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Product family PS
BT LSR 1200
BT LSV 1600
BT LSV 1250
BT LST 1350
BT LSF 1250
C-Code revision: 2
Indice
Master Service Manual (MSM)
Numero d’ordine:173 906-300
Edizione aggiornata 1999-06-11
Indice, M
Manuale di istruzioni
Valido dal numero di matricola:
1 Generalità
Ogni carrello è correlato di Manuale distruzioni. Nel caso in
cui per qualsiasi motivo non sia presente, il Manuale di istru-
zioni può essere ordinato alla BT. Nella seguente tabella
sono indicati i Manuali di istruzioni disponibili per questa serie
di carrelli.
Dati tecnici
Valido dal numero di matricola:
Quality Parts
Valido dal numero di matricola:
1 RSP editi
Codiec T Modello N° matricola Data di
emissione
267 LSR 1200E/10 246396AA-271740AA 1995-09-15
267 LSR 1200/2 271741AA-287166AA 1996-06-24
267 LSR 1200/2 287167AA-310749AA 1998-05-06
267 LSR 1200/2 310750AA-324213AA 1998-09-02
267 LSR 1200/2 324214AA-332666AA 1998-09-02
267 LSR 1200/2 332667AA- 1999-03-31
Indice, P
1 Manutenzione preventiva
P1 Introduzione
P2 Manutenzione preventiva
P3 Specifiche di olio e grasso
P4 Attrezzi
Introduzione, manutenzione
Al fine di garantire la massima sicurezza e minor tempi di
fermo macchina possibile è necessario eseguire tutti i punti
del programma di manutenzione. Gli intervalli sono soltanto
una guida è non è obbligatorio seguirli alla lettera. L’operatore
deve adattarli in base alle esigenze locali, ma è importante
che gli intervalli soddisfino i requisiti minimi indicati dalla BT.
Gli intervalli di manutenzione sono basati sui tempi di eserci-
zio e possono essere adattati ai normali turni di lavoro di
8 ore. Per la determinazione degli intervalli di manutenzione
sono stati utilizzati i seguenti tempi di esercizio:
Tempo giornaliero: 08.00-17.00 (20 h/settimana)
2 turni: 06.00-14.00, 14.00-22.00
(40 h/settimana)
3 turni: 06.00-14.00, 14.00-22.00, 22.00-06.00
(60 h/settimana)
Dopo 250 ore di esercizio, accertarsi che il carrello sia sotto-
posto a regolare manutenzione. La sicurezza, l’efficienza e la
durata del carrello dipendono dall’assistenza e manutenzione
a cui è sottoposto.
In sede di riparazione e manutenzione, utilizzare esclusiva-
mente ricambi originali BT.
AVVERTENZA!
Cortocircuiti/incendi.
Quando si lavora all’impianto elettrico del carrello, se un
oggetto metallico entra in contatto con un collegamento
elettrico può provocare un cortocircuito/incendio.
Togliere orologi, anelli o altri gioielli metallici.
AVVERTENZA!
Rischio di ustioni.
Olio del cambio o idraulico bollente.
Lasciarlo raffreddare prima di cambiare l’olio.
• Rabboccare l’impianto idraulico soltanto con olio fresco e
pulito.
AVVERTENZA!
L’impianto idraulico può danneggiarsi.
Se l’olio è contaminato, i componenti idraulici possono
danneggiarsi.
Utilizzare sempre olio fresco e pulito nell’impianto idrau-
lico.
• Conservare e disporre dell’olio usato in conformità alle
direttive locali.
• Non disperdere solventi e simili, utilizzati per pulizia/lavag-
gio del carrello, in scarichi non previsti a tal scopo. Atte-
nersi alle direttive locali per lo smaltimento.
• Disinserire la batteria quando si effettuano lavori di salda-
tura sul carrello.
NOTA!
La batteria può danneggiarsi.
Durante la saldatura, la corrente di saldatura può entrare
nella batteria.
La batteria deve quindi essere disinserita.
• Togliere almeno 100 mm di vernice intorno all’area di sal-
datura/smerigliatura mediante sabbiatura oppure utiliz-
zando uno sverniciatore su superfici verniciate.
ATTENZIONE!
Gas nocivi.
La vernice surriscaldata emana gas nocivi.
Togliere 100 mm di vernice dall’area di lavoro.
2 (6) Service Manual 1997-12-19 Italiano
F-code Section C-code
PS P1
Introduzione, manutenzione
Version no T-code
001 267, 276-279
2 Pulizia e lavaggio
La pulizia ed il lavaggio sono indispensabili per garantire la
massima affidabilità del carrello.
• Pulire e lavare il carrello settimanalmente.
NOTA!
Rischio di cortocircuito.
L’impianto elettrico può danneggiarsi.
Disinserire l’impianto elettrico prima di lavare il carrello uti-
lizzando l’interruttore di emergenza.
AVVERTENZA!
Rischio di schiacciamento.
Un carrello mal sorretto può cadere.
Non lavorare mai sotto un carrello non supportato sugli
appositi cavalletti e fissato da un dispositivo di solleva-
mento.
Manutenzione preventiva
Valido dal numero di matricola:
1 Scheda di assistenza
N° Intervento da eseguire
Pos.
Intervalli in ore 5 20 80 250 500 1000 3000
Intervalli in giorni/settimane/mesi 1 G 1 S 1 M 3 M 6 M 12 M 36 M
0000 Telaio
0000.1 Controllare i fermi del coperchio X
0000.2 Controllare che il fermo della batteria non X
sia usurato
0000.3 Controllare l’eventuale formazione di X
crepe e danni
0000.4 Controllare il montaggio dell’alloggiamento X
del carrello sul braccio di telaio
0000.5 Controllare che la plattaforma e gli ele- X
menti di montaggio non siano danneggiati
1700 Motori
1700.1 Controllare eventuali collegamenti allentati X
1700.2 Controllare le spazzole di carbonio X
1700.3 Pulire il motore X
1700.4 Controllare i bulloni di montaggio X
1700.5 Controllare eventuali rumori anormali dei X
cuscinetti
N° Intervento da eseguire
Pos.
Intervalli in ore 5 20 80 250 500 1000 3000
Intervalli in giorni/settimane/mesi 1 G 1 S 1 M 3 M 6 M 12 M 36 M
2550 Unità di guida
2550.1 Controllare la presenza di eventuali perdite X
2550.2 Controllare il livello dell’olio X
2550.3 Controllare eventuali rumori anormali X
2550.4 Cambiare l’olio della trasmissione X* X
2550.5 Controllare il serraggio X
3370 Freni
3370.1 Pulire X
3370.2 Controllare l’usura del disco del freno X
3370.3 Controllare il gioco nella posizione di X
riposo
3500 Ruote
3500.1 Rimuovere fili e sporcizia X
3500.2 Controllare lo stato di usura della ruota X
motrice ed i bulloni
3500.3 Controllare che la ruota pivottante possa X
ruotare e girare liberamente
3500.4 Controllare l’usura delle ruote pivottanti X
3500.5 Controllare che le ruote del braccio di sup- X
porto ruotino liberamente e che gli assi
siano installati correttamente
3500.6 Controllare lo stato di usura delle ruote dei X
longheroni di supporto
3500.7 Smontare e lubrificare i cuscinetti delle X
ruote dei longheroni di supporto
4110 Timone di sterzo
4110.1 Controllare la forza dello sterzo X
4110.2 Controllare il montaggio X
4110.3 Controllare lo stato di carica della sospen- X
sione a gas
N° Intervento da eseguire
Pos.
Intervalli in ore 5 20 80 250 500 1000 3000
Intervalli in giorni/settimane/mesi 1 G 1 S 1 M 3 M 6 M 12 M 36 M
4380 Cuscinetti dello sterzo
4380.1 Lubrificare il cuscinetto a sfere dello sterzo X
5000 Funzioni elettriche
5000.1 Controllare il funzionamento dei microin- X
terruttori
5000.2 Controllare i microinterruttori dei freni X X
5000.3 Controllare il funzionamento degli interrut- X X
tori di sicurezza che prevengono tampona-
menti
5000.4 Controllare il funzionamento degli interrut- X X
tori degli sportelli
5000.5 Controllare il funzionamento degli interrut- X X
tori della piattaforma e dei freni
5110 Batteria
5110.1 Controllare il livello dell’elettrolito (10– X
15 mm sopra gli elementi delle cellule)
5110.2 Controllare i collegamenti di batteria, car- X
rello e caricabatterie
5110.3 Controllare le cellule e le protezioni dei poli X
5110.4 Controllare densità e temperatura del liquido X
5110.5 Controllare che l’isolatore della batteria X
funzioni correttamente
5400 Impianto elettrico della guida
5400.1 Pulire e controllare il montaggio X
5400.2 Serrare i collegamenti dei cavi X
5400.3 Controllare i contatti dei teleruttori X
5400.4 Controllare il movimento del teleruttore X
5700 Scheda elettronica
5700.1 Pulire la scheda elettronica con aria com- X
pressa
N° Intervento da eseguire
Pos.
Intervalli in ore 5 20 80 250 500 1000 3000
Intervalli in giorni/settimane/mesi 1 G 1 S 1 M 3 M 6 M 12 M 36 M
5700.2 Controllare cavi e contatti X
5700.3 Controllare le indicazioni dei LED X
6000 Impianto idraulico
6000.1 Controllare eventuali danni a tubi flessibili X
e giunti
6000.2 Controllare lo stato di usura di tubi e flessi- X
bili
6000.3 Controllare il serbatoio, montaggio ed X
eventuali perdite
6000.4 Controllare il livello dell’olio X
6000.5 Cambiare l’olio ed il filtro di ritorno dell’olio X* X
6600 Cilindri
6600.1 Controllare che non perdano X
6600.2 Controllare gli elementi di montaggio X
7000 Colonna
7000.1 Controllare l’eventuale formazione di X
crepe e danni
7000.2 Serrare gli elementi di montaggio della X
colonna
7000.3 Controllare il gioco dei rulli X
7000.4 Controllare lo stato di usura delle catene di X
sollevamento e delle carrucole di guida
catene
7000.5 Controllare eventuali danni a tubi flessibili X
e giunti
7000.6 Controllare l'eventuale formazione di danni X
e crepe sulle forche
2 Tabella di lubrificazione
Indice, S
1 Istruzioni di assistenza
Codice C
S0 Telaio 0000
S1 Motore principale 1000
S2 Ruota motrice/trasmissione 2000
S3 Sistema freno/ruota 3000
S4 Sterzo 4000
S5 Impianto elettrico 5000
S6 Impianto idraulico/pneumatico 6000
S7 Funzione operativa colonna di 7000
sollevamento
S8 Periferiche/attrezzatura 8000
di installazione
S9 Accessori/collegamenti 9000
Bracci di supporto
Valido dal numero di matricola:
1 Generalità
Il motore della pompa è integrato alla pompa idraulica in un
unico gruppo.
Si tratta di un motore in corrente continua di tipo compound:
un avvolgimento dello statore è collegato in serie al rotore e
l’altro è collegato in parallelo al rotore per ottenere un cosid-
detto campo di derivazione.
La corrente del rotore viene trasferita in modo tradizionale
mediante 4 spazzole al carbonio che poggiano sul collettore
del rotore.
Nella seguente figura, A1 e A2 rappresentano i collegamenti
del rotore, D1 e D2 i collegamenti del campo in serie, E1 e E2
i collegamenti del campo di derivazione. Il senso di rotazione
del motore è fisso, quindi non si ha commutazione delle dire-
zioni dei campi. Il campo di derivazione è collegato di conti-
nuo, poiché il motore deve fornire costantemente la coppia
massima.
( (
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2 Rimozione/Installazione
2.1 Rimozione del motore dal carrello
• Aprire i cofani del vano motore.
• Svitare i tre dadi che fissano l’armadio elettrico.
• Sistemare un recipiente adatto sotto il carrello, staccare il
flessibile di aspirazione dalla pompa idraulica e svuotare il
serbatoio dell’olio idraulico.
• Staccare il flessibile di mandata dalla pompa idraulica,
facendo attenzione affinché non penetrino corpi estranei
nei flessibili e nella pompa. I flessibili, ad es., possono
essere protetti infilando sacchetti di plastica sulle estremità
e fissandoli con fascette di serraggio.
• Staccare i cavi di collegamento del motore della pompa.
• Rimuovere la pompa e l’attacco del motore dal carrello
dopo aver svitato i 4 bulloni dell’attacco del motore.
A questo punto è possibile effettuare i necessari interventi di
assistenza e riparazione del motore.
2.2 Installazione
• Inserire il motore della pompa nel carrello e fissarlo avvi-
tando i 4 bulloni dell’attacco del motore.
• Collegare i flessibili di mandata ed aspirazione della
pompa idraulica. Fare attenzione affinché non penetrino
corpi estranei nei flessibili e nella pompa.
• Reinstallare l’armadio elettrico.
• Rabboccare con olio idraulico nuovo.
3 Assistenza/Riparazioni
3.1 Pulizia
La pulizia rappresenta un fattore decisivo per un corretto fun-
zionamento del motore. Controllare regolarmente il motore ed
il relativo vano, rimuovendo polvere, olio ed altri corpi estra-
nei.
Se gli avvolgimenti e l’interno del motore sono asciutti, la puli-
zia può essere effettuata con un aspirapolvere dotato di
un’idonea bocchetta. E’ consentito l’utilizzo di aria compressa
in combinazione ad un aspirapolvere. In tal caso l’aria com-
pressa deve essere pulita ed asciutta.
Se gli avvolgimenti sono incrostati, si può utilizzare un panno
che non lascia filacce. All’occorrenza si può inumidire il panno
con uno sgrassante organico e volatile che non danneggi gli
avvolgimenti. Evitare comunque di applicare quantità di
detergente tali da penetrare nelle parti del motore.
Se resta una patina grassa, eliminare le eccedenze con un
solvente adatto.
Se le parti del motore sono molto sporche, possono essere
pulite con un solvente spray. Soprattutto per il rotore, è molto
importante applicare il prodotto in modo che lo sporco non
penetri nel motore.
In alternativa il rotore può essere immerso nel solvente. Suc-
cessivamente il rotore deve sempre essere essiccato
mediante riscaldamento. Assicurare un sufficiente ricambio
d’aria durante l’essiccazione e continuare la procedura finché
diverse misurazioni della resistenza di isolamento non forni-
scono risultati omogenei ed accettabili.
3.2 Rimozione
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3.3 Installazione
• Installare il motore procedendo nell’ordine inverso rispetto
alla rimozione. Accertarsi che il motore giri liberamente nel
senso di rotazione e che le spazzole poggino sul collettore.
