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Riferimento al testo…

Capitoli 1 e 2

2
Condivisione Condivisione
di luoghi di gruppi

Condivisione Condivisione
di tempi di attività
Libro di
testo

Vantaggi nell’utilizzo del libro di testo adattato


1. Senso di appartenenza alla classe
2. Sviluppo di autostima e autoefficacia
3
3. Responsabilizzazione condivisa nell’adattamento del testo
I livelli di accesso/adattamento
del libro

Livello grafico-visivo

Livello tematico

Livello linguistico

Livello cognitivo 4
I livelli di accesso/adattamento
del libro
Disposizione del testo, presenza di immagini e box, tipologia e
1. Impatto grafico-visivo dimensione font, titoli e evidenziazioni

Vicinanza o distanza da interessi degli alunni, conoscenze pregresse,


2. Impatto tematico background, ecc.

Lessico e sintassi utilizzati, lunghezza dei periodi e delle frasi, presenza


3. Impatto linguistico di incisi e subordinate, parole nuove, stile di scrittura, ecc.

Richiesta di comprensione del testo, di rielaborazione, di


4. Impatto cognitivo memorizzazione, di applicazione, ecc.
5
1. Impatto grafico-visivo

«Carico imposto alla Memoria di lavoro


dall’informazione presentata»
Cognitive Load Theory

Carico cognitivo estraneo: il carico sulla MdL non correlato al compito

Carico cognitivo intrinseco: il carico imposto dal compito e legato


all’expertise dell’alunno

Carico cognitivo pertinente: il carico necessario per un apprendimento


efficace e significativo

6
1. Impatto grafico-visivo

Principi di efficacia a livello grafico-visivo


1. Principio di multimedialità: parole e immagini presentate insieme
2. Principio di contiguità temporale: parole e immagini presentate simultaneamente
3. Principio di contiguità spaziale: parole e immagini presentate vicine
4. Principio di coerenza: sono esclusi stimoli non funzionali
5. Principio di modalità: animazioni arricchite da file audio piuttosto che da testo
6. Principio di ridondanza: evitare la sovrabbondanza di stimoli

7
1. Impatto grafico-visivo
Integrazione testo-immagini

1. Principio del doppio codice visivo e verbale


2. Principio della capacità limitata
3. Principio dell’elaborazione attiva

L’immagine fornisce Il testo fornisce l’informazione


un’impalcatura per le informazioni generale o specifica,
verbali e fornisce esempi concreti principalmente astratta 8
1. Impatto grafico-visivo

Funzioni delle immagini


1. Guida dell’attenzione
2. Funzione affettiva
3. Funzione cognitiva
4. Funzione compensativa

9
1. Impatto grafico-visivo

Lettore che non sfrutta


adeguatamente
l’immagine
Studi con la
procedura di
eye-tracking

Lettore che sfrutta


adeguatamente
l’immagine
10
1. Impatto grafico-
visivo

1) Mancato
equilibrio tra
immagine e
testo ed
’effetto
affollamento’

11
1. Impatto grafico-visivo
2) Mancanza di riferimenti grafici sul ‘dove
ci troviamo’

12
1. Impatto grafico-visivo
3) Mancata differenziazione grafica delle
sezioni del libro che hanno finalità diverse

13
1. Impatto grafico-visivo

4) Grafica delle pagine troppo carica o troppo scarna


5) Poca chiarezza nella sequenza di lettura di testo, box, immagini, ecc.
6) Presenza di illustrazioni con chiaramente riferite al testo
7) Nessuna o eccessiva evidenziazione di parole-chiave, periodi, ecc.
8) Errata scelta del font, delle dimensioni, del colore, dell’interlinea,
dell’allineamento, dello sfondo, ecc.
14
1. Impatto grafico-visivo

Leggibilità

Leggibilità grafica
Leggibilità linguistica
Font, dimensioni, colori, contrasto,
Lessico, sintassi, scelte stilistiche
spaziatura, organizzazione
15
1. Impatto grafico-visivo

