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1321-2021: A 700 ANNI DALLA MORTE DEL SUO AUTORE, LA COMMEDIA RESTA ESSENZIALE PER CAPIRE L’EUROPA
Francesco Pesellino (1422-1457), Episodio della storia di Griselda, olio su tavola realizzato tra 1445 e 1450
(Bergamo, Accademia Carrara). Nella versione latina di Petrarca il prologo contiene l’esaltazione del
Monviso, conservata anche nella successiva rivisitazione inglese di Chaucer.
Tra la fine del Trecento e gli inizi Vesulus ex Appennini iugis, mons unus springing and its tiny source / that
del Quattrocento redige un commento altissimus, qui vertice nubila superans, eastward ever increases in its course / La figura di questa santa compare nelle vicende di alcu-
a Inferno e Purgatorio un anonimo let- liquido sese ingerit aetheri, mons suap- toward Emilia, Ferrara, and Venice» ni santi piemontesi, nonostante non esistano prove docu-
tore della Commedia, che dal primo te nobilis natura, sed Padi ortu nobilis- (The Clarck’s Tale). mentarie o archeologiche che consentano di conoscerne nei
editore (Pietro Fanfani) fu chiamato simus, qui eius e latere fonte lapsus, Ma ora occorre tornare alla similitu- particolari la vicenda umana. La sua persona emerge, infat-
Anonimo Fiorentino. Commentando le exiguo orientem contra sole fertur, dine di Inf. XVI e alla menzione dante- ti, più come quella simbolica della donna timorata di Dio,
terzine sui fiumi dell’alta Italia di Inf. mirisque mox tumidus incrementis, sca del Monviso, da cui evidentemente coraggiosa seppellitrice dei martiri e amorosa educatrice di
XVI, di cui abbiamo già discorso a brevi spacio decursu, non tantum tutto si è originato. Nel 1440 un altro futuri ecclesiastici, che non come quella di un personaggio
lungo, inaspettatamente l’Anonimo maximorum unus amnium, sed fluvio- commentatore, l’umanista lombardo dalle coordinate storiche spazio – temporali ben definite.
menziona il Canavese: «Egli è da sapere rum a Vergilio rex dictus. Liguriam gur- Guiniforte Barzizza, fu il primo studio- Nella passio dei Santi martiri torinesi Avventore,
che sopra Monferrato et Canavese è gite violentus intersecat, dehinc so di Dante che, nella definizione del Solutore ed Ottavio, Giuliana è presentata come una pia
uno monte chiamato Veso, il quale Aemiliam atque Flaminiam, fiume, si appoggiò anche alla descrizio- matrona cristiana di Ivrea che, avendo scoperto il corpo di
divide la Provenza da Italia, et è il prin- Venetiamque discriminans, multis ad ne petrarchesca della pianura piemon- Solutore, martirizzato sulla riva della Dora Riparia, lo tra-
cipio di monte Appennino [...]; et que- ultimum et ingentibus ostiis, in tese: «Or circa il principio di questo sporta a Torino per deporlo accanto a quello dei suoi due
sto monte Appennino, partendosi da Adriaticum mare descendit. Caeterum monte Apennino una delle sue coste si compagni uccisi in città, sul luogo fa edificare una memoria
monte Veso, onde esce il Po, il quale pars illa terrarum, de qua primum dixi, leva molto in alto sopra il Piemonte di presso la quale anch’essa venne poi sepolta.
corre per Lombardia, ricogliendo assai quae et grata planitie et interiectis colli- Lombardia, e fa un gentil colle chiama- Alla santa gli agiografi medievali attribuirono anche un
fiumi in sé, et finalmente mette in bus ac montibus circumflexis, aprica to Mon Veso, ovvero Vesulo, al piè del altro ruolo, quello di educatrice di Gaudenzio, futuro vesco-
Romagna nel mare Adriano, sempre si pariter ac iucunda est, atque ab eorum quale è situata la nobil terra di vo di Novara che, secondo il racconto tradizionale della sua
dirizza questo monte verso Ponente; quibus subiacet pede montium nomen Salluzzo; da questo Mon Veso discende vita, sarebbe stato originario proprio della città di Ivrea.