• Controllare la resistenza di isolamento del motore (fra
l’avvolgimento corrispondente e la scocca del motore). Per
un motore nuovo la resistenza deve essere compresa fra
2 e 3 MOhm. Per un motore usato, esposto a corpi estra-
nei, è accettabile una resistenza di isolamento fino ad un
minimo di 1 MOhm.
• Installare un nuovo O-ring sul collare della pompa idrau-
lica.
• Inserire il connettore nella pompa idraulica.
• Installare la pompa sul motore e serrare le 4 viti alla coppia
prevista, 50 Nm.
• Installare l’attacco del motore.
3.6 Collettore
In condizioni normali il collettore deve presentare un colore
omogeneo su tutta la superficie. L’aspetto del collettore, tutta-
via, può variare sensibilmente da un’applicazione all’altra. Se
il collettore dovesse mostrare segni di bruciatura o aree nere
di colore disuniforme, levigarlo con carta vetrata a grana fine.
Non utilizzare mai tele smeriglio.
4 Immagazzinaggio/Trasporto
Se un motore deve essere conservato in magazzino per un
periodo superiore ad un mese, deve essere opportunamente
protetto.
Le parti del motore più soggette a danni in caso di immagaz-
zinaggio non corretto sono le spazzole, il collettore ed i cusci-
netti. Il motore può essere danneggiato da:
• Polvere e sporco in genere.
• Umidità e condensa, se il motore viene conservato in
ambienti soggetti a forti oscillazioni di temperatura.
• Ossidazione, in particolare se il motore viene conservato in
ambienti con gas corrosivi.
• Agenti meccanici, ad es. vibrazioni.
4.1 Immagazzinaggio
Adottare i seguenti provvedimenti prima di procedere
all’immagazzinaggio:
• Estrarre tutte le 4 spazzole.
• Avvolgere il collettore con carta o altro materiale protettivo.
• Conservare il motore assemblato.
• Avvolgere il motore con un materiale che lo protegga da
polvere ed umidità.
• Evitare di sistemare il motore in un luogo soggetto a vibra-
zioni.
Il motore deve essere conservato in un ambiente a tempera-
tura costante.
Per prevenire condensa negli avvolgimenti, mantenere la
temperatura degli avvolgimenti alcuni gradi sopra la tempera-
tura ambiente.
L’ossidazione, in particolare del collettore, si manifesta anche
in normali condizioni di immagazzinaggio. I problemi aumen-
tano se l’aria contiene gas corrosivi. Sono particolarmente
dannosi biossido di zolfo (SO2), cloro (Cl2) ed ammoniaca
(NH3).
Le vibrazioni danneggiano in primo luogo i cuscinetti del
motore. Questo inconveniente può essere prevenuto facendo
compiere al rotore alcuni giri una volta al mese.
Controllare che le estremità dell’albero motore e le altre
superfici metalliche esposte siano coperte da un velo di olio
protettivo.
© BT Industries AB Service Manual 1999-02-03 Italiano 9 (10)
F-code Section C-code
PS S1 1710
Motore della pompa
Version no T-code
001 267, 276-279
5 Dati
Coppia di serraggio Nm
Viti di fissaggio fra pompa idraulica e motore 50
Motore principale
Valido dal numero di matricola:
1 Generalità
Il motore principale forma un’unità di guida completa assieme
a cambio e freno.
Si tratta di un motore in corrente continua di tipo compound:
un avvolgimento dello statore è collegato in serie al rotore e
l’altro è collegato in parallelo al rotore per ottenere un cosid-
detto campo di derivazione.
La corrente del rotore viene trasferita in modo tradizionale
mediante 4 spazzole al carbonio che poggiano sul collettore
del rotore.
Il senso di rotazione del motore può essere variato invertendo
la direzione della corrente del rotore rispetto agli avvolgimenti
dello statore.
Nella seguente figura, A1 e A2 rappresentano i collegamenti
del rotore, D1 e D2 i collegamenti del campo in serie, E1 e E2
i collegamenti del campo di derivazione. Invertendo i collega-
menti del rotore A1 e A2 si cambia il senso di rotazione del
motore.
å
( (
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( (
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2 Rimozione/Installazione
2.1 Rimozione del motore dal carrello
• Aprire i cofani del vano motore ed accedere al motore
togliendo i carter e lo sportello protettivo.
2.2 Installazione
• Inserire delicatamente il motore nel cambio. I quattro pri-
gionieri del motore devono corrispondere ai fori corrispon-
denti del cambio. Affinché il motore sia allineato alla
superficie superiore del cambio, a volte occorre girare il
cambio manualmente in modo che l’ingranaggio dell’albero
motore sia allineato al corrispondente ingranaggio del
cambio. Durante questa operazione, prestare attenzione a
non danneggiare gli O-ring del motore.
• Serrare i dadi dei prigionieri alla coppia prevista, 26,6 Nm.
• Installare il gruppo freno e regolarlo seguendo le relative
istruzioni.
• Collegare i cavi del motore. Verificare che la polarità sia
corretta.
• Al termine del montaggio, controllare il funzionamento del
freno prima di utilizzare il carrello.
4 (12) Service Manual 1999-02-02 Italiano
F-code Section C-code
PS S1 1760
Motore principale
Version no T-code
001 267, 276-279
3 Assistenza/Riparazioni
3.1 Pulizia
La pulizia rappresenta un fattore decisivo per un corretto fun-
zionamento del motore. Controllare regolarmente il motore ed
il relativo vano, rimuovendo polvere, olio ed altri corpi estra-
nei.
Se gli avvolgimenti e l’interno del motore sono asciutti, la puli-
zia può essere effettuata con un aspirapolvere dotato di
un’idonea bocchetta. E’ consentito l’utilizzo di aria compressa
in combinazione ad un aspirapolvere. In tal caso l’aria com-
pressa deve essere pulita ed asciutta.
Se gli avvolgimenti sono incrostati, si può utilizzare un panno
che non lascia filacce. All’occorrenza si può inumidire il
panno con uno sgrassante organico e volatile che non dan-
neggi gli avvolgimenti. Evitare comunque di applicare quan-
tità di detergente tali da penetrare nelle parti del motore.
Se resta una patina grassa, eliminare le eccedenze con un
solvente adatto.
Se le parti del motore sono molto sporche, possono essere
pulite con un solvente spray. Soprattutto per il rotore, è molto
importante applicare il prodotto in modo che lo sporco non
penetri nel motore.
In alternativa il rotore può essere immerso nel solvente. Suc-
cessivamente il rotore deve sempre essere essiccato
mediante riscaldamento. Assicurare un sufficiente ricambio
d’aria durante l’essiccazione e continuare la procedura finché
diverse misurazioni della resistenza di isolamento non forni-
scono risultati omogenei ed accettabili.
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3.6 Collettore
In condizioni normali il collettore deve presentare un colore
omogeneo su tutta la superficie. L’aspetto del collettore, tutta-
via, può variare sensibilmente da un’applicazione all’altra. Se
il collettore dovesse mostrare segni di bruciatura o aree nere
di colore disuniforme, levigarlo con carta vetrata a grana fine.
Non utilizzare mai tele smeriglio.
P
P
5
4 Immagazzinaggio/Trasporto
Se un motore deve essere conservato in magazzino per un
periodo superiore ad un mese, deve essere opportunamente
protetto.
Le parti del motore più soggette a danni in caso di immagaz-
zinaggio non corretto sono le spazzole, il collettore ed i cusci-
netti. Il motore può essere danneggiato da:
• Polvere e sporco in genere.
• Umidità e condensa, se il motore viene conservato in
ambienti soggetti a forti oscillazioni di temperatura.
