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Rapporto di indagine
ALLEGATO
∗
LE SCUOLE MEDIE AD INDIRIZZO MUSICALE DELLA TOSCANA
∗∗
Annamaria Minafra, Fabio Tamburini
Il 1975 può essere indicato come l’anno di avvio per la sperimentazione strumentale
in alcune scuole medie che stavano cercando di valorizzare esperienze musicali nate
sul proprio territorio. Il Ministero, preso atto della validità educativa e musicale delle
richieste, confermata dall’approvazione prima degli IRRSAE regionali e poi dei
Provveditorati competenti, accettò la nascita delle sperimentazioni di 18 scuole su
tutto il territorio nazionale1.
Seguì una rapida espansione del fenomeno anche se molto eterogeneo: da alcuni dati
rilevati nell’anno 2000, nella sola provincia di Bari sono presenti 17 sperimentazioni,
in quella di Torino 3, in tutta la Toscana 212.
Per approfondire questa problematica, ma ciò esula dalla nostra ricerca, dovremmo
considerare quanto abbia giocato l’importanza più o meno forte dell’offerta formativa
musicale presente nei vari distretti territoriali italiani e contemporaneamente prendere
in considerazione aspetti di carattere sociologico, culturale, di politica scolastica, ma
anche di basso clientelismo.
Nel corso degli anni, il numero delle scuole sperimentali e i risultati delle loro attività
crebbe sia quantitativamente che in qualità tanto che con Decreto Ministeriale del
6.8.1999 furono ricondotte ad ordinamento, un riconoscimento importante anche se
giunto dopo quasi 25 anni. Il riconoscimento legislativo conferì la giusta importanza
allo studio di uno strumento musicale per la formazione degli individui. L’istruzione
musicale non è più riservata a pochi e non è più esclusivamente professionalizzante,
come avviene nei conservatori, ma è aperta a tutti secondo le proprie capacità (ai
corsi musicali hanno acceso anche ragazzi disabili).
Sempre nel decreto sopra citato, viene stabilita la suddivisione della classe ad
indirizzo in quattro gruppi di studenti, a seconda dello strumento musicale scelto e
ciò permette di attuare la pratica della musica di insieme sin dalle prime fasi di
studio. In questo modo si riconosce alla musica il ruolo di veicolo principale di
comunicazione oltre che di stimolo privilegiato dell’apprendimento.
Inoltre, gli alunni, oltre alle 2 ore settimanali previste dall’ordinamento generale,
hanno a disposizione il tempo per l’istruzione individuale dello strumento, la pratica
della musica di insieme e l’insegnamento della teoria e della lettura musicale, per un
totale complessivo da dedicare alla musica di cinque ore settimanali.
∗
L'approfondimento in Allegato è il risultato di una specifica ricerca sulle scuole ad indirizzo musicale. Si è colta
l'occasione del presente Report per diffondere anche i risultati di tale ricerca.
∗∗
Annamaria Minafra (violista ed esperta di didattica violinistica in età prescolare), Fabio Tamburini (ricercatore IRRE
Toscana). Il progetto è stato elaborato e messo in atto congiuntamente; A. Minafra ha curato il commento dei dati, F.
Tamburini le relative tabelle e la stesura dei dati. Gli autori ringraziano la Sig.ra Anna Paola Ristori per la preziosa
collaborazione.
1
www.edumus.com/news-Articoli, Le scuole ad indirizzo musicale - 11 agosto 2002, O. Bossini da “Scuola Amadeus”
di gennaio 2000
2
ivi articolo citato
4
- flauto
- oboe
- clarinetto
- saxofono
- fagotto
- corno
- tromba
- chitarra
- arpa
- pianoforte
- percussioni
- violino
- violoncello
- fisarmonica
(alla lista mancano viola e contrabbasso).
