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Ultimo periodo della vita

Fryderyk Chopin nel 1849, dagherrotipo di Louis-Auguste Bisson. È la prima fotografia conosciuta di Chopin.
Sono visibili i segni della malattia

Dopo la fine della relazione con George Sand e l'aggravarsi della malattia, Chopin cadde in una depressione
che probabilmente accelerò la sua morte. Dopo aver lasciato Nohant compose sempre meno, l'ultima sua
opera è una mazurca in Fa minore, terminata nell'agosto del 1849, tracciata con mano malferma e quasi
illeggibile.

Durante l'ultimo periodo della sua vita, Chopin fu assistito da una sua allieva scozzese, Jane Stirling, che
insieme alla sorella Mrs. Erskine convinse Chopin a trasferirsi in Inghilterra. Tuttavia il rigido clima inglese e
la vita mondana in cui vollero trascinarlo le due scozzesi peggiorò notevolmente la salute del compositore.

Rientrato a Parigi, la sua salute si aggravò improvvisamente; si trasferì prima in un luminoso appartamento
sulla collina di Chaillot, poi al n. 12 di Place Vendôme e qui, il 17 ottobre del 1849, alle 2 del mattino, venne
dichiarato morto; al suo fianco, negli ultimi momenti di vita, gli intimi, tra cui la sua più amata sorella,
Ludwika, Eugène Delacroix, Delfina Potocka – alla quale aveva dedicato uno dei suoi valzer più famosi.
Occorsero 13 giorni per organizzare il funerale che si svolse il 30 ottobre nella Chiesa della Madeleine alla
presenza di una grande folla e di molti grandi del mondo musicale tra cui Franz Liszt, Meyerbeer, Berlioz;
l'orchestra del Conservatorio eseguì il Requiem di Mozart e l'organista Lefébure-Wély eseguì due preludi,
op. 28 n. 4 e n. 6. La bara fu trasportata in mezzo alla folla al suono della celebre Marcia Funebre
orchestrata da Reber e venne seppellito a Parigi nel cimitero di Père-Lachaise[47]. Il suo cuore è conservato
a Varsavia, nella Chiesa di Santa Croce.

Vita privata

Durante la breve vita del musicista, tre furono le figure femminili che fecero parte della sua sfera affettiva.
Nell'aprile del 1830 Chopin conobbe, a un saggio di allievi del Conservatorio, una giovane cantante,
Konstancja Gładkowska; la bellezza della ragazza faceva dimenticare al compositore l'intonazione non
proprio perfetta nei suoi acuti[48] ed egli volle accompagnarla al pianoforte, cercando di aiutarla nel canto
e dimostrandosi ammiratore sollecito e presente; non ebbe però mai il coraggio di farle una dichiarazione
ufficiale.[49] A Konstancja però interessavano più gli applausi del pubblico che il giovane musicista e ben
presto lo dimenticò. Chopin, che le aveva dedicato il Valzer op. 70 n. 3, e che era stato ispirato da lei per
scrivere il Larghetto del suo Concerto in Fa minore, come confidò all'amico Tytus,[50] deluso dal suo
comportamento, dedicò il Concerto a Dephina Potocka. Ancora nel 1832, però, Chopin scrisse di Konstancja
nel suo diario: "La sua immagine è continuamente davanti ai miei occhi... a volte penso di non amarla più,
eppure non riesco a togliermela dalla testa."[51]

In gioventù Chopin aveva frequentato la casa dei conti Wodziński diventando amico dei figli, in particolare
di Maria, di otto anni più piccola. Ritrovò la giovane a Dresda nel 1835; Maria, non particolarmente bella ma
dotata di un fascino particolare, fece innamorare il musicista. Prima di rientrare a Parigi, Chopin si dichiarò
e le dedicò un Valzer, Maria gli regalò una rosa; del fidanzamento fu messa a conoscenza solo la madre
della ragazza che era favorevole all'unione, in attesa del consenso paterno.[48] La fitta corrispondenza fra
Chopin, la madre della giovane e Maria stessa durò per un po' di tempo, poi andò pian piano esaurendosi,
senza che nessuno confermasse la fine del rapporto. Probabilmente i Wodziński pensarono che le precarie
condizioni di salute del musicista non fossero una prospettiva ideale per Maria, ma molto più
probabilmente pensarono che, avendo finalmente risolti i problemi economici che li affliggevano, non
avessero più bisogno di un genero celebre che poteva sì portare molte entrate, ma che non era nobile.[52]
Per distrarsi il compositore accolse l'invito dell'amico Camille Pleyel per un viaggio in Inghilterra; al suo
ritorno a Parigi raccolse tutta la corrispondenza con Maria in un pacchetto a cui unì la rosa che lei gli aveva
regalato, legò tutto con un nastro e vi scrisse sopra Moja bieda (La mia sventura).