Favorire la leggibilità

Carta (supporto) Layout generale Testo

Font Evidenziazione

16
1. Impatto grafico-visivo
Carta (supporto fisico)
1. Colore bianco o pastello (giallo scuro, crema, ecc.)
2. Carta opaca e non lucida
3. Grammatura adeguata (80-90gr), affinché non traspaia il retro
Layout generale
1. Strutturare l’ordine id lettura di testo, immagini, tabelle, box, ecc.
2. Limitare la quantità di testo per pagina ed evitare l’effetto ‘muro’
3. Usare titoli e sottotitoli
4. Tenere ampi margini
5. Evitare l’uso di testo a colonne
6. Usare più codici (immagini, parole, ecc.) per i contenuti principali
7. Collegare le immagini al testo in modo esplicito
8. Usare immagini con didascalie e mai come sfondo
17
9. Usare font nero o molto scuro e aumentare il contrasto con lo sfondo (mai in negativo)
1. Impatto grafico-visivo
Testo
1. Usare paragrafi brevi e frasi brevi (max 15-20 parole)
2. Utilizzare tabelle o punti elenco
3. Allineamento a sinistra, non giustificato
4. Evitare la sillabazione e righe troppo lunghe (max 60-70 caratteri)
5. Evitare di iniziare le frasi a fine riga
6. Interlinea 1,5-2
Font
1. Usare font Sans Serif (tahoma, verdana, arial, ecc.)
2. Evitare font Serif, ombreggiati o che simulano la scrittura a mano, WordArt
3. Usare grandezza carattere >12 punti e aumentare spaziatura tra caratteri
Evidenziazione
1. Evitare il maiuscolo, il sottolineato e il corsivo, preferire il grassetto o il colore (solo per poche parole)
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2. Usare box o cornici per evitare concetti importanti
1. Impatto grafico-visivo
Come ridurre l’effetto ‘affollamento’

Aumentare la spaziatura tra caratteri per


ridurre l’affollamento sull’asse orizzontale

Aumentare l’interlinea per ridurre l’affollamento


sull’asse verticale

Aumentare la grandezza del carattere


19
2. Impatto tematico
Esperienze personali
degli alunni

Vicinanza o
lontananza del
testo da…
Conoscenze e
competenze degli Interessi e bisogni
alunni degli alunni
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2. Impatto tematico

Criticità da considerare a livello di impatto tematico


o Lontananza da interessi, bisogni, conoscenze dell’alunno
o Poca chiarezza sul tema centrale
o Mancanza di organizzatori anticipati (titoli, abstract, anteprime,
domande-stimolo, ecc.)
o Mancanza di stimoli (domande) per richiamare le conoscenze
pregresse
o Mancanza di contenuti multimediali (immagini, video, ecc.)
o Mancanza di collegamenti con compiti di realtà
21
2. Impatto tematico

Possibili interventi
sull’impatto tematico

Agganci al vissuto degli Attività anticipatore per far


alunni tramite domande, emergere le conoscenze
discussioni in gruppo, ecc. possedute dagli allievi.

22
3. Impatto linguistico

Principali difficoltà legate all’impatto linguistico


1. Lunghezza dei paragrafi e dei periodi
2. Elevato numero di subordinate
3. Presenza di termini sconosciuti, specialistici, con un diverso significato
4. Utilizzo di forme passive
5. Soggetto implicito della frase
6. Riferimenti pronominali poco chiari
7. Utilizzo della doppia negazione
8. Uso del congiuntivo
9. Necessità di numerose inferenze
10. Poca significatività di titoli e sottotitoli 23
3. Impatto linguistico Semplificare il testo dal punto di vista linguistico

