PAGODE GIAPPONESI
Palasport di Livorno
INTRODUZIONE
Sistema costruttivo
Rapporto di ricerca su progetto SOFIE CNR
IVALSA - Ario Ceccotti et a. , 2009
Xlam o CLT
IL LEGNO COME MATERIALE DA COSTRUZIONE
Legno:
- Macrostruttura: eterogenea – anisotropa
- Resistenza: non simmetrica in trazione e
compressione ma buona a flessione
- PRESENTA SIA I DIFETTI DELL‟ACCIAO
CHE DEL CALCESTRUZZO
IL LEGNO COME MATERIALE DA COSTRUZIONE
CONFRONTO TRA LE PROPRIETÀ DEL LEGNO E DEGLI ALTRI MATERIALI DA COSTRUZIONE
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IL MATERIALE LEGNO
proprietà ed aspetti
generali
IL LEGNO COME MATERIALE DA COSTRUZIONE
PRESENZA DI DIFETTI
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DIREZIONE DEL CARICO RISPETTO ALLA DIREZIONE DELLE FIBRE
LIVELLO DI TRONCO
sezione tangenziale
IL LEGNO PRESENTA
T CARATTERISTICHE
DIVERSE NELLE TRE
R DIREZIONI (Longitudinale
sezione radiale
– Radiale – Tangenziale)
INDIPENDENTEMENTE
DAL LIVELLO DI
L STRUTTURA CHE SI
CONSIDERA
sezione trasversale
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DIREZIONE DEL CARICO RISPETTO ALLA DIREZIONE DELLE FIBRE
- NOTAZIONE: fT = fR = f90 fL = f0
Ritiro – Rigonfiamento
Prestazioni resistenza
deformabilità
…né avanti tre anni saranno ben secchi per uso de‟
palchi, e delle porte, e delle fenestre ...
(Andrea Palladio, libro I, Quattro Libri dell'Architettura)
Pare che Teofrasto fosse del parere che il legname non sia
mai seccato a sufficienza, …, prima di un periodo di tre anni
(Leon Battista Alberti: De Re edificatoria, libro II, cap. VI)
INFLUENZA DELL‟ UMIDITA‟
1) 2) 3) 4)
INFLUENZA DELL‟UMIDITA‟
Le proprietà meccaniche del
legno sono influenzate dall’umidità
in quanto l’acqua, quando penetra
nella parete cellulare, indebolisce i
legami che tengono appressata la
parete cellulare.
Necessità di:
Il PEFC si pone come alternativa ai sistemi di certificazione esistenti, primo fra tutti quello del Forest Stewardship
Council (FSC), ritenuto inadeguato soprattutto nel caso di proprietà forestali di piccole dimensioni.
Per "certificazione della gestione forestale" si intende una procedura di verifica
riconosciuta e collaudata che conduca all'emissione, da parte di un organismo
indipendente, di un certificato che attesta che le forme di gestione boschiva
rispondono a determinati requisiti di "sostenibilità".
§ 4.4 NTC2008
“Tutto il legno per impieghi strutturali deve
essere classificato secondo la resistenza,
prima della sua messa in opera”
“I materiali e i prodotti devono rispondere ai
requisiti indicati nel §11.7”
(Procedure di qualificazione: “Materiali e
27
prodotti a base di legno”)
CLASSIFICAZIONE DEL LEGNO STRUTTURALE
11.7.2 LEGNO MASSICCIO
Le norme di classificazione indicano quali sono le caratteristiche ed i difetti ammissibili nelle diverse
classi di resistenza, per una data specie legnosa o gruppo di specie, e per una provenienza geografica.
La classificazione può essere eseguita "a vista" o "a macchina" (la norma di riferimento è la UNI
EN 14081). In entrambi i casi, lo scopo è l‟assegnazione del singolo elemento ad una categoria o a una
classe di resistenza (gruppo di tipi di legname con proprietà di resistenza simili e quindi intercambiabili).
