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N° RIF. 00019890 Filename UNINI1412202_2003_EIT.

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UNI EN ISO 14122-2:2003 - 01-12-2003 - Sicurezza del macchinario - Mezzi di accesso permanenti al macchinario - Piattaforme di lavoro e corridoi di passaggio - Safety of machinery - Permanent means of access to

SICUREZZA

NORMA TECNICA UNI EN ISO 14122-2:2003


DATA 01/12/2003
AUTORI SICUREZZA

TITOLO ITALIANO Sicurezza del macchinario - Mezzi di accesso permanenti al macchinario - Piattaforme di
lavoro e corridoi di passaggio
TITOLO INGLESE Safety of machinery - Permanent means of access to machinery - Working platforms and
walkways

SOMMARIO La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN ISO
14122-2 (edizione maggio 2001). La norma riporta raccomandazioni sulla scelta corretta
dei mezzi di accesso sicuri alle macchine indicate nella UNI EN 292-2 quando non è
possibile accedere alla macchina direttamente dal livello del terreno o da un piano.La
norma si applica a tutti i macchinari (fissi e mobili) in cui sono necessari mezzi fissi di
accesso ed alle piattaforme di lavoro e ai corridoi di passaggio che fanno parte di una
macchina.La norma si applica anche alle piattaforme di lavoro e ai corridoi di passaggio
nella parte dell'edificio in cui è installata la macchina, a condizione che la funzione
principale di tale parte dell'edificio sia di fornire i mezzi di accesso alla macchina.

TESTO DELLA NORMA

CLASSIFICAZIONE ICS 13.110


ARGOMENTO Sicurezza del macchinario
STATO VALIDITA' IN VIGORE

LINGUA Italiano
PAGINE 9
PREZZO NON SOCI 27,00
PREZZO SOCI 13,50
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Sicurezza del macchinario


NORMA ITALIANA Mezzi di accesso permanenti al macchinario UNI EN ISO
Piattaforme di lavoro e corridoi di passaggio 14122-2

DICEMBRE 2003

Safety of machinery
Permanent means of access to machinery
Working platforms and walkways

CLASSIFICAZIONE ICS 13.110

NORMA EUROPEA
SOMMARIO La norma riporta raccomandazioni sulla scelta corretta dei mezzi di
accesso sicuri alle macchine indicate nella UNI EN 292-2 quando non è
possibile accedere alla macchina direttamente dal livello del terreno o da
un piano.
La norma si applica a tutti i macchinari (fissi e mobili) in cui sono necessari
mezzi fissi di accesso ed alle piattaforme di lavoro e ai corridoi di passag-
gio che fanno parte di una macchina.
La norma si applica anche alle piattaforme di lavoro e ai corridoi di pas-
saggio nella parte dell’edificio in cui è installata la macchina, a condizione
che la funzione principale di tale parte dell’edificio sia di fornire i mezzi di
accesso alla macchina.

RELAZIONI NAZIONALI

RELAZIONI INTERNAZIONALI = EN ISO 14122-2:2001 (= ISO 14122-2:2001)


La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma
europea EN ISO 14122-2 (edizione maggio 2001).

ORGANO COMPETENTE Commissione "Sicurezza"

RATIFICA Presidente dell’UNI, delibera del 22 luglio 2003

UNI © UNI - Milano


Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Battistotti Sassi, 11B il consenso scritto dell’UNI.
20133 Milano, Italia

Gr. 4 UNI EN ISO 14122-2:2003 Pagina I


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PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN ISO 14122-2 (edizione maggio 2001), che as-
sume così lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI.
La Commissione "Sicurezza" dell’UNI segue i lavori europei sull’ar-
gomento per delega della Commissione Centrale Tecnica.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubbli-


cazione di nuove edizioni o di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di es-
sere in possesso dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI
corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.

