
[15]
Monocomponente a bassa
- - Yes -
temperatura (≥ 35 μm) [16]

[3] Per serbatoi combustibile in lamiera ferrosa o prerivestita, fare riferimento al punto 6.
[4] Solo ponti e assali.
[5] Operazione da effettuarsi in presenza di bave di tranciatura, ossidazioni, sfridi di saldatura,
superfici tagliate al laser.
[6] Non devono essere utilizzati cicli di pretrattamento che non contengano zinco o ferro fosfato,
per particolari in classe A, B, B1, B2, B3 e B4.
[7] Prodotti e cicli alternativi per la stessa fase devono essere compatibili con il particolare da
trattare.
[8] Utilizzare specifici pretrattramenti fosfatanti per l'alluminio o lamiera zincata.
[9] Ciclo scocche a due strati.
[10] Ciclo scocche a tre strati.
[11] Esclusi i particolari che non possono subire l'immersione in bagni di pretrattamento o verni­
ciatura in quanto viene compromessa la loro funzionalità (es.: particolari meccanici), questi
particolari andranno trattati con antiruggine.
[12] Solo per particolari da montare sul motore.
[13] L'antiruggine è alternativa alla cataforesi, ove questa non possa essere applicata.
[14] In alternativa allo smalto mono o bicomponente solo per particolari scocca (tergicristalli, spec­
chi retrovisori, ecc.).
[15] Applicazione necessaria solo se è definito a disegno il colore secondo un I.C.
[16] Gli spessori del film di vernice applicato devono essere sufficienti a soddisfare le caratteristi­
che richieste dal Prospetto V.
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PROSPETTO IV - Rivestimenti (esenti cromo esavalente)

RIVESTIMENTI CHIMICI ANTICORROSIONE - IVECO STD. 18-1101

Resistenza
alla corro­
Prescrizione a Coefficiente Classe di
sione protezione
disegno Caratteristiche di attrito (corrosione
Prospetto I
ferrosa)
[h]

Rivestimento base per la protezione dei


RIV/EC 8 particolari metallici, bulloneria e elementi 0,10-0,30
filettati. 800

RIV/EC 8 F

RIV/EC 8 PM Indicati per bulloneria ed elementi filet­ 0,12-0,18


tati.
I trattamenti supplementari lubrificanti a A, B3, B4
RIV/EC 8 PM Nero secco (finizioni organiche o minerali),
rendono possibile la riduzione ed il con­
RIV/EC 8 PL Nero trollo del coefficiente d'attrito ed incre­ 0,10-0,16 1000
mentano la resistenza alla corrosione.
RIV/EC 8 L Per esigenze estetiche è possibile appli­
care una finizione nera.
0,08-0,14
RIV/EC 8 PL

Rivestimento base per la protezione dei


RIV/EC 5 particolari metallici, bulloneria e elementi 0,10-0,30
filettati. 300

RIV/EC 5 F
Indicati per la bulloneria ed elementi B2, B1, B
RIV/EC 5 PM 0,12-0,18
filettati.
I trattamenti supplementari lubrificanti a
RIV/EC 5 PM Nero secco (finizioni organiche o minerali),
rendono possibile la riduzione ed il con­
RIV/EC 5 PL Nero trollo del coefficiente di attrito ed incre­ 0,10-0,16 500
mentano la resistenza alla corrosione.
RIV/EC 5 L Per esigenze estetiche è possibile appli­
care una finizione nera.
0,08-0,14 B1
RIV/EC 5 PL

ZINCATURA ELETTROLITICA PER PARTICOLARI IN MATERIALE FERROSO - IVECO STD. 18-1102

Fe/Zn 12 II 192
Da utilizzarsi dove sia richiesta una
Fe/Zn 7 IV buona resistenza alla corrosione. 0,12-0,30 168
Il loro aspetto è in generale, bianco bril­
Fe/Zn 12 IV lante, con lievi iridescenze gialle e/o 240 C, D
azzurre.
Fe/Zn 7 IV LUB 168

Fe/Zn 7 IV S Elevata resistenza alla corrosione fino a 0,12-0,18 360


temperature di ~100 °C.
Aspetto metallico, opaco con lievi iride­
Fe/Zn 12 IV S [17] scenze. 480 B, C, D

(segue ⇨ ⇨ )

[17] La zincatura con spessore di zinco più elevato (12 mm) è consigliata per quei particolari mon­
tati in zone del veicolo più soggette all'azione corrosiva (es. telaio).
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( ⇨ ⇨ continua - Prospetto IV)

