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Archeoastronomia : Ipotesi sulle possibili valenze astronomiche del complesso

nuragico del Pozzo Sacro di Cuccuru Nuraxi a Settimo San Pietro Cagliari
Sergio Dr.Ing. Berti - Associazione Ligure per lo Sviluppo degli Studi Archeoastronomici,
Associazione SIA,Associazione Architettura & Geobiologia Studi Integrati, Membro del Comitato Scientifico INBAR

Abstract
Il complesso nuragico del Pozzo Sacro di Cuccuru Nuraxi ,posto sulla sommita’ di una collinetta isolata prossima a Settimo San Pietro
a Cagliari, aveva sollevato molto interesse fin dalla prima visita dove pero’ non era stato possibile ispezionare il pozzo sacro
ipogeo.E’ un sito molto particolare e diverso da altri presenti in Sardegna.Ha un fascino speciale che induce a porsi molte domande
di tipo astronomico, di non immediata e facile risposta, che pero’ con il tempo si sono concretizzate sotto determinate
ipotesi.Dominante e’ il pozzo ipogeo,con scarsa luminosita’ interna,a sezione circolare iniziale minore di un metro,molto profondo e
in due sezioni ,di lunghezza diversa ( 12metri + 10 Metri ), con presenza di acqua all’ interno.Una struttura semplice,forse non di
facile realizzazione, ma adatta a traguardare un oggetto della volta celeste notturna con luminosita’ ridotta di passaggio sulla sua
verticale,anche se attualmente la tholos ,che sovrasta la vera monolitica tronco conica di accesso al pozzo, non presenta nessun foro
di collegamento assiale verticale verso il cielo.Sulla sommita’ dal lato verso Sud, e’ presente, a cielo aperto, un altro pozzo del
diamentro di circa 1,5 metri e profondo 3 metri che e’ stato identificato dagli archeologi come pozzo rituale.La sommita’ della
collina si trova ad una altezza di circa 90 metri ; verso Sud guarda in modo libero il mare e buona parte del territorio circostante che
e’ abbastanza pianeggiante.Un luogo ideale, quindi, per fare delle osservazioni di tipo astronomico.Se si ipotizza in origine l’
esistenza di un collegamento ottico con il cielo della tholos ipogea,come e’ presente anche in altri pozzi sacri, e’ possibile
appurare ,con l’utilizzo del planetario Stellarium, che il pozzo ipogeo per come e’ localizzato geograficamente e documentato
dimensionalmente dagli archeologi , e’ in grado di rilevare durante un ciclo precessionale il passaggio nella zona verticale di alcune
stelle importanti come Arturo,Vega,Deneb,Shedar,Capella, Stella Polare, del Sole e della Luna .Le dimensioni del pozzo rituale
esterno ,ipotizzando che a tre metri fosse presente dell’acqua come superficie riflettente, e’ in grado di indicare il giorno del
Lunistizio Maggiore Settentrionale, i Solstizi e gli Equinozi.A seguire, saranno illustrate le verifiche effettuate con il Planetario
Stellarium ed alcuni semplici calcoli e ed elaborati geometrici di sostegno a quanto sopra affermato.

1 ) Premessa

Il complesso nuragico del pozzo sacro di Cuccuru Nuraxi e’ posto sulla sommita’ di una collinetta
isolata ,alta circa 90 metri, e prossima a Settimo San Pietro a Cagliari ( vedere fig. 1 ).Un luogo
ideale per traguardare senza ostacoli l’ orizzonte e la volta celeste a 360 gradi.

Fig. 1 – Vista della sommita’ del complesso nuragico di Cuccuru Nuraxi a Settimo San Pietro Cagliari ( immagine tratta da Google
Earth;Elaborazione di Sergio Berti ) .
In figura 2 , e’ riportata l’ immagine di cio’ che resta della sommita’ con in evidenza la direzione del
Nord geografico e la imboccatura del pozzo rituale, realizzato allo esterno a cielo aperto. Non e’
apparentemente visibile sul terreno nessun collegamento ottico con la pietra apicale della tholos
del pozzo sacro ipogeo.L’ accesso al pozzo ipogeo e’ possibile solamente attraverso una piccola
costruzione ,in solida muratura ,dotata di porta non praticabile da parte del pubblico.

Fig. 2 – Vista piu’ dettagliata della sommita’ del complesso nuragico di Cuccuru Nuraxi a Settimo San Pietro Cagliari dove e’
messa in evidenza la direzione del Nord geografico ( immagine tratta da Google Earth;Elaborazione di Sergio Berti ) .

La Tholos del pozzo ipogeo e’ raggiungibile attraverso una adeguata scala ad andamento curvilineo
che termina ad una altezza dal pavimento ,stimabile intorno ad 1,5 metri, quasi come un palco per
osservare con attenzione,con luce adeguata e tranquillita’, qualche avvenimento possibile in quel
particolare contesto architettonico.

Fig. 3 – Disegno della vista interna della tholos del pozzo sacro ipogeo con in evidenza la particolare vera del pozzo e la scala di
accesso nel complesso nuragico di Cuccuru Nuraxi a Settimo San Pietro Cagliari ( immagine tratta da web
Pinterest ;Elaborazione di Sergio Berti ).
In figura 4,di seguito riportata,e’ rappresentato il disegno della parte del pozzo sacro ipogeico e
del pozzo rituale del cortile , firmato dall’ archeologo Enrico Atzeni ,che a suo tempo ha condotto
le ricerche archeologiche sul sito.Le dimensioni ,che sono state utilizzate per la verifica di alcune
ipotesi astronomiche, sono state derivate dal disegno che a lato ha riportata la scala che permette
di ricavarle. Come si puo’ notare ,siamo di fronte ad una opera molto singolare che sicuramente
avra’ richiesto un impegno progettuale e costruttivo straordinario.L’ altezza del pozzo a partire dal
pavimento della tholos assomma a circa 22 metri che sicuramente avra’ reso necessarie delle
tecniche di scavo opportune.

Fig. 4 – Tavola II ,a firma dell’ archeologo Enrico Atzeni ,riportante il disegno schematico con scale della sezione verticale del
pozzo sacro a ipogeo e del pozzo rituale del cortile del complesso nuragico di Cuccuru Nuraxi a Settimo San Pietro Cagliari
( Immagine tratta da web Vistanet ;Elaborazione di Sergio Berti ) .

In figura 5,e’ riportata una ipotetica piantina del complesso nuragico di Cuccuru Nuraxi
probabilmente ad opera dell’ archeologo Enrico Atzeni e suoi collaboratori.
Fig. 5 – Altra Tavola riportante il disegno schematico con scala della ipotetica piantina di base del complesso nuragico di
Cuccuru Nuraxi a Settimo San Pietro Cagliari ( Immagine tratta da web Prana Nuragica-WordPress.com ;Elaborazione di Sergio
Berti ) .

In figura 6, e’ riportata la foto e il disegno con scala dimensionale della vera del pozzo, ricavata con
accuratezza da un unico blocco.

Fig. 6 – Disegno in scala e foto della vera del pozzo vista dalla scala di accesso del complesso nuragico di Cuccuru Nuraxi a
Settimo San Pietro Cagliari (Disegno di Enrico Atzeni e collaboratori ed immagine tratte da web Prana Nuragica-
WordPress.com ;Elaborazione di Sergio Berti ).

La foto della vera del pozzo, vista dalla scala di accesso ,mette bene in evidenza il fatto che la fine
della scala stessa non termina sul pavimento della tholos ed e’ come se fosse un palco per dei
fenomeni da osservare o dei riti sacri da effettuare ,senza scendere sul pavimento della tholos.

In figura 7, e’ riportata una vista della collina con in evidenza la sezione del pozzo ipogeo e la
posizione relativa dell’ipotetico compleso nuragico che era presente sulla cima.La ricostruzione di
Cuccuru Nuraxi effettuata mette in evidenza il fatto che la parte terminale superiore della Tholos
potesse essere dotata di una apertura apicale , in grado di permettere una connessione ottica
speciale con la volta celeste.

Fig. 7 – Immagine schematica del complesso nuragico di Cuccuru Nuraxi a Settimo San Pietro Cagliari con in evidenza la sezione
del pozzo ipogeo ( Immagine tratta da web Prana Nuragica-WordPress.com ;Elaborazione di Sergio Berti ).

Le stratigrafie degli scavi hanno messo in luce che il nuraghe ed il pozzo vennero edificati
contemporaneamente con databilita’ all’ Eta’ del Bronzo finale e recente compresa tra il 1400 e d
il 1200 a.C. .Una peculiarita’ del pozzo ipogeo di Cuccuru Nuraxi e’ che e’ l’unico ad essere
collocato sulla cima di una collina ad una notevole altezza dalla presunta falda
acquifera;inoltre,non c’e’ acqua alla base della scala di accesso come in altri numerosi pozzi sardi.

Nella figura 8, e’ riportato un estratto dalla Carta Geologica d’Italia, alla scala 1:50000 foglio 557
Cagliari, dove e’ indicata la cima all’ altezza di 90 metri s.l.m. .La litologia della collina e’ codificata
con la sigla GST ed e’ composta da MARNE ARENACEE SILTITICHE GIALLASTRE,con intercalazioni di
Arenarie e Calcari contenenti faune a pteropodi,frammenti di mollouschi,frammenti
ittiolitici,frustoli vegetali,foraminiferi planctonici e nanoplancton ( Burdigaliano Superiore-
Langhiano medio : 20,43milioni di anni-:-14, 4 Milioni di anni ).
Fig. 8 : Estratto dalla Carta Geologica d’Italia alla scala 1:50000 foglio 557 Cagliari presso il complesso nuragico di Cuccuru Nuraxi
( Fonte : APAT Carta geologica d’Italia scala 1:50000 foglio 557 Cagliari;Elaborazioni di Sergio Berti ).

I terreni alla base della collina sono Depositi Quaternari dell’area continentale ( ba : depositi
alluvionali e b 2 : Coltri eluvio – colluviali dove possono essere presenti accumuli di carbonato di
calcio in noduli,croste e lenti piu o meno induriti )(vedere Figura 9 ).

Fig. 9 : Estratto dalla Carta Geologica d’Italia alla scala 1:50000 foglio 557 Cagliari della litologia presente presso il complesso
nuragico di Cuccuru Nuraxi ( Fonte : APAT Carta geologica d’Italia scala 1:50000 foglio 557 Cagliari;Elaborazioni di Sergio Berti ).

La complessita’ e le peculiarita’ del sito archeologico descritto possono suscitare numerevoli


domande sia di tipo astronomico,geologico,costruttivo e rituale.Con la presente ricerca abbiamo
cercato di dare delle risposte alle domande di tipo astronomico ed in misura minore di tipo
geologico .Tutto cio’ facendo riferimento a delle ben precise ipotesi che saranno descritte a
seguire
2 ) Ipotesi di sostegno alle valenze astronomiche che il sito poteva evidenziare
Per sostenere le valenze astronomiche, che saranno definite a seguire, ipotizziamo che :

a)Le dimensioni estraibili dalla documentazione disponibile ,principalmente prodotta dall’


archeologo Enrico Atzeni e dal suo staff, siano precise e conformi.

b)Che il pozzo rituale circolare ,presente nella sommita’ all’aperto, avesse la possibilita’ di non
essere limitato nelle osservazioni del cielo dalla presenza di costruzioni vicine in grado di ridurne
la visuale.

c) Che il pozzo rituale circolare esterno avesse ,a quel tempo, la parete circolare interna regolare
(di altezza 3 metri e con diametro da 1,5 m che comporta 13,08 millimetri di circonferenza per
grado ) e potesse contenere sul fondo un livello di acqua costante .

d) Che il pozzo ad ipogeo disponesse di pietra apicale sommitale in asse verticale con l’asse di
simmetria verticale del pozzo, al di sotto della vera.

e)Che la visibilita’ del cielo attraverso il foro apicale fosse sufficiente per permettere certe
osservazioni dei parametri astronomici principali del Sole ,della Luna e di alcune stelle importanti
come Vega,Arturo,Deneb,Shedar,Capella e la Stella Polare.

f)Come riferimento temporale medio ,per le considerazioni e simulazioni astronomiche, e’ stato


scelto il periodo intorno al 1300 a.C. che e’ medio sull’intervallo di datazione stabilito dai rilievi
archeologici.

Per le simulazioni e verifiche astronomiche e’ stato utilizzato il Planetario STELLARIUM 0.22.1


( Stellarium .org )

3) Verifiche astronomiche sul pozzo circolare rituale esterno


In figura 10, e’ riportata in forma schematica la sezione mediana del pozzo circolare rituale esterno
profondo 3 metri circa e di 1,5 metri circa di diametro.Nell’ ipotesi che la linea del Cielo ( sky line )
fosse libera senza impedimenti, le dimensioni del pozzo avrebbero permesso l’accesso allo interno
della luce del Sole,della Luna e di una parte di cielo verticale al suo asse durante le loro evoluzioni
giornaliere ,annuali e pluriennali.

Per quanto riguarda il Sole, e’ possibile rilevare i momenti del sorgere e del tramonto durante
l’anno ed i livelli raggiunti dalla sua luce all’interno del pozzo durante il transito giornaliero sul
meridiano locale ( 180 gradi ).

Per quanto riguarda la Luna,e’ possibile rilevare gli spostamenti della luna annuali durante il ciclo
di 18,61 anni circa ,dovuto alla rotazione completa dei nodi lunari in quel periodo.E’ possibile
rilevare anche i lunistizi, compreso anche quello maggiore settentrionale, utili per fare le previsioni
delle eclissi.
Il pozzo ,inoltre, e’ in grado di riflettere ,se e’ presente acqua sul fondo, una porzione di cielo in
verticale piu’ ampia di quella osservabile nel pozzo ipogeo.

Fig. 10 : Disegno schematico della sezione mediana verticale del pozzo rituale circolare presso il complesso nuragico di Cuccuru
Nuraxi ( Fonte : disegno ed elaborazioni di Sergio Berti ).

Il calcolo degli angoli ALFA,BETA,GAMMA e DELTA e’ stato effettuato per via trigonometrica dalle
dimensioni del pozzo.Si nota che l’ angolo DELTA e’ molto prossimo all’ altezza della Luna durante
il transito al Lunistizio maggiore settentrionale nel 1308 a.C. .Al lunistizio maggiore la Luna andava
a riflettere la sua immagine sull’acqua del fondo praticamente tangente alla parete del pozzo.L’
angolo GAMMA e’ prossimo all’altezza del SOLE al transito sul meridiano locale al Solstizio d’Estate
del 1308 a.C. con riflessione della luce del disco solare dal centro dello specchio di acqua del
fondo.Sulla parete del pozzo verso Nord, e’ possibile visualizzare il transito quotidiano della luce
del sole al sorgere,al transito ed al tramonto e quindi rilevare i giorni dei Solstizi e degli
Equinozi.Analogamente e’ possibile seguire le posizioni angolari azimutali e di altezza della Luna
quando e’ presente in forma visibile nel cielo.
4 ) Verifiche astronomiche sul pozzo rituale a ipogeo
In figura 11, e’ riportata in forma schematica la sezione mediana del pozzo ipogeo con tholos alta
5,3 metri circa e con diametro di base di 2,5 metri circa.Nell’ ipotesi che la linea del Cielo ( sky
line ) fosse libera senza impedimenti e la parte alta della tholos fosse dotata di pietra apicale
adeguata, per consentire il collegamento ottico con la volta del cielo soprastante, le dimensioni del
pozzo ipogeo completo permetterebbero l’accesso parziale allo interno della luce del Sole,della
Luna e di una parte di cielo verticale al suo asse ,durante le loro evoluzioni giornaliere ,annuali e
pluriennali.

Fig. 11 : Disegno schematico della sezione mediana verticale del pozzo rituale a ipogeo presso il complesso nuragico di Cuccuru
Nuraxi ( Fonte : Disegno ed elaborazioni di Sergio Berti ).

Per quanto riguarda il Sole, e’ possibile rilevare i livelli raggiunti dalla sua luce all’interno delle
pareti e pavimento della tholos ed il transito sul meridiano locale ( 180 gradi ) ( dagli Equinozi
circa fino al Solstizio d’Estate ).
Per quanto riguarda la Luna,e’ possibile rilevare parte degli spostamenti annuali durante il ciclo di
18,6 anni circa ,dovuto alla rotazione completa dei nodi lunari in quel periodo.E’ possibile rilevare
anche i lunistizi maggiore e medio settentrionali, utili per fare le previsioni delle eclissi.

Il pozzo sotto la vera ,inoltre, e’ in grado di riflettere ,sulla superficie dell’ acqua sul fondo, una
porzione di cielo verticale piu’ stretta di quella osservabile nel pozzo rituale circolare esterno.

Questa parte del pozzo era dedicata probabilmente al passaggio verticale di stelle di tipo
importante come Arturo,Vega,Deneb,Shedar,Capella ed allo spostamento del Nord geografico
dovuto al ciclo di precessione della Terra.

Fig. 12 : Esempio di come la luce proveniente dalla volta celeste potrebbe riflettersi sulla superficie dell’ acqua presente nel
pozzo rituale a ipogeo presso il complesso nuragico di Cuccuru Nuraxi ( Fonte : Sardegna Sotterranea.org ;Elaborazione di Sergio
Berti )

Il calcolo degli angoli ALFA,BETA,GAMMA e DELTA e’ stato effettuato per via trigonometrica dalle
dimensioni della Tholos e della vera del pozzo.Si nota che l’ angolo BETA e’ molto prossimo all’
altezza della Luna durante il transito al Lunistizio maggiore settentrionale nel 1308 a.C. . L’ angolo
ALFA e’ prossimo all’altezza del SOLE al transito sul meridiano locale al Solstizio d’Estate del 1308
a.C. con riflessione della luce del disco solare da parte della parete laterale meridionale verso il
fondo.Sulle parete della tholos verso Nord e’ possibile visualizzare il transito quotidiano della luce
del Sole dopo il sorgere,al transito e prima del tramonto durante parte dell’anno e ,quindi, rilevare
probabilmente i giorni degli Equinozi e del Solstizio d’Estate.Analogamente ,e’ possibile seguire
parte delle posizioni angolari azimutali e di altezza della Luna quando presente in forma visibile nel
cielo.Dal punto di vista astronomico, il pozzo a ipogeo e’ in grado di dare delle indicazioni piu’
precise, rispetto al pozzo rituale circolare esterno, e sembra dedicato al rilievo piu’ accurato del
transito del Sole al Solstizio d’Estate e del rilievo temporale del Lunistizio maggiore settentrionale.

La parte inferiore del pozzo ,dove e’ presente l’acqua, si puo’ ipotizzare dedicata al rilievo di
asterismi importanti in transito nel tempo sulla verticale di Cuccuru Nuraxi.
5 ) Orbita lunare,Linea dei Nodi lunari, Lunistizi ,Eclissi
Prima di procedere con degli esempi pratici con l’aiuto del Planetario Stellarium ,programmato per
avere una visione della volta celeste come dalla cima di Cuccuru Nuraxi, e’ necessario riprendere
alcune nozioni di astronomia riguardanti la Orbita Lunare,la Linea dei Nodi Lunari,i Lunistizi e le
Eclissi.L’Orbita Lunare ( vedere figura 13 ) si sviluppa su di un piano inclinato ,rispetto alla eclittica,
di circa 5,31 gradi e la retta di intersezione tra il piano dell’ Orbita Lunare ed il piano dell’
Eclittica ,attraverso il centro della Terra, non e’ fisso ma per effetto delle influenze gravitazionali
dovute principalmente ,da parte del Sole e della Terra stessa sulla Luna a causa della loro vicinanza
relativa ridotta,ruota con un ciclo detto di Retrogradazione dei Nodi di 18,61 anni .Questo aspetto
comporta che la Luna per tornare a transitare nello stesso punto, che aveva attraversato
precedentemente, impiega 18,61 anni e che ,quindi, ogni giorno nell’ambito del ciclo di 18,61 anni
percorrera’ una orbita diversa ,comportando dei transiti diversi oscillanti tra un massimo ed un
minimo durante un ciclo di retrogradazione dei nodi, che si ripeteranno nel ciclo successivo con
buona approssimazione.

Fig. 13 : Orbita Lunare e senso di moto della Linea dei Nodi Lunari ( Fonte : duepassinelmistero . com ; Elaborazione di Sergio
Berti ).

La Luna sorge ogni giorno in media con 50 minuti di ritardo dopo l’ora in cui e’ sorta il giorno
precedente.Questo ritardo e’ un ritardo medio che puo’ assumere valori maggiori o minori a
seconda della posizione dei nodi dell’orbita lunare.Un fattore importante di influenza sul ritardo e’
l’inclinazione dell’Orbita Lunare sulla eclittica che puo’ variare da un minimo di 5 gradi ad un
massimo di 5 gradi e 17 ‘.In fig. 14,e’ riportato il ritardo giornaliero al sorgere della Luna nel
2000/2001

Fig. 14 : Ritardo al sorgere della Luna giornaliero in minuti ( Fonte : vialattea.net ; Elaborazione di Sergio Berti ).
Quando ogni 18,61 anni il nodo ascendente dell’Orbita della Luna coincide con il punto Gamma,la
Luna raggiunge la sua massima declinazione pari a ( e+i ) ed e’ al Lunistizio estremo superiore
(vedere fig. 15 ).

Fig. 15 : Declinazione massima della Luna ( e+ I ) e Lunistizio estremo superiore ( Fonte : duepassinelmistero . com ; Elaborazione
di Sergio Berti ).

La variazione periodica di declinazione della Luna in 18,61 anni solari tropici (anno solare tropico
medio pari a 365 g 5 h 48 m 46 sec ) corrispondente ad 1 ciclo di retrogradazione dei nodi.Ogni
mese siderale lunare ( tempo medio che la Luna impiega a rioccupare,se osservata dalla Terra,la
stessa posizione apparente tra le stelle fisse.Tale intervallo corrisponde a 27,32166 giorni ,cioe’ 27
g 07 h 43 m 11,5 s )la declinazione della Luna oscilla entro gli estremi stabiliti dalla posizione dei
nodi in quel mese e indicati in fig. 16, dalle due curve simmetriche poste una sopra ed una sotto
dell’ eqquatore celeste.I valori di massimo e di minimodi declinazione lunare sono soggetti anche
ad una variazione periodica con periodo di 173 giorni a causa delle variazioni della inclinazione
della sua orbita.

Fig. 16 : Retrogradazione dei Nodi Lunari ( Fonte : duepassinelmistero . com ; Elaborazione di Sergio Berti ).

I Lunistizi sono importanti per le previsioni delle eclissi che sono fenomeni astronomici, che da
sempre affascinano chi li osserva , e che per millenni i popoli li hanno studiati, per capire come e
perche’ avvengano, e li hanno utilizzati principalmente per scopi rituali.Affinche’ una eclissi
avvenga si devono verificare alcune condizioni,che vanno a riguardare principalmente le posizioni
di Terra e Luna rispetto al Sole.In base alla variazione della posizione e della distanza relativa tra
questi tre corpi,si distinguono diversi tipi di eclissi che sono pero’ raggruppabili in due grandi
insiemi :l’eclissi solare e l’eclissi lunare .La differenza principale e’ che durante l’eclissi lunare la
Terra si interpone tra il Sole e la Luna impedendo ai raggi solari di sfiorarla,mentre nell’ eclissi
solare e’ la Luna che si posiziona tra il Sole e la Terra oscurando il Sole parzialmente o totalmente.

6) Eclissi di Sole
Lo schema tipico di una eclissi totale di Sole e’ rappresentato in Fig. 17 ma una eclissi solare puo’
essere di diverse tipologie :

- Totale ,quando la Luna si trova in posizione ravvicinata alla Terra e ricopre interamente il Sole
oscurandolo ( vedere fig. 17 ).

Fig. 17 :Schema tipico di una eclissi totale di Sole ( Fonte : Marcotogni.it ; Elaborazione di Sergio Berti )

-Parziale,quando la Luna non riesce a coprire interamente il Sole ma solo una parte di esso.

-Anulare ,quando la Luna si trova alla massima distanza dalla Terra ed il suo diametro piu’ ridotto
si posiziona davanti al Sole,oscurandone solo la parte centrale.

-Ibrida,e’ un fenomeno molto raro che consiste in una combinazione tra eclissi totale e quella
anulare.

L’eclissi solare si puo’ vedere solo in un’area ristretta della Terra e per questo a volte e’ difficile da
vedere se si tratta di una zona remota o difficile da raggiungere.Per questo motivo le eclissi solari
sono maggiormente attese quando si verificano in luoghi accessibili.L’ eclissi di Sole dura solo
pochi minuti.

Attraverso l’utilizzo del Planetario Stellarium, e’ possibile conoscere le previsioni delle eclissi solari
locali ,riguardanti a breve il complesso di Cuccuru Nuraxi a Settimo San Pietro Cagliari , ed l’ altezza
del transito relativo della Luna e la elongazione solare nei giorni che precedono e seguono l’ eclissi
( vedere fig. 18 e fig.19 ).La elongazione solare rispetto alla Luna e’ data dall’angolo tra la Luna ed
il Sole vista da un osservatore terrestre nel luogo di interesse.Dall’ esame di figura 18 si puo’
notare che la futura eclissi parziale solare locale a Cuccuru Nuraxi e’ prevista per il prossimo 25
Ottobre 2022 in cui la elongazione tra il Sole e la Luna raggiungera’ un livello di 0 gradi 30 ‘ 38,4’’.

Fig. 18 : Tabella delle eclissi solari locali visibili da Cuccuru Nuraxi fino al 2030 ( Fonte : Planetario Stellarium ; Elaborazione di
Sergio Berti ).

Fig. 19 : Tabella relativa all’Alba,Transito,Tramonto ,Altezza ,Magnitudo ed Elongazione Solare della Luna da Cuccuru Nuraxi nei
giorni che precederanno e seguiranno l’ eclissi solare parziale locale prevista per 25 Ottobre 2022 ( Fonte : Planetario Stellarium ;
Elaborazione di Sergio Berti ).

In figura 20 , sono riportati gli azimut e le altezze del Sole e della Luna relativamente al giorno 24
Ottobre 2022.

Fig. 20 : Previsioni delle Altezze e Azimut del Sole e della Luna il 24 ottobre 2022 ,a partire da prima dell’Alba fino a Tramonto
avvenuto ( Fonti : Calcoli di previsione tramite Planetario Stellarium;Elaborazione, Calcoli e grafici di Sergio Berti ).
In figura 21 , sono riportati gli azimut e le altezze del Sole e della Luna relativamente al giorno dell’
eclissi Sole parziale prevista per il 25 Ottobre 2025.

Fig. 21 : Previsioni delle Altezze e Azimut del Sole e della Luna il 25 ottobre 2022 ,a partire da prima dell’Alba fino a Tramonto
avvenuto ( Fonti : Calcoli di previsione tramite Planetario Stellarium;Elaborazione Calcoli e grafici di Sergio Berti ).

Dai grafici di fig. 20 e Fig. 21 si puo’ osservare che all’ alba l’ altezza della Luna , il giorno 24
Ottobre 2022 al sorgere del Sole, sara’ gia’ superiore di circa una diecina di gradi a quella del
Sole.Le altezze diventeranno uguali intorno alle ore 14,5 UTC+1 ma con un differenza di Azimut di
circa 10 gradi con conseguente impossibilita’ di eclissi ,fino ad oltre il tramonto del Sole.All’ alba
del giorno successivo, la Luna sorgera’ con un ritardo di circa 1 ora per cui le curve delle altezze
relative saranno prossime e tenderanno sovrapporsi ed ad essere uguali intorno alle 12 UTC+1,
quando anche gli azimut saranno identici, dando cosi’ origine ad una eclissi di Sole parziale locale,
come indicato anche nelle figure a seguire 22,23 e 24.

Fig. 22 : Simulazione sul Planetario Stellarium della prima fase dell’ eclissi di Sole parziale Locale prevista a Cuccuru Nuraxi a
Settimo San Pietro Cagliari per il 25 Ottobre 2022 ( Fonte : Planetario Stellarium ;Calcolo ed elaborazioni di Sergio Berti ).
La Luna ed il Sole alle ore 12 UTC+1 saranno poco piu’ che tangenti e solamente una piccola parte
del Sole sara’ oscurata.

Fig. 23 : Simulazione sul Planetario Stellarium della fase centrale dell’ eclissi di Sole parziale Locale prevista a Cuccuru Nuraxi a
Settimo San Pietro Cagliari per il 25 Ottobre 2022 ( Fonte : Planetario Stellarium ;Calcolo ed elaborazioni di Sergio Berti ).

In fig. 23 , e’ indicata la previsione della parte centrale dell’ eclissi parziale di Sole locale prevista
a Cuccuru Nuraxi per il 25 Ottobre 2022.In Fig. 24 e’ prevista la situazione relativa tra Luna e Sole
alle 18 UTC+1 ,dopo diverse ore dal termine dell’ eclissi, quando le altezze e gli azimut relativi non
saranno piu’ interferenti.

Fig. 24 : Simulazione sul Planetario Stellarium della stato relativo tra Luna e Sole alle 18 UTC+1 dopo alcune ore dal termine dell’
eclissi di Sole parziale Locale prevista a Cuccuru Nuraxi a Settimo San Pietro Cagliari per il 25 Ottobre 2022 ( Fonte : Planetario
Stellarium ;Calcolo ed elaborazioni di Sergio Berti ).

Per potere fare previsioni di eclissi ,senza strumenti sofisticati come i Planetari Software Moderni,
ma attraverso strutture di osservazione antiche ,come i pozzi sacri ,era necessario per gli
astronomi del tempo riconoscere i giorni dei lunistizi e sapere osservare ,per quanto riguarda le
eclissi di Sole,le curve Altezza-Azimutali del Sole ,che non si discostano molto da un giorno all’
altro, e principalmente riuscire a determinare la distanza azimutale tra il sorgere della Luna e
quella del Sole.Analogamente al tramonto, poiche’ la Luna durante il Giorno non e’ visibile causa la
presenza del Sole .Da queste osservazioni, ricavabili con l’aiuto del pozzo circolare esterno e del
pozzo ad ipogeo, gli astronomi antichi erano in grado di comprendere se nei giorni
immediatamente successivi sarebbe stato possibile prevedere una eclissi di Sole.

7) Eclissi di Luna
Lo schema tipico generale di una eclissi di Luna e’ rappresentato in Fig. 25 ma una eclissi lunare
puo’ essere di diverse tipologie :

Fig. 25 :Schema tipico generale di una eclissi di Luna ( Fonte : Marcotogni.it ; Elaborazioni di Sergio Berti )

-Penombrale ,si verifica quando la Luna transita nel cono di penombra della Terra,quindi al di fuori
del cono di ombra.In questo caso la Luna,vista dalla Terra,potrebbe apparire semplicemente piu’
scura in alcune zone.

-Parziale,questo tipo di eclissi si verifica quando una parte della Luna entra nel cono di ombra della
Terra e viene oscurata poiche’ non riceve i raggi del Sole.

-Totale ,si verifica quando tutta la Luna entra nel cono di ombra della Terra e viene
completamente oscurata.

-Orizzontale,e’ un evento piuttosto raro perche’ avviene quando, nonostante l’eclissi di luna e’ in
corso , in alcune parti del mondo sono visibili in contemporanea sia il Sole che la Luna.

L’eclissi lunare,ad eccezione di quella orizzontale,e’ visibile ovunque sia notte durante il fenomeno
e la durata puo’ variare da qualche minuto a piu’ di una ora.L’eclissi solare invece si puo’ vedere
solamente in una area ristretta.

L’Eclissi di Luna puo’ essere osservata in sicurezza senza alcun pericolo per la vista.Per l’ eclissi di
Sole e’ indispensabile avere appositi occhiali o filtri che proteggano gli occhi dai raggi solari.

Mediante l’utilizzo del Planetario Stellarium e’ possibile risimulare lo stato del cielo sopra Cuccuru
Nuraxi a Settimo san Pietro a Cagliari per la notte del 21 Gennaio 2019 ,alle ore 04 11 00 UTC+1,
quando si e’ verificata una eclissi di Luna Totale ( vedere fig. 26 e fig .27 ).
Fig. 26 : Stato del cielo con evidenziato il Sole a Cuccuru Nuraxi il 21 Gennaio 2019 ,alle ore 04 11 00 UTC+1, durante una eclissi
totale di Luna ( Fonte : simulazione con planetario Stellarium;Elaborazione di Sergio Berti ).

Figura 27 : Stato del cielo con evidenziato la Luna a Cuccuru Nuraxi il 21 Gennaio 20019 ,alle ore 04 11 00 UTC+1, durante una
eclissi totale di Luna ( Fonte : simulazione con planetario Stellarium;Elaborazione di Sergio Berti ).

Alle ore 04 11 UTC+1 dalle immagini e dai dati elaborati dal planetario Stellarium si possono
mettere in evidenza le rispettive Altezze e Azimut di Sole e Luna

Azimut Sole = 83 gradi 42’ 16,6’’ Azimut Luna = 265 Gradi 06 ‘ 15,6’’

Altezza Sole = - 39 gradi 58’ 23,5’’ Altezza Luna = +38 gradi 31 ‘ 30,9 ‘’
Il Sole e la Luna praticamente sono in opposizione su una retta che attraversa con buona
approssimazione il centro della Terra.La Luna e’ in transito nella notte mentre il Sole si trova dalla
parte opposta dove nella Terra e’ ancora giorno.In figura 28, e’ riportato l’ andamento delle
altezze del Sole e della Luna nelle ore dei giorni 19,20 e 21 Gennaio 2019 a Cuccuru Nuraxi Ca ed
anche l’ intervallo orario in cui e’ avvenuta l’eclissi totale di Luna.Si puo’ notare che ,nei giorni
precedenti l’ eclissi ,la Luna e’ tramontata prima del sorgere del Sole con distanze temporali
sempre minori.Nella sera del giorno 20 ,precedente l’ eclissi, la Luna e’ sorta praticamente mentre
il Sole tramontava ed e’ tramontata al sorgere del Sole del giorno 21 Gennaio.

Fig. 28 : Andamento delle altezze del Sole e della Luna nelle ore dei giorni 19,20 e 21 Gennaio 2019 a Cuccuru Nuraxi Ca ed
anche l’ intervallo orario in cui e’ avvenuta l’eclissi Totale di Luna ( Fonti : Dati estratti dal Planetario Stellarium ;Elaborazioni e
grafici di Sergio Berti ).

In figura 29,sono riportate le Altezze,gli Azimut del Sole e della Luna e la differenza azimutale
Delta per i giorni 19,20,21 gen 2019 relativi alla eclissi di Luna totale a Cuccuru Nuraxi Ca’

Fig. 29 : Altezze, Azimut del Sole e della Luna e la differenza azimutale Delta per i giorni 19,20,21 gen 2019 relativi alla eclissi di
Luna totale a Cuccuru Nuraxi Ca ( Fonti : Dati estratti dal Planetario Stellarium ;Elaborazioni e grafici di Sergio Berti ).
Dalla figura 29 , si evidenzia che nel momento dell’ eclissi di Luna la distanza angolare tra gli
azimut del Sole della Luna era praticamente pari a 180 gradi sessagesimali.Dall’ esame dei grafici di
figura 28 e figura 29,si evidenzia quindi che le condizioni per avere una eclissi totale di Luna sono :

a) Fase lunare di Plenilunio

b) Sorgere della Luna contemporanea al tramonto del Sole

La presenza della fase di Plenilunio era facilmente verificabile dagli antichi astronomi ; mentre
capire quando la Luna poteva sorgere in contemporanea al tramonto del Sole e, quindi, prevedere
con alcuni giorni di anticipo una eclissi totale di Luna presupponeva l’utilizzo dei due strumenti
astronomici che abbiamo ipotizzato esistere a Cuccuru Nuraxi.

Il pozzo circolare esterno consentiva di osservare la direzioni del sorgere e del tramontare del Sole
e della Luna giornalmente,l’andamento delle altezze e degli azimut relativi ; mentre il pozzo
ipogeo,nell’ipotesi di avere la pietra apicale aperta per il collegamento con il cielo circostante,
poteva permettere il controllo del lunistizio maggiore settentrionale e intermedio,l’andamento
piu’ preciso dello stato Altezza-Azimut di ambedue gli astri e controllare gli astri transitanti sulla
verticale del pozzo nelle ore precedenti e seguenti l’ eclissi Totale di Luna, perche’ la stessa si
sarebbe ripresentata con le stesse condizioni di cielo 18,6 anni piu’ tardi.Il controllo accurato degli
asterismi transitanti durante una eclissi di Luna successiva poteva essere di aiuto per comprendere
come le eclissi si distribuivano nell’ ambito temporale tra il lunistizio rilevato e quello
successivo.Un sistema previsionale che ricorda anche quello babilonese delle ‘’Case Lunari ‘’.

In figura 30, e’ riportato lo stato della volta celeste il 21 gennaio 2019 ,sopra la verticale di
Cuccuru Nuraxi ,dove si nota la presenza della Orsa Maggiore ma di nessuna stella importante
sulla verticale.

Fig. 30 : Stato della volta celeste sulla verticale di Cuccuru Nuraxi simulata con il planetario Stellarium per il giorno 21 Gennaio
2019 nell’ ora dell’ eclissi totale di Luna alle 04 11’ 04’’ UTC+1 ( Fonti : Planetario Stellarium ;Elaborazioni di Sergio Berti ).

La previsione delle eclissi lunari nei prossimi anni e’ riportata in figura 31 ed e’ stata ricavata
tramite il Planetario Stellarium.
Fig. 31 : Previsioni delle eclissi lunari visibili a Cuccuru Nuraxi nei prossimi anni ( Fonte : simulazione con planetario
Stellarium;Elaborazione di Sergio Berti ).

8 ) Il Pozzo ipogeo di Cuccuru Nuraxi, nell’ipotesi di avere la pietra apicale della


Tholos collegabile con la volta celeste,poteva essere utilizzato per il rilievo dei
lunistizi maggiori settentrionali e di asterismi utili per la previsione delle eclissi
Il pozzo ipogeo di Cuccuru Nuraxi ,sotto le ipotesi in precedenza indicate,poteva essere utilizzato
come strumento astronomico di precisione per il rilievo dei lunistizi maggiori settentrionali e per il
rilievo di asterismi importanti in grado, nel loro passaggio nel cielo, di proiettare la loro luce all’
interno del pozzo nel momento del loro transito sulla verticale al pozzo stesso.Senza
dubbio ,quindi , uno strumento utile insieme al pozzo circolare esterno per aiutare gli astronomi
del tempo a fare le previsioni delle eclissi.

Mediante il planetario Stellarium sono state effettuate simulazioni ,relativamente all’ anno 1308
a.C. ogni 10 giorni fino a coprire tutto l’anno,per verificare quali Stelle importanti potevano
essere in grado a quel tempo di illuminare, in modo opportuno, l’ interno del pozzo ipogeo
durante il loro passaggio nel cielo notturno.In figura 32 e’ riportata la sintesi delle simulazioni con
evidenziate le stelle coinvolte e le costellazioni relative.

Le stelle in grado di illuminare l’ interno del pozzo sono Arturo,Vega,Deneb e Shedar mentre
Capella e’ al limite della bocca del pozzo ,come da verifica con le dimensioni del complesso
attualmente disponibili.Dalla Tabella e’ evidente la presenza stagionale di alcune di queste stelle.
Fig. 32 : Tabella riassuntiva dell’ elenco delle Stelle e relative Costellazioni, ricavate dalle simulazioni con il Planetario Stellarium,
in grado di illuminare il pozzo ipogeo di Cuccuru Nuraxi durante l’anno 1308 a.C. ( Fonti : Planetario Stellarium ; Elaborazioni e
tabella di Sergio Berti ).

La stella Arturo e’ presente nel periodo invernale e primaverile;Vega e’ presente dall’inizio della
Primavera alla fine dell’Estate che e’ dominata anche da Deneb e Shedar.In Autunno sono presenti
Capella ed in parte Deneb e Shedar.In alcune figure a seguire (figg. 33,34,35,36,37 )sono riportate
alcune simulazioni di esempio dei passaggi delle stelle sulla verticale del complesso nuragico di
Cuccuru Nuraxi nell’ anno 1308 a.C.

Fig. 33 :Simulazione del passaggio della Stella Arturo sulla verticale di Cuccuru Nuraxi il 21 Gen 1308 a.C. alle ore 4 54’ 5 ‘’ UTC+1
( Fonti : Stellarium ; Elaborazioni di Sergio Berti ).
Fig. 34 :Simulazione del passaggio della Stella Vega sulla verticale di Cuccuru Nuraxi il 20 Apr 1308 a.C. alle ore 4 5’ 5 ‘’ UTC+1
( Fonti : Stellarium ; Elaborazioni di Sergio Berti ).

Fig. 35 :Simulazione del passaggio della Stella Deneb sulla verticale di Cuccuru Nuraxi il 20 Apr 1308 a.C. alle ore 6 7’ 34 ‘’ UTC+1
( Fonti : Stellarium ; Elaborazioni di Sergio Berti ).
Fig. 36 :Simulazione del passaggio della Stella Shedar sulla verticale di Cuccuru Nuraxi il 01 Nov 1308 a.C. alle ore 20 30’ 50 ‘’
UTC+1 ( Fonti : Stellarium ; Elaborazioni di Sergio Berti ).

Fig. 37 : Simulazione del passaggio della Stella Capella sulla verticale di Cuccuru Nuraxi il 01 Gen 1309 a.C. alle ore 20 5’ 33 ‘’
UTC+1 ( Fonti : Stellarium ; Elaborazioni di Sergio Berti ).

9 ) La Precessione degli Equinozi simulata con il Planetario Stellarium per Cuccuru


Nuraxi Cagliari
La Precessione degli equinozi risulta da un movimento della Terra che fa cambiare in modo lento
ma continuo l’orientamento del suo asse di rotazione rispetto alla sfera ideale delle Stelle Fisse
(vedere figura 38 )

Fig. 38 : Schema semplificativo dei moti relativi al fenomeno della Precessione degli Equinozi ( Fonti : wikipedia.org Precessione
degli Equinozi ;Elaborazione di Sergio Berti ).
L’asse terrestre subisce una ‘’Precessione’’ che consiste in una rotazione dell’ asse attorno alla
perpendicolare alla eclittica,simile a quella di una trottola com illustrato in figura 39 ,a causa della
interazione di due fattori:

- La forma non perfettamente sferica della Terra che e’ con approssimazione simile ad uno
sferoide oblato sporgente all’ Equatore

- Le forze gravitazionali della Luna e del Sole,che agendo sulla sporgenza equatoriale,cercano di
allineare l’asse della Terra con la perpendicolare al piano della eclittica

Fig. 39 : Schema semplificativo dei moti relativi al fenomeno della Precessione dell ‘ asse terrstre ( Fonti : wikipedia.org
Precessione degli Equinozi ;Elaborazione di Sergio Berti ).

Lo schiacciamento della Terra ai poli puo’ essere schematizzato ( vedere figura 40 )ipotizzando la
Terra sferica con una massa addizionale anulare ( in azzurro ) intorno all’ equatore.L’ attrazione
gravitazionale ( in verde)esercitata principalmente dalla Luna e dal Sole sulla massa addizionale
anulare da’ origine ad una coppia di forze ( in arancione ) che sposta l’ asse di rotazione( in giallo
con senso antiorario ) verso una nuova direzione ( viola con senso antiorario ),dando luogo al
movimento di precessione ( in bianco con senso orario ).

Fig. 40 : Schema semplificativo dei moti relativi al fenomeno della Precessione dell ‘ asse terrestre con l’indicazione delle
principali forze e coppie agenti con colori diversi ( Fonti : I moti millenari a cura del Prof. Andrea Pisteri ;Elaborazione di Sergio
Berti ).
Il moto di precessione compie un giro completo ogni 25772 anni circa,periodo temporale noto
anche con il nome di anno platonico,durante il quale la posizione delle stelle sulla sfera celeste
cambia lentamente determinando l’ avvicendarsi delle ere astrologiche.

A causa del moto di precessione , cambia anche la posizione dei Poli Celesti ed in un giro si
alterneranno l’ attuale Polaris,Vega e Thuban a indicare il Polo Nord sulla sfera celeste.

La precessione non e’ perfettamente regolare,perche’ la Luna ed il Sole non si trovano sempre


nello stesso piano e si muovono l’una rispetto all’altro,causando una variazione continua della
forza agente sulla Terra che influisce anche sul moto di Nutazione terrestre ( vedere fig. 38 ).

Il termine principale della Nutazione e’ dovuto alla regressione della linea dei nodi della Luna ed
ha lo stesso periodo di 6798 giorni ( 18,6 anni).La componente longitudinale ha una ampiezza di
17’’ e quella obliqua di 9’’.Tutti gli altri fattori di influenza comportano variazioni molto piu’
piccole.

A seguire sono riportate una serie di immagini ,tratte dalle eleborazioni attraverso il Planetario
Stellarium, delle stelle coinvolte nel processo di cambiamento dei Poli Celesti, facendo riferimento
al pozzo ipogeo di Cuccuru Nuraxi a Cagliari nella ipotesi che avesse apertura apicale nella Tholos,
per il collegamento con la volta terrestre soprastante.

Fig. 41 : Posizione della Stella Polare a Cuccuru Nuraxi Ca il 20 Giu 2022 alle ore 22 57’ ( Fonti : simulazione con Planetario
Stellarium; Elaborazioni di Sergio Berti ).
Fig. 42 : Posizione della Stella Polare a Cuccuru Nuraxi Ca il 01 Gen 1200 a.C. alle ore 00 59’ 57’’ ( Fonti : simulazione con
Planetario Stellarium; Elaborazioni di Sergio Berti ).

Fig. 43 : Posizione della Stella Polare a Cuccuru Nuraxi Ca il 01 Gen 1308 a.C. alle ore 00 59’ 57’’ ( Fonti : simulazione con
Planetario Stellarium; Elaborazioni di Sergio Berti ).

Fig. 44 : Posizione della Stella Polare a Cuccuru Nuraxi Ca il 01 Gen 1400 a.C. alle ore 00 59’ 57’’ ( Fonti : simulazione con
Planetario Stellarium; Elaborazioni di Sergio Berti ).
Fig. 45 : Posizione della Stella Thuban della costellazione del Drago a Cuccuru Nuraxi Ca il 23 Giu 3000 a.C. alle ore 19 23’ 04’’
( Fonti : simulazione con Planetario Stellarium; Elaborazioni di Sergio Berti ).

Fig. 46 : Posizione della Stella Polaris a Cuccuru Nuraxi Ca il 23 Giu 3000 a.C. alle ore 19 23’ 04’’ ( Fonti : simulazione con
Planetario Stellarium; Elaborazioni di Sergio Berti ).

Fig. 47 : Posizione della Stella Vega a Cuccuru Nuraxi Ca il 01 Gen 13900 a.C. alle ore 00 59’ 58’’ ( Fonti : simulazione con
Planetario Stellarium; Elaborazioni di Sergio Berti ).
Fig. 48 : Posizione della Stella Polare a Cuccuru Nuraxi Ca il 01 Gen 12000 a.C. alle ore 00 59’ 57’’ ( Fonti : simulazione con
Planetario Stellarium; Elaborazioni di Sergio Berti ).

Fig. 49 : Posizione della Stella Vega a Cuccuru Nuraxi Ca il 21 Giu 14000 d.C. alle ore 19 23’ 04’’ ( Fonti : simulazione con
Planetario Stellarium; Elaborazioni di Sergio Berti ).

10 ) Conclusioni
L’ utilizzo del Planetario Stellarium ha consentito di effettuare molte simulazioni ,nel passato e nel
presente, in grado di corroborare le ipotesi fatte.Il pozzo ipogeo e’ troppo specialistico per essere
utilizzato solamente per scopi idrici o rituali legati alla spiritualita’ nuragica. In effetti,nelle ipotesi
fatte, assomiglia di piu’ ad una linea ottica verticale che punta verso il cielo con una superficie
idrica in fondo per riflettere la luce poco intensa di asterismi importanti in transito sopra Cuccuru
Nuraxi durante l’anno solare o durante i secoli.Analogamente, il pozzo circolare esterno poteva
essere utilizzato oltre per scopi rituali anche per l’osservazione della volta celeste ed ,in
particolare, il sorgere ed il tramontare del Sole e della Luna importanti per le previsioni delle
eclissi.

Rimane ancora una domanda a cui dare risposta,vista la complessita’ del pozzo ipogeo dal punto di
vista delle difficolta’ costruttive,la profondita’ e l’utilizzo di una vera monolitica cosi impegnativa.E’
una domanda da rivolgere ad esperti di Scienze della Terra ed in particolare a Geologi con
conoscenze del territorio locale.La domanda e’ la seguente : ‘’ Siamo certi che la parte alta della
collina non sia artificiale e eretta per consentire la costruzione e consolidamento di un pozzo cosi’
impegnativo e unico?’’.

Questa domanda nasce da una serie di osservazioni e precisamente :

a)Se il pozzo ipogeo era principalmente uno strumento astronomico, con le valenze simulate con il
planetario Stellarium, aveva bisogno di un ampio tratto senza acqua per potere centrare nello
specchio di acqua sottostante (usato come riflettore e a circa 17 metri dal foro apicale presunto
della tholos ) ,gli asterismi di interesse per il calcolo del trascorrere del tempo,il controllo delle
Stelle che indicano il Nord Geografico,i Lunistizi maggiori settentrionali e intermedi .

b)Nelle piane alluvionali attorno alla collina di Cuccuru Nuraxi non sarebbe stato possibile
realizzare un pozzo simile ,con un tratto di circa 17 metri in profondita’ libero dall’ acqua ,perche’
in quelle piane l’ acqua si trova a pochi metri dalla superficie.

c)La parte superiore della collina ,vista da Google Earth ,sembra molto chiara come formata da
Calcari di Cagliari,disponibili nei terreni alluvionali circostanti ,secondo gli estratti dalla Carta
Geologica d’Italia ,alla scala 1:50000 foglio 557 Cagliari,relativi alla litologia presente presso il
complesso nuragico di Cuccuru Nuraxi .La litologia della parte bassa della collina e delle altre
colline circostante ,secondo la carta geologica citata,e’ formata da marne arenacee e siltitiche
giallastre.

d)La figura 50,tratta da Google Earth ,sembrerebbe mettere in evidenza una sommita’ semisferica
ed una rampa di accesso di tipo artificiale.Se cio’ fosse confermato da opportune indagini
geologiche , avremmo in piu’ ulteriori elementi per confermare l’utilizzo dei pozzi rituali presenti
su Cuccuru Nuraxi anche per scopi astronomici.La rampa di accesso,evidenziata quasi in verticale
nella mezzeria della foto , sembra piuttosto regolare compreso anche la simmetria delle presunte
scarpate laterali.Analogamente la parte semisferica superiore che potrebbe essere di altezza
artificiale, per circa una trentina di metri,al fine di permettere la realizzazione del pozzo partendo
dal fondo verso l’alto.La ricarica del pozzo potrebbe avvenire per infiltrazione, dall’alto e
lateralmente durante il periodo delle piogge invernali, e quindi assomigliare di piu’ ad una cisterna
che ad un pozzo vero e proprio realizzato per accedere in profondita’ ad una emergenza acquifera.
Fig. 50 : Vista di Cuccuru Nuraxi dall’alto con evidenza di una presunta rampa di accesso ed un semicircolarita’ sferica della parte
terminale ( Fonti : Google Earth ; Elaborazioni di Sergio Berti ).

Quindi ,in conclusione, sarebbe il caso di verificare la funzionalita’ astronomica messa in evidenza
ed avere la possibilita’ di effettuare dei rilievi dimensionali di controllo rispetto a quelli disponibili
attualmente ; ripristinare in modo opportuno il foro apicale sopra la tholos del pozzo ipogeo in
modo da potere effettuare verifiche reali di utilizzo dello stesso, dal punto di vista astronomico, e
non solo dal punto di vista delle simulazioni possibili tramite il Planetario Stellarium.Una conferma
pratica delle valenze astronomiche renderebbe il complesso unico in Sardegna e tale da
confermare ulteriormente che gli astronomi dell’ epoca avevano delle conoscenze notevoli di
astronomia ciclica e che con strumenti relativamente semplici sono stati in grado di gestire il
trascorrere del Tempo,delle stagioni,dei moti precessionali,delle lunazioni e delle previsioni delle
eclissi.

Bibliografia principale
-G. Romano-Archeoastronomia Italiana-Libreriauniversitaria.it

-G.Romano-Introduzione all’ Astronomia-Libreriauniversitaria.it

-G.Romano-Le Costellazioni.Origini e loro utilizzo-‘’Astronomia’’UAI,N.3-5 ( 1990 )

-Istituto Geografico De Agostini-Atlante di Astronomia-

-Istituto Idrografico della Marina Italia –L’ agenda Nautica – ( 2002)

-C. Frison-Le previsioni delle eclissi prima del soros-Eclissi carlofrison.it

-Osservatorio Astronomico Civico ‘’Gabriele Barletta’’-Shedar la stella piu’ brillante di Cassiopea-

-Astronomitaly-Vega,Deneb,Altair : osservare il triangolo estivo-


-SKUOLA.net-Fasi lunari e eclissi di Luna-

-Marcotogni.it-Differenza tra eclissi solare ed eclissi lunare-

-www.brera.inaf.it – Come cambia la Luna-

-Di Mitichestelle.it-La Precessione-

-P.Littarru-Osservando la Luna nel Pozzo:la previsione delle eclissi dei nuragici a Santa Cristina-

-P.Curreli-Le vie della Luna nel firmamento nuragico-

-https://it.m.wikipedia.org - Orbita della Luna-

-Cornell-I primi osservatori-Feltrinelli Milano 1983

-F.Mancuso-Triangolo estivo:come ammirare le splendide stelle che dominano i cieli estivi-Green


Me

unsaltonelcielo.it-I nomi delle stelle: il Triangolo Estivo-

Ringraziamenti
Ringraziamenti all’archeologo Prof. Enrico Atzeni e suo staff per lo studio archeologico del sito.

Ringraziamenti speciali agli autori del software del Planetario Stellarium 0.22.1 che e’ stato
utilizzato molto nella presente ricerca.

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