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GIOVANNI BOCCACCIO

1340:crisi della
banca dei Bardi
ritornano a Firenze
inizia una vita borghese piena di risrettezze
economiche
vive presso vari signori subisce il fascino
della tradizione
1348:vive la peste da cui ricava a cui affianca gli stilnovisti, Dante e Petrarca
cortese e classici
la cornice del Decameron latini
lo considera il suo maestro sperimenta dunque generi e forme
è devoto ai classici
partecipa alla vita raffinata dell'aristocrazia e alta borghesia
si scambiano lettere,libri e informazioni letterarie napoletana
fa amicizia con Petrarca
si incontrano varie volte Firenze 1313/Certaldo 1375

coltiva una letteratura solenne e moralmente impegnata


VITA VITA
figlio illeggittimo di Boccaccino
1360:diviene chierico 1327: lui e Boccaccino vanno a Napoli per fare pratica
fallisce una congiura dei suoi amici, finisce in cattiva mercantile
luce e viene allontanato da ogni incarico pubblico viene a contatto con più persone
ha una crisi spirituale a
causa della delusione
unisce il culto dei classici antichi a quelli nuovi
politica si afferma la sua vocazione letteraria
la sua casa diviene il centro di incontro di un
gruppo di intellettuali centro futuro
dell'umanesimo 1362: si ritira a Certaldo

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