RIVESTIMENTI ELETTROLITICI DI LEGA Zn-Ni PER MATERIALI FERROSI - IVECO STD. 18-1103

Resistenza
alla corro­
Prescrizione a Coefficiente Classe di
sione protezione
disegno Caratteristiche di attrito (corrosione
Prospetto I
ferrosa)
[h]

Buona resistenza alla corrosione fino a


Fe/Zn Ni 7 VII S temperature di ~ 100 °C.
(nera) Da utilizzarsi quando è richiesta una
colorazione nera.
0,12-0,18 720 A, B, B4,
C, D
Da prescriversi quando sia richiesta
un'elevata resistenza alla corrosione in
Fe/Zn Ni 7 IV S condizioni di esposizione molto gravose
(es.: per applicazioni in vista in esterno)

Da prescriversi quando sia richiesta


un'elevata resistenza alla corrosione in
condizioni di esposizioni gravose.
Fe/Zn Ni 7 IV La passivazione presenta una colo­ 0,12-0,30 480 B, B4, C, D
razione grigio azzurra con leggere iride­
scenze.

ALLUMINIO

Ossidazione anodica
IVECO STD. - - -
18-1148
A, B, B4,
C, D
Verniciatura
(vedere Prospetto III) - - -

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6 CARATTERISTICHE PROTETTIVE DEI PARTICOLARI METALLICI VERNICIATI

Le caratteristiche protettive dei particolari metallici verniciati con i cicli riportati nel Prospetto III sono descritte nel Prospetto V.
PROSPETTO V

Metodo di Classe
Caratteristiche Prova Limiti
A B B4 B1 B2 B3 C D
Non sono ammesse superfici non pro­
- tette. Si
Esame visivo (▲) Non sono ammessi gravi difetti superfi­
ciali.
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Deve corrispondere a quello del cam­


Esame visivo - pione standard di riferimento. Si NOTA 1 - NOTA 1 Si
Colore
Valutazione
strumentale - Prescritti dall'I.S. 18-1608 Si NOTA 1 - NOTA 1 Si

I.S. 15-0457 90 - 95 gloss se non diversamente speci­


Brillantezza (angolo 60°) (ISO 2813) ficato. Si NOTA 1 - NOTA 1 Si

Spessore (μm) (▲) - Secondo Prospetto III Si


- Superfici verti­ - GMT ≥ 8
cali: - Superfici
GMT 10-14 interne
Distensione superficiale Wave scan - -

18-1600
- Superfici oriz­ longheroni
zontali: traverse:
GMT 12-16 GMT ≥ 5
I.S. 15-6021
Durezza (PERSOZ) (ISO 1522) ≥ 200 oscillazioni complete. Si -

I.S. 15-0461 Non sono ammesse frastagliature o solle­


Adesione (ISO 2409) vamenti del film nel reticolo. Si

I.S. 15-0454 - ≥ 4 mm per ciclo a due strati

Data
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Imbutitura Metodo A Si -
- ≥ 2,5 mm per ciclo a tre strati
Resistenza ai solventi I.S. 15-0473 Non sono ammesse alterazioni superfi­
Si

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[18] Metodo B ciali.
Si Si Si Si Si
Resistenza all'umidità Non sono ammesse rimozioni, blistering, Si (150 h) (240 h) (150 h) (150 h) (240 h)
(40 °C) (▲) I.S. 15-0503 variazioni di colore. (240 h) - -
[19] [19] [19] [19] [19]

Per le note (▲), [18], [19] e NOTA 1 vedere pagina 10.


(segue ⇒ ⇒ )
( ⇒ ⇒ continua Prospetto V)

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Metodo di Classe
Caratteristiche Prova Limiti
A B B4 B1 B2 B3 C D
Superfici esterne
Non sono ammessi:
- inneschi di corrosione su spigoli, giunzioni e super­
fici in genere;
- blistering, distacchi;
Resistenza alla nebbia - corrosione sottopellicolare > 2 mm.
I.S. 16-0135 Si
salina (▲) (solo per A1/B1 Superfici scatolate Si Si Si Si (300 h) Si Si
lamiere ferrose non zin­ (ISO 7253) Non sono ammessi: (1000 h) (300 h) (500 h) (200 h) [21] (500 h) (96 h)
cate) - inneschi di corrosione ferrosa sulle pareti
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Sono ammessi:
- limitati inneschi di corrosione ferrosa tra i punti di
saldatura
- limitati inneschi di corrosione ferrosa dall'accop­
piamento di rinforzi con le pareti [20]
Resistenza all'acqua I.S. 15-0470 Non sono ammessi difetti superficiali e variazione del­
(24 h a 60 °C) (ISO 1521) l'adesione Si - Si -