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INDICE

INTRODUZIONE 1

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1

2 RIFERIMENTI NORMATIVI 2

3 TERMINI E DEFINIZIONI 2

4 REQUISITI GENERALI 3
4.1 Generalità...................................................................................................................................................... 3
4.1.1 Costruzione e materiali ............................................................................................................................... 3
4.1.2 Sicurezza degli operatori............................................................................................................................ 3
4.2 Requisiti particolari ................................................................................................................................... 4
4.2.1 Ubicazione ...................................................................................................................................................... 4
4.2.2 Dimensioni ...................................................................................................................................................... 4
4.2.3 Strumenti o apparecchiature ..................................................................................................................... 5
4.2.4 Pavimentazioni .............................................................................................................................................. 5
4.2.5 Carichi di progetto ........................................................................................................................................ 6

5 ISTRUZIONI DI MONTAGGIO 6

APPENDICE A METODI DIVERSI PER LA DETERMINAZIONE DEI LIVELLI DI RESISTENZA


(informativa) ALLO SCIVOLAMENTO 7

APPENDICE ZA RAPPORTO TRA LA PRESENTE NORMA EUROPEA E LE DIRETTIVE CE 8


(informativa)

BIBLIOGRAFIA 9

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Sicurezza del macchinario


NORMA EUROPEA Mezzi di accesso permanenti al macchinario EN ISO 14122-2
Piattaforme di lavoro e corridoi di passaggio

MAGGIO 2001

Safety of machinery
EUROPEAN STANDARD Permanent means of access to machinery
Working platforms and walkways (ISO 14122-2:2001)
Sécurité des machines
NORME EUROPÉENNE Moyens d’accès permanents aux machines
Plates-formes de travail et passerelles (ISO 14122-2:2001)
Sicherheit von Maschinen
EUROPÄISCHE NORM Ortsfeste Zugänge zu maschinellen Anlagen
Arbeitsbühnen und Laufstege (ISO 14122-2:2001)

DESCRITTORI

ICS 13.110

La presente norma europea è stata approvata dal CEN il 14 febbraio 2000.


I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC
che definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status di
norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchi
aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrisponden-
ti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai
membri del CEN.
La presente norma europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese e
tedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria respon-
sabilità da un membro del CEN e notificata alla Segreteria Centrale, ha il me-
desimo status delle versioni ufficiali.
I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,
Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,
Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito,
Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

© 2001 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.

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PREMESSA
Il testo della EN ISO 14122-2:2001 è stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 114
"Sicurezza del macchinario", la cui segreteria è affidata al DIN, in collaborazione con il
Comitato Tecnico ISO/TC 199 "Sicurezza del macchinario".
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o median-
te pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro novembre 2001,
e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro novembre 2001.
La presente norma europea è stata elaborata nell'ambito di un mandato conferito al CEN
dalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio ed è di sup-
porto ai requisiti essenziali della/e Direttiva/e dell'UE.
Per quanto riguarda il rapporto con la/e Direttiva/e UE, si rimanda all'appendice informativa ZA
che costituisce parte integrante della presente norma.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-
guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-
ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,
Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

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INTRODUZIONE
La EN ISO 14122 è costituita dalle seguenti parti con il titolo generale di "Safety of
machinery - Permanent means of access to machinery":
Parte 1: Choice of fixed means of access between two levels
Parte 2: Working platforms and walkways
Parte 3: Stairs, stepladders and guard-rails
Parte 4: Fixed ladders
La presente parte della EN ISO 14122 è una norma di tipo B secondo la definizione della
EN 1070.
Il presente documento deve essere letto congiuntamente al punto 1.6.2 "Mezzi di accesso
al posto di lavoro o ai punti di intervento" ed al punto 1.5.15 "Rischio di caduta" dei requisiti
essenziali di sicurezza come definiti nell'appendice A della EN 292-2:1991/A1:1995. Vedere
inoltre punto 6.2.4 "Misure per il sicuro accesso alla macchina" della EN 292-2:1991.
Per i pericoli significativi compresi nella presente norma, vedere punto 4 della
EN ISO 14122-1.
Le disposizioni del presente documento possono essere integrate o modificate da una
norma di tipo C.
Nota 1 Per le macchine che rientrano nello scopo e campo di applicazione di una norma di tipo C e che sono state
progettate e costruite in conformità alle disposizioni di tale norma, le disposizioni della norma di tipo C
prevalgono su quelle della norma di tipo B.
Le dimensioni specificate sono conformi ai dati ergonomici stabiliti indicati nella EN 547-3
"Safety of machinery - Human body dimensions - Anthropometric data".
Nota 2 L'uso di materiali diversi dai metalli (materiali composti, materiali cosiddetti "avanzati", ecc.) non altera l'appli-
cazione della presente norma.
Le appendici A e ZA sono informative.
La presente parte della EN ISO 14122 comprende una bibliografia.