Negli anni ‘90 l’IRRE Toscana, allora IRRSAE, in collaborazione col Conservatorio
“Cherubini” di Firenze cominciò ad interessarsi a questa tipologia di scuole
organizzando varie attività fra cui alcuni seminari, che avevano avuto il fine di far
conoscere e sostenere le esperienze della sperimentazione, di fornire consulenze e
assistenza nelle fasi di pianificazione dei progetti sperimentali.
Nel 1993-94 viene istituita una commissione “con lo scopo di studiare e promuovere
iniziative di sostegno di vario tipo per le scuole medie ad indirizzo musicale” 4.
3
www.cgilscuola vedi “Strumenti musicali”
4
A. Mirannalti, “ Note e riflessioni sulla sperimentazione musicale nelle scuole medie della Toscana”, Introduzione a
Linguaggio Musicale e Didattica, IRRSAE Toscana, 1994, pp.4-21, qui p.10.
5
5
per approfondimenti vedi ivi pp.10-11.
6
A. Mirannalti, “Le scuole medie ad indirizzo musicale: il contributo dell’IRRSAE Toscana”, Scuola Toscana 2/3,
IRRSAE Toscana, 1999, pp. 71-75, qui p. 71.
7
ivi p.72.
6
- dati generali
- strumenti musicali
- figure dell’indirizzo
- orchestra
- coro
- spazi/rete
- visibilità
- extrascuola
Una volta messo a punto e tarato, il questionario è stato poi inviato nelle 21 scuole ad
indirizzo. E’ seguita la raccolta dei dati e la relativa elaborazione.
7
Scheda 1
I AREA
DATI GENERALI
Dalla prima prima area tematica presa in esame, si ricavano alcuni dati significativi:
- l’avvio della sperimentazione parte con la “Cesalpino” di Arezzo nel 1977, seguita
dalla “Maltoni” di Pontassieve nel 1979, con una concentrazione del fenomeno fra
la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90;
- in tutte le scuole è presente una sola sezione ad indirizzo musicale. Fa eccezione la
“Cesalpino” di Arezzo che, sin dall’origine della sperimentazione, ne aveva
attivate due;
- correlando l’avvio della sperimentazione con il dato relativo alla costituzione delle
orchestre, si osserva che l’attività orchestrale, in media, viene attivata due anni
dopo l’avviamento della sperimentazione, mentre in alcune comincia lo stesso
anno dell’attivazione della sperimentazione (p. es. “Don Milani” - Massa,
“Ghiberti-Barsanti” - Firenze).
Questo dato evidenzia l’esigenza, sin dall’inizio delle attività musicali, di far musica
di insieme, ancor prima che questa attività fosse inclusa nei programmi indicati dal
Decreto Ministeriale del 6.8.1999 - art. 3.
8
Scheda 2
II AREA
STRUMENTI MUSICALI
Cesalpino (Arezzo) X X X X X X X
Poppi (AR) X X X X
Sansepolcro (AR) X X X X
Ghiberti-Barsanti (Firenze) X X X X
Guicciardini-Poliziano (Firenze) X X X X
Machiavelli-Papini (Firenze) X X X X
L. da Vinci (Cerreto Guidi, FI) X X X X
Levi (Impruneta, FI) X X X X
Maltoni (Pontassieve, FI) X X X X
Tavarnelle Val di Pesa (FI) X X X X
Pacioli (Follonica, GR) X X X X
Galilei-da Vinci (Grosseto) X X X X
Borsi-Pazzini (Livorno) X X X X
Da Vinci-Chelini (Lucca) X X X X
Montecarlo (Lucca) X X X X
Dazzi (Massa) X X X X
Don Milani (Massa) X X X X
Galileo-Chini (Pistoia) X X X X
Cino da Pistoia (Pistoia) X X X X
Pascoli (Montepulciano, SI) X X X X
S. Bernardino (Siena) X X X X
Scheda 2 a
Scheda 3
ALUNNI DISABILI
Alunni disabili
SI NO
Cesalpino (Arezzo) X
Poppi (AR) X
Sansepolcro (AR) X
Ghiberti-Barsanti (Firenze) X
Guicciardini-Poliziano (Firenze) X
Machiavelli-Papini (Firenze) X
L. da Vinci (Cerreto Guidi, FI) X
Levi (Impruneta, FI) X
Maltoni (Pontassieve, FI) X
Tavarnelle Val di Pesa (FI) X
Pacioli (Follonica, GR) X
Galilei-da Vinci (Grosseto) X
Borsi-Pazzini (Livorno) X
Da Vinci-Chelini (Lucca) X
Montecarlo (Lucca) X
Dazzi (Massa) X
Don Milani (Massa) X
Galileo-Chini (Pistoia)
Cino da Pistoia (Pistoia) X
Pascoli (Montepulciano, SI)
S. Bernardino (Siena) X
C’è poi un’attenzione particolare per gli allievi disabili presenti in 7 scuole su 21.