Superfici esterne
Non sono ammessi:
- inneschi di corrosione su spigoli, giunzioni e super­
fici in genere;
- blistering, distacchi;

18-1600
- corrosione sottopellicolare > 6 mm.
Si Si
Resistenza alla Superfici scatolate (1000 h) Si Si (300 h) Si
“Scab Corrosion" I.S. 15-6035 (300 h) (500 h) - (500 h) -
Non sono ammessi: [22] [21]
- inneschi di corrosione ferrosa sulle pareti
Sono ammessi:
- limitati inneschi di corrosione ferrosa tra i punti di
saldatura
- limitati inneschi di corrosione ferrosa dall'accop­
piamento di rinforzi con le pareti [20]

Data
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Non sono ammessi:
Resistenza alla corro­ - la comparsa di corrosione sui bordi, giunti e super­
sione in nebbia cupro- I.S. 16-0135 fici in generale; Si Si Si
A3/B1 (168 h) - (168 h) - (120 h) -
salino-acetica

30.09.2019
(solo pe alluminio) - blistering, separazione;
- corrosione sotto la superficie > 4 mm.

Invecchiamento accele­ SAE J 2527 È ammessa una diminuzione della brillantezza ≤15 %.
rato agli agenti atmo­ [23] Non è ammesso sfarinamento e blistering. Si Si
(2500 kJ) (1250 kJ) -
sferici I.S.16-0180 È ammessa una lieve perdita di adesione (Ad 1).
È ammessa una leggera variazione di colore (ΔE ≤3).
Per le note (▲), [20], [21], [22] e [23] vedere pagina 10. (segue ⇨ ⇨ )
( ⇨ ⇨ continua Prospetto V)

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Metodo di Classe
Caratteristiche Prova Limiti
A B B4 B1 B2 B3 C D
Grado di scheggiatura: 6B
Resistenza ai colpi di Colpi di pietra a lamiera: 7B (punti di rug­
pietra [24] I.S. 15-6023 Si - Si -
gine).
Resistenza all'abrasione
[25] I.S. 15-0488 ≥ 20 Kg/mm - Si -

Resistenza agli oli emul­ Non sono ammessi difetti superficiali, dis­
sionabili [26] tacchi. - Si -
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Resistenza alle soluzioni Non sono ammessi difetti superficiali, dis­


alcaline [27] tacchi. - Si -

Resistenza al calore [28] - Prescritti dall'I.S. 18-1609 - Si -


[18] Utilizzare miscela (30 % toluene - 70 % isottano).
[19] È ammessa una leggera variazione di colore. Adesione ≥ 80 %.
[20] Se si vuole evitare questo tipo di corrosione si dovrà impiegare lamiera zincata.
[21] Per le fusioni in ghisa la prova deve essere effettuata dopo l'applicazione della finitura (smalto liquido o in polvere).
[22] Per particolari che hanno subito un ciclo di pretrattamento a spruzzo esente fosfati e a base di Zirconio, la durata della prova di scab­corrosion è di 500 ore.
[23] Metodo SAE J 2527 valido per i nuovi modelli a partire dal 30.09.2019 (edizione 21).
[24] Dopo aver eseguito le prescrizioni dell'I.S. 15-6023 e valutando il grado di scheggiatura, i provini devono essere esposti per 100 h in nebbia salina secondo l'I.S. 16-0135
Metodo A1, al fine di evidenziare i colpi di pietra che hanno raggiunto la lamiera e la corrosione sotto superficie.

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[25] Prova da eseguire solo se richiesta a disegno e nella zona indicata. La protezione antiabrasione prevede:
− pretrattamento;
− cataforesi o antiruggine;
− cottura;
− applicazione protettivo antiabrasione (I.S. 18−1654);
− cottura;
− applicazione smalto se prescritto il colore (IC), la scelta tra un prodotto monocomponente (130 °C) o bicomponente (80 °C) è condizionata dal tipo di protettivo antiabrasione
impiegato;
− cottura.

Data
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Gli spessori dei film di vernice sono riportati nel Prospetto III.
[26] Immergere per 24 h il particolare in una soluzione al 3% di acqua e olio emulsionabile, alla temperatura di 40 °C. Estrarre il particolare ed esaminarlo immediatamente e dopo
24 h.

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[27] Immergere per 15 min il particolare in una soluzione al 10 % di carbonato sodico a 80 °C.
[28] Prova da eseguire solo se richiesta a disegno.