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La EN ISO 14122 definisce i requisiti generali per un accesso sicuro alle macchine
indicate nella EN 292-2. La parte 1 della EN ISO 14122 riporta raccomandazioni sulla
scelta corretta dei mezzi di accesso, quando non è possibile l'accesso necessario alla
macchina direttamente dal livello del terreno o da un piano.
La presente parte della EN ISO 14122 si applica a tutti i macchinari (fissi e mobili) in cui
sono necessari mezzi fissi di accesso.
La presente parte della EN ISO 14122 si applica alle piattaforme di lavoro e ai corridoi di
passaggio che fanno parte di una macchina.
La presente parte della EN ISO 14122 può essere applicata inoltre alle piattaforme di
lavoro e ai corridoi di passaggio nella parte dell'edificio in cui la macchina è installata, a
condizione che la funzione principale di tale parte dell'edificio sia di fornire i mezzi di
accesso alla macchina.
Nota La presente parte della EN ISO 14122 può essere utilizzata anche per mezzi di accesso che non rientrano
nello scopo e campo di applicazione della presente parte della EN ISO 14122. In questi casi, si dovrebbero
prendere in considerazione i pertinenti regolamenti nazionali o altri regolamenti.
La presente parte della EN ISO 14122 si applica inoltre alle piattaforme di lavoro e ai
corridoi di passaggio specifici della macchina che non sono fissate in modo permanente
alla macchina e che possono essere rimosse o spostate lateralmente per alcune opera-
zioni della macchina (per esempio la sostituzione di utensili in una pressa di grandi dimen-
sioni).
La presente parte della EN ISO 14122 non si applica agli ascensori, alle piattaforme
mobili di sollevamento o ad altri dispositivi progettati specificatamente per sollevare le
persone tra due livelli.

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2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non
datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli
aggiornamenti).
EN 292-1 (ISO/TR 12100-1) Safety of machinery - Basic concepts, general
principles for design - Basic terminology, methodology
EN 292-2/A1 (ISO/TR 12100-2) Safety of machinery - Basic concepts, general
principles for design - Technical principles and
specifications
EN 294 (ISO 13852) Safety of machinery - Safety distances to prevent
danger zones being reached by the upper limbs
EN 547-1 Safety of machinery - Human body dimensions -
Principles for determining the dimensions required for
openings for whole body access into machinery
EN 547-2 Safety of machinery - Human body dimensions -
Principles for determining the dimensions required for
access openings
EN 547-3 Safety of machinery - Human body dimensions -
Anthropometric data
EN 1070 Safety of machinery - Terminology
EN ISO 14122-1 Safety of machinery - Permanents means of access to
machinery - Choice of fixed means of access between
two levels
EN ISO 14122-3:2001 Safety of machinery - Permanents means of access to
machinery - Stairs, stepladders and guard-rails

3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente parte della EN ISO 14122, si applicano i termini e le definizioni della
EN 1070 "Safety of machinery - Terminology" e della EN ISO 14122-1.
Si applicano le seguenti definizioni supplementari richieste in particolare per la presente
norma:

3.1 pavimentazione: Insieme di elementi che costituiscono il pavimento di un corridoio di


passaggio o di una piattaforma di lavoro e che si trova a contatto diretto con le calzature.

3.2 corridoio di passaggio: Superficie orizzontale utilizzata per spostarsi da un punto ad un


altro.

