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Carabina Winchester M1 dei Carabinieri

Sostituzione
Replica della Denix acquistata su Ebay-magiaro13 dal costo di 158,50 €

Storia
Lo sviluppo della carabina M1 ha radici lontane. Nasce dall'utilizzo (mai ufficialmente
autorizzato) del fucile Winchester modello 1907 da parte dei fanti americani durante la I
GM; i soldati che lo utilizzavano apprezzavano molto la leggerezza dell'arma, e dopo la
fine della guerra, l'idea del
"fucile leggero" era ormai
molto radicata nelle forze
militari statunitensi. Ma l'U.S.
Army negli anni 20 e negli anni
30 ebbe una notevole carenza
di fondi da dedicare allo
sviluppo di nuove armi, e l'idea
venne accantonata. Nel 1937,
con la grande crisi economica
ormai alle spalle, e con una
guerra che si profilava all'orizzonte, l'esercitò americano commissionò alla Winchester
Repeating Arms lo sviluppo di una munizione per fucile semiautomatico, che fosse più
potente di una munizione per pistola ma meno potente del 30.06 utilizzato dal Garand, con
un raggio di utilizzo effettivo di 300 metri ed utilizzabile in un'arma abbastanza leggera da
poter essere data in dotazioni a militari di seconda linea in sostituzione del più performante
ma molto più pesante Garand. Winchester sviluppò una munizione in calibro 0,30", con
una palla da circa 110 grani ed una velocità alla bocca di circa 2.000 piedi al secondo. La
munizione fu approvata il 30 Settembre 1940 come "Caliber .30SL, M1". In quel periodo gli
osservatori militari americani stavano esaminando le tecniche di combattimento che
venivano messe in atto dai tedeschi nel nascente conflitto europeo. Spesso le truppe di
seconda linea impiegate nel conflitto si trovavano in prima linea, e spesso non avevano un
equipaggiamento militare adeguato per potere fare fronte al nemico. Il 1° Maggio 1941
l'U.S. Army ricevette nove prototipi di armi leggere progettate per utilizzare la nuova
munizione .30SL M1, compreso uno progettato da John Cantius Garand. Nessuna delle
armi presentate superò i severi test, ed una nuova serie di test venne predisposta per il
Settembre 1941. In questa seconda fase fu scartata la possibilità di utilizzo dell'arma in
full-auto, perché nessuna delle armi
presentate era in grado di soddisfare
efficacemente questo requisito.
Durante la prima fase di test la
Winchester non aveva presentato
nessun prototipo, perché i suoi
ingegneri erano troppo occupati a
fare funzionare a pieno ritmo la
fabbrica che continuava a produrre
fucili M1 Garand. Per la seconda fase
dei test la Winchester decise di
partecipare, presentando un progetto
che era stato fatto unendo le idee di
alcuni ingegneri che lavoravano alla
Winchester, principalmente Eugene
Pugsley e David Williams. Il 15 Settembre del 1941 i test ripresero, ed il progetto della
Winchester risultò essere il migliore. Così il 30 Settembre 1941 venne ufficialmente
adottata la carabina M1, o, per usare la denominazione ufficiale, "United States Carbine,
Caliber .30, M1". Il primo contratto per 900.000 carabine fu assegnato alla Winchester ed
alla Inland Manufacturing, che era una divisione della General Motors. In effetti... dalla
presentazione delle specifiche all'inizio della produzione era passato meno di un anno, un
vero record per lo sviluppo di un'arma da produrre in larga scala... ed appena in tempo,
perché sei settimane dopo anche gli Stati Uniti si trovarono in guerra. Ovviamente in
queste condizioni la Winchester non sarebbe mai riuscita a produrre da sola tutte le armi
che l'estensione del conflitto richiedeva, e nel Novembre 1941 vendette i propri diritti di
produzione agli Stati Uniti per la somma di 1 dollaro per ogni carabina prodotta. Il Governo
americano aumentò le quantità di M1 da produrre a 2 milioni di pezzi, e diede la
commessa a cinque aziende, a metà anno la quantità di carabine ordinate arrivò a 4,5
milioni, con un ulteriore contratto stipulato con altre aziende. Nel frattempo la Inland
modificò parzialmente il progetto della Carabina M1 eliminando il calcio in legno e
sostituendolo con un leggero calciolo metallico pieghevole. Se da un lato questo
comportava un aumento di peso di circa 110 grammi, rendeva la carabina modificata
(denominata M1A1 ed adottata il 21 Maggio 1942) adatta per le truppe aerotrasportate.
Per tutta la durata della II G.M. la Inland fu l'unico produttore della M1A1 carbine. L'utilizzo
sui campi di battaglia della M1 Carbine aveva messo in luce un grave difetto, l'assenza
della regolazione laterale e verticale del congegno di mira. Fu così sviluppata la carabina
M1A2, che incorporava un congegno di mira regolabile. In effetti la M1A2 non fu mai
prodotta; la produzione andò avanti come prima, semplicemente aggiungendo il congegno
di mira sia alle nuove produzioni che, gradualmente, alle carabine già in uso. Alla fine del
1943 erano state prodotte, dalle 10 aziende che avevano ricevuto i contratti, circa 3 milioni
di carabine, e la produzione si era attestata a circa 500.000 carabine al mese. Verso
l'inizio del 1944 la richiesta di carabine M1 fu ridotta, e sette aziende cessarono la
produzione tra l'Aprile ed il Maggio 1944, seguite dalla Rock Ola che la cessò alla fine di