11
Scheda 4
III AREA
FIGURE DELL’INDIRIZZO
NO SI Ore SI NO SI NO SI NO
annuali
Cesalpino (Arezzo) X 40 X X X
Poppi (AR) X 10 X X X
Sansepolcro (AR) X 20 X X X
Ghiberti-Barsanti (Firenze) X 10 X X X
Guicciardini-Poliziano (Firenze) X 0 X X X
Machiavelli-Papini (Firenze) X FS X X X
L. da Vinci (Cerreto Guidi, FI) X 0 X X X
Levi (Impruneta, FI) X 0 X X X
Maltoni (Pontassieve, FI) X 0 X X X
Tavarnelle Val di Pesa (FI) X 20 X X X
Pacioli (Follonica, GR) X 100 X X X
Galilei-da Vinci (Grosseto) X 0 X X X
Borsi-Pazzini (Livorno) X 0 X X X
Da Vinci-Chelini (Lucca) X 0 X X X
Montecarlo (Lucca) X 30 X X X
Dazzi (Massa) X 0 X X X
Don Milani (Massa) X 24 X X X
Galileo-Chini (Pistoia) X 0 X X X
Cino da Pistoia (Pistoia) X 0 X X X
Pascoli (Montepulciano, SI) X 0 X X X
S. Bernardino (Siena) X 0 X X X
Dalla quarta area, emerge che nella maggioranza delle scuole ci sono figure costanti
di riferimento quali:
- il coordinatore delle attività presente in 16 scuole (va specificato che 8
coordinatori dispongono di ore aggiuntive oltre l’orario di cattedra: vedi scuola
“Pacioli”- Follonica - 100 ore)
- il direttore d’orchestra stabile presente in 13 scuole
- il direttore del coro presente in 9 scuole
Analizzare queste figure significa prendere in esame le competenze che i docenti
sono obbligati ad acquisire nel corso della loro attività didattica e non invece nell’iter
istituzionale di studi.
