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HARDWARE
• FOTOFONO
• PROIETTORI A LED PER AUTOMOBILI
• SPICE: LA SIMULAZIONE DEI CIRCUITI
ELETTRICI ED ELETTRONICI
TUTORIAL
• PIC® MICROCONTROLLER BY EXAMPLE
BIOQUADRAPOD
• VITAMINA C UN ROBOT A QUATTRO GAMBE:
REALIZZAZIONE PRATICA
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
• PROGETTIAMO UN RAZZO
consegna, restituire all‘editore che si impegna a pagare la relativa tassa presso il CMP di Roserio - Milano
INTRODUZIONE ALLE
Spedizione in A.P. - 45% - ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 - Filiale di Milano. In caso di mancata
• I NASI ELETTRONICI
ROBOMANIA
• MANUALE SEMISERIO DI ROBOTICA
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editoriale 7.300 GIORNI…
Ricordo che quando sono arrivato in caserma per il mio primo giorno di militare, avevo
appena compiuto 20 anni. Sono arrivato in quella sperduta caserma nei pressi di Trieste ed il
benvenuto da parte di un militare più “anziano” (in seguito diventato un mio caro amico) è
stato: “365 giorni… non ti passa più!”.
Superato lo sconcerto iniziale, ho capito che in fondo un anno non è poi così lungo e che
sarebbe passato in fretta, avevo 20 anni, tante speranze e tanti obbiettivi da raggiungere.
Oggi, 20 anni dopo, alcuni di quelli obbiettivi li ho raggiunti altri no, ma un nuovo e rinno-
vato entusiasmo mi spinge a cercarne sempre di nuovi.
Come me allora, Fare elettronica compie 20 anni, come un giovane che si affaccia al
mondo degli adulti, è piena di entusiasmo e voglia di fare.
Siete voi, cari lettori, con il vostro apprezzamento per il lavoro fino ad ora svolto e l’incorag-
giamento a proseguire su questa strada che rendete indimenticabile il nostro compleanno ed
è a voi che continueremo a dedicare tutti i nostri sforzi.
Ad essere sincero, delle interminabili riunioni di redazione, la parte che preferisco è quella
relativa al piano editoriale, è sempre stimolante discutere e decidere su quello che faremo ed
è proprio per questo che vi voglio anticipavi alcune delle prossime iniziative:
Un nuovo corso teorico/pratico sulla costruzione di piccoli robot e di tutti gli elementi che li
compongono, una serie di articoli dedicati alle reti wireless e Bluetooth, un corso di elettroni-
ca di base per principianti scritto in modo che sia semplice da capire e divertente da leggere,
un corso dedicato alla optoelettronica con tanti esperimenti pratici, un corso dedicato al
mondo dell’amplificazione e dei diffusori acustici, inoltre, amplieremo la trattazione
teorico/pratica delle logiche programmabili, approfondiremo l’utilizzo dei linguaggi di pro-
grammazione (come il Visual Basic) con particolare attenzione all’interfacciamento dei PC
con il mondo esterno, approfondiremo la conoscenza dei sistemi di automazione industriale
con particolare riguardo ai protocolli di comunicazione, affronteremo il mondo del GPS sia a
livello teorico sia pratico, presenteremo una serie di progetti impieganti il riconoscimento
vocale e molto altro ancora…
Chiaramente non mancheranno tantissimi progetti pratici, dai più semplici dedicati ai princi-
pianti ai più complessi riservati ai lettori più preparati, tutti in ogni caso molto interessanti ed
utili.
Sul fronte della grande rete, abbiamo pronto il nuovo sito web che offrirà tutta una serie di
nuovi ed interessanti servizi, compreso la tanto richiesta rivista in formato PDF, infatti, dare-
mo la possibilità di scaricare i numeri arretrati in formato PDF. Infine presto sarà attiva la
newsletter che vi terrà informati sulla rivista ed il sito.
Come potete notare le nuove iniziative sono talmente tante che due pagine non basterebbe-
ro a descriverle tutte, ma spero di avervi trasmesso l’entusiasmo che spinge noi tutti lavorare
per darvi ancora un altro entusiasmante anno di Fare Elettronica.
Siamo qui, con voi, davanti a questa bellissima torta intenti a cantare “tanti auguri a te”, ma
prima di spegnere le candeline lasciateci esprimere un desiderio… quale?
Offrirvi una rivista divertente, interessante e sempre nuova che vi accompagni per tanti anni
ancora nel vostro hobby e lavoro.
Questi settemilatrecento giorni passati insieme sono stati memorabili, ma siamo ancora qui a
guardare i prossimi venti anni con ottimismo, certi che di strada ne faremo ancora tanta.
Non c'è più spazio per introdurre come di consueto il nuovo numero, lascio quindi a voi il
Tiziano Galizia piacere di scoprirne il contenuto. Vi rinnovo l’appuntamento in edicola il prossimo mese e vi
t.galizia@farelettronica.com auguro buona lettura.
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sotto il titolo dell’articolo stesso.
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tenuto redazionale di Fare Elettronica ma anche alle illustrazioni e ai circuiti A.R.I. Pompei 55
stampati. Conformemente alla legge sui Brevetti n.1127 del 29-6-39, i circuiti e gli Ascon 93
schemi pubblicati su Fare Elettronica possono essere realizzati solo ed esclusiva- Contrive 11
mente per scopi privati o scientifici e comunque non commerciali. L'utilizzazione Elettroshop IV cop
degli schemi non comporta alcuna responsabilità da parte della Società editrice. G.P.E. kit 87
La Società editrice è in diritto di tradurre e/o fare tradurre un articolo e di utiliz-
Grifo II cop
zarlo per le sue diverse edizioni e attività, dietro compenso conforme alle tariffe
in uso presso la società stessa.
Parsic 33-105
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neficiare dei diritti propri ai brevetti: la Società editrice non assume alcuna re- Sandit 73
sponsabilità per il fatto che ciò possa non essere menzionato. Tanzilli 83
SOMMARIO
hardware rubriche
Introduzione alle logiche 16 Mailbox 6
programmabili (seconda parte) Mercati & Tecnologie 8
di Simone Bernardi
News 10
Regalo di San Valentino 34
di Fabrizio Fazio Le fiere e mostre mercato 77
Fotofono 42 di Febbraio e Marzo 2004
di Agostino Rolando In Vetrina:
Proiettori a led per automobili 56 Da Abacom un CAD per la progettazione 110
di Andrea Marani
elettronica, ideale per l’uso hobbistico
Spice: la simulazione dei circuiti 60
Casse & amplificatori 112
elettrici ed elettronici (prima parte)
di Nico Grilloni
tutorial
PIC® Microcontroller 22
By Example (terza parte)
di Tiziano Galizia e Sergio Tanzilli
tecnologie sperimentali
Progettiamo un razzo: sistema di rientro 48
(paracadute) (Sesta parte)
di Eugenio Cosolo
I nasi elettronici 68
di Nicola Ulivieri
costo zero
Costo zero (quarta parte) 88
di Andrea Corbari
biografia
Thomas Alva Edison 74
di Alice Vezzaro
robomania
Bioquadrapod un robot a quattro 98
gambe: realizzazione pratica (prima parte)
di Luigi Carnevale
6 MAILBOX
più aumenta la frequenza del segnale tanto più le cari-
che elettriche sono libere di muoversi per cui la corrente
aumenta quindi la resistenza diminuisce.
Si deduce allora che il condensatore presenta (indipen-
dentemente dal valore della sua capacità) una resistenza
che cambia al variare della frequenza del segnale a cui è
sottoposto. In questo caso si parla allora di “impe-
denza”.
Discorso analogo vale per l’induttanza che presenta una
resistenza nulla in corrente continua ed una resistenza
che aumenta linearmente con la frequenza del segnale.
MAILBOX 7
di Dario Kubler
È ormai noto a tutti il fatto che negli ultimi anni, e soprattutto dall'inizio del nuovo millennio, sia in atto
una vera e propria rivoluzione tecnologica nel mercato del bianco (o mercato degli elettrodomestici).
La mia professione di supporto tecnico prima, e di Si può dire che, nel settore dell'elettrodomestico, oggi
responsabile vendite poi, mi ha portato, infatti, a si assiste alla medesima rivoluzione elettronica che
conoscere a fondo il mondo del bianco in virtù della coinvolse il mondo dell'automobile a partire dagli anni
leadership che la nostra nazione vanta in questo mer- 90. Così come è accaduto
cato. Oggigiorno, infatti, più di un terzo degli elettro- nelle autovetture, anche nel
domestici venduti in Europa è prodotto in Italia, men- bianco la penetrazione del-
tre Germania, Francia, Spagna e Turchia seguono ad l'elettronica è stata graduale
una certa distanza; ma se consideriamo anche lo stu- ma inesorabile. Basti pensa-
dio e la progettazione degli stessi, la percentuale cre- re, ad esempio, alla conver-
sce fino a superare il 50%. sione del controllo del
lavaggio, nato da un ambito prettamente elettromec-
Ho anche assistito al lungo conflitto di idee che ha canico (un timer a spazzole, selezionato manualmen-
contrapposto, per anni, gli ingegneri ed i progettisti di te, che determina le tempistiche delle varie fasi del
apparati elettronici a quelli di estrazione meccanica ed ciclo) ad uno basato sull'esecuzione di un programma
elettromeccanica. Questi ultimi, oltremodo prudenti all'interno di un microcontrollore (tipicamente una
nel valutare l'impatto delle cosiddette “nuove tecnolo- macchina ad 8-bit) i cui parametri sono definiti ed
gie” su un apparato tradizionalmente robusto come impostati durante l'assemblaggio della lavatrice, e
una lavatrice o un frigorifero, in cui il contenuto mec- quindi memorizzati, mediante una codifica ad hoc, in
canico la fa da padrone, erano profondamente con- una memoria non volatile (tipicamente una EEPROM
vinti che l'elettronica non fosse nata per controllare un seriale con densità di memoria da 4 a 32 kbit).
ciclo di lavaggio o per gestire l'attivazione di un com-
pressore. Inoltre, l'elettronica era considerata come Ma la presenza dell'elettronica non si limita a control-
soluzione di gran lunga meno affidabile rispetto all'u- lare e ad aggiungere flessibilità al solo ciclo di lavag-
tilizzo della meccanica o dell'elettromeccanica e che, gio. Infatti con l'avvento della connettività - ovvero la
in ogni caso, la sensazione (anche tattile) di robustez- possibilità che più moduli all'interno dell'elettrodome-
za fornita da un bel timer rotativo non sarebbe mai stico hanno di scambiarsi delle informazioni - si è
stato soppiantata da una pulsantiera digitale. potuta accrescere la qualità del controllo del dispositi-
vo stesso, riducendo, al stesso tempo, tanto i costi rea-
Il conflitto è stato alla fine vinto dai microchip, dal lizzativi quanto alcuni effetti indesiderati: consumo
costo sempre più basso ma dalle capacità illimitate. energetico, inquinamento e rumorosità. Ad esempio,
Anzi, col senno di poi, si potrebbe perfino dire che l'e- all'interno delle lavatrici elettroniche di ultima genera-
sito della battaglia fosse scontato. Infatti l'avvento dei zione, possiamo trovare diversi microcontrollori. A
cellulari - cresciuti con ritmo esponenziale a partire partire dal modulo di controllo e di gestione del pro-
dalla seconda metà degli anni '90 - nella nostra vita gramma di lavaggio (scheda timer) gestito tipicamen-
10 NEWS
dove lo spazio su scheda glia d’optoaccoppiatori ghezza di banda (1Mb/s) tre canali con due uscite
sia scarso e il minimo con transistor ad alta velo- e la commutazione veloce selezionabili. Le due uscite
rumore fondamentale. cità che forniscono la (turn-on/turn-off identiche possono essere
miglior reiezione ai distur- <1micros). Prestazioni utilizzate per l’uso di diodi
readerservice.it 410 - 59 bi di modo comune oggi avanzate e ridotta dimen- laser Dvd o Cd-Rw.
disponibile, oltre ad avere sione del package di que- Ognuna supporta correnti
OPTOACCOPPIATORI il package col profilo più sti nuovi optoaccoppiatori fino a 500 mA. I tempi di
CON TRANSISTOR AD basso. La particolare co- li rendono ideali per appli- salita e discesa sono infe-
ALTA VELOCITÀ struzione complanare per- cazioni quali ricevitori di riori a 0,8 ns, consenten-
mette a questi optoaccop- linea, interfacce d’uscita do di sviluppare unità
piatori d’offrire una CMR verso CMOS-LSTTL-TTL, Dvd/Cd con velocità di
che è il 30% superiore ai rimpiazzo di trasformatori scrittura da 4 a 8 volte per
prodotti similari; inoltre, il d’impulsi e accoppiamen- Dvd e fino a 52 volte per
loro contenitore MFP ti analogici a larga banda Cd. Possono inoltre essere
(Mini-Flat Packaging) a 5 passante. utilizzati per tutte le altre
pin riduce il volume del applicazioni supportanti
package del 35% rispetto readerservice.it 410 - 61 due diodi laser differenti.
a quelli in contenitore Sono supportati tutti gli
Fairchild Semiconductor SOIC ad 8 pin comune- IC DRIVER PER DIODI attuali standard Dvd
ha annunciato il rilascio mente usati. LASER come Dvd-R, Dvd+R,
dei dispositivi FODM452 Gli altri benefici dei nuovi I nuovi dispositivi Atr0807 Dvd+Rw e Dvd-Rw.
e FODM453, i primi pro- FODM452 e FODM453 e Atr0808 di Atmel sono
dotti di una nuova fami- includono l’elevata lar- Ic driver per diodi laser a readerservice.it 410 - 63
NEWS 11
PIATTAFORMA PER DIVISORI DI CLOCK rivela la quantità di luce in qualificata anche per appli-
SISTEMI EMBEDDED PROGRAMMABILI un dato momento e invia cazioni medicali secondo la
Sono stati realizzati da un segnale per regolare norma En60601-1.
Micrel sei nuovi divisori di l’illuminazione di fondo Temperatura operativa da 0
clock programmabili Lvsd come richiesto in uno a 70 gradi C, altezza 1U,
e Lvpecl per soddisfare i schermo mobile o in una uscite configurabili secon-
requisiti di disallineamen- tastierina numerica. Se c’è do le esigenze, range d’in-
to e tremolio ultrabassi nei luce sufficiente nell’am- gresso da 90 a 264 Vac con
sistemi di comunicazione biente, l’illuminazione di Pfc, remote-sense e le pro-
Sonet/Sdh, applicazioni di fondo non viene accesa; si tezioni di over-voltage,
Actel ha introdotto la router e server enterprise ha quindi un prolunga- over-current e current-
nuova piattaforma inte- di fascia alta e sistemi di mento della durata della share, la rendono interes-
grata Platform 8051. prova e misura e Ate ad batteria nei dispositivi santi in molti applicazioni.
La soluzione inizialmente alta velocità. elettronici mobili come
sarà costituita da sei core, Si tratta dei dispositivi telefonini cellulari, Pda e readerservice.it 410 - 69
tra le più popolari proprie- Sy89871/2/3/4/5/6 dotati laptop computer. Supera
tà intellettuali (IP) pre- di un esclusivo stadio di le soluzioni della rivelazio- DRIVER PER MOTORI CC
integrate e pre-verificate. ingresso, in attesa di bre- ne della luce con fotodio-
Ottimizzata per l’uso con vetto, che comprende ter- do al silicone, perché la
gli FPGA di Actel, la solu- minazione interna e la sua risposta spettrale rag-
zione offerta da Plat- capacità di accettare qual- giunge la stessa frequenza
form8051 consente flessi- siasi sorgente di ingressi (550 nm) dell’occhio
bilità e efficienza di costo differenziali. umano. Predice in modo
per applicazioni altamen- Indipendentemente dal preciso, quando è neces-
te integrate per gli fatto che i segnali di saria un’illuminazione di
ambienti consumer, tele- ingresso siano accoppiati fondo per essere in grado
comunicazioni, industria- Ac o Dc, non sono neces- di vedere chiaramente un
le, automotive, militare e sari componenti esterni display, specialmente con
aerospaziale. I progettisti nel percorso dei segnali diverse fonti di luce come
possono specificare qual- per interfacciarsi con i dis- fluorescente ed alogena.
siasi configurazione dei positivi. Inoltre, i terminali
core IP standard in- risultanti associati con reti readerservice.it 410 - 68 Il nuovo controllore Mosfet
dustriali, compreso il di terminazione esistenti di potenza a ponte H
nuovo Core8051 di Actel, vengono eliminati, preser- SERIE DI AC/DC A3940 di Allegro
un microcontrollore vando così l’integrità dei MicroSystems (Cefra) è
(MCU) ad 8 bit, e una segnali. specificatamente progetta-
serie di periferiche, e to per pilotare motori Cc in
entro un giorno ricevere i readerservice.it 410 - 66 applicazioni automobilisti-
file di progetto della piat- che. Incorpora quattro
taforma con un sistema di FOTOSENSORE PER LA uscite di pilotaggio dei
consegna basato sul Web. LUCE NEGLI AMBIENTI gate ad alta corrente in
Actel ha anche annuncia- La nuova serie Lp, Ac/Dc da grado di azionare una vasta
to la disponibilità del kit di 150 a 450 W di Mieltec gamma di Mosfet a canale
sviluppo per la Plat- offre un’eccezionale flessibi- N di potenza. Funziona
form8051 che include i lità avendo da 1 a 5 uscite con tensioni di carico da
core IP, gli strumenti soft- isolate che possono essere -0,6 a +40 V e presenta
ware e il silicio target configurate in Xp su richie- un intervallo di tensioni di
necessario per realizzare sta del cliente in un range I/O logiche da -0,3 a +6,5 V.
questa unica soluzione di Agilent Technologies ha da 1,8 fino a 53 V di uscita. Sono previsti terminali di
piattaforma. introdotto il fotosensore La serie Lp incontra tutte le ingresso ‘Phase’ e ‘Enable’
Agilent (Hsdl-9000) per la normative internazionali per controllare la velocità e
readerservice.it 410 - 64 luce negli ambienti che mentre la serie Lp-Md è la direzione di un motore
12 NEWS
Cc con segnali di controllo tivi alla calibrazione del insensibile alla polarizza- DISPOSITIVI
Pwm applicati esternamen- sensore né preoccuparsi zione per la corrente RIPRISTINABILI
te. Condensatori bootstrap del cablaggio del cavo e bagnante e una firma Una novità di Tti
vengono utilizzati per for- del connettore. I dati riconoscibile per i sistemi Electronics è la serie Lvr di
nire la tensione sopra la saranno memorizzati nel Mlt. dispositivi ripristinabili
batteria necessaria per pilo- sensore e automaticamen- È provvisto di eccellente PolySwitch di Raychem
tare i Fet a canale N. Una te riconosciuti quando l’u- linearità per minimizzare Circuit Protection, “busi-
pompa di carica interna a nità di valutazione sarà la distorsione armonica ness unit” di Tyco
uso del lato alto consente accesa. associata alla propria Electronics. Progettati per
funzionamenti Cc (duty impedenza Ac e di carat- l’impiego nelle applicazio-
cyle 100%) del ponte. readerservice.it 410 - 73 teristiche di accen- ni di tensione in linea, i
sione/spegnimento ben dispositivi Pptc (coeffi-
readerservice.it 410 - 71 FRAMER CHIP controllate per ridurre al ciente di temperatura
La nuova famiglia di Ic minimo gli impulsi di positiva polimerica) della
SENSORI PLUG&PLAY multi-rate framer So- rumore e l’eventuale ener- serie Lvr, che sono classifi-
Sensotec (distribuito da net/Sdh Tethys di Infineon gia del segnale in banda cati per 240 Vca, permet-
Burster Italia) ha lanciato il Technologies fornisce, in nel canale Dsl. È classifica- tono tensioni massime
sistema Plug & play della un chip, funzioni che sono to per oltre 300 V. fino a 265 Vca e sono dis-
tecnologia di identifica- cruciali per l’impiego delle ponibili con corrente di
zione per i suoi sensori e apparecchiature di net- readerservice.it 410 - 75 ritenuta da 50 a 400 mA.
unità di condizionamen- working ottiche della pros-
to. Il sistema è conforme sima generazione in appli- ASIC STRUTTURATI readerservice.it 410 - 77
allo standard IEEE 1451.4 cazioni quali add/drop Caratterizzata da oltre
per la connessione dei multiplexer e digital cross- due milioni di porte logi- CONVERTITORE
sensori e dei relativi condi- connect switch. che completamente pro- STEP DOWN
zionatori. Il TEDS (tran- Consente di aumentare la grammabili e dalla pre- L’elevata corrente d’usci-
sducer electronic data capacità e il numero delle senza di blocchi di ta di 6 A e l’accuratezza
sheet) cioè il foglio relati- porte delle schede di linea memoria, la nuova versio- dell’1% del convertitore
vo alle specifiche del sen- diminuendo nel contempo ne a più alta densità (Xpa- step down Max1945 di
sore, ai dati di calibrazio- la potenza e il costo per Hd) della famiglia di pro- Maxim Integrated Pro-
ne e alle informazioni utili porta e di configurare il dotti Asic strutturati ducts (Esco Italiana) sono
per l’utilizzatore, che di progetto di una singola XpressArray incrementa ideali per l’alimentazione
solito viene fornito insie- scheda di linea per l’uso di di oltre il 40% la densità degli I/O e del core di
me al sensore, è memoriz- velocità dati multiple rispetto ai dispositivi Dsp, Fpga, Asic e micro-
zato all’interno del sen- cambiando semplicemen- XpressArray attualmente processori. L’intero circui-
sore stesso. Quando il te i moduli ottici a essa offerti da Ami Semicon- to richiede uno spazio di
sensore viene collegato collegati. ductor. Offre velocità di soli 1,93/cm2. La tensio-
all’unità SC2000 o a qual- clock di sistema che arri- ne di funzionamento è
siasi unità di condiziona- readerservice.it 410 - 74 vano fino a 200 MHz e di compresa tra 2,6 e 5,5 V
mento conforme alla spe- clock locale fino a 350 mentre l’uscita può esse-
cifica IEEE1451.4, il senso- IC DI TERMINAZIONE DC MHz. re regolata fino a un valo-
re viene interrogato sulle Cpc1465 di Clare È disponibile opzional- re minimo di 0,8 V. Se è
informazioni TEDS e auto- (C.L.A.R.E.) è un Ic di ter- mente montata in varie disponibile un’alimenta-
maticamente il condizio- minazione Dc per applica- tipologie di contenitore. zione di polarizzazione
natore viene calibrato con zioni Shdsl e Isdn/Idsl, che Presenta un numero di compresa tra 3 e 5,5 V, è
il sensore. I sensori e i offre la funzionalità di ter- porte logiche compreso possibile utilizzare una
sistemi conformi alla minazione Dc necessaria tra 64 K e 2,6 M e include tensione minima di 2,25
IEEE1451.4 sono pensati per fornire un percorso fino a 200 K di registri V. La frequenza di com-
per rivoluzionare il merca- per la corrente bagnante interni e sino a 1,4 Mbit mutazione selezionabile
to del test e della misura. richiesta dalla norma Itu-T di memoria incorporata. di 500 kHz o 1 MHz per-
L’utilizzatore non dovrà G.991.2. Rende disponibi- mette di ridurre le dimen-
mai più cercare i fogli rela- le una terminazione Dc readerservice.it 410 - 76 sioni e i costi dei disposi-
NEWS 13
tivi esterni. Può essere e sicurezza, strumenta-
utilizzato con condensa- zione, imaging e altri.
tori sia ceramici sia elet- Entrambe sono basate
trolitici. sulla tecnologia di pro-
cesso a 0,11 micron, for-
readerservice.it 410 - 80 nendo soluzioni di logica
personalizzata veloci,
SENSORI LinkSwitch. Si tratta di prevedibili e accessibili.