CLASSIFICAZIONE DEL LEGNO STRUTTURALE
11.7.2 LEGNO MASSICCIO
Classificare un elemento di legno ad uso strutturale significa attribuire allo stesso un profilo
resistente identificato da specifico documento normativo di carattere nazionale o europeo
Il principio della classificazione visiva si basa sul fatto che
Classificazione a vista esiste una correlazione, più o meno buona, tra i singoli
criteri riconoscibili visivamente (e.g. grandezza dei nodi o
deviazione delle fibre) e le caratteristiche meccaniche del
materiale. Mediante prove di carico a rottura di elementi
strutturali di legno massiccio in dimensione reale, o sulla
Mediante regole di classificazione ogni base della lunga esperienza della classificazione visiva,
segato di una data specie legnosa viene sono definiti i valori limite per ogni singolo criterio
assegnato ad una categoria resistente in
base alle sue caratteristiche visibili
CLASSIFICAZIONE DEL LEGNO STRUTTURALE
11.7.2 LEGNO MASSICCIO
Sistemi di classificazione meccanica usati più frequentemente
Classificazione a macchina in Europa sono:
la misura del modulo di elasticità (misura tramite
flessione o modulo E "statico”);
Ogni elemento viene valutato da una la misura di parametri relativi alla propagazione di onde
macchina che determina con metodi non o vibrazioni (frequenze di risonanza, propagazione degli
distruttivi determinati parametri, in base ultrasuoni, ecc.);
ai quali lo stesso viene assegnato ad
una categoria i metodi basati sui raggi x (il principio delle radiografie)
La lettera che individua la classe è poi seguita da un numero che indica la resistenza
caratteristica a flessione:
C/D xx C/D indica tipo di legno (conifere o latifoglie)
xx esprime la resistenza caratteristica a flessione in N/mm2.
I valori caratteristici:
- della resistenza a flessione,
- del modulo di elasticità a flessione (medio)
- della massa volumica
per il tipo di legno in questione devono essere
determinati in conformità alla EN 384
CLASSIFICAZIONE DEL LEGNO STRUTTURALE
11.7.2 LEGNO MASSICCIO
CLASSI DI RESISTENZA SECONDO UNI EN 338: 2004
Legname di provenienza estera
- controllo dell’umidità
- classificazione e marchiatura
In accordo con la norma di prodotto armonizzata EN 14080 il legno lamellare può essere costituito da:
1. lamelle della medesima qualità resistente legno lamellare omogeneo GL xx h
2. lamelle di differenti classi di resistenza legno lamellare composito GL xx c
ex
DIN
CLASSIFICAZIONE DEL LEGNO LAMELLARE
11.7.4 LEGNO LAMELLARE INCOLLATO
UNI EN 1194:2000
CLASSIFICAZIONE DEL LEGNO LAMELLARE
11.7.4 LEGNO LAMELLARE INCOLLATO
UNI EN 1194:2000
CLASSIFICAZIONE DEL LEGNO LAMELLARE
11.7.4 LEGNO LAMELLARE INCOLLATO
UNI EN 1194:2000
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
Libertà architettonica
Judenburg, Austria, Frauengasse Housing, Mark Mack Architects + Roland Hagmueller, 1998
Primo edificio a 4 piani in legno
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
XLAM – un materiale «nuovo»
Altezza
L’idea
GRANDE SUCCESSO
Progettista Collettività
• Sicurezza nell’impiego
- Scivolosità
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
XLAM – qualità e certificazione
Analisi delle caratteristiche meccaniche
CUAP
• Procedura di prova EN 408:2010 (Legno lamellare e legno massiccio)
• Setup di prova
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LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
XLAM – qualità e certificazione
• Teoria di calcolo
Momento d’inerzia
della sezione effettiva
• Setup di prova
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
XLAM – disponibilità del materiale
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
XLAM – qualità e certificazione
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
LEGNO LAMELLARE A STRATI INCROCIATI - XLAM
ASPETTI RELATIVI
ALLA DURABILITA‟
DELLE STRUTTURE
IN LEGNO
LEGNO E UMIDITA‟
L’umidità influenza:
- le caratteristiche fisico/meccaniche (kmod, classi di servizio)
- le deformazioni “interne” del materiale (ritiro, rigonfiamento)
- l’esposizione agli attacchi biotici (funghi)
LEGNO E UMIDITA‟
RITIRO E RIGONFIAMENTO
2
1
a) b)
LEGNO E UMIDITA‟
CONDIZIONI FAVOREVOLI:
il clima caldo-umido
il legno dell‟alburno (legno massiccio)
il legno non lavorato
CONDIZIONI SFAVOREVOLI:
lavorazioni (piallatura)
adesivi strutturali
presenza di impregnanti
CONDIZIONI NECESSARIE:
temperatura > 5° (max rischio con T > 18°)
umidita del legno > 20% (se ulegno < 20% rischio nullo)
CONDIZIONI SFAVOREVOLI:
umidita del legno > 70%
es. Legno immerso in acqua (manca l‟ossigeