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 2" I-* $exsl dellfi r€$pirffixisme
Ogni atto respiratorio è costituito dalle fasi di inspirazione, espirazione e da una bre-
ve pausa tra i due movimenti.
Ad ogni atto respiratorio viene immessa una quantità d'aria che varia a seconda delle esi-
genze e delle condizioni in cui awiene la respirazione.
Durante un atto respiratorio "normale" entra nell'organismo circa mezzo litro d'aria (500 ml),
Soffo. ma nella ventilazione Íorzata si sfiorano i due litri ó mezzo (2500 ml).
Le fasi dell'atto .
Nell'individuo sano, il diaframma, simile ad un ombrello aperto e posto immecliatamente
respiratorio: al di sotto dei polmoni, si abbassa, aumentando così il diametro verticale del torace; nello
1. l'inspirazione, stesso tempo le coste, sollecitate dai muscoli intercostali esterni, si sollevano e si espandono,
con aumento di volume
aumentando così i diametri antero-posteriore e trasverso del torace.
dei polmoni;
2. l'espirazione, Questi meccanismi simultanei determinano un abbassamento della pressione interna,
con compressione che costringe ipolmoni a "risucchiare" aria dall'esterno. Successivamenie imuscoli inter-
dei polmoni. costali e il diaframma si rilasciano, il torace si comprime e l'aria viene espulsa.

o Aria inspirata o Aria espirata

'
j.t-i
La gabbia toracica
Muscoli La gabbia lritorna in posizione
intercostali toracica rdi riposo
esterni si espande
contratti

Muscoli
intercostali
interni
rilasciati
ll diaframma
si rilascia
arcuandosi
:lr
passivamente
verso l'alto

3. Lo sccmbio dei gros

Sotfo.
ll passaggio dei gas
respiratori dall'esterno
ai mitocondri, attraverso
la circolazione
del sangue, e viceversa.
Durante la.respirazione avviene uno scambio di gas respiratori: l'ossigeno entra dall'e-
sterno fino ai mitocondri della cellula; l'anidride cibonica passa dai miíocondri all'ester-
no del corpo; il loro trasporto è compito delle cellule del sangue.
Lo scambio.Sassoso tra il sangue, ricco di anidride carbonicà, e l'aria, ricca di ossigeno,
awiene a livello degli alveoli.
Questo scambio deve svolge.rsi continuamente e senza interruzioni: questi gas non pos-
sono essere accumulati, né esistono scorte di.ossigeno nel nostro organismolPerciò pos-
siamo soprawivere anche molti giorni senza citro, consumando le riseive di grasso presenti
nel corpo, ma non possiamo resistere senza respirare. lnfatti, in assénza di ossige-
3 J.rngo
no non può awenire Ia combustione delle sostanze nutiitive per la produzione di energìr.

RESPIRAZIONE POLMONARE

RESPI RAZIONE CELLULARE

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h.T.l lumo delle sigaretre sono
L\ state riscontrate piit dt 1500
sostanze chimiche. Alcune di esse so-
no gas tossici o cancerogeni (ossido di
carbonio, acetone), mentre altre for-
mano paflicelle corpuscolate molto
dannose alla salute lnicotina, catra-
me).
Tra i gas, il più importante e danno-
so è I'ossido di carbonio che, penetra-
to nei polmoni, si lega all'emoglobina
del sangue e ostacola il trasporto del-
I'ossigeno verso i tessuti, provocando
astenia e mal di testa. È il prodotto che
viene "respirato" anche dai non fuma-
tori che si trovano in un ambiente dove
si fuma (il "fumo passivo").
La nicotina è un veleno molto po-
tente: pensate che se si iniettasse per
via endovenosa il contenuto di 50 si-
garette, cioè 60 mg, si ucciderebbe
un uomo. Quando penetra nell'orga-
nismo, è in gran pafie neutralizzata
dal fegato, per cui la sua tossicità ri-
sulta ridotta. La nicotina crea dipen-
denza fisica e psichica, come molte
droghe. Viene assorbita dai polmoni,
entra nel sangue e, in meno di dieci
secondi, arriva al cervello scatenando
una reazione che libera l'edrenalina
nel sangue, incrementa il battito car-
diaco e fa aumcntare la pressione ar-
teriosa.
Il catrame è un termine generico
che indica il residuo corpuscolare del
fumo: comprende molte sostanze can-
cerogene, quali catecolo, fenolo, ben-
zoantracene, benzopirene. Esso irrita
le vie respiratorie, ingiallisce i denti
rende I'alito cattivo. Ogni sigaretta
produce l0 mg o più di catrame.
Studi condotti su oltre un milione di
persone hanno accertato che un tren-
tenne che fuma due pacchetti al gior-
no ha una speranza di vita ridotta di 8
anni rispetto a un coetaneo non fuma-
tore. Ciò comporta altrettanti anni di
invecchiamento anticipato, con relati-
ve malattie. e minore rendimento fisi-
co e mentale. Il fumo. con il coleste-
rolo e I'alta pressione arleriosa, è uno
1O2 lemo B - cAprroto 4, ilappan*yo
I
Sigut'*tte e fxerw*
dei tre più importanti fattori di rischio
per le malattie cardiovascolari (infarti,
arleriosclerosi). Si stima che in Italia
1'eliminazione del fimo poffebbe sal-
vare dall'infarto 25000 persone al-
l'anno.
Nel nostro Paese ogni anno si re-
gistrano circa 35000 morti per tu-
mori da fumo.
Sopra,
Particolare del filtro di una sigaretta
appena fumata: l'areola giallastra
è formaLa da residui di càtrame.
Solfo.
lmmagine a lorte ingrandimento
della condensa del fumo di sigaretta.
Essa è formata da acqua, poca.
e catrame in quantità elevate.
e I'alito è migliore, il sangue è più ossr-
nii # pre più sviluppata, ò sempre minore il
È:;
iE€+r=..
*Égpra*re:p.ic?
Il fumo della gestante danneggia il
nascituro. I figli delle fumatrici pesa-
no in media, alla nascita, due etti in
meno degli altri, a causa della carenza
di ossigeno subita dal feto durante la
gestazione. Altri effetti negativi sul
piccolo sono la maggiore incidenza di
malformazioni e altri difetti congeniti.
Il fumo comporta anche notevoli dan-
ni economici ed ecologici. lnfani i'essic-
camento del tabacco richiede un grande
impiego di combustibili e questo, so-
prattutto nei Paesi in Via di Sviluppo.
causa la distruzione di molte aree fore-
stali. Ciò determina anche un inquina-
mento dell'aria e il pericolo di incendi.
I maggiori consumatori europei di
tabacco sono Polonia. Grecia e Un-
gheria; i meno fumatori sono Norve-
gia, Svezia e Olanda. In Italia fuma il
337o della popolazione adulta.
Quasi sempre si inizia a fumare du-
rante l'adolescenza, quando accende-
re una sigaretta davanti ai compagni e
fumarla, fa sembrare piùt "grandi".
Una volta presa I'abitucfine, però, è
difficile snettere.
Uassenza de1 fumo ha notevoli van-
taggi: si sentono meglio i sapori e gli
odori (anche dei cibi), si respira me-
glio, non si hanno bronchi, gengive e
occhi irritati, si è meno nervosi e più
concentrati, si dorme meglio e si han-
no migliori prestazioni dei rif'lessi e
della memoria. La pelle rimane più li-
scia (secondo la medicina tradizionale
cinese, i polmoni sono "responsabili"
della pelle), i denti sono più bianchi.
genato, la resistenza muscolare è net-
tamente maggiore ed è più alto il ren-
dimento muscolare.
Per facilitare coloro che vogliono
smettere di lumare sono srati posti in
commercio diversi prodotti che aiuta-
no alla graduale disassuelàzione dai
fumo. C'è da dire che in Italia, grazie
anche ad una coscienza sanilrria sem-
numero di coloro che nrettono la si-ga-
retta tra le labbra.
 e0 t sis*3s$Edsaé &.!.vxvddlfx "f olorldvf ' I Dtuel

elnlle] - erouor-u;od euotzoluue^ - ocllor.lulol1olP olocsnul -

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