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Politecnico di Bari
Teoria e Progetto di Ponti A.A. 2019-2020
Domenico RAFFAELE
Strategia che Modifica la risposta sismica del sistema: Approccio ENERGETICO
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Teoria e Progetto di Ponti 2
Domenico RAFFAELE
DISPOSITIVI ANTISISMICI PER PROGETTAZIONE CONVENZIONALE
DISSIPATORI VISCOELASTICI
ELASTOMERICI
DISPOSITIVI IN LEGA
A MEMORIA DI FORMA
PIÙ USATI IN EDILIZIA
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DISSIPATORI VISCOSI
DISSIPATORI ISTERETICI
IN ACCIAIO
DISSIPAZIONE Strategia della
SOGLIA PLATCICA
DI ENERGIA
DISSIPATORI VISCOELASTICI
ELASTOMERICI
DISPOSITIVI IN LEGA
A MEMORIA DI FORMA
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Smorzamento viscoso
Quando un sistema meccanico si muove in un fluido, la resistenza che il fluido offre al movimento
dei corpi causa dissipazione di energia.
L’ammontare di questa energia dipende da molti fattori quali ad esempio le dimensioni e la forma
dei corpi, la viscosità del fluido, la velocità dei corpi.
Nello smorzamento di tipo viscoso, la forza è proporzionale alla velocità relativa dei corpi e
la costante di proporzionalità dipende dalla viscosità del fluido e dalla geometria dei corpi.
velocità
funzione di
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Smorzamento viscoso
Reazione VISCOSA Reazione ELASTICA
u(t) u(t)
andamento della forza viscosa fc(t) andamento della forza totale ftot(t)
con lo spostamento u(t) con lo spostamento u(t)
fc(t) du(t)
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DISSIPATORI VISCOSI
CONTROLLO
PASSIVO DISSIPAZIONE Miglia/h
F(KN)=4000·V(migli/h)a Dissipat.
a legame
Non-Lineare
alfa=0
Coefficiente di
smorzamento
viscoso
equivalente
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Dissipatori viscosi integrati con appoggi
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CRITERIO DI EQUIVALENZA TRA STRUTTURA NON LINEARE E STRUTTURA ELASTO VISCOSA.
Smorzamento viscoso
equivalente
(5%)
NTC
la dissipazione di energia (che La struttura può essere
si innesca quando il convenzionalmente trattata in
comportamento della campo elastico con uno
struttura entra in campo non smorzamento viscoso elastico
lineare) è associata ad uno modificato con lo
smorzamento equivalente smorzamento isteretico
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Smorzamento isteretico
CRITERIO DI EQUIVALENZA TRA STRUTTURA NON LINEARE E STRUTTURA ELASTO-VISCOSA.
Modellazione Bilineare
K1=Rig. El. Iniziale
(dd-dy)
K2=Rig. Post-Elastica K2
K=Rig. El. SECANTE
K
K1
2Fo
5%
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Modellazione Bilineare
K2
K
K1
= K1/K2 -1
Parametro di DUTTILITÀ IN
RIGIDEZZA SPOSTAMENTO
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Modellazione Bilineare
K2
K1
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Smorzamento attritivo
Kw
Kw
Coeff. attrito
2F0
F0=
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CONTROLLO DISSIPATORI ISTERETICI
PASSIVO DISSIPAZIONE IN ACCIAIO
Strategia della
DI ENERGIA SOGLIA PLASTICA
Struttura sottoposta ad
Analisi Non-Lineare
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Alcuni tipi di DISSIPATORI ISTERETICI IN ACCIAIO
Dissipatore a PIOLI
Dissipatore a FARFALLA
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Esempio di valutazione di Smorzamento Equivalente associato a dispositivo isteretico
Diagramma Forza-Spostamento
indipendente dalla velocità
(6d20)
(Kp/Ke=0.047)
Ke/Kp=1/0.047=21
a=Ke/Kp-1=20 eq=40%
d=Smax/Sy=1/0.15=6.6
6.6
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I primi dispositivi isteretici utilizzati per i ponti dell’Autostrada Udine-Tarvisio nel 1980
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Dispositivi isteretici combinati con appoggi e connettori idraulici 1990
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CONTROLLO
PASSIVO
DISSIPAZIONE
DI ENERGIA
Flag shape
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IL ROCKING
L’osservazione delle risposte di edifici greci e romani agli eventi sismici ha rappresentato
l’ispirazione alle nuove tecniche utilizzate nelle progettazioni di ultima generazione
chiavi di
taglio
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IL problema del RICENTRAGGIO
Flag shape
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La limitazione del danno strutturale ed il ripristino post-sisma
I DISSIPATORI ESTERNI
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IL RETROFITTING
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ISOLAMENTO ISOLATORI ELASTOMERICI
SISMICO
ISOLATORI A SCORRIMENTO
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CRITERI DI BASE DELL’ISOLAMENTO SISMICO
Una SOTTOSTRUTTURA
collegata alle fondazioni
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Strategia del PERIODO PROPRIO di Oscillazione
• la dissipazione di energia del sistema di isolamento è sfruttata per contenere gli spostamenti alla base.