OPTO-ELETTRONICI Lnk500, un Ic di conver- (Microelit) ha annunciato
A RAGGI INFRAROSSI sione della potenza readerservice.it 410 - 84 l’introduzione di una
Esecuzioni per pressioni monolitico ad alta tensio- nuova opzione di conver-
fino a 500 bar e tempera- ne, che sfrutta completa- FOTOACCOPPIATORI titore monolitico a basso
ture fino a 400 gradi C mente i vantaggi della costo da resolver a digita-
rientrano negli standard caratteristica di corrente le Rd-19230Fx con una
costruttivi dei sensori di uscita singola della precisione angolare di 1
opto-elettronici a raggi maggior parte dei proget- minuto, superiore a quella
infrarossi Phönix (Innova- ti di trasformatori lineari fornita da qualsiasi pro-
tive Instruments). di fascia bassa. Con appe- dotto simile. Il convertito-
Adatti per misure sia di na 14 componenti, utiliz- re in questione dispone
livello che di interfaccia di zante la tecnologia I fotoaccoppiatori serie inoltre di funzioni quali
liquidi diversi, sono capaci EcoSmart dell’azienda, Ps29 (Ps2911-1, Ps2913-1, risoluzione programmabi-
di discriminare chiara- permette di ottenere un Ps2915-1, Ps2932-1/ le a 10, 12, 14 e 16 bit, 2
mente la presenza di alimentatore a commuta- Ps2933-1) di Nec larghezze di banda e 2
schiuma dai liquidi. Il zione delle uscite a tensio- Electronics, racchiusi in velocità di inseguimento,
grande vantaggio di que- ni/correnti o a tensioni package “mini-flat”, offro- alimentazioni di soli 5 V,
sta soluzione è la non costanti, a ingressi univer- no un considerevole rispar- sintesi del segnale di riferi-
dipendenza dalla proprie- sali (da 85 a 265 Vac), mio di spazio sul Pcb, mento ed emulazione di
tà dei liquidi quali la den- protetto contro i guasti anche in confronto con gli segnali encoder A quad B.
sità, la viscosità, la costan- soddisfacente gli standard accoppiatori alloggiati in Le applicazioni tipiche
te dielettrica, la conduci- di rendimento energetico package Ssop, della serie comprendono controllo
bilità, il colore o eventuali mondiali. Ps28 di Nec stessa. Hanno di motori, posizionamen-
sporcizie e impurità pre- una tensione di isolamento to di antenne radar, robo-
senti nel liquido. readerservice.it 410 - 83 di 2500 V e una distanza tica e gestione di processi.
L’unica condizione è che il interna di isolamento di È disponibile in due
fluido di misura sia traspa- SLICE PREINTEGRATI 0,4 mm, rispondendo così gamme di temperatura di
rente ai raggi infrarossi. RapidChip Xtreme e in modo completo alle esi- lavoro da -40 a +85 gradi
Approvati e certificati a RapidChip Integrator genze degli standard C (Rd-19230Fx-205) e da
sicurezza intrinseca Eex sono i nomi di due nuove Bs/En60950 e Iec950. Vari 0 a +70 gradi C (Rd-
“zona 1” e “zona 0” in famiglie di slice preinte- certificati internazionali di 19230Fx-305); il conteni-
accordo alle normative grati presentate da Lsi sicurezza sono disponibili. tore è un quad flat plasti-
Atex e omologati secondo Logic. Sono ideali per power co con dimensioni 10 x
le normative Ped per ser- La prima è ottimizzata pack e sistemi di controllo 10 mm a 64 pin.
batoi in pressione. per applicazioni a elevate industriale come anche per
prestazioni e ad ampia applicazioni nelle teleco- readerservice.it 410 - 87
readerservice.it 410 - 81 larghezza di banda speci- municazioni e nel settore
fiche del mercato, ad consumer. CONTROLLORI
IC DI CONVERSIONE esempio comunicazioni, QUADRUPLI
DELLA POTENZA storage e computing; la readerservice.it 410 - 86 PROGRAMMABILI
Power Integrations ha seconda, oltre a questi È stata annunciata da
annunciato una nuova settori, è destinata anche CONVERTITORE Supertex (Kevin Schurter)
aggiunta a minor costo a mercati come elettroni- MONOLITICO l’introduzione di due con-
alla propria famiglia ca di consumo, industria Data Device Corporation trollori per la messa in
14 NEWS
sequenza dell’alimenta- a 30 fps in risoluzione TRASDUTTORI SOLUZIONE PER
zione che permettono ai VGA. Il sensore inoltre DI PRESSIONE COMUNICAZIONI RF
progettisti di programma- cancella il Fixed Pattern Kulite ha commercializza- MONODIREZIONALI A
re la sequenza di accen- Noise, elimina lo smea- to una nuova generazione CORTO RAGGIO
sione di quattro (o più) ring e riduce il blooming, di trasduttori di pressione Microchip offre una solu-
convertitori Cc/Cc, circuiti aumentando allo stesso in miniatura Is, serie Etm- zione completa di sistema
integrati o sottosistemi tempo la qualità dell’im- 624. Appositamente con- per comunicazioni Rf
ricorrendo a un numero magine ed eliminando il cepita per gli ambienti monodirezionali short-
estremamente limitato di bisogno di elaborazioni severi, la sua robusta pro- range. È basata su tre mi-
componenti esterni. addizionali sulle im- gettazione assicura la crocontroller dotati di tra-
Soluzioni ideali per appli- magini. OV2610 è un sen- compatibilità con prodotti smettitori integrati e di
cazioni nei settori delle sore CMOS CameraChip più corrosivi e conduttori. due ricevitori: questi nuovi
telecomunicazioni, del da 2 Mega-Pixel, disponi- È ideale per le applicazioni dispositivi mettono a dis-
networking, dello storage bile in un package LCC a in alta temperatura, pre- posizione una soluzione
e dell’automotive dove 48 pin, di dimensioni pari sentando una gamma di per il supporto di bande di
sono presenti tensioni a 0,56 inch2 e possiede temperature di funziona- frequenza da 260 a 930
comprese tra +/- 10 e +/- risoluzione UXGA, 1600 x mento compresa tra -55 e MHz. Grazie alla combina-
90 V, i nuovi Ps10 (stato 1200 pixels; non avendo i +185 gradi C. L’elettroni- zione tra il microcontrol-
attivo alto) e Psi 11 (stato limiti di capacità di pro- ca incapsulata nel corpo ler/transmitter rfPic12F675
attivo basso) possono duzione dei tradizionali del trasduttore permette il e i ricevitori rfRxd0420 o
essere anche impiegati sensori CCD, è stato pro- funzionamento partendo rfRxd0920, è possibile
per la sequenzializzazione gettato per rimpiazzare da un’alimentazione non dare vita a un link di
di driver di circuiti Mems e questi ultimi in prodotti regolata da 8 a 16 Vcc e comunicazione wireless
di display ad alta tensione. dove l’alta qualità e il fornisce un output di 5 V. monodirezionale per ap-
basso consumo sono Può supportare alte pres- plicazioni di controllo
readerservice.it 410 - 88 importanti. sioni. Sono disponibili due embedded. I ricevitori
modelli diversi: la serie possono essere combinati
SENSORI CMOS PER readerservice.it 410 - 89 Etm-24-312 (5/16-24 con i dispositivi Microchip
VIDEO E IMMAGINI Unf-2A o M 8 x 1) e la rfPic e con gli encoder
OmniVision Technologies, PRODOTTI PER SISTEMI serie Etm-624-375 (3/8- Keeloq per remote sensing
fornitore indipendente di BLUETOOTH 24 Unjf-3A o M 10 x 1). già in commercio.
sensori CMOS Camera- Royal Philips Electronics
ChipTM per applicazioni ha annunciato due pro- readerservice.it 410 - 94 readerservice.it 410 - 96
in settori immagini e dotti per il proprio portfo-
video, annuncia la dispo- lio di soluzioni di sistemi
nibilità dei seguenti senso- Bluetooth. Si tratta dei
ri: OV7648 e OV2610. nuovi radio SiP Bgb102 e COME OTTENERE MAGGIORI INFORMAZIONI
Entrambi i sensori sono Data Rom Blueberry
distribuiti in Italia da (Pcf87852), che formano EONews offre il servizio “reader service” che vi con-
DimacRed. OV7648 è un una completa soluzione sente, utilizzando l’apposito codice riportato alla fine
sensore con risoluzione conforme a Bluetooth. di ogni news, di ricevere maggiori informazioni.
VGA, 640x480, in un pac- Unitamente a uno stack
kage adatto all’integrazio- software di standard indu- Visitate il sito www.readerservice.it e compilate la
ne in telefoni cellulari, striale reso disponibile cartolina virtuale con i vostri dati, il numero della rivi-
PDA (palmari) e web-cam; sempre da Philips, rappre- sta, questo mese il 410, ed i numeri di reader service
con una dimensione sentano una soluzione di presi dagli articoli che vi interessa approfondire.
dimezzata rispetto ai pre- sistema competitiva per
cedenti è disponibile in un applicazioni quali telefoni EONEWS provvederà, tempestivamente, a contattare
package BGA a 22 pin cellulari, cuffie, kit auto- le aziende interessate, che invieranno al vostro indi-
(4,93 x 4,76 mm2), opera mobilistici e pda. rizzo tutta la documentazione disponibile.
a 2,5V e consuma meno
di 40 mW quando lavora readerservice.it 410 - 93
NEWS 15
HARDWARE
INTRODUZIONE ALLE
LOGICHE
seconda parte
PROGRAMMABILI
di Simone Bernardi
artt@iol.it
LE CPLD ALTERA IN PLCC44 quattro elencati, la quantità di logi- non perde di validità.
(44 GATTI, IN FILA PER…) ca e il numero di pin di I/O disponi- A parte le caratteristiche elencate, le
La scelta del package è determinan- bili sono largamente sufficienti per differenze tra le due famiglie si limi-
te perché questo rappresenta il la maggior parte delle applicazioni tano essenzialmente al costo: a pari-
primo ostacolo per chi vuole affron- hobbistiche, e anche per qualcos’al- tà di celle logiche disponibili, le
tare queste tecnologie, soprattutto tro. Ovviamene, nel caso vogliate MAX7000 hanno prezzi di circa il
se lo fa per hobby; meglio dunque lavorare su CPLD della famiglia MAX 40% più elevati delle sorelle
tralasciare i dispositivi in SMD o in realizzate con package diversi e con MAX3000. Da qui in poi, quindi,
BGA con centinaia di connessioni. numero di I/O più elevati, tutto non distingueremo tra le due fami-
Da qui in avanti ci occuperemo spe- quanto leggerete di qui in avanti glie tranne dove necessario.
cificatamente delle CPLD in package
PLCC44, che sono visibili in figura 1. IL NOME DI UNA MAX (SULLE
PRIME SEMBRA XXXXYX…)
Abbiamo già visto una tabella rias- Vale la pena di dedicare qualche riga
suntiva riguardante le caratteristiche al formato del nome commerciale
generali delle CPLD MAX3000 e delle CPLD della famiglia MAX;
7000 nella scorsa puntata; la tabella vediamo due esempi:
1 riporta in particolare quelle dei
chip in PLCC44, in termini di tensio-
ne di alimentazione, numero di EPM 7 032 S LC44 - 10
porte logiche, di macrocelle e di pin
di I/O disponibili. EPM 3 032 A LC44 - 10
Figura 1: Lo zoccolo PLCC da 44 pin e
due MAX3000 Tabella 2: Formato del nome delle CPLD Altera
Qualunque dispositivo scegliate tra i
16 HARDWARE
HARDWARE
• Il primo campo identifica la fami- • Tristate, che permette di utilizzare tiamo, sono di 5V per le MAX7000S
glia di riferimento, “EPM” per le un pin in modalità bidirezionale. e di 3.3V per le MAX3000, i due
MAX, “EP” per le vecchie Classic, • Slew rate control, che permette di dispositivi presentano livelli di
“EP1C” per le FPGA Cyclone e così ridurre lo slew rate, se le specifiche ingresso e uscita TTL compatibili.
via. di funzionamento lo permettono, Alcuni pin possono essere riservati
• Il secondo campo identifica la diminuendo così l’incidenza dei per le linee globali, ovvero pin
famiglia di riferimento, “3” per disturbi di commutazione degli dedicati alle funzioni di output
3000, “7” per 7000 elementi logici. enable (GLOE), clear (GLCLR) e di
• Il terzo campo identifica il numero clock (GLCLK) per i registri. Se le
di macrocelle (o Logic Elements, I dispositivi MAX in package diversi linee globali sono utilizzate, i
LE) presenti da quelli a 44 pin, hanno pin di ali- segnali vengono collegati a tutti i
• Il quarto campo identifica la ten- mentazione della logica interna e registri presenti nel progetto da
sione di alimentazione, “A” sta per dei buffer d’ingresso (VCCINT) compilare; di fatto si tratta di linee
3.3V, mentre “S” per 5V. Dunque, separati da quelli di alimentazione di connessione ottimizzate in ter-
ci limiteremo a considerare le dei buffer di uscita (VCCIO), in mini di capacità di carico e tempi
MAX7000S e le max3000A (le modo da implementare l’interfaccia di propagazione. Queste funziona-
MAX3000 a 5V non esistono) Multivolt. Chi fosse interessato può lità possono essere utili a chi ha
• Il quinto campo identifica il packa- approfondire questo aspetto speci- una certa preparazione teorica alle
ge, il campo di temperatura di fico utilizzando i link citati in biblio- spalle e pensa di implementare
funzionamento e il numero di pin grafia. Le MAX a 44 pin, invece, sulle MAX funzioni logiche avanza-
• L’ultimo campo identifica lo hanno un’unica alimentazione posi- te (per esempio progetti sincroni);
Speed Grade, ovvero il tempo di tiva, indicata con vcc. Nonostante tutti gli altri possono benissimo
propagazione nominale della sin- le diverse alimentazioni che, ripe- trascurarle.
gola porta, in ns. La frequenza di
funzionamento si ottiene facendo-
Celle logiche
ne l’inverso. Dispositivo Vcc Macrocelle Pin di I/O
elementari
PIN DI I/O
La configurazione di pinout delle
MAX7000 e MAX3000 in PLCC44 è
riportata in figura 2; ogni pin mar-
cato come I/O può essere configura-
to indipendentemente dagli altri
come ingresso, come uscita o come
pin bidirezionale. Per i pin configu-
rati come uscita, sono possibili ulte-
riori opzioni, quali:
HARDWARE 17
HARDWARE
18 HARDWARE
HARDWARE
una serie di accorgimenti necessari a gendo al massimo pochi microam- troverete i documenti che riportano
montare con successo la nostra per; quindi, se vi accorgete che un in dettaglio i grafici della potenza in
CPLD su una scheda. Le voci elenca- pin di ingresso assorbe corrente, funzione della frequenza.
te sono state scelte sulla base dell’e- significa che per errore è configura- Ma come diavolo la tolgo dallo zoc-
sperienza; ciò significa che all’autore to come uscita! colo? Non è un problema. Per que-
oppure alle persone a lui vicine, è Ricordate di inserire un opportuna sto tipo di package esistono degli
capitato di sbatterci il naso. resistenza di pull-up o di pull-down appositi estrattori come quello rap-
Linee di alimentazione. In riferi- sulle linee di ingresso, per evitare presentato nella foto qui sotto;
mento alla figura 2, ogni piedino che restino flottanti. Un esempio comunque, essendo il PLCC44 piut-
denominato con gnd va connesso tipico è quello di un pulsante nor- tosto piccolo e compatto, è suffi-
fisicamente a massa, così come malmente aperto, collegato tra un ciente inserire nelle due fessure ai
ogni piedino denominato vcc va pin di ingresso e vcc. Quando il pul- lati dello zoccolo la lama di due pic-
connesso all’alimentazione positi- sante è chiuso, la linea di ingresso coli giravite e fare forza con entram-
va. Notare che le MAX3000 hanno vede un livello alto, ma quando il bi, delicatamente.
due pin di massa in più, ovvero il pulsante è aperto, in assenza di un
pin 17 e il pin 36, rispetto alle opportuno pull-down, il pin può LA SCHEDA DI PROGRAMMA-
MAX7000. Per limitare i disturbi di anche continuare a vedere un livello ZIONE: BYTEBLASTERMV
commutazione, tra ognuno dei pin alto, oppure un livello logico inter- Come detto nella puntata prece-
di alimentazione positiva e la medio, provocando errori di funzio- dente, i produttori di logiche pro-
massa, e quanto più possibile vici- namento. Per i valori delle resistenze grammabili fanno di tutto per met-
no ad essi, devono essere saldati di pull-up e pull-down (non fate tere i possibili clienti in condizione
dei condensatori di bypass, da 100- confusione, o l’una, o l’altra!), pote- di programmare i propri chip in
330 nF, soprattutto se utilizzerete la te considerare in prima approssima- maniera semplice e al minor costo
CPLD con clock superiori a qualche zione 33 Kohm. possibile. Per quanto riguarda
KHz. In questo tipo di chip, infatti, Linee di uscita. La corrente massima Altera, non solo l’hardware necessa-
può capitare il caso che blocchi che in pin configurato come uscita rio alla programmazione delle CPLD
composti da decine di flip flop può sostenere è di ±25 mA, tuttavia è di una semplicità elementare, ma
commutino nello stesso fronte di è bene limitare il carico a ±10 mA, la compagnia rende disponibile gra-
clock, provocando correnti impulsi- per ovvie ragioni di prudenza; inu- tuitamente tutta la documentazione
ve elevate; senza i condensatori di tile aggiungere che in caso di corto necessaria a costruirselo da soli. Tra
bypass, questi impulsi di corrente circuito con la massa o con l’ali- gli schemi documentati nella lette-
tendono a provocare dei “saltella- mentazione positiva, il circuito del ratura Altera, abbiamo deciso di
menti” del valore di tensione di buffer di uscita può danneggiarsi proporre il circuito denominato
massa (ground bounching) con irreparabilmente. Fate inoltre atten- ByteblasterMV che è costituito
risultati facilmente immaginabili. zione nel caso che un pin di uscita semplicemente da un buffer tipo
I pin della CPLD non utilizzati dal della MAX sia connesso a linee di 74xx e da una manciata di resisten-
progetto vengono connessi a massa ingresso provviste di pull-up: anche ze. Questa scheda si connette alla
internamente al chip, in modo auto- una debole corrente inversa, ovvero porta parallela di un PC e consente
matico. Tali pin devono essere in ingresso ai pin configurati come di programmare attraverso un con-
lasciati flottanti. uscita, può provocare malfunziona- nettore apposito, tutte le MAX sia a
Linee di ingresso. Come abbiamo menti. In questi casi, è sufficiente 5V che a 3.3V (il suffisso MV sta per
ripetuto più volte, la tecnologia inserire una resistenza (da 100 ohm
delle CPLD MAX permette di accet- a qualche kohm) in serie all’uscita,
tare in ingresso tensioni a livelli logi- a cavallo tra la MAX e gli altri dis-
ci TTL, anche se alimentate a 3.3V, positivi.
grazie ad opportuni diodi di prote- Consumo e dissipazione di potenza.
zione facenti parte dello stadio di Il consumo di corrente e dunque la
ingresso. A parte questo, la corrente potenza dissipata nei dispositivi a
assorbita da tali stadi, essendo la logica programmabile varia linear-
CPLD realizzata in tecnologia mente con la frequenza, a parità di
CMOS, è irrisoria, sia in condizioni carico statico applicato ai pin di Figura 5: Estrattore per PLCC
statiche che dinamiche, raggiun- uscita. Nei link citati in bibliografia
HARDWARE 19
HARDWARE
MultiVolt), oltre che CPLD di altre bile nei link in bibliografia. Lo sche- tore D-SUB a 25 poli, i segnali da e
famiglie. Tutta la documentazione ma elettrico è riportato in figura 6. verso la MAX vengono bufferizzati
relativa alla ByteblasterMV è reperi- Come si vede, a partire dal connet- dal chip 74HC244N; completano il
circuito le resistenze di limitazione
della corrente (da R7 a R19) e di
pull-up (da R1 a R6). L’unico ele-
mento critico della scheda è il buffer
che deve essere necessariamente di
tipo “HC” e funzionante in un range
di tensione esteso verso il basso fino
a 3.3V. A tal fine, io ho impiegato il
chip in tecnologia CMOS
MM74HC244N della Fairchild; se
userete un 74LS244 probabilmente
Figura 7: Circuito stampato della ByteblasterMV (scala 1:1 lato rame) il circuito non funzionerà.
20 HARDWARE
HARDWARE
HARDWARE 21
TUTORIAL
®
PIC MICROCONTROLLER
BY EXAMPLE
terza parte
di Tiziano Galizia (t.galizia@farelettronica.com)
e Sergio Tanzilli (s.tanzilli@farelettronica.com)
Eccoci alla terza puntata di PIC® Microcontroller By Example, nei moduli qui presentati
(6 e 7), analizziamo il funzionamento degli interrupt, del Power Down Mode e del
Watch Dog Timer.
Come al solito non mancheranno gli esempi di codice e gli esperimenti pratici...
22 TUTORIAL
TUTORIAL
una delle linee da RB4 ad RB7. Potendo abilitare più interrupt • RBIF (bit 0): se vale 1 l'interrupt è
• EEIE (bit 6): se questo bit viene contemporaneamente, uno dei stato generato dal cambiamento
messo a 1 si abilita l'interrupt compiti dell'interrupt handler è la di stato di una delle linee da RB4
sulla fine della scrittura su una verifica di quale, tra gli interrupt a RB7.
locazione EEPROM. abilitati, ha generato la richiesta e
• Esiste inoltre un bit di abilitazione quindi l'esecuzione della porzione L'interrupt relativo alla fine scrittu-
generale degli interrupt il bit 7 di codice relativo. Il controllo va ra su EEPROM non è segnalato da
del registro INTCON denominato eseguito controllando lo stato alcun flag per cui se nessun altro
GIE (Global Interrupt Enable). degli Interrupt flag descritti di flag è attivo significa che l'interrupt
Per rendere effettivamente attivi seguito. è stato generato proprio da questo
gli interrupt occorre che questo evento. Una volta rilevato quale
bit venga messo ad 1. INTERRUPT FLAG flag è attivo, l'interrupt handler
I flag di interrupt sono presenti nel deve azzerarlo altrimenti non verrà
VECTOR & HANDLER registro INTCON ed indicano quale più generato l'interrupt corrispon-
Qualunque sia il tipo di evento abi- è l'evento che si è verificato: dente.
litato, al suo manifestarsi il PIC
interrompe l'esecuzione del pro- • INTF (bit 1): se vale 1 l'interrupt RITORNO DA HANDLER
gramma in corso e salta all'istruzio- è stato generato dal cambiamen- Quando viene rilevato un inter-
ne presente nella locazione di to di stato sulla linea RB0. rupt, il PIC disabilita automatica-
memoria 04H. Da questo punto • T0IF (bit 2): se vale 1 l'interrupt è mente il bit GIE (Global Interrupt
inizia la nostra routine di gestione stato generato al termine del Enable) del registro INTCON e tutti
dell'interrupt. conteggio del timer TMR0. gli altri interrupt mentre l'handler è
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TUTORIAL 23
TUTORIAL
in esecuzione. Ciò evita che venga sentato da un loop infinito che ini- ta e lo spegnimento iniziale dei
interrotto un interrupt handler e zia dalla label MainLoop e che si LED collegati alle linee RB0 ed RB3
rilanciato in esecuzione in occasio- occupa, durante le sue iterazioni, vengono eseguite le istruzioni:
ne del presentarsi di un nuovo di far lampeggiare il LED1. Non
interrupt. appena premiamo un qualsiasi pul- MOVLW 10001000B
Perciò l'interrupt handler deve sante viene generato un interrupt MOVWF INTCON
essere molto rapido a gestire l'e- dovuto alla variazione di stato su
vento esterno in modo da termina- una delle linee da RB4 a RB7. Con questa operazione viene in
re prima possibile ed essere nuova- Questo determina l'esecuzione pratica messo a uno sia il bit GIE
mente disponibile. Per poter immediata dell'interrupt handler (bit 7) per l'abilitazione generale
riprendere l'esecuzione del pro- che inizia alla locazione 04H il degli interrupt, sia il bit INTE (bit
gramma principale al termine del- quale provvede ad invertire lo stato 4) per l'abilitazione dell'interrupt
l'interrupt handler si deve eseguire del LED2 (da acceso a spento e sul cambio di stato sulle linee RB4
l'istruzione: viceversa). ed RB7.
RETFIE Analizziamo passo-passo il nostro Essendo i pulsanti collegati su que-
la quale rispristina il valore del bit sorgente e vediamo cosa accade ste linee, ad ogni pressione e rila-
GIE e riprendere la normale esecu- esattamente. All'inizio del pro- scio degli stessi verrà lanciata in
zione del programma principale. gramma ecco la solita direttiva esecuzione la subroutine memoriz-
ORG 00H dove il PIC inizia ad zata a partire dall'indirizzo 04H.
