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Carico neve

Il carico provocato dalla neve sulla copertura 𝑞𝑠 è valutato secondo la seguente formula
riportata nella normativa (§ 3.4.1 delle NTC 2018):
𝑞𝑠 = 𝑞𝑠𝑘 ∙ 𝜇𝑖 ∙ 𝐶𝐸 ∙ 𝐶𝑡

dove:
- 𝑞𝑠𝑘 = 1 𝑘𝑁/𝑚2 ed è il valore di riferimento del carico della neve al suolo, e dipende,
come specificato nel § 3.4.2, dalle condizioni locali di clima e di esposizione. Poiché
la struttura in esame è ubicata a Lucca, che si trova nella Zona II con un’altezza sul
livello del mare 𝑎𝑠 ≤ 200 𝑚.
- 𝐶𝐸 = 1 e rappresenta il coefficiente di esposizione che tiene conto delle
caratteristiche specifiche dell’area in cui sorge l’opera. Il suo valore viene assunto
pari a 1 facendo riferimento alla Tab. 3.4.1 delle NTC 2018.
- 𝐶𝑡 = 1 e rappresenta il coefficiente termico che tiene conto della riduzione del carico
della neve, a causa dello scioglimento della stessa, causata dalla perdita di calore della
costruzione come da § 3.4.5 delle NTC 2018
- 𝜇𝑖 = 0,8 e rappresenta il coefficiente di forma delle coperture ed il suo valore si
evince dalla Tabella 3.4.II (§3.4.3.1 delle NTC 2018)
Si ottiene così un carico uniformemente distribuito sulla copertura piana pari a:
𝑞𝑠𝑘 = 1 ∙ 1 ∙ 1 ∙ 0,8 𝑘𝑁/𝑚 2

Carico vento
La pressione del vento è data dall’espressione (§ 3.3.4 delle NTC 2018):
𝑝 = 𝑞𝑟 ∙ 𝑐𝑒 ∙ 𝑐𝑝 ∙ 𝑐𝑑

dove:
- 𝑞𝑟 è la pressione cinetica di riferimento (§ 3.3.6 delle NTC 2018):
1
𝑞𝑟 = 𝜌𝑣𝑟2 = 0,490 𝑘𝑁/𝑚 2
2
- 𝑐𝑒 è il coefficiente di esposizione (§ 3.3.7delle NTC 2018):
𝑧 𝑧
𝑐𝑒 (𝑧) = 𝑘𝑟2 ∙ 𝑐𝑡 ∙ 𝑙𝑛 ( ) ∙ [7 + 𝑐𝑡 ∙ 𝑙𝑛 ( )] 𝑝𝑒𝑟 𝑧 ≥ 𝑧𝑚𝑖𝑛
𝑧0 𝑧0
𝑐𝑒 (𝑧) = 𝑐𝑒 (𝑧𝑚𝑖𝑛 ) 𝑝𝑒𝑟 𝑧 < 𝑧𝑚𝑖𝑛

I valori di 𝑘𝑟 , 𝑧0 , 𝑧𝑚𝑖𝑛 sono relativi alla categoria di esposizione del sito, assegnata in
funzione della classe di rugosità del terreno, assunta pari ad A come si evince dalla
tabella 3.3.III (§ 3.3.7 delle NTC 2018) e della posizione geografica del sito (figura
3.3.2 § 3.3.3 delle NTC 2018).
Perciò la categoria di esposizione è la III. Quindi il valore di 𝑐𝑒 , nel caso 𝑧 > 𝑧𝑚𝑖𝑛 =
5𝑚 ( la struttura è alta 10,5m) è pari a:
𝑧 𝑧
𝑐𝑒 (𝑧) = 𝑘𝑟2 ∙ 𝑐𝑡 ∙ 𝑙𝑛 ( ) ∙ [7 + 𝑐𝑡 ∙ 𝑙𝑛 ( )] = 2.23
𝑧0 𝑧0