• Ossidazione, in particolare se il motore viene conservato in
ambienti con gas corrosivi.
• Agenti meccanici, ad es. vibrazioni.
4.1 Immagazzinaggio
Adottare i seguenti provvedimenti prima di procedere
all’immagazzinaggio:
• Estrarre tutte le 4 spazzole.
• Avvolgere il collettore con carta o altro materiale protettivo.
• Conservare il motore assemblato.
• Avvolgere il motore con un materiale che lo protegga da
polvere ed umidità.
• Evitare di sistemare il motore in un luogo soggetto a vibra-
zioni.
Il motore deve essere conservato in un ambiente a tempera-
tura costante.
Per prevenire condensa negli avvolgimenti, mantenere la
temperatura degli avvolgimenti alcuni gradi sopra la tempera-
tura ambiente.
L’ossidazione, in particolare del collettore, si manifesta anche
in normali condizioni di immagazzinaggio. I problemi aumen-
tano se l’aria contiene gas corrosivi. Sono particolarmente
dannosi biossido di zolfo (SO2), cloro (Cl2) ed ammoniaca
(NH3).
Le vibrazioni danneggiano in primo luogo i cuscinetti del
motore. Questo inconveniente può essere prevenuto facendo
compiere al rotore alcuni giri una volta al mese.
Controllare che le estremità dell’albero motore e le altre
superfici metalliche esposte siano coperte da un velo di olio
protettivo.
© BT Industries AB Service Manual 1999-02-02 Italiano 11 (12)
F-code Section C-code
PS S1 1760
Motore principale
Version no T-code
001 267, 276-279
5 Dati
Coppia di serraggio Nm
Dado per l’ingranaggio lato azionamento 70 + bloccaggio
con punzone
Dadi di fissaggio fra motore e cambio 26,6
Ingranaggio di azionamento
Valido dal numero di matricola:
Dato Descrizione
Tipo Angolare a 2 passi
Ruote dell’ingranaggio Forma cilindrica con dente
superiore smussato
Ruote dell’ingranaggio infe- Ingranaggio ad angolo retto
riore
Rapporto di trasmissione, 16.29:1
generale, LS
Rapporto di trasmissione, 3.35:1
ingranaggio superiore, LS
Rapporto di trasmissione, 4.86:1
ingranaggio inferiore
Capienza d’olio 1,0 litri
Tipo d’olio, temperatura nor- Olio ipoide SAE 80W/90
male
Tipo d’olio, < -15oC Olio ipoide SAE 75
Cambio dell’olio Prima volta: 250 ore
Intervalli regolari: 3000 ore
3
4
5
A
12
11
10 6
9 7
8
Pos. Componente
1 Ruota dentata primaria
2 Cuscinetto del pignone superiore L2
3 Spessore del cuscinetto S2
4 Spessore del cuscinetto S1
5 Cuscinetto del pignone inferiore L1
6 Gruppo pignone e corona dentata
7 Cuscinetto interno dell’albero di L3
trasmissione
8 Spessore del cuscinetto S3
9 Cuscinetto esterno dell’albero di L4
trasmissione
Pos. Componente
10 Spessore del cuscinetto S4
11 Albero di trasmissione
12 Tenuta dell’albero di trasmissione
A Misura interna, altezza del pignone 65 mm
Pos. Attrezzo
1 Estrattore del cuscinetto: P/N = 08-13022
2 Comparatore con staffa magnetica
3 Spessimetro
4 Micrometro 0-25 mm (0-1 pollici)
5 Bilancia a molla: 0-10 kg (0-22 lb)
6 Calibro: P/N = 06-13020
7 Gruppo asse: P/N 08-13021
4 Ripristino dell’ingranaggio
• Togliere l’ingranaggio dal carrello come indicato nel capi-
tolo ”Rimozione dell’ingranaggio dal carrello”.
• Togliere i coperchi dell’ingranaggio (chiave Allen da 6 mm).
• Battere sul fermo del dado dell’albero di trasmissione.
• Togliere il dado dell’albero di trasmissione (chiave da
36 mm).
Freno elettromagnetico
Valido dal numero di matricola:
1 Generalità
Il freno del carrello è un freno elettromagnetico a due stadi
con una bobina magnetica in comune ad entrambi gli stadi. Il
freno è dotato di due piastre di pressione semi-circolari.
Il ritardo tra gli stadi è parzialmente dovuto al fatto che la
molla del primo stadio presenta una maggiore pressione ed in
parte al rivestimento plastico del lato inferiore della bobina
magnetica del primo stadio, riducendo la forza magnetica
(vedere la prima figura nel capitolo ”Funzionamento”. Il ritardo
tra gli stadi è circa 0,15–0,2 secondi.
2 Funzionamento
Il freno magnetico funge da freno di servizio e da freno di sta-
zionamento del carrello.
2.2 Frenatura
Quando si toglie la corrente, il braccio di comando viene por-
tato in una delle due posizioni di frenata; la piastra di pres-
sione del primo stadio si disinserisce dall’alloggiamento
magnetico e frena il disco dei freni, vedere figura.
3 Manutenzione
In normali condizioni di utilizzo, fondamentalmente il freno
non necessita di manutenzione. Tuttavia, si raccomanda di
accertarsi che il freno ed il disco del freno non siano usurati e
controllare la luce tra l’alloggiamento della bobina magnetica
e la piastra di pressione ad intervalli regolari, in conformità
alla scheda di manutenzione preventiva.
6mm
Avvertenza!
Frenatura troppo debole.
Errata impostazione dell’effetto frenante.
Questo tipo di freno viene utilizzato anche su altri tipi di
carrello con impostazioni differenti. Accertarsi di aver mon-
tato una bobina magnetica corretta controllando l’imposta-
zione dopo averla sostituita.
1 Generale
Le macchine OS possono essere dotate di un servomeccani-
smo come accessorio standard per agevolare lo sterzo. Le
macchine dotate di un servomeccanismo per il braccio di
comando hanno una scheda elettronica, posizionata sul pian-
tone di guida, e un motore dello sterzo. Il sistema è progettato
in modo che il movimento del piantone di guida venga rilevato
da un magnete e da un sensore della scheda elettronica,
insieme a un taglio a incavo nel piantone di guida (A). La
scheda elettronica invia i segnali corrispondenti al motore
dello sterzo, che risulta di supporto nel girare la ruota ster-
zante. In caso di errore della scheda elettronica, il motore
dello sterzo viene scollegato e lo sterzo torna al funziona-
mento manuale.
42
12
43
45
14
15
44
16
17 40
43
18 42
41
39
38
37
36 33
21 32
22
31 30
35
34 29
25
23 24 26 27
28
2 Schema elettrico
3 Regolazione
• Utilizzare la chiave per scollegare l'alimentazione.
• Sollevare il veicolo finché la ruota della trasmissione non
risulta completamente sollevata da terra.
• Allentare le due viti (A), il modo che il servomeccanismo
possa essere facilmente regolato nella posizione laterale.
• Collegare l'alimentazione.
• Spingere con delicatezza sul servomeccanismo con l'ali-
A mentazione collegata. Premere con delicatezza il ser-
vomeccanismo contro il piantone di guida.
NB!
Premere con delicatezza. Lo sterzo potrebbe muoversi rapi-
damente in entrambe le direzioni, intrappolando le mani.
• Regolare il servomeccanismo nella posizione laterale fino
all'arresto dello sterzo. Durante la regolazione, il ser-
vomeccanismo preme con delicatezza contro il piantone di
guida.
• Una volta che lo sterzo si è fermato, stringere le viti (A).
• Controllare la regolazione del servomeccanismo girandolo
verso destra e verso sinistra, quindi rilasciare lo sterzo e
verificare che si fermi. In caso contrario, ripetere la regola-
zione descritta al punto “Collegare l'alimentazione” sopra.
• Abbassare il veicolo ed eseguire un test di guida.
La distanza fra l'unità del servomeccanismo e il piantone di
guida influisce direttamente sulla potenza al servomeccani-
smo. Se il braccio di comando viene ruotato di 4,5° in rela-
zione alla ruota di trasmissione, attraverso il motore dello
sterzo è possibile trasferire il 95% della tensione della batte-
ria.
Impianto elettrico
Unità di comando a transistor da
8 km/h
Valido dal numero di matricola:
G1 Batteria 24 V
H1 Avvisatore acustico
M1 Motore Principale
M3 Motore Pompa
RV1
Riferimenti:
Per ulteriori informazioni sulla regolazione del potenziometro
della velocità, sull’unità di comando a transistor e sulla
scheda elettronica, vedere codici C 5330, 5460 e 5710.
3.3 Descrizione
La descrizione è divisa in diverse fasi corrispondenti alle
diverse fasi della sequenza di funzionamento. Per ogni fase
della sequenza si accende il corrispondente LED. Un cerchio
pieno indica un LED acceso.
303 305
302
304
Impianto elettrico
Unità di comando a transistor
Valido dal numero di matricola:
714
614
514
414
314
214
114
2ER
404
904
804
704
604
A1
012
902
A2 212
102
402
302
702
502
203
1 VR
901
801
011
111
601
501
401
301
201
101
RV1
K11
F3 K13
F1
K30
BT Batteria 24 V
H1 Avvisatore acustico
M1 Motore Trazione
M3 Motore Pompa
Riferimenti:
Per ulteriori informazioni su: regolazione del potenziometro di
velocità, unità di comando a transistor e scheda di collega-
mento, vedere rispettivamente codice C 5330, 5460 e 5710.
3.3 Descrizione
La descrizione è divisa in diverse fasi che corrispondono ai
passi della sequenza di funzionamento. Per ogni sequenza
viene illustrato lo schema LED corretto. Un cerchio pieno
denota l’accensione di un LED.
302
RE2
301
302
RE2
301
302
RE2
301
302
RE2
301
Impianto elettrico
Unità di comando a transistor da
8 km/h
Valido dal numero di matricola:
A1
K11
A5
F3 K13
F1
K30
RV1
G1 Batteria 24 V
H1 Avvisatore acustico
M1 Motore Principale
M3 Motore Pompa
10k
RE 4
305
RE5
301
RV1
RE1
301
RE2
RE3
RE5
214
210
215
211
208
405
RE3
Riferimenti:
Per ulteriori informazioni sulla regolazione del potenziometro
della velocità, sull’unità di comando a transistor e sulla
scheda elettronica, vedere codici C 5330, 5460 e 5710.
3.3 Descrizione
La descrizione è divisa in diverse fasi corrispondenti alle
diverse fasi della sequenza di funzionamento. Per ogni fase
della sequenza si accende il corrispondente LED. Un cerchio
pieno indica un LED acceso.
303 305
302
304
303 305
302
304
303 305
302
304
303 305
302
304
303 305
302
304
303 305
302
304
303 305
302
304
303 305
302
304
303 305
302
304
303 305
302
304
303 305
302
304
303 305
302
304
Impianto elettrico
Unità di comando a transistor da
8 km/h
Valido dal numero di matricola:
A1
K11
A5
F3 K13
F1
K30
RV1
G1 Batteria 24 V
H1 Avvisatore acustico
M1 Motore Principale
M3 Motore Pompa
3.2 Descrizione
La descrizione è divisa in diverse fasi corrispondenti alle
diverse fasi della sequenza di funzionamento. Di seguito è
mostrato lo schema dei LED corrispondente ad ogni fase di
sequenza. Un pallino pieno indica un LED acceso.
303 305
302
301 304
303 305
302
301 304
303 305
302
301 304
303 305
302
301 304
303 305
302
301 304
303 305
302
301 304
303 305
302
301 304
303 305
302
304
303 305
302
301 304
303 305
302
301 304
1 Generalita’
Questo strumento è costituito da un contaore singolo al
quarzo (H), un indicatore multicolore dello stato di ricarica
della batteria a 10 barre (BC) ed un relé di blocco. Il relé di
blocco del sollevamento funziona in modo che, se passa cor-
rente nei contatti del relé quando lo strumento rileva batteria
scarica, tali contatti restano chiusi finché non cessa la cor-
rente. Questa funzione permette di impedire alcun blocco di
sollevamento durante la funzione di sollevamento. Il contaore
è dotato di display a cristalli liquidi (LCD) a sei cifre con ultima
cifra decimale. Tale display fornisce una risoluzione di 0.1 ore
o 6 minuti.
2 Caratteristiche elettriche
2.1 Tensione
Lo strumento viene fornito come unità a doppia tensione sele-
zionabile con pin con una tensione di 24/48 VDC.
Impostazione VPC
K 1.57
L 1.63
M 1.68
N 1.73
O 1.78
P 1.82
Q 1.84
R 1.86
S 1.91
T 1.93
sb
Nota:
Lo strumento può essere collegato a carrelli diversi, vedere
gli schemi nelle caratteristiche elettriche codice C 5000.
Nota:
La regolazione dello scaricamento può essere eseguita in
qualsiasi momento del ciclo di lavoro prima del blocco di
sollevamento. Tuttavia, le regolazioni dei potenziometri di
scaricamento eseguite nella parte finale del ciclo di lavoro
presentano un’influenza ridotta o nulla sul ritardo del
blocco di sollevamento in quel particolare ciclo di lavoro. In
genere, al fine di modificare realmente il profilo di scarica-
mento del ciclo di lavoro, le regolazioni dei potenziometri di
scaricamento si eseguono prima o all’inizio di un ciclo di
lavoro. Una volta avvenuto il blocco di sollevamento, per
rendere effettive le regolazioni dei potenziometri di scarica-
mento è necessario azzerare l’indicatore.
3.2 Azzeramento
Lo strumento viene fornito con un’impostazione della ten-
sione di azzeramento fissa. Tale impostazione in fabbrica
azzera la tensione portando il BC al limite massimo a prescin-
dere dal livello precedente. L’azzeramento avverrà quando la
batteria sarà ricaricata e collegata al carrello.
3.4 Contaore
Il funzionamento del contaore è indicato dal lampeggiamento
della clessidra sul display a cristalli liquidi (LCD). La fre-
quenza di lampeggiamento è di 15 volte al minuto con un
ciclo di lavoro di 3 secondi attivato ed 1 secondo disattivato.
Quando il contaore è spento, l’icona è visibile ma non lam-
peggia.
4.2 Contaore
4.2.1 Mancata visualizzazione
Il display LCD del contaore non si accende quando vengono
alimentati i pin 7 o 8 ed il pin 5. Se la tensione viene misurata
tra questi pin ed il display LCD non si accende, lo strumento è
difettoso.
M- B- B+ A2
Terminale Collegamento
M- Uscita all’indotto del motore
B- Collegamento negativo alla batteria
B+ Collegamento positivo a batteria/campo di
serie
A2 Diodo all’indotto del motore
3 Circuito di controllo
L’unità di comando a transistor è dotata di un connettore a 16
pin integrato che garantisce i collegamenti logici dei comandi
a basso potenziale. La tabella riporta la designazione dei pin.