PASSIAMO ALLA PRATICA eseguire al reset. La prima istru- Dopodiché il programma princi-
Anche se non abbiamo ancora ana- zione è: pale entra in un loop infinito che
lizzato tutti gli aspetti teorici relati- GOTO START fa lampeggiare il LED1. Appena
vi alla gestione degli interrupt, pas- Lo scopo di questa istruzione è sal- viene premuto un tasto, viene
siamo subito ad un esempio prati- tare la subroutine di gestione del- generato un interrupt e l'esecuzio-
co. Ecco un esempio di gestione l'interrupt che deve essere necessa- ne passa immediatamente alla
degli interrupt utilizzando lo sche- riamente allocata a partire dall'indi- locazione 04H.
ma presentato in figura 1 ed il sor- rizzo 04H. L'ORG successiva alla L'interrupt handler controlla se il
gente riportato nel Listato 1. locazione 04H è necessaria quindi LED2 è spento o acceso e ne cam-
Scopo dell'esempio è gestire un per allocare correttamente l'inter- bia lo stato. Quindi azzera il flag
evento tramite interrupt mentre è rupt handler. Continuando ad ana- RBIF del registro INTCON per riabi-
in esecuzione un programma che lizzare il nostro listato dalla label litare l'interrupt e quindi esce dal-
esegue altri compiti. Start vediamo che dopo la defini- l'interrupt handler con l'istruzione
Il programma principale è rappre- zione delle linee di ingresso e usci- RETFIE.
LISTATO 1
;**************************************************
; PIC Microcontroller By Example
; INTRB.ASM: Esempio di gestione degli interrupt
; (c) 2003, Sergio Tanzilli
; http://www.picbyexample.com
;**************************************************
PROCESSOR 16F84
RADIX DEC
INCLUDE "P16F84.INC"
LED1 EQU 0
LED2 EQU 1
ORG 0CH
24 TUTORIAL
TUTORIAL
;Reset Vector
;Punto di inizio del programma al reset della CPU
;**********************************************************************
; Interrupt handler
;**********************************************************************
;Accende il LED2
;Azzera nuovamente il flag RBIF
;Ritorna al programma principale
TurnOnLED2
bsf PORTB,LED2 ;Spegne LED2
bcf INTCON,RBIF
retfie
;Spegne il LED2
;Azzera nuovamente il flag RBIF
;Ritorna al programma principale
TurnOffLED2
bcf PORTB,LED2 ;Spegne LED2
bcf INTCON,RBIF
retfie
;**********************************************************************
; Programma principale
;**********************************************************************
Start:
;Commuta sul secondo banco dei registri per accedere a TRISA e TRISB
bsf STATUS,RP0
TUTORIAL 25
TUTORIAL
;**********************************************************************
; Loop principale
;**********************************************************************
MainLoop
call Delay ;Ritardo software
bcf PORTB,LED1
goto MainLoop
;**********************************************************************
; Subroutine
;**********************************************************************
DelayLoop
decfsz Count,1
goto DelayLoop
decfsz Count+1,1
goto DelayLoop
return
END
CONSIDERAZIONI un programma, per cui nello scri- programma principale. Nel nostro
Per loro natura gli interrupt posso- vere un interrupt handler occorre sorgente, ad esempio, non abbia-
no essere generati in qualsiasi stare molto attenti a non modifica- mo modificato nessun registro,
momento durante l'esecuzione di re i registri di stato utilizzati dal neanche l'accumulatore W. Se si
26 TUTORIAL
TUTORIAL
deve utilizzare l'accumulatore, o ridurre il consumo di corrente nei vediamo come ciò avviene.
qualsiasi altro registro condiviso momenti in cui il PIC non è utiliz-
con il programma principale, zato perché in attesa di un evento L'ISTRUZIONE SLEEP
occorre prendere alcune precau- esterno. Se prendiamo come esem- L'istruzione SLEEP viene utilizzata
zioni per evitare l'insorgere di erro- pio un telecomando per aprican- per mettere il PIC in Power Down
ri di programma molto difficili da cello o per TV, vediamo che per la Mode e ridurre di conseguenza la
individuare. Una di queste precau- maggior parte del tempo il PIC corrente assorbita che passerà da
zioni consiste nel salvare il conte- rimane in attesa che qualcuno circa 2 mA (a 5 V con clock di fun-
nuto di tutti i registri di uso comu- prema un tasto. zionamento a 4 MHz) a circa 2 µA,
ne, da utilizzare anche all'interno Appena questo avviene, il PIC effet- ovvero 1000 volte di meno! Per
del nostro interrupt handler. tua una breve trasmissione e si entrare in Power Down Mode
Nel prossimo modulo presentere- rimette di nuovo in attesa della basta inserire questa istruzione in
mo un esempio di interrupt hand- prossima pressione di un tasto. Il un punto qualsiasi del nostro pro-
ler più complesso nel quale vedre- tempo di utilizzo effettivo della gramma:
mo come prendere delle precau- CPU del PIC è quindi limitato ai SLEEP
zioni per salvare lo stato corrente pochi millisecondi necessari per Qualsiasi istruzione presente dopo
del programma principale. effettuare la trasmissione mentre la SLEEP non verrà eseguita dal PIC
per diverse ore non è richiesta nes- che terminerà in questo punto la
suna elaborazione particolare. Per sua esecuzione, spegnerà tutti i cir-
MODULO 6 evitare di consumare inutilmente la cuiti interni, tranne quelli necessari
limitata energia dalla batteria è a mantenere lo stato delle porte di
POWER DOWN MODE possibile spegnere buona parte dei I/O (stato logico alto, basso o alta
Il Power Down Mode o Sleep circuiti di funzionamento del PIC e impedenza) ed a rilevare le condi-
Mode è un particolare stato di fun- riaccenderli solo in corrispondenza zioni di "risveglio" di cui parleremo
zionamento del PIC utilizzato per di un qualche evento esterno; di seguito. Per ridurre il consumo
TUTORIAL 27
TUTORIAL
di corrente in questo stato, non 2 Timeout del timer del Watchdog esempio di utilizzo del Power
devono esserci ovviamente circuiti (se abilitato). Down Mode e di modalità di "risve-
collegati alle linee di uscita del PIC 3 Verificarsi di una situazione di glio" del PIC. La modalità utilizzata
che assorbano corrente, o meglio, interrupt (interrupt dal pin è l'interrupt sul fronte di discesa
questi circuiti devono essere pro- RB0/INT, cambio di stato sulla applicato al pin RB0/INT utilizzan-
gettati in modo da limitare il loro porta B, termine delle operazioni do un pulsante. Il sorgente utilizza-
assorbimento nelle condizioni di di scrittura su EEPROM). to è riportato nel Listato 2 mentre
Power Down. il relativo schema da realizzare è
Un altro accorgimento raccoman- Nei casi 1 e 2 il PIC viene resettato riportato in figura 1.
dato dalla Microchip è quello di e l'esecuzione ripresa dalla locazio- In pratica, il LED D1 collegato alla
collegare al positivo (Vdd) o al ne 0. Nel caso 3 il PIC si comporta linea RB2 lampeggerà ad indicare
negativo (Vss) di alimentazione come nella normale gestione di un l'esecuzione del programma in
tutte le linee in alta impedenza non interrupt eseguendo per primo l'in- corso; premendo il tasto SW2 il
utilizzate compresa la linea terrupt handler e quindi riprenden- programma eseguirà l'istruzione
RA4/T0CKI (pin 3). do l'esecuzione dopo l'istruzione SLEEP ponendo il PIC in Power
SLEEP. Perché il PIC venga risveglia- Down Mode. Il diodo LED D1
IL "RISVEGLIO" DEL PIC to da un interrupt devono essere rimarrà acceso o spento in base al
Per risvegliare il PIC dal suo sonno abilitati opportunamente i flag del momento scelto per premere SW2.
possono essere utilizzate diverse registro INTCON. Per causare l'uscita dal Power
tecniche: Down Mode del PIC, basterà pre-
ESEMPIO DI POWER mere SW1 per generare un inter-
1 Reset del PIC mettendo a 0 il ter- DOWN MODE rupt e far riprendere l'esecuzione
minale MCLR (pin 4). Vediamo ora un primo semplice del programma.
LISTATO 2
;**************************************************
; PIC Microcontroller By Example
; PDM.ASM: Esempio di Power Down Mode
; (c) 2003, Sergio Tanzilli
; http://www.picbyexample.com
;**************************************************
PROCESSOR 16F84
RADIX DEC
INCLUDE "P16F84.INC"
;Configurazione chip:
;Watch Dog Timer disabilitato
;Power Up Timer abilitato
;XT oscillator
;Code protect disabilitato
__CONFIG 3FF1H
SWITCH1 EQU 0
SWITCH2 EQU 1
LED1 EQU 2
ORG 0CH
Count RES 2
28 TUTORIAL
TUTORIAL
;Reset Vector
;punto di partenza al reset della CPU
ORG 00H
;**********************************************************************
; Interrupt vector
; Punto di partenza per ogni interrupt handler
;**********************************************************************
ORG 04H
;**********************************************************************
; Interrupt handler
;**********************************************************************
bcf INTCON,INTF ;Reset INTF flag
retfie ;Return to the main body
;**********************************************************************
; Corpo principale del programma
;**********************************************************************
Start:
bsf STATUS,RP0 ;Swap to data bank 1
;**********************************************************************
; Main loop
;**********************************************************************
MainLoop
;Turn LED1 on
TUTORIAL 29
TUTORIAL
TurnOnLed1
bsf PORTB,LED1
goto MainLoop
;Spegne LED1
TurnOffLed1
bcf PORTB,LED1
goto MainLoop
;**********************************************************************
; Software delay
;**********************************************************************
Delay
clrf Count
clrf Count+1
DelayLoop
decfsz Count,1
goto DelayLoop
decfsz Count+1,1
goto DelayLoop
return
END
IL WATCH DOG TIMER Se la CPU non effettua questa intervento maggiori. Il bit PSA va
Passiamo ora al funzionamento del istruzione prima del termine del settato ad uno con l'istruzione:
Watch Dog Timer (che tradotto in conteggio, allora si assume che il BSF OPTION_REG,PSA
italiano potrebbe significare programma si è bloccato per qual- In caso contrario il prescaler verrà
Temporizzatore Cane da Guardia) che motivo e si effettua il Reset assegnato al TIMER 0. Ovviamente
il cui scopo è quello di migliorare della CPU. Il periodo minimo rag- assegnando il prescaler al WDT non
l'affidabilità dei nostri circuiti basa- giunto il quale la CPU viene reset- sarà possibile assegnarlo completa-
ti sui PIC. Il Watch Dog Timer è in tata è di circa 18 ms (dipende dalla mente al TIMER 0 e viceversa.
pratica un oscillatore interno al temperatura e dalla tensione di ali- Intervenendo sui valori dei bit PS0,
PIC, ma completamente indipen- mentazione). È possibile però asse- PS1 e PS2 dello stesso registro
dente dal resto della sua circuite- gnare il PRESCALER al Watch Dog OPTION_ REG potremmo ottenere
ria, il cui scopo è quello di rilevare Timer per ottenere ritardi più lun- diversi intervalli di ritardo. La scelta
eventuali blocchi della CPU del ghi fino a 2,3 s. Per abilitare il corretta dovrà essere fatta tenendo
micro e resettare il PIC per ripren- Watch Dog Timer occorre abilitare conto del massimo ritardo che
dere la normale esecuzione del in fase di programmazione il flag riusciamo ad ottenere all'interno del
programma. WDTE della word di configurazio- nostro programma tra l'esecuzione
Per poter rilevare un eventuale ne. La modalità di attivazione di di due istruzioni CLRWDT successi-
blocco della CPU durante l'esecu- questo flag dipende dal program- ve. Nella Tabella 1 è riportata la cor-
zione del programma principale, matore in uso. rispondenza tra i valori di questi bit
viene inserita all'interno di questo, e gli intervalli che otterremo.
una istruzione speciale, la: ASSEGNAZIONE DEL
CLRWDT PRESCALER AL WDT ESEMPIO PRATICO DI USO
(CLeaR Watch Dog Timer) la quale Agendo sul bit PSA del registro DEL WATCH DOG TIMER
azzera ad intervalli regolari il OPTION_REG è possibile assegnare Vediamo ora, come sempre, un
Watch Dog Timer non consenten- il prescaler al Watch Dog Timer per esempio pratico di utilizzo del
dogli di terminare il suo conteggio. ottenere dei tempi di ritardo di Watch Dog Timer.
30 TUTORIAL
TUTORIAL
Useremo sempre lo schema riporta- WDTE abilitata). Non appena premia- CONCLUSIONI
to in figura 1 ed il sorgente riporta- mo il tasto SW2 la CPU entra in un Nella prossima puntata analizzere-
to nel listato 3. In pratica questo loop infinito (StopLoop) senza esegui- mo in dettaglio le direttive del com-
esempio non differisce molto dall'e- re la CLRWDT. Trascorsi circa 2,3 pilatore MPASM e l’elenco delle
sempio già usato per il Power Down secondi, il Watch Dog Timer effettua istruzioni assembler.
Mode. Appena il programma entre- il reset della CPU ed il diodo LED
rà in esecuzione vedremo il LED 1 comincia nuovamente a lampeggia-
lampeggiare. re. Proviamo ora a riprogrammare il www.farelettronica.com
Durante il lampeggio viene eseguita PIC16F84 con lo stesso programma
continuamente l'istruzione CLRWDT ma senza abilitare il WDTE con il Dal sito di Fare Elettronica è possi-
per evitare che la CPU venga resetta- nostro programmatore. Noterete che bile scaricare il codice sorgente
ta (a tale proposito bisogna ricordarsi premendo il tasto SW2 il lampeggio si degli esempi riportati nel testo.
di programmare il PIC con l'opzione blocca e non si sblocca più.
LISTATO 3
;**************************************************
; PIC Microcontroller By Example
; WDT.ASM: Esempio di Watch dog timer
; (c) 2003, Sergio Tanzilli
; http://www.picbyexample.com
;**************************************************
PROCESSOR 16F84
RADIX DEC
INCLUDE "P16F84.INC"
;Configurazione chip:
;Watch Dog Timer abilitato
;Power Up Timer abilitato
;XT oscillator
;Code protect disabilitato
__CONFIG 3FF5H
SWITCH1 EQU 0
SWITCH2 EQU 1
LED1 EQU 2
ORG 0CH
;Reset Vector
;punto di partenza al reset della CPU
ORG 00H
;**********************************************************************
; Interrupt vector
; Punto di partenza per ogni interrupt handler
;**********************************************************************
ORG 04H
TUTORIAL 31
TUTORIAL
;**********************************************************************
; Interrupt handler
;**********************************************************************
bcf INTCON,INTF ;Reset INTF flag
retfie ;Return to the main body
;**********************************************************************
; Corpo principale del programma
;**********************************************************************
Start:
;**********************************************************************
; Main loop
;**********************************************************************
MainLoop
btfss PORTB,SWITCH2 ;Se switch2 e’ premuto entra
StopLoop
goto StopLoop ;Loop che ferma la CPU
clrwdt ;Azzera il whatch dog timer
call Delay ;Software delay
;Accende LED1
TurnOnLed1
bsf PORTB,LED1
32 TUTORIAL
TUTORIAL
goto MainLoop
;Spegne LED1
TurnOffLed1
bcf PORTB,LED1
goto MainLoop
;**********************************************************************
; Software delay
;**********************************************************************
Delay
clrf Count
clrf Count+1
DelayLoop
decfsz Count,1
goto DelayLoop
decfsz Count+1,1
goto DelayLoop
return
END
Programmatori PIC
Display LCD/VFD
ICD Debugger
Noritake Cristallfontz
Programmatori Willem
originali olandesi
Gruppi di continuità
da 500 VA fino a 160 KVA
WWW.PARSICITALIA.IT
Via Rovereto, 13 - 48020 Savio (RA) - Tel 0544.927468 - Fax 178.6040078 - Email: parsicitalia@libero.it
TUTORIAL 33
HARDWARE
A San Valentino stupisci il tuo partner con questo originalissimo regalo! Dispone di
un circuito stampato con serigrafia a colori che può essere personalizzata con un
messaggio che risulterà stampato sulla basetta stessa. Il dispositivo deve essere posto
acceso all'interno di un pacco regalo, e all'apertura del pacco i led a forma di cuore
inizieranno a pulsare e l'altoparlante riprodurrà un messaggio preregistrato dall'utente...
Cosa c'è di più sorprendente che aprire un pacco e sentirsi fare un bel messaggio
d'amore (vocale), con tanto di cuore pulsante e messaggio scritto?
Il progetto qui presentato si com- L'apertura del pacco... mutazione ottimale, infatti al buio
pone di due schede: Lo stadio formato da U2A serve ad completo il valore di FR1 supera
attivare il circuito nel momento in certamente 1 MΩ, mentre alla
1 La scheda di controllo, che costi- cui il pacco viene aperto. Appena minima fonte di luce scende sotto i
tuisce il vero e proprio circuito, ciò avviene, la fotoresistenza FR1 50 KΩ.
che vediamo nella foto a sinistra. colpita anche dalla minima fonte di Dunque, appena la fotoresistenza
2 La scheda display (nella foto a luce riduce la sua resistenza facen- "si accorge" che il pacco è stato
destra), che ospita i led e l'imma- do calare la tensione ai suoi capi aperto, il livello alto presente sull'u-
gine del cuore e dell'eventuale fino a far commutare a livello alto scita di U2A manda in conduzione
messaggio personalizzato. l'uscita di U2A che è un semplice T1, il quale provvede ad abilitare:
comparatore.
Esaminiamo lo schema elettrico, La tensione di riferimento è data • L'accensione dei led.
riportato in figura 1, iniziando col dal partitore R2-R3, mentre R4 • La riproduzione del messaggio
dire che la tensione di 9V fornita provvede all'isteresi. Il circuito è vocale.
dalla batteria, tramite il diodo D1 dimensionato in modo che la com-
posto a protezione contro inversio- mutazione del comparatore avven- Il cuore che pulsa...
ni di polarità, alimenta gli stadi ga quando la resistenza di FR1 Lo stadio formato da U2B ed U3
relativi agli inte- provvede all'ac-
grati U2 ed U3 censione pulsante
(8,3V). dei 12 led, che
Inoltre questa ali- naturalmente
menta lo stabilizza- sono collegati
tore U1 (LM78L05) contemporanea-
utilizzato per for- mente in modo
nire la tensione che si accendano
stabilizzata di 5V tutti insieme.
allo stadio di U4. I Lo stadio formato
diodi led sono gli da U2B è un sem-
unici ad essere ali- plice generatore
mentati diretta- di onde quadre
mente, prima di D1, perchè hanno oltrepassa la soglia dei 100 KΩ che provvede a pilotare U3
bisogno della tensione di 9V. circa. Questo garantisce una com- (CD4017) in modo tale che le
34 HARDWARE
HARDWARE
prime otto uscite (da Q0 a Q7) nelle pagine seguenti, esaminiamo diverso valore (da R10 a R16).
assumano livello logico alto a scor- il ciclo di accensione dei led, che è In questo modo otteniamo diverse
rimento. diviso in "8 semiperiodi", corrispon- luminosità di accensione dei led.
Poiché la frequenza del segnale denti alle otto uscite suddette del Per l'esattezza, abbiamo quattro
generato da U2B è di circa 7Hz, CD4017. In ciascuno di tali semipe- possibili livelli di luminosità dei led:
l'intero ciclo di scorrimento di U3 riodi (tranne quello in cui Q4 è a
dura circa un secondo. livello alto), la base del transistor • ALTO: quando è attivo Q6.
Con l'aiuto del grafico riportato T2 viene pilotata con resistenze di • MEDIO: quando è attivo Q0.
HARDWARE 35
HARDWARE
Elenco componenti
Scheda di controllo
Sigla Valore
R4 470 KΩ 1/8 W
R5 10 KΩ 1/8 W
R10 68 KΩ 1/8 W
R15 47 KΩ 1/8 W
R17÷R20 10 KΩ 1/8 W
R23 10 Ω 1/8 W
Fotoresistenza VT90N1 o
FR1
equivalente
AP1 Altoparlante 8 Ω 0,2W
C9 1 µF 16 V elettrolitico
C10 10 µF 16 V elettrolitico
D1 1N 4007
T1÷T2 BC337
U1 LM78L05
U2 LM358
U3 CD4017
36 HARDWARE
HARDWARE
Elenco componenti
Scheda display
Sigla Valore
Il messaggio vocale...
Per riprodurre il messaggio vocale,
abbiamo utilizzato un ISD1420.
Tale circuito integrato possiede al
suo interno un registratore e ripro-
duttore a stato solido che utilizza
una memoria EEPROM inclusa nel
HARDWARE 37
HARDWARE
suo interno. RECORD. In questo modo il pin 27 riproduzione del messaggio. In que-
Il segnale audio entrante al pin 17 va a livello basso (ovviamente se T1 sto caso viene letto il contenuto
viene convertito in formato digitale è in conduzione, quindi se c'è luce della EEPROM e convertito in for-
e memorizzato nella EEPROM dove nell'ambiente). Si hanno da questo mato analogico, disponibile ai pin
può essere conservato senza ali- momento 20 secondi di tempo per 14 e 15 dove troviamo un piccolo
mentazione per un periodo di 100 registrare il messaggio, parlando al altoparlante (procedimento inverso
anni (questo assicura la casa microfono. a quello della registrazione).
madre). Dopo la registrazione, il ponticello La riproduzione (ma anche la regi-
Per registrare il messaggio è neces- va posto nella posizione PLAY, in strazione) è possibile soltanto
sario inserire il ponticello del con- modo tale che il pin 27 torni alto e quando c'è luce nell'ambiente, poi-
nettore a 3 poli nella posizione vada basso il pin 23 abilitando la ché, in caso contrario, il transistor
T1, essendo interdetto, non con-
sente al pin 23 o 27 di U4 di essere
a livello basso.
Per motivi di spazio, la capsula
microfonica non è stata inserita sul
circuito stampato, in quanto serve
soltanto per la registrazione, quindi
dovrà essere saldata provvisoria-
mente nello spazio apposito, ma
potrà anche restare collegata defini-
Figura 8: Montaggio della fotoresistenza tivamente, come spieghiamo nel
capitolo "Realizzazione".
Ricordiamo che registrando un
nuovo messaggio, quello preceden-
temente registrato viene cancellato
interamente.
Nella scheda è presente anche un
connettore a 2 poli (LOOP): inse-
rendo qui il ponticello, il messag-
gio registrato viene riprodotto
continuamente all'infinito; lascian-
do invece il connettore libero, il
messaggio viene riprodotto una
sola volta.
Figura 9: Montaggio del connettore di collegamento schede
REALIZZAZIONE
Innanzitutto è necessario reperire il
materiale riportato nell'elenco
componenti, e realizzare i circuiti
stampati. Dopodichè, i componen-
NOTA
Il ponticello LOOP deve essere
tolto o inserito prima di inserire il
ponticello PLAY.
Infatti, se il ponticello LOOP viene
inserito o tolto mentre la riprodu-
zione è in corso, l'impostazione
LOOP non ha effetto, ed avrà effet-
to soltanto dopo che il ponticello
Figura 10: Assemblaggio delle schede PLAY sarà stato tolto e reinserito.
38 HARDWARE
HARDWARE
ti dovranno essere saldati sui circui- Assemblaggio della scheda • Le 23 resistenze (attenzione ai
ti stampati. In particolare, per la di controllo colori)
scheda display sarà necessario rea- Una volta in possesso del circuito • Il diodo 1N4007 (attenzione alla
lizzare la serigrafia del cuore, che stampato relativo alla scheda di polarità)
può esere effettuata utilizzando la controllo, si può procedere con la • I 3 zoccoli (attenzione alla tacca
tecnica del trasfermineto a caldo, saldatura dei componenti. Tutti i di riferimento).
oppure con un foglio adesivo su cui componenti devono avere un'altez- • Gli 8 condensatori multistrato.
è stata preventivamente stampata za non superiore a 12 millimetri • Il connettore a striscia femmina
l’immagine. dalla scheda, quindi occorre presta- da 4 poli (vedere "DISPLAY" sul
Per far risaltare maggiormente i re attenzione ad introdurre i trans- piano di cablaggio).
contorni del cuore, consigliamo di istor ed i condensatori in modo da • I 2 transistor BC337 (attenzione
tracciare con un pennarello nero a rispettare tale misura. Ecco l'ordine al verso giusto).
punta spessa, sul lato piste, i con- con cui consigliamo di procedere: • L'integrato LM78L05 (attenzione
torni del cuore che si vedono in tra- al verso giusto).
sparenza. • I due ponticelli. • I 3 condensatori elettrolitici
(attenzione alla polarità).
• I 2 connettori a striscia LOOP e
REC/PLAY
• La fotoresistenza (il suo corpo
deve trovarsi a 10 millimetri dalla
scheda, come mostra la figura 8).
• Lo snap per la pila a 9V (facendo
passare i fili nei appositi fori).