- 𝑐𝑝 è il coefficiente di forma pari a:


𝑐𝑝 = 0,8

valido per elementi sopravento con inclinazione sull’orizzontale α > 60°, essendo in
questo caso la parete verticale con α = 90°, invece nel caso depressivo è pari a:
𝑐𝑝 = 0,4

- 𝑐𝑑 è il coefficiente dinamico assunto cautelativamente:


𝑐𝑑 = 1

Otteniamo una pressione p agente sulla parete pari a:


𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑣𝑎 = 0,874 𝑘𝑁/𝑚2

𝑝𝑑𝑒𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑣𝑎 = 0,437 𝑘𝑁/𝑚 2

Sovraccarichi variabili
La normativa considera al §3.1.4 un sovraccarico legato alla destinazione d’uso dell’opera,
ricavabile dalla tabella 3.1. II di cui sotto la parte di nostro interesse.

La struttura rientra nella categoria C ovvero ambienti suscettibili di affollamento, perciò


abbiamo assunto un carico distribuito 𝑞𝑘 = 4 𝑘𝑁/𝑚2 .

Carichi permanenti
Come definiti in normativa nel § 3.1.2 delle NTC 2018 i carichi permanenti vengono definiti in:

- Permanenti strutturali: peso proprio degli elementi strutturali.


- Permanenti non strutturali: carichi non rimovibili durante il normale esercizio della
costruzione, quali quelli relativi a tamponature esterne, divisori interni, massetti,
isolamenti, pavimenti e rivestimenti del piano di calpestio, intonaci e controsoffitti.

Solaio
Il solaio è realizzato con una lamiera grecata della “Metecno” tipo HI-BOND A-55-P770-G6
di spessore 1mm, alta 55mm e con passo tra le nervature di 770mm e soletta di calcestruzzo
collaborante con spessore di 65mm. In Figura 4.1 è rappresentata una sezione tipo del solaio,
e nelle Tabelle sono indicati i valori caratteristici dei carichi permanenti e variabili del solaio
tipo e del solaio di copertura.
Figura 4.1. Sezione di un solaio tipo

Solaio interpiano
DIMENSIONE PESO SPECIFICO CARICO
Lamiera grecata 0,01 0,1249 KN/m^2
Soletta 0.065* 25 kN/m^3 2,354 KN/m^2
G1= peso strutturale 2,4789 KN/m^2
Massetto alleggerito 0.08 m 16 kN/m^3 1,28 KN/m^2
Pavimento in cotto 0.01 m 40 kN/m^3 0,4 KN/m^2
Isolante in fibra di vetro 0.04m 1 kN/m^3 0,04 KN/m^2
Controsoffitto all. 6/10 1,78 KN/m^2
Intonaco 0.015 m 18 kN/m^3 0,27 KN/m^2
G2=peso non strutturale 3,77 KN/m^2
Valori caratteristici dei carichi verticali per il solaio di interpiano

Solaio copertura
DIMENSIONE PESO SPECIFICO CARICO
Lamiera grecata 0,01 0,1249 KN/m^2
Soletta 0.065 25 kN/m^3 2,354 KN/m^2
G1= peso strutturale 2,4789 KN/m^2
Controsoffitto all. 6/10 1,78 KN/m^2
Isolante termico 0.015 m 1 kN/m^3 0,015 KN/m^2
Guaina impermeabilizzante 0,05 2 kN/m^3 0,1 KN/m^2
Massetto porta pendenze 0,04 16 kN/m^3 1 KN/m^2
Intonaco 0.015 m 18 kN/m^3 0,27 KN/m^2
G2=peso non strutturale 3,165 KN/m^2
Valori caratteristici dei carichi verticali per il solaio di copertura

4.3.2 Tamponamenti
Il tamponamento esterno risulta essere costituito da due blocchi di laterizio da 10cm ai quali è
interposto un pannello isolante.
I valori caratteristici dei carichi verticali della tamponatura esterna sono riportati nella Tabella 4.3.

Tamponatura esterna
DIMENSIONE PESO SPECIFICO CARICO
Muratura esterna (0.2*3.5) m 9 kN/m^3 6,3 KN/m
muratura interna (0.1*3.5) m 8 kN/m^3 2,8 KN/m
Intonaco civile (0.015*3.5) 20 kN/m^3 1,05 KN/m
Intonaco idrofugo (0.01*3.5) m 20 kN/m^3 0,7 KN/m
Pannello isolante (0.06*3.5) m 0.15 kN/m^3 0,0315 KN/m
TOTALE 10,8815 KN/m
Riduzione Aperture 15% 1,632225 KN/m
G2=carico perman. Portato 9,249275 KN/m

Per le tamponature interne si è considerata forza per unità di superficie distribuita su tutto il solaio
pari a:

𝐺2 = 2,00 𝑘𝑁/𝑚2

Combinazioni di carico
Ai fini delle verifiche degli Stati Limite, si definiscono le seguenti combinazioni delle azioni.
- Combinazione fondamentale, generalmente impiegata per gli Stati Limite Ultimi
(SLU):
𝛾𝐺1 ∙ 𝐺1 + 𝛾𝐺2 ∙ 𝐺2 + 𝛾𝑃 ∙ 𝑃 + 𝛾𝑄1 ∙ 𝑄𝑘1 + 𝛾𝑄2 ∙ 𝜓02 ∙ 𝑄𝑘2 + 𝛾𝑄2 ∙ 𝜓03 ∙ 𝑄𝑘3 + ⋯

- Combinazione caratteristica, cosiddetta rara, generalmente impiegata per gli Stati


Limite di Esercizio (SLE) irreversibili:
𝐺1 + 𝐺2 + 𝑃 + 𝑄𝑘1 + 𝜓02 ∙ 𝑄𝑘2 + 𝜓03 ∙ 𝑄𝑘3 + ⋯

- Combinazione frequente, generalmente impiegata per gli Stati Limite di Esercizio


(SLE) reversibili:
𝐺1 + 𝐺2 + 𝑃 + 𝜓11 ∙ 𝑄𝑘1 + 𝜓22 ∙ 𝑄𝑘2 + 𝜓23 ∙ 𝑄𝑘3 + ⋯
- Combinazione quasi permanente (SLE), generalmente impiegata per gli effetti a lungo
termine:
𝐺1 + 𝐺2 + 𝑃 + 𝜓21 ∙ 𝑄𝑘1 + 𝜓22 ∙ 𝑄𝑘2 + 𝜓23 ∙ 𝑄𝑘3 + ⋯

- Combinazione allo Stato Limite di Salvaguardia della Vita (SLV) e Stato Limite di
Danno (SLD):
𝐸 + 𝐺1 + 𝐺2 + 𝑃 + 𝜓21 ∙ 𝑄𝑘1 + 𝜓22 ∙ 𝑄𝑘2 + ⋯

Nella combinazione sismica prendiamo quindi la somma dei carichi gravitazionali


𝐺𝑘 = 𝐺1 + 𝐺2 e ∑𝑖 (𝜓2𝑖 ∙ 𝑄𝑘𝑖 ), presi in combinazione quasi permanente e poi si
vanno a sommare gli effetti nelle direzioni del sisma nelle due direzioni. L’effetto
dell’azione sismica E deve tener conto della direzione del terremoto e quindi si
assume una volta come direzione principale la direzione x e quindi prenderemo il
100% del sisma in direzione x + o – il 30% del sisma in direzione y. 𝐸 = ±𝐸𝑋 ± 0,3 ∙
𝐸𝑌 e viceversa.
Oltre a questo, bisogna introdurre un’eccentricità accidentale per i centri di massa ai
vari piani della struttura. Tale esigenza è legata alla difficoltà nel valutare l’effettiva
posizione di questi ultimi, soprattutto per quello che riguarda la reale presenza e
disposizione dei carichi variabili.
I valori dei coefficienti moltiplicativi sono forniti dalle Tab. 2.5.I e Tab. 2.6.I (§6.4.2 delle
NTC 2018):