NOTA 1: Per i particolari e gruppi costituenti l'autotelaio (Classi B, B1, B4, C) il colore finale deve corrispondere all'I.C 444 (RAL 7021) con una brillantezza di 70 - 80 Gloss,
salvo diversamente prescritto.
NOTA 2: I particolari delle classi C e D richiesti da IVECO con protezioni intermedie di antiruggine o cataforesi, cioè in assenza di smalto, devono soddisfare le caratteristiche
indicate con (▲), in funzione della Classe di appartenenza.
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18-1600 Data 30.09.2019

7 MODALITÀ PER L'ESECUZIONE DELLA PROTEZIONE DEI SERBATOI COMBUSTIBILE IN


LAMIERA DI ACCIAIO NON RIVESTITA OD ALLUMINATA

Da eseguire su tutti i serbatoi, salvo altre prescrizioni specifiche.

7.1 Serbatoi in lamiera di acciaio non rivestita

7.1.1 Pretrattamento

Preparazione della lamiera, previa spazzolatura delle zone saldate (eliminazione delle scorie
metalliche e carboniose), secondo quanto prescritto nel Prospetto III.

7.1.2 Ciclo di verniciatura

Secondo Classe B.

7.1.3 Protezione giunzioni perimetrali


- Applicazione di un bordino coprispigolo di plastica con sigillante incorporato.
- Per accoppiamenti di lamiere con spessore totale (compreso lo spessore della vernice) ≥ 4
mm, applicare un bordino in materiale plastico idoneo (es. tipo 0834 SAIAG).
- Per accoppiamenti di lamiere con spessore totale (compreso lo spessore della vernice) da 2
a 3 mm, applicare un bordino di materiale plastico idoneo (es. tipo 1093 ILPEA).

7.1.4 Protezione interna serbatoio

Protezione interna del serbatoio mediante applicazione (50 g/m2) del protettivo secondo IVECO
STD. 18-1655 Tipo B.

7.2 Serbatoi combustibile in lamiera di acciaio alluminata

7.2.1 Pretrattamento

Trattamento specifico per alluminio e/o materiali misti (Fe/Al).

7.2.2 Ciclo di verniciatura

Secondo Classe B.

7.2.3 Protezione giunzioni perimetrali

Da eseguire secondo il punto 7.1.3.

8 MODALITÀ PER LA SIGILLATURA DELLE GIUNZIONI DELLE TRAVERSE DEI TELAI

Le operazioni di seguito riportate devono essere effettuate dopo la protezione anticorrosione


(cataforesi o antiruggine) se il particolare è protetto secondo IVECO STD. 18-1600 classe B 2 e
dopo applicazione dello smalto se protetto secondo la classe B.

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18-1600 Data 30.09.2019

8.1 Applicazione, a cordone, di un sigillante monocomponente poliuretanico di colore nero su tutte le


giunzioni del particolare indicate a disegno.
Non devono esserci interruzioni, specialmente negli angoli al fine di evitare nel tempo inneschi di
corrosione. Non sono ammesse riprese a pennello.

8.2 Pulizia, con stracci imbevuti di solvente di lavaggio, delle superfici verniciate circostanti la giun­
zione casualmente imbrattate.
Solo questa operazione può garantire una valida adesione di un successivo strato di vernice.

Documentazione fotografica (Figura 1) illustra quanto esposto.

Sigillatura delle giunzioni


di una traversa secondo
le indicazioni riportate al
punto 8

Figura 1

9 COLLARI A NASTRO CON SERRAGGIO A VITE [29]

Classificazione collari secondo le classi di protezione individuate nel Prospetto I.


PROSPETTO VI

Classi secondo Prospetto I Classi collari


- W5 [30]
B - B1 - B4 (telaio e sottocalandra) W4
C (motore) W3 - W1
D (interno scocca) W3 - W1
- W2 [31]

[29] IVECO Standard di riferimento 11-4540, 11-4541, 11-4542, 11-4543 e 11-4544.


[30] Tipologia di collare da utilizzare solo per impieghi ove sia richiesta una resistenza compresa
tra 400 - 500 ore in nebbia salina.
[31] La classe W2 è stata sostituita da W1 o W4 in funzione della resistenza in nebbia salina
richiesta.
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NORME CITATE

IVECO STD.: 10-4152, 11-4540, 11-4541, 11-4542, 11-4543, 11-4544, 15-0454, 15-0457, 15-0461,
15-0470, 15-0473, 15-0488, 15-0503, 15-6021, 15-6023, 15-6035, 16-0135, 16-0180,
15-6035, 17-1600, 17-1600-A001, 17-1600-A002, 17-1600-A003, 17-1600-A004, 18-1101,
18-1102, 18-1103, 18-1148, 18-1608, 18-1609, 18-1654, 18-1655, 19-0201.

ISO: 1521; 1522; 2409; 2813, 7253.

SAE: J2527.

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