3.3 piattaforma di lavoro: Superficie orizzontale utilizzata per il funzionamento, la manuten-


zione, l’ispezione, la riparazione, il campionamento e le altre fasi di lavoro relative al
macchinario.

3.4 superficie antiscivolo: Superficie della pavimentazione progettata per aumentare la presa
delle calzature.

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4 REQUISITI GENERALI
I corridoi di passaggio e le piattaforme di lavoro devono essere conformi ai seguenti
requisiti generali di sicurezza:

4.1 Generalità
Le piattaforme di lavoro e i corridoi di passaggio devono essere progettati, costruiti,
ubicati e, dove necessario, protetti in modo tale che gli operatori siano sicuri nel momento
in cui accedono alle piattaforme di lavoro e quando si trovano sopra di esse per il funzio-
namento, la messa a punto, il monitoraggio, la riparazione o per qualsiasi altro tipo di
intervento correlato al macchinario.

4.1.1 Costruzione e materiali


Le piattaforme di lavoro e i corridoi di passaggio devono essere progettati e costruiti e i
materiali selezionati in modo che resistano alle condizioni di impiego prevedibili. In parti-
colare, si devono considerare almeno i dettagli seguenti:
a) dimensionamento e scelta dei componenti (compresi fissaggi, connessioni, sostegni
e fondazioni) per garantire una rigidità e una stabilità sufficienti;
b) resistenza di tutte le parti agli effetti ambientali (clima, agenti chimici, gas corrosivi),
per esempio mediante l'utilizzo di un materiale anticorrosione o di un rivestimento
protettivo idoneo;
c) posizionamento degli elementi strutturali in modo da evitare l'accumulo di acqua, per
esempio nei giunti;
d) utilizzo di materiali compatibili, per esempio per minimizzare l'azione galvanica o
l'espansione termica differenziale;
e) la dimensione dei corridoi di passaggio e delle piattaforme di lavoro deve essere
conforme ai dati antropometrici disponibili (vedere 4.2.2 della presente norma,
vedere inoltre EN 547-1 e EN 547-3);
f) i corridoi di passaggio e le piattaforme di lavoro devono essere progettati e costruiti
in modo da evitare i pericoli dovuti alla caduta di oggetti. Per i parapetti e le tavole
fermapiede, vedere punto 7 della EN ISO 14122-3:2001 e per le aperture nella
pavimentazione, vedere 4.2.4.4 della presente norma;
g) la rimozione di parti della macchina, per quanto possibile, deve essere eseguibile
senza la rimozione di parapetti, di pezzi di pavimentazione o di altre barriere
protettive permanenti.

4.1.2 Sicurezza degli operatori


I corridoi di passaggio e le piattaforme di lavoro devono essere progettati e costruiti in
modo da poter essere utilizzati in modo sicuro. In particolare, si devono considerare
almeno i seguenti dettagli:
a) tutte le parti che possono venire a contatto con gli operatori devono essere
progettate e costruite in modo da salvaguardare l'operatore da eventuali lesioni;
b) i corridoi di passaggio e le piattaforme di lavoro devono essere progettati e costruiti
in modo che le superfici di calpestio presentino proprietà antiscivolo durevoli;
c) le parti del macchinario sulle quali gli operatori devono camminare o sostare devono
essere progettate e allestite in modo tale da evitare la caduta di persone da esse
(vedere EN ISO 14122-3);
d) le piattaforme di lavoro e gli accessi alle piattaforme di lavoro devono essere disposti
in modo tale che gli operatori possano abbandonare rapidamente il proprio posto di
lavoro nell'eventualità di pericolo o possano essere rapidamente aiutati e facilmente
evacuati se necessario;
e) i corrimano e gli altri sostegni devono essere progettati, costruiti e disposti in modo
tale da poter essere utilizzati in modo istintivo.