N° pin Collegamento
Azionamenti dei contattori
P1 Uscita azionamento campo di derivazione
P2 Uscita azionamento contattore direzione delle
forche
P3 Uscita azionamento contattore direzione ruota
motrice
P4 Non collegato
Collegamenti della farfalla
P5 Non collegato
P6 Non collegato
P7 Farfalla: basso potenziale
P8 Farfalla: 2 cavi uscita 5 kOhm-0
N° pin Collegamento
Segnali di comando base
P9 Non collegato
P10 Uscita comando inversione d’emergenza
P11 Ingresso guida in direzione delle forche
P12 Ingresso guida in direzione della ruota motrice
P13 Ingresso inversione d’emergenza
P14 Ingresso selezione campo velocità-(PowerTrak)
P15 Ingresso interruttore freno
P16 Ingresso interruttore a chiave (KSI)
4 Dati tecnici
La tabella riporta i dati tecnici della versione BT dell’unità di
comando a transistor Curtis 1207.
sovratemperatura dis-
sipatore di calore
o
Interruzione per sotto- -25 C
temperatura dissipa-
tore di calore
Frenatura Variabile Variabile Corrente presa in base alla posi-
zione della farfalla
Limite di corrente, 75- 180 180 Amp
principale
Limite di corrente, 75-150 150 Amp Corrente massima nel modo
bassa velocità, bassa velocità
principale-PowerTrak
Limite di corrente, 60-120 120 Amp Corrente massima presa nel
presa campo di serie
Limite di corrente, 60-110 110 Amp Corrente massima presa nel
bassa velocità, campo di serie nel modo di
presa-PowerTrak bassa velocità
Limite di corrente, 150 Amp Corrente massima campo in
Inversione d’emer- inversione d’emergenza
genza
Limite di corrente, 150 Amp Corrente massima campo a
bassa velocità, inver- bassa velocità per inversione
sione emerg.- d’emergenza
PowerTrak
Tipo di farfalla 5k-0 Ohm
Ciclo di lavoro utile 0 % Velocità (fattore di carico) al
minimo minimo
Bassa velocità 100 % Velocità massima (fattore di
PowerTrak carico) nel modo di bassa velo-
cità
5 Pannello di regolazione
6 Manutenzione
L’unità di comando non presenta parti riparabili dall’utente.
NOTA:
Non tentare mai di aprire l’unità di comando.
L’APERTURA DELL’UNITA’ DI COMANDO INVALIDERA’ LA
GARANZIA!
Tuttavia, si raccomanda di pulire l’esterno dell’unità di
comando regolarmente. La pulizia rappresenta un’ottima
occasione per controllare il file di diagnostica dell’unità di
comando mediante il terminale portatile, se disponibile.
6.1 Sicurezza
L’unità di comando è un dispositivo ad alta potenza. Durante
l’utilizzo di veicoli a batteria, adottare le adeguate precauzioni
di sicurezza, tra cui, ma non solo: addestramento adeguato,
indossare occhiali protettivi, non indossare abiti larghi,
togliere orologi e gioielli ed utilizzare utensili isolati.
AVVERTENZA
Rischio di cortocircuiti.
Togliere orologi e gioielli ed utilizzare utensili isolati.
6.2 Pulizia
Sebbene l’unità di comando non necessiti di manutenzione
(se installata correttamente), si raccomanda di eseguire le
seguenti operazioni ad intervalli regolari di 250 ore di eserci-
zio.
• Disinserire l’alimentazione staccando la batteria.
• Prima di eseguire qualsiasi lavoro sull’unità di comando,
scaricare i capacitori nell’unità di comando collegando un
carico (come la bobina di un contattore o l’avvisatore) tra i
terminali B+ e B- dell’unità di comando.
• Rimuovere l’eventuale sporcizia dall’area del bus bar.
Pulire l’unità di comando con un panno umido. Lasciare
asciugare l’unità prima di ricollegarla alla batteria.
• Accertarsi che i collegamenti ai bus bar siano saldamente
fissati. Per evitare sollecitazioni sui bus bar, utilizzare due
chiavi isolate.
1 Generalità
La versione 143850-003 dell’unità di comando a transistor
Curtis 1207-1129 ha una nuova funzione detta freno in folle.
Quando questa funzione è attiva, è attivo il freno in folle (detto
anche freno motore automatico). Questa funzione si attiva
impostando un parametro dall’unità di programmazione
manuale. Vedere capitolo “Unità di programmazione manuale
Curtis”.
2 Collegamenti
L’unita di comando a transistor è dotata di quattro pin per cir-
cuiti ad alta corrente, un pin per il circuito di comando ed un
pin per l’unità di programmazione manuale come indicato
nella tabella seguente.
Pin Collegamenti
1 Collegamento per unità di programmazione
manuale
2 Contatto logica a 16 pin per bassa potenza
M- Uscita al rotore del motore
B- Collegamento negativo alla batteria
B+ Collegamento positivo a batteria/campo di serie
A2 Diodo freno al rotore del motore
3 Circuito di comando
L’unità di comando a transistor è dotata di un connettore a 16
pin integrato per i collegamenti a bassa potenza alla scheda
logica. Le funzioni dei pin sono riportate nella tabella
seguente.
Pin n° Collegamento
Circuiti di comando dei contattori
P1 Uscita al campo di derivazione
P2 Uscita al contattore per direzione delle forche
P3 Uscita al contattore per direzione del volante
P4 Non collegato
Collegamenti del comando della velocità
P5 Non collegato
P6 Non collegato
P7 Potenziometro basso
P8 Potenziometro, ingresso 5 kOhm-0 a due fili
Segnali di comando fondamentali
P9 Non collegato
P10 Uscita per il controllo dell’inversione di sicurezza
P11 Ingresso per marcia in direzione delle forche
P12 Ingresso per marcia in direzione del volante
P13 Ingresso per inversione di sicurezza
P14 Ingresso per scelta di velocità (PowerTrak)
P15 Ingresso per interruttore dei freni
P16 Ingresso per commutatore di accensione (KSI)
4 Dati tecnici
I dati tecnici dell’unità di comando a transistor Curtis 1207-
1129 versione BT sono riportati nella tabella seguente.
N.B.
La colonna P/M indica come regolare i parametri;
P = Unità di programmazione , M = regolazione manuale
possibile, - = non modificabile.
5 Pannello di impostazione
6 Manutenzione
L’unità di comando a transistor non contiene componenti su
cui l’utente possa effettuare manutenzione.
N.B.
Non aprire mai l’unità di comando a transistor.
L’APERTURA DELL’UNITA’ DI COMANDO COMPORTA LA
DECADENZA IMMEDIATA DELLA GARANZIA
Consigliamo di effettuare regolarmente la pulizia delle parti
esterne dell’unità di comando a transistor. In sede di pulizia
dell’unità di comando è opportuno controllare lo storico con
l’unità di programmazione manuale, se disponibile.
6.1 Sicurezza
All’interno dell’unità di comando a transistor vi sono potenze
elevate. Adottare sempre le necessarie misure di sicurezza
quando si opera su veicoli a batteria. Le misure di sicurezza
comprendono, ma non si limitano a, addestramento qualifi-
cato, occhiali di protezione, abbigliamento adeguato e non
svolazzante. Togliersi orologio e gioielli ed utilizzare attrezzi
isolati.
AVVERTENZA
Rischio di cortocircuiti.
Togliersi orologio e gioielli ed utilizzare sempre attrezzi iso-
lati.
