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Geobiofisica – Confronto tra i livelli di forza ,esercitati da un campione di Donne e da un

campione di Uomini, nei pressi della depressione circolare centrale del pavimento dell’anticella
della Domus Santuario N 7 della Necropoli di Montessu a Villaperuccio.

Sergio Dr.Ing. Berti Docente di Geobiologia e Domoterapia presso l’Accademia ANEA Cagliari

Membro del CD dell’Associazione Architettura &Geobiologia Studi Integrati

Socio Associazione Geobiologia Medica, ALSSA e SIA Societa’ Italiana di Archeoastronomia

Abstract

La Domus Santuario N7 della Necropoli di Montessu e’ una Domus de Janas giudicata atipica anche dagli archeologhi e
di cui non e’ completamente chiara la funzionalita’ .Il nostro primo incontro con questo monumento prenuragico molto
antico,la cui costruzione risale circa al 3000 a.C. ,e’ avvenuto 10 anni fa nel 2008 ed ha fatto sorgere una moltitudine
di domande. Alle domande di tipo archeoastronomico sono gia’ state date delle risposte significative ed il sito e’ stato
segnalato formalmente,come sito di valenza archeoastronomica, alla Societa’ Italiana di Archeoatronomia SIA perche’
orientato, con buona approssimazione, al tramonto del Sole agli Equinozi e per i giochi di Luce-Ombra che si formano
in quel periodo oltre la parete finestrata interna dell’anticella.Nel vano, oltre la parete finestrata, al tramonto del
periodo equinoziale si forma una protome taurina luminosa di notevoli dimensioni che permane per alcuni minuti dopo
il tramonto .La frequentazione del sito ha messo in evidenza anche dei livelli di interattivita’ personali evidenti che ci
hanno spinto a valutare meglio questi aspetti.Alcune delle domande, riguardanti l’interattivita’ del luogo, hanno
iniziato ad avere gia’ delle risposte significative, in particolare dal punto di vista
geologico,litologico,tettonico,idrologico,interattivo e di stimolazione del sistema nervoso autonomo. Semplici prove di
forza dinamometriche su di un campione di Donne ed un Campione di Uomini hanno messo in evidenza,tra i due sessi ,
una diversa stimolazione della componente simpatica del sistema nervoso autonomo, in particolare, in corrispondenza
della depressione circolare centrale dell’anticella della Domus santuario N7.Questo a conferma anche di osservazioni
analoghe effettuate in altri siti sacri.

Premessa
Nella figura 1, sono riportate le immagini della protome taurina che si manifesta al tramonto, nei periodi
Equinoziali , nel vano oltre la parete finestrata della Domus Santuario N7 della Necropoli di Montessu a
Villaperuccio CI.

Figura 1 – Immagini della protome taurina luminosa che si manifesta ,nei periodi equinoziali, nel vano oltre la parete finestrata
della Domus Santuario N 7 della Necropoli di Montessu a Villaperuccio CI ( Foto ed elaborazioni di Sergio Berti ).

Gli scavi archeologici eseguiti nella Necropoli di Montessu,oltre avere messo in evidenza le tombe e le strutture megalitiche,ha
permesso il recupero di numerosi oggetti che facevano parte dei corredi funebri dei defunti.Grazie alle ceramiche rinvenute, si
sono potute ricostruire le fasi cronologiche culturali della Necropoli a partire dalla Cultura di Ozieri ( Neolitico Recente : 3400-2800
a.C. ),a cui si deve ascrivere l’impianto originario delle Domus, seguita poi dalla Cultura di Filigosa e Abealzu ( Eneolitico Iniziale e
Medio: 2400-2100 a.C. ),dalla Cultura Campaniforme ( Eneolitico Finale :2100-1800 a.C. )ed infine dalla Cultura di Bonnanaro (
Bronzo Antico : 1800-1600 a.C. ).In figura 2, e’ riportata la piantina della Necropoli di Montessu.

Figura 2 – Piantina della Necropoli di Montessu con evidenziati i numeri attribuiti alle Domus principali incluso la Domus Santuario
N 7 ( Foto ed elaborazione di Sergio Berti ).

Nella figura 3 , sono indicate alcune delle tipologie di Domus de Janas presenti nella Necropoli di Montessu, incluso le due Domus
santuario ( N 7 e N 33 ) caratterizzate dalla presenza di particolari pareti finestrate.

Figura 3 – Alcune tipologie di Domus de Janas presenti nella Necropoli di Montessu ( Foto ed elaborazioni di Sergio Berti )

Le nostre ricerche si sono concentrate ,fin dalle fasi iniziali, sulla Domus de Janas N 7 per la sua integrita’ interna e per la sua
atipicita’ rispetto alle altre Domus ,fatta eccezione della n 33,piuttosto simile ma molto meno conservata, a causa delle azioni
invasive subite durante gli ultimi secoli da parte dei pastori che hanno frequentato il sito con i loro armenti.