Lessico Morfologia e sintassi


1. Uso del «Vocabolario di base»
1. Utilizzo di frasi brevi (max 20-25 parole), di forma
2. Spiegazione di parole nuove, specialistiche o con
attiva e diretta (soggetto-verbo-complemento)
uso diverso dall’abituale
2. Utilizzo di proposizioni coordinate piuttosto che
3. Utilizzo di glossari
subordinate
4. Riduzione dell’uso di forme figurate, espressioni
3. Uso di verbi nei modi finiti e in forma attiva
idiomatiche, ecc.
4. Predilezione per tempo presente, futuro semplice,
Organizzazione passato prossimo, imperfetto
5. Esplicitazione del soggetto, evitando le forme
1. Presentazione delle informazioni in base ad un impersonali
criterio logico 6. Riduzione di pronomi e sinonimi
2. Suddivisione in paragrafi 7. Evitare la doppia negazione
3. Utilizzo di titoli e sottotitoli 8. Uso di forme ripetitive 24
4. Ecc.
3. Impatto linguistico

https://www.internazionale.it/opinione/tullio-de-mauro/2016/12/23/il-
nuovo-vocabolario-di-base-della-lingua-italiana
25
3. Impatto linguistico

Leggibilità Comprensibilità

Dipende dalle Dipende dalle


caratteristiche del competenze e
testo ed è misurabile conoscenze del
oggettivamente lettore ed è relativa

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3. Impatto linguistico
Come misurare la leggibilità
Formula di Flesh Indice di Gulpease
Considera il numero di sillabe per Considera la lunghezza media delle
parola e il numero medio di parole parole in lettere e la lunghezza
per frase media delle frasi
Indice compreso tra 100 (massima Indice compreso tra 100 (massima
leggibilità) e 0 (minima) leggibilità) e 0 (minima)
>60 leggibilità alta L’indice di leggibilità dipende dal
grado di scolarizzazione
50-60 leggibilità media
<50 leggibilità bassa
27
3. Impatto linguistico

28
3. Impatto linguistico

1. Comprensione letterale di personaggi,


Comprensibilità luoghi, tempi
2. Comprensione letterale di fatti e
sequenze
Dipende dalle 3. Comprensione inferenziale
competenze e 4. Comprensione legata alla gerarchia del
conoscenze del testo (comprensione critica)
lettore ed è 5. Riconoscimento di modelli testuali e
relativa mentali (comprensione critica)
6. Sensibilità al testo (comprensione
estetica) 29
4. Impatto cognitivo

È legata al tipo ed alla complessità di operazioni cognitive


richieste dal testo per:
1. riconoscere ed estrarre le informazioni rilevanti
2. comprendere e gerarchizzare le informazioni
3. memorizzare le informazioni rilevanti (sia in fase di
immagazzinamento che di recupero)
4. elaborare le informazioni
5. utilizzare le informazioni ai fini di un compito
30
4. Impatto cognitivo

Principali difficoltà:
1. Eccessiva concentrazione di informazioni
2. Informazioni presentate senza uno schema logico sottostante
3. Necessità di continue inferenze
4. Frequenti rimandi ad informazioni passate
5. Frequenti rimandi ad informazioni future
6. Mancanza di organizzatori anticipati cognitivi
7. Poca chiarezza di titoli e sottotitoli
31
8. Poca chiarezza delle evidenziazioni
4. Impatto cognitivo

Esempio di box
informativo caotico

32
4. Impatto cognitivo
Esempio di schema di ri-organizzazione

33
Forme di adattamento e tipologie di bisogni speciali

Estrapolazione delle parti più rilevanti


Disabilità intellettive Materiale reso particolarmente stimolante
Semplificazione e uso di più canali (immagini)

Adattamento secondo criteri di leggibilità(aspetti grafici)


Disturbi Specifici di
Utilizzo di mappe, schemi, ecc
Apprendimento
Uso di strumenti compensativi (sintesi vocale)