poi, quando viene più oltre verso tenet, et civitates aliquot et oppida un fiume famosissimo, nominato Po, e Essa, prendendosi cura del piccolo Gaudenzio, avrebbe a lui
Romagna, si dirizza verso il Levante». habet egregia» (Seniles XVII 3 = De discorre giù per la pianura di Lombardia trasmesso anche i primi insegnamenti della dottrina cristia-
Questa sarebbe l’unica presenza del obedientia ac fide uxoria). a modo che per una valle in verso na, ad insaputa dei suoi famigliari che nonostante i succes-
Canavese in tutti i commenti “Al confine occidentale d’Italia c’è levante, finché per quattro principali sivi sforzi del giovane, formatosi poi presso il cenobio euse-
all’Inferno dantesco, se non si trattasse una montagna isolata e altissima che si foci, ovvero bocche entra nel mare di biano di Vercelli, non abbandonarono la religione pagana.
in realtà di un errore della traduzione distacca dalle giogaie dell’Appennino, il Venezia». Menzionando il territorio di Anche in questo secondo ruolo a lei attribuito non si può
manoscritta: dei tre codici che trasmet- Monviso, che si erge al di sopra delle Saluzzo, che non ha nulla a che vedere rilevare nulla di storicamente attendibile da riferire alla per-
tono l’anonimo commento, soltanto il nubi, spingendosi fino all’etere. Già con il testo dell’Inferno, Guiniforte sona di Giuliana, le cui reliquie sono ora conservate nella
1016 della Biblioteca Riccardiana di celebre di per sé, il Monviso è celeberri- dimostra infatti di conoscere il proemio chiesa torinese dei Santi Martiri, trasportate dalla chiesa
Firenze (risalente alla fine del XV sec.) mo per l’origine del Po, la cui sorgente alla versione latina della novella boc- edificata dalla stessa santa e ingrandita nel tempo, con
presenta questa lezione; gli altri due sgorga da un suo fianco, scorre verso cacciana di Griselda. Il risultato, in ter- annesso monastero benedettino, abbattuta nel 1536 per
hanno invece Genovese, ossia lo stesso oriente per poco con scarsa acqua, ma mini funzionali al commento, è l’incro- ordine di Francesco I di Francia.
riferimento geografico già presente nei subito si gonfia in modo straordinario, e cio di due tradizioni letterarie, proprio Al di là della sua esistenza storica la duplice figura di
precedenti commentatori, impegnati a attraversato un piccolo territorio diven- come due corsi d’acqua confluenti in Giuliana costituisce un richiamo all’importanza dell’opera
distinguere le regioni dell’alta Italia tra ta quel che Virgilio definì non il princi- un unico e maestoso fiume. Per i lettori svolta dalle donne nella diffusione del cristianesimo e nella
Liguria e Lombardia. Come spesso pale dei corsi d’acqua bensì il re dei della Commedia della metà del XV formazione di una coscienza cristiana, dai tempi apostolici
accade, però, un errore è anche rivela- fiumi. La sua onda rubesta attraversa la secolo, i contorni orografici del fino ai nostri giorni, concretizzata in ruoli e mansioni in cui
tore della cultura del copista che lo ha Liguria, per poi separare l’Emilia, la Piemonte erano ormai ben definiti. esprimere al meglio la loro sensibilità femminile.
commesso: probabilmente chi confe- Romagna e il Veneto, e infine sfociare michele curnis
zionò la copia del manoscritto nel mare Adriatico con numerosi e
Riccardiano, leggendo «Monferrato e ampi sbocchi. Comunque, quella terra 70 anni fa il ripristino della dignità abbaziale a Fruttuaria di San Benigno
Genovese», pensò a una storpiatura che ho accennato all’inizio, bella per la
del nesso dantesco «Monferrato e pianura alternata alle colline e a dolci
Canavese» – la coppia di toponimi che montagne, soleggiata e amena, prende
chiude il canto VII del Purgatorio – e il nome dal piè dei monti sui quali si
decise di correggere dove non era sdraia e vanta molte città e importanti
necessario. roccaforti”.