UNI EN ISO 14122-2:2003 © UNI Pagina 3


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4.2 Requisiti particolari

4.2.1 Ubicazione
Per quanto possibile, i corridoi di passaggio e le piattaforme di lavoro devono essere
ubicati lontano da fonti di emissione di sostanze o materiali dannosi. I corridoi di
passaggio e le piattaforme di lavoro devono essere ubicati inoltre lontano dall'accumulo di
materiale, come terra, che può provocare scivolamento.
Ove siano presenti oggetti in movimento, superfici calde non protette, apparecchiature
elettriche sotto tensione non protette, ecc., devono essere applicate le distanze di
sicurezza in conformità alla EN 294.
Le piattaforme di lavoro devono essere ubicate in modo tale da consentire agli operatori il
lavoro in una posizione ergonomica, se possibile, tra 500 mm e 1 700 mm, sopra la super-
ficie della piattaforma di lavoro.

4.2.2 Dimensioni
La lunghezza e la larghezza libere dei corridoi di passaggio e delle piattaforme di lavoro
previste per il funzionamento e la manutenzione devono essere determinate da:
a) le esigenze dei compiti da svolgere, per esempio posizioni, natura e velocità del
movimento, applicazione di forza, ecc.;
b) il fatto che gli utensili, i ricambi, ecc. siano o meno trasportati;
c) la frequenza e la durata del compito e dell'utilizzo;
d) il numero di operatori presenti contemporaneamente sui corridoi di passaggio o sulle
piattaforme di lavoro;
e) la possibilità di incontro tra operatori;
f) il fatto che sia o meno indossata un'apparecchiatura supplementare come un
indumento di sicurezza o sia o meno portato un dispositivo di protezione individuale;
g) la presenza di ostacoli isolati;
h) l'evacuazione di una persona lesa;
i) corridoio di passaggio terminante con un'estremità chiusa;
j) pareti che possono danneggiare o segnare gli indumenti degli operatori;
k) la necessità di poter eseguire movimenti di lavoro non limitati e la necessità di spazio
durante l'utilizzo dei previsti utensili.
In conformità ai valori citati nelle EN 547-1 ed EN 547-3, salvo circostanze eccezionali,
l'altezza libera minima sopra le piattaforme di lavoro e i corridoi di passaggio deve essere
di 2 100 mm.
Nota 1 Se giustificato dall’analisi dei rischi e dalle restrizioni dovute al macchinario o all'ambiente, l'altezza libera può
essere ridotta a non meno di 1 900 mm se:
- la piattaforma di lavoro o il corridoio di passaggio è utilizzato solo occasionalmente, oppure
- la riduzione è eseguita solo per una breve distanza.
Salvo circostanze eccezionali, la larghezza libera di un corridoio di passaggio deve
essere almeno 600 mm ma preferibilmente 800 mm. Se il corridoio di passaggio è in
genere soggetto a passaggio o attraversamento di numerose persone contemporanea-
mente, la larghezza deve essere aumentata a 1 000 mm. La larghezza del corridoio di
passaggio, se concepita per essere utilizzata come via d'uscita di sicurezza, deve soddi-
sfare i requisiti dei regolamenti appropriati.
Nota 2 Se giustificato dall’analisi dei rischi e dalle restrizioni dovute al macchinario o all'ambiente, la larghezza libera
può essere ridotta a non meno di 500 mm se:
- la piattaforma di lavoro o il corridoio di passaggio è utilizzato solo occasionalmente, e
- la riduzione è eseguita solo per una breve distanza.

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Se sono presenti ostacoli isolati su una parete o sotto un soffitto che limitano la larghezza
o l'altezza richiesta, deve essere prevista una protezione. Inoltre, devono essere previste
misure di sicurezza, per esempio imbottitura, per evitare lesioni. Dovrebbe essere presa
in considerazione inoltre la segnaletica di avvertimento.

4.2.3 Strumenti o apparecchiature


Devono essere previsti parapetti in conformità alla EN ISO 14122-3 se sussiste il rischio
di caduta dai corridoi di passaggio o dalle piattaforme di lavoro da un'altezza maggiore o
uguale a 500 mm.
I parapetti sono richiesti inoltre nei punti in cui sussiste un rischio di cedimento o crollo
(per esempio corridoio di passaggio per l’accesso ad un estrattore su un tetto).
Devono essere previsti strumenti appropriati per la movimentazione di oggetti pesanti
senza doverli rotolare o collocare sulle piattaforme di lavoro.

