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1870 - 1908
In questo periodo si assiste al passaggio dall'esercito piemontese a quello italiano con il
mantenimento di una divisa di colore nero e l'apposizione di galloni fiorati. In quest'epoca non
erano ancora state introdotte le classiche mostrine a spallina ancora oggi in uso, ma il sopraspalla
era costituito da un grado a cordone oppure liscio.
Ufficiali generali
Ufficiali superiori
Ufficiali inferiori
Capitano Tenente Sottotenente
Ruolo sergenti
Graduati
1908 - 1915
L'introduzione della divisa grigio-verde non mutò i distintivi di grado in uso, eccezion fatta per i
graduati di truppa che videro i galloni cambiare colore da rosso a nero. A tutti venne estesa, nel
1899, l'immagine dello stellone d'Italia; il colore delle stellette e del bordo del distintivo era l'oro o
l'argento a seconda dell'arma, corpo o servizio in cui militava il soldato, tranne che per gli ufficiali
generali il cui bordo era rosso e le stellette oro.
I marescialli nacquero il 3 luglio 1902, caratterizzati da un distintivo recante da uno a tre galloncini,
anch'essi d'oro o d'argento. Sergenti, sergenti maggiori, caporali maggiori e caporali portavano
invece le insegne al paramano.
Ufficiali generali
Controspallina
Ufficiali superiori
Controspallina
Ufficiali inferiori
Controspallina
Marescialli
Controspallina
Sergenti e truppa
Paramano
Ufficiali generali
Per distinguere meglio gli incarichi di comando, gli ufficiali generali passarono da tre gradi
gerarchici a otto. Le stellette erano sempre d'oro, il nastro in tessuto era d'argento su stoffa
inizialmente grigio-verde, dal 1918 diventata rossa.
La massima suddivisione si ebbe nel 1918 quando il grado di colonnello in comando di brigata
viene trasformato in brigadier generale ed inserito nella categoria degli ufficiali generali; nascono
altresì i gradi di maggior generale in comando di divisione, tenente generale in comando d'armata e
tenente generale capo di stato maggiore dell'esercito.
Paramano
Maggior
Tenente Tenente Tenente Tenente
generale Maggior
generale generale generale generale
in generale Brigadier
Generale capo di in in in
Grado comando in generale
d'esercito SM comando comando comando
di comando (1918)
esercito di armata di corpo di
divisione di brigata
(1918) (1918) d'armata divisione
(1918)
Ufficiali superiori
Un aumento delle gerarchie lo videro anche gli ufficiali superiori, passati da tre a sei per sopperire
al crescente numero di incarichi affidati a personale con grado gerarchico inferiore. Sorsero quindi i
tenenti colonnello comandanti di reggimento e colonnelli in comando di brigata, quest'ultima nati
nel 1916 e mutati nel 1918 in brigadier generali, con insegna senza stellette.
Paramano
Colonnello in
Colonnello in Tenente
comando di Tenente
Grado comando di Colonnello colonnello Maggiore
brigata (1916- colonnello
reggimento i.g.s. (1916)
1918)
Ufficiali inferiori
L'allargamento dei gradi gerarchici interessò anche gli ufficiali inferiori. Nel 1915 venne introdotta
la qualifica di "aspirante", assegnata ad ufficiali di complemento in attesa di essere nominati
sottotenenti e contraddistinti da una stelletta di filo nero. Nel 1916 arrivarono le stellette su supporto
"robbio" per i tenenti comandanti di compagnie e per i capitani in comando di battaglione.
Paramano
Capitano in
Tenente
Primo comando di Aspirante
Grado Capitano i.g.s. Tenente Sottotenente
capitano battaglione (1915)
(1916)
(1916)
Marescialli
I marescialli fecero scomparire la categoria dei "furieri". Novità assoluta fu l'istituzione, nel 1916,
degli "aiutanti di battaglia", grado raggiungibile sia dai sottufficiali che dalla truppa unicamente per
meriti di guerra, indipendentemente dal grado rivestito in precedenza.
Insegna di
grado (1916)
nessun nessun
Paramano (1917)
cambiamento cambiamento
Paramano (1915)
Sergente
Grado Sergente Caporale maggiore Caporale
maggiore
Lo scoppio della seconda guerra mondiale e l'autarchia voluta dal fascismo comportarono peraltro
un'austerità nelle divise militari. I galloni degli ufficiali si rimpiccioliscono notevolmente,
spostandosi a pochi centimetri dal bordo inferiore delle manopole per ridurne la visibilità agli occhi
del nemico. Dopo il proclama Badoglio dell'8 settembre 1943 l'Esercito Nazionale Repubblicano
adotta propri gradi mentre rimangono immutati per il Corpo Italiano di Liberazione prima e per i
Gruppi di Combattimento poi, eccezion fatta per gli ufficiali che si vedranno trasferite, tra la fine
del 1944 e l'inizio del 1945, le insegne di grado nelle controspalline. Questo cambiamento venne
effettuato per uniformare le divise italiane a quelle Alleate. Gli ufficiali generali portavano le
stellette d'oro su di una controspallina in tessuto d'argento; gli ufficiali superiori, da maggiore a
colonnello, portavano la controspallina guarnita da un bordo d'oro; gli ufficiali inferiori avevano
una nuova disposizione delle stellette, ora centrate rispetto alla controspallina. Nessuna novità
invece per i sottufficiali, che già avevano le insegne di grado sulle controspalline o sugli
avambracci. I sergenti ed i graduati di truppa portavano i gradi sugli avambracci in posizione
intermedia tra spalla ed il gomito.