Introduzione di glossari
Alunni stranieri
Adattamenti a livello linguistico 34
Riprendiamo i 5 livelli di personalizzazione
dell’azione didattica
1. Sostituzione

2. Facilitazione

3. Semplificazione

4. Scomposizione nei nuclei fondanti

5. Partecipazione alla cultura del colpito


35
Riprendiamo i 5 livelli di personalizzazione
dell’azione didattica
Livello Interventi

È sufficiente una sostituzione dell’input (registrazioni audio dei testi,


linguaggio Braille, ecc.) oppure dell’output (uso del programma di
1. Sostituzione videoscrittura, domande a scelta multipla, ecc.).

N.B.: non si riduce la complessità del contenuto o degli obiettivi.

36
Riprendiamo i 5 livelli di personalizzazione
dell’azione didattica
Livello Interventi
È sufficiente una ricontestualizzazione: cambiamento delle persone o degli
ambienti, utilizzo di tecnologie, utilizzo di contesti fortemente motivanti o
interattivi.

È sufficiente una modificazione di tempi o spazi: allungamento dei tempi, uso delle
2. Facilitazione pause, strutturazione dello spazio ed eliminazione dei distrattori, ecc.

È necessario introdurre degli aiuti: immagini, mappe, organizzatori anticipati,


aiuti per la memoria o la pianificazione, uso di modelli competenti, ecc.
37
N.B.: non si riduce la complessità del contenuto o degli obiettivi.
Riprendiamo i 5 livelli di personalizzazione
dell’azione didattica
Livello Interventi

Semplificazione dell’obiettivo in una o più componenti dell’azione


(comprensione dell’input, elaborazione, output di risposta):
• modificazione del lessico
3. Semplificazione • riduzione della complessità concettuale con consegne o materiali
semplificati, ecc.
• sostituzione di alcune routine (uso della calcolatrice)
• semplificazione dei criteri di corretta esecuzione del compito.
38
Riprendiamo i 5 livelli di personalizzazione
dell’azione didattica

Livello Interventi

Individuazione nel percorso curricolare dei nuclei fondanti della


disciplina:
4. Scomposizione in o ad esempio, in geografia la distinzione tra cambiamenti
nuclei fondanti naturali e cambiamenti antropici;
o in storia, la linea del tempo anche personale;
o ecc.
39
Riprendiamo i 5 livelli di personalizzazione
dell’azione didattica

Livello Interventi

Individuare occasioni di partecipazione dell’alunno a momenti


5. Partecipazione alla significativi del lavoro della classe:
cultura del compito o ad esempio, preparazione delle cartine usate in una ricerca di
geografia.

40
Le due tipologie fondamentali di
adattamento del testo

Facilitazione Semplificazione
Si adatta il libro Si adatta il libro
aggiungendo qualcosa togliendo qualcosa

41
Facilitazione Semplificazione

Non si modifica la complessità Può portare ad una riduzione importante


Livello di intervento cognitiva del compito né gli obiettivi di del contenuto e della complessità
apprendimento. cognitiva del compito (PEI)

o Ristrutturazione dei contenuti o Eliminazione di parti di un brano


o Aggiunta di strumenti per o Riduzione delle informazioni di un
comprendere ed elaborare capitolo
Tipologia di intervento o Esemplificazioni aggiuntive o Riscrittura del testo in forma
o Proposta di schemi organizzativi semplificata
o Glossari e mappe
42
Facilitazione e semplificazione a confronto: una sintesi

43
Facilitazione e
semplificazione a
confronto: una sintesi

44
Le due tipologie fondamentali di
adattamento del testo

Facilitazione Semplificazione
Si adatta il libro Si adatta il libro
aggiungendo qualcosa togliendo qualcosa

Esistono interventi misti: ad esempio, un testo


semplificato può prevedere l’aggiunta di un glossario 45
minimo, che rappresenta anche una facilitazione
Modalità di facilitazione
• Inserimento di mappe o schemi con informazioni mancanti
Completamento e • Box di completamento, con il richiamo anche di informazioni
integrazione precedentemente apprese
• Esplicitazione di nessi logici, causali, temporali, ecc.

