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Corso di Laurea in Ingegneria Civile

TEORIA E PROGETTO DEI PONTI


Anno Accademico 2012-2013

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI

Dani el e LUCCHESI

U niversità degli Studi di Pisa


Dipartimento di Ingegneria Strutturale
INDICE
CONTENUTI

CRITERI DI PROGETTAZIONE ANTISISMICA


- Strategie di progettazione antisismica
- Schemi statici per ponti a travata
- Dispositivi di vincolo

DANNI DA SISMA
- Esempi, cause, effetti
- Considerazioni generali

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


CRITERI DI PROGETTAZIONE

STRATEGIE DI PROGETTAZIONE ANTISISMICA PER I PONTI

- Dualità con gli edifici (strong column - weak beam)

A – Strategie che non modificano la risposta sismica

A.1 – Strategia classica (pile)

A.2 – Strategia dei vincoli supplementari (dispositivi oleodinamici)

B – Strategie che modificano la risposta sismica

B.1 – Strategia della soglia plastica (dissipatori)

B.2 – Strategia del periodo proprio (isolatori)

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


CRITERI DI PROGETTAZIONE

IN OGNI C ASO:

- Devono rimanere elastici: impalcato, vincoli, spalle, fondazioni, terreno.

- Concentrare la dissipazione negli appositi dispositivi o nelle pile


evitando la crisi per taglio e coinvolgendone il maggior numero possibile.

- Scegliere opportunamente lo schema statico, preferendo schemi iperstatici


(attenzione però ai cedimenti di fondazione).

- Escludere fenomeni di martellamento e perdita dell’appoggio.

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


CRITERI DI PROGETTAZIONE

A.2 – STRATEGIA CLASSICA

SCELTA DELLO SCHEMA STATICO


Travata con pile di diversa altezza (quindi rigidezze non uniformi)

1 – Impalcato solidale alle pile, continuo


Per le varie pile sono richieste
resistenze e duttilità diverse,
difficilmente valutabili.
Schema adottato in presenza di
pile snelle e tracciati rettilinei,
per le quali l’impegno flessionale
è limitato ed il comportamento è
essenzialmente elastico.
2 – Impalcato solidale alle pile, con giunti trasversali intermedi

L’impegno flessionale della pila


più corta è limitato.
E’ impegnativa la realizzazione
dei giunti intermedi e il calcolo
degli spostamenti relativi.

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


CRITERI DI PROGETTAZIONE

A.2 – STRATEGIA CLASSICA

SCELTA DELLO SCHEMA STATICO

3 – Impalcato solidale con alcune pile.

L’impalcato è in semplice
appoggio sulla pila più corta,
la quale ha così un impegno
flessionale minimizzato.

4 – Impalcato non solidale alle pile. L’impalcato è in semplice appoggio


su tutte le pile, le quali hanno così
un impegno flessionale più limitato
e di tipo elastico.
Vi sono minori incertezze di calcolo.
Gli spostamenti sono ampi.
E’ impegnativa la realizzazione degli
apparecchi di appoggio e del giunto
tra impalcato e spalle.

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


STRATEGIA DEI VINCOLI SUPPLEMENTARI

A.2 – STRATEGIA DEI VINCOLI SUPPLEMENTARI

Dispositivi viscosi di tipo oleodinamico

- In condizioni di normale esercizio permettono i movimenti lenti (es. variazioni termiche).


La struttura può essere isostatica.
- In caso di sisma o azioni dinamiche impulsive (sisma, frenamento) i dispositivi si bloccano,
aumentando il grado di iperstaticità della struttura.
Lo spostamento relativo diviene pressoché nullo.

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


STRATEGIA DEL PERIODO PROPRIO

B.1 – STRATEGIA DEL PERIODO PROPRIO

Dispositivi elastomerici ad elevato smorzamento


12,00

- Permettono di incrementare Sd(T)

il periodo proprio T, da portare


almeno fino al valore di 2s 10,00

- Ciò permette una sensibile riduzione


8,00
delle forze e delle accelerazioni
cui la sovrastruttura è sottoposta
6,00

- Si incrementano gli spostamenti

- E’ importante la ispezionabilità 4,00

e la possibilità di sostituzione

2,00

M
T 2 I=3
K 0,00
0,00 0,25 0,50 0,75 1,00 1,25 1,50 1,75 2,00 2,25 2,50 2,75 3,00 3,25 3,50 3,75 4,00
T

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


STRATEGIA DEL PERIODO PROPRIO

B.1 – STRATEGIA DEL PERIODO PROPRIO

Dispositivi elastomerici ad elevato smorzamento

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


STRATEGIA DEL SOGLIA PLASTICA

B.2 – STRATEGIA DELLA SOGLIA PLASTICA

Dissipatori isteretici
- Dispositivi a comportamento plastico in grado di trasmettere una forza pressoché costante
indipendentemente dallo spostamento. Si tende in tal modo a limitare le forze e l’energia
trasmesse alla sovrastruttura.
- Durante l’azione dinamica gran parte dell’energia
viene dissipata sotto forma di calore.
- E’ importante il controllo degli spostamenti.

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


STRATEGIA DEL SOGLIA PLASTICA

B.2 – STRATEGIA DELLA SOGLIA PLASTICA

Dissipatori isteretici

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


STRATEGIA DEL SOGLIA PLASTICA

B.2 – STRATEGIA DELLA SOGLIA PLASTICA

Dissipatori viscosi di tipo oleodinamico

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


OP: dissipatore isteretico che non permette i movimenti lenti SCHEMI TIPICI DI UTILIZZO
OTP: dissipatore isteretico che permette i movimenti lenti

D is s ip a to re
v is c o s o tip o O P

Appoggi Appoggi A p p o g g io
s c o rr e v o li s c o r r e v o li s c o rr e v o le

S1 S2
P1 P2 Pn
D is s ip a to re D is s ip a to r e
v is c o s o tip o O P v is c o s o tip o O T P

Appoggi Appoggi A p p o g g io
s c o rr e v o li s c o rr e v o li s c o r r e v o le

S1 S2
P1 P2 Pn
D is s ip a to re D is s ip a to r e
v is c o s o tip o O T P v is c o s o tip o O T P

Appoggi A p p o g g io Appoggi
s c o rr e v o li fis s o s c o rr e v o li

S1 S2
P i-1 Pi P i+ 1
D is s ip a to ri
D is s ip a to re v is c o s i D is s ip a to r e
v is c o s o tip o O T P tip o O T P v is c o s o tip o O T P

Appoggi Appoggi
s c o rr e v o li A p p o g g io s c o r r e v o li
fis s o
S1 S2
P i-1 Pi P i+ 1

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


INDICE
CONTENUTI

CRITERI DI PROGETTAZIONE ANTISISMICA


- Strategie di progettazione antisismica
- Schemi statici per ponti a travata
- Dispositivi di vincolo

DANNI DA SISMA
- Esempi, cause, effetti
- Considerazioni generali

ANALISI STRUTTURALE (Ord.3274 20/3/2003, EC8 p.2, NTC2008)


- L’azione sismica e il coefficiente di struttura
- La modellazione e l’analisi strutturale
- Verifiche di resistenza e dettagli costruttivi

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


DANNI DA SISMA
CONTENUTI

DANNI DA SISMA
• Vi sono alcuni tipologie di danno “ricorrenti”
• Molteplici cause, spesso interagenti
• Meccanismi resistenti complessi
• Non sempre è possibile ricostruire l’esatta sequenza di collasso

DANNI A:
A – Sovrastruttura
B – Dispositivi di vincolo
C – Pile
D – Spalle
E – Fondazioni
F – Rilevati di accesso

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


DANNI DA SISMA
- PARAMETRI INFLUENTI
1 - Accelerogramma (contenuto in frequenza)

2 - Terreno - Liquefazione
- Interazione terreno-struttura - Modifica del periodo T

(Aumento degli spostamenti effetto P- , vincoli)

Loma Prieta, 1989 – Viadotto Cypress Street Loma Prieta, 1989

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


DANNI DA SISMA
- PARAMETRI INFLUENTI
3 - Tipologia strutturale (a travata, ad arco, strallato, sospeso, )

4 - Conformazione (rettilineo, in curva, obliquo, con pile di altezza diversa, )

5 - Non struttura

Northridge, 1994 – Gavin Canyon Undercrossing

Northridge, 1994 – Route 14/5

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


DANNI DA SISMA
A - SOVRASTRUTTURA
• Danneggiamento più raro perché, essendo progettata per carichi verticali,
di solito è sufficientemente rigida e resistente in direzione orizzontale.
• Quando presente, solitamente il danno non deriva da carenze dell’impalcato,
ma è conseguenza del cedimento di altri elementi (tipicamente i vincoli o le pile).
• Martellamento - tra campate contigue
- tra travata e spalla

Northridge, 1994 – Ponte sul fiume Santa Clara

Northridge, 1994 – Ponte sul fiume Santa Clara

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


DANNI DA SISMA
A – SOVRASTRUTTURA
• Instabilità locale in ponti con sovrastruttura in acciaio

Hyogo Ken Nambu, 1995 – Viadotto Hanshin Hyogo Ken Nambu, 1995 – Viadotto Hanshin

Instabilizzazione delle travi principali Instabilizzazione delle aste del controvento orizzontale

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


DANNI DA SISMA
A – SOVRASTRUTTURA
• Instabilità locale in ponti con sovrastruttura in acciaio

Instabilizzazione delle aste


del controvento superiore

Hyogo Ken Nambu, 1995 – Ponte di Rokko Island

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


DANNI DA SISMA
B – DISPOSITIVI DI VINCOLO
Il collasso di un dispositivo di vincolo causa una ridistribuzione delle azioni interne
che possono così superare la resistenza della sovrastruttura o della sottostruttura,
o provocare un aumento degli spostamenti, fino anche alla caduta dell’impalcato.

Perdita dell’appoggio
Niigata, 1994 –Showa Bridge

Rotazione dell’impalcato
Hyogo Ken Nambu, 1995 – Circonvallazione di Hamate

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


DANNI DA SISMA
B – DISPOSITIVI DI VINCOLO

Hyogo Ken Nambu, 1995 – Ponte di Nishinomiya-ko

Liquefazione del terreno

Spostamenti e sollecitazioni maggiori di quelle previste

Rottura del dispositivo di appoggio


Crisi per perdita dell’equilibrio rigido

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


DANNI DA SISMA
B – DISPOSITIVI DI VINCOLO
Complessità strutturale (molte luci differenti)
Sottosuolo disomogeneo Crisi per perdita dell’equilibrio rigido
Variabilità spaziale e temporale dell’azione sismica

Loma Prieta, 1989 – San Francisco-Oakland Bay Bridge

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI: L’ORDINANZA 3274/2003 E L’EUROCODICE 8 28 Aprile 2005


DANNI DA SISMA
C – PILE: pile in cemento armato
- La crisi di una pila è una delle cause principali di crisi dell’intero ponte,
in quanto le pile possono essere soggette a grosse richieste di duttilità.
- Talvolta è un problema di dettaglio.

Hyogo Ken Nambu, 1995 – Viadotto Hanshin San Fernando, 1971 - Road Overhead

Crisi per compressione del calcestruzzo


Staffatura inadeguata e non ancorata
e instabilizzazione delle barre
LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI: L’ORDINANZA 3274/2003 E L’EUROCODICE 8 28 Aprile 2005
DANNI DA SISMA
C – PILE: pile in cemento armato
Crisi per taglio del calcestruzzo
Staffatura inadeguata e non ancorata
e instabilizzazione delle barre

Hyogo Ken Nambu, 1995 San Fernando, 1971 – Route 5/210

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


DANNI DA SISMA
C – PILE: pile in cemento armato
Crisi per taglio del calcestruzzo
Staffatura inadeguata e non ancorata
e instabilizzazione delle barre

Hyogo Ken Nambu, 1995– Viadotto Hanshin

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


DANNI DA SISMA
C – PILE: pile in cemento armato
- Barre molto grosse con poche staffe
Crisi per compressione del calcestruzzo
- Ancoraggio di molte barre nella stessa sezione
e instabilizzazione delle barre
- Irregolare distribuzione delle rigidezze

Northridge, 1994 – Sottovia La Cienega-Venice Northridge, 1994 – Sottovia Mission-Gothic

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


DANNI DA SISMA
C – PILE: pile in cemento armato

Interazione con elementi


non strutturali

Modifica della
distribuzione delle rigidezze
rispetto alle ipotesi di progetto

Northridge, 1994 – Ponte-canale di Bull Creek Canyon

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


DANNI DA SISMA
C – PILE: pile in cemento armato

- Scarso ancoraggio delle barre longitudinali


Crisi per sfilamento delle barre
- Ancoraggio di molte barre nella stessa sezione