Ufficiali generali
Gli ufficiali generali, ritornati a tre livelli dopo la prima guerra mondiale, all'avvento della seconda
guerra mondiale erano sei. Il disegno veniva portato al di sopra delle manopole della divisa ed era
composto da un tratto di greca e un numero di "filetti" corrispondenti al numero delle stellette; il
filetto più in alto componeva un ovale simile al "giro di bitta" dei marinai della Regia Marina.
Dopo la proclamazione dell'Impero nel 1936, nel 1938 venne creato, per il Re e per il Capo del
Governo (Benito Mussolini), il grado di Primo Maresciallo dell'Impero, contraddistinto da una
doppia greca sormontata da un'aquila romana.
Controspallina
(dal 1945)
Paramano
Ufficiali superiori
I livelli gerarchici degli ufficiali superiori restarono immutati allo scoppio della guerra. Come per la
Regia Marina e la Regia Aeronautica, i galloni vennero allargati e sovrastati da un numero di filetti
massimo di tre, il più in alto dei quali formava un anello rivolto verso l'alto. Il colore dei disegni era
l'oro per tutte le armi ed i corpi, tranne i Carabinieri che mantennero l'argento.
Ufficiali inferiori
Paramano
Primo Primo
Grado Capitano Tenente Sottotenente Aspirante
capitano tenente
Sottufficiali e truppa
I marescialli, all'avvento della riforma Baistrocchi, mantennero i gradi sulle controspalline dove
erano stati sistemati già nel 1924. Il grado di aiutante di battaglia rimase e l'accesso restò vincolato
alle qualità dimostrate in combattimento. Sergenti e truppa portarono i gradi al paramano fino al
1937, data in cui vennero spostati agli avambracci (in formato ridotto). Allo scoppio della guerra i
gradi per la truppa assunsero il colore rosso (prima erano neri) mentre i paracadutisti (nati nel 1941)
iniziarono a portare il sottopanno azzurro.
insegn
Paramano insegna insegna insegna
a non
(fino al non non non
previst
1937) prevista prevista prevista
a
Aiutant
Marescia Marescia
e di Marescia Sergente Caporale
Grado llo llo Sergente Caporale
battagl llo capo maggiore maggiore
maggiore ordinario
ia
Controspalline metalliche
A partire dal 1926 per le uniformi da parata vennero introdotte delle controspalline metalliche
differenti nelle decorazioni a seconda del grado dell'insignito. Esse erano destinate unicamente alle
uniformi da parata e venivano assegnate dal grado di sottotenente in su. Le differenziazioni di grado
avvenivano attraverso l'uso di fasce metalliche di numero variabile che erano semplici nel caso
degli ufficiali inferiori, a festoni nel caso degli ufficiali superiori e arabescate nel caso dei generali, i
quali disponevano inoltre di un numero di stellette variabile a seconda del grado da porsi sul manico
della spallina (sottotenente 1 fascia piana, tenente 2 fasce piante, capitano 3 fasce piane, maggiore 1
fascia a festoni, tenente colonnello 2 fasce a festoni, colonnello 3 fasce a festoni, generale di brigata
fascia arabescata e 1 stella, generale di divisione fascia arabescata e 2 stelle, generale di corpo
d'armata fascia arabescata e 3 stelle). Nello spazio interno alle linee di grado si trovava l'insegna del
corpo di appartenenza. Il corpo della spallina poteva presentare delle linee a festoni per artiglieria,
cavalleria, genio, medici, veterinari e farmacisti, o linee orizzontali per la fanteria e per tutte le altre
armi. Nel caso della marina militare, il corpo della spallina era squamato ed anche i gradi
corrispondenti erano diversificati (guardiamarina 1 fascia piana, sottotenente di vascello 2 fasce
piante, tenente di vascello 3 fasce piane, capitano di corvetta 1 fascia a festoni, capitano di fregata 2
fasce a festoni, capitano di vascello 3 fasce a festoni, contrammiraglio fascia arabescata e 1 stella,
ammiraglio di divisione fascia arabescata e 2 stelle, ammiraglio fascia arabescata e 3 stelle).
Ufficiali generali
Controspallina da parata (dal
1926)
Ufficiali superiori
Ufficiali inferiori
Colonie (1911-1945)
Questa pagina contiene i gradi del personale amministrativo e militare appartenente alle Colonie
Italiane, dal 1911 al 1945.
Ufficiali generali
Ufficiali superiori
Ufficiali inferiori
Interprete
Personale ausiliario Interprete traduttore Interprete orale orale
aggiunto
Sottufficiali e truppa
Per quanto compresi all'interno delle forze armate del Regna d'Italia, le truppe coloniali indigene
godevano di appositi gradi che non superavano il rango di sottufficiale.
insegn
Avambracc a non
io previst
a
Sciumbasci Bulucbasci
Grado Sciumbasci Bulucbasci Muntaz Uachil Àscari
capo capo