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Tutorato Sabato 19/03/2022

Rifacendosi a Schumpeter:

egli afferma che l’economia non è una scienza cumulativa, studiamo la storia dell’economia per capire il suo
processo.

Adam Smith – la vita

Nacse a Kirkcaldy in Scozia, dove viene battezzato il 5 giugno 1723.

Il padre è un funzionario delle dogane e muore poco dopo la nascita del figlio, che viene cresciuto dalla
madre e dai parenti, modesti proprietari terrieri.

Nel 1737 studia filosofia morale a Glasgow con Francis Hatcheson, poi a Oxford.

Nel 1751 diventa professore a Glasgow, prima di logica poi di filosofia morale diventando presto molto
celebre.

Nel 1759 pubblica “La teoria dei sentimenti morali”.

Dopodiché nel 1764 lascia la cattedra a Glagow per diventare tutore del giovane duca di Buccleuch. Lo
accompagna in Francia per un viaggio sul continente.

Conosce gli intellettuali francesi: D’Alambert, Necker e i fisiocratici: Quesnay e Turgot.

Tornato in Scozia, vive del vitalizio da tutore e inizia a stendere la “Ricchezza delle Nazioni” pubblicata il 9
marzo 1776.

Nel 1778 diventa commissario delle dogane in Scozia. Nel 1790 muore ed i suoi eredi distruggono sedici
volumi dei suoi manoscritti.

La scuola dei Fisiocratici presente anche negli scritti di Smith pone al centro la teoria ciclica.

Il pensiero di Smith si avvicina a quello di stato di natura di Hobbes, e per lo sviluppo della Scozia e dei
processi economici che interessano l’Inghilterra.

Le Opere

“The theory of Moral Sentiments”

La prima edizione è del 1759 a Londra fino ad arrivare a duna settima edizione del 1792.

“An inquiry into the Nature and causes of the wealth of nations”.

Testo

“La mando invisibile” tratto dalla teoria dei sentimenti morali.

Metafora: per dire che il mercato si muove senza che ci se ne accorga.


Nel primo passaggio la mando invisibile è un meccanismo impersonale mentre nel secondo passaggio e nel
testo “La Benevolenza” viene espresso l’egoismo che muove i sentimenti umani.

L’Adam Smith’s problem

Venne sollevato dagli economisti della Scuola Tedesca, i quali denunciarono la presenza di una
contraddizione di fondo tra l’etica che Smith espone nel saggio di filosofia morale e quella economica.

Il problema che scaturisce è l’interpretazione del self-love che può assumere diversi significati in base alla
traduzione. Gli esseri umani dice Smith tramite la simpatica, si mettono in contatto gli uno con gli altri
esponendosi al giudizio degli altri.

Smith ci parla di Spettatore Imparziale, una persona né troppo vicina né troppo lontana che rispecchia il
terzo tipo di Self- love ossa l’agire dell’uomo come degno rispetto agli altri, egli dice (all’interno della
Benevolezza9 “ovvero di essere un naturale ed appropriato oggetto di amore”.

Per Smith essere degni di questa ammirazione vuol dire appartenere alla società, per fare ciò bisogna
mettersi in relazione con gli altri.

Il primo desiderio di Smith lo porta a desiderare di sembrare fatto per la società; il secondo era necessario
per renderlo ansioso di esserlo davvero. Quindi la società per Smith è fatta di persone che vengono
alimentate da questo desiderio, l’uomo per Smith è tendenzialmente sociale, rifiuta la visione di Hobbes
che l’uomo è un uomo di natura e non sociale.

Il governo è un buon governo, non è per natura cattivo.

L’ordine in una società per Adam Smith è l’impiego di ogni singolo individuo di attuare uno sforzo continuo.

La risoluzione all’Adam Smith problem è che l’autore abbia scritto le sue opere successivamente ad aver
conosciuto i Fisiocratici.

Smith divide la società in vari stadi fino ad arrivare al terzo nel quale la società si sviluppa e nasce il
concetto di “sovrappiù”. Inoltre egli considera il lavoro come essenza stessa del benessere pubblico.

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