Nel 1373, un anno prima della Nel testo si ritrovano alcuni ele-
morte, anche Francesco Petrarca si menti già noti: la citazione virgiliana,
imbattè nella geografia piemontese, l’uso del sempre virgiliano verbo labor
dimostrando – da intellettuale spesso in per la sorgente del Po (che è evidente
viaggio tra Italia e Francia – una cono- ripresa dantesca), la funzione discrimi-
scenza superiore a quella di tutti i com- natoria del fiume nei confronti di varie
mentatori danteschi e dello stesso regioni italiane; ma c’è una denomina-
Boccaccio. Il pretesto fu offerto dalla zione nuova, quel nesso pede montium
traduzione in latino dell’ultima novella che sin dalle edizioni cinquecentesche
del Decameron (X 10), dedicata a delle opere di Petrarca è stato stampato
Griselda e al marchese di Saluzzo, la Pedemontium, ossia il nome proprio
cui storia lo aveva commosso e indotto del Piemonte. Grazie a questa sublima-
a diffonderla anche tra chi non cono- zione letteraria, la suggestione del SAN BENIGNO – Il 17 febbraio 1951, set- ormai la quarta data “piena” che siamo costretti a
scesse il volgare italiano. Petrarca Monviso ebbe fortuna internazionale, tant’anni fa, papa Pio XII restituiva a Fruttuaria la saltare. Abbiamo infatti già mancato le celebrazioni
aggiunge alla narrazione un maestoso visto che Geoffrey Chaucer se ne dignità abbaziale: “ut abbatiali titulo condecorare- per i 30 anni dalla visita di San Giovanni Paolo II (19
proemio dedicato alla geografia della ricordò nei Canterbury Tales, conser- tur”, recita la lapide che ricorda l’evento. Ad atti- marzo 1990), i 250 anni della prima pietra (“primo
vicenda (assente nell’originale di vando nel prologo della Novella del varsi per tale ripristino fu il canonico Carlo Notario, lapide posito”) della basilica cardinalizia (7 settem-
Boccaccio), in cui l’elemento di spicco è chierico il riferimento alla montagna: e il primo a usufruire del “rientro” di tale dignità fu bre 1770), i 990 anni della morte di Guglielmo (1°
sempre il Monviso. Merita riportare il «A proem to describe those lands don Luigi Perono, abbas per eccellenza. gennaio 1031) e adesso questi 70 anni. Speriamo in
testo latino, che è un autentico pezzo di renowned / [...] / and of Mount Viso, Spiace che per vari motivi contingenti non si tempi migliori.
bravura, retorico e geografico al tempo specially, the tall, / whereat the Po, out possa dare ulteriore solennità a questa data. Che è marco notario
stesso: «Est in Italiae latus occiduum of a fountain small, / takes its first
giovedì 25 febbraio 2021 • Storia e Ricordi il
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London, British Library, Yates Thompson MS 36, f. 34 r. In questo celebre manoscritto illustrato della
Commedia, che risale alla metà del XV secolo, l’artista si è concentrato sulla raffigurazione
delle piote dei simoniaci, secondo la descrizione di Inf. XIX 13-15, 22-27
Durante l’Ottocento, Lucifero; foneticamente, dell’Italia. E ancora nel Rosa, nelle sue Postille
quando gli studiosi incon- non è nient’altro che una 1883 Ugo Rosa, nel saggio etimologiche, si trovò a
travano una parola dantesca metatesi di stupro, già atte- L’elemento tedesco nel dia- dover spiegare la relazione
che non appartenesse al stata prima del 1292, nel letto piemontese. Postille tra il piemontese randa,
Educato in una famiglia autenticamente cristiana creb-
volgare toscano, cercavano Libro de’ Vizî e delle virtudi etimologiche, pubblicato a “bastone”, con l’etimo
be con un carattere sereno, gioioso e ben disposto verso
di reperire l’uso di quello di Bono Giamboni (in cui Berlino, inseriva nel suo dell’antico tedesco e con il
tutti. L’8 gennaio 1877 entrò nel Seminario della Piccola
stesso termine, o di altro ha il valore di “violenza car- lessico il lemma strup, spie- testo di Dante (che egli leg-
Casa della Divina Provvidenza a Torino, fondata da San
molto simile, in altre lingue nale” che tuttora conserva). gandolo come «Branco, geva nella forma «aranda
Giuseppe Benedetto Cottolengo. Questo Seminario, posto
regionali d’Italia, anche al I commentatori antichi per moltitudine di animali adu- aranda»); decise quindi di
sotto la protezione di San Tommaso d’Aquino e perciò
fine di additare nell’opera di lo più lo interpretarono nati insieme», citando definire randa come
detto “Famiglia dei Tommasini”, accoglieva aspiranti al
Dante la ricchezza di un come metafora per “oltrag- naturalmente il passo dan- «Rasiera, piccolo bastone
sacerdozio privi di mezzi economici. Si iscrisse al
“volgare italiano” già rap- giosa superbia”, ma Pietro tesco. Pochi anni dopo, che passa sull’orlo dello
Terz’Ordine Francescano fin dai primi anni del suo chieri-
presentativo di tutte le Alighieri introdusse il però, la proposta di Beccaria stajo per levarne il colmo» e
cato. Compiuti gli studi teologici con ottimi risultati, il 18
regioni della futura nazione. sospetto che si trattasse di e le riflessioni di chi lo di parafrasare la locuzione
settembre 1886 fu ordinato sacerdote, a 23 anni, dal
Gli studi linguistici su altra parola, sconosciuta: aveva seguito erano già dantesca «“sull’orlo, sul
Card. Gaetano Alimonda, Arcivescovo di Torino.