Verifica solaio

Il solaio è realizzato in lamiera grecata con soletta di calcestruzzo collaborante. La lamiera è resa
collaborante con il getto, sia mediante l’uso di impronte sia mediante l’uso ci connettori capaci
entrambi di ancorare il calcestruzzo, impedendo il distacco sia longitudinale sia verticale tra lamiera e
soletta. Si utilizza una lamiera grecata della “Metecno” tipo HI-BOND A-55-P770-G6 di spessore
1mm, alta 55mm e con passo tra le nervature di 770mm. La soletta di calcestruzzo di completamento
ha spessore di 65mm, in modo che il solaio composto possa essere considerato diaframma rigido e
modellato poi o come diaframma di piano rigido o flessibile a seconda se si vuole tener in conto che la
ripartizione sismo-resistente non dipenda soltanto dalla rigidezza degli elementi e dalla loro posizione
rispetto a 𝐺𝐾 ma anche dalla deformabilità degli elementi orizzontali assunzione più realistica se si ha
un edificio non regolare in pianta.

Figura 6.1. Solaio in lamiera grecata con soletta in cls

Lo spessore della lamiera è stato scelto facendo considerazioni sulla sua deformabilità in fase di
costruzione, in quanto essendo l’unico elemento resistente occorre accertarsi che il valore massimo
della freccia sia inferiore a quello dato considerando i carichi dati dai pesi strutturali e dal carico di
costruzione. In aggiunta alla massa di calcestruzzo, il carico di costruzione caratteristico e la massa di
calcestruzzo in eccedenza sono posti pari a 1,5𝑘𝑁/𝑚 2 su ogni area di 3,0 𝑚 × 3,0 𝑚 (o la lunghezza
della campata, se minore) (EC4 #7.3.2).
Per massimizzare il valore della freccia e andare a favore di sicurezza si considera la soletta come
semplicemente appoggiata con una luce 𝐿 = 1,50 𝑚 (interasse travi secondarie).

In tabella 6.1 si riportano i carichi in fase di costruzione.

Peso proprio lamiera (si parte da uno spessore di 1mm) 𝑃𝑝 0,12 kN/𝑚 2
Peso proprio soletta 𝑃𝑐 2,4 kN/𝑚 2
Carico da costruzione 𝑄𝑘1 1,5 kN/𝑚 2
Totale carichi permanenti (valore caratteristico) 𝐺𝑘1 2,52 kN/𝑚 2
Totale carichi accidentali (valore caratteristico) 𝑄𝑘 1,5 kN/𝑚 2

L’analisi delle sollecitazioni è effettuata considerando una fascia di un metro di soletta e con
riferimento alla combinazione di carico rara, si ha un carico unitario:
𝑆𝐿𝐸,𝑟𝑎𝑟𝑎
𝐹𝑓.𝑔𝑒𝑡𝑡𝑜 = 𝐺𝑘1 + 𝑄𝑘 = 2,52 + 1,5 = 4,02𝑘𝑁/𝑚2

Il momento d’inerzia minimo della lamiera risulta quindi:


𝑆𝐿𝐸,𝑟𝑎𝑟𝑎
5 𝐹𝑓.𝑔𝑒𝑡𝑡𝑜 ∙ 𝐿4 5 4,02 ∙ (1500)4
𝐽𝑚𝑖𝑛 = ∙ = ∙ = 21,03 𝑐𝑚 4
384 𝐸𝑠 ∙ 𝑓𝑚𝑎𝑥 384 210000 ∙ (1500 )
250
Visto il momento d’inerzia minimo ottenuto si lasciano inalterate le dimensioni del solaio sopradette
in quanto soddisfano sia questa condizione sia l’altezza totale che secondo le indicazioni
dell’Eurocodice 4 non deve essere minore di 9cm, con uno spessore della soletta non minore di 5cm
per assicurare un comportamento da diaframma rigido.
Inoltre, si sceglie di inserire una rete elettrosaldata di diametro Φ = 8mm con un passo p =150mm.
Nelle tabelle 7.1 e 7.2 sono riportate le caratteristiche geometriche e statiche della lamiera e della
soletta composta.
Caratteristiche geometriche e statiche della lamiera HI-BOND A 55-P770-G6

Simbolo Espressione
Altezza ℎ𝑝 - 55,00 mm
Spessore 𝑡𝑝 - 1,00 mm
Lunghezza della costola 𝑠𝑤 2
√(ℎ𝑝 − 2 ∙ 𝑡𝑝 ) + (𝑏𝑝,𝑚𝑎𝑥 − 𝑏𝑝,𝑚𝑖𝑛 )
2 60,60 mm
Area 𝐴𝑝 - 16,23 𝑐𝑚 2
/𝑚
Peso 𝑃𝑝 - 0,12 kN/𝑚 2
Larghezza minima delle nervature 𝑏𝑝,𝑚𝑖𝑛 - 61,4 mm
Larghezza massima delle nervature 𝑏𝑝,𝑚𝑎𝑥 - 90,8 mm
Larghezza media delle nervature 𝑏𝑝,0 𝑏𝑝,𝑚𝑖𝑛 + 𝑏𝑝,𝑚𝑎𝑥 76,1 mm
2
Interasse delle nervature 𝑖𝑝 154,2 mm
Numero di nervature a metro 𝑛𝑝 6,5 -
Distanza dal baricentro dalla fibra 𝑒𝑝 29,23 mm
inferiore
Momento d’inerzia totale 𝐼𝑝,𝑡 84,31 𝑐𝑚 4
/𝑚
Momento d’inerzia ridotto 𝐼𝑝,𝑟 80,92 𝑐𝑚 4
/𝑚
Modulo resistente superiore ridotto 𝑊𝑝,𝑠𝑢𝑝,𝑟 28,10 𝑐𝑚 3
/𝑚
Modulo resistente inferiore ridotto 𝑊𝑝,𝑖𝑛𝑓,𝑟 24,89 𝑐𝑚 3
/𝑚

Caratteristiche geometriche e statiche della soletta


Simbolo Espressione
Altezza soletta in calcestruzzo ℎ𝑐 65,00 mm
Altezza ℎ𝑡 ℎ𝑝 + ℎ𝑐 120,0 mm
Peso calcestruzzo 𝑃𝑐 2,4 kN/𝑚 2
Altezza utile 𝑑𝑝 ℎ𝑡 − 𝑒 90,77 mm
Momento d’inerzia totale 𝐼𝑡 625,82 𝑐𝑚 4 /𝑚
Modulo resistente superiore 𝑊𝑠𝑢𝑝 2020,84 𝑐𝑚 3 /𝑚
Modulo resistente inferiore 𝑊𝑖𝑛𝑓 85,09 𝑐𝑚 3 /𝑚
Verifica di resistenza a flessione solaio in fase di costruzione
Per la verifica di resistenza a flessione occorre che i momenti resistenti superiore e inferiore della
lamiera siano rispettivamente maggiori del massimo valore del momento negativo e di quello positivo
sollecitanti. Questi ultimi, calcolati disponendo il carico nella configurazione più gravose sono pari a:


𝑞𝑠𝑙𝑢 ∙ 𝐿2
𝑀𝑆𝑑 = = 1,55𝑘𝑁𝑚
8

+
𝑞𝑠𝑙𝑢 ∙ 𝐿2
𝑀𝑆𝑑 = = 1,24𝑘𝑁𝑚
10
I momenti resistenti si determinano con riferimento ai moduli di resistenza ridotti per tener conto dei
fenomeni di instabilità; essi sono pari a:

𝑀𝑅𝑑 = 𝑊𝑝,𝑖𝑛𝑓,𝑟𝑖𝑑 ∙ 𝑓𝑦𝑑 = 7,34 𝑘𝑁𝑚
+
𝑀𝑅𝑑 = 𝑊𝑝,𝑠𝑢𝑝,𝑟𝑖𝑑 ∙ 𝑓𝑦𝑑 = 7,36 𝑘𝑁𝑚
𝑓𝑦𝑘 275
Dove 𝑓𝑦𝑑 = 𝛾 = 1,05 = 261,9 è la tensione di progetto di snervamento per l’acciaio da carpenteria
𝑀0
metallica S275.
La verifica è pertanto soddisfatta.

Verifica a taglio della lamiera in fase di costruzione


Escludendo il fenomeno di instabilità locale per taglio, la resistenza a taglio della lamiera viene
affidata, così come è consuetudine per gli elementi metallici, solo all’elemento d’anima che in tal caso
corrisponde alle costole delle nervature, dove sono concentrate le massime tensioni tangenziali.
Assumendo un criterio di resistenza alla Von Mises e ipotizzando che la sollecitazione sia di taglio
puro, ovvero che le tensioni normali siano nulle (situazione che si verifica agli appoggi) abbiamo che
la tensione tangenziale corrispondente alla crisi del materiale per taglio puro sarà:
𝑓𝑦𝑘
𝜏𝑦𝑑 = = 151,2𝑁/𝑚𝑚2
√3 ∙ 𝛾𝑀0
Per cui nel caso nostro ipotizzando una distribuzione plastica uniforme delle tensioni tangenziali
nell’anima, si ha:

𝑉𝑅𝑑 = 𝑛𝑝 ∙ (𝑠𝑤 ∙ 𝑡𝑝 ) ∙ 𝜏𝑦𝑑 = 59,55𝑘𝑁

Il taglio sollecitante nella configurazione più gravosa è pari a:


𝑉𝐸𝑑 = 5,16𝑘𝑁
Per cui anche questa verifica risulta essere soddisfatta.

Verifica di resistenza a flessione solaio in fase di utilizzo


Dopo la maturazione del calcestruzzo la soletta si comporta effettivamente come soletta composta
acciaio-calcestruzzo. Il momento plastico resistente della soletta composta si calcola con riferimento
alla teoria plastica, adoperando i diagrammi a stress-block.
La profondità dell’asse neutro plastico, calcolata imponendo l’equilibrio alla traslazione di una striscia
di soletta larga 1000mm, è:
𝑓𝑦𝑑 ∙ 𝐴𝑝
𝑦𝑐 = = 36,17 𝑚𝑚
𝑓𝑐𝑑 ∙ 1000
L’asse neutro taglia la soletta di calcestruzzo. La risultante degli sforzi di trazione nella lamiera
metallica è pari a:
𝑁𝑠 = 𝐴𝑝 ∙ 𝑓𝑦𝑑 = 425,06 𝑘𝑁

Il momento plastico resistente della sezione composta risulta pertanto:


𝑦𝑐
𝑀𝑅𝑑 = 𝑁𝑠 ∙ (𝑑𝑝 − ) = 30,90 𝑘𝑁𝑚
2
Il momento sollecitante di progetto massimo in mezzeria, per lo schema di trave semplicemente
appoggiata, è dato dalla seguente relazione:
𝑞𝑠𝑙𝑢 ∙ 1,52
𝑀𝐸𝑑 = = 2,62 𝑘𝑁𝑚 < 𝑀𝑅𝑑 𝑣𝑒𝑟𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎 𝑠𝑜𝑑𝑑𝑖𝑠𝑓𝑎𝑡𝑡𝑎
8

Verifica di resistenza a taglio solaio in fase di utilizzo


La resistenza a taglio della soletta composta si valuta con la medesima formula valida per gli elementi
in cemento armato non armati a taglio come riportata nelle NTC18 § 4.1.2.3.5.1

Nel nostro caso la resistenza della singola nervatura della soletta si può valutare utilizzando i seguenti
dati:
𝑏𝑤 = 𝑏𝑝,0 = 76,1 𝑚𝑚

𝑑 = 𝑑𝑝 = 90,77 𝑚𝑚

Pertanto:
𝑉𝑅𝑑 = 41,67 𝑘𝑁 > 𝑉𝐸𝑑 = 6,93 𝑘𝑁 𝑣𝑒𝑟𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎 𝑠𝑜𝑑𝑑𝑖𝑠𝑓𝑎𝑡𝑡𝑎
Verifica connettori Nelson a taglio
I connettori usati sono di tipo “Nelson” a piolo perché vengono forniti con apposito kit di posa e non
richiedono saldatori specializzati. I pioli hanno un ingrossamento in testa per evitare il sollevamento
della soletta (“uplifting”). L’Eurocodice 4 prescrive che il connettore sia in grado di resistere ad una
forza di trazione, che tende a sfilarlo dal calcestruzzo, pari a 1/10 della resistenza a taglio [EC4 §
6.1.1].
I connettori potranno essere posati a passo costante (se sufficientemente duttili come sono in genere i
pioli Nelson; v. EC4 #6.1.2-#6.1.3) o seguendo meglio il diagramma del taglio, in modo che ciascun
connettore resista alla forza di scorrimento agente sul suo interasse, a tal proposito si ricorda la
𝑇∙𝑆
formula di Jourawski secondo la quale la forza di scorrimento per unità di lunghezza risulta: 𝑠 = 𝐽
.

In ogni caso l’insieme dei connettori deve resistere alla forza di scorrimento totale V risultante dal
flusso degli sforzi di scorrimento tra la soletta in cls e la trave in acciaio. In particolare, possiamo
analizzare il caso di una trave semplicemente appoggiata (vd. figura seguente); integrando lungo metà
luce gli sforzi di scorrimento alla Jourawski e ricordando che il taglio è la derivata del momento e che
Jid/S=z (braccio della coppia interna) otteniamo:

Si può arrivare allo stesso risultato in modo più semplice e intuitivo, imponendo l’equilibrio alla
traslazione della soletta fra la sezione di momento massimo e la sezione di momento nullo.
La forza di scorrimento totale V deve quindi equilibrare la risultante delle compressioni C della
soletta. I connettori presenti nel tratto compreso fra la sezione di momento nullo e la sezione di
momento massimo (metà luce per trave semplicemente appoggiata con carico simmetrico) devono
trasferire alla trave in acciaio la forza di scorrimento V. Detta quindi PRd la resistenza a taglio del
singolo connettore, si calcolerà il numero di connettori nel tratto considerato come np=Vl/PRd.
𝜋 ∙ 𝑑2
( 4 )
𝑃𝑅𝑑 = 0,8 ∙ 𝑓𝑢 ∙ = 28,95 𝑘𝑁
1,25
Il taglio sollecitante massimo sulla trave risulta pari a 55,66 kN.
Si sceglie perciò di disporre due connettori per lato con un interasse di 460 mm e al massimo la
verifica diventa la seguente:
55,66
= 0,96 < 1 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑢𝑖 𝑙𝑎 𝑣𝑒𝑟𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎 𝑟𝑖𝑠𝑢𝑙𝑡𝑎 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑠𝑜𝑑𝑑𝑖𝑠𝑓𝑎𝑡𝑡𝑎
57,9

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