4.2.4 Pavimentazioni

4.2.4.1 Pericoli dovuti a stagnazione e/o accumulo di liquido


Le pavimentazioni devono essere progettate in modo che gli eventuali liquidi versati su di
esse siano drenati. Se per motivi particolari non fosse possibile soddisfare tale requisito,
lo scivolamento e altri pericoli causati dal liquido devono essere evitati o minimizzati in
altro modo idoneo.

4.2.4.2 Pericoli dovuti a sostanze accumulate


Le pavimentazioni devono essere realizzate in modo tale da evitare l'accumulo di
sporcizia, neve, ghiaccio, ecc. o altre sostanze. Pertanto, le pavimentazioni permeabili
come le griglie o le tavole profilate a freddo rappresentano un vantaggio. Qualora ciò non
sia possibile e non siano utilizzate pavimentazioni permeabili, devono essere previsti
strumenti per la rimozione delle sostanze accumulate, se necessario.

4.2.4.3 Pericoli di inciampo


Per evitare i pericoli di inciampo, la differenza maggiore tra le parti superiori delle superfici
delle pavimentazioni adiacenti non deve essere maggiore di 4 mm di altezza.

4.2.4.4 Pericoli generati dalla caduta di oggetti


a) Pavimentazione
Generalmente, l’analisi dei rischi incide sulla scelta di pavimentazioni aperte per le
piattaforme di lavoro o i corridoi di passaggio:
- la pavimentazione di una piattaforma di lavoro o di un corridoio di passaggio
deve presentare solo aperture massime tali da non consentire il passaggio di
una sfera di 35 mm di diametro;
- le pavimentazioni soprastanti i punti di lavoro, contrariamente ai punti di
passaggio occasionale, devono presentare aperture massime tali da non
consentire il passaggio di una sfera di 20 mm di diametro, tranne nel caso in cui
la stessa sicurezza sia garantita da altri mezzi idonei.
Nei casi in cui l’analisi dei rischi stabilisce che i pericoli causati da oggetti o da altri
materiali che cadono o attraversano la pavimentazione sono più significativi dei
pericoli di scivolamento, caduta, ecc., la pavimentazione non deve presentare
aperture.
b) Giunti
Tra i bordi delle pavimentazioni e gli elementi strutturali adiacenti o i bordi delle
aperture richiesti di adattarsi agli elementi installati nelle aperture, per esempio
tubazioni, contenitori o sostegni, è necessaria una tavola fermapieide, se la distanza
tra la pavimentazione e l'elemento è maggiore di 30 mm.

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4.2.4.5 Pericolo di caduta attraverso la pavimentazione


Se la pavimentazione è costituita da elementi staccabili, ovvero amovibili, per esempio
ove richiesto per la manutenzione dell'apparecchiatura ausiliaria installata sotto la
pavimentazione:
- ogni movimento pericoloso di tali elementi deve essere impedito per esempio
mediante dispositivi di fissaggio;
- deve essere possibile ispezionare i fissaggi al fine di individuare eventuali segni di
corrosione o allentamento pericoloso o cambiamento di posizione dei morsetti.

4.2.4.6 Pericoli di scivolamento


Le pavimentazioni devono essere dotate di una finitura di superficie progettata per ridurre
il rischio di scivolamento. In attesa delle norme europee sulle superfici antiscivolo, vedere
appendice informativa A.

4.2.5 Carichi di progetto


Le specifiche tecniche delle piattaforme di lavoro e dei corridoi di passaggio devono
indicare il carico per il quale esse sono progettate.
I carichi operativi minimi di cui tenere conto per il pianerottolo, i corridoi di passaggio e le
piattaforme di lavoro sono i seguenti:
- 2 kN/m2 sotto un carico distribuito per la struttura;
- 1,5 kN carico concentrato applicato nella posizione più sfavorevole su una superficie
di carico concentrato di 200 mm × 200 mm per la pavimentazione.
In presenza del carico di progetto, la flessione della pavimentazione non deve essere
maggiore di 1/200 dell'estensione e la differenza tra la pavimentazione con carico e una
pavimentazione adiacente senza carico non deve essere maggiore di 4 mm di altezza.
Il progetto relativo alla resistenza di sicurezza dei corridoi di passaggio e delle piattaforme
di lavoro deve essere verificato mediante calcolo o altre prove.

5 ISTRUZIONI DI MONTAGGIO
Tutte le informazioni sul montaggio corretto devono essere contenute nelle relative istru-
zioni. In particolare, devono essere comprese le informazioni sul metodo di fissaggio.

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APPENDICE A METODI DIVERSI PER LA DETERMINAZIONE DEI LIVELLI DI RESISTENZA


(informativa) ALLO SCIVOLAMENTO
Attualmente non esiste alcuna norma europea; tuttavia, nel frattempo sono disponibili per
la consultazione i seguenti documenti nazionali:
Francia
Exigences pour une norme de mesure de la glissance des sols - Étude documentaire et
discussion - ND 1987-159-95 - INRS
Sols anti-dérapants - Critère d’évaluation de la résistance au glissement - Application aux
sols des industries de l’alimentation - ND 1853-145-91
Normalisation de la glissance des sols et des chaussures - ND 1936-152-93
Glissance des sols et coefficients de frottement - Cahier 2484 (avril 1991) - CSTB
Germania
Merkblatt für Fußböden in Arbeitsräumen und Arbeitsbereichen mit Rutschgefahr - ZH 1/571
- (Oktober 1993) - HVBG
Regno Unito
BS 7188:1998 - Impact absorbing playground surfacing Performance requirements and
test methods - - Clause 5 "Slip resistance"
BS 8204-3:1993 - In-situ floorings Part 3. Code of practice for polymer modified cementitious
wearing surfaces Annex C "Determination of slip resistance value SRV"

UNI EN ISO 14122-2:2003 © UNI Pagina 7


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APPENDICE ZA RAPPORTO TRA LA PRESENTE NORMA EUROPEA E LE DIRETTIVE CE


(informativa)
Il presente documento è stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CEN dalla
Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio ed è di supporto ai
requisiti essenziali della/e Direttiva/e CE
Direttiva Macchine 98/37/CE, emendata dalla Direttiva 98/79/CE, in particolare il punto
1.6.2 "Mezzi di accesso al posto di lavoro o ai punti di intervento" e 1.5.15 "Rischio di
caduta" dei requisiti essenziali di sicurezza come definiti nell’allegato I.
La conformità al presente documento fornisce un mezzo per soddisfare i requisiti essen-
ziali specifici della Direttiva interessata e dei regolamenti EFTA associati.
AVVERTENZA: Altri requisiti e altre Direttive UE possono essere applicabili al/i prodotto/i
che rientra/rientrano nello scopo e campo di applicazione del presente documento.

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BIBLIOGRAFIA
Per la redazione della presente norma sono state considerate:
EN 131-2:19931) Ladders - Requirements, Tests, Markings
EN 349 (ISO 13854) Safety of machinery - Minimum gaps to avoid crushing of parts
of the human body
EN 353-1 Personal protective equipment against falls from a height -
Guided type fall arresters on a rigid anchorage line
EN 364 Personal protective equipment against falls from a height - Test
methods
EN 795 Protection against falls from a height - Anchorage devices -
Requirements and testing
EN 811 (ISO 13853) Safety of machinery - Safety distances to prevent danger
zones being reached by the lower limbs
EN 1050 (ISO 14121) Safety of machinery - Principles for risk assessment
prEN ISO 14122-4:1996 Safety of machinery - Permanent means of access to
machinery - Fixed ladders

1) In revisione.

UNI EN ISO 14122-2:2003 © UNI Pagina 9


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UNI
Ente Nazionale Italiano La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
di Unificazione dell’Industria e dei Ministeri.
Via Battistotti Sassi, 11B Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
20133 Milano, Italia

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