• L'altoparlante.
Assemblaggio della
scheda display
Sul circuito stampato, dopo aver
trasferito la serigrafia, occorre pra-
ticare, oltre ai fori relativi ai led,
anche i fori che vediamo in basso a
destra e a sinistra. Questi dovranno
avere un diametro preferibilmente
di 3 millimetri, e comunque non
inferiore a 2 millimetri. I fori di
destra servono per l'altoparlante,
mentre di quelli a sinistra ne serve
Figura 12: Risultato finale
in realtà uno solo per la fotoresi-
stenza, ma per estetica consigliamo
HARDWARE 39
HARDWARE
di farli tutti.
IL CICLO DI ACCENSIONE DEI LED
Occorre quindi saldare i 12 led, che
Come spigato in queste pagine, il CD4017 nei suoi otto semiperio-
vanno introdotti fino in fondo nei
di genera il seguente ciclo di livelli di luminosità dei led:
relativi fori.
Una volta montati i led, dovremo
saldare il connettore a striscia da 4
poli direttamente sul lato piste
della scheda. Nel compiere questa
operazione, dovremo fare attenzio-
ne a saldarlo il più esattamente
possibile al centro delle piazzole,
affinché i contatti combacino con il
Luminosità Uscite di U3 Resistenza
connettore della scheda di control-
Alta Q6 47 KΩ lo. Il connettore va saldato in modo
Media Q0 68 KΩ che la parte verticale si trovi nella
Bassa Q1, Q2, Q3, Q5, Q7 100 KΩ direzione inferiore della scheda,
Led spenti Q4 Infinita
come indicato nella figura 9.
40 HARDWARE
HARDWARE
controllo tramite il connettore messaggio, occorre inserire il pon- Una volta sicuri del messaggio regi-
apposito. ticello nella posizione REC e parlare strato, si può togliere la pila, quin-
a circa 20 centimetri dal microfo- di scollegare la capsula microfonica
REGISTRAZIONE DEL no. Al termine del messaggio, e connettere la scheda display.
MESSAGGIO togliere il ponticello dalla posizione
Saldare la capsula microfonica sulle REC ed inserirlo nella posizione FUNZIONAMENTO
sue piazzole rispettando la polarità, PLAY per riascoltarlo subito. Collegare la pila a 9V nel suo snap,
come visibile nel piano di cablag- Se il messaggio deve essere ripetu- e verificare che i led pulsino e che il
gio (figura 3). Togliere il ponticello, to ciclicamente, è bene lasciare uno messaggio sia riprodotto dall'alto-
se presente, nel connettore o due secondi di silenzio, affinché parlante. Spegnendo completa-
REC/PLAY, quindi inserire la pila a ci sia una pausa tra una ripetizione mente le luci (buio completo) i led
9V nel suo snap, senza che la sche- e l'altra. In questo caso sarà anche devono spegnersi entro pochi
da display sia collegata. necessario inserire il ponticello nel secondi e l'altoparlante deve diven-
A questo punto, per registrare il connettore LOOP. tare muto. Illuminando di nuovo
l'ambiente, i led e l'altoparlante tor-
DUE PAROLE SULL’ALTOPARLANTE nano nuovamente a fare il loro
L'altoparlante da noi impiegato è molto piccolo (29 millimetri di lavoro.
diametro per appena 9 millimetri di spessore). Questo lo rende A questo punto è tutto pronto: pre-
ideale per far rientrare tutto nello spazio da noi pianificato e nello parare il pacco poco prima che sia
stesso tempo ha una potenza sufficiente per il nostro scopo (infat- scartato, inserendo al suo interno il
ti chi apre il pacco è a pochi centimetri di distanza, e non è nostro "Regalo di San Valentino",
necessario un livello sonoro elevato). ovviamente con la pila collegata.
Chi desiderasse un maggior livello e qualità del suono, può benis- Alla chiusura del pacco i led si spe-
simo utilizzare un altoparlante della stessa impedenza e potenza gneranno e il consumo della pila
(8 Ω - 0,2 W) di maggiore diametro (4-5 centimetri), che ovvia- sarà minimo, e resterà in attesa di
mente andrebbe sistemato in maniera diversa. essere scartato!
HARDWARE 41
HARDWARE
FOTOFONO
di Agostino Rolando
a.rolando@farelettronica.com
L’invenzione del fotofono si deve ad Alexander Graham Bell , il quale nel 1880 riuscì
con questo sistema a trasmettere il primo messaggio vocale per mezzo della luce.
L’esperimento fu ispirato dall’idea luce veniva focalizzato per mezzo Le proprietà fotosensibili del sele-
di trasmettere la voce per mezzo di di uno specchio concavo. nio furono indagate molto accura-
un fascio luminoso, in seguito ai
brillanti successi conseguiti con il
telefono (figura 1).
42 HARDWARE
HARDWARE
Elenco componenti
del trasmettitore
Sigla Valore
R1 3.9 KΩ 1/4W
R2 150 Ω 1/4W
R6 12 KΩ 1/4W
R7 10KΩ 1/4W
R11 47 Ω 1/4W
RV1, Trimmer multigiri 50 KΩ
RV2 verticale
C1, C5 1 µF 50V ceramico
C2,
4,7µF 50V elettrolitico
C3, C6
C4 10 µF 50V elettrolitico
TR1 2N2222
TR2,
2N1711
TR3
IC1 TL082
Capsula microfonica
M1 Figura 7: Schema di montaggio dei componenti
preamplificata
DL1 Diodo laser rosso 5 mW tamente da Bell. Durante i primi variabile, in funzione dell’esposi-
SW1 Interruttore a slitta accertamenti, questo materiale zione alla luce, da alcuni MΩ a
presentava una resistenza elettrica qualche centinaio di KΩ. In seguito
HARDWARE 43
HARDWARE
44 HARDWARE
HARDWARE
Sigla Valore
R1 100 KΩ 1/4W
R2 1,5 KΩ 1/4W
R3 33 Ω 1/4W
R4 10 Ω 1/4W
Trimmer 50 KΩ
RV1
orizzontale
C1, C6 10 µF 50V elettrolitico
Figura 10: Master circuito stampato del ricevitore in scala 1:1 (lato rame)
del viso, poiché può arrecare utilizzi una lampadina, va bene una capsula microfonica preampli-
danni molto gravi alla retina del- anche per il laser, senza sostanziali ficata (M1) e viene inviato ai due
l’occhio umano. modifiche. stadi in cascata dell'amplificatore
Lo schema elettrico è descritto in operazionale IC1.
IL TRASMETTITORE figura 5.
Lo schema di principio, che abbia- Il secondo stadio restituisce un
mo già enunciato nel caso in cui si Il segnale audio viene prelevato da segnale di circa 3 Vpp di ampiezza,
HARDWARE 45
HARDWARE
CONSIGLI PRATICI
Per la realizzazione del fotofono a
laser è conveniente montare il tra-
smettitore e il ricevitore su dei
treppiedi del tipo da macchina
fotografica, in modo da poter col-
locare il tutto anche in luogo aper-
to; la stabilità meccanica del siste-
ma è fondamentale per poter
Figura 13: I circuiti integrati utilizzati nel progetto
regolare con precisione l’allinea-
mento del fascio.
tale da poter pilotare adeguata- segnale modulante.
mente lo stadio modulatore, costi- Il trimmer RV1 ha lo scopo di rego- Per il collaudo è utile disporre di
tuito dai transistor TR1, TR2, TR3. lare il guadagno del secondo sta- un generatore di segnale affidabi-
Questo stadio ha guadagno di ten- dio di IC1. le; si può ad esempio prelevare l’u-
sione sostanzialmente unitario e Dal punto di vista operativo, la scita audio di un walkman e inviar-
bassa impedenza di uscita. regolazione finale dei trimmer è la direttamente in ingresso alla
Consente quindi di pilotare il laser conveniente che venga effettuata base del transistor TR1 del trasmet-
seguendo le variazioni del segnale solo dopo aver realizzato anche il titore, avendo cura di disaccoppia-
audio in ingresso. ricevitore. re il segnale con un condensatore
di capacità pari a quella di C3 e di
Il trimmer RV2 ha la funzione di L’alimentazione è fornita da una scollegare temporaneamente lo
regolare l'offset della modulazione, batteria da 9V, che può fornire stesso C3.
cioè permette di stabilire un livello un’autonomia di alcune decine di
minimo d’illuminazione-base per il minuti. Per una installazione fissa, Dapprima si dispongano trasmetti-
laser per poter effettuare il punta- è più conveniente utilizzare un ali- tore e ricevitore a breve distanza, si
mento; su questo offset si andrà a mentatore stabilizzato. accenda il tutto e si regoli l’offset
sovrapporre la componente alter- In figura 6 viene riportato il master del laser in modo che sia acceso
nata rappresentata dal segnale del circuito stampato e in figura 7 quanto basta per essere visibile.
modulante. lo schema di montaggio. Una volta puntato il laser verso la
Per evitare distorsioni, è bene che cella rivelatrice, si regoli l’amplifica-
l’offset abbia un’ampiezza minima RICEVITORE zione del trasmettitore e del ricevi-
tale da supportare le escursioni del Il circuito di ricezione (figura 9) tore in modo da percepire l’audio
46 HARDWARE
HARDWARE
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48 TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI 49
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
grano di ritardo accenderà la cari- ne del razzo nell’impatto al suolo. espulsione. In questa camera l’alti-
ca di espulsione 12 secondi dopo metro dovrà essere ben fissato, in
la fine della combustione del grano Il sensore d’apogeo è basato sulla asse con la verticale del razzo, e
di propellente o 15 secondi dopo misurazione della quota. Quando il con alcuni fori definiti “prese d’aria
l’accensione (figura 1). razzo raggiunge la sua massima dinamiche” il cui numero e diame-
altezza ed inizia a scendere, a quel tro dipendono dall’altimetro, e ser-
ATTIVAZIONE ELETTRONICA punto viene attivata la carica di vono ad evitare che le turbolenze o
DELLA CARICA DI ESPULSIONE espulsione. Questo metodo ha il sovrapressioni vadano ad incidere
I metodi elettronici di attivazione vantaggio di non dover calcolare la sull’esattezza della misurazione.
delle cariche di espulsione si divi- traiettoria. Questi sistemi si arma-
dono in 4 categorie di base: no quando “sentono” l’inizio di Il metodo dei sensori di minima
una forte accelerazione o quando velocità ed accelerazione misura le
1 Timer elettronici. sono ad un centinaio di metri d’al- forze di accelerazione agenti sul
2 Sensori d’apogeo. tezza, per evitare che un movimen- razzo tramite l’impiego di un accele-
3 Sensori di minima velocità ed to brusco possa far saltare la carica rometro. Questo converte l’accele-
accelerazione. prima del lancio. Alcuni di questi razione in velocità ed altitudine.
4 Radiocomando dalla stazione di altimetri possono anche rilevare, Come nel secondo metodo, quando
terra. oltre all’apogeo, un secondo even- viene raggiunto l’apogeo viene atti-
to ad un’altezza variabile così che vata la carica d’espulsione. Alcuni
I timers sono essenzialmente dei un secondo paracadute più grande usano sia un timer che un sensore di
ritardi elettronici, simili ai grani di del primo possa far atterrare con pressione per l’espulsione dei due
ritardo, ma più accurati. Il proble- una minore velocità il razzo. paracadute. I modelli più evoluti di
ma maggiore risiede nello stabilire Questo per evitare che il vento altimetro funzionanti con micropro-
a priori il tempo trascorso dal presente in alta quota possa allon- cessore memorizzano anche tutti i
decollo all’apogeo. Ciò richiede tanare anche di alcuni chilometri il dati del volo come tempo, altezza e
una elevata conoscenza delle punto di recupero. Per questo il pressione, che dopo essere stati sca-
caratteristiche del motore ed un primo paracadute, molto piccolo, ricati su di un computer tramite la
buon programma di simulazione. chiamato “drogue” pur rallentan- porta seriale, possono essere trasfor-
Ovviamente si potrebbe calcolare do la discesa non si lascia trascina- mati in grafici ed analizzati.
la curva di spinta, i coefficienti di re dal vento, mantenendo in limiti
resistenza ecc. a mano, ma il bello accettabili la distanza del recupe- Infine il metodo del radiocoman-
dell’uso dei computer è che loro ro. A circa 200 metri di quota, il do usa un segnale radio codificato
possono fare il lavoro per noi. paracadute principale, detto trasmesso da terra quando l’opera-
L’accuratezza del calcolo può “main” rallenta del tutto la discesa. tore rileva visivamente il raggiungi-
avere una tolleranza minima, in Una importante considerazione da mento dell’apogeo. Per questo
quanto l’uscita del paracadute fare riguarda l’installazione dell’al- impiego di devono usare particola-
qualche secondo prima o qualche timetro con il sensore di pressione ri sistemi di codifica del segnale in
secondo dopo, può avere come in un compartimento ben separato modo da garantire l’assenza di
risultato il distacco dello stesso ed ermeticamente isolato dal vano interferenze e perciò il rischio di
dovuto alla velocità e la distruzio- dei paracadute e dalle cariche di attivazioni accidentali. La seconda
opzione prevede la possibilità di
usare i radiocomandi progettati
per uso aeromodellistico, sufficien-
temente affidabili per questa appli-
cazione. In questo caso risulta
semplificato l’interfacciamento ai
servocomandi installati nel razzo
(figura 2).
50 TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
F= Cd*rho*S*V2/2/9,81
da cui si ricava:
Figura 3: Schema di un paracadute Figura 4: Videata del programma CHUTE-CALC per il dimensionamento dei paracadute
TECNOLOGIE SPERIMENTALI 51
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
È disponibile in diversi colori. compresa la base. del tipo usato nella nautica da
La cucitura va eseguita a macchina diporto, generalmente fatto in
Per prima cosa occorre stabilire il possibilmente con filo di nylon, dap- nylon tubolare.
diametro e il numero di spicchi. prima con cucitura diritta e poi a zig-
Nel gergo dei velai questi settori zag. Dopo la cucitura il bordo ecce- COME PIEGARE CORRETTA-
sono chiamati ferzi e dalla sagoma dente va ritagliato con precisione. MENTE IL PARACADUTE
di questi dipenderà la forma del Anche il lembo inferiore dovrà Spesso accade che un lancio per-
nostro paracadute, più o meno essere rivoltato e cucito in modo fetto venga rovinato dalla mancata
“panciuto”. da presentare un margine pulito e apertura del paracadute, causando
Più sono numerosi, più regolare senza sfilacciature. Sull’ intersezio- in questo modo lo schianto al
sarà la cupola e perciò migliore ne di ogni ferzo dovremo cucire suolo del modello. Le cause dell'in-
sarà l'efficienza. Per un paracadute un’asola in nastro di tessuto piatto cidente possono essere diverse, dal
con più di 100 cm di raggio si rac- (si trova nelle mercerie) che servirà mancato deploy della carica di
comandano almeno 12 ferzi, per a fissare i cavetti (si chiamano espulsione all'aggrovigliamento
quelli più piccoli si può scendere cimette) del paracadute. del cavetto del paracadute.
fino a 6 / 8. Le cimette sono fatte in cordino in Per evitare quest'ultima evenienza
Per costruire un emisfero partendo vediamo come un paracadute
da una superficie piana come il tes- debba essere ripiegato in modo da
suto che useremo sarà necessario assicurare la corretta apertura.
ricorrere all’assemblaggio di più Per prima cosa il paracadute va dis-
ferzi. Il calcolo ed il disegno di teso un una superficie piana e va
questi è piuttosto lungo e com- verificato in ogni dettaglio, soprat-
plesso, perciò per semplificare le
cose ho predisposto un foglio di
calcolo che serve ad automatizzare
sia il dimensionamento del paraca-
dute sia lo sviluppo della sagoma Figura 5: La cucitura dell’asola
52 TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
tutto l'integrità delle cuciture e la vanno disposte in modo ordinato Le cimette vanno nuovamente
tenuta delle cimette. Eventuali al di sopra del paracadute. ripiegate verso il basso e appog-
danni devono essere riparati prima Si piega nuovamente il paracadute giate sul tessuto.
del lancio. (figura 6e). Si piega ancora il paracadute (figu-
Le cimette devono essere perfetta- ra 6f/6g).
mente distese e senza nodi o grovigli.
Il paracadute va ora piegato per La cima principale va ripiegata e
metà e accuratamente lisciato per disposta sul paracadute (figura 7).
eliminare pieghe.
Alla seconda piega, le cimette Ancora una piega e il paracadute è
vanno disposte in modo ordinato pronto per l'inserimento nel razzo.
al di sopra del paracadute. Si deve assolutamente evitare di
Si piega nuovamente il paracadute avvolgere il paracadute con qual-
(figura 6c/6d). siasi fune o cimetta.
Figura 7: La parte superiore della cupola
Alla seconda piega, le cimette Alcuni manuali consigliano di
avvolgere il paracadute piegato
con la fune rimasta, come fosse un
salame.
Figura 6g: Collegamento al paracadute drogue Figura 9: I ferzi cuciti danno forma al paracadute
TECNOLOGIE SPERIMENTALI 53
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
54 TECNOLOGIE SPERIMENTALI
HARDWARE
PROIETTORI A LED
PER AUTOMOBILE
di Andrea Marani
a.marani@farelettronica.com
Come molti di voi avranno notato le automobili più moderne e costose utilizzano
tecnologie elettroniche sofisticate tra cui proiettori a led ad altissima luminosità, con
modica spesa poterete realizzare un “upgrading” tutto elettronico per la vostra
automobile.
I costruttori di automobili non per- a scarica di gas, o altrimenti detti bili al buio.
dono occasione per dotare le allo xeno per l’illuminazione della I led, diodi elettroluminescenti , let-
ammiraglie, della propria produ- strada da percorrere ma, non teralmente (light emitting diode) la
zione di vetture, di veri “must elet- meno importanti sono le tecnolo- fanno da padroni, in primis per via
tronici” quali: automatismi per la gie moderne adottate per rendere dell’altissima resa luminosa del pic-
gestione ed il benessere nell’auto, visibile la sagoma del veicolo ed i colo semiconduttore, esistono
per la sicurezza tra cui il fatto di segnalatori di frenata e cambio diodi led che erogano oltre la deci-
rendersi ben visibili con il proprio direzione. A differenza dei fari na di candele e, se utilizzati in serie
mezzo anche in avverse condizioni anteriori di profondità, abbaglianti di quattro possono essere luminosi
atmosferiche quali sono la nebbia e mezzeluci, per il posteriore del- quanto una lampadina da 3W, ma
e la pioggia. Si progettano proiet- l’auto non è cosa importante illu- molto più incisivi e penetranti
tori molto efficienti quali sono i fari minare ma rendersi ben distingui- rispetto la vecchia luce a filamento,
56 HARDWARE
HARDWARE
HARDWARE 57
HARDWARE
Figura 5: Schema di un proiettore biluce tipo freno e posizione Foto 5: Proiettore led per luce freno visto di fronte
proiettore led un resistore di led ma utilizzando uno più fet La figura 6 propone un semplice
opportuno valore, generalmente come generatori di corrente circuito atto a far lampeggiare i led
da 10 a 47 Ohm 3W (figura 3). costante per far si che i led non di frenata, questo solo dopo un
Questo escamotage viene utilizzato mutino di luminosità al variare di certo tempo che sono accesi, in
per ingannare la centralina di con- tensione della batteria dell’auto. La questo modo ogni volta che frene-
trollo. figura 5 ci propone uno schema remo la luce sarà fissa, però se
semplice semplice per realizzare un manterremo il piede sul freno dopo
In figura 4 possiamo vedere una proiettore biluce tipo freno e posi- circa sei sette secondi i led inizie-
differente applicazione sempre con zione per retrotreno auto. ranno a lampeggiare evidenziando
Sigla Valore
R1 4,7 MΩ 1/4 W
R2 2,2 MΩ 1/4 W
R3 4,7 KΩ 1/4 W
R4÷R8 82 Ω 1/4 W
C1 100 µF 16 V elettrolitico
C2 4,7 µF 16 V elettrolitico
C3 0,47 µF 16 V elettrolitico
IC1 CD4093B
TR1 BC337
D1 1N4001
D2÷D4 1N4148
Figura 6: Blinker di frenata a led LD1÷ LED rosso 20mcd
58 HARDWARE
HARDWARE
Foto 6: Elementi led decorativi per auto Foto 7: Gemma laterale per indicatore Foto 9: Proiettore autocostruito a 25 led per
con centralina di direzione auto e moto con led segnalatore di frenata per automobile
HARDWARE 59
HARDWARE
SPICE: LA SIMULAZIONE
DEI CIRCUITI ELETTRICI
ED ELETTRONICI
prima parte
di Nico Grilloni
nicogrilloni@tin.it
Sia a livello didattico che industriale si utilizza ormai, e in maniera sempre più
intensiva, il software Spice universalmente considerato programma leader nella
simulazione dei circuiti elettrici ed elettronici
SPICE è acronimo per Simulation in ampiezza, frequenza e fase di un mitato di componenti attivi sia
Program with Integrated Circuit circuito e avevano una library di analogici che digitali -, sia nelle
Emphasis che, tradotto in italiano componentistica non certo eccelsa possibilità di simulazione che con-
corrente, diviene “programma di e, comunque, assai poco flessibile sentono oltre allo sweep sui para-
simulazione dei circuiti”. in particolare per quanto concerne metri circuitali e sulla temperatura
Messo a punto nei laboratori la possibilità di modifica dei para- di funzionamento, anche l’analisi
dell’Università di Berkeley (Califor- metri più significativi dei compo- di Fourier, la simulazione Monte
nia), Spice è stato poi posto gratui- nenti attivi. Carlo, l’analisi del rumore e della
tamente a disposizione delle varie Nel volgere di qualche decennio il distorsione.
aziende produttrici di software che software si è via via arricchito sia Questa espansione del processo di
ne hanno curato molteplici versioni nella library - che può oggi essere simulazione ha decretato il succes-
sempre più sofisticate, in modo da estesa ad un numero pressoché illi- so di SPICE che al presente viene
ottenere al computer simulazioni
circuitali più complete e quindi per-
fettamente aderenti al funziona-
mento del circuito definitivo.
Le prime versioni infatti elaborava-
no fondamentalmente le risposte
60 HARDWARE
HARDWARE
HARDWARE 61
HARDWARE
62 HARDWARE
HARDWARE
Esempio 2.
Caratteristiche di un diodo
Realizzando il circuito della figura
3 si possono porre in evidenza, tra-
mite l’analisi in continua di Spice,
le caratteristiche diretta e inversa
di un diodo (in simulazione si fatto
ricorso all’1N4001) riportate, Figura 11a: Con riferimento al circuito della figura 10, andamento della tensione Vc ai capi della capacità
C durante il transitorio di carica
rispettivamente, nelle figure 4 e 5.
Nella caratteristica diretta - figura
4 - attraverso la posizione dei mar-
ker verticali a e b si è evidenziata la
c. d. t. diretta che normalmente
presenta un diodo al silicio in con-
duzione: un valore di tensione di
poco superiore a 0,6 V indica la
tensione di soglia aldilà della quale
il componente inizia a condurre.
Per i normali diodi al silicio si con-
sidera sempre una c. d. t. VF com-
presa fra 0,6 V e 0,7 V a cui corri-
spondono rispettivamente le cor-
renti anodiche IF di 1,5 mA e di
13,5 mA indicate, rispettivamente,
dai marker orizzontali d e c (si
legge, infatti, Yd = 1,5 mA e Yc = Figura 11b: Con riferimento al circuito della figura 10, andamento della corrente I durante il transitorio di carica
13,5 mA). In simulazione si è
imposta una variazione della ten-
sione applicata Vi fra 0 V e 0,8 V
per gradini di 10 mV.
Per ricavare la caratteristica inversa
- figura 5 - si è imposta una tensio-
ne inversa VR variabile da –5 V a 0
V con gradini di 25 mV. Si può
constatare come nell’intero inter-
vallo (–5 ÷ 0)V si abbia una corren-
te inversa IR debolissima (qui del-
l’ordine di qualche unità di nA). Il
punto di intersezione dei marker a
e c indica l’origine degli assi; si
legge infatti, Xa = 0 e Yc = 0.
Si noti come nel circuito di cui alla Figura 12: Portando il deviatore S in B dopo aver caricato la capacità C, si ha la scarica attraverso la resistenza R
figura 3 si sia posto Vi = 0. Facendo
HARDWARE 63
HARDWARE
ricorso all’analisi in continua di lità della tensione VCE fra collettore DC Analysis).