San Fernando, 1971 San Fernando, 1971

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


DANNI DA SISMA
C – PILE: pile in cemento armato
- Giunzioni e ancoraggi delle barre non adeguati
Crisi per taglio-flessione
- Interruzione di molte barre nella stessa sezione

Hyogo Ken Nambu, 1995 – Viadotto Higashi-Nada

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


DANNI DA SISMA
C – PILE: pile in cemento armato

Complessità strutturale difficoltà nell’interpretazione


del comportamento dinamico

Loma Prieta, 1989 – Viadotto Cypress Street Loma Prieta, 1989 – Viadotto Embarcadero

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


DANNI DA SISMA
C – PILE: pile in acciaio

Instabilità locale per problemi


di dettaglio strutturale.

Hyogo Ken Nambu, 1995 – Viadotto Hanshin

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


DANNI DA SISMA
C – PILE: pile in acciaio
Instabilità locale per problemi di dettaglio strutturale
e di interazione con la non struttura

Hyogo Ken Nambu, 1995


Viadotto Hanshin

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


DANNI DA SISMA
D – SPALLE

Fattori influenti:
- Tipo di fondazione (plinti, pali, pozzi, )
- Tipo di terreno - interazione terreno-struttura
- liquefazione
- Morfologia della spalla (paraghiaia, muri d’ala, spalla passante, )

Danni tipici:
• Danni derivanti dalla perdita
dell’appoggio da parte
della sovrastruttura
• Martellamento dell’impalcato
con rottura del paraghiaia
• Rottura delle chiavi a taglio

Northridge, 1994

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


DANNI DA SISMA
E – FONDAZIONI
- Sono disponibili scarse “notizie” in merito

- Raramente la causa principale è da attribuire a una crisi della fondazione stessa

Liquefazione

Cedimenti di pile, spalle o rilevati

Rottura dei pali

Costa Rica, 1991

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


DANNI DA SISMA
F – RILEVATI DI ACCESSO
Non sottovalutare le problematiche relative, perché possono impedire l’uso del ponte.

Liquefazione

Cedimento del rilevato


Rottura della spalla

Costa Rica, 1991

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


CONSIDERAZIONI GENERALI

• Configurazioni irregolari (molto curve o con marcate obliquità) aumentano

la vulnerabilità complessiva perché provocano rotazioni parassite dell’impalcato


e quindi torsione e flessione delle pile.

• I dispositivi di vincolo sono “cruciali”, da dimensionare per forze/spostamenti


maggiori di quelli nelle altre parti del ponte, con lunghezze di appoggio adeguate,
lasciando margini sufficienti di movimento spalla-impalcato o fra travate contigue.

• Almeno nelle zone a media o alta sismicità, occorre garantire un comportamento


duttile del ponte, in particolare delle pile.

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


CONSIDERAZIONI GENERALI

DUTTILITA’ DI PILE IN CEMENTO ARMATO

Occorre garantire un comportamento duttile, in campo dinamico, delle pile,


quindi:

1 - Confinare il calcestruzzo

2 - Ritenere le barre compresse

3 - Evitare crisi per taglio:


DUTTILITA’
• Staffatura

• Ancoraggio

• Giunzioni per sovrapposizione

Più o meno accentuate, sono indicazioni presenti nelle normative competenti.

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


CONSIDERAZIONI GENERALI
STAFFATURA

- Passo adeguato ( passo < 6 Φlongitudinale )


- Staffe ancorate ( chiuse )

ANCORAGGIO DELLE BARRE LONGITUDINALI

- Lunghezze “generose” ( L 40 Φlongitudinale )


- Non terminare molte barre nella stessa sezione

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


CONSIDERAZIONI GENERALI
GIUNZIONI PER SOVRAPPOSIZIONE

Lunghezze “generose” (Rck, getto, direzioni tensioni principali)

-Confinare il calcestruzzo con staffe supplementari


- Non in zone con forti rotazioni flessionali
- Sfalsare le giunzioni

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI


DANNI DA SISMA

IL CONCETTO DI RESISTENZA DA SOLO NON È IL GIUSTO APPROCCIO


PER UNA CORRETTA PROGETTAZIONE ANTISISMICA !

Hyogo Ken Nambu, 1995

LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI PONTI

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