• Evidenziazione delle informazioni più significative


Evidenziazione • Introduzione di finestre di evidenziazione con due funzioni: 1) spiegare e
facilitare; 2) Approfondire e arricchire

• Schematizzazione grafica dei concetti


Schematizzazione
• Utilizzo di mappe e/o immagini in sostituzione del testo
Glossari • Glossari con definizioni facilitate tramite immagini, arricchite, ecc. 46
Facilitazione/spiegazione
Vs
approfondimento

47
Modalità di semplificazione
• Brevità dei periodi e del testo
• Limitazione di incisi e subordinate
• Uso di termini conosciuti o spiegati
Riscrittura
• Attenzione ai termini specialistici e disciplinari
• Uso di esempi concreti e rimando alle esperienze personali
• Inserimento di immagini significative

• Scelta di uno o pochi concetti fondamentali, corrispondenti a


parti del testo, arricchite da immagini semplificate e significative,
Riduzione attività stimolanti al pc, ecc.

Attenzione al rischio di ridurre troppo! 48


Adattamento di spazi, tempi,
obiettivi, metodologie

Adattamento non è
solo semplificazione

Approfondimento Riassunto

49
L’approfondimento
Per gli alunni più competenti (gifted), che
possono arricchire ulteriormente le proprie
conoscenze e competenze.

Per gli alunni con BES, che possono


Per chi è utile
concentrarsi solo su una parte del testo, ma in
l’approfondimento
modo più approfondito.

Per tutti gli alunni, che sviluppano competenze di


ricerca autonoma e collaborativa (ricerca e
analisi delle fonti, organizzazione dei materiali,
ecc.).
50
Il riassunto
La comprensione del testo a diversi livelli di
complessità (letterale, inferenziale, ecc.)

Il riassunto sollecita La produzione del testo a vari livelli di


tre diverse competenze complessità

La rielaborazione attiva dei materiali, con


Considerare la tipologia di testo: possibili commenti, ecc.
• narrativo
• descrittivo
• espositivo
• argomentativo 51
• regolativo
Il riassunto

Esempio di procedura nell’esecuzione di un riassunto


1. Leggere o ascoltare e comprendere un testo
2. Dividere il testo in parti significative (sequenze narrative, unità descrittive
o informative, elenco di idee nella tesi e nell’antitesi, ecc.)
3. Individuare ed evidenziare le informazioni rilevanti in ciascuna sequenza o
unità del testo
4. Attribuire un titolo sintetico a ciascuna sequenza o unità del testo
5. Riassumere ciascuna sequenza o unità del testo
52
Adattamento della didattica

Adattamento degli obiettivi a


Adattamento delle
lungo, medio e breve termine,
metodologie, delle procedure,
a livello di conoscenze, abilità
delle strategie, ecc.
e competenze

Adattamento dei tempi, della


Adattamento degli spazi, dei
scansione della giornata, delle
materiali, degli strumenti, ecc.
routine, ecc.
53
Il metodo operativo in classe
1. Analizzare e monitorare le esigenze della classe

2. Analizzare la struttura e gli elementi del testo

3. Scegliere le modalità di facilitazione e semplificazione

4. Guidare gli studenti nell’attività collaborativa


54
1. Analizzare e monitorare le esigenze della classe

1. Profili di funzionamento individuali (conoscenze, abilità e


competenze; punti di forza e debolezze, ecc.)
2. Presenza di PEI e PDP (adattamenti, strumenti
compensativi e misure dispensative, ecc.)
3. Aspetti motivazionali e relazionali di gruppo
4. Esperienze pregresse
5. Fattori contestuali

55
2. Analizzare la struttura e gli elementi del testo
Aspetti grafici
1. La grafica è lineare o risulta troppo carica?
2. La grafica e le illustrazioni supportano la comprensione e sono vicine ai gusti degli alunni?
3. La pagina ha una struttura chiara, nel senso di una sequenza di lettura (box, immagini, ecc.)?
4. Il collegamento tra testo e immagini è esplicito, anche con eventuali didascalie?
5. L’impaginazione e la grafica garantiscono la leggibilità (font, colore, interlinea, ecc.)?
6. Le parole-chiave sono ben evidenziate?