12
Scheda 5
IV AREA
ORCHESTRA
SCUOLE Anno di Durata Ore Prove a Inizio Inizio frequenza Partecipazione esterna
costituzione delle annuali di sezioni attività ________________
prove prove
Cl. 1^ Cl. 2^ Cl. 3^
Cesalpino (Arezzo) 1979 120’ 66 SI Sett. X X NO
Poppi (AR) 1988 90’ 30 SI Nov. X SI Ex –allievi + esterni
Sansepolcro (AR) 60’ 20-25 SI Nov. X SI Ex- allievi
Ghiberti-Barsanti (Firenze) 1997 60’ 35 SI Sett. X NO
Guicciardini-Poliziano (Firenze) 120’ 40 SI Nov. X X NO
Machiavelli-Papini (Firenze) 1997 120’ 50-60 SI Ott. X SI Ex-allievi
L. da Vinci (Cerreto Guidi, FI) 1990 120’ 50 SI Ott. X X NO
Levi (Impruneta, FI) 1990 120 40 SI Nov. X SI Ex-allievi + esterni
Maltoni (Pontassieve, FI) 1990 120’ 60 SI Ott. X SI Ex-allievi + esterni
Tavarnelle Val di Pesa (FI) 90’ 50 NO Sett. X NO
Pacioli (Follonica, GR) 1995 120’ 100 SI Nov. X SI Ex-allievi + esterni
Galilei-da Vinci (Grosseto) 1994 90’ 50 SI Ott. X X SI Ex-allievi
Borsi-Pazzini (Livorno) 1995 100’ 60 SI Sett. X SI Ex-allievi + esterni
Da Vinci-Chelini (Lucca) 1991 120’ 60 SI Ott. X NO
Montecarlo (Lucca) 1996 120’ 40 SI Ott. X SI Ex-allievi
Dazzi (Massa) 60’ 27 SI Ott. X SI Ex-allievi
Don Milani (Massa) 2003 120’ 20 SI Marzo X NO
Galileo-Chini (Pistoia) 90’ 40-50 SI Sett. X SI Ex-allievi
Cino da Pistoia (Pistoia) 1995 120’ 30 SI Febbr. X SI Ex-allievi
Pascoli (Montepulciano, SI) 1991 60’ 72 NO Ott. X SI Ex-allievi
S. Bernardino (Siena) 1991 90’ 45 SI Ott. X SI Ex-allievi
13
Si è poi considerato:
- l’inizio della frequenza alle attività orchestrali:
11 scuole cominciano l’attività in I media
10 scuole in II media
- la partecipazione di allievi esterni alla scuola:
su 21 scuole in 14 troviamo ex-allievi
su 21 scuole in 5 troviamo allievi totalmente esterni alla scuola
Quest’ultimo è un dato molto interessante, perché la scuola rafforza il proprio
ruolo, come luogo di aggregazione e diffusione dei saperi.
14
Scheda 5a
DISPONIBILITA’ STRUMENTI
SCUOLE Disponibilità Prestito Esigenza di Strumenti
di strumenti a strumenti ampliare richiesti
scuola sezioni a più
strumenti
Cesalpino (Arezzo) SI SI NO
Poppi (AR) SI SI SI Violino, flauto
Sansepolcro (AR) SI SI SI flauto
Ghiberti-Barsanti (Firenze) SI SI SI Fiati, archi
Guicciardini-Poliziano (Firenze) SI SI SI Violino,
cello,clarinetto
Machiavelli-Papini (Firenze) SI SI SI bassi
L. da Vinci (Cerreto Guidi, FI) SI SI SI Cello
Levi (Impruneta, FI) SI SI SI Clarinetto, cello
Maltoni (Pontassieve, FI) SI SI SI Tromba, flauto
Tavarnelle Val di Pesa (FI) SI SI SI Archi
Pacioli (Follonica, GR) SI SI SI Trombone cello
contrabbasso
Galilei-da Vinci (Grosseto) SI NO SI Cello
Borsi-Pazzini (Livorno) SI SI SI Fiati,cello
Da Vinci-Chelini (Lucca) SI SI SI cello, clarinetto
Montecarlo (Lucca) SI SI SI Tromba, percussioni
Dazzi (Massa) SI SI NO
Don Milani (Massa) SI SI SI Cello, clarinetto
Galileo-Chini (Pistoia) SI SI Cello
Cino da Pistoia (Pistoia) SI NO SI Cello, clarinetto
Pascoli (Montepulciano, SI) SI SI NO
S. Bernardino (Siena) SI NO NO
Tutte le scuole mettono a disposizione degli studenti gli strumenti durante le ore di
lezione e la maggior parte di esse ha anche la possibilità di prestarne alcuni.
Un dato significativo è quello che indica l’esigenza di ampliare l’organico
strumentale con il conseguente ampliamento delle sezioni ad indirizzo.