Dante registrano, pertanto, «dicitur sive interpretatur cadute; la plausibilità del margine”, come il piemon-
Don Francesco, fin da giovane, fu incaricato di inse-
una serie nutritissima di stupro societas sive consor- significato alternativo di tese nello stesso significato
gnare latino e filosofia nel Seminario dei Tommasini, e
rivendicazioni locali fuori tium turpe» (“Stupro si strupo contrastava infatti di “vicino” ha a broa,
poi anche ai Missionari della Consolata, fondati dal beato
dall’area toscana, con l’ob- dice, o meglio si interpreta, con la totale assenza di ambrova, letteralmente:
Giuseppe Allamano di cui fu consigliere e collaboratore.
biettivo di dimostrare che per associazione o gruppo testimonianze parallele. “sulla proda, sull’orlo”». In
Per più di 40 anni fu confessore e direttore spirituale del
nella lingua della Com- criminoso”). Il padre Gio- Giovanni Andrea questo caso, pertanto, una
seminario diocesano e predicatore di esercizi spirituali. In
media fossero già confluite vanni Battista Beccaria Scartazzini suggellava la possibile somiglianza della
tutto si mostrava animato dallo stesso spirito di carità del
tutte le latitudini d’Italia, (1716-1781), celebre fisico e voce della sua Enciclopedia locuzione dantesca «a randa
Santo Fondatore, che amava soccorrere ogni forma di
«dal Cenisio alla balza di matematico piemontese, fu dantesca (1899) con la con- a randa» (“proprio sul mar-
povertà, materiale e spirituale, fidando in maniera sconfi-
Scilla». il primo a ricercare nell’i- cessione, subito seguita gine”) con un’espressione
nata nella Divina Provvidenza.
La via linguistica costi- dioma della sua terra un dalla domanda retorica: «E piemontese sembra dovuta
Nel 1922 fu nominato Canonico della Collegiata della
tuì una strategia efficacissi- appiglio per la spiegazione potrebbe stare. Ma dove è a un più antico substrato
SS. Trinità di Torino. Fu anche Provicario generale e
ma per trasformare Dante alternativa, e lo trovò nella un solo altro esempio di germanico (Rand).
Vicario per la Vita Consacrata dell’Arcidiocesi torinese.
in un antesignano delle idee parola strop, usata special- strupo in tale significato?» La parola forse più cele-
Gli ultimi tre anni della sua vita furono segnati dalla
risorgimentali e dell’unità mente per significare un Analogo dibattito lingui- bre che permette di collega-
malattia che però non gli impedì di esercitare la sua mis-
d’Italia, ossia di un progetto branco di animali (si veda la stico nacque a proposito re il lessico dantesco al pie-
sione di confessore. Proclamato Beato il 17 settembre
politico che con la realtà definizione nel recentissimo dell’inizio del canto XIV, montese è piota, che nella
2011, la sua memoria liturgica è celebrata il 18 settembre.
storica dei secoli XIII-XIV – Dizionario di chiaveranese. allorché Dante descrive la Commedia compare due
Per concludere, alcune massime di don Francesco
e soprattutto con il pensiero Paròli ch’a së smarissan di contiguità tra la selva dei volte, e con accezioni appa-
Paleari:
politico del Poeta – non ha Franco ’d Min, Ciavran suicidi e il fossato dove rentemente distinte. In
“La Croce prima è amarissima, poi amara, poi dolce e
alcuna attinenza. 2020: «branco, mandria, sono puniti i violenti contro Inferno XIX, i simoniaci
infine rapisce in estasi”.
Visto che il lessico della gregge, frotta; na strop ëd Dio: «La dolorosa selva l’è sono conficcati a testa in
“Il Signore ci manda le sofferenze per tre P; per pena,
prima cantica è quello più vachi, “una mandria di ghirlanda | intorno, come ’l giù nella pietra livida, e di
per prova, per premio”.
popolarmente variegato, mucche”»). fosso tristo ad essa; | quivi alcuni emergono le gambe,
“Prontezza nel cominciare, pazienza nel continuare,
non stupisce che proprio da La spiegazione convinse fermammo i passi a randa a libere di muoversi nell’aria.
perseveranza nel terminare”.
alcune scene infernali siano alcuni importanti studiosi, randa» (10-12). Il gesuita È il caso del papa Niccolò
nati i tentativi di ascrivere a anche se l’etimo piemonte- Giovanni Maria Cornoldi III, al quale (e ai cui simili)
Dante il ricorso a termini in se fu presto messo in dub- (1822-1892) interpretò la Dante rivolge veementi
uso nel Piemonte. Per bio. «Ottimamente si adat- locuzione “a randa a randa” parole di biasimo per la cui Dante si rivolge la “pianta”, appunto, da cui
rispondere alla minacciosa ta alla turma degli angeli con il significato di “rasente responsabilità della corru- all’anima dell’antenato germoglia una discendenza
esclamazione di Pluto che ribelli», chiosò il filologo rasente la terra”, basandosi zione morale della Chiesa. Cacciaguida con l’apostrofe che giunge fino a Dante).
apre il canto VII (il celebre e Vincenzo Nannucci (1787- sull’espressione piemontese Il dannato ascolta e reagisce «O cara piota mia», per In ogni caso, ricordando
misterioso «Pape Satàn, 1857), per aggiungere subi- a ramba. Nell’uso moderno dimenando con rabbia le riconoscerlo come ceppo l’agile equivalenza di Pietro
pape Satàn aleppe!»), to dopo: «se non che non la randa è una vela di forma estremità: «E mentr’io li d’origine della famiglia. Nel Alighieri, piota si spiega
Virgilio allude alla motiva- deriva dallo strup de’ trapezoidale allacciata all’al- cantava cotai note, | o ira o piemontese piota designa bene sin dall’inizio della
zione superiore che permet- Piemontesi, ma dal latino bero della nave; la parola è coscïenza che ’l mordesse, | soprattutto le zampe ani- storia interpretativa della
te il viaggio di Dante negli barbaro Stropus che signifi- considerata di etimologia forte spingava con ambo le mali e oggi si ritiene che Commedia come planta
inferi: «Non è sanza cagion cava grex, certus ovium incerta, a meno che si piote» (Inf. XIX 118-120). derivi dal latino plautum, pedis, permettendo un acco-
l’andare al cupo: | vuolsi ne numerus, e per traslato, voglia connettere con l’o- Va rilevato che già molte “piatto largo”, di etimologia stamento al lessico piemon-
l’alto, là dove Michele | fé moltitudine di persone, monimo antico, randa nel terzine prima Dante aveva incerta ma di significato tese che nessuno ha mai
la vendetta del superbo truppa di gente». senso di “orlo, riva”, di ori- descritto una reazione ana- adatto a spiegare il traslato posto in dubbio; almeno per
strupo» (Inf. VII 10-12). Nel 1859 intervenne gine germanica, dalla quale loga con un’espressione per “piede o pianta del una volta, i commentatori
Strupo è oggi generalmente persino Vincenzo Monti, forse dipenderebbe l’acce- («Per che lo spirto tutti stor- piede”; dunque, estremità che hanno cercato un paral-
spiegato come insano atto per confermare che strupo zione marinaresca (come se i piedi», 64), di cui ades- inferiore (di un corpo, ed lelo linguistico regionale
di violenza contro Dio, rife- non fosse metatesi, ma suggerisce il verbo randeg- so sta cercando una varian- ecco la gamba) oppure basa- sono rimasti d’accordo.
rito alla ribellione degli vocabolo perfetto italiano, e giare, “navigare lungo la te animalesca. Tutt’altro è mento, fondamento (di una
angeli capeggiati da vivo nelle due estremità costa a minima distanza”). il tono di Par. XVII 13, in famiglia, ed ecco il capostipite, michele curnis
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popolare • Storia e Ricordi giovedì 20 maggio 2021
UN CICLO DI CONFERENZE SUL POETA, TENUTE DA RELATORI DI SPICCO DELL’EPOCA, DESTÒ VIVO INTERESSE
NELLA CRONACA DELLE CONFERENZE SUL POETA IL DISAPPUNTO PER L’INTERVENTO DI GAUDENZIO MANFREDI