Tematiche
1. Il testo è vicino al mondo degli alunni (in termini di interessi, conoscenze ed esperienze)?
2. Vengono forniti all’allievo gli obiettivi del lavoro, prima dell’inizio del testo?
3. Ci sono attività di pre-lettura, per consentire un’attivazione mirata? 56
2. Analizzare la struttura e gli elementi del testo
Aspetti linguistici
1. Il testo utilizza un lessico ed una sintassi adeguata?
2. Esistono glossari (soprattutto per il lessico specialistico)?
3. Il testo risponde a criteri di elevata comprensibilità lessicale (vocabolario di base) e sintattica (poche
subordinate, ecc.)?
4. I paragrafi sono brevi e preceduti da titoli esemplificativi?

Operazioni cognitive
1. Sono chiare le informazioni principali contenute nel testo?
2. Le informazioni sono esplicite o richiedono inferenze?
3. Quali sono le richieste in termini di operazioni cognitive (carico attentivo, carico mnestico, pianificazione,
inibizione, ecc.)?
4. Vengono proposte attività o approcci metacognitivi per promuovere l’autoconsapevolezza? 57
5. Vengono proposte attività di tipo collaborativo?
3. Scegliere le modalità di facilitazione e semplificazione

Facilitazione Semplificazione Altri interventi

Es.: evidenziazione del testo, Riassunto del testo,


Riscrittura semplificata del testo,
aggiusta di glossari o schemi approfondimento di un aspetto,
riduzione delle informazioni, ecc.
informativi, ecc. ecc.

_________________________ _________________________ _________________________


_________________________ _________________________ _________________________
_________________________ _________________________ _________________________
_________________________ _________________________ _________________________
_________________________ _________________________ _________________________
58
4. Guidare gli studenti nell’attività collaborativa

1) Proposta di un organizzatore anticipato per spiegare l’attività

2) Lettura collettiva del testo Rispetto a:


• cosa so già...
• cosa mi interessa…
3) Analisi operativa del testo • cosa mi sembra difficile

4) Circolarità delle risorse


Riscrittura semplificata,
5) Divisione in gruppi e lavoro di adattamento inserimento di immagini,
creazione di glossari, ecc.
6) Sintesi e condivisione
59
4. Guidare gli studenti nell’attività collaborativa

Schema per l’analisi operativa del testo da parte degli alunni

Cosa so già(perché l’ho studiato)… Cosa so già (perché l’ho già visto)…
______________________________________ ______________________________________
______________________________________ ______________________________________

Cosa mi interessa molto… Cosa mi sembra difficile…


______________________________________ ______________________________________
______________________________________ ______________________________________
60
4. Guidare gli studenti nell’attività collaborativa

Schema per l’organizzazione dei gruppi


Gruppi e componenti Compiti Prodotti
1.
_____________________________ _____________________________ _____________________________
_____________________________ _____________________________ _____________________________
_____________________________ _____________________________ _____________________________

2.
_____________________________ _____________________________ _____________________________
_____________________________ _____________________________ _____________________________
_____________________________ _____________________________ _____________________________

61
Come si conclude il lavoro di adattamento?

Valutazione del gruppo in


termini di processo e
prodotto

Valutazione del singolo in


termini di conoscenze,
abilità e competenze
62
Esempio di valutazione del
gruppo

63
Esempio di attività di
chiusura del gruppo

64
65

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