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RELAZIONE

SU UN PRINCIPIO DEL
FAIR PLAY
Alessandro Paolini, II Classico
Rifiutare il doping, il razzismo, la violenza e la
corruzione
Rifiutare il doping, il razzismo, la violenza e la corruzione è la base per una competizione sportiva alla pari,
dove vince solo chi ha la migliore prestazione. Il doping consiste nell’assunzione di sostanze proibite, le quali
alterano le funzioni biologiche del corpo per migliorare la prestanza fisica di un atleta, come alcuni farmaci e
gran parte delle sostanze stupefacenti e psicoattive. Il razzismo, come tutti sanno, è la discriminazione su
base razziale di alcuni gruppi di persone. La violenza, sia fisica e psicologica, e sia contro persone che contro
animali e cose; e la corruzione, sono altri atteggiamenti contrari alla mentalità dello sportivo e della normale
civiltà, pertanto vanno escluse dalla propria vita, così come le sostanze stupefacenti e le discriminazione.
Esempio circa il doping
Lo sportivo che fece uso di sostanze
dopanti più noto del secolo è, senza
dubbio, Diego Armando Maradona, ex
calciatore noto per la sua permanenza nel
Napoli. Nel corso della sua carriera fu
sospeso due volte: la prima per uso di
cocaina, la quale gli causò una lunga
dipendenza; la seconda per positività al
test antidoping a campione con l’efidrina,
usata per perdere massa grassa.

Celebre foto di Diego Maradona insieme alla famiglia camorrista dei Giuliani,
narcotrafficanti e figure centrali della criminalità organizzata di Napoli.
Esempio circa il razzismo
Rimanendo a tema calcio, questo fu un episodio
ricco di ironia. Durante la partita fra Villareal e
Barcellona, il calciatore brasiliano Dani Alves
viene raggiunto, per motivi di discriminazione
razziale, da una banana lanciata dagli spalti. La
banana simboleggia l’analogia con le scimmie e
probabilmente il movente è stato il colore della
pelle del calciatore. La vicenda si conclude col
significativo gesto ironico di Dani Alves, che per
dimostrare di essere impermeabile all’insulto la
sbuccia rapidamente e la divora prima di battere il
calcio d’angolo.
Dani Alves raccoglie la banana e la mangia in campo.
Esempi circa la violenza e razzismo
Due grandissimi esempi di violenza nel mondo
dello sport sono riconducibili al sistema delle
Olimpiadi ed entrabi hanno fondamenti razziali:
l’anno scorso ci fu un consistente tentativo di
boicottaggio delle Olimpiadi invernali di Pechino
2022 a causa del tristissimo genocidio che ancora
oggi è in corso in Cina nei confronti degli Uiguri,
un’etnia asiatica di religione mussulmana; invece
durante le Olimpiadi di Monaco di Baviera 1972 si
consumò un sanguinoso massacro per motivi
politici e razziali da parte di un’associazione
Sulla sinistra uno degli attentatori di Monaco ‘72, sulla destra l’accensione della
terroristica palestinese ai danni di diversi atleti torcia olimpica assegnata a un’atleta uigura per mascherare il genocidio cinese.
israeliani, portando la morte di 17 persone.
Esempio circa la corruzione
Riguardo la corruzione nello sport, il più grande e noto
esempio dell’ultimo ventennio ha visto come
protagoniste diversi top club calcistici italiani e le
federazioni di FIGC, AIA E LNP. Ha preso il nome di
“Calciopoli” ed è stato un maxi-scandalo legato alle
calcioscommesse e la compravendita di partite di calcio,
reso noto al mondo nel 2006 dopo lunghe indagini,
diversi gradi di processo e infiniti insabbiamenti e ricorsi,
conclusosi con sanzioni da migliaia di euro, svariate pene
per diversi anni di reclusione, retrocessioni e
penalizzazioni per le squadre, radiazioni per gli arbitri.
Prima pagina de La Gazzetta dello Sport del 25 Luglio 2006, nella quale sono
elencate le sanzioni definitive delle più rilevanti squadre coinvolte nello
scandalo

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