Si utilizzano per lo più dispositivi a comportamento quasi elastico, in grado di assorbire maggiore
energia sismica di input sotto forma di energia di deformazione.
Lo smorzamento, se presente, è comunque benefico in termini di ulteriore riduzione delle forze e degli
spostamenti degli isolatori.
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Strategia del PERIODO PROPRIO di Oscillazione
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MODELLAZIONE degli ISOLATORI
Ciascun tipo di isolatore può essere modellato come
combinazione in parallelo di più elementi base:
Elemento a comportamento
ATTRITIVO
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REQUISITI ADDIZIONALI DI UN SISTEMA DI ISOLAMENTO
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DISPOSITIVI AUSILIARI
hanno la funzione di AUMENTARE LE CAPACITÀ DISSIPTIVE e/o
di facilitare il ricentraggio del sistema e/o di vincolo laterale sotto
carichi orizzontali di servizio non sismici (vento,...).
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ISOLATORI ELASTOMERICI
ISOLAMENTO
SISMICO
CONTROLLO
PASSIVO ISOLATORI A SCORRIMENTO
Gli Isolatori Elastomerici rappresentano i dispositivi più semplici in grado di fungere da isolatore
per le strutture da ponte.
Essi sono realizzati alternando strati di elastomero dello spessore di 5 – 20 mm con lamierini di
acciaio dello spessore di 2 – 3 mm (collegati tramite vulcanizzazione).
I lamierini hanno una plurima funzione:
• esercitare un’azione di confinamento sull’elastomero, limitandone la deformabilità verticale
(l’abbassamento del dispositivo sotto i carichi verticali di esercizio è generalmente
contenuto in 1 – 3 mm),
• incrementare la portanza ai carichi verticali,
• non influenzare la deformabilità a taglio dell’isolatore in direzione orizzontale.
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PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DI UN ISOLATORE ELASTOMERICO
BASSA Rigidezza
durante il
Rigidezza ALTA TERREMOTO
sotto le AZIONI
AMBIENTALI
(vento, ritiro,
fluage …)
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Esistono essenzialmente tre tipi di isolatori elastomerici, attualmente in commercio:
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isolatori in gomma armata a
1 basso smorzamento (LDRB)
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isolatori in gomma armata
2 ad alto smorzamento (High
Damping Rubber Bearing, HDRB)
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isolatori in gomma armata La modellazione dell’isolatori è una
3 con nucleo di piombo (Lead combinazione in parallelo dei seguenti elementi base:
Rubber Bearing, LRB)
Gomma Armata a
basso smorzamento + Nucleo di PIOMBO = LRB
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LRB
Il Nucleo conferisce Resistenza allo Snervamento del sistema
La Gomma conferisce Rigidezza Post-Elastica
Rigidezza fornita
Moderate accelerazioni Vantaggi dalla gomma
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Dalle curve caratteristiche forza – spostamento, generalmente non
lineari, si ricavano, per ciascun ciclo, i DUE PARAMETRI SINTETICI:
b d F
a hg
b
hg Modulo di elasticità tangenziale
della gomma ≈ 10 kg/cm2
a x b
Forza per deformare di F = G d
‘d’ l’appoggio in gomma hg Rigidezza dell’appoggio
RIGIDEZZA EQUIVALENTE Ke
= rapporto tra la forza F e spostamento d, in
corrispondenza dello spostamento massimo
COEFFICIENTE DI SMORZAMENTO
VISCOSO EQUIVALENTE ξ
= rapporto tra l’energia dissipata in un ciclo completo di
carico Wd e 2πKed2 = 2πFd
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MODALITÀ DI INSTALLAZIONE DEGLI ISOLATORI
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MODALITÀ DI INSTALLAZIONE DI ISOLATORI ELASTOMERICI
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CASO A: SOVRASTRUTTURA GETTATA IN OPERA
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CASO B: SOVRASTRUTTURA PREFABBRICATA
Fori per iniezione Una volta che la trave prefabbricata e stata posta nella
della malta sua posizione finale (sostenuta da appositi supporti
temporanei), si dovrà contornare e sigillare la piastra
superiore dell’isolatore (normalmente si utilizzano guarnizioni
in gomma dotate di appositi tubi di iniezione e sfiato).
