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INDICE
1. Introduzione pag. x
2. Progettazione e realizzazione di un impianto elettrico utilizzatore pag. x
3. Schemi di distribuzione dell’energia pag. x
4. Protezione contro le sovracorrenti pag. x
5. Protezioni contro le sovratensioni pag. x
6. Protezione contro il fulmine pag. xx
7. Protezioni contro i contatti diretti e indiretti pag. xx
8. Protezione contro le esplosioni pag. xx
9. Protezione contro l’incendio pag. xx
10. Classificazione dei luoghi di installazione e gradi di protezione pag. xx
11. Cabine elettriche MT/BT pag. xx
12. Trasformatori MT/BT pag. xx
13. Dispositivi di protezione pag. xx
14. Cavi per energia BT pag. xx
15. Condensatori e sistemi di rifasa mento pag. xx
16. Componenti e impianti FV pag. xx
17. Apparecchi e impianti di illuminazione pag. xx
18. Sistemi statici di continuità pag. xx
19. Impianto di terra pag. xx
20. Building automation e domotica pag. xx
21. Impianti d’antenna pag. xx
22. Cablaggio strutturato pag. xx
23. Impianti allarme e intrusione pag. xx
APPENDICI
CAPITOLO 14
CAVI PER ENERGIA A BASSA TENSIONE
4 capitolo 14
I cavi a loro volta possono essere classificati sulla base del tipo di impiego
per il quale sono previsti in cavi per energia e cavi per la trasmissione dei
segnali.
Per ogni tipo di conduttore eistono delle norme ben specifiche costruttive
e di prova.
Il comitato tecnico del CEI che si occupa dei cavi a BT è il comitato 20 Cavi
per energia.
Tabella 1 – Principali norme CEI in tema di cavi per energia a bassa tensione.
Cavi per energia a bassa tensione 5
La Norma contiene, nelle sue varie Parti, le prescrizioni per i materiali iso-
lanti, di guaina e di rivestimento usati per i cavi di energia a bassa ten-
sione armonizzati, precedentemente contenute nell’HD 21 e nell’HD 22.
L’Allegato A fornisce un confronto tra la collocazione originale di ciascun
materiale e quella in questa serie di Norme EN.
L’Allegato B fornisce le caratteristiche tecniche e requisiti di prova delle
mescole per isolanti e guaine per cavi energia e segnalamento, specificate
dalla normativa italiana.
La serie di Norme CEI EN 50363 sostituisce la CEI 20-11:2000-10.
La Norma CEI 20-22 descrive le modalità di prova atte a verificare l’attitudi-
ne di un determinato tipo di cavo a contenere, per le varie tipologie d’instal-
lazione a fascio, la propagazione del fuoco in caso di incendio. I cavi che
sono in grado di superare le prove descritte nelle Parti 2 e 3 della Norma,
sono particolarmente adatti ad essere impiegati negli impianti elettrici in
cui, per particolari ragioni impiantistiche od ambientali, occorra contenere
al massimo il pericolo di propagazione di un eventuale incendio.
Le prove di cui alle Parti 4 e 5 della Norma CEI 20-22, definiscono i metodi
Cavi per energia a bassa tensione 7
La Norma CEI 20-38 specifica i requisiti costruttivi e di prova dei cavi isolati
con materiale elastomerico e rivestiti da una guaina di materiale termopla-
stico oppure di elastomero sintetico.
La Guida CEI 20-40 fornisce indicazioni riguardo l’utilizzo dei cavi di bassa
tensione sulla base delle condizioni di installazione (sollecitazioni mecca-
niche, ambientali e di posa) di questi cavi.
Norma armonizzata H
Tipo nazionale N
A
Tensione nominale Uo/U (2)
300/300 V 03(a)
300/500 V 05(b)
450/750 V 07(c)
600/1000 V 1(d)
10 capitolo 14
Materiale dell’isolante
Gomma siliconica S
Etilene-vinilaceto G
PVC V
Policloroprene N
Treccia tessile T
B
Particolarità costruttive (eventuale)
Tipi di conduttore
A filo unico U
A corda rigida R
A corda flessibilissima H
Tinsel Y
Numero di anime ...
Conduttore di protezione
Note:
(1) Il conduttore di protezione nei cavi armonizzati deve avere sempre la stessa
sezione dei conduttori principali.
(a) 1,5
(b) 2
(c) 3
(d) 4
A(1) Alluminio
E Guaina in polietilene
G Guaina in gomma
A Guaina di alluminio
P Guaina di piombo
Q Guaina di rame
Note:
L’IMQ3 su richiesta dei costruttori verifica la conformità dei cavi prodotti alle 3.
L’IMQ è l’Istituto Italiano
prescrizioni delle norme CEI e delle tabelle UNEL, nonché le caratteristiche
per il Marchio di Qualità.
tecniche e che la produzione si mantenga conforme nel tempo.
L’esito positivo di questi controlli consente l’apposizione sui cavi del con-
trassegno IMQ che è costituito da:
• un filo bianco inglobato nel cavo, con stampate le lettere MIQ dell’alfa-
beto morse (--**--*-) precedute e seguite da due tacche verdi e rosse
che con il bianco del filo indicano i colori nazionali;
• un contrassegno posto sulla testata del cavo o da una stampigliatura
sull’isolante con sigla IMQ.
Per i cavi armonizzati può anche essere usato il contrassegno HAR, co-
stituito da un filo incluso nel cavo che riporta in successione i colori nero-
rosso-giallo oppure da una stampigliatura sull’isolante o sulla guaina come
mostrato nella Figura 2.
14.1.2.1.1. Tipologie
I cavi la cui reazione al fuoco non consiste soltanto nella resistenza alla
propagazione, ma che, limitando soltanto a CO e CO2 l’emissione di gas,
ed evitando lo sviluppo di fumi opachi, danno un contributo importante alla
riduzione del livello di rischio di persone e cose in caso di incendio posso- 6.
La mancanza di visibilità
no essere definiti a sicurezza attiva. è considerata la principa-
L’assenza di fumi opachi è da ritenersi la caratteristica di maggior rilievo di le causa di perdita di vite
questa tecnologia, il cui sviluppo ha avuto inizio in tempi relativamente più umane nelle statistiche de-
gli incendi, non solo delle
recenti rispetto al precedente tipo di cavi, sulla spinta dell’esigenza, mani- metropolitane, ma anche
festata dai gestori di metropolitane, di mantenere, in caso di incendio, un degli edifici pubblici e dei
locali di pubblico spetta-
livello di visibilità sufficiente all’interno delle gallerie, in modo da consentire colo.
il raggiungimento delle vie di scampo6.
la combustione completa delle stesse), evitando inoltre, nel modo più as- 7.
I maggiori danni durante gli
soluto, l’impiego di componenti contenenti alogeni. incendi parziali non sono
In tal modo la sicurezza delle persone viene garantita e l’assenza di so- causati dal calore, bensì
stanze corrosive nei fumi di combustione impedisce che, per tale causa, dalla corrosività dei fumi
che, diffondendosi anche
vengano procurati danni anche alle cose7. nei locali non interessati
Il controllo del grado di opacità dei fumi e del contenuto di sostanze tos- dal fuoco, vengono in con-
tatto con le cose in essi
siche e corrosive dei gas emessi durante la combustione viene effettuato contenute.
mediante i metodi di prova previsti dalla Norma CEI 20-37 e precisamente:
• la quantità di sostanze corrosive contenuta nei gas di combustione,
espressa in percentuale di HCl, viene misurata secondo il metodo
descritto nella parte 1a della Norma;
• la quantità di sostanze tossiche (incluse le corrosive) contenuta nei
gas di combustione, espressa come media pesata di tutti i compo-
nenti tossici (essendo pesi le concentrazioni degli stessi componenti
ritenute letali per l’uomo dopo un’esposizione di mezz’ora) viene mi-
surata secondo il metodo descritto nella parte 2a della Norma;
• l’opacità dei fumi, espressa in termini di densità ottica misurata su
una distanza di riferimento pari a 3 m in atmosfera uniformemente
offuscata, viene misurata con uno dei due metodi descritti nella parte
3a della Norma.
14.1.2.2.1. Tipologie
14.1.2.3.1. Tipologie
• cavi flessibili uni o multipolari per energia, per posa mobile, tensione
nominale 0,6/1 kV, con conduttore a corda flessibile, nastro in vetro mi-
cato, isolamento in gomma EPR qualità G10, guaina in mescola (ela-
stomerica) poliolefinica speciale tipo M2 e riempitivo di tipo congruen-
te con i materiali di isolamento e guaina; sigla FG10M2 (unipolari) o
FG10OM2 (multipolari);
• cavi uni o multipolari per energia, per posa fissa, tensione nominale
0,6/1 kV, con conduttore a filo unico o corda rigida o flessibile, nastro
in vetro micato, isolamento in gomma EPR qualità G10, guaina in me-
scola (termoplastica) poliolefinica speciale tipo M1 e riempitivo di tipo
congruente con i materiali di isolamento e guaina; sigla U/R/FG10M1
(unipolari) o U/R/FG10OM1 (multipolari);
• cavi flessibili uni o multipolari per energia, tensione nominale 0,6/1
kV, con conduttore a filo unico o corda rigida o flessibile, isolamento
in gomma siliconica qualità E12 (G4), treccia chiusa di vetro trattato,
guaina in mescola poliolefinica speciale tipo M2 e riempitivo di tipo
congruente con i materiali di isolamento e guaina; sigla U/R/FG4T2M2
(unipolari) o U/R/FG4T2OM2 (multipolari).
20 capitolo 14
La progettazione del percorso delle linee deve tenere conto per lo smalti- 12.
mento del calore sia delle fonti di calore che eventualmente si incontrano Se lungo il percorso, per
esigenze di protezione, il
lungo il tracciato sia delle condizioni di posa. Notevole influenza sulla conduttore passa attraver-
dissipazione del calore ha la disposizione dei conduttori: ad esempio la so una tubazione il valore
calcolato di portata va ri-
dissipazione di due cavi affiancati si riduce di circa il 35% rispetto ad un dotto solo nel caso che il
conduttore isolato, quella di tre cavi a triangolo di oltre il 40%12. tratto sia superiore al me-
tro, come prescritto dalla
Norma 64-8/5.
Nella progettazione del tracciato è opportuno, se possibile, evitare di
passare nelle vicinanze o a contatto di fonti di calore come tubazioni per
il trasporto di liquidi con temperatura elevata come impianti di riscalda-
mento, impianti idrici con acqua calda, parti di impianto che sviluppano 13.
E’ sconsigliabile la posa di
calore come ad esempio i radiatori per il riscaldamento, le lampade ad cavi elettrici nelle immedia-
incandescenza, ecc. te vicinanze di altri impianti
Nel caso ciò non fosse possibile, è corretto proteggere i conduttori con onde evitare che il perso-
nale addetto alla manuten-
schermature adeguate oppure isolare adeguatamente nei confronti delle zione di tali impianti corra
condutture le fonti del disturbo termico oppure prevedere cavi inguainati pericoli di folgorazione o
comunque il danneggia-
in materiali resistenti al calore13. mento del circuito elettrico.
22 capitolo 14
La dissipazione del calore prodotto per effetto Joule è resa difficoltosa dal- 15.
E’ buona norma utilizzare
la presenza di più cavi nella medesima tubazione. Per ovviare a tale incon- materiali di colore chiaro
veniente, oltre che prevedere cavi con guaina di rivestimento di materiale con basso potere di assor-
idoneo, si possono usare schermature aperte che permettono lo smalti- bimento del calore.
Tabella 5 – Portata di corrente di cavi unipolari in aria libera adatti per l’installazione all’esterno.
Sezione (mm2) Portata (A) 17.
1,5 30 La prova di resistenza ai
raggi UV con lampada allo
2,5 41 xenon (Norma CEI 20-91),
4 55 prevede anche un tempo di
pioggia/asciugatura pari a
6 70 18/102 min.
10 98
16 132
25 176
35 218 18.
Per ulteriori informazioni
50 276 circa i fattori di riduzione
70 347 per temperatura ambienti
differenti è possibile fare
95 416 riferimento alla norma IEC
120 488 60364-5-52 Tabella A 52.3.
Cavi per energia a bassa tensione 23
I cavi per la posa interrata devono essere sempre dotati di guaina, protetti
contro lo schiacciamento quando si prevede il passaggio di veicoli e pro-
tetti contro i danni che possono essere provocati durante eventuali scavi
soprattutto quando è previsto l’impiego di mezzi meccanici.
Un montante, sia esso in tubazione metallica, sia esso in PVC di tipo pe-
sante, deve essere protetto con profilati metallici a U; nel secondo caso
la protezione viene effettuata per mezzo di barriere, adeguatamente se-
gnalate con cartelli appesi, costituite da corda o profilato metallici soste-
nuti da pali e da posizionare su entrambi i lati parallelamente ed ad una
altezza leggermente inferiore alla linea elettrica.
Per evitare inconvenienti ai conduttori destinati all’alimentazione di
un’utenza mobile devono sempre essere utilizzati cavi flessibili o flessi-
bilissimi.
La Norma CEI 20-40 fornisce delle indicazioni per quanto riguarda la tor-
sione lungo l’asse longitudinale dei cavi a sezione circolare. Per i cavi
normali sottoposti poco frequentemente a torsione lungo un arco di 360°
in entrambi i sensi, la norma prescrive una distanza minima tra i supporti
di almeno 50 volte il diametro del cavo, mentre nel caso di rotazioni fre-
quenti la distanza andrebbe almeno raddoppiata.
Per i cavi costruiti appositamente per tale scopo le distanze possono
tranquillamente essere dimezzate.
I cavi di sezione diversa da quella circolare non sono adatti a sopportare
sollecitazioni di tipo torsionale.
Nel caso di alimentazione a festoni di paranchi e carrelli vengono utilizzati
cavi flessibilissimi.
In presenza di vibrazioni non devono essere impiegati cavi rigidi, ma an-
che quelli flessibili possono essere soggetti ad alcuni inconvenienti come
per esempio nelle connessioni dove possono aver luogo fenomeni di al-
Cavi per energia a bassa tensione 25
Nei casi in cui sia necessaria l'immersione, anche per brevi collegamenti,
si devono utilizzare cavi con guaina speciale non igroscopica. In questo
caso i cavi con armature nude o fasciati con materiale fibroso vanno evi-
tati, altrimenti devono essere protetti da una guaina isolante.
26 capitolo 14
La Norma CEI 20-40 prescrive che lo sforzo massimo di trazione per i cavi
rigidi non deve superare i 50 N/mm2 e per quelli flessibili i 15 N/mm2.
I raggi di curvatura minimi non devono essere inferiori a:
- 9 DN per i cavi flessibili
- 12 DN per i cavi rigidi
- 14 DN per i cavi schermati
- 16 DN per i cavi sotto guaina per il piombo
- 30 DN per i cavi sotto guaina per l’alluminio
ove DN è il diametro nominale esterno del cavo.
La Tabella 7 riporta i raggi minimi di curvatura dei cavi a posa ultimata
e con temperatura ambiente compresa tra +10 e +30°C. Qualora questi
valori di temperatura non possano essere rispettati occorre consultare il
produttore.
Cavi per energia a bassa tensione 27
Per i fasci di cavi unipolari cordati ad elica il raggio deve essere 1,5 D, 22.
Durante la fase di tiro, spe-
essendo D il diametro del cavo unipolare più grande. cialmente per i cavi di gros-
Per evitare di provocare abrasioni alla guaina durante l’infilaggio dei cavi22, so diametro, è opportuno
fare in modo che la solle-
i condotti non devono presentare all’interno, per quanto possibile, spigoli, citazione termica dovuta
sbavature o risalti nelle giunzioni, così come, durante la posa su mensole, all’attrito sia minima.
deve essere evitato lo strisciamento.
Il percorso delle condutture non deve presentare troppe curve oppure cur-
ve di raggio eccessivamente corto ed anche i tratti rettilinei devono essere
interrotti con pozzetti di accesso e di ispezione.
Tabella 7 – Raggi minimi di curvatura di alcuni tipi di cavi a posa ultimata
e con temperatura ambiente compresa tra +10 e +30°C.
4 DN 6 DN
Flessibile isolato in gomma (CEI 20-19) DN 8 8 < DN 12 12 < DN 20 DN > 20
- Installazione fissa 3 DN 3 DN 4 DN 4 DN
- A movimento libero 5 DN 5 DN 6 DN 6 DN
- Avvolto su tamburo 6 DN 6 DN 6 DN 8 DN
Flessibile isolato in PVC (CEI 20-20) DN 8 8 < DN 12 DN > 12
- Installazione fissa 3 DN 3 DN 4 DN
- A movimento libero 6 DN 6 DN 6 DN
- Avvolto su tamburo 8 DN 8 DN 8 DN
I cavi in PVC devono essere manipolati, durante la fase di posa in opera, ad una temperatura non inferiore a
0°C, che scende fino a -25°C per i cavi con isolante e rivestimento protettivo a base di materiali elastomerici
e guaina a base di polietilene.
Una delle cause più frequenti e più gravi che il surriscaldamento dei cavi
può provocare è l’innesco di un incendio.
I cavi possono essere scelti del tipo non propagante la fiamma secon-
do la Norma CEI 20-35 se installati individualmente o ad un interasse
minimo pari a 250 mm oppure del tipo non propagante l'incendio per in-
stallazione di fasci di cavi; in questo secondo caso, i cavi devono essere
conformi alla Norma CEI 20-22.
28 capitolo 14
Nella posa dei cavi nei locali a rischio d’incendio è opportuno, oltre all’impiego 23.
Nei locali prossimi ai luoghi
di cavi non propaganti l’incendio, prendere alcune precauzioni come, ad esem-
in cui potrebbe svilupparsi
pio, prevedere nella posa in canaletta e su passerella non più di due strati23. l’incendio è consigliabile
E’ anche buona norma non installare cavi sia lungo che attraverso le via prevedere, in fase di pro-
gettazione, un sovradimen-
di fuga per non intralciare l’uscita delle persone. sionamento dei cavi tale
Per evitare che l’incendio possa propagarsi facilmente da un ambiente da ridurre la temperatura
d’esercizio a 55°C per i tipi
all’altro, gli edifici vengono usualmente suddivisi in compartimenti antin-
in PVC, senza rivestimento
cendio per mezzo di sbarramenti costituiti da manufatti o strutture conte- protettivo e a 70°C per i cavi
nenti lana di roccia, sabbia, impasti con materiale incombustibile e, porte isolati in gomma G9, senza
rivestimento protettivo.
metalliche. Con lo stesso scopo devono essere previsti sbarramenti an-
tincendio anche sul percorso dei cavi:
- in corrispondenza dell’attraversamento dei confini di compartimenti
antincendio;
- lungo i tratti verticali e orizzontali del percorso quando le lunghezze
superano rispettivamente 5 e 10 m (se vengono utilizzati cavi non
propaganti l’incendio tali sbarramenti vanno messi in opera solo per
i tratti verticali superiori a 10 m).
All’ingresso dei canali nei quadri, nelle derivazioni e nei cambiamenti di
quota è comunque consigliabile prevedere sbarramenti antincendio.
Installazione di sistemi di rilevamento fumi e relativi impianti antincendio
a funzionamento automatico può far sì che l’incendio venga domato entro
breve tempo e quindi ridurre drasticamente l’entità dei danni.
Se si desidera salvaguardare comunque la continuità di esercizio dei cavi
si può prevedere la posa dei cavi stessi in condotti idonei per resistere agli
effetti del fuoco.
La norma di riferimento per i cavi ad isolamento minerale è la Norma CEI 20-39. 24.
Considerando l’elevata
Nei cavi ad isolamento minerale il materiale isolante è a base di ossido di magne- igroscopicità dell’isolan-
sio in polvere, che viene compresso entro una guaina continua senza saldatura te dei cavi ad isolamento
di rame o di alluminio. minerale, sono richiesti
accessori particolari per le
I conduttori sono mantenuti a distanza di isolamento fra di loro e rispetto alla giunzioni e le terminazioni
guaina conduttrice da distanziatori, detti dischetti. e molta cura nella realizza-
zione.
Il materiale isolante ha una temperatura di fusione particolarmente elevata, circa
2800°C, tenuto conto della temperatura di rammollimento del rame (1083°C), la
temperatura dei conduttori in esercizio può raggiungere gli 800°C; questo tipo di
cavo è adatto solo per sistemi di bassa tensione nominale di isolamento fino a
500/700 V24.
Da tutto ciò deriva una notevole specializzazione nelle applicazioni di questo tipo
di cavo, nonostante le sue intrinseche qualità siano molto interessanti per l’uso
in ambienti particolari, quali certi luoghi con pericolo di esplosione o di incendio,
o in condizioni ambientali gravose25. La temperatura di esercizio potrebbe essere
molto più elevata di quella oggi fissata per alcuni tipi di cavi (fino a 250°C circa),
ma ne seguirebbe un aumento di resistenza dei conduttori elevata e quindi perdi-
te e cadute di tensione eccessive.
Ne consegue che per uno sfruttamento alle più alte temperature la lunghezza
della conduttura deve necessariamente essere breve (ad esempio i collegamenti
fra trasformatori e quadri e tra quadri all’interno delle cabine); si pone tuttavia il
problema del costo delle terminazioni, che incide sensibilmente sul costo della
25.
conduttura, essendo questa corta.
Gli impianti di emergenza
Sintetizzando le principali caratteristiche di questo tipo di condutture: nel caso di incendio posso-
1. gli spessori isolanti sono minori rispetto a quelli dei corrispondenti cavi no funzionare ad alte tem-
perature per lungo tempo.
con isolante estruso, di conseguenza la reattanza di esercizio è legger-
mente minore;
2. la portata, a parità di sezione, è maggiore di quella dei cavi con isolante
estruso, non solo per la maggiore temperatura di esercizio ammissibile,
ma anche perché la conducibilità termica dell’ossido di magnesio è mag
giore di quella dei materiali isolanti estrusi;
3. da quanto detto si deduce che questi cavi hanno maggiore attitudine a
sopportare sovraccarichi e corto circuiti elevati rispetto ai cavi tradizionali;
4. il materiale isolante non subisce invecchiamento e il cavo non si degrada
nel tempo a causa delle sovracorrenti;
5. le guaine di rame o di alluminio sono soggette a fenomeni di invecchia-
mento a causa delle vibrazioni e di sollecitazioni meccaniche a fatica26.
26.
L’impiego di cavi ad iso-
lamento minerale a bordo
di macchine (ad esempio
trasformatori) per i circuiti
ausiliari richiede particolare
attenzione.