6.2 Pulizia
Anche se un’unità di comando installata correttamente non
richiede in linea di principio alcuna manutenzione, si consiglia
di effettuare i seguenti controlli ad intervalli di 250 ore.
• Togliere la tensione scollegando la batteria.
• Lasciare scaricare i condensatori dell’unità di comando
collegando un carico, ad esempio la bobina di un contat-
tore oppure l’avvisatore acustico, sui pin dell’unità di
comando B+ e B-, prima di eseguire qualsiasi intervento
sull’unità di comando.
• Eliminare sporcizia e ruggine dalla zona circostante le
guide di raccolta. Pulire l’unità di comando con un panno
umido e lasciarla asciugare prima di collegare nuovamente
la batteria.
• Controllare che i collegamenti alle guide di raccolta siano
ben serrati. A questo scopo, utilizzare due chiavi fisse ben
isolate per evitare un’eccessiva sollecitazione meccanica
nelle guide di raccolta.
N.B.
Vedere il manuale di assistenza dell’unità di comando per
ulteriori informazioni sui codici di difetto visualizzati nella
posizione DIAGNOSTICS.
1 Generalità
L’unità di comando Curtis 1207A-4109 versione 166328-001
assomiglia alla Curtis 1207-1129 (ad esempio 143850-003).
Le differenze consistono nel fatto che i potenziometri ed il
connettore per il terminale manuale sotto il coperchio scorre-
vole sono stati rimossi. Per l’impostazione di 1207A occorre
un terminale manuale. Vedere ”Terminale manuale Curtis
1307”.
2 Collegamenti
L’unita di comando a transistor è dotata di quattro pin per cir-
cuiti ad alta corrente, un pin per il circuito di comando ed un
pin per il terminale manuale come indicato nella tabella
seguente.
Pin Collegamento
1 Collegamento per terminale manuale
2 Contatto logica a 16 pin per bassa potenza
M- Uscita al rotore del motore
1 2 B- Collegamento negativo alla batteria
B+ Collegamento positivo alla batteria/campo di
serie
A2 Diodo freno al rotore del motore
M- A2
B- B+
I cavi sono collegati alle guide di raccolta con viti M8. Per il
montaggio occorre utilizzare due chiavi fisse una contro
l’altra, per evitare che le guide di raccolta si pieghino ed i
punti di contatto siano esposti a carichi eccessivi.
Pin n° Collegamento
Circuiti di comando dei contattori
P1 Uscita del circuito di comando al campo di deri-
vazione
P2 Uscita del circuito di comando al contattore per
direzione delle forche
P3 Uscita del circuito di comando al contattore per
direzione del volante
P4 Non collegato
Collegamenti del comando della velocità
P5 Non collegato
P6 Non collegato
P7 Acceleratore, potenziometro basso
P8 Acceleratore, ingresso 5 kOhm-0 a due fili
Segnali di comando fondamentali
P9 Non collegato
P10 Uscita per il controllo dell’inversione di sicurezza
P11 Ingresso per marcia in direzione delle forche
P12 Ingresso per marcia in direzione del volante
P13 Ingresso per inversione di sicurezza
P14 Ingresso per scelta di posizione 1 o 2 (Power-
Trak)
P15 Ingresso per interruttore dei freni
P16 Ingresso per commutatore di accensione (KSI)
3 Dati tecnici
I dati tecnici dell’unità di comando a transistor sono riportati
nella tabella seguente.
4 Parametri
La tabella seguente descrive i parametri impostabili tramite il
terminale manuale. Per l’impostazione dei parametri, vedere
“Terminale manuale Curtis 1307”.
4.1 Modi 1 e 2
Curtis 1207 è un’unità di comando del tipo Multimode, cioè
l’operatore può selezionare diverse impostazioni di parametri
separati, in modo da operare nel modo migliore a prescindere
che il carrello sia carico oppure scarico. Si passa dal modo 1
al modo 2 con l’ausilio del pin 14 del connettore per la logica.
• Modo 1: Quando il segnale sul pin 14 è basso vengono
attivati questi parametri.
• Modo 2: Quando il segnale sul pin 14 è alto vengono atti-
vati questi parametri.
6 Manutenzione
L’unità di comando a transistor non contiene componenti su
cui l’utente possa effettuare manutenzione.
AVVERTENZA
Non aprire mai l’unità di comando a transistor.
L’APERTURA DELL’UNITA’ DI COMANDO COMPORTA LA
DECADENZA IMMEDIATA DELLA GARANZIA.
Consigliamo di effettuare regolarmente la pulizia delle parti
esterne dell’unità di comando a transistor. In sede di pulizia
dell’unità di comando è opportuno controllare lo storico con il
terminale manuale, se disponibile.
6.1 Sicurezza
All’interno dell’unità di comando a transistor vi sono potenze
elevate. Adottare sempre le necessarie misure di sicurezza
quando si opera su veicoli a batteria. Le misure di sicurezza
comprendono, ma non si limitano a, addestramento qualifi-
cato, occhiali di protezione, abbigliamento adeguato e non
svolazzante. Togliersi orologio e gioielli ed utilizzare attrezzi
isolati.
AVVERTENZA
Rischio di cortocircuiti.
Togliersi orologio e gioielli ed utilizzare sempre attrezzi iso-
lati.
6.2 Pulizia
Anche se un’unità di comando installata correttamente non
richiede in linea di principio alcuna manutenzione, si consiglia
di effettuare i seguenti controlli ad intervalli di 250 ore.
• Togliere la tensione scollegando la batteria.
• Lasciare scaricare i condensatori dell’unità di comando
collegando un carico, ad esempio la bobina di un contat-
tore oppure l’avvisatore acustico, sui pin dell’unità di
comando B+ e B-, prima di eseguire qualsiasi intervento
sull’unità di comando.
• Eliminare sporcizia e ruggine dalla zona circostante le
guide di raccolta. Pulire l’unità di comando con un panno
umido e lasciarla asciugare prima di collegare nuovamente
la batteria.
• Controllare che i collegamenti alle guide di raccolta siano
ben serrati. A questo scopo, utilizzare due chiavi fisse ben
isolate per evitare un’eccessiva sollecitazione meccanica
nelle guide di raccolta.
M- A2
B- B+
MODE 1 ACCELERATION
RATE; SECS
MIN 0.2
1.3
MAX 3.0
La posizione SPECIAL PROGRAM consente di effettuare
molti provvedimenti. Con la posizione SPECIAL PROGRAM
è possibile tornare alle impostazioni precedenti, salvare le
MORE INFO PROGRAM
impostazioni dell’unità di comando nella memoria dell’unità di
programmazione, caricare le impostazioni dall’unità di pro-
grammazione all’unità di comando, cancellare il file dello sto-
rico, regolare il contrasto sul display LCD dell’unità di
programmazione, scegliere la lingua sul display dell’unità di
programmazione e visualizzare le informazioni generali su
unità di comando ed unità di programmaizone.
Per attivare la posizione SPECIAL PROGRAM, premere
MORE INFO. Tenere premuto MORE INFO e premere PRO-
GRAM. Il LED del pulsante PROGRAM si accende come
nella posizione PROGRAM. Il pulsante MORE INFO si uti-
lizza in primo luogo per andare alla posizione SPECIAL PRO-
GRAM e poi, quando la posizione è attivata, per effettuare
diversi interventi. Ad esempio, per regolare il contrasto del
display, scegliere ”Contrast Adjustment” portando la riga cor-
rispondente nella sommità del display. Premere MORE INFO
per istruzioni sulle impostazioni.