La Domus n 7, denominata dagli archeologi Domus Santuario e’ stata indagata inizialmente dal punto di vista archeoastronomico
per le evidenti valenze relative ;infatti , una delle peculiarita’ e’ quella di essere rivolta, con buona approssimazione, a 270 gradi
dove va a tramontare il Sole nei due periodi equinoziali dell’Anno Solare ( in Primavera ed in Autunno ) e per la presenza della
parete interna finestrata che permette di modulare opportunamente la luce diffusa ,presente immediatamente dopo il tramonto
per alcuni minuti, che consente di visalizzare all’interno del vano finestrato una Protome Taurina di luce come indicato nella figura
1.In figura 4, sono evidenziati gli aspetti esterni ed interni della Domus Santuario N 7, con vista della parete interna finestrata.
Figura 4 - Aspetti esterni ed interni limitati dalla caratteristica parete finestrata della Domus Santuario N 7 ( Foto ed elaborazioni di
Sergio Berti ) .

In figura 5,sono evidenziati i particolari interni del vano, oltre la parete finestrata, opportunamente lavorato sia a livello di
pavimento che di soffitto.

Figura 5 – Evidenza delle particolari lavorazioni del vano oltre la parete finestrata sia a livello di pavimento che di soffitto ( Foto ed
elaborazioni di Sergio Berti ).

In figura 6 , e’ presente una vista con altra angolatura del vano interno ,oltre la parete finestrata, ed una piantina preliminare dello
stesso con indicate le dimensioni principali, incluse anche le finestrature e parte dell’anticella.E’ evidente la forma molto
particolare della piantina del vano e del pavimento, con parti rialzate di forma speciale.Questi aspetti costruttivi particolari ci hanno
stimolato numerose domande alle quali abbiamo cercato di dare risposte, facendo anche tesoro delle esperienze di
Archeoastronomia gia’ maturate nello studio di altri monumenti sacri antichi ed anche piu’ recenti, dove sono state create le
condizioni per manifestare fenomeni luminosi simbolici in ben determinati periodi dell’anno ( Farfalla Dorata a Lerici Sp,Chiesa di
Santiago de Compostela in Spagna ).

Figura 6 -Vista con altra angolatura del vano interno ,oltre la parete finestrata, ed una piantina preliminare dello stesso con in
evidenza le dimensioni principali ( in metri ), incluse anche le finestrature e parte dell’anticella ( Foto ed eleborazioni di Sergio Berti
; Piantina di Andrea Muscas e Alessandra Addari ).

In figura 7, e’ messo in evidenza l’ avallamento circolare nel centro del pavimento dell’anticella della Domus Santuario
N 7, della profondita’ centrale di alcune decine di centimetri, dove gli archeologi durante gli scavi hanno trovato un
vaso rovesciato verso il basso che conteneva tracce di semi.Una situazione analoga e’ emersa in Liguria durante gli
scavi archeologici in una capanna protostorica di forma circolare dell’eta’ del Bronzo ,sulla sommita’ del Castellaro di
Zignago ( SP ),con il ritrovamento al centro del pavimento di un vaso rituale sepolto capovolto e contenente tracce di
semi carbonizzati.

Figura 7-Avvallamento circolare al centro del pavimento dell’anticella della Domus Santuario N 7 di Montessu dove e’ stato
rinvenuto durante gli scavi archeologici un vaso capovolto contenente tracce di semi (Foto ed elaborazione di Sergio Berti ).
In figura 8,e’ indicato l’orientamento di 270 gradi della direzione perependicolare alla apertura di ingresso
verso il vano dell’anticella, rilevato durante l’Equinozio di Primavera del 2010,seguendo la punta dell’ombra
proiettata da un idoneo gnomone verticale.

Figura 8 – Orientamento verso Ovest ( 270 gradi ) della porta di ingresso dell’anticella della Domus Santuario N7 di Montessu ( Foto
e elaborazioni di Sergio Berti ).

In figura 9, e’ riportata la sequenza evolutiva dei giochi di Luce-Ombra all’interno del vano, adiacente al lato
interno della parete finestrata della Domus Santuario N 7 di Montessu, durante il tramonto del Sole
all’Equinozio di Autunno 2009.

Figura 9- la sequenza evolutiva dei giochi di Luce-Ombra all’interno del vano, adiacente al lato interno della parete
finestrata della Domus Santuario N 7 di Montessu, durante il tramonto del Sole all’Equinozio di Autunno 2009 ( Foto
di Alessandra addari e Gaia Scintu ; elaborazioni di Sergio Berti ).
In figura 10 , e’ riportata l’immagine della Protome Taurina Luminosa che si e’ formata nel vano interno
finestrato della Domus Santuario N 7 di Montessu immediatamente dopo il tramonto del Sole il Giorno
dell’Equinozio di Autunno 2009.La luce diffusa che si e’ formata per alcuni minuti dopo il tramonto del Sole,
filtrando dalla porta dell’anticella e dalle finestrature della parete che separa l’anticella del vano interno, ha
permesso la formazione della figura luminosa attraverso la messa in risalto delle forme presenti nelle
fatture particolari del pavimento e delle pareti di fondo del vano finestrato.

Figura 10- Immagine della Protome Taurina Luminosa che si e’ formata nel vano interno finestrato della Domus
Santuario N 7 di Montessu immediatamente dopo il tramonto del Sole il Giorno dell’Equinozio di Autunno 2009 ( Foto
di Alessandra Addari e Gaia Scintu ; elaborazioni di Sergio Berti ).

In figura 11 , e’ riportata la sequenza dell’immagini della Protome Taurina Luminosa che si e’ formata nel
vano interno finestrato della Domus Santuario N 7 di Montessu , immediatamente dopo il tramonto del
Sole,il Giorno dell’Equinozio di Primavera 2010.

Figura 11- Immagine della Protome Taurina Luminosa che si e’ formata nel vano interno finestrato della Domus
Santuario N 7 di Montessu immediatamente dopo il tramonto del Sole il Giorno dell’Equinozio di Primavera 2010 (
Foto ed elaborazioni di Sergio Berti ).
In figura 12 ,sono riportate la immagine della luce diffusa, immediatamente dopo il tramonto del Sole il
Giorno dell’Equinozio di Primavera 2010, vista dalla porta di ingresso dell’anticella della Domus Santuario
N7 di Montessu, e l’immagine della Protome Taurina Luminosa che si e’ formata per alcuni minuti nel vano
interno finestrato .

Figura 12 - Immagine della luce diffusa, immediatamente dopo il tramonto del Sole il Giorno dell’Equinozio di Primavera 2010, vista
dalla porta di ingresso dell’anticella della Domus santuario N7 di Montessu e immagine della Protome Taurina Luminosa che si
formata per alcuni minuti all’interno del vano interno finestrato ( Foto ed elaborazioni di Sergio Berti ).

Non ci dobbiamo stupire del fatto che agli Equinozi si possa formare,in modo evidente anche se per pochi
minuti, una Protome Taurina Luminosa all’interno della Domus Santuario N7 poiche’ la stessa e’ ascrivibile
alla Cultura di Ozieri ( Neolitico Recente : 3400 – 2800 a.C. ) dove una particolare caratteristica di questa
Cultura e’ la figura astratta del Dio Toro ,ossia il Culto del Toro.Secondo queste antiche credenze,Il Toro
incarnava la “Fertilita’ Maschile” legata anche al concetto della “Fertilita’ Agraria “,essenziali per lo sviluppo
della Popolazioni nelle Civita’ del Rame e del Bronzo.Queste credenze lasciano supporre che per gli Antichi
Sardi esisteva un forte legame tra il Simbolismo Taurino Paterno ( e Solare ) ed il Simbolismo Vaccino
Materno ( e Lunare ).In figura 13, viene messo in evidenza che nel periodo ascrivibile alla Cultura di Ozieri (
3400-2800 a.C. ) la Costellazione presente all’Equinozio di Primavera era la Costellazione del Toro.

Figura 13 - Nel periodo ascrivibile alla Cultura di Ozieri la Costellazione presente all’Equinozio di Primavera
era la Costellazione del Toro ( Fonte : Wikipedia; Foto ed elaborazioni di Sergio Berti )
In figura 14, e’ riportata l’immagine satellitare della zona dove e’ localizzata la Necropoli di Montessu dalla
quale sono visibili due isole con nomi non casuali : l’Isola del Toro e l’ Isola della Vacca.

Figura 14 - Immagine satellitare della zona dove e’ localizzata la Necropoli di Montessu dalla quale sono
visibili l’Isola del Toro e l’ Isola della Vacca ( Fonte Google Earth ; Foto ed elaborazioni di Sergio Berti ).

In figura 15, e’ riportata la fotografia ,ripresa dalla Necropoli di Montessu, dove sono state evidenziate
l’Isola del Toro e l’Isola della Vacca.

Figura 15 - Isola del Toro e Isola della Vacca riprese fotograficamente dalla Necropoli di Montessu ( Fonte : Foto di
Valentina Olla ; elaborazioni di Sergio Berti )

La Domus Santuario N7 della Necropoli di Montessu e’ stato segnalata formalmente nel 2010 ,come sito di
valenza archeoastronomica, alla Societa’ Italiana di Archeoatronomia SIA perche’ orientata, con buona
approssimazione, al tramonto del Sole agli Equinozi e per i giochi di Luce-Ombra che si formano in quel
periodo oltre la parete finestrata interna dell’anticella .

La frequentazione del sito,durante le ricerche archeoastronomiche, ha messo in evidenza anche dei livelli di
interattivita’personali evidenti che ci hanno spinto a valutare meglio alcuni di questi aspetti. Alcune delle
domande, riguardanti l’interattivita’ del luogo, hanno iniziato gia’ ad avere delle risposte significative, in
particolare dal punto di vista geologico,litologico,tettonico,idrologico,interattivo e di stimolazione del
sistema nervoso autonomo. Semplici prove di forza dinamometriche su di un campione di Donne ed un
Campione di Uomini hanno messo in evidenza,tra i due sessi , una diversa stimolazione della componente
simpatica del sistema nervoso autonomo, in particolare, in corrispondenza della depressione circolare
centrale dell’anticella della Domus santuario N7.Questo a conferma anche di osservazioni analoghe
effettuate in altri siti sacri.

Analisi sintetica del territorio circostante la Necropoli di Montessu dal punto di


vista geologico,tettonico ,litologico e idrogeologico
Dall’esame dello stralcio della Carta Geologica dell’ ISPRA ( Carta Geologica d’Italia – CAPOTERRA –Foglio
565) e’ possibile localizzare la Necropoli di Montessu a Nord di Villaperuccio, nella zona circolata di rosso
nei pressi dove si trova il Nuraghe de Is Animas ( Vedere Figura 16 ).

Figura 16 – Localizzazione della Necropoli di Montessu sulla Carta geologica ISPRA Capoterra Foglio 565 ( Fonte : Carta
Geologica ISPRA Foglio 565 Capoterra ;foto ed elaborazioni di Sergio Berti )

Nella figura 17 ,sono indicate le tipologie di rocce che interessano la Necropoli di Montessu ed in particolare la Domus
Santuario N7.

Figura 17 - tipologie di rocce che interessano la Necropoli di Montessu ed in particolare la Domus Santuario N7 ( Fonte
: Carta Geologica ISPRA Foglio 565 Capoterra ; foto ed elaborazioni di Sergio Berti ).
Dall’esame della figura 18 , e’ possibile evidenziare la sezione geologica AA, che e’ meglio dettagliata piu’ nella figura
19 ,dalla quale si puo’ confermare che le rocce presenti nella Necropoli di Montessu ,dove sono scavate le Domus de
Janas ( secondo la Carta geologica ISPRA foglio 565 Capoterra ), sono formate dalle Rioliti di Monte Crobu.

Figura 18 – Localizzazione della Necropoli di Montessu sulla Carta geologica ISPRA Capoterra Foglio 565 con evidenza
della seziona geologica AA passante per Punta Coremo ( Fonte : Carta Geologica ISPRA Foglio 565 Capoterra ; foto ed
elaborazioni di Sergio Berti )

Figura 19 –Stralcio della Carta geologica ISPRA Capoterra Foglio 565 con evidenza della seziona geologica AA
passante per Punta Coremo ( Fonte : Carta Geologica ISPRA Foglio 565 Capoterra ; foto ed elaborazioni di Sergio Berti )

Dalla figura 19 , dove e’ riportata la sezione geologica AA che taglia l’area di interesse in linea retta tra Punta Coremo e
Sa Corona Arrubia, e’ possibile prevedere,vista la vicinanza alla Necropoli di Montessu,che la stratigrafia e la tettonica
presenti nella Necropoli siano simili a quelle evidenziate nella sezione.La sequenza stratigrafica che si evidenzia e’ la
seguente,partendo dalla formazione piu’ antica a quella piu’ recente : CIX,STP ,CBU e a ( vedere anche figura 20 ).

Nella sezione AA sono evidenti anche due Faglie distensive che potrebbero influenzare le tensioni strutturali delle
rocce effusive dove sono ricavate le Domus de Janas ed ,in particolare, la Domus Santuario N 7.
Figura 20 – Formazioni presenti nella zona della Necropoli di Montessu ed in particolare nella Domus santuario N7 (
Fonte : Carta Geologica ISPRA Foglio 565 Capoterra ; foto ed elaborazioni di Sergio Berti )

