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Punti salienti

della Guida CEI 81-8


Scelta ed installazione
degli SPD negli impianti BT

La presente documentazione é da integrare www.carpaneto.it


con la guida CEI 81-8
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UNA GUIDA NECESSARIA PER INSTALLARE GLI SPD SUGLI IMPIANTI BT.

• La Norma CEI 81-4 indica:


• Quando serve un SPD (valutazione del rischio).
• I valori dei fattori di riduzione relativi agli SPD.

• La Norma CEI 81-4 NON indica:


• Come dimensionare un SPD.
• Quanti SPD servono.
• Dove e come devono essere installati gli SPD.
• Quando e come gli SPD devono essere coordinati.

LA GUIDA CEI 81-8 É COMPLEMENTARE ALLA NORMA CEI 81- 4

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01
RISCHIO CONSIDERATO R - RISCHIO TOLLERABILE Ra

RISCHIO CONSIDERATO RISCHIO TOLLERABILE (Ra)


Perdita di vite umane (1) R1 10-5
Perdita di servizi pubblici
essenziali (2) R2 10-3
Perdita di patrimonio
culturale insostituibile (3) R3 10-3

Perdita economica R4 Valore da concordare


col committente
(1) Numero di morti all’anno sul numero totale di persone esposte al rischio.
(2) Prodotto del numero di utenti non serviti per la durata annua
del disservizio sul totale utenti serviti all’anno.
(3) Valore dei beni perduti sul valore totale dei beni esposti.
PER CIASCUN RISCHIO POSSONO CONCORRERE
PIÚ COMPONENTI DI RISCHIO
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02
COMPONENTI DI RISCHIO
I fulmini intercettati direttamente dalla struttura possono generare:

• Tensioni di contatto e passo all’esterno della struttura:


COMPONENTE H(1)
• Incendi all’interno della struttura:
COMPONENTE A

• Sovratensioni sugli impianti interni ed esterni:


COMPONENTE D(2)

(1) Questa componente non apporta alcun contributo al fenomeno delle sovratensioni.
(2) Questa componente é composta da due parti:
• una dovuta all’accoppiamento resistivo (fulminazione diretta)
• l’altra dovuta all’accoppiamento induttivo
(campo magnetico generato da una fulminazione)

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03
COMPONENTI DI RISCHIO

• Incendi all’interno della struttura per


fulminazione diretta della linea elettrica:
COMPONENTE C

• Sovratensioni sugli impianti interni per


fulminazione indiretta della linea elettrica:
COMPONENTE G

• Sovratensioni sugli impianti interni per


fulminazioni a terra in prossimità della struttura:
COMPONENTE M
LA RIDUZIONE DEI VALORI DELLE COMPONENTI A, D, C, G, e M
POSSONO ESSERE OTTENUTE ADOTTANDO IN MODO
APPROPRIATO I LIMITATORI DI SOVRATENSIONE (SPD).

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04
SPD = SURGE PROTECTIVE DEVICE

LIMITATORE DI SOVRATENSIONE (SPD)


Definizione:
Dispositivo da utilizzare per limitare le sovratensioni
transitorie e evitar e le corr enti impulsive.
Esso contiene almeno un componente non lineare.
(Varistore, Spinterometro in aria, o gas, zenner)

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05
DEFINIZIONI E CARATTERISTICHE DEGLI SPD

Corrente ad impulso (Iimp)

Corrente nominale di scarica (In)

Corrente presunta di scarica (Ipres)

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06
LE FORME D’ONDA

Forme d’onda 10/350 e 8/20


Iimp Classe I (sec. IEC); Classe B (sec. VDE)
100%
Forma d’onda della
fulminazione diretta
50%
50%

0 t µs
0 500 1000 1500 2000
10 350
µs µs

In Classe II/III (sec. IEC); Classe C/D (sec. VDE)


100%

50% * 50%
Forma d’onda della
10% fulminazione indiretta
0
0 8 µs 20 µs
t µs

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07
DEFINIZIONE E CARATTERISTICHE DEGLI SPD

Tensione massima continuativa (Uc):