Quanto agli strumenti più richiesti, nelle 21 scuole considerate, 13 chiedono
l’attivazione della classe di violoncello, 7 chiedono l’attivazione della classe di
clarinetto.
Non sono solo le famiglie a richiedere più strumenti, ma anche gli insegnanti.
In un organico strumentale strutturato su timbriche difficili da amalgamare, come
quelle del pianoforte, del flauto, del violino e della chitarra (che ha sempre bisogno di
essere amplificata soprattutto quando viene impiegata in orchestra), manca la base
ritmica, data dalle percussioni, e dei “bassi” che costituiscono il fondamento
armonico dell’orchestra.
Pertanto l’inserimento del violoncello e del clarinetto servirebbe, almeno in parte, a
colmare queste carenze.
15
Scheda 5b
REPERTORIO ORCHESTRA
Scheda 5c
Cesalpino (Arezzo) X X NO
Poppi (AR) X X X NO
Sansepolcro (AR) X X X NO
Ghiberti-Barsanti X X NO
(Firenze)
Guicciardini- Disponibili- NO
Poliziano (Firenze) tà repertorio
Machiavelli-Papini X NO
(Firenze)
L. da Vinci (Cerreto X X Scelta SI
Guidi, FI) Tematica
Levi (Impruneta, X X X NO
FI)
Maltoni X X NO
(Pontassieve, FI)
Tavarnelle Val di X X X X X NO
Pesa (FI)
Pacioli (Follonica, X X SI
GR)
Galilei-da Vinci X X NO
(Grosseto)
Borsi-Pazzini X X X X X Su richiesta SI
(Livorno) C. d. C.
Da Vinci-Chelini X X NO
(Lucca)
Montecarlo (Lucca) X X NO
Dazzi (Massa) X X NO
Don Milani (Massa) X NO
Galileo-Chini X X NO
(Pistoia)
Cino da Pistoia X X X SI
(Pistoia)
Pascoli X X Indicazione NO
(Montepulciano, SI) dell’IRRE
S. Bernardino X X X Indicazione SI
(Siena) Dei Docenti
Per quello che riguarda il repertorio, in alcune scuole sono presenti dei docenti con la
responsabilità di/(che hanno il compito) responsabili di ricercare il materiale musicale
17
da eseguire con l’orchestra (su 21 scuole, 11 docenti sono incaricati della ricerca) e
una commissione che vaglia e sceglie le musiche. (E’ utile specificare che questi due
dati non sono sempre coincidenti - vedi tabella 5b).
Data poi la particolare costituzione dell’organico orchestrale, è molto difficile
reperire brani originali (solo in 9 scuole su 21 sono studiate musiche originali), perciò
o vengono utilizzate trascrizioni (21 scuole su 21 lo fanno) o gli stessi insegnanti,
cosa che accade sempre più spesso, scrivono le musiche (su 21 scuole 12 insegnanti
compositori8). A tal proposito, l’IRRE Toscana ha aperto una biblioteca sul proprio
sito.
Inoltre, in 11 scuole su 21, viene studiato un repertorio propedeutico prima di far
accedere i ragazzi ai corsi orchestrali, e soltanto in 4 scuole su 21 viene dedicato del
tempo all’improvvisazione collettiva.
Il repertorio viene scelto poi in base:
- alle difficoltà tecniche da affrontare durante l’anno
18 scuole su 21 compiono questa scelta;
- al periodo storico
7 scuole su 21;
- alle preferenze dei ragazzi
8 scuole su 21;
- alle tradizioni locali
2 scuole su 21;
- all’orientamento disciplinare
14 scuole su 21;
- ad altra scelta come, ad esempio:
la disponibilità del territorio, richiesta del Consiglio di Classe...
8
I dati relativi alle scuole dove si eseguono musiche originali - 9 scuole - contrastano con quelli dove sono presenti 12
insegnanti compositori.
18
Scheda 6
V AREA
CORO
SCUOLE Prove in orario I corsisti sono studenti: C’è una selezione per
scolastico l’ammissione
Del corso di tutte le esterni
in indirizzo sezioni
Cesalpino (Arezzo) SI SI NO
Poppi (AR) SI SI NO
Sansepolcro (AR)
Ghiberti-Barsanti (Firenze) SI SI SI SI
Guicciardini-Poliziano (Firenze) SI SI NO
Machiavelli-Papini (Firenze) SI SI NO
L. da Vinci (Cerreto Guidi, FI)
Levi (Impruneta, FI) SI SI NO
Maltoni (Pontassieve, FI) SI SI NO
Tavarnelle Val di Pesa (FI) NO
Pacioli (Follonica, GR) SI SI NO
Galilei-da Vinci (Grosseto) SI SI NO
Borsi-Pazzini (Livorno) SI SI NO
Da Vinci-Chelini (Lucca) SI SI NO
Montecarlo (Lucca) NO SI NO
Dazzi (Massa) NO SI SI
Don Milani (Massa)
Galileo-Chini (Pistoia)
Cino da Pistoia (Pistoia) SI SI SI NO
Pascoli (Montepulciano, SI) SI SI NO
S. Bernardino (Siena)
In circa la metà delle scuole interpellate, i partecipanti al coro fanno parte del corso
ad indirizzo, mentre in 6 scuole su 21 i coristi provengono da tutte le altre sezioni e in
nessuna scuola invece sono presenti partecipanti esterni.
Nella maggior parte delle scuole non c’è da sostenere nessuna prova di ammissione,
mentre, per quello che riguarda gli orari di prova, vengono prevalentemente effettuati
in orario scolastico.
19
Scheda 7
VI AREA
SPAZI E RETE
Rapporti con altre Scuole
S C U O L E:
Sala per NO SI
prove
Elementari Medie Comprensivi Altro
Cesalpino (Arezzo) NO X Sc.
Musica
Poppi (AR) SI X
Sansepolcro (AR) SI
Ghiberti-Barsanti (Firenze) SI X
Guicciardini-Poliziano NO X X
(Firenze)
Machiavelli-Papini (Firenze) SI X
L. da Vinci (Cerreto Guidi, FI) SI X
Levi (Impruneta, FI) NO X
Maltoni (Pontassieve, FI) NO X
Tavarnelle Val di Pesa (FI) SI X X Sc.
Musica
Pacioli (Follonica, GR) SI X Sc.
Musica
Galilei-da Vinci (Grosseto) SI X Sc.
Musica
Borsi-Pazzini (Livorno) SI X . Ist. Mus.
Par.
Da Vinci-Chelini (Lucca) NO NO
Montecarlo (Lucca) NO X Ist.
Superiore
Dazzi (Massa) NO X
Don Milani (Massa) SI NO
Galileo-Chini (Pistoia) NO X
Cino da Pistoia (Pistoia) SI X Sc.
Musica
Pascoli (Montepulciano, SI) NO X Sc.
Musica
Come è stato già osservato, non tutte le scuole hanno a disposizione spazi adeguati
per le prove.
Dalla lettura degli altri dati, si evidenzia un rapporto di collaborazione soprattutto con
le scuole elementari (15 scuole su 21), con gli Istituti superiori e le scuole di musica
(6 scuole su 21). Quest’ultimo dato ha una valenza molto positiva, perché rileva
l’interazione con le altre realtà musicali presenti sul territorio.
20
Scheda 8
VII AREA
VISIBILITA’
Attività della scuola
SC U O L E
Numero Incontri Convegni Laboratori CONCERTI PROGETTI
concerti Musicali FUTURI
annuali Dove come
Cesalpino 5 X Teatro Orchestra Nessuno
(Arezzo)
Poppi (AR) 4 Scuola e Chiesa Orchestra Nessuno
Fra le attività che le scuole organizzano, prevalgono quelle relative ai concerti e agli
incontri musicali.