La formazione piu’ antica e’ la CIX formatasi tra 55,8 Milioni di anni fa e 23,03 Milioni di anni fa ( Eocene
Medio - ? Oligocene ) ed e’ composta principalmente da arenarie quarzose e quarzoso feldspatiche.La
formazione successiva STP formatasi tra 23,03 Milioni di ani fa e 15,97 Milioni di anni fa nel Miocene
Inferiore ( Acquitano-Burdigalliano ) e’ composta principalmente da Brecce epiclastiche caotiche in
bancate,ad elementi eterometrici di andesite.La formazione a seguire CBU ,dove sono ricavate le Domus de
Janas della Necropoli di Montessu, e’ composta da depositi piroclastici di flusso a composizione riolitica,da
non saldati a saldati, formatasi nel Miocene tra 15,97 Milioni di anni e 13,65 Milioni di anni fa ( Langhiano
).Nei fianchi della formazione CBU sono possibili depositi di versante a dell’Olocene che e’ l’epoca
geologica piu’ recente,quella in cui ci troviamo,e che ha avuto il suo inizio convenzionale 11700 anni fa.Le
formazioni rocciose ,che influenzano la zona dove sono ricavate le Domus de Janas di Montessu, sono
molto ricche di quarzo ( Si O 2 ) a partire dalle rocce piu’ antiche fino ad arrivare a quelle piu’ recenti.In
particolare le rocce di composizione riolitica sono ricche di quarzo ( vedere figura 21 e figura 22 )

Figura 21 – Immagine di repertorio e definizione sintetica di Riolite ( Fonte :Wikipedia ; Elaborazione di Sergio Berti ).
Le rioliti che interessano ,in particolare ,le rocce dove e’ stata scavata la Domus Santuario N7 fanno parte
dell’Unita’ di Monte Crobu.

Le rioliti ,come si puo’ evidenziare dalla figura 22 sono molto ricche di quarzo ( Si O2 ).

Figura 22 – Classificazione delle Vulcaniti cenozoiche del Sulcis secondo lo schema classificativo TAS ( Le Bas et Al.
1986 ) .L’area gialla rappresenta la composizione dell’intero set dei dati di letteratura relativi alle rocce del vulcanismo
tardo eocenico-medio eocenico della Sardegna ( Fonte : Fiorenzo Ronga –Dottorato di Ricerca in Petrografia e
Petrologia-Petrogenesi delle vulcaniti del Sulcis-Universita’ degli studi di Catania ; elaborazione di Sergio Berti ).

Le rocce ricche di quarzo ,in condizioni normali, tendono a stimolare la componente simpatica del sistema
nervoso autonomo degli Uomini e delle Donne.La Domus Santuario N 7 ,da quanto sopra riportato, e’ stata
scavata in una roccia ricca di quarzo e le rocce sottostanti, che sostengano l’Unita’ di Monte Crobu ,hanno
anch’esse un contenuto di quarzo degno di nota.

La prossimita’ a due faglie di tipo distensivo ed il fatto che l’Unita’ di Monte Crobu e’ caratterizzata da due
unita’ di flusso distinte,anche se estremamente saldate, potrebbero avere creato degli stati tensionali
strutturali percepibili dal Corpo Umano all ‘ interno della Domus Santuario N 7.

L’area della Domus Santuario N 7 non sembra essere interessata da flussi idrici sotterranei confinati degni
di nota.
Rilievo delle Reti di Interazione Naturale all’interno dell’anticella della Domus
Santuario N7
All’interno dell’anticella sono stati eseguiti una serie di rilievi biofisici per effettuare la mappatura delle
Reti di Interazione Naturali e degli eventuali piani ivi presenti.E’ stata rilevata la presenza di un piano di
Benker,come indicato in figura 23. La forma dell’anticella e’ parallelepipeda con dimensioni 6,7*3,4*2 metri
circa .Il piano di Benker e’ attivo tra 70 centimetri circa dal pavimento e 170 centimetri circa, sempre dal
pavimento.Situazioni analoghe per il Piano di Benker sono state rilevate in altri luoghi sacri esaminati ed , in
particolare, nelle Chiese Medioevali e Rinascimentali.

Figura 23 – Piano di Benker rilevato all’interno dell’anticella della Domus Santuario N7 nella Necropoli di Montessu ( Foto ed eleborazioni di Sergio

Berti )

In Figura 24 ,sono riportate le reti di interazione naturali rilevate all’interno dell’anticella della Domus Santuario N7.L’avvallamento
circolare al centro del pavimento coincide con buona approssimazione con un Nodo di Benker.Centrato sul Nodo di Benker e’ stato
evidenziato nella figura un reticolato basato sui vertici di quadrati di lato 1 metro.I punti del reticolato si trovano localizzati su tre file ,
trasversali alla porta di ingresso e distanti tra loro 1 metro, identificate con A,B e C.Ogni fila contiene 7 punti distanti tra loro 1 metro.

Figura 24 – Reti di interazioni naturale rilevate all’interno dell’anticella della Domus santuario N 7 della Necropoli di Montessu (
Foto ed eleborazioni di Sergio Berti ).
I punti identificati su ciascuna linea sono di seguito elencati :

Linea A : A1 ,A2,A3,A4,A5,A6,A7

Linea B : B1,B2,B3,B4,B5,B6,B7

Linea C : C1,C2,C3,C4,C5,C6,C7

I punti sopraindicati ,facendo riferimento ai relativi livelli interattivi, secondo le reti di Interazione Naturali
,sono cosi classificabili :

Punto B4 : Nodo di Benker

Punti B2 e B6 : Nodi di Hartmann & Benker

Punti C4,A4,B1,B3,B5,B7 : Punti sulla rete di Benker

Punti C2,C6,A2,A6 : Punti sui Muri di Hartmann

Punti C1,C3,C5,C7,A1,A3,A5,A7 : Punti neutri

Sui punti evidenziati sono state successivamente effettuate le prove di forza su di un campione di persone,
tramite l’utilizzo di un idoneo Dinamometro Digitale.

Prove di Forza con Dinamometro digitale all’interno dell’anticella della Domus


Santuario N 7 della Necropoli di Montessu
Le prove di Forza, nei punti individuati all’ interno dell’anticella della Domus Santuario N7 della Necropoli di
Montessu ( vedere figura 24 ), sono state effettuate mediante dinamometro elettronico manuale
predisposto su Kg. ( Vedere Figura 25 ), linea trasversale per linea trasversale ,con le persone in piedi sul
punto ed orientate con il viso verso Nord.

Figura 25 – Dinamometro elettronico Manuale CAMRY utilizzato per le prove di forza all’interno dell’anticella della
Domus Santauario N7 della Necropoli di Montessu ( Fonte : CAMRY ; foto ed eleborazione di Sergio Berti ).
Il Campione delle persone che si sono volontariamente offerte per le prove era cosi’ formato :

Campione delle Donne : n. 5 di eta’ compresa tra i 25 anni ed i 50 anni

Campione degli Uomini : n. 2 di eta’ compresa tra i 55 anni ed i 60 anni

Nella figura 26 , e’ riportato il grafico del valore medio della forza rilevato su campione delle Donne rispettivamente
per la linee di prova A,B e C. In ordinata e’ riportato il livello di Forza medio espresso sui punti dal campione delle
Donne; in ascisse e’ riportato l’ordine dei punti di prova da 1 a 7 per le tre linee A,B e C.

40

35

30

25

VmDA
20
VmDB
VmDC
15

10

0
1 2 3 4 5 6 7

Figura 26 - Livello di Forza medio espresso sui punti dal campione delle Donne; in ascisse e’ riportato l’ordine dei
punti di prova da 1 a 7 per le tre linee A,B e C ( Fonte ed eleborazione dei dati : Sergio Berti )

Dalla figura 26 , si evince che il campione delle Donne ha espresso la massima forza sulla Linea B, corrispondente alla
rete di Benker nella Direzione NORD-SUD , con un massimo nel punto B4. Si nota ,inoltre,che il livello di forza tende a
calare gradualmente verso i punti 7 delle tre linee A,B e C.

Il punto B4 corrisponde al Nodo di Benker ed all’avvallamento circolare presente al centro del pavimento dell’anticella
della Domus Santuario N7 della Necropoli di Montessu.Il punto in argomento stimola ,quindi, mediamente nelle
Donne un aumento dell’ attivita’ della Componente Simpatica, messa in evidenza strumentale dall’ incremento del
livello di forza nel punto.

Nella figura 27 , e’ riportato il grafico del valore medio della forza rilevato su campione degli Uomini rispettivamente
per la linee di prova A,B e C. In ordinata e’ riportato il livello di Forza medio espresso sui punti dal campione delle
Uomini ; in ascisse e’ riportato l’ordine dei punti di prova da 1 a 7 per le tre linee A,B e C.
80

70

60

50
VmUA
40
VmUB

30 VmUC

20

10

0
1 2 3 4 5 6 7

Figura 27 - Livello di Forza medio espresso sui punti dal campione degli Uomini; in ascisse e’ riportato l’ordine dei
punti di prova da 1 a 7 per le tre linee A,B e C ( Fonte ed eleborazione dei dati : Sergio Berti )

Dalla figura 27 , si evince che il campione degli Uomini ha espresso la minima forza sulla Linea B, corrispondente alla
rete di Benker nella Direzione NORD-SUD , con un minimo nel punto B4. Si nota ,inoltre,che il livello di forza tende a
calare gradualmente verso i punti 7 delle tre linee A,B e C.

Il punto B4 corrisponde al Nodo di Benker ed all’avvallamento circolare presente al centro del pavimento dell’anticella
della Domus Santuario N7 della Necropoli di Montessu.Il punto in argomento stimola ,quindi, mediamente nelle
Uomini una riduzione dell’ attivita’ della Componente Simpatica messa in evidenza strumentale dalla diminuzione del
livello di forza nel punto.

In Figura 28 , e’ riportato il valore medio di forza del Campione Donne e del Campione Uomini per la linea B.

60

50

40

30 VmDB
VmUB
20

10

0
1 2 3 4 5 6 7

Figura 28 - Valori medi della forza del Campione Donne e del Campione Uomini per la linea B ( Fonte ed eleborazione
dei dati : Sergio Berti ).
In figura 29 , sono riportati i valori medi di forza del Campione Donne e del Campione Uomini per la linea B
con indicato anche il tipo di sollecitazioni interattive presenti sul punto di prova, dal punto di vista delle Reti
di Interazione Naturali.Si evidenzia che sul Nodo di Benker ( NB ) il campione delle Donne incrementa il
livello di forza medio mentre il campione degli Uomini riduce il livello di forza.

Figura 29 - Valori medi della forza del Campione Donne e del Campione Uomini per la linea B con indicato anche il
tipo di sollecitazioni presenti dal punto di vista delle Reti di interazione naturali( Fonte ed eleborazione dei dati :
Sergio Berti ).

Conclusioni
Gli studi ,fino ad oggi effettuati sulla Domus Santuario N7 , hanno portato alle seguenti conclusioni :

a) Dal punto di vista Archeoastronomico la Domus N7 e’ orientata con buona approssimazione verso il
tramonto del Sole nei giorni degli Equinozi ed in quei periodi ,immediatamente dopo il tramonto e
per alcuni minuti,si forma nel locale oltre la parete interna finestrata una Protome Taurina
Luminosa, di notevole impatto, per caratterizzare il luogo dal punto di vista di culto.

b) Dal punto di vista geologico,tettonico ,litologico e idrologico la Domus N7 e’ influenzata dalle


emissioni elettromagnetiche di rocce con elevato contenuto di quarzo ( Si O2 ) che normalmente
tendono a stimolare la componente Simpatica del Sistema Nervoso Autonomo del Genere Umano.
All’interno dell’anticella si risente anche la influenza di interazioni tettoniche di tipo distensivo
,probabilmente ,originate dalla presenza in zona di Montessu di due faglie di tipo distensivo verso
EST e dalle possibili tensioni strutturali presenti nelle rocce effusive ( Rioliti ) dove e’ stata scavata
la Domus N7. Nelle figure 7,23 e 24 e’ evidente la frattura trasversale presente nella parte centrale
della parete finestrata che si manifesta anche, con forme di frattura variegate , nelle pareti minori
dell’anticella.
c) Dal punto di vista delle interazioni geobiofisiche, si evidenzia che la parte centrale del pavimento
dell’anticella, dove e’ presente la cavita’ circolare e dove e’ stato localizzato il Nodo della Rete di Benker, ivi
presente, e’ una zona molto interattiva sia sul campione delle Donne che sul Campione degli degli Uomini ma
con effetti di tipo opposto. Le Donne ,infatti,vengono stimolate dal punto di vista dell’incremento dell’attivita’
della Componente Simpatica del Sistema Nervoso Autonomo con incremento del livello di forza espresso con
il dinamometro e delle attivita’ vitali ( con conseguenti incrementi della pressione arteriosa,del battito
cardiaco e delle funzioni fisiche in generale ). Gli Uomini, al contrario, vengono stimolati dal punto di vista
della riduzione dell’attivita’ della Componente Simpatica del Sistema Nervoso Autonomo con diminuzione
del livello di forza espresso con il dinamometro e delle attivita’ vitali ( con conseguenti riduzioni della
pressione arteriosa,del battito cardiaco e delle funzioni fisiche in generale ).I Campioni delle persone
utilizzate per le prove hanno mostrato atteggiamenti comportamentali in linea con le influenze di tipo
biofisiche ,indotte dalla permanenza di pochi minuti sull’ avvallamento circolare presente al centro del
pavimento dell’anticella della Domus N7.
d) Il nome di DOMUS SANTUARIO , assegnato alla Domus N7 dagli Archeologi, e’ sicuramente appropriato
perche’ ha delle valenze di tipo diverso rispetto alle altre Domus de Janas presenti nella Necropoli di
Montessu, fatto salvo forse, della Domus N33, posta dal lato opposto della valletta, e con delle forme simili a
quelle della Domus N7 ma con orientamento verso EST, di quello che rimane della porta di ingresso.
e) I Giochi di Luce/Ombra,la modulazione opportuna della Luce Solare per creare delle idonee figure in
particolari giorni dell’anno,la presenza del piano di Benker in zona vitale,la presenza della rete di Benker e la
individuazione e condizionamento di alcune aree per scopi rituali e di culto si ritrovano anche in edifici sacri
dei secoli successivi ed, in particolare, del periodo medioevale e rinascimentale.Un esempio significativo di
edificio sacro orientato con l’ingresso verso OVEST ( 270 Gradi ),la presenza di adeguati giochi di Luce/Ombra
al tramonto nel periodo equinoziale,la presenza della rete e del piano di Benker in zone vitali,l’influenza di
emergenze acquifere sotterranee anche artificiali e’ la Cattedrale di Santiago de Compostela in Spagna (
vedere figura 30 ).
f) Gli studi effettuati sulla Domus Santuario N7 , che risale a circa 5000 anni fa, hanno messo in evidenza che i
Costruttori di quei tempi avevano conoscenze di Astronomia Ciclica ,delle influenze biofisiche dei materiali
costruttivi e delle forme ed, anche, conoscenze ben consolidate delle Reti di Interazioni Naturali e del Piano
di Benker da consentire loro di riuscire a creare delle aree dove influenzare, in modo funzionale desiderato,
l’attivita’ del Sistema Nervoso Autonomo del Genere Umano.

Figura 30 – Effetti luminosi al tramonto all’Equinozio di Autunno 2009 a Santiago de Compostela ( Foto ed
eleborazioni di Sergio Berti )
Bibliografia principale
Curtis, Barnes – Le scienze biologiche- Edizioni Zanichelli

S. Berti e A.A.V.V. – I segreti di palazzo- Marna Editore

S. Berti;M. Zanicchi – Geobiofisica ed armonia dei luoghi sacri- Associazione AG&SI

S. Berti-Misure dell’Heart Rate Variability (HRV) come indicatore attendibile dell’ interazione tra uomo e
ambiente – Associazione AG&SI

Elemaya - Heart&Emotion - Manuale di uso e manutenzione strumento per misura HRV-

Fiorenzo Ronga –Dottorato di Ricerca in Petrografia e Petrologia-Petrogenesi delle vulcaniti del Sulcis-
Universita’ degli studi di Catania
S. Berti- Il rilievo geologico-geobiologico del Palazzo Ducale di Urbino:un approccio scientifico—Convegno
presso l’Abbazia Benedettina di Praglia PADOVA 24 Novembre 2007

S. Berti- M. Zanicchi - Metodologie operative per la esecuzione di determinazioni strumentali nell’ ambito
dei rilievi geologico-geobiologici - Convegno presso la Fiera ENERGETHICA GENOVA 08 Marzo 2008

S. Berti –D. Ambrosini- I rilievi strumentali applicati alla geobiologia - Terzo Convegno Nazionale
“Bioarchitettura&Geobiologia&Legno” Riomaggiore LA SPEZIA 20 Giugno 2008

S . Berti- Misura dell’Heart Rate Variability (HRV) come indicatore attendibile delle interazioni tra uomo e
ambiente- 4° Salone delle energie rinnovabili e sostenibili ENERGETHICA 2009 Fiera Genova

S . Berti- Medicion de la variabilidad de la frecuencia cardiaca como indicador fiable de la interaccion del
ser humano con el medio ambiente-GEA Asociacion De Estudios Geobiologicos

S. Berti –Metodologie innovative di indagini biofisiche sperimentali – Quarto Convegno Nazionale


“Bioarchitettura&Geobiologia&Legno” EXPO LA SPEZIA 19-20 Giugno 2009

E.Silvestre Fortea-Geobiologìa y Biohabitabilitad:la salud a travès del hàbitat-Cuadernos monogràficos GEA


1.

S. Berti - Geobiologia e geobioedilizia : Metodologie innovative di indagini biofisiche sperimentali e


geologico-geobiologiche- Lezioni effettuate per il Corso di perfezionamento in GEOLOGIA MEDICA
dell’UNIVERSITA’ degli STUDI di URBINO

Ringraziamenti
-Alla Soprintendenza delle Belle Arti e Paesaggio di Carbonia-Iglesias
-Alla Societa’ Cooperativa Mediterranea
-Al personale della Societa’ Cooperativa Mediterranea
-All’ Associazione Architettura&Geobiologia Studi Integrati
-All’ Associazione Geobiologia Medica
-All’ Associazione ALSSA
-All’ Associazione SIA
- Ad Alessandra Sanna Studentessa dell’ Accademia ANEA di Cagliari
-Agli studenti della seconda Classe 2017/2018 dell’Accademia ANEA di Cagliari che si sono
sottoposti volontariamente ai Tests di forza
- A Wikipedia
-A Google Earth
- A ISPRA Ambiente
-All’ Accademia ANEA di Cagliari
-Ad Alessandra dr.ssa Addari
- A Gaia Ing. Scintu
- A Ofelio geom. Scintu
- Ad Andrea geom. Muscas
-A Valentina Naturopata Olla

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