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CASO C: CONTROPIASTRA SOLIDALE ALLA TRAVE C.A.P.
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ISOLATORI ELASTOMERICI
ISOLAMENTO
SISMICO
CONTROLLO
PASSIVO ISOLATORI A SCORRIMENTO
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Pendolo ad Attrito (Friction Pendulum, FP)
La modellazione degli isolatori è una
combinazione in parallelo dei seguenti elementi base:
tgα≈sinα=u/R
α
W·u/R = K·u
u
W
Attrito Medio
Basso attrito
materiale ad
attrito controllato Superficie Secondaria rivestita
di materiale scorrevole
Eq. Orizzontle
θ
dmax=5-10% R
cos θ ≈ 1
Smorzamento
equivalente: 15-35%
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… Riassumendo: Superata la soglia dell’attrito di distacco
la rigidezza del sistema risulta:
Fo K·d
d
K·d
Fo
Spostamento Residuo:
drm
drm = F0/K = μW/W/R = μ·R
Ke = F/d=Fo/d+K·d/d
FPS a doppia superficie 1 In questo caso ogni singola superficie curva è progettata
solamente per metà dello spostamento orizzontale,
cosicché le dimensioni in pianta dei dispositivi possono
Vantaggi di
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SOLUZIONE CON ISOLATORI A PENDOLO SCORREVOLE UNIDIREZIONALE
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u
u
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Il Friction Pendulum può essere montato indifferentemente in posizione
diritta o capovolta, concettualmente equivalente in termini di isolamento
EDIFICIO
IMPALCATO DA PONTE
Pos. DIRITTA
Pos. CAPOVOLTA
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SOVRASTRUTTURA
Condizioni di applicabilità
SISTEMA di ISOLAMENTO
SOTTOSTRUTTURA
rigidezza equivalente > 50% rigidezza secante al 20% dello spostamento di riferimento;
caratteristiche forza-spostamento del sistema di isolamento non variano di più del 10% per effetto di
variazioni della velocità di deformazione, ( ±30%), e dell’azione verticale sui dispositivi;
l’incremento della forza nel sistema d’isolamento per spostamenti tra 0,5ddc e ddc, (ddc=spostamento
del centro di rigidezza dovuto all’azione sismica), è almeno pari al 2,5% del peso totale dell’impalcato
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REQUISITI PER LA MODELLAZIONE LINARE DEL SISTEMA DI ISOLAMENTO
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N.B.: PER LE COSTRUZIONI ISOLATE ALLA BASE
NON PUÒ ESSERE USATA L’ANALISI STATICA NON LINEARE.
STATICA
ANALISI LINEARE
DINAMICA
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CONDIZIONI DI APPLICABILITÀ
il metodo dell’analisi statica lineare può essere applicato se la struttura isolata soddisfa i requisiti seguenti:
la rigidezza verticale del sistema di isolamento Kv è almeno 800 volte più Kv > 800 Kesi
grande della rigidezza equivalente orizzontale del sistema di isolamento Kesi;
il periodo in direzione verticale Tv, è inferiore a 0,1 sec Tv=2 (M/KV)<0.1 sec
nessuno isolatore risulta in trazione per l’effetto combinato dell’azione sismica e dei carichi verticali;
il sistema resistente all’azione sismica possiede una configurazione strutturale regolare in pianta
la massa della metà superiore delle pile è inferiore a 1/5 della massa dell’impalcato
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MODALITÀ DI APPLICAZIONE
In merito all’azione sismica nelle direzioni orizzontali si opera come segue:
etot x, y = eccentricità totale nella direzione x, y (xi, yi) = coord. del dispositivo rispetto al C.tro di rigidezza
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Per le costruzioni con isolamento alla base l’analisi dinamica lineare è ammessa quando
risulta possibile modellare elasticamente il comportamento del sistema di isolamento
L’analisi potrà essere svolta mediante ANALISI MODALE CON SPETTRO DI RISPOSTA
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Nel caso in cui si conduca un’analisi modale con spettro di risposta
gli effetti sulla struttura, in termini di sollecitazioni, deformazioni,
spostamenti, ecc., sono combinati mediante il ricorso alla seguente
relazione:
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Analisi dinamica non-lineare
Tale procedura di analisi non lineare viene definita obbligatoria dalle N.T.C.
per strutture isolate alla base nel momento in cui il sistema d’isolamento
non può essere rappresentato da un modello lineare equivalente.
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VERIFICHE DEL SISTEMA DI ISOLAMENTO Capacità di RICENTRAGGIO
Coefficienti numerici
Capacità max
in Spostamento
Spostamento residuo
Valori raccomandati:
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ESEMPIO
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LINE n. 1
41,00 m
LINE n. 2
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Il valore della rigidezza del sistema di isolamento è stata determinata
ISOLAMENTO SISMICO ipotizzando rigida la sottostruttura (questa ipotesi in generale non è
valida per i PONTI stante la deformabilità delle Pile), è invece accettabile
nel caso in esame poiché l’impalcato è vincolato solo alle spalle
3Tbf<Tis<3 sec
Peso impalcato
Kis=Keq/4=1527 KN/m
( KN/mm è l’unità di misura
=1,527 KN/mm della rigidezza dell’isolatore
riportata nei cataloghi )
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Si assume che i dissipatori abbiano una Si considerano isolatori elastomerici ad elevato smorzamento senza nucleo in
piombo della FIP. Lo smorzamento viscoso equivalente assunto vale 12,5%.
capacità in spostamento pari a 25 cm
Mescola SOFFICE
Mescola NORMALE Catalogo FIP
SPALLE
SI-S 800/130
619 kN/m/sec2
Nuovo periodo corrispondente alla = 1.98 sec
Rigid. tot. Effettiva utilizzata:
6200 kN/m
216
276
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800e Progetto di Ponti
Teoria 70
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850
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0,128
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Carico verticale max
in presenza di sisma
= 0,756
0,176g·1,431·0,756·2,539·[0,518/1,98] =
= 0,126 g
0,518 sec 2,306 sec
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Coeff. di amplificazione degli spostamenti
etot x, y = eccentricità totale nella direzione x, y (xi, yi) = coord. del dispositivo rispetto al C.tro di rigidezza
Eccentricità accidentale Per tenere conto della variabilità spaziale del moto sismico,
al C.M. deve essere attribuita una eccentricità accidentale
rispetto alla sua posizione di calcolo:
X=-20,5 X=20,5
Y=3 Y=3
1,23 m
0,30 m
eB=±0.03 B L =41,00 m x
B =10,00 m
0,30 m
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ALCUNI ESEMPI DI VINCOLAMENTO LONGITUDINALE
DI IMPALCATO CONTINUO IN ZONA SISMICA
SOLUZIONE N. 1
L’azione sismica tende a ripartirsi fra le pile in funzione delle relative rigidezze
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SOLUZIONE N. 2
APPOGGIO MOBILE +
SHOCK TRANSMITTER
Sotto sisma, la rigidezza delle spalle tende a scaricare l’intera azione sismica su di esse
(L’appoggio centrale perde efficacia a causa della deformabilità della pila P3 rispetto alle spalle)
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SOLUZIONE N. 3
M+D M+D
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SOLUZIONE N. 4
M+D
Alla fine dell’evento sismico può risultare necessario il ricentraggio del dissipatore OP
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SOLUZIONE N. 5
Spalla rinforzata
ISOLATORE o
DISSIPATORE ISTERETICO
APPOGGI SCORREVOLI
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Teoria e Progetto di Ponti 79
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SOLUZIONE N. 6
ISOLATORE
ELASTOMERICO
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Teoria e Progetto di Ponti 80
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