Maggio. Dal Giugno 44 fino alla fine della guerra, solo la Inland e la Winchester
proseguirono la produzione, anche se riguardò principalmente la nuova M2 Carbine che
era stata adottata il 23 Ottobre 1943 e che altro non era se non una carabina M1 alla
quale era stato montato il selettore di raffica maggiorando il caricatore. L'ultimo ruggito
della M1 si ebbe il 16 Agosto 1945 quando, appena prima della conclusione della guerra,
fu adottata la carabina M3 che incorporava un'ottica adatta per la visione infrarossa ed un
illuminatore infrarosso di generose dimensioni e che doveva servire per le operazioni
notturne. Insomma, tra l'Ottobre del 1941 e l'Agosto del 1945 erano state prodotte
6.250.000 carabine M1 (e successive varianti), rendendo questo "fuciletto" l'arma prodotta
in maggior numero durante la II G.M., e l'arma prodotta in maggior numero nella storia
militare degli USA. Il motivo del successo è evidente... e' piccola, maneggevole e dotata di
un bel volume di fuoco. Per contro le si è sempre rimproverato di avere una munizione con
un potere d'arresto piuttosto limitato, ma questo non le ha impedito di restare in "servizio
attivo" dal 1941 al 1973, quando fu sostituita dall'M16. Nel frattempo ha partecipato ad una
guerra mondiale, alla guerra di Corea ed a quella del Vietnam. E' stata impiegata in
Congo, durante la Crisi di Berlino e durante la Crisi dei missili cubana, ed è stata
distribuita a tantissimi paesi occidentali che l'hanno utilizzata in tutti i modi possibili.
In Italia, dal 1951, integrò il moschetto per cavalleria Mod.91 nell'armamento individuale
dell'arma di cavalleria, dell'artiglieria, del genio e degli alpini. La versione M1A1 fu anche
l'arma individuale dei paracadutisti fino all'introduzione del fucile Beretta MB 59 (1962).
Dal 1974 inoltre, la versione M1A1 sostituì il moschetto per cavalleria Mod.91 nei
battaglioni mobili e nelle armerie dei comandi territoriali dell'arma dei carabinieri, i "non più
giovanissimi" la ricorderanno senz'altro come arma utilizzata durante le operazioni di
ordine pubblico o come arma di rappresentanza, contemporaneamente a quanto avvenne
per la guardia di finanza e anche per la polizia di stato di cui alcuni reparti speciali DIGOS
ebbero in dotazione anche la M2.

Dimensioni
Modello Winchester M1
Calibro: 7,62 mm x 33 mm / .30 SL M1
Numero di colpi 15 lineare / 30 banana
Lunghezza complessiva 904 cm
Altezza 123 mm
Spessore 30 mm
Peso (arma scarica, con caricatore) 2,48 Kg
Lunghezza della canna 45,7 cm
Rigatura 4 righe destrorse

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