Spice non ha, infatti, alcuna ed emettitore da 0 V a 5 V per gra- La simulazione fornisce le curve
importanza il valore che si attribui- dini di 25 mV e della corrente Ib di caratteristiche di cui alla figura 7.
sce nel circuito alla tensione di ali- base da 0 A a 200 µA per gradini di Se ora, nel circuito riportato nella
mentazione dal momento che in 50 µA. A questo proposito si noti figura 6 si impone, per esempio,
fase di simulazione la variabilità anche qui come nel circuito relati- una corrente di base Ib = 100 µA -
della Vi segue i valori attribuiti nel- vo si legga Ib = 0 e VCE = 0. terza curva dall’alto nella figura 7 -
l’apposito menu (DC Analysis). Infatti, come già specificato per il e una tensione collettore-emettito-
circuito di figura 3, utilizzando l’a- re VCE = 4 V indicata dal marker ver-
Esempio 3. nalisi in continua di Spice, non ha ticale a, si legge, in corrisponden-
Caratteristiche di uscita di un BJT alcuna importanza il valore che si za, sull’asse verticale (asse delle
Con riferimento al circuito di cui attribuisce in circuito alla corrente ordinate) tramite la posizione del
alla figura 6 che riporta un trans- di base e alla tensione collettore- marker orizzontale c, una corrente
istor nella connessione a emettito- emettitore dal momento che in di collettore pari a 9,68 mA (Yc =
re comune, per ricavare le curve fase di simulazione valgono solo i 9,68 mA). Identica lettura fornisce
caratteristiche di uscita, ossia le valori attribuiti alle due grandezze il multimetro di cui Spice è dotato.
curve nel piano (V CE, I c) per I b nel menu dell’analisi che si vuole
costante, si è imposta una variabi- eseguire (in questo caso nel menu Esempio 4. Caratteristiche di
uscita di un Mosfet
La figura 8 mostra un analogo cir-
cuito dove però il componente
attivo è un Mosfet a canale n (qui
di tipo enhancement, il 2N4351).
Le corrispondenti caratteristiche di
uscita che, in funzione della tensio-
ne VGS fra gate e source, hanno in
ascissa la tensione drain-source VDS
e in ordinata la corrente ID di drain,
ossia le curve di ID = f(VDS) per VGS
costante, sono esposte nella figura
9. In simulazione si è imposta una
variazione della VDS fra 0 V e 10 V
per gradini di 25 mV e una varia-
Figura 13a: Con riferimento al circuito della figura 12, andamento della tensione Vc ai capi della capacità zione della VGS fra 1 V e 8 V per gra-
C durante il transitorio di scarica dini di 1 V.
Nel circuito di cui alla figura 8 si è
poi posto VDS = 8 V (nella figura 9 si
legge, infatti, Xa = 8 V) e si è col-
locato il marker orizzontale c sulla
curva corrispondente a VGS = 6 V.
Con il multimetro di Spice si è letta
una corrente di drain ID = 7,5 mA.
Sulle ordinate, ossia sull’asse verti-
cale, il marker c indica una ID pari a
7,5 mA (si legge, infatti, Yc = 7,5
mA).
64 HARDWARE
HARDWARE
una batteria Vi = 10 V di cui alla tensione Vc ai suoi estremi raggiun- infatti, Yc = 10 V), il marker oriz-
figura 10. Di questo circuito si ge un valore pari alla tensione zontale d indica la tensione pari a
vogliono visualizzare le curve del della batteria (10 V) in circa 5,3 ms zero al termine del transitorio di
transitorio di carica quando si indicati dal marker verticale a. Si scarica (si legge, infatti, Yd = 0 V),
porta il deviatore S in A. legge, infatti, in alto a sinistra, Xa e il marker verticale a indica l’inter-
Come è noto la carica di un con- = 5,278 ms. Il marker orizzontale c vallo di tempo (5,278 ms) entro il
densatore tramite una resistenza si indica la tensione Vc = Vi al termine quale si può già ritenere nulla la
esaurisce in un tempo che è da del transitorio. Si legge, infatti, tensione ai capi della capacità
quattro a sei volte la costante τ = sempre in alto a sinistra, Yc = 10 V. (condensatore scarico).
RC che ha le dimensioni di un L’andamento della corrente I
tempo e si misura quindi in secon- durante il transitorio è riportata L’andamento della corrente duran-
di (s). Con i valori attribuiti alla nella figura 11 b. Nell’istante in cui te questo transitorio è riportato
resistenza e alla capacità (R = 1 kΩ, il deviatore viene chiuso in A, ossia nella figura 13 b. Come è noto,
C = 1 µF = 1 / 1000000 F = 10–6 F) nell’istante t = 0, la corrente ha il durante la scarica di C la corrente I
si ha quindi una costante di tempo valore Vi / R = 10 / 1000 = 10 mA ha verso opposto al verso che ha
τ = 1000 x 1 x 10–6 = 10–3 s = 1 ms. indicato dal marker orizzontale c, e durante la carica. Infatti, dal valore
Poiché la costante di tempo è pari si porta poi a zero - posizione del iniziale, ossia dal valore nell’istante
a 1 millisecondo la carica completa marker orizzontale d - con la in cui il deviatore si porta in B, pari
del condensatore si avrà in un medesima costante di tempo via a I = –Vi / R = –10 / 1000 = –10 mA
intervallo di tempo che può anda- via che la tensione ai capi del con- indicato dal marker orizzontale d,
re da quattro a sei millisecondi. densatore si approssima al valore si porta poi a zero con la medesi-
La simulazione con Spice si è ese- della Vi. ma costante di tempo così come
guita imponendo, tramite il dispo- Volendo analizzare con Spice la indica il marker orizzontale c (è,
sitivo posto fra la resistenza e la curva di scarica, è sufficiente por- infatti, Yc = 0).
capacità (.IC sta per Initial tare in B il deviatore S e imporre la Spice consente poi l’attivazione
Conditions), che il condensatore sia condizione iniziale della tensione ai dello sweep su un qualunque para-
inizialmente scarico, ossia che la capi del condensatore al valore a metro del circuito. Lasciando, per
tensione Vc ai suoi capi nell’istante cui il medesimo si era in preceden- esempio, invariato il valore della
in cui si chiude il deviatore, sia za caricato (.IC = 10 V) così come capacità, e imponendo una varia-
eguale a zero. mostra la figura 12. La figura 13 a bilità della resistenza R da 1 kΩ a 4
La curva che si ricava in simulazio- riporta l’andamento della tensione kW per gradini di 1 kΩ, si sono
ne è esposta nella figura 11 a. In durante il transitorio di scarica. In ricavate le curve del tutto intuitive
questa si vede il classico andamen- questa il marker orizzontale c indi- di cui alla figura 14.
to della carica della capacità. La ca la tensione Vc iniziale (si legge,
Prima di porre termine a questa
prima parte che illustra le possibi-
lità di Spice, invitiamo i Lettori a
eseguire, via Internet, il down-
load della versione “student” di
CircuitMaker in modo da poter
meglio seguire quanto in questo
e nei prossimi articoli verrà pro-
posto.
HARDWARE 65
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TECNOLOGIE SPERIMENTALI
I NASI ELETTRONICI
di Nicola Ulivieri
nicola@ing.unisi.it
L’applicazione di sistemi elettronici zione dei segnali misurati [1-3]. Questi tre componenti con diffe-
dedicati nel campo della misura e renti funzionalità sono connessi in
caratterizzazione di odori è un L’ARCHITETTURA DEI NASI cascata. In un tipico naso elettroni-
obiettivo di grande rilevanza eco- ELETTRONICI co il sistema di rilevazione dei gas è
nomica e scientifica. I sistemi attua- L’architettura dei nasi elettronici composto da un sistema di cam-
li di rilevazione e misura degli odori deriva dalla struttura del sistema pionamento chimico e da una
basati su persone esperte (panel) olfattivo dei mammiferi, e può matrice di sensori, normalmente
supportate da sistemi di analisi chi- essere suddivisa in tre diversi com- caratterizzati da una scarsa seletti-
mica come la Gas Cromatografia ponenti: il sistema di rilevazione dei vità, cioè sensibili ad una vasta
(GC) e la Spettrometria di Massa gas, il sistema di elaborazione dei gamma di composti chimici. La
(MS) sono costosi e richiedono segnali provenienti dai sensori e il matrice di sensori è costituita da un
tempi di analisi lunghi. Quindi, è di sistema di identificazione/ricono- insieme di sensori con caratteristi-
grande interesse lo sviluppo di scimento degli odori (figura 1). che diverse,in modo che l’insieme
sistemi a costi contenuti che siano
in grado di effettuare tale rilevazio-
ne sul campo in tempo quasi reale.
Un sistema elettronico elimina
anche gli svantaggi legati alla pre-
senza di panel umani quali, per
esempio, la soggettività del giudi-
zio, l’adattamento (cioè la diminu-
zione della sensibilità durante espo-
sizioni prolungate a un odore) e il
pericolo, nel caso di odori tossici.
Per rispondere a questa esigenza,
negli ultimi dieci anni sono stati
proposti e sviluppati diversi sistemi
olfattivi artificiali noti con il nome
di “nasi elettronici”, che hanno in
comune un’architettura basata su
di una matrice di sensori di gas e su Figura 1: Schema di funzionamento tipico di un Naso Elettronico
di un sistema complesso di elabora-
68 TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI 69
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
vano spazio specialmente nel setto- per la rilevazione di specie chimi- nasi elettronici attualmente dispo-
re alimentare. In questo ambito che prodotte da batteri, per esem- nibili sono troppo ingombranti e
sono documentate applicazioni per pio, per applicazioni ambientali il costosi per il mercato di massa. La
la verifica della freschezza di ali- cianobatterio presente in specchi e soluzione a questi problemi è offer-
menti nell’industria ittica (pesce, corsi d’acqua, o nel campo medico ta dalla miniaturizzazione dei siste-
molluschi ecc.), la valutazione della per rivelare la presenza di mi attuali, che implica la realizza-
stagionatura dei formaggi, il con- Escherichia coli. Infine, un mercato zione di sensori intelligenti, cioè di
trollo dell’idoneità degli imballag- che rappresenta uno sbocco eco- microsensori integrati realizzati
gi, o il controllo della cottura dei nomicamente molto promettente sullo stesso chip che contiene il
cibi. Sempre in questo settore, ven- per i nasi elettronici o, più in gene- sistema elettronico di elaborazione.
gono applicati alla valutazione rale, per i sistemi automatici di rile- Questo tipo di soluzione consente
della qualità di birra e liquori. vazione di gas è rappresentato dal di aumentare la riproducibilità dei
Vengono applicati anche nelle settore automobilistico. In questo sensori e diminuire sensibilmente i
industrie cosmetiche e farmaceuti- campo, i produttori sono interessa- costi. È proprio in questo ambito
che per il controllo dei profumi. Il ti al controllo della qualità dell’aria che negli ultimi tempi si sono con-
settore del monitoraggio ambien- nell’abitacolo delle vetture e al con- centrati gli sforzi di numerosi grup-
tale e quello della medicina rappre- trollo dei gas di scarico. Questa pi di ricerca, uno dei cui scopi è lo
sentano, invece, mercati emergenti applicazione che pure rivestirebbe sviluppo di tecnologie realizzative
per i nasi elettronici. In entrambi una particolare importanza resta per i sensori che siano compatibili
questi campi, vengono utilizzati ancora oggetto di ricerca: infatti, i con le tecnologie standard dei cir-
cuiti integrati come, per esempio, la
tecnologia CMOS (Complementary
Metal Oxide Semiconductor).
NASI ELETTRONICI
COMMERCIALI
La maggior parte dei nasi elettroni-
ci presenti attualmente sul mercato
sono prodotti nati dai risultati otte-
nuti nell’ambito della ricerca uni-
versitaria (per esempio, l’Alpha
MOS dalle Università di Warwick e
Southampton). I nasi elettronici
commerciali si differenziano, essen-
zialmente, per le diverse soluzioni
tecnologiche utilizzate per la realiz-
zazione dei sensori. Il costo di que-
sti strumenti è ancora molto eleva-
to, con prezzi che variano dalle
decine alle centinaia di migliaia di
euro e sono, in genere, strumenti
di uso generale. Inoltre, sono per lo
più strumenti con ingombro note-
vole e potenza dissipata elevata,
pensati per l’utilizzo in laboratorio
in condizioni ambientali controlla-
te. Recentemente, tuttavia, la
Cyrano Sciences ha sviluppato un
naso elettronico palmare (Cyrano
A320, quello usato in una puntata
Figura 4: Reazioni che avvengono sulla superficie del sensore in aria (a) e in presenza di un gas ossidante, CO (b)
di C.S.I.) basato su sensori polime-
rici conduttivi a costo contenuto
70 TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
(circa 12.000 €). Questo è il primo del semiconduttore secondo la sensibilità verso alcuni gas. I metal-
strumento portatile pensato per seguente equazione: li hanno, infatti, una funzione cata-
applicazioni sul campo [4]. O2 + 2e– ↔ 2O– (adsorbito) litica verso alcuni gas e l’aggiunta
L’assorbimento degli ioni O– causa di metalli facilità le reazioni con
I SENSORI UTILIZZATI NEI quindi una diminuzione della con- alcuni composti. I metalli utilizzati
NASI ELETTRONICI ducibilità (Figura 4a). Perciò, quan- come droganti sono, tipicamente,
L’elemento chiave di un naso elet- do il sensore è immerso nell’aria, in il platino (Pt) e il palladio (Pd), ma
tronico è senz’altro la matrice di cui la concentrazione di ossigeno è sono stati utilizzati anche l’allumi-
sensori. elevata, il materiale è caratterizzato nio (Al) e l’oro (Au). Un’altra tecni-
Ci sono varie possibili scelte per la da una resistenza elevata. Invece, ca per modificare la risposta dei
loro realizzazione. In particolare, quando il sensore viene esposto a sensori a ossido di stagno si basa
tra i più utilizzati si distinguono un gas riducente come ad esempio sul controllo e la variazione della
sensori a variazione di conducibilità il monossido di Carbonio (CO), loro temperatura di lavoro.
(ad ossido di metallo e polimerici), questo reagisce con le specie di Questi sensori vengono infatti uti-
piezoelettrici, e MOSFET (Metal ossigeno adsorbite O– come segue: lizzati a elevata temperatura (in
Oxide Semiconductor Field Effect CO + O– → CO2 + e– genere superiore a 300 °C) e ciò
Transistor). Tra questi i sensori a Questa reazione libera gli elettroni produce un sensibile miglioramen-
ossido di stagno (SnO2), un parti- che si trovavano legati agli ioni di to della loro risposta sia in termini
colare tipo di sensori a ossido di ossigeno, abbassando la resistenza di prontezza che di sensibilità. Il
metallo e quindi a variazione di del sensore (figura 4b). Viceversa, riscaldamento viene ottenuto sem-
conducibilità, sono certamente i se il sensore è esposto a un gas plicemente per mezzo di una ser-
più utilizzati e studiati, e verranno ossidante come il biossido di azoto pentina di platino (o ossido di
perciò descritti in questo paragrafo (NO2) la resistenza aumenta poiché Rutenio) deposta sul lato inferiore
con maggior dettaglio degli altri il gas viene adsorbito sotto forma del sensore che viene alimentato
(figura 3). di ioni negativi sulla superficie del con pochi volt. Ciascuna specie
semiconduttore. chimica ha una diversa temperatu-
Il meccanismo di funzionamento di ra ottimale di ossidazione e questo
questi sensori non è stato ancora Sono stati proposti molti approcci giustifica, anche intuitivamente,
del tutto chiarito e modellato nei per modificare la selettività e la sen- come al variare della temperatura
dettagli. La possibilità di utilizzare sibilità dei sensori a ossido di sta- operativa possano essere modifica-
l’SnO 2 come sensore di gas fu gno. Un metodo largamente utiliz- te sia la sensibilità che la selettività
dimostrata nei primi anni Sessanta. zato consiste nel drogare con del sensore. L’elevata temperatura
Da allora, i sensori a ossido di sta- metalli nobili il film semicondutto- facilita, inoltre, la liberazione
gno sono stati prodotti e utilizzati re, ottenendo una variazione della (desorbimento) degli ioni OH–, ren-
per la rilevazione di gas combusti-
bili, di monossido di carbonio,
vapore acqueo, ammoniaca, ecc…
Il produttore più noto è senz’altro
la giapponese Figaro [5]. Il princi-
pio su cui si basano è una variazio-
ne della conducibilità dell’ossido in
presenza di odoranti rispetto al
valore assunto dalla conducibilità
stessa in condizioni di riferimento.
La variazione è dovuta a una rea-
zione irreversibile tra l’odorante e
specie di ossigeno adsorbite sulla
superficie del semiconduttore
come O–, O2–, e O2–. La specie più
reattiva è l’O–, che si forma quando
l’ossigeno viene adsorbito, legan- Figura 6: Tipica struttura di un sensore MOSFET
dosi agli elettroni di conduzione e-
TECNOLOGIE SPERIMENTALI 71
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
dendo i sensori meno sensibili alla stica che si è propagata attraverso il generale di tutti i sistemi complessi
presenza di vapor acqueo. materiale attivo. Il ritardo di fase basati su sensori, è la recente ten-
Tra i sensori chimici a variazione di del segnale ricevuto rispetto al denza alla standardizzazione dell’-
conducibilità vanno ricordati anche segnale trasmesso dipende dalla hardware, dei formati dei dati uti-
quelli basati su polimeri condutto- velocità di propagazione sulla lizzati per i risultati delle misure e
ri, che operano normalmente a superficie del sensore ed è, pertan- dei protocolli di comunicazione tra
temperatura ambiente. Il ricorso a to, influenzata dall’adsorbimento sistemi diversi. Per esempio, senso-
processi di polimerizzazione diversi del gas sul materiale attivo. Un tipi- ri plug and play basati sullo stan-
consente di ottenere una vasta co sensore SAW opera a frequenze dard IEEE1451, di cui abbiamo par-
tipologia di sensori e, quindi, di dell’ordine delle centinaia di MHz. I lato nei numeri passati, cominciano
specializzare la risposta nei con- SAW possono essere realizzati uti- a essere proposti e commercializza-
fronti di specifiche classi di odoran- lizzando le tecniche fotolitografi- ti. In questo senso anche il proto-
ti. In confronto ai sensori ad ossido che della microelettronica, e sono, collo TCP/IP (Transmission Control
di metallo, i polimeri conduttori quindi, poco costosi. I rivestimenti Protocol/Internet Protocol) gioche-
presentano una minore sensibilità e attivi polimerici utilizzati per realiz- rà probabilmente un ruolo prima-
costanti di tempo maggiori ren- zare sensori SAW sono gli stessi che rio, e renderà possibile, tra l’altro,
dendo meno efficiente e più lento il si impiegano nella realizzazione dei la realizzazione di reti di sistemi di
processo di misura. Nei nasi elet- QCM. La sensibilità di questi senso- misura, aprendo nuovi possibili
tronici vengono impiegati anche ri è, in genere, più elevata rispetto scenari applicativi. In quest’ambito,
sensori piezoelettrici: tra i più utiliz- a quella dei QCM, d’altra parte l’e- la ricerca è attualmente molto atti-
zati si possono considerare le lettronica di front-end risulta, in va anche nel settore dei nasi elet-
microbilance al quarzo (Quartz genere, più complessa. L’ultima tronici. Se detta tendenza si con-
Crystal Microbalance, QCM) e i sen- tipologia di sensori utilizzati nei cretizzerà, porterà a una nuova
sori a onda acustica superficiale nasi elettronici presa in esame in generazione di nasi elettronici che
(SAW). Nei nasi elettronici i QCM questo tutorial è quella dei potranno essere utilizzati ad alto
vengono utilizzati come sensori a MOSFET. I MOSFET hanno il van- livello, senza che il generico opera-
variazione di massa. Un QCM è taggio di poter essere interamente tore abbia una conoscenza di det-
costituito da un disco di quarzo realizzati utilizzando la tecnologia taglio degli aspetti hardware e soft-
metallizzato sulle due superfici, con dei circuiti integrati. La struttura di ware di basso livello.
frequenze di risonanza tipiche dal un sensore chimico di tipo MOSFET
MHz alle decine di MHz. Su una (figura 6) ricalca la struttura di un
superficie del quarzo viene deposto normale transistor MOS, nel quale BIBLIOGRAFIA
un strato sottile di materiale sensi- l’elettrodo di gate sia ricoperto da
bile, in genere di tipo polimerico un metallo catalizzatore (per esem- [1] Ulivieri Nicola, “Developing,
(figura 5). pio, Pt o Pd). Il principo di rivela- modelling and integration of
zione si basa sulla variazione della olfactory electronic systems”,
Il polimero tende ad assorbire alcu- conducibilità del canale del trans- Tesi di Dottorato, Dip. Di
ni gas in presenza dei quali la istor provocata dalle reazioni chi- Ingegneria dell’Informazione,
massa del sensore cambia causan- miche che avvengono sullo strato Università di Siena, 2003.
do una variazione della frequenza attivo, che modificano la carica del [2] Gardner JW, Bartlett PN:
di oscillazione del quarzo. I sensori gate. L’ottimizzazione della sensibi- Electronic Noses –principles
a onda acustica superficiale SAW lità e selettività dei dispositivi può and applications. Oxford
(Surface Acoustic Wave) sono costi- essere ottenuta variando natura e University Press, 1999.
tuiti da un substrato di materiale spessore del rivestimento catalizza- [3] Nagle HT, Gutierrez-Osuna R,
piezoelettrico, da due coppie di tore del gate o la temperatura di Schiffman SS: The how and
elettrodi a pettine e da uno strato funzionamento. why of electronic noses. IEEE
di materiale attivo deposto sul sub- Spectrum, Vol. 35, n. 9, Sept.
strato nella zona che separa le due IL FUTURO DEI NASI 1998, p.22-31. Publisher: IEEE,
coppie di elettrodi. Una delle cop- ELETTRONICI USA.
pie di elettrodi è utilizzata per ecci- Un aspetto significativo e interes- [4] http://cyranosciences.com
tare un’onda acustica superficiale sante che riguarda gli sviluppi futu- [5] http://www.figarosensors.com
di Rayleigh, l’altra rivela l’onda acu- ri dei nasi elettronici, ma più in
72 TECNOLOGIE SPERIMENTALI
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Configurazioni dei ricevitori radioastronomi-
impiantistica applicata. Sistemi fotovoltaici, pan-
nelli fotovoltaici, dimensionamento, installazione,
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moduli che consentono di approfondire gli aspet-
12C508 ed il 12CE674 due 4+4 pin dalle caratteristi-
che a dir poco sorprendenti. La novità principale è
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ci. Il radiotelescopio è uno strumento di
misura: calibrazione del sistema.
orien-tamento, collegamenti el, note di manuten-
zione dei pannelli, batterie di accumulatoti, cen-
• ILLUMINOTECNICA
ti teorici e applicativi correlati all’utilizzo di
LabVIEW. Per questo motivo tutti gli argomenti
che quì parleremo di esperimenti oltre che di pro-
getti. Nel CD accluso il lettore troverà tutto quello
appartamento - PICMUSIC: Carillon programmabile
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L’importanza della stabilità delle sorgenti del
sistema di alimentazione. Attività radioastrono-
tralina di controllo, macchine statiche di conver-
sione elettrica. Quadro di controllo. Dispositivi uti-
• ELETTROTECNICA
trattati sono corredati da esempi ed esercizi che
hanno anche lo scopo di evidenziare i possibili
tranelli legati ad un tipo di programmazione non
che gli serve, compresi i vari programmi nonchè
tutti i listati presenti in cartaceo nel volume.
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Eccezionale inventore e abile uomo d’affari, Thomas Alva Edison è entrato nella
storia come l’inventore della lampadina; il tecnologo era in realtà uno studioso
completo, capace di applicarsi in ogni ambito della scienza e persino in filosofia
e lettere. Vi presentiamo la storia di un uomo dalla genialità quasi incredibile
Il grande inventore e industriale cui il giovane Edison stampava il telegrafo duplex che consentiva di
statunitense nacque a Milan, suo giornale fu utilizzato dal trasmettere due messaggi in senso
nell’Ohio, il giorno 11 febbraio del ragazzo anche come laboratorio di opposto sullo stesso filo. Con il
1847. Figlio di un commerciante chimica. passare degli anni il giovane
di origini olandesi e di una istitu- inventore si perfezionò nel settore
trice di origine scozzese, a causa di dei telegrafi, fino a diventare a
problemi economici e per lo scar- partire dal 1868 tecnico di varie
so rendimento lasciò la scuola di società di esercizio telegrafico e ad
Port Huron, nel Michigan, dopo apportare notevoli migliorie agli
soli tre mesi di frequenza a sette apparecchi di trasmissione.
anni. La madre quindi gli insegnò Inoltre, nel 1869 egli brevettò un
a leggere e a scrivere e da lei il pic- registratore elettrico di voti. Con i
colo Thomas ricevette i primi rudi- brevetti di queste modifiche riuscì a
menti di calcolo. Sin da questa età Figura 1: Edison alla scrivania guadagnare ingenti somme di dena-
egli dimostrò una spiccata tenden- ro e ad aprire un laboratorio privato
za verso la meccanica; di conse- per le sue molteplici ricerche.
guenza, la madre gli permise di L’IMPIEGO ALL’UFFICIO
studiare solamente le materie che TELEGRAFI
più gradiva: le scienze ma anche la Sfortunatamente, durante un
storia e a la filosofia. esperimento, il ragazzo causò
A dieci anni costruì il suo primo involontariamente un incendio nel
laboratorio nella casa paterna a vagone e venne licenziato.
Port Huron; per arricchire il suo Qualche tempo dopo, nel 1862, il
laboratorio e acquistare apparec- figlio del capostazione rischiò di
chiature e libri scientifici lavorò essere investito da un treno; il gio-
come giornalaio sul treno della vane Edison riuscì fortunatamente
linea Port Huron-Detroit. A dodici a salvarlo, guadagnando le simpa-
anni riuscì ad acquistare una mac- tie del capostazione e ottenendo
china da stampa d’occasione ed un posto come telegrafista nell’uf-
ebbe l’autorizzazione ad occupare ficio telegrafico della stazione.
Figura 2: Il telegrafo
un vagone del treno; cominciò Nel 1864, lavorando sempre come
quindi a stampare un giornale da telegrafista, Edison inventò uno
lui stesso fondato, il Weekly strumento telegrafico a ripetizione LA NUOVA OFFICINA E
Herald, che veniva poi venduto ai che permetteva la trasmissione LE PRIME INVENZIONI
viaggiatori. Lo stesso vagone in automatica dei messaggi e un Nel 1870 aprì un’officina a New
74 BIOGRAFIA
BIOGRAFIA
E LUCE FU!
Ma è il 1878 che lo consacrerà al
mondo intero come uno degli
inventori più celebrati della storia: Figura 8: Edison Jumbo Dynamo No. 1 (1881
BIOGRAFIA 75
BIOGRAFIA
guente miglioramento delle con- magnetico da lui brevettato nel produrre il fenolo sintetico, il ben-
dizioni generali di vita. Per miglio- 1880, Edison riuscì a inventare la zene e alcuni derivati dell’anilina,
rare ulteriormente la distribuzione “batteria di accumulatori Edison”, che in precedenza dovevano esse-
dell’energia, l’inventore ideò un accumulatore alcalino al ferro- re importati dalla Germania. Nel
anche il primo contatore elettroli- nichel. Sebbene ancora piuttosto periodo della Grande Guerra furo-
tico necessario a quantificare e a rozzo, questo accumulatore era no sviluppate anche circa 40
vendere l’energia. dotato di un’elevata capacità elet- invenzioni di carattere bellico.
trica per unità di peso.
GLI STUDI SUCCESSIVI: Gli ultimissimi anni della sua vita
L’EFFETTO TERMOIONICO E furono da lui dedicati allo studio,
IL CINEMA insieme a Ford e Firestone, dei
Nel 1883 l’inventore scoprì un problemi legati alla gomma sinte-
particolare fenomeno, detto tica, che erano ritenuti da lui della
“effetto Edison-Richardson” o massima importanza per lo svilup-
effetto termoionico, che consiste- po degli Stati Uniti.
va nell’emissione di un flusso di
elettroni da parte di un filamento Figura 9: Applicazione degli accumulatori nel 1931 Durante la sua vita Edison ricevet-
metallico riscaldato. Edison non te ben tre lauree ad honorem: nel
riuscì a spiegare completamente Anche il fonografo fu perfezionato 1878 in filosofia, nel 1915 in
questo fenomeno, che fu poi rego- notevolmente: l’inventore infatti scienze e nel 1916 in lettere.
lato da una precisa legge da ne realizzò un nuovo modello Tipico esempio del self made man
Richardson e utilizzato da Fleming dotato di una puntina di diaman- americano, l’inventore brevettò
e che è tuttora alla base della te, nel quale il suono veniva regi- oltre 1200 invenzioni nell’arco
moderna elettronica. strato in un disco; da qui ai dischi della sua vita, e un centinaio di
Nel 1887 Edison trasferì il suo di vinile il passo sarà breve. queste prima di arrivare ai tren-
laboratorio da Menlo Park a West t’anni. Intelligentemente egli non
Orange (sempre nel New Jersey), Altre sue scoperte furono il lavorò sempre solo, ma si avvalse
dove proseguì instancabile con mimeografo, ovvero uno strumen- di collaboratori e delle loro idee,
studi e invenzioni. Fu poi la volta to che permetteva di riprodurre trasformandole in oggetti com-
del cinematografo, che permette- testi scritti o disegni ottenuti mar- merciabili e utili; in questo, Edison
va di visualizzare filmati tramite cando con una punta tagliente dei si rivelò anche un accorto uomo
successione rapida di singole fogli di carta paraffinata, e un d’affari e precorse di molto i suoi
immagini, e il cinetoscopio, un metodo telegrafico senza fili per tempi.
apparecchio con cui era possibile poter trasmettere messaggi ai
utilizzare pellicole simili a quelle treni in movimento. Thomas Alva Edison scomparve a
fotografiche per registrare le Inoltre, l’inventore fece esperi- West Orange, nel New Jersey, il 18
immagini e vederle tramite un menti riguardanti le applicazioni ottobre del 1931.
oculare; queste invenzioni furono del cemento in edilizia.
brevettate nel 1891 e costituirono
BIBLIOGRAFIA
una tappa fondamentale per la
cinematografia. Nel 1913 Edison www.nps.gov/edis
riuscì a sincronizzare il fonografo
www.tomedison.org
con il cinematografo e a girare
quindi il primo film sonoro. www.biografieonline.it
www.torinoscienza.it
LE ULTIME INVENZIONI: www.thinkquest.org
LA CHIMICA E L’INDUSTRIA Figura 10: Mimeografo (1878) www.digilander.libero.it/WaveWalk
BELLICA
Gli ultimi vent’anni della sua vita er/edison.html
furono spesi per migliorare inven- Allo scoppio della prima guerra www.museoelettrico.com
zioni precedenti e per brevettarne mondiale Edison si dedicò alla chi- www.fauser.edu
di nuove: grazie a un separatore mica organica: nel 1914 riuscì a
76 BIOGRAFIA
Tutte le fiere 2004 GENNAIO
17 • 18 MODENA
24 • 25 NOVEGRO [MI]
31 AREZZO *
Fiere e FEBBRAIO
Mostre Mercato 07 08
•
1 AREZZO *
FERRARA
14 • 15
21 • 22
SCANDIANO [RE]
MONTEROTONDO [RM]
07 • 08 SAN BENEDETTO [AP] 28 • 29 CITTÀ DI POMPEI [NA]
» Elettronica MARZO
» Ricetrasmissioni 06 07
• FAENZA [RA] 20 • 21 CIVITANOVA MARCHE [MC]
13 • 14 MONTICHIARI [BS] 20 • 21 BASTIA UMBRA [PG]
» Computer 13 • 14 Acqui [AL] 27 • 28 GONZAGA [MN]
» Surplus APRILE
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e dalle ore 15.00 alle 19.00
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Tel 075.5991028 / 348.3307007
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MOSTRA MERCATO ELETTRONICA, COMPUTER, COMPONENTISTICA, Come si arriva Autostrada A14 uscita Faenza, seguire indicazioni fiera
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VITAMINA
quinta parte C
di Sergio Tanzilli
s.tanzilli@farelettronica.com
Il linguaggio C è stato per anni il vero esperanto dei linguaggi per microprocessore
affiancato solo di recente da linguaggi più evoluti come il C++ ed il Java.
Ma è solo in ambito PC che è possibile paragonare per diffusione questi due linguaggi
con il C. Nel settore dei microcontrollori il C continua a farla da padrone in quanto
unica reale alternativa al linguaggio assembler.
BREVE STORIA DEL grammare in C o pseudo C su qual- Nelle prossime lezioni daremo un'oc-
LINGUAGGIO C siasi sistema a microprocessore. chiata anche a questi cross compiler e
Il linguaggio C nasce nel 1972 nei Gli stessi linguaggi Java, C++, C#, vedremo come far girare un pro-
laboratori BELL di proprietà AT&T per JavaScript e PHP oggi diffusissimi per gramma sia su PC che su diversi tipi di
mano di Dennis Ritchie, come lin- la programmazione su PC possono microprocessori.
guaggio ad alto livello per la scrittura essere considerati delle varianti
di sistemi operativi. Il suo primo uso potenziate del linguaggio C originale. LA PORTABILITÀ DEL CODICE
estensivo, infatti, coincide con la NELLA REALTÀ
riscrittura dall'assembler del sistema All'epoca della comparsa del C non Nel leggere, tra le sue caratteristiche,
operativo UNIX. esistevano sistemi operativi o architet- che il linguaggio C è disponibile per
Nel 1978 Brian Kernighan e Dennis ture hardware standard a diffusione qualsiasi micro si sarebbe portati a
Ritchie pubblicarono un testo diven- planetaria come accade oggi. Il primo pensare che, se si scrive un program-
tato ormai una leggenda: "The C PC apparve nel 1981 per cui non esi- ma per un determinato sistema ope-
Programming Language" nel quale stevano neanche i PC compatibili e la rativo o un determinato microproces-
veniva fornita la prima definizione possibilità di far girare un programma sore, si possa poi ricompilare ed ese-
ufficiale del linguaggio C. su sistemi diversi era affidata alla
Alla versione K&R (dal nome dei cosiddetta portabilità del codice,
rispettivi autori) del linguaggio C si ovvero la possibilità di ricompilare un
susseguirono una serie infinita di codice sorgente con piccole modifi-
varianti e di dialetti per poter pro- che su diversi compilatori.
80 TUTORIAL
TUTORIAL
guire lo stesso programma per qual- esempi molto semplici che possano In pratica inserendo la riga di istruzione:
siasi sistema operativo o qualsiasi funzionare sia su un potente PC che
microprocessore. su un piccolo PICmicro. printf("Conto %d\n",i);
In realtà questo NON E' affatto vero. Dalla prossima lezione inizieremo all'interno del ciclo
Non è vero neanche se si fa attenzio- infatti a compilare gli esempi sia in
ne a scrivere un programma secondo ambiente DEV-C++ che nell'ambiente for(i=1;i<=10;i++) {
lo standard ANSI nella maniera più CCS per PICmicro 18F452. printf("Conto
restrittiva. %d\n",i);
Il C, infatti, garantisce una portabilità LE FUNZIONI }
dei soli costrutti del linguaggio e di Nella precedente lezione abbiamo
un insieme minimo di funzioni di visto come poter deviare il flusso di possiamo ripeterne l'esecuzione per
libreria denominate funzioni di libre- esecuzione di un programma utiliz- un numero arbitrario di volte.
ria standard. zando gli operatori condizionali. Con Proviamo ora ad utilizzare la definizio-
Se ad esempio scriviamo un codice l'operatore "for" possiamo far esegui- ne di funzione per rendere ancora più
simile a questo: re più volte lo stesso codice senza leggibile e versatile questo program-
doverlo riscrivere più volte nello stes- ma.
#include <stdio.h> so sorgente.
Rivediamo un esempio pratico: main() {
void main(void) { contafinoa(10);
printf("Ciao\n"); main() { }
} int i;
In pratica abbiamo inventato una
il cui unico scopo è visualizzare la for(i=1;i<=10;i++) { funzione a cui abbiamo assegnato il
scritta Ciao sul video. printf("Conto nome di fantasia "contafinoa". A que-
Probabilmente, una volta compilato %d\n",i); sta funzione possiamo passare un
con i vari compilatori disponibili, fun- } valore tra parentesi che rappresenta il
zionerà sia su Windows che su Linux, printf("Fatto !\n",i); valore finale del conteggio.
come su Mac o Palm OS ma proba- } Una volta definita una funzione, può
bilmente non funzionerà affatto su un essere richiamata quante volte si
PICmicro, per il semplice motivo che Se ben ricordate questo programma vuole all'interno di un programma:
il PICmicro non ha un video! effettuava un semplice conteggio con
visualizzazione a video del seguente main() {
Con un po' di attenzione però si risultato: contafinoa(15);
potrebbe collegare al PICmicro un contafinoa(3);
display LCD ed intervenire sulla ver- Conto 1 contafinoa(6);
sione della funzione printf implemen- Conto 2 }
tata dal compilatore PICmicro per Conto 3
ottenere lo stesso risultato su LCD. Conto 4 Per poter definire una funzione basta
Conto 5 scriverla. Aggiungiamo questa parte
Vista l'orientamento tipicamente elet- Conto 6 di codice al nostro programma prin-
tronico della nostra rivista, cerchere- Conto 7 cipale:
mo di limitare il più possibile l'uso, nei Conto 8
nostri esempi, di funzioni tipiche di Conto 9 contafinoa(int valore) {
un ambiente PC, cercando di esplora- Conto 10 int i;
re le possibilità del linguaggio C con Fatto !
for(i=1;i<=valore;i++) {
printf("Conto
INTERNET LINK %d\n",i);
Web page di Dennis M. Ritchie http://www.cs.bell-labs.com/who/dmr/ }
da cui poter scaricare molte informazioni interessanti sulle origini del lin-
printf("Fatto !\n",i);
guaggio C e del sistema operativo Unix.
}
TUTORIAL 81
TUTORIAL
In pratica abbiamo spostato tutto il La scelta del nome delle funzioni da in cui tutto quello che viene aggiunto
vecchio codice contenuto nella fun- adottare è molto importante per per ultimo deve essere tolto per
zione main() all'interno di una nuova poter poi scrivere del codice auode- primo.
funzione denominata "contafinoa()" scrittivo. Per cui "contafinoa(10)" non
la quale può accettare come parame- ha bisogno di spiegazioni particolari Quando definiamo una variabile con
tro un numero intero contenuto nella per farci capire cosa fa effettivamente un costrutto del tipo:
variabile "valore". Anche "valore" è un ed il programma diventa così una
nome di fantasia e poteva essere vera e propria descrizione di quello int i;
sostituito con una parola diversa. che vogliamo far fare al micro.
stiamo aggiungendo alla catasta uno
Abbiamo quindi ottenuto una fun- VISIBILITÀ DELLE VARIABILI spazio di memoria in grado di conte-
zione di conteggio che consente di Vediamo ora alcune caratteristiche nere un valore numerico.
concentrare in una unica sezione del c che è importante capire bene Lo stack viene utilizzato anche per
del programma una determinata per poter conviverci meglio in futuro. memorizzare il punto del programma
funzione logica consentendoci di Il C memorizza le variabili nello stack, in cui è stata chiamata una funzione
alleggerire la porzione principale ovvero in una particolare area di per poter riprendere l'esecuzione dal-
del programma. memoria paragonabile ad una catasta l'istruzione successiva al termine del-
Le copertine di alcune edizioni dello storico libro di Kernighan e Ritchie "The C programming language"
tra cui l'edizione italiana edita da Jackson".
82 TUTORIAL
TUTORIAL
l'esecuzione della funzione stessa. Potremmo dire che il micro inizia l'e- Una volta entrato nella funzione "con-
secuzione dalla linea 01, per poi pas- tafinoa()" lo stack conterrà l'indirizzo
Se numerassimo le righe di program- sare alla linea 02, quindi salta all'istru- di ritorno 03.
ma nel seguente modo: zione alla riga 04 per arrivare fino alla Quando incontra la definizione "int i"
riga 11 dopodichè riprenderà dalla lo spazio per contenere la variabile "i"
01 main() { linea 03 per poi uscire. viene riservato nello stack per cui lo
02 contafinoa(10); stack conterrà la variabile "i" sovrap-
03 } In fase di compilazione il nome di fun- posta all'indirizzo 03. Una volta termi-
zione "contafinoa()" viene tradotto nata l'esecuzione il micro, per poter
04 contafinoa(int nell'indirizzo di memoria corrispon- recuperare l'indirizzo di ritorno è
valore) { dente dove si trova esattamente costretto a togliere dallo stack tutte le
05 int i; memorizzata la funzione, per cui in variabile sovrapposte all'indirizzo di
06 andata è facile per il micro saltare alla ritorno che verranno quindi perse
07 for(i=1;i<=valore; giusta locazione dove poter trovare la completamente.
i++) { funzione da eseguire.
08 printf("Conto Questo tipo di variabili si chiamano
%d\n",i); Prima di saltare però deve memoriz- "variabili locali" ovvero variabili esi-
09 } zare nello stack il valore di ritorno (in stenti solo all'interno della funzione e
10 printf("Fatto questo caso 03) in modo da poter disintegrate al termine di essa.
!\n",i); tornare nel punto giusto una volta Vediamo un esempio per capire
11 } terminata l'esecuzione della funzione. meglio:
TUTORIAL 83
TUTORIAL
84 TUTORIAL
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TUTORIAL 85
TUTORIAL
main() { sorgente da parte del precompilatore tuire l'espressione della prima stringa
int a; prima della vera compilazione. Per cui con l'espressione della seconda.
se viene definita una macro e richia-
a=10; mata dieci volte il compilatore gene- Ovunque venga trovato nel sorgente
a=raddoppia(a); rerà dieci copie del codice corrispon- l'espressione "raddoppia(a)" verrà
dente in memoria. sostituito con l'espressione "a+a".
printf("main() -> a = Per cui il codice che verrà realmente
%d\n",a); La funzione invece viene generata in compilato sarà:
} fase di compilazione ed ogni chiama-
ta fa riferimento sempre allo stesso main() {
raddoppia(int a) { segmento di codice oggetto. int a;
a = a+a; Vediamo un esempio di macro:
return a; a=10;
} #define raddoppia(valore) a=a+a;
valore+valore
Utilizzando l'istruzione return valore; printf("main() -> a =
alla fine di una funzione è possibile main() { %d\n",a);
assegnare ad essa un valore di ritorno. int a; }
86 TUTORIAL
COSTO ZERO
COSTO
quarta parteZERO
di Andrea Corbari
a.corbari@farelettronica.com
Per tenere in piedi questa rubrica non basta essere un perito elettronico, comincio a
credere che bisogna anche saper guardare il “futuro articolo” insieme al suo potenziale
lettore, in modo da poter cercare tutti gli argomenti da trattare ed assemblarli tra loro.
Questo non significa che bisogna essere per metà un tecnico e per l'altra un mago con
poteri divinatori (di cui tra l'altro non credo nell'esistenza).
Quindi senza maghi con relative “spese” vediamo cosa ho ricavato per questo mese.
Prima di iniziare a parlare delle solu- eccellenza, i suoi natali risalgono al o preso in esame. Detto questo con
zioni a Costo Zero vorrei aprire una 1991 da parte di Linus Torvald (stu- la terza regola possiamo copiare il
parentesi per soffermarci insieme dente). Linux è un sistema operati- programma originale liberamente e
sulla definizione di “Open Source”. vo, aggiornato costantemente gra- quante volte vogliamo, possiamo
Questa “rivoluzione”, perchè di zie appunto alla “condivisione” del distribuirlo gratuitamente o anche
fatto lo è, nasce e cresce insieme ad prodotto, basta che un program- fornire l'assistenza al prodotto.
un'altra rivoluzione dell'informatica matore corregga un difetto e tutti Una quarta regola che può essere
(dagli enormi sviluppi imprevisti) ne potranno beneficiare, attual- data per scontata (ma non lo è) ci
ossia Internet. mente Linux (nelle varie versioni dice che il nuovo software genera-
In parole povere Open Source signi- che si sono sviluppate) a livello to, dipende anche esso dalle tre
fica concepire un programma e mondiale sta surclassando i ben regole precedenti: codice condivi-
lasciare i sorgenti dello stesso (sor- noti sistemi operativi esistenti sul so; libera distribuzione; possibilità
gente = il listato del programma) mercato. Ma tutto questo come di modificarlo. Come tutte le cose
accessibili a tutti, condividere il pro- viene regolato? anche questo “mondo fantastico”
prio lavoro come tra studenti. Quali certezze ho per spingermi a ha il suo rovescio della medaglia ce
La cosa può sembrare assurda, anzi programmare con il concetto di ne parla un nostro amico del forum
suona forse male all'orecchio di chi Open Source? di Fare Elettronica, personalmente
ha speso ore di fatica per realizzare Possiamo riassumere tutti gli inter- mi ha aperto gli occhi, quindi lascio
un programma, comunque, strano rogativi in tre semplici regole. Con la parola a ZIQ, leggete e riflettete.
ma vero le cose stanno più o meno la prima estendiamo il codice scrit-
così. to a tutti gli utenti, quindi un pro- DIETRO AD UN PROGRAMMA…
Realizzare un programma Open gramma che utilizziamo (ovviamen- La maggior parte delle persone che
Source permette di avere la collabo- te stiamo parlando di un program- si affacciano al mondo del PC o del-
razione di tutti i programmatori che ma Open Source) deve rendere dis- l'elettronica sono in grado di muo-
vogliono migliorare il prodotto ponibile il suo listato completo, vere solo i primi passi basandosi sul-
come pure la distribuzione stessa, fatta eccezione delle spiegazioni, l'intuito.
diciamo che questa è la garanzia quelle sono a “buon cuore” del pro- Chiaramente oggi questi primi passi
per l'autore, vedere il frutto delle grammatore. La seconda da l'effet- sono il più possibile facilitati da
sue fatiche migliorare e crescere, tivo diritto all'utente tipo di miglio- interfacce grafiche accattivanti o da
facendosi allo stesso tempo cono- rare e/o aggiornare il programma, istruzioni passo passo tradotte nella
scere da moltissimi utenti. come pure crearne di nuovi sulla propria lingua.
Prendiamo Linux l'Open Source per base del codice sorgente utilizzato Ma con lo stesso intuito dei princi-
88 COSTO ZERO
COSTO ZERO
pianti tutti possono capire che i pendio minimo ai programmatori lando degli obiettivi e la genesi
programmatori hanno dedicato che renderà nel tempo il software dello stesso. Devo dire che era pro-
molto tempo per ideare progettare sicuramente più avanzato è un inve- prio un “boccone succulento” per il
e scrivere anche la più semplice stimento più proficuo. lettore tipo, quindi calata l'ancora
routine. Con i programmi concessi mi sono fatto avanti e ho lasciato
in licenza a pagamento ogni pro- FACCIAMO UN PO’ DI CONTI? un messaggio con la richiesta di
grammatore viene stipendiato dalla Destiniamo un 10% del costo essere contattato dall'autore del
società che commercializza il soft- "commerciale" del programma che programma (che da adesso defini-
ware. andiamo a rimpiazzare con uno remo Programma A) per offrirgli la
D'altra parte alcuni programmatori gratuito? Ed immaginiamo che fac- mia recensione su Costo Zero.
scelgono di rendere pubblico il loro ciano lo stesso altre 200 persone? Sorto il sole a nuovo giorno vengo
lavoro sono consapevoli di non Windows 2003 server Vs Linux? contattato da un'altro programma-
essere retribuiti e che le loro idee 834 Euro mentre il 10% per gli svi- tore (che definiremo Program-
possono essere in qualche maniera luppatori di Linux e di tutti i pro- matore B) mi chiedeva la possibilità
riutilizzate o riscritte ispirandosi al grammi inclusi nella distribuzione per il suo programma di comparire
codice prodotto da società com- 83 Euro moltiplicato per 250 perso- su Costo Zero. Praticamente il suo
merciali. Infatti tutti i programmi ne 20.750 Euro (uno stipendio). programma (Programma B) perse-
non sono altro che un infinito Adoble Photoshop Vs Gimp? guiva gli stessi obiettivi del
numero di byte: chi può stabilire chi 1400 Euro mentre il 10% 140 Euro Programma A.
è l'autore? appena per un programma di grafi- Anzi il Programmatore A con il
ca competitivo. Programmatore B in passato aveva-
Molti a questo punto si chiederan- no collaborato (ricorda Open
no se siano dei pazzi visionari. Chi ALTRO OSTACOLO AL Source) insieme, ognuno sul suo
al giorno d'oggi lavorerebbe solo "TUTTO GRATIS"? software ma scambiandosi idee e
una ora gratuitamente? Lo spirito Il parlamento europeo sta dibatten- pareri. Nello stesso giorno vengo
che fa questi miracoli si chiama pro- do la proposta di rendere brevetta- contattato anche dal Program-
gresso. Ogni progetto open-source bile l’innovazione software sollecita- matore A che accetta la mia propo-
ha il preciso scopo di fornire a tutte ta dalla BSA. Come già sperimenta- sta. A questo punto visto e conside-
le persone che lo desiderano gli to negli States da ormai vent’anni rato che Costo Zero è disponibile e
strumenti e le basi per costruire un questa soluzione ha creato una aperta a tutto, ho dato l'OK ad
software, in modo autonomo, superiorità e la consente posizione entrambe i programmatori e mi
costruendo attorno al progetto ini- dominante nel mercato di società sono messo subito a pianificare il
ziale una community dove ogni sin- che hanno per prime registrato i lavoro. Il giorno seguente mi ritrovo
gola persona con il proprio apporto brevetti annientato di fatto la rete nel mezzo di un “Girone Dantesco”
riesce a coinvolgerne altre. di piccole imprese che si erano il Programmatore A accusa pubbli-
FFII (Foundation for a Free create nel territorio. camente (nel forum del suo sito) e
Information Infrastructure), FSF privatamente tramite e-mail il sotto-
Free Software Foundation, Adesso abbiamo messo tutto sui scritto di, cito nell'ordine, doppio
SourceForge, Red Hat, PHP, piatti della bilancia, ognuno di noi giochismo, scarsa professionalità,
Apache sono solo alcune delle può giudicare e dire la sua, ma infime bassezze ed incompetenza.
grandi community dove l'open prima di concludere l'argomento Tutto questo perchè ho dato al
source è di casa ma tutte rischia- vorrei aggiungere un'ultima cosa. Programmatore B la stessa opportu-
vano la chiusura se non accettava- Come ho accennato all'inizio mi nità che avevo offerto a lui.
no donazioni o offerte. ritrovo spesso a navigare a caso (su Praticamente a detta sua il software
Ricordate anche se la licenza del Internet) alla ricerca dell'argomento originale era il suo (Programma A)
software è gratuita dietro c'è un da trattare con il suo relativo auto- l'altro (Programma B) era una bieca
mondo che deve vivere ed è fatto di re. In una di queste mie “caccia copia realizzata dal Programmatore
persone. Spendere 1400 euro per all'uomo” sono approdato su di un B, tramite sotterfugi e plagio delle
una licenza di Photoshop o utilizza- sito italiano, il programmatore (che idee del Programmatore A.
re Gimp (0 Euro) è sicuramente un da adesso definiremo Program- Pur restando di sasso (perchè qui
bel risparmio per un'azienda ma matore A) esponeva il suo progetto stiamo rasentando la paranoia)
allo stesso tempo garantire uno sti- rigorosamente in Open Source par- sono passato al contrattacco pub-
COSTO ZERO 89
COSTO ZERO
blico e privato dove in sintesi la mia programmi scritti e pensati in modo Risulta essere un potente strumento
risposta suonava più o meno così: diverso, è vero sembrano uguali ma rigorosamente in Open Source.
“Tu sei lo sviluppatore del è come se una casa automobilistica Una volta “scompattato” il file lan-
Programma A, c'è lo sviluppatore reclami il diritto di essere l'unica ad ciamo il programma di istallazione,
del Programma B ed io sono lo svi- aver inventato il concetto di far al termine si dovrà riavviare il PC e
luppatore di Costo Zero. In quanto muovere la vettura tramite una successivamente copieremo (ma-
tali ognuno di noi decide sulle pro- meccanica basata sulle quattro nualmente) il file “italiano” nella
prie cose, quindi sono io che decido ruote e le altre case automobilisti- cartella “languages” (il percorso è
chi e cosa recensire su Costo che sono solo una bieca copia. C:\Programmi\PDFCreator) questo
Zero!”. fa sì che nel menù delle opzioni ci
A seguito di questa mia febbrile Voi che ne dite? sia anche la lingua italiana.
risposta ho contattato il Quali sono le vostre impressioni Tra le diverse opzioni possiamo defi-
Programmatore B chiedendogli i sull'accaduto? nire le caratteristiche del PDF, l'au-
dovuti chiarimenti sull'accaduto, il Cosa mi dite del magico mondo tore, la data e via di seguito.
quale dopo lo sbigottimento ha dell'Open Source?
risposto per le rime al Bene a questo punto aprite il file
Programmatore A. LO ZERO INFORMATICO che volete trasformare in pdf, per
Arriviamo al dunque, io mi doman- Il modo più facile di trasportare, tra- esempio un progetto di FidoCAD,
do perchè il Programatore A ha sferire e scambiare documenti è un documento in un formato di
agito in questa maniera? quello di utilizzare il formato PDF Open Office, oppure una fotografia
In seguito si è scusato rimangiando- ossia Portable Document Format; di GIMP, basta solamente seleziona-
si le ingiurie lanciate attribuendo il per descriverlo meglio basterebbe re come stampante PDFCreator e
fatto alla stanchezza ed al troppo una sola parola “universale”, infatti, lanciare la stampa.
nervosismo accumulato. i documenti salvati in pdf non solo Si aprirà il programma dove, se
Ma stanno veramente così le cose? occupano poco spazio sul disco ma desideriamo, possiamo dare gli ulti-
Io invento un programma e lo conservano tabelle, immagini, font mi “ritocchi”, ossia, nome del file e
divulgo (Open Source), scambio e tutte le caratteristiche del file ori- destinazione, ed il gioco è fatto.
quindi informazioni esempio con ginale.
un'altra persona che sta sviluppan- In giro per la rete ci sono diversi Basta, che altro c'è da dire?
do un software analogo, stesse programmi e procedure che ci ven- Ah si a titolo informativo si possono
caratteristiche di base e gli stessi gono in aiuto, la soluzione più sem- “esportare” i file non solo in PDF
abiettivi finali, quindi i due pro- plice che ho trovato è stato ma anche in TIFF, JPEG o BMP.
grammi si evolvono sempre in PDFCreator 0.7.1 scaricabile al
Open Source. seguente indirizzo: Ve lo avevo detto che era un ottimo
A questo punto ho diritto a serbare http://www.zanezane.net/articoli.a programma, no?!
rancore verso verso l'altra persona? sp?id=348
Ho diritto ad esclamare plagio? Ho ZERO IL TEMPO CHE CI
diritto a dire che l'idea è mia? È RIMASTO
Come ci ha detto ZiQ “...tutti i pro- Ragazzi siamo entrati nel nuovo
grammi non sono altro che un infi- anno e colgo l'occasione per augu-
nito numero di byte: chi può stabi- rare buon 2004 a tutti, guardiamo
lire chi è l'autore?...”. tutto questo con gli occhi della spe-
Io mi sono trovato ad analizzare ranza e dell'amicizia.
una situazione dove gli interpreti Vi rinnovo la mia disponibilità sia sul
erano per me due perfetti scono- forum di Fare Elettronica che per e-
sciuti, come potevo affermare chi mail; ringrazio voi tutti per i tanti
dei due aveva ragione, quale pro- messaggi che ricevo.
gramma era la base dell'altro? Ci sentiamo e festeggiate con me
In seguito volendo fare più luce sul- che in questo mese compio gli
l'accaduto è venuto fuori che a anni!
parte l'iniziale collaborazione, tra i Figura 1: PDF Creator in azione
due altro non c'è stato, sono due Chi vuole un pezzo di torta?
90 COSTO ZERO
COSTO ZERO
Lavorare con componenti SMT è zi di queste apparecchiature ben saldante smd tradizionale:
abbastanza difficoltoso senza una poco accessibili per l'hobbista, dopo
stazione ad aria calda. Essendo i prez- aver raccolto informazioni su appa- • Un elemento riscaldante.
recchi commerciali, ho deciso di • Uno scambiatore di calore.
costruire un apparecchio di dissalda- • Una pompa dell' aria.
tura ad aria calda, con materiali per • Una pompa del vuoto (eventuale
così dire "di fortuna". per sollevare i componenti una
Chiunque abbia un minimo di espe- volta dissaldati dal circuito).
rienza in elettronica, un po’ di prati-
ca di assemblaggi e soprattutto
pazienza, otterrà uno strumento fun-
zionale che consentirà di dissaldare
in pochi secondi resistenze, transistor
e chip di varie misure, con grande
soddisfazione per il vostro hobby (e
anche per il vostro portafoglio!).
COSTO ZERO 91
COSTO ZERO
L'idea di base è quella di realizzare tiche, deve essere non inferiore a ta nel case della nostra stazione, il
un generatore d’aria da collegare 50-60 W. resto dei materiali sono facilmente
tramite un tubo flessibile in plastica acquistabili nei negozi fai da te e
all’ingresso del saldatore opportu- Equilibrare tutte le componenti quelli di elettronica.
namente modificato, così da spin- non è facile, tuttavia sperimentan-
gere l’aria all’interno del tubo sal- do con la quantità d’aria, la tempe- LA PENNA DISSALDANTE
datore avendo l’accortezza di ral- ratura e la quantità di lana d’ac- Occorre un saldatore da 50-60
lentare il flusso nella resistenza ciaio si riuscirà ad ottenere il risul- watt, vanno bene sia quelli con resi-
riscaldante e permettere, attraverso tato desiderato. stenza rettangolare sia con resisten-
uno scambiatore di calore, il trasfe- Per regolare la temperatura, ho uti- za cilindrica cava all’interno, presta-
rimento delle molecole d’aria calda, lizzato un alimentatore variabile (5- te la massima attenzione nello
dalla resistenza al flusso in transito, 12) che agendo sulla velocità della smontare la resistenza riscaldante
fino all’uscita. pompa, modifica il flusso d’aria e di evitando di romperla. Cercate se
L’elemento chiave è lo scambiatore conseguenza anche la temperatura. possibile di riutilizzare anche il
di calore, in sua mancanza l’aria manico del vostro saldatore ed
transiterebbe attraverso la resisten- eventualmente potrete riutilizzare
za senza scaldare a sufficienza. lo stesso suo tubo di ferro se privo
La novità sta proprio nell’utilizzo di aperture laterali, altrimenti pro-
quale elemento frenante e riscal- curatevi un tubo di ferro o acciaio
dante del flusso d’aria, un materiale da 15 cm x 1.5 cm diametro (evita-
assolutamente comune, una sorta te il rame o il calore si disperderà
di “lana” di acciaio, appunto, che, tutto attorno), vi servirà da conteni-
scaldata dalla resistenza, forma una tore per il nuovo saldatore.
maglia incandescente che rallenta e Procuratevi della lana d’acciaio, di
riscalda l’aria in transito. Figura 3: Lo scambiatore di calore: quella per intenderci, utilizzata per
Vediamo più in dettaglio le compo- la lana d’acciaio pulire le pentole in cucina (ricorda-
nenti “di fortuna” della nostra sta- te il nostro scambiatore di calore?).
zione: Prima di proseguire, vorrei sottoli- Posizionate la resistenza verso l’e-
neare la necessità che utilizziate la stremità di uscita, riempiendo il
• La resistenza interna di un salda- massima attenzione e tutte le pre- tubo di una minima quantità di lana
tore. cauzioni dovute per la vostra sicu- che consenta comunque all’aria di
• La lana d’acciaio (scambiatore di rezza e incolumità dovendo opera- passare, è importante non esagera-
calore). re su apparecchiature a diretto con- re altrimenti non uscirà un bel nulla
• Un piccolo motorino con ventola tatto con la tensione di rete. dalla punta.
( da 12 V 0.3-0.5 A contenuto in Passiamo alla realizzazione pratica Fissate la resistenza il più vicino pos-
un piccolo asciugacapelli). dei due elementi principali della sibile all’estremità del tubo utiliz-
nostra stazione, la penna dissaldan- zando una piccola quantità di lana
Assemblando tali componenti in te ricavata da un saldatore e la d’acciaio, prima e dopo l’elemento
modo opportuno si riesce ad otte- pompa dell’aria ricavata dal motori- riscaldante, evitate di far cortocir-
nere un saldatore ad aria calda dalle no di un asciugacapelli e contenu- cuitare i 2 fili di collegamento della
eccellenti prestazioni. resistenza riutilizzando i tubicini in
È chiaro che la “bontà” del risultato ceramica normalmente presenti
finale è data dall’equilibrio dei all’interno del saldatore. Per il det-
seguenti fattori: taglio del posizionamento osservate
le figure 5 e 6 rispettivamente per
• Il flusso dell’aria (più o meno l’elemento cilindrico e rettangolare.
veloce). Fissate il lungo tubo in metallo al
• Lo spazio a disposizione per lo vostro manico praticando un foro
scambio di calore. nella parte finale del tubo attraver-
• La temperatura dell’elemento so cui far passare una vite di fissag-
riscaldante, e quindi la potenza Figura 4: La stazione finita ed in funzione
gio. Cercate di far entrare il tubo in
della resistenza che, da prove pra- metallo a pressione nel manico del
92 COSTO ZERO
COSTO ZERO
Elenco componenti
Tubo cilindrico saldatore
Lunghezza 15 cm x 2cm di
diametro in acciaio
Resistenza saldatore
Resistenza saldatore da 50-60 W
(di tipo cavo o rettangolare )
Figura 5: Schema interno della penna riscaldante con resistenza cilindrica cava
Alimentatore variabile
(da 5 a 12 v) stabilizzati o
non stabilizzati
Interruttore AC da pannello
220 / 3A
N°2 Tubi in metallo per raccordo
tubo flessibile (sul tappo e sul
pannello frontale)
Lunghezza 3 cm Diametro 0.5 cm
Figura 6: Schema interno della penna riscaldante con resistenza rettangolare N°1 Tubo in metallo per raccordo
tubo flessibile(man ico)
Lunghezza 6 cm Diametro 0.5 cm
vecchio saldatore in modo da sigil- stesso diametro lungo almeno 1.3
lare ogni apertura. Fissate sulla m per il passaggio dell’aria e pro- Tubo flessibile trasparente
Lunghezza 1,5 m
coda del manico con della colla a cedete come segue nel primo test
Diametro interno 0.5 cm
caldo, un piccolo tubo di raccordo della penna. Collegate il saldatore,
in metallo (di qualunque tipo) del alla rete, aspettate 5-10 minuti, Presa AC da pannello
diametro di 0.5 cm lungo 6 cm che provate a porre la punta del vostro 220 /2A per spina saldatore
sarà il collettore per l’ingresso del- nuovo saldatore a 2 cm da un Motorino con ventola
l’aria, eventualmente allargate leg- foglio di carta ed a soffiare legger- 12v/0.3 - 0.5 A
germente la coda del manico. mente all'estremità del tubo in Diametro ventola minimo 5 cm
A questo punto inserite a pressio- plastica, dopo alcuni secondi la Lana d’acciao (20/30 grammi)
ne sul collettore del manico un carta dovrebbe annerirsi, se così è, Del tipo utilizzato per
tubo flessibile in plastica dello siete pronti per costruire la pompa pulizia pentole
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COSTO ZERO 93
COSTO ZERO
la lana d'acciaio andrà messa, senza te usate la solita colla a caldo per il
Figura 8: Un esemplare con resistenza cilindrica
esagerare, all’interno del buco nor- fissaggio. Tenete presente che la
malmente usato per la punta. quantità d'aria che riuscirete a far
d'aria. Ritengo che con questo tipo di sal- passare nel circuito sarà pari al dia-
Se invece l'aria seppur bollente datori possa anche aumentare l'effi- metro della strettoia più piccola,
non riesce a scurire il foglio entro i cienza del trasferimento termico. dunque assicuratevi di non scende-
5 secondi vuol dire che probabil- Una volta constatato che la vostra re quando è possibile sotto i 0.4 cm
mente: penna “sputa fuoco” funziona pas- di diametro interno. E’ importante
• Avete messo troppa lana e l'aria siamo alla fase successiva. sigillare il più possibile tutto il siste-
non esce a sufficienza. ma dall’ingresso all’uscita onde evi-
• Avete messo poca lana e non si LA POMPA DELL’ARIA tare perdite. Osservate la figura 9
riesce a trasferire il calore. Costruire la pompa d'aria è meno per maggiori dettagli.
• Il percorso dell’aria è ostacolato difficile di quanto sembri. Per realiz- Per alimentare il motorino procura-
da qualcosa (fili troppo grandi, zarla ho riutilizzato il motorino a 12 tevi un alimentatore variabile da 5
nastro isolante, ostacoli vari, volt con ventola di un piccolo asciu- a 12 volt 0.5 A (anche non stabiliz-
ecc.). gacapelli da viaggio. Per realizzare zati, tipo “wall cube” per intender-
• C’è una perdita da qualche parte. un efficiente convogliatore d’aria ci), in modo da poterne variare la
• Vi occorre un elemento riscaldan- procuratevi una bottiglia in PET da velocità, eventualmente potreste
te più potente diciamo 80 W per 66cl che abbia un diametro il più realizzarne uno con l’ormai famoso
il vostro particolare sistema. vicino possibile a quello d’apertura LM317.
dell'asciugacapelli, tagliatela a metà Controllando la velocità del flusso
Nel primo caso sperimentate con la così da formare un piccolo imbuto, d'aria controllerete anche la tempe-
quantità di lana e ricordatevi di inseritelo a pressione nel tubo d’u- ratura, in particolare, maggiore è il
piazzare l'elemento riscaldante il scita dell'asciugacapelli, sigillate il flusso d'aria, maggiore sarà la tem-
più vicino possibile all'uscita. tutto con colla a caldo. peratura e più veloce sarà la dissal-
Provate a fare un po’ di spazio Forate il tappo, della bottiglia in datura.
all’interno del tubo per permettere modo da poterci inserire, meglio se Per il contenitore io ho optato per
il passaggio di una maggiore quan- a pressione, un tubo di metallo una struttura in legno abbastanza
tità di aria. Personalmente non ho della lunghezza di 2-3 cm e diame- spaziosa ricavata tagliando e met-
mai utilizzato un elemento riscal- tro 0.4-0.5, sul quale poi innestere- tendo assieme lastre da 10 cm per
dante del tipo "cavo" ma credo che te il flessibile in plastica da collega- 20 cm, spessore 0.4 cm. Per il pan-
possa funzionare ugualmente bene, re al vostro saldatore, eventualmen- nello frontale ho utilizzato il classico
94 COSTO ZERO
COSTO ZERO
plexiglass, comodo e facile da lavo- blocco della punta. componente per evitarne la rottura.
rare. Ai lati del mobile ho fissato un A proposito, attenti a non direzio-
molla di supporto per saldatori. COLLAUDO nare verso di voi la punta o potreste
Nella parte posteriore del mobile Eccoci alla parte più emozionante il rimanerne scottati!
ho inserito una griglia molto collaudo sul campo.
ampia per un agevole passaggio Per le prime prove utilizzate delle ALCUNE VARIANTI
dell’aria, ricavata da una rete a schede da buttar via, perché certa- Dopo aver realizzato questo progetto
maglia stretta. mente finirete per bruciare compo- e nell’ottica di un continuo migliora-
nenti e circuito stampato. Solo dopo mento sto già tentando di costruire
TEST aver acquisito una certa esperienza di una seconda versione che utilizza
Finito il montaggio iniziate a testare dissaldatura potrete passare al recu- semplicemente un saldatore da 50-
il funzionamento di tutto il sistema pero dei componenti che vi necessi- 60 W di quelli economici con cavità
variando la tensione di alimentazio- tano. interna per la punta. L’idea sarebbe
ne della pompa dell’aria utilizzando Nel procedere con la dissaldatura di utilizzare tutto il saldatore così
il solito foglio di carta. Tenete pre- dovrete stare molto attenti alla com’è coprendo gli eventuali buchi
sente che le prestazioni migliori si distanza della punta dalla superficie presenti sul tubo in metallo e prati-
ottengono alle alte velocità. del componente da dissaldare. Se vi cando un foro verso la parte finale in
Per utilizzare al meglio l’apparec- avvicinate troppo rischiate di brucia- prossimità del cavo di alimentazione,
chiatura occorrerà fissare sull’usci- re il circuito stampato sottostante e inserire un tubo collettore in metallo
ta una adeguata punta in metallo, lo stesso componente, in genere se il nel quale inserire a pressione il flessi-
e qui lascio ampio spazio alla sistema funziona occorrono 3-5 bile per l’aria. La lana d’acciaio ver-
vostra inventiva ma attenzione, secondi per fondere lo stagno sui ter- rebbe inserita all’interno della cavità
evitate dei pezzi troppo lunghi minali. E’ importante notare che per normalmente destinata ad ospitare la
(max 1 cm) e soprattutto evitate dissaldare i chip dovrete passare in punte, ovviamente è necessario che
punte in alluminio od ottone modo circolare su tutti i piedini, aiu- tutto il tubo sia cavo per permettere
(abbassano la temperatura di usci- tandovi per la rimozione con un pic- all’aria di entrare dal manico e uscire
ta) cercate sempre di tenere l'ele- colo giravite piatto e dissaldando un dalla punta. Credo che un sistema
mento riscaldante il più vicino pos- lato per volta. del genere possa essere anche più
sibile al buco di uscita. Inoltre durante la saldatura dovrete efficiente se costruito con criterio, in
sperimentare con la distanza della particolare la resistenza riscaldante
Eventualmente, potete inserire una punta da circuito stampato poiché se dovrebbe essere il più vicino possibi-
sorta di bullone all’interno della siete toppo lontani ci vorrà molto più le all’uscita.
punta che riduce il diametro di usci- tempo per dissaldare il componente, Sperimentare per credere.
ta dell’aria senza raffreddarla, o in definitiva la distanza ideale dovrà A questo punto non mi resta che
ancora se avete riutilizzato il tubo essere stabilita dopo aver acquisito augurarvi buon divertimento e nel-
originale del saldatore fissate all’e- un po’ di pratica. l’attesa di ricevere foto dei vostri
stremità un piccolo tubicino (0.3 Per aiutarvi nella rimozione dei com- prototipi vi do il benvenuto nel
cm diametro x 2 cm di lunghezza) ponenti dalla loro sede potete aiutar- mondo della sperimentazione con i
in rame o acciaio attraverso la nor- vi con un piccolo cacciavite a punta componenti SMT, a presto.
male vite di fissaggio riservata al piatta, stando attenti a non forzare il
RISORSE IN RETE
Per maggiori informazioni sui com-
ponenti, la tecnologia SMD e le tec-
niche di dissaldatura/ consultate on
line il seguente Link:
http://www.geocities.com/vk3em/s
mtguide/smtguide.htm.
Se invece avete bisogno di decodi-
ficare i codici dei componenti anda-
te al sito:
Figura 10: L’interno della stazione Figura 11: Prove di cottura
http://www.geocities.com/vk3em/s
mtguide/smtguide.htm.
COSTO ZERO 95
INWARE-impaginato 9-02-2004 12:06 Pagina 113
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EMBEDDED L’INTERFACCIAMENTO
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e sulle modalità del saldo della quota di partecipazione
BioQuadraPod un robot
a quattro gambe:
realizzazione pratica
(prima parte)
Manuale semiserio
di robotica:
comunicare con il robot
(terza parte)
ROBOMANIA
BIOQUADRAPOD UN ROBOT
A QUATTRO GAMBE
REALIZZAZIONE
prima parte
PRATICA
di Luigi Carnevale
luigi@robot-italy.com
I Rover, ovvero i Robots su ruote sono indubbiamente molto pratici e veloci, ma niente
è più affascinante di un Robot Legged, molto probabilmente perchè ricorda e imita
il comportamento degli animali e nel caso dei bipedi, quello umano!
PERCHÈ UN LEGGED? dalle sembianze umane che deam- /projects/nico.htm). È un sito molto
I Robots Legged sono i Robot che si bulano su due gambe, salgono scale interessante come è interessante la
spostano mediante l’uso di gambe. e giocano a calcio. Sfruttando, inve- loro idea di realizzare un Legged bio-
I Legged sono più lenti dei Rover, i ce, un numero maggiore di gambe, morfico abbastanza inedito, che
robot con le ruote; però sono quasi è possibile contare su un equilibrio e avesse la capacità di muoversi come
inarrestabili, spesso sono in grado una forza maggiori, sono state un cane, un gatto o un altro quadru-
di superare situazioni in cui i Rover costruite macchine per il taglio e il pede. Nel loro sito c’è anche uno
si fermano inesorabilmente. I carico della legna che usano sei studio sulle tecniche usate dai qua-
Legged, infatti, non avendo proble- gambe per spostarsi, tra i boschi, sia drupedi per camminare e per esegui-
mi di trazione, possono camminare per avere maggiore agilità e sia per- re gli atteggiamenti più comuni.
su superfici scivolose come fango o chè in questo riducono notevolmen- Questo studio è piuttosto importan-
neve; anche un pavimento ciottola- te i danni ambientali nei confronti te in quanto i Robot a quattro
to, che metterebbe a dura prova delle ruote o dei cingolati. gambe sono piuttosto instabili e
moltissimi Rover, per un Legged è In Giappone si svolge il campionato richiedono un movimento abbastan-
un’impresa facilissima. È in queste Robo One che consiste in una sfida za preciso per non trovarsi all’im-
condizioni che il Legged sfoggia tra Robot antropomorfi, alti circa provviso senza equilibrio, questo
tutta la sua superiorità e i Rover 25cm, che combattono a colpi di fenomeno è pressoché inesistente in
stanno a guardare. kung fu radiocomandati dal loro alle- Robot a sei o otto gambe in quanto,
Inoltre i Legged hanno un aspetto natore! almeno tre gambe, toccano sempre
molto simile al mondo animale, sono il pavimento creando una situazione
appunto biomorfici, e questo confe- CARATTERISTICHE DEL di grande equilibrio e stabilità. Per
risce al Robot un fascino molto parti- BIOQUADRAPOD contro aumentano il costo del
colare. Vedere un Robot bipede Volevo realizzare un Robot Legged Robot, probabilmente anche della
come il dinosauro Trudy, sviluppato che fosse economico, versatile e logica di controllo e sicuramente il
al MIT, mentre muove i suoi primi soprattutto facile da realizzare. consumo di corrente e quindi l’auto-
passi è veramente emozionante, Cercando su Internet sono capitato nomia.
sembra di vedere un animale vero. sul sito della Oricom Technologies e Le principali caratteristiche del
Anche la Sony, la Honda e altri colos- più precisamente sulla pagina di nostro BioQuadraPod, riassumendo,
si Giapponesi hanno creato Robot Nico (http://www.oricomtech.com- sono le seguenti:
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ROBOMANIA
Figura 4: Il Pololu 8 Serial Servo Controller Figura 7: Le due batterie della GP che
provvedono all’alimentazione
Figura 2: il contenitore
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ROBOMANIA
100 ROBOMANIA
ROBOMANIA
L’alimentazione è fornita da una cop- del regolatore da 6V per i servoco- Possiamo ora montare le basette, io
pia di batterie della GP da 3.7V mandi, vicino al SSC. ho usato dei distanziali metallici da
600mAh collegate in serie, fornisco- Poi ci rimangono i fori per il connet- 20mm di altezza e delle viti da 3MA
no 7.4V a 600mAh, sono abbastanza tore di alimentazione, da 6mm va da 10mm di lunghezza. Ricordatevi
sufficienti per una buona autonomia, bene, il LED e il commutatore, per la di fissare ora il distanziale femmina
naturalmente potete usare la batteria posizione e la dimensione di questi che servirà per il regolatore da 6V, a
a voi più consona magari di ampe- ultimi lascio a voi la scelta. Io li ho meno che non abbiate scelto un
raggio superiore oppure di peso e installati sulla parte superiore per sistema differente.
dimensioni ridotte come le batterie non intralciare le gambe del Robot.
al litio, etc. L’importante è che il vol- Ho inoltre deciso di alimentare le Passiamo ora alla creazione delle 4
taggio sia superiore a 7V per per- logiche ed i servi utilizzando uno spi- asole idonee ad ospitare i quattro
mettere ai regolatori di fornire una notto da connettere sullo stesso con- servocomandi. Pratichiamo alle 4
tensione di 5V alle logiche. Io ho nettore che serve per la ricarica delle estremità del contenitore, delle asole
scelto questo tipo di batterie per tre batterie. da 41mm di larghezza e rifiniamole
motivi principali, entravano perfetta- bene con la lima o la carta vetrata.
mente nel contenitore, le ho prese in Adesso possiamo montare il connet- Piazzate il servo e tracciate con una
offerta ad un prezzo veramente tore di alimentazione, infilate lo spi- matita da 0.5mm i fori, forate le trac-
basso, sono ricaricabili e quindi eco- notto, mettete una goccia di adesivo ciature con una punta molto piccola,
logiche ed economiche. cianoacrilico (Attack) e connettete, diciamo da 1mm. I servi vengono
dal lato posteriore, la presa, in que- forniti con delle viti autofilettanti,
Infine procuriamoci un LED e saldia- sto modo otterrete un ottimo cen- volendo potete praticare i fori diret-
moci una resistenza da 1K in serie al traggio. Fate attenzione a non incol- tamente con queste, dipende dalla
positivo. lare anche lo spinotto, ruotatelo di durezza del contenitore.
tanto in tanto fino ad asciugatura
Abbiamo terminato con la presenta- completa. Non mettete troppa colla Se avete intenzione di mettere qual-
zione dei componenti principali del altrimenti si asciuga dopo troppo cosa davanti al Robot (o dietro), vi
Robot ed è venuto il momento di tempo. Montate anche il commuta- consiglio di farlo ora, prima di mon-
assemblare il tutto per dare vita al tore e il LED. Saldate il led alla presa, tare i servi. Io ho messo due distan-
nostro BioQuadraPod! Vedrete che ci in questo modo rimarrà fermo, ziali da 20mm per il montaggio del
vorrà pochissimo tempo ed il risulta- volendo mettete una goccia di adesi- sensore SRF04.
to sarà molto soddisfacente! vo anche sul LED.
Possiamo procedere con il montag-
LA REALIZZAZIONE PRATICA Collegate le batterie in serie, positivo- gio dei servi, montate anche i gom-
Consiglio, prima di iniziare la costru- negativo e negativo-positivo, poi col- mini forniti a corredo, limiteranno lo
zione, di leggere tutto l’articolo, in legate il negativo del pacco ottenuto stress e allungheranno la vita dei ser-
questo modo avrete una visione più al negativo del connettore e il positi- vocomandi. I servi vanno montati
chiara dell’insieme e, volendo, potre- vo sul centrale dell’interruttore. Infine come nella figura 16.
te introdurre eventuali modifiche per collegate un ramo dell’interruttore sul
adattare i vostri componenti o per positivo del connettore, nella figura
adottare soluzioni differenti. 10 il positivo è quello dove è collega-
Iniziamo con la foratura del conteni- ta la resistenza del LED.
tore, serviranno 2 fori da 3.2
(3.5)mm per il fissaggio del Serial
Servo Controller (SSC), un’asola da
almeno 12x6mm sotto la basetta del
SSC, servirà per il passaggio dei
cavetti degli otto servi. Io l’ho realiz-
zata facendo due fori con una punta
da 6mm e poi li ho uniti con una pic-
cola lima.
Altri 2 fori per il fissaggio della Figura 14: Creazione delle asole e dei fori
sul contenitore Figura 15: Predisposizione del sensore anteriore
Simpleboard, un foro per il fissaggio
ROBOMANIA 101
ROBOMANIA
Ora ci attende un lavoro di precisio- sente la foto di figura 18, il servo piede. Calcolate, riferendovi alla
ne. Dovremo forare la crociere gran- esterno si trova completamente ruo- figura 19, che il piede deve poter
de, da 35mm di diametro, come tato in senso orario, è libero di ruo- fare almeno 90° in entrambe le dire-
riportato nello schema di figura 17, tare in senso antiorario per 180°, zioni.
le misure sono espresse in millimetri, tutti gli altri servi seguono la stessa Numerate i servi e i loro cavetti come
cercate di essere più precisi possibile. logica. Potete procedere nel fissag- nello schema di figura 22, questo
Potete disegnare lo schema con un gio dei servi esterni alla crociera uti- sarà essenziale in fase di program-
CAD, stamparlo e incollarlo sulla cro- lizzando delle fascette come rappre- mazione per la facile individuazione
ciera per poi forare con una punta da sentato nelle Figure 18 e 19. dei servocomandi.
3 a 3.5mm. Attenti alle dita!
Ora ci servono i piedi! Io li ho realiz- Ora dovrete far passare tutti i cavet-
Una volta forate le quattro crociere zati utilizzando del filo rigido di rame ti dei servocomandi nell’asola, per
potete montarle sui servi, tenete pre- da 7mmq, quello che si usa spesso tutta la loro lunghezza, provvedere-
per i Legged BEAM, l’ho fissato con mo in seguito ad accorciarli.
del filo sottile di acciaio inox e l’ho Cercate di fare un lavoro ordinato
provvisto di un terminale in gomma per evitare strappi e tagli ai cavetti
antiscivolo. stessi. Se la basetta del SSC vi da
Naturalmente anche per questa fastidio la potete momentaneamen-
soluzione potrete inventare il sistema te togliere. Appena fatto, rimontate
che vi piace di più. La lunghezza del
piede, dal centro della crociera, è di
55mm. Anche qui ricordate di orien-
tare bene i servi prima di fissare il
Figura 16: Montaggio dei servocomandi
Figura 19: Un altro dettaglio del fissaggio Figura 21: Vista d’insieme del Robot con i
del servo esterno servocomandi installati
Figura 17: Schema di foratura della crociera
da 35mm
102 ROBOMANIA
ROBOMANIA
la basetta e collegate i connettori “ordinatamente” i vari cavetti e le comunque prendete bene le misure,
seguendo la numerazione, non batterie per fare in modo meglio più lungo che più corto.
preoccupatevi, per il momento, del che il contenitore si possa chiudere
disordine (figura 23). senza danneggiare niente. Cominciamo mettendo della guaina
Ora che i cavi sono connessi, biso- termoretraibile sul regolatore che
gna fare ordine, procedete tirando È la volta del regolatore di tensione abbiamo fatto prima, per scongiura-
dalla parte posteriore del pannello, per i servi (figura 26). Ho scelto un re eventuali contatti indesiderati
ogni singolo cavo, il più possibile. 7806 che mi garantisce una tensione (figura 28).
Mettete una fascetta a tenere il fascio di 6V, questo conferisce ai servi una
di cavi in modo da fissarli, come in buona potenza salvaguardandoli, Prima di saldare tutti i cavi, dobbia-
figura 24. Ora il groviglio si è sposta- comunque, da sovratensioni. La mo avere l’accortezza di infilare un
to sotto, in compenso fuori è ordina- potenza dissipata da questo regola- pezzo di guaina grande sul cavo
to! tore è risultata più che sufficiente al doppio del regolatore e due pezzi di
Ora munitevi di pazienza e sistemate funzionamento contemporaneo guaina più piccola su ognuno dei
degli otto servocomandi. Saldiamo due conduttori. Procediamo alla sal-
“in aria” due condensatori tra in-gnd datura di tutti e tre i cavi, positivo
e gnd-out, i valori sceglieteli voi, con positivo e negativo con negati-
10/100uf vanno benissimo. vo. A saldatura ultimata applicare le
Saldiamo anche un paio di cavi per
l’uscita e un cavo all’ingresso, riferi-
tevi alle figure se avete dei dubbi.
Figura 24: Il groviglio dei cavetti dei servocomandi Figura 26: La preparazione del regolatore di
e la fascetta che li fissa tensione da 6V per i servocomandi Figura 29: La preparazione alla saldatura dei cavi
Figura 25: Ecco come appaiono i cavetti una Figura 30: I cavi saldati e completati con la
volta ordinati Figura 27: I componenti del cavo di alimentazione guaina termoretraibile
ROBOMANIA 103
ROBOMANIA
Il BioQuadraPod completato
104 ROBOMANIA
ROBOMANIA
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ROBOMANIA 105
ROBOMANIA
Detto questo parliamo dei prin- desidera? Ecc. ecc. sione: mezzi fisici, tipo dei
cipi della comunicazione. C’è poi il contenuto della telefona- segnali trasmessi. A questo
Quando due corrispondenti devo ta che, per essere inteso, ha di livello si parla di segnali elettri-
comunicare tra loro occorre che solito bisogno di seguire le regole ci, cavi/fili di connessione, con-
si intendano correttamente del normale modo di pensare. nettori, tipi di interfaccia, velo-
(scontato? …..se lo dite voi). Insomma un sacco di convenzioni. cità di trasmissione,…
Perché si intendano occorre sta- Osserviamo però che la comuni- 2 Livello LINEA: comprende le
bilire delle regole di comunica- cazione avviene per livelli: c’è il specifiche di come i segnali
zione comuni: chiamiamo PRO- mezzo trasmissivo (cavo, descritti al livello 1 sono orga-
TOCOLLO di comunicazione l’in- radio,…), il tipo di segnali che si nizzati in simboli, i simboli in
sieme delle regole che appunto inviano attraverso il mezzo, il messaggi e definisce le regole
regolano lo scambio di informa- modo in cui si usano i segnali per per ottenere un efficace scam-
zioni tra i corrispondenti. formare un messaggio e il loro bio di messaggi fra i corrispon-
Tanto per fare un esempio, pen- significato, il modo per assicu- denti. A questo livello si parla
siamo ad una telefonata fra due rarsi che il messaggio sia arrivato di codici, caratteri di controllo,
persone; bisogna sapere il nume- al corrispondente e correttamen- blocchi di dati, pacchetti,…
ro del corrispondente, ci sono te interpretato, in caso contrario Spesso è quel livello che si
delle regole per trovarlo consul- ripeterlo. intende quando si parla sem-
tando l’elenco telefonico. È convenzione allora dividere le plicemente di protocollo.
Bisogna eseguire la chiamata regole, cioè il protocollo, in livel-
telefonica: ci sono delle regole li che rispecchino i diversi aspet- 3 Livello RETE: comprende le
precise per effettuarla, (alzare la ti della comunicazione. specifiche che regolano lo
cornetta, attendere il segnale, scambio di messaggi quando
comporre il numero, …). L’ISO ha introdotto sette livelli di esiste più di un solo possibile
Una volta stabilita la connessio- “intesa” e relative “regole”. corrispondente e questi sono
ne, occorre avere un linguaggio Non in tutti i sistemi sono neces- collegati tra loro con una rete.
comune per intendersi, ad esem- sari tutti e sette, noi affrontere- A questo livello si parla di
pio l’italiano. mo i 4 che normalmente sono i punto punto, multipunto, indi-
C’è una regola per rispondere: più usati. rizzi,… Spesso i livelli 2 e 3
…pronto chi parla? … sono vengono trattati insieme.
XXX… non ho capito, può ripe- 1 Livello FISICO: comprende le
tere? … XXX … ho capito, cosa specifiche fisiche della connes- 4 Livello APPLICAZIONE: riguar-
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ROBOMANIA
da lo scambio dei messaggi fra due apparecchiature tipo PC, è re l’inizio e la fine di un caratte-
i programmi che “girano” sulle chiaro che il TXD di uno deve re con uno START bit e uno STOP
macchine che stanno comuni- essere collegato al RXD dell’altro bit: questo permette di lasciar
cando tra loro attraverso i livel- e viceversa mentre i due GND scorrere un tempo arbitrario tra
li 1, 2 e 3. I tipi di messaggi e vanno collegati tra loro. Per due caratteri. Ad ogni carattere è
le regole sono strettamente quanto riguarda la RS232 vi invi- possibile poi aggiungere altri bit
connessi all’applicazione, per to a consultare anche la rete, ci di controllo ad esempio la “pari-
esempio nel caso di un Robot il sono tantissime informazioni a tà”, questo tipo di controllo è un
programma sarà interessato a riguardo. po’ in disuso in quanto si preferi-
gestire il movimento e le rego- sce fare un controllo a livello
le saranno adeguate a questo. L’insieme dei tre fili costituisce linea.
il canale di comunicazione.
Faremo un’analisi pratica di ogni Siccome su un filo viaggiano i All’interno di un carattere devo
livello (se vi siete stancati ditelo). segnali in trasmissione e sull’al- poter riconoscere i singoli bit e
tro quelli in ricezione, la comuni- per fare questo è sufficiente
LIVELLO FISICO: cazione può avvenire contempo- sapere quanto dura un bit, già e
COLLEGAMENTO VIA CAVO raneamente: questo tipo di colle- quanto dura un bit? Eccola qua
È possibile mettere in comunica- gamento viene di solito chiama- la velocità di trasmissione, ogni
zione due dispositivi attraverso to Full Duplex. volta che vi connettete alla rete,
una connessione elettrica ad Questa è una caratteristica della il vostro modem e quello del
esempio attraverso la classica linea, può essere però che a livel- provider negoziano per un po’
RS232 (la seriale del PC). li successivi vi siano restrizioni per mettersi d’accordo sulla
diverse e quindi la comunicazio- velocità di trasmissione, ipotiz-
La RS232 specifica i livelli elettri- ne avvenga in modo Half ziamo di avere 300bit al secondo
ci dei segnali da usare, il tipo di Duplex (è anche il caso normale (baud) un bit non potrà che
connettore, una serie di fili per di una telefonata, uno parla e durare 1/300 secondi, è quindi
trasmettere e ricevere serialmen- l’altro ascolta). questo il modo in cui il sistema
te dei segnali digitali, e una serie che riceve distingue un bit dal-
di fili per controllare un I dati vengono trasmessi serial- l’altro.
MODEM; il modem altro non è mente cioè un bit dopo l’altro.
se non un apparecchio in grado Visto che ogni bit può assumere Parlando di velocità è necessario
di trasformare questi segnali solo due valori (0 e 1) si usano sapere cosa e quanto posso tra-
digitali in analogici e viceversa, due livelli elettrici di tensione, smettere in un determinato
questo al solo scopo di aumenta- un livello corrisponde a zero e tempo, sarebbe infatti stupido
re in modo indefinito la portata l’altro a uno. Per l’interfaccia interrogare il Robot ogni millesi-
(distanza), nel caso si colleghino standard RS232 il livello 1 corri- mo di secondo se per farlo devo
tra loro delle macchine con sponde a –12V e il livello 0 a inviare comandi a 300baud. Se
distanze inferiori ai 15m possia- +12V. ipotizziamo di trasmettere 8 bit
mo fare a meno del modem e in per carattere più 2 (Start e Stop)
questo caso potremo fare uso di Nel nostro canale inviamo un bit e il comando da inviare è lungo
solo 3 fili (modo chiamato alla volta, questi bit però nor- 10 caratteri (da 8+2bit cadauno)
“senza handshake”). malmente vengono raggruppati avremo che al massimo e solo
Di questi tre fili, due vengono in caratteri. Un carattere è un teoricamente ci servirà un terzo
usati per convogliare i segnali da insieme di bit a cui è associato di secondo per comunicare il
e per l’interlocutore e uno serve un preciso significato; ASCII è un comando, se a questo aggiun-
come riferimento comune per i tipo di regola che da un signifi- giamo che il Robot dovrà elabo-
livelli dei segnali. cato a gruppi di bit. rare quanto ricevuto, confermare
Significato del gruppo di bit a e quindi cominciare ad eseguire,
I tre fili sono chiamati TXD (tra- parte, deve esserci la possibilità avremo un idea dei limiti che
smissione dati), RXD (ricezione di riconoscere un carattere dal abbiamo (diversi ovviamente se
dati) e GND (ground o massa); successivo o dal precedente, un trasmettiamo a 56kbaud); abbia-
ora nel caso in cui si connettono metodo usato è quello di marca- mo detto anche teoricamente in
ROBOMANIA 107
ROBOMANIA
quanto abbiamo ipotizzato che PC viene chiamato DTE e il re, non è un errore, semplice-
la trasmissione avvenga senza modem DCE e che nei DCE i ter- mente in una struttura
errori e quindi senza bisogno di minali TXD e RXD sono riferiti al Master/Slave di cui parleremo si
ripetere e, non abbiamo detto DTE (in pratica il TXD del PC va può pensare che le risposte siano
che il tempo tra un carattere e il collegato al TXD del modem e preordinate e quindi si sappia a
successivo è arbitrario e dipende così anche per RXD). priori in base alla domanda
dal sistema in trasmissione, ecco quanti siano i caratteri di rispo-
perché tra l’altro questo sistema LIVELLO LINEA: sta, in questo caso è inutile spre-
viene detto asincrono. PROTOCOLLO DI LINEA care tempi e risorse HW (hard-
Il livello di linea o LOGICO è ware) e SW (software).
LIVELLO FISICO 2: quello che si incarica di presiede-
COLLEGAMENTO VIA RADIO re al buon invio di un pacchetto LIVELLO RETE
Avere un Robot con un cordone di dati, o messaggio fra i due Anche semplicemente due PIC
ombelicale ne limita molto le corrispondenti. costituiscono una RETE e se invio
possibilità, ecco che volendo il il comando a quello sbagliato…
collegamento tra PC e Robot può Questo livello include le specifi- ok è chiaro.
essere fatto via etere, in rete vi che della forma in cui il nostro Il modo migliore e universalmen-
sono alcuni prodotti già pronti, messaggio verrà inviato, normal- te usato è quello di dare un indi-
non sono altro che dei modem mente chiamato pacchetto, le rizzo o identificativo che manco
dotati di ricetrasmittente. tecniche di rilevazione degli a dirlo è numerico tipo 01, 02,
errori di ricezione e la loro corre- 03 ecc. inoltre si deve stabilire
Per utilizzare dei modem e per zione. chi comanda.
farlo con velocità decenti è È importante sottolineare che a Nel caso di un PC che gestisce
necessario prevedere di utilizzare questo livello non importa il con- via rete un Robot potrebbe
quei collegamenti specifici che tenuto o il significato del mes- comandare proprio il PC
avevamo tralasciato prima, al di saggio ricevuto o trasmesso che (Master) e gli altri PIC essere
là delle caratteristiche di questi invece riguarda il livello successi- quindi Slave; in un caso simile è
segnali (ampia la documentazio- vo (livello applicazione). Ci si sempre il Master ad interrogare e
ne in rete) questi servono per preoccupa soltanto del corretto gli Slave possono solo risponde-
dare tempo e modo al modem di inoltro del messaggio. re, ecco perché sarebbe di fatto
fare la conversione. A questo livello si deve dare una inutile l’invio del numero di
struttura al messaggio, ipotizzia- caratteri da parte dello Slave (se
In realtà nel caso di comunica- mo di avere anche una rete (ne chiedo allo Slave “dammi lo
zione radio esistono due inter- parleremo tra un attimo), un’i- stato motore”, lo Slave può solo
facciamenti ma il canale in radio potetica struttura potrebbe esse- rispondere “marcia” o “fermo”
frequenza è normalmente tra- re la seguente: cosa che si tradurrà con un solo
sparente all’utente e quindi non bit a 1 o 0.
ne parliamo (felici eh?), diremo Comunicazione PC > Robot
solo che a meno di utilizzare • Numero caratteri da trasmettere LIVELLO APPLICAZIONE
moduli complessi che lavorano • Identificativo Slave Qui dobbiamo decidere cosa
su frequenze distinte potremmo • Messaggio dire, è chiaro che il contenuto
trovarci nella situazione che rice- • Codice controllo errori del messaggio varia di volta in
zione e trasmissione non sono volta e la decisione è solo di chi
possibili in contemporanea e Comunicazione Robot > PC fa il SW.
quindi avremo un sistema Half • Identificativo Slave
Duplex. • Messaggio Dovendo gestire dei motori o
• Codice controllo errori sensori, il cosa dirci sarà riferito
Abbiamo detto che in caso di alle grandezze in gioco, in gene-
interfaccia RS232 Modem è È solo un’idea anche se valida, rale è chiaro che le informazioni
doveroso utilizzare altri segnali, notate che nella comunicazione di tipo digitale (on/off) potranno
anche qui diremo poche cose, in Robot > PC non è stato previsto essere gestite in un solo bit e
particolare si deve sapere che il il numero caratteri da trasmette- quindi visto che non possiamo
108 ROBOMANIA
ROBOMANIA
ROBOMANIA 109
in vetrina DA ABACOM UN CAD
PER LA PROGETTAZIONE
ELETTRONICA, IDEALE PER
L’USO HOBBISTICO
Prima o poi tutti gli hobbisti si trovano a dover risolvere il solito
problema: “Dove trovare un cad per la realizzazione di schemi
elettrici e circuiti stampati senza dover spendere una fortuna?”.
Senza peccare di presunzione, questo articolo fornisce la risposta!
Figura 1: sPlan al lavoro Figura 2: Ecco alcuni esempi delle possibilita’ grafiche di sPlan
110 IN VETRINA
Figura 3: Editor dei simboli di sPlan Figura 4: Opzioni di stampa e preview di sPlan
Figura 6: Ecco alcuni esempi delle possibilita’ grafiche di sPrint-Layoutn Figura 7: Opzioni di stampa e preview di sPrint-Layout
IN VETRINA 111
in vetrina CASSE &
AMPLIFICATORI
Ecco due nuovissimi strumenti che non mancheranno di interessare
appassionati e professionisti di amplificatori audio e casse acustiche.
112 IN VETRINA
indice multiplo. La documentazione è in italiano ed
interamente stampabile.
IN VETRINA 113
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