Quando nel 1836 Chopin incontrò George Sand per la prima volta ne ebbe un'impressione totalmente
negativa. Non sopportava il suo atteggiamento provocatorio, l'abbigliamento maschile, il voler fumare il
sigaro. I due erano in tutto diversi; tanto Chopin era riservato, pudico, raffinato, tanto lei ostentava le sue
idee avanzate e parlava delle sue avventure ritenute all'epoca scandalose. Tuttavia il carattere intrigante,
l'intelligenza e le capacità di attenzioni materne della Sand riuscirono a scalfire la diffidenza iniziale del
musicista; ancora affranto per la fine della storia con Maria Wodzińska Chopin si lasciò poco a poco
coinvolgere e la loro relazione durò quasi dieci anni[48]

Nonostante tutto, però, "la vita sessuale di Chopin non ha mai mancato di risvegliare la curiosità degli
amanti della musica e di generare discussioni tra gli esperti", menzionando in particolare quello che poteva
essere stato "uno stretto rapporto con Tytus Woyciechowski", il suo compagno di scuola più anziano.[53] La
musicologa Erinn Knyt scrive: "Nel diciannovesimo secolo Chopin e la sua musica erano comunemente visti
come effeminati, androgini, infantili, malati e 'etnicamente diversi'".[54] visto che ai tempi di Chopin "gli
ascoltatori del genere del notturno per pianoforte spesso esprimevano le loro reazioni in immagini
femminili", e cita molti esempi di tali reazioni ai notturni di Chopin.[55] Una ragione di ciò potrebbe essere
"demografica": c'erano più pianiste che pianisti, e suonare pezzi così "romantici" era visto dai critici maschi
come un passatempo domestico femminile. Tale generalizzazione non era comunemente applicata ad altre
forme pianistiche come lo scherzo o la polonaise.[55] Essere associati al femminile voleva anche dire essere
spesso "svalorizzato",[55] e tali associazioni della musica di Chopin con il "femminile" non iniziarono a
cambiare fino al ventesimo secolo, quando pianisti come Artur Rubinstein iniziarono a suonare queste
opere in un modo meno sentimentale, lontano dallo "stile da salotto", e quando cominciarono ad
affermarsi analisi musicali di carattere più rigoroso (come quella di Heinrich Schenker).[55]

Tali atteggiamenti possono anche aver influenzato l'opinione sulla sessualità del compositore; il dibattito su
questo argomento iniziò a diffondersi verso la fine del XX secolo. La ricerca in quest'area ha anche
considerato le opinioni sugli altri contatti affettivi di Chopin. Il musicista si era innamorato di Maria
Wodzińska e la rottura del fidanzamento lo addolorò profondamente. La relazione di Chopin con George
Sand era certamente fisica nelle sue prime fasi. Sand affermò (ma in modo non del tutto affidabile) che
cessò di esserlo dopo il giugno 1839 fino alla fine della loro relazione nel 1847.[56] Kallberg riconosce infine
"l'impossibilità di 'scoprire' la verità" di ciò che questo può sottintendere.[55]

Anche se alcune lettere del 1829-30 a Tytus contengono brevi espressioni di affetto che sono state
interpretate da alcuni, tra cui il giornalista Weber,[57] come omoerotiche, il biografo di Chopin Zamoyski
scrive per chiarire che tali espressioni "erano, e in una certa misura lo sono ancora, modi di dire comuni in
polacco e non hanno implicazioni maggiori delle lettere che si chiudono oggi con ‘’con affetto’’.[58]

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