Massimo valore della tensione efficace o continua che può essere
applicata normalmente all’SPD.
Questa tensione è superiore alla tensione nominale (Uo) del sistema.
Livello di Protezione (Up):
Parametro che caratterizza il comportamento dell’SPD nel limitare la
tensione tra i suoi terminali.
Livello di protezione effettivo (Uprot) e distanza di protezione (d)
d Uprot = Up + U1 + U’1 = Livello di protezione
In /Iimp • """" dell’ SPD (Up) + caduta induttiva dei
""""

L1 L
U1 conduttori di collegamento (U1 +U’1).
SPD
Up Uprot A d = Distanza misurata lungo il circuito entro
cui un SPD riesce a proteggere un’appa-
"""""

L’1
U’1 recchiatura. La distanza può variare
EBB • da 10 m. a 45 m. a seconda delle carat-
teristiche della linea (v. CEI 81-8 cap. 8.2).

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08
DEFINIZIONE E CARATTERISTICHE DEGLI SPD

Tensione a vuoto (U0c)

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09
SPD ALL’ORIGINE: COMPONENTI - CLASSI - VERIFICHE
RIDUZIONE DELLA CLASSE
COMPONENTE (k5) VERIFICHE
SPD
Protezione
scariche
pericolose { A
C
I
I
Iimp ≥ Ics o ≥ Icond
Iimp ≥ 10 kA (10/350)

{ D (*) I Iimp ≥ Ics o ≥ Icond;


Protezione
(parte resistiva) Uprot < 0,9 x Utenuta; d (distanza di protezione)(**)

}
contro le
Iimp ≥ 10 kA (10/350) Uprot < 0,9 x Utenuta;
sovratensioni
I se Nc+Nd>0,1
G
II se Nc+Nd<0,1 In ≥ 10 kA (8/20) d (distanza prot.) (**)
Nc = Frequenza fulmine diretta della linea Nd = Frequenza fulmine diretta della struttura
(*) La componente D é costituita da due parti:
Accoppiamento resistivo = frazione della corrente che entra sulla linea.
Accoppiamento induttivo = ef fetto indotto del campo magnetico.

}
(**) Uprot < 0,9 x Utenuta d = 10 m. x cavo con o senza schermo e PE con L/N d x 2 se Uprot < 0,8 x Utenuta
}
d = 15 m. x cavo non schermato e PE separato d x 3 se Uprot < 0,7 x Utenuta
NOTA: Se le condizioni stabilite per le componenti D e G non sono soddisfatte occorre installare
un 2° SPD (classe II) sul quadro intermedio o all’origine, coordinandolo con il 1° SPD e verificando
che Uprot < 0,9 x Utenuta. L’installazione del 2° SPD riduce anche la componente D induttiva e M (k3).

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10
SPD NEI QUADRI INTERMEDI E/O VICINO ALLE APPARECCHIATURE INTERNE
L’installazione di SPD vicino alle apparecchiature e/o nei quadri intermedi è necessaria quando
si vuole ridurre le componenti di rischio D (parte induttiva) e M oppure quando l’installazione di un SPD
all’origine dell’impianto che riduce la componente D (parte resistiva) e G, non è sufficiente a proteggere
tutto l’impianto ivi compresi i quadri intermedi e le apparecchiature ad esso collegate.
É necessario installare un secondo SPD a valle del primo per ridurre le componenti D,M,G e A.

RIDUZIONE DELLA QUANDO CLASSI, CARATTERISTICHE


COMPONENTE (k3) COORDINAMENTO SPD
a) D (parte induttiva) e M (k3) a) ...la norma CEI 81-4 ne suggerisce •Classe II oppure III.
la loro riduzione; installare gli SPD •In ≥ 5 kA (8/20)
b) D (parte resistiva) e G (1) entro 10 m. dall’apparecchiatura. e Uoc dell’SPD di classe III
b) ...gli SPD installati all’origine ≥ 10 kV.
non soddisfano la “U prot ” e “d” •Coordinare gli SPD installati
dell’apparecchiatura interna. in ingresso con gli SPD
dei quadri intermedi.
A (K1) •In strutture con LPS esterno, •Classe I.
il percorso dell’impianto BT e/o •Iimp ≥ corrente nella calata
del PE associato ha una distanza (CEI 81-1 App.E).
inferiore alla distanza di sicurezza •Coordinanamento con SPD
“s” richiesta dalla norma CEI 81-1. a monte non necessario.
(1) Il fattore di riduzione K3 di queste componenti é = 1. Gli SPD installati nel quadro
intermedio consentono all’SPD installato all’origine di proteggere l’impianto
con fattore di riduzione K5.
(2) Uprot ≤ 0,8 x Utenuta d = 20m (PE con L/N); d = 30 m (PE separato)
Uprot ≤ 0,7 x Utenuta d = 30m (PE con L/N); d = 45 m (PE separato)

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11
EQUAZIONI DELLA GUIDA CEI 81-8
Fattori di riduzione K3 - K5
Arrivo linea: K5
Appar. interne: K3 }K 5 = K3 = 0,01
Corrente impulsiva Iimp (10/350) e corrente nominale In degli SPD
Iimp = [kA] (10/350) ; In = [kA] (8/20)
Icond = corrente che fluisce in un cavo non schermato
IF
Icond = ; m=n° conduttori attivi; Icond ≤ Iimp dell’ SPD scelto di classe I
m
IF = Ripartizione della corrente di fulmine sui servizi
ZxI
IF = (kA) dove
n1 x Z + Z1
I = Corrente di picco: 200 kA
n1 = Numero dei servizi entranti
Z
Z1 = Resitenza di terra equivalente dei servizi norma CEI 81-1 }
= Resistenza di terra equivalente del dispersore valori riportati nella

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12
EQUAZIONI DELLA GUIDA CEI 81-8

Valori delle resistenze di terra equivalenti Z e Z1 in funzione


della resistività del terreno

(*) Oppure alla RT sec. norma CEI 64 - 8

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13
EQUAZIONI DELLA GUIDA CEI 81-8

Livello di protezione effettivo: Uprot


SPD a limitazione
Uprot = Up + (L1 + L’1)x1 (kV) dove:
Up = Livello di protezione SPD. (kV) (*)
L1 + L’1 = Induttanza dei collegamenti dell’SPD espresso in µH. (**)
1 = Valore della pendenza (kA/µs), del fronte della corrente che
attraversa l’SPD.
(*) Il livello Up deve essere scelto con un valore di In = 10kA (8/20)
per gli SPD all’origine e 5kA (8/20) per gli SPD nei quadri intermedi.
(**) In assenza di informazioni per il calcolo si può assumere una
tensione di 1kV/m:lunghezza collegamenti L 1 + L’ 1 = 1m.
SPD ad innesco
Per gli SPD ad innesco, va scelto il valore maggiore tra
Uprot = Up oppure Uprot = (L1+L’1) x1

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15
EQUAZIONI DELLA GUIDA CEI 81-8

Livello di tenuta dell’isolamento: Utenuta

Utenuta = Valore di tenuta all’isolamento della apparecchiatura o del


quadro che si deve proteggere con l’SPD.
Nota:
In mancanza di questo valore si può assumere il livello di protezione
stabilito dalla norma IEC 60664-1 indicato sulla guida CEI 81-8.

Uprot (SPD) < 0,9 x Utenuta dove


0,9=coef. di sicurezza

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16
NORMA IEC 60664-1 COORDINAMENTO DEGLI ISOLAMENTI

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17
COORDINAMENTO DEGLI SPD

Gli SPD di classe diversa, installati in un impianto elettrico, interagiscono


tra loro e, se non adeguatamente coordinati, l’SPD di classe inferiore,
il cui livello di protezione è inferiore rispetto al livello di protezione
dell’SPD di classe superiore, è il più sollecitato dal passaggio della corrente.
Il coordinamento si ottiene se l’induttanza di disaccoppiamento della
linea interposta tra i due SPD di classe diversa è sufficiente a fare in
modo che l’SPD di Classe I inneschi prima che l’SPD di Classe II si distrugga.
La guida CEI 81-8 suggerisce di utilizzare il coordinamento proposto
dal costruttore di SPD.

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18
COORDINAMENTO DEGLI SPD

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19
COORDINAMENTO CON INDUTTANZE - SERIE MC + V20 - C

Quando tra un SPD di classe I e un SPD di classe II


il tratto di linea è < a 5 m, occorre collegare, in serie
alla linea, su ogni conduttore, una induttanza di
disaccoppiamento.
L’induttanza deve essere scelta con una corrente
nominale ≥ alla corrente nominale della linea.

MCV 63/3 - NPE - G

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20
COORDINAMENTO SENZA INDUTTANZE - SERIE MCD + V20 - C
Il basso livello di protezione degli SPD spinterometrici di corrente da fulmine della
serie MCD, di classe I, consente l’impiego combinato e già coordinato con gli
SPD di sovratensione serie V20-C, di classe II, senza dover ricorrere né a distanze
minime tra le due classi né tantomeno all’impiego di induttanze per il disaccoppiamento.
Adottando questa soluzione, la funzione ausiliaria del modulo NPE del gruppo
varistori non è necessaria (v. schemi TT eTN-S) e la corrente
nominale del circuito può essere >> di 63A.
IL LIVELLO DI PROTEZIONE RISULTA:
con colleg.to “entra/esci” (In ≤ 80 A): <1,0 kV tra L/L o L/N.
<1,3 kV tra L o N/PE.
con colleg.to “derivazione” (In=nessun limite):
<1,3 kV tra L/L; L/N; L o N/PE.
SISTEMA TT SISTEMA TN-S SISTEMA TN-C-S

F F F
L1 L1 L1
L2 L2 L2
L3 L3 L3
N N PEN
PE

MCD 50-B V20-C/3 MCD 50-B V20-C/3 MCD 50-B V20-C

MCD 125-B/NPE MCD 125-B/NPE


PAS PAS
MCD 50-B MCD 125-B/NPE PAS

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21
LE SOVRATENSIONI TEMPORANEE TOV (Reti 230/400 V)
Le sovratensioni temporanee TOV sono fenomeni transitori relativamente di lunga durata (< 5 sec.) che si manifestano negli impianti.
Le cause principali sono imputabili alle perdite di isolamento delle reti di media, a guasti od a manovre nelle reti BT.
In queste condizioni l’SPD può essere sottoposto anche per alcuni secondi, cioé il tempo necessario alle protezioni magneto
termiche di intervenire, ad una tensione continuativa UC (v. caratteristiche SPD) di circa 400 V - 50 Hz.
La durata del fenomeno, tempo molto lungo per un SPD, determina, quando la scelta è stata fatta con varistori aventi una UC < 400 V,
la distruzione dei varistori stessi. Recentemente, la Norma di prodotto IEC 61643-1 ha stabilito la prova di “guasto alle sovratensioni
temporanee (TOV)”. Questa prova deve assicurare il “fine vita” sicuro dell’SPD senza provocare situazioni pericolose all’impianto elettrico.
Gli SPD della serie V 20-C, equipaggiati con varistori aventi una UC di 280 V - 50 Hz, pur assicurando, in presenza di TOV, il fine vita sicuro,
non sono in grado di impedirne il danneggiamento.
Come evitare la distruzione dell’SPD ed allo stesso tempo proteggere l’impianto elettrico?
La risposta, compatibilmente con i livelli di protezione richiesti, è la seguente:
– Utilizzare SPD con tecnologia spinterometrica della serie MC o MCD.
– Utilizzare SPD con varistori aventi una Uc ≥ 385 V, oppure
– Utilizzare SPD con varistori nella versione NPE.

V 20-C/3-385 V 20-C/4-385 MC 50-B V 20-C/3+NPE

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22
CARATTERISTICHE

SPD art. MC 50-B e MC 125-B/NPE: CLASSE I

Up
kV 4
2,5 MC 125-B/NPE • Versione unipolare:
I imp 50 kA (125 kA vers. NPE)
2 MC 50-B
(10/350)
• Versione 2/3/4 poli:
I imp 100/150/200 kA
1,5 (10/350)
• Spinterometri incapsulati
(senza emissione di ioni)
1
5 10 20 30 50 I imp kA (10/350)
Categoria di isolamento: II (sec. IEC60664-1)=2500V

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23
CARATTERISTICHE

SPD art. MCD 50-B e MCD 125-B/NPE: CLASSE I

Up
kV • Versione unipolare:
2 I imp 50 kA (125 kA vers. NPE)
(10/350)
• Versione 2/3/4 poli:
1,5
I imp 100/150/200 kA
(10/350)
1,3
• Spinterometri incapsulati
(senza emissione di ioni)
1
5 10 20 30 50 I imp kA (10/350)

Categoria di isolamento: I (sec. IEC60664-1)=1500V

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24
CARATTERISTICHE

SPD art. V20-C/4: CLASSE II


Up
kV
2

1,90

1,4

1,20

0,8 In: 20 kA x polo (8/20)


0,5 I max 40 kA 1 polo
0 1 5 (Q.S) 10 (Q.G) 20 (In) 40 (Imax) 75 kA 2 poli (8/20)
(secondo 81-8)
kA (8/20) 110 kA 3 poli
150 kA 4 poli
Categoria di isolamento: II (sec. IEC60664-1)=2500V; I Cat. con 10kA

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25
CARATTERISTICHE

SPD COORDINATI SERIE MCD (CLASSE I) + SERIE V20 - C (CLASSE II)


- Protezione contro le fulminazioni dirette ed indirette.
- Iimp > 100 kA (10/350).
Up
Per Sistemi TT o TN - S utilizzare: kV
- N° 3 Art. MCD 50-B
- N° 1 Art. MCD 125-B/NPE 4
- N° 1 Art. V20-C/3
Funzioni preassemblate:
2
- Art. MCD 3 + NPE/3V —> IP 20
- Art. MCD 3 + NPE/3V - SG —> IP 65
Per Sistemi TN-C-S utilizzare: 1,3
- N° 3 Art. MCD 50-B 1
- N° 1 Art. V20-C/3
Funzioni preassemblate:
0 25 50 75 100 kA (10/350)
- Art. MCD 3/3V —> IP 20
- Art. MCD 3 /3V - SG —> IP 65 Categoria di isolamento: I (sec. IEC60664-1) = 1500 V

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26
CARATTERISTICHE SERIE VF: CLASSE III

Articoli VF24 VF48 VF60 VF110 VF230


Caratteristiche /AC /AC /AC /AC /20
Tensione nominale 24 V˜ 48 V˜ 60 V˜ 110 V˜ 230 V˜
Tensione max.
34 V˜ 60 V˜ 80 V˜ 150 V˜ 250 V˜
di esercizio U˜max.
Corrente nominale linea 16 A 20 A
Corrente presunta
700 A 2000 A 2500 A
di scarica (I pres) per filo
Impulso combinato Uoc 1,5 kV 4 kV 5 kV
(L o N/PE; L/N;
L/L; L+N/PE) 3 kV 8 kV 10 kV
Tempo di intervento tA ≤25 ns
Livello di protezione Up
con I pres (LL/oL ;NL/+PNE/; PLE/)N ; ≤160 V ≤220 V ≤360 V ≤530 V ≤1200 V
Categ. di isolamento:
I (sec. IEC 60664-1) Utenuta 330 V 500 V 800 V 1500 V

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27
CONDIZIONI DI GUASTO DEGLI SPD - PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI

Gli SPD installati all’origine dell’impianto, nei quadri di distribuzione secondaria e sulle utenze
terminali, devono essere scelti e collegati correttamente.
Una corretta installazione deve soprattutto assicurare, in caso di guasto dell’SPD, la protezione
contro i contatti indiretti (Norma CEI 64-8/4) e, se possibile, evitare che la protezione intervenga
durante il passaggio della corrente di fulmine.
Gli SPD possono essere installati senza ulteriori protezioni integrative se soddisfano entrambe le
seguenti condizioni:
Serie MC(D) Serie V 20-C
A) È presente una protezione all’origine con una corrente nominale: ≤ 500A (*) ≤ 125A (*)
B) Nel punto d’installazione degli SPD la Icc è: ≤ 17,6 kA eff ≤ 25 kA eff

Se una o entrambe le condizioni non sono soddisfatte, occorre installare gli SPD con fusibili integrativi
di protezione con taratura non superiore a quanto indicato, coordinati con i valori di impedenza
dell’anello di guasto per un intervento rapido; per i sistemi TT l’impedenza va misurata tra fase e
neutro. In tal modo, la Icc risulterà > di 100 kA.
L’installazione di SPD nei quadri secondari segue le stesse regole sopraindicate.

(*) Valori riferiti a fusibili tipo gG all’origine; il fusibile da 500A gG non interviene con una Iimp per polo di 50 kA (10/350),
mentre un fusibile da 160 A gG non interviene con una Iimp per polo di 20 kA (10/350); il fusibile da 125 A gG non interviene
con una In per polo di 20 kA (8/20).
In alternativa al fusibile si possono utilizzare interruttori automatici con caratteristiche equivalenti di limitazione di energia.

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28
SISTEMI DI DISTRIBUZIONE ED INSTALLAZIONE

Sistema TN-C-S

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29
SISTEMI DI DISTRIBUZIONE ED INSTALLAZIONE

Sistema TN-S

Nei sistemi TN-S è necessario proteggere


anche il neutro. Nei sistemi TN è
normalmente necessario installare dei
fusibili di protezione sulla derivazione
dell’SPD. Ciò è auspicabile anche per una
migliore selettività delle protezioni.
Non è strettamente necessario il fusibile
se le Icc sono inferiori alle correnti
susseguenti soppor tate dall’SPD.

(*) In alternativa é possibile utilizzare la versione


costituita da N° 3 SPD di classe I o II + modulo
NPE. Per il collegamento, utilizzare lo schema
rappresentato nel capitolo “Sistema TT”:
collegamento a monte dell’interruttore
differenziale.

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30
SISTEMI DI DISTRIBUZIONE ED INSTALLAZIONE

Sistema TT: Collegamento a valle dell’interruttore differenziale

I° caso:
Collegamento a valle dell’interruttore
magnetotermico differenziale di tipo S
oppure regolabile nella Id e nel tempo di
intervento; in questo caso il dan-
neggiamento dell’SPD potrà far e
intervenire l’interruttore differenziale.
Nel funzionamento ordinario gli impulsi di
sovratensione potranno attraversare il dif-
ferenziale senza che questo intervenga.
(*) La guida CEI 81-8 consente di installare a monte dell’ Id. SPD di classe I nella versione NPE.
In questo caso devono essere previste idonee protezioni: fusibili o interruttori automatici
(vedere schema seguente).

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31
SISTEMI DI DISTRIBUZIONE ED INSTALLAZIONE

Sistema TT: Collegamento a monte dell’interruttore differenziale

II° caso:
Collegamento a valle dell’interruttore
magnetotermico ed a monte dell’interruttore
differenziale generale; in questo caso un
danneggiamento dell’SPD si traduce in un corto
circuito tra fase e neutro senza trasferire
tensioni pericolose al conduttore di terra per la
presenza del sistema spinterometrico NPE verrà
attivata la protezione del magnetotermico
generale oppure il fusibile di protezione.

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32
SEZIONE E COLLEGAMENTI

Istruzioni
REGOLA GENERALE: l’SPD deve essere installato il più vicino possibile all’impianto da proteggere.
LUNGHEZZA COLLEGAMENTI: i collegamenti devono essere più corti possibili.
La lunghezza ideale, per ridurre gli aumenti di tensione causata dalle induttanze dei cavi,
é di 0,5 m. per lato (v.fig. “collegamento in derivazione”).
Con lunghezze > di 0,5 m. adottare il collegamento a “V”, distanziando i cavi di ingresso/uscite
il più possibile (v. fig. “collegamento a V”).
SEZIONE CAVI: vedere sezioni riportate in tabella.
Nota: il conduttore neutro, soprattutto quando é collegato al modulo NPE, é percorso da
una corrente di fulmine superiore alle correnti delle singole fasi.
In questo caso la sezione suggerita é di 16 mm2 per gli SPD di classe I e di 6 mm2 per gli
SPD di classe II.
SEZIONE COLLEGAMENTI

Tabella dei conduttori di fase e PE COLLEGAMENTO IN DERIVAZIONE COLLEGAMENTO A “V” (Entra / Esci)

Classe Sezione Sezione


SPD suggerita dal minima
costruttore richiesta ≤ 0,5 m
(mm2 rame) dalla Norma
(mm2 rame)
Nodo equipotenziale
I 16 6 dei PE

II 6 4 ≤ 0,5 m

III 1,5 1,5 Nodo equipotenziale Nodo equipotenziale


+ SPD per segnali di terra di terra

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33
CERTIFICAZIONI

Dichiarazione di conformità
È utile ricordare che l’installazione di SPD all’interno dei
quadri elettrici esistenti o di nuova realizzazione di tipo
ANS ed AS, non modificano né l’immagine termica né
il livello di corto circuito alle sbarre, per cui non è
necessario produrre certificazioni nuove sul quadro,
mentre è necessario produrre la dichiarazione di conformità
da parte dell’installatore che ha eseguito il montaggio
(Norma CEI 17-70. Guida all’applicazione della Norma
dei quadri a bassa tensione Allegato B).

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STRUTTURE NON VERIFICATE SECONDO LA NORMA CEI 81-4

Scelta tra la classe I e II all’origine (QG o QDP)


SPD di Classe I (sec. IEC) Classe B (sec. VDE)

kW Trasformatore
kW
INT INT

I (* )
l
LPS esterno l>150 m= SPD classe II ( )
Linea Aerea l<150 m= SPD classe I *

SPD di Classe II (sec. IEC) Classe I (sec. VDE)

kW
INT II

IP20: Art.MCD3+NPE/3V......
IP65: Art.MCD3+NPE/3V - G
Protezione contro fulminazioni dirette
ed indirette da 100 kA (10/350)
Struttura senza LPS esterno e linea interrata Up < 1,3 Kv.
Distanza di protezione 40 m.

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STRUTTURE NON VERIFICATE SECONDO LA NORMA CEI 81-4

SPD di classe II sui quadri di distribuzione secondaria (QDS)


– L’installazione di un SPD all’origine dell’impianto BT può non essere sufficiente a proteggere tutto l’impianto e le
apparecchaiture ad esso collegate.
– È quindi necessario installare uno o più SPD di classe II,(Es.art. V20-C/3+NPE), a valle del primo, nei casi seguenti:
• La distanza d è ≥ 20 m.

QG / QDP QDS1 QDS2 QDS3


1° SPD 2° SPD 3° SPD
di classe I o II di classe II di classe II

d ≥ 20 m
• La Uprot. dell’SPD all’origine è > a 0,9 x Utenuta della apparecchiatura interna.

QG / QDP QDS
Utenuta 6 Kv Utenuta 2,5 Kv
1° SPD di classe I o II 2° SPD di classe II
Uprot < 2,5 Kv Uprot < 0,9 x Utenuta

SPD di classe III sulle apparecchiature terminali (utenze)


• Installare SPD di classe III quando l’ultimo SPD è installato ad una distanza ≥ a 20 m
e la Uprot calcolata con In = 5 kA (8/20) è ≥ a 0,9 x Utenuta

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36
PRINCIPALI SEDI DEL GRUPPO

Carpaneto & C. S.p.A. - Sede di Rivoli - Cascine Vica (TO)

Sati Italia S.p.A. - Sede di Siziano (PV)

FILIALE DI PADOVA FILIALE DI NAPOLI


ORGANIZZAZIONE COMMERCIALE

AGENZIE SENZA DEPOSITO:


LIGURIA
A. Roccatagliata
Via dei Narcisi, 15 - 16100 GENOVA
Tel. - Fax +39.010.39.95.511
PRODOTTI & SERVIZI PER IL MONDO ELETTRICO e-mail:carpaneto.ge@carpaneto.it
sati.ge@sati.it
FRIULI VENEZIA GIULIA
E. Vaccher
Località Pradis, 6
33078 SAN VITO AL TAGLIAMENTO (PN)
Tel. +39.0434.87.78.31 - Fax +39.0434.87.55.36
e-mail: carpaneto.pn@carpaneto.it
sati.pn@sati.it
Via Ferrero, 10 - 10090 RIVOLI - CASCINE VICA (TO) Via Monviso, 5 - 27010 SIZIANO (PV)
Tel. +39.011.95.90.111 Tel. +39.0382.678.311 EMILIA ROMAGNA
GAME S.r.l.
Fax Commerciale +39.011.95.90.200 Fax Commerciale +39.0382.678.312 Via De Giovanni, 26 - 40129 BOLOGNA
Fax Amministrativo +39.011.95.90.230 Fax Amministrativo +39.0382.678.313 Tel. +39.051.35.60.92 - Fax +39.051.35.67.20
Fax Divisione Telegestione +39.011.95.90.115 info.sati@sati.it e-mail: carpaneto.bo@carpaneto.it
Fax Divisione Saldatura +39.011.95.90.250 sati.bo@sati.it
www.sati.it
info.carpaneto@carpaneto.it TOSCANA e UMBRIA
D.I.E.C.I. S.r.l.
www.carpaneto.it Via G. Amendola, 23/E
50058 Loc. COLLI ALTI - SIGNA (FI)
Tel. +39.055.87.60.33 - +39.055.87.60.34
Fax +39.055.87.34.927
e-mail: carpaneto.fi@carpaneto.it
sati.fi@sati.it
MARCHE
B.F.M. S.a.s. di F. Ferroni e M. Monina & C.
Via delle Palombare, 72 - 60131 ANCONA
Tel. +39.071.28.02.710 - Fax +39.071.28.02.022
e-mail: carpaneto.an@carpaneto.it
sati.an@sati.it

Filiale di PADOVA LAZIO


G.R.P. di Maurizio e Stefano Piva S.n.c.
P.zza Prati degli Strozzi, 32 - 00195 ROMA
Viale dell’Industria, 84 - 35129 PADOVA Tel. +39.06.37.23.713 - +39.06.37.25.097
Tel. +39.049.80.89.120 Tel. +39.06.37.01.080
Fax +39.049.80.89.165 - +39.049.80.89.170 Fax +39.06.37.23.078
e-mail: carpaneto.rm@carpaneto.it
info.satipd@sati.it sati.rm@sati.it
ABRUZZO e MOLISE
V. Di Federico
Strada Pandolfi, 47/1 - 65125 PESCARA
Tel. +39.085.41.35.60 - +39.085.41.71.474
Fax +39.085.41.55.413
e-mail: carpaneto.pe@carpaneto.it
sati.pe@sati.it
PUGLIA e PROVINCIA di MATERA
DUE A.V. S.r.l.
Via Salvatore Matarrese, 2/G - 70124 BARI
Tel. +39.080.50.46.806 - +39.080.50.96.378
Fax +39.080.50.46.808
e-mail: carpaneto.ba@carpaneto.it
sati.ba@sati.it
CALABRIA
A.R.E.L. di L. S. Brasile
Via Dei Mille (Palazzo Pegna)
88046 LAMEZIA TERME (CZ)
Tel. +39.0968.27.156 - Fax +39.0968.27.156
Filiale di NAPOLI e-mail: carpaneto.cz@carpaneto.it
sati.cz@sati.it

Via Castagna - 80026 CASORIA (NA) SICILIA ORIENTALE


Tel. +39.081.75.83.322 - +39.081.75.83.396 B. Pizzone & C. S.n.c.
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Fax +39.081.75.83.364 Tel. +39.095.47.69.63 - Fax +39.095.47.63.07
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Mod. 9130050 / 2.000 / 01 2003 - M.A.P.I. CONTROL

sati.ct@sati.it
SICILIA OCCIDENTALE
B. Ferrari
Vallone Di Falco, A/2 - 90015 CEFALÙ (PA)
Tel. +39.0921.42.38.23 - Fax +39.0921.42.38.23
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SARDEGNA
F.lli Saba & C. S.a.s.
Via Cavaro, 20/22 - 09131 CAGLIARI
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