N.B.
Vedere il manuale di assistenza dell’unità di comando per
ulteriori informazioni sui codici di difetto visualizzati nella
posizione DIAGNOSTICS.
MORE INFO DIAGNOSTICS
Nella posizione SPECIAL DIAGNOSTICS viene visualizzato
lo storico dell’unità di comando. Questo file elenca tutti i gua-
sti che l’unità di comando ha rilevato e registrato dall’ultima
operazione di pulizia. Ogni guasto viene visualizzato soltanto
una volta nel file dello storico, indipendentemente dal numero
di volte che ha avuto luogo.
Per attivare la posizione SPECIAL DIAGNOSTICS, premere
prima il pulsante MORE INFO. Tenere premuto MORE INFO
e premere il pulsante DIAGNOSTICS. Il LED del pulsante
DIAGNOSTICS si accende come in posizione DIAGNO-
STICS.
Per effettuare la pulizia del file dello storico, passare alla posi-
zione SPECIAL PROGRAM, scegliere “Clear Diagnostic
History” e premere MORE INFO per ulteriori istruzioni. Effet-
tuando la pulizia del file dello storico vengono ripristinati
anche i valori min e max di temperatura per la posizione
TEST.
Scheda elettronica
Unità a transistor da 6 km/h
Valido dal numero di matricola:
1 Generalita’
La scheda elettronica è dotata di spie verdi per l’alimenta-
zione in ingresso da microinterruttori e spie rosse per l’ali-
mentazione in uscita ai contattori. La scheda ha anche un
potenziometro per la regolazione della velocità max.
Pos. Pin/Regolazione
1 Microinterruttore (direzione del volante, direzione delle forche, avvisatore acu-
stico, sollevamento/discesa del braccio di supporto, rif. velocità)
2 Microinterruttore (commutatore di accensione, sollevamento delle forche,
PowerTrac, piattaforma), sollevamento/discesa del braccio di supporto, elettro-
valvola, strumentazione
3 Microinterruttore, (freni, freno magnetico, avvolgimento del campo di deriva-
zione)
4 Batteria +/-, collegamenti Curtis, contattori
5 RE2, relè di comando per funzione di interruzione, piattaforma
6 RV1, regolazione della velocità max
401 401 E DRIVE FORK DIR DRIVE FORK DIR Contattore (-), direzione delle
forche
402 402 E DRIVE DRIVE STEER Contattore (-), direzione del
STEERING WHEEL DIR volante
WHEEL DIR
403 U OUT 24 V DC Contattore, alimentazione 24
V(+)
404 U Non utilizzato su Segnale di alimentazione in
LSR ingresso all’interruttore
PowerTrak
405 405 U PUMP OUT PUMP Segnale di alimentazione in
uscita, il contattore della
pompa è chiuso
406 U HORN OUT HORN Avvisatore acustico
407 E + 24 V Non utilizzato su 24 V (+)
LSR
408 U Segnale di alimentazione in
ingresso all’unità di comando,
freni (e stato dell’interruttore
della piattaforma)
409 E 0V (-)
410 U OUT 24 V 24 V (+) all’unità di comando
a transistor
411 U DRIVE FORK DIR DRIVE FORK DIR Marcia, direzione delle forche
412 U DRIVE DRIVE Marcia, direzione del volante
STEERING STEERING
WHEEL DIR WHEEL DIR
413 E Comando della velocità
Scheda elettronica
Unità di comando a transistor da
8 km/h
Valido dal numero di matricola:
1 Generalita’
La scheda elettronica è dotata di spie verdi per l’alimenta-
zione in ingresso da microinterruttori e spie rosse per l’ali-
mentazione in uscita ai contattori. La scheda ha anche un
potenziometro per la regolazione della velocità max.
303 305 8
4
302
5 304 9
RE4 RE3 RE2 RE1
6 10
Pos. Pin/Regolazione
1 Microinterruttore (direzione del volante, direzione delle forche, avvisatore acu-
stico, sollevamento/discesa del braccio di supporto, rif. velocità)
2 Microinterruttore (commutatore di accensione, sollevamento delle forche,
PowerTrac, piattaforma, sportelli, limite di sollevamento, limite di trazione) sol-
levamento/discesa del braccio di supporto, elettrovalvola, strumentazione
3 RE 5, relè di comando per consenso alla marcia
4 Microinterruttore freni, freno magnetico, avvolgimento del campo di deriva-
zione
5 RE 3, relè di comando per funzione di sollevamento
6 RE 4, relè di comando per campo di derivazione, 8 km/h
7 Batteria +/-, collegamenti per unità di comando a transistor, contattori, avvisa-
tore acustico
8 RV 1, regolazione della velocità max
9 RE 2, relè di comando per funzione di interruzione, piattaforma
10 RE 1, relè di comando per freno magnetico
Scheda elettronica
Unità di comando a transistor da
8 km/h
Valido dal numero di matricola:
1 Generalità
La scheda elettronica è dotata di LED verdi per l’alimenta-
zione in ingresso da microinterruttori e LED rossi per l’alimen-
tazione in uscita ai contattori. La scheda ha anche un
potenziometro per la regolazione della velocità max.
1.1 Componenti
2 Pulizia/Cura
Benché la scheda elettronica non necessiti di manutenzione,
se installata correttamente, si raccomanda di effettuare alcuni
piccoli interventi ogni 250 ore.
Impianto idraulico
Valido dal numero di matricola:
1 Generalità
L’impianto idraulico del carrello è composto da motore della
pompa, serbatoio con filtro, valvola di regolazione, blocco di
distribuzione, cilindro PowerTrak, cilindri di alzata libera e sol-
levamento principale e valvola di regolazione del cilindro
PowerTrak.
Il cilindro PowerTrak ha il compito di aumentare la pressione
della ruota motrice quando il carrello è sotto carico, in modo
da aumentare la capacità di trazione e ridurre il rischio di slit-
tamento della ruota motrice.
La valvola di regolazione PowerTrak ha la funzione di rila-
sciare la pressione del cilindro PowerTrak quando le forche
sono sollevate oltre una determinata altezza. In questo modo
si assicura la stabilità del carrello durante l’intera operazione
di sollevamento.
I cilindri di sollevamento incorporano valvole di rottura flessi-
bili che prevengono il cedimento di montante/gruppo forche in
caso di rottura di un flessibile.
La pagina seguente contiene un disegno complessivo
dell’impianto idraulico di un carrello LSV 1600 con montante
triplex HiLo.
2 Schema idraulico
5 Regolazioni
1) Vite di regolazione
2) Dado di bloccaggio
6) Valvola riduttrice di pressione
AVVERTENZA!
Errata regolazione della pressione.
L’errata regolazione della pressione può compromettere le
prestazioni del carrello.
Valvola di comando
Valido dal numero di matricola:
1 Descrizione generale
Il gruppo valvola di comando gestisce il comando idraulico
delle funzioni di sollevamento/abbassamento dei bracci di
supporto e delle forche. Le valvole che comandano il solleva-
mento/abbassamento delle forche vengono attuate meccani-
camente, mentre le valvole che comandano il sollevamento/
abbassamento del braccio di supporto sono attuate tramite
elettrovalvola. Il gruppo valvola di comando è dotato di una
valvola limitatrice che limita la portata alla quale il liquido
idraulico viene reinviato al serbatoio durante l’abbassamento
dei bracci di supporto.
NOTA! La posizione fisica delle elettrovalvole su questo
gruppo valvole è la seguente: