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Gli ordini dellarchitettura Greca

Archeologia Classica (Università degli Studi della Basilicata)

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GLI ORDINI

DELL’ARCHITETTURA GRECA

APPUNTI SCHIZZI E COMPOSIZIONI DI

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Anno scolastico 2013/2014

Classe I media

Arte e Immagine

Prof.ssa Giuditta Niccoli

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Gli stili o ordini dell’architettura greca sono le regole che ne definiscono la forma e
le proporzioni degli elementi fondamentali che la costituiscono.
Nel primo secolo a.C. un architetto di Roma, Vitruvio, descrisse e codificò nel
suo trattato “De architectura” le componenti dell’ architettura greca
distinguendo:

- STILE DORICO
- STILE IONICO
- STILE CORINZIO

Questi ordini o stili sono legati alle maggiori aree culturali greche.
Uno degli edifici più importanti e rappresentativi dell’architettura greca è il tempio,
sede delle principali funzioni religiose, ma anche spazio dove si proiettava la
capacità creativa del popolo greco e la sua altissima considerazione del concetto
di città e comunità.1
Non a caso il luogo sacro più conosciuto, l’acropoli di Atene, non è costituito
soltanto da un tempio ma da un complesso di edifici religiosi costruiti sulla sommità
di un monte che dominava la città.
Atene, Acropoli

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IL TEMPIO GRECO
Il tempio greco è costruito su un basamento chiamato “stilobate” costituito da
gradini; su di esso si eleva la costruzione composta da cinque elementi
fondamentali:
-STILOBATE
-COLONNA
-CAPITELLO
-TRABEAZIONE
-FRONTONE O TIMPANO

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LO STILE DORICO

Lo stile dorico è il più antico degli ordini architettonici, si sviluppa nel


Peloponneso, regione della Grecia, ed in tutta la Magna Grecia, in particolare in
Sicilia e Campania. Riflette il carattere più guerriero delle popolazioni doriche.
L’aspetto del tempio dorico non presenta, infatti, molte decorazioni, gli elementi
sono possenti, robusti ed essenziali nella forma e nella struttura.

Tempio di Poseidon
(nome che i Greci davano a Nettuno, il dio del mare)
Paestum (Campania)

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E’ costituito da elementi verticali ed orizzontali:

COLONNA
elemento a fusto che presenta scanalature e si rastrema (restringe) verso l’alto.
La colonna, elemento verticale essenziale nella composizione dei templi greci, si
basa su precise proporzioni e su rapporti tra le colonne che segnano l’intervallo tra
esse, chiamato intercolumnio (inter significa fra), cioè lo spazio tra una colonna e
l’altra.
CAPITELLO
elemento che collega la colonna alla trabeazione ed è formato da:

• echino (elemento circolare svasato)


• abaco (elemento quadrato)

TRABEAZIONE

elemento orizzontale costituito da:

• architrave
• fregio con:
- metope (lastre lisce o scolpite)
- triglifi (lastre solcate da tre scanalature)
• cornice

FRONTONE O TIMPANO
elemento di conclusione della facciata del tempio di forma triangolare con due lati
che seguono l’inclinazione del tetto.
E’ spesso ornato da bassorilievi o sculture che raccontano le gesta di eroi, di
battaglie o di eventi importanti per il popolo che ha costruito il tempio.

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LO STILE IONICO

Lo stile ionico nasce intorno al VI secolo a.C. nelle colonie Greche dell’Asia
minore dove si erano stabiliti gli Ioni, dai quali prende nome questo stile
architettonico.
Lo stile ionico presenta un aspetto più snello e decorativo negli elementi che lo
costituiscono.

Eretteo

Atene, Acropoli

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LO STILE CORINZIO

Lo stile corinzio nasce alla fine del V secolo a.C. e prende il nome dalla città di
Corinto nel Peloponneso. Lo stile corinzio sviluppa il gusto ornamentale dello
stile ionico ed avrà una grande diffusione nell’architettura romana che, mettendo
insieme alcuni elementi di gusto ionico e corinzio, inventa lo stile composito .

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E’ costituito da:

BASE
Elemento su cui poggia la colonna che presenta diverse modanature (sagome)

• plinto (parallelepipedo quadrato)


• toro (modanatura convessa)
• trochilo (modanatura concava)

COLONNA
elemento con un fusto sottile e slanciato come lo stile ionico e con molte
scanalature che accentuano il gioco chiaroscurale
CAPITELLO
a forma di cesto che presenta due file di foglie d’acanto alla base e termina con
volute
TRABEAZIONE

• architrave
• fregio continuo (figurazioni a bassorilievo che raccontano le gesta di eroi, di
battaglie o di eventi importanti)

FRONTONE O TIMPANO

elemento di conclusione della facciata del tempio e di forma triangolare con due
lati che seguono l’inclinazione del tetto. E’ spesso ornato da bassorilievi o
sculture che raccontano le gesta di eroi, di battaglie o di eventi importanti per il
popolo che ha costruito il tempio.

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LA COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA DEL TEMPIO GRECO

In principio il tempio greco era costituito da una struttura lignea ed a mattoni


sopra un basamento in pietra.
Era composto da una cella, spazio rettangolare dove si svolgevano i riti religiosi e
dove si trovava l’immagine della divinità venerata, che si chiamava naos, con tetto
spiovente o piano. La cella era preceduta da un atrio coperto con colonne
chiamato pronao (significato in Greco “davanti alla cella”). Lo spazio colonnato
può essere ripetuto nel tempio anche sul lato posteriore, in quel caso si chiama
opistodomo. Se il tempio ha soltanto il pronao si dice prostilo, se il tempio ha un
pronao ed un opistodomo si dice anfiprostilo.

PROSTILO ANFIPROSTILO
Rappresentazione in pianta Rappresentazione in pianta

Cella

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Più tardi a questo schema fu aggiunto un colonnato intorno alla cella.

Il tempio diventa periptero (“perì” in Greco significa “intorno”), è circondato da


una fila continua di colonne, in genere sei o otto sui lati corti, ed il doppio più uno (
tredici o diciassette) sui lati lunghi.

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IL TEMPIO PIU’ FAMOSO

Uno dei templi più famosi è il Partenone, costruito sull’ Acropoli di Atene.
E’ il tempio per eccellenza che dimostra non solo le capacità costruttive dei Greci,
ma anche il loro gusto del “bello”, dell’equilibrio e delle proporzioni.
Dedicato alla dea Atena Pàrthenos (vergine), protettrice della città di Atene, fu
progettato nel 449 a.C. dai due architetti Ictino e Callicrate, ma la sua armonia è
dovuta principalmente al direttore dei lavori, colui il quale cioè ne seguì
l’esecuzione, Fidia, che eseguì anche il bellissimo bassorilievo all’interno del
frontone, attualmente conservato nel British Museum di Londra.

Modello in scala del Partenone di Atene

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Il Partenone è l’esempio più illustre di tempio periptero, octastilo (otto colonne sul
fronte più corto), anfiprostilo.
L’attenzione dei Greci per le belle forme, per l’ordine e la proporzione, condusse
questo popolo a scoprire e correggere alcune distorsioni otiche.
Così curvarono stilobate, architrave e cornici che, se realizzati perfettamente
orizzontali, sarebbero apparsi curvi, invece curvandoli nel senso opposto alla
distorsione appaiono, al contrario, dritti come si vede nell’esempio in basso.

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………………………e inoltre
Il popolo greco elaborò un’altra forma di colonna a forma di donna che prese il
nome di “Cariatide”.

Loggetta delle Cariatidi, Eretteo, Acropoli, Atene

Prova a disegnarle nella pagina a fianco

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Riflessioni sull’Architettura greca

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Disegno un capitello ionico

Rappresentazione in prospetto (vista frontale)

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Disegno un capitello corinzio


Rappresentazione in prospetto (vista frontale)

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Io Architetto
Compongo e disegno in pianta un tempio periptero, octastilo
1. Disegno lo stilobate
2. Dispongo le colonne sul fronte corto…è un tempio octastilo quindi ne metto…
3. Dispongo le colonne sul alto lungo….esiste un rapporto tra il numero delle colonne del lato corto e
quelle del lato lungo….
4. Disegno la cella col pronao davanti e dietro

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Io Architetto
Compongo e disegno in prospetto un tempio in stile dorico
1. Disegno lo stilobate
2. Dispongo le colonne sul fronte ricordandomi che nel dorico non c’è la base della colonna
3. Disegno il capitello con tutti i suoi elementi
4. Disegno la trabeazione con tutti i suoi elementi
5. Disegno il frontone inventando e disegnando eroiche gesta

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Io Architetto
Compongo e disegno in prospetto un tempio in stile ionico
1. Disegno lo stilobate
2. Disegno la base della colonna con tutti i suoi elementi
3. Dispongo le colonne sul fronte
4. Disegno la trabeazione con tutti i suoi elementi
5. Disegno il frontone inventando e disegnando eroiche gesta

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