In media le scuole svolgono dai 4 ai 5 concerti l’anno. Fa eccezione la scuola Borsi-
Pazzini di Livorno (il numero di concerti varia dai 5 ai 10 annui), i cui insegnanti
hanno elaborato il progetto di “Orchestra aperta” sostenuto dalla stessa provincia di
Livorno.
Rilevante è il dato relativo ai luoghi di esecuzione: circa un terzo delle scuole si
esibisce principalmente con l’orchestra, in chiese e teatri, perciò non soltanto
all’interno dell’edificio scolastico.
Le risposte dei dirigenti scolastici mettono in evidenza, fra le peculiarità
dell’indirizzo musicale, la valorizzazione della scuola intesa come luogo di
promozione sociale e culturale all’interno del territorio in cui essa opera.
22
Scheda 9
VIII AREA
EXTRASCUOLA
SCUOLE Iniziative musicali extra-scolastiche Rapporti con Istituzioni del territorio
Poppi (AR) X X X
Sansepolcro (AR) X X
Ghiberti-Barsanti (Firenze) X X
Guicciardini-Poliziano X X
(Firenze)
Machiavelli-Papini X X X
(Firenze)
L. da Vinci (Cerreto Guidi, Rassegna Empoli X
FI) Musica
Levi (Impruneta, FI) X X
Maltoni (Pontassieve, FI) X X
Tavarnelle Val di Pesa (FI) Concerti e Rassegne X
Pacioli (Follonica, GR) X X
Galilei-da Vinci (Grosseto) X X
Borsi-Pazzini (Livorno) Concerti - Opere X X
liriche - Coro con
genitori
Da Vinci-Chelini (Lucca) X X
Montecarlo (Lucca) X X X X
Dazzi (Massa) X X
Don Milani (Massa) Lab. propedeutica X X
strumentale
Galileo-Chini (Pistoia) X X
Cino da Pistoia (Pistoia) Concorsi e concerti X
Pascoli (Montepulciano, X X X
SI)
S. Bernardino (Siena) Concerti X X
Conclusioni
Per riassumere, il quadro che emerge dalla lettura delle schede della ricerca è
quello di una scuola viva, cosciente della qualità delle proprie attività educative.
Le questioni che emergono sono in parte dibattute da anni e speriamo possano trovare
una loro risoluzione. Ci riferiamo al raddoppio delle sezioni, con aumento
dell’organico degli strumenti musicali, alla certezza di poter contare su figure stabili
dell’indirizzo retribuite e formate adeguatamente (coordinatore indirizzo, direttore
orchestra e coro….), a maggiori risorse finanziarie per poter svolgere un’attività di
musica d’insieme vocale e strumentale più continuativa… Sarebbe inoltre utile
dedicare più tempo all’attività di improvvisazione e allo studio di percorsi graduali
relativi al repertorio di musica d’insieme da affrontare nei tre anni di studio. A tal
proposito suggeriamo la costituzione di una commissione di studio -a livello
regionale- per affrontare questa problematica.
Invitiamo le autonomie scolastiche a promuovere una cultura del territorio
attraverso progetti in grado di sviluppare relazioni non solo con altre scuole, ma
anche con altre realtà come scuole di musica, bande, corali... Maggiori occasioni
performative creano nuove motivazioni e suscitano l’entusiasmo da parte dei ragazzi
nello studio dello strumento. In questo modo verranno acquisite non solo competenze
musicali, ma saranno sviluppati i tempi di attenzione con una ricaduta positiva anche
sull’apprendimento di altre materie.
E’ importante aprire l’orchestra – come stanno già facendo alcune scuole - non solo
agli ex-allievi, ma anche ad allievi esterni: la scuola svolgerebbe così anche una
qualificata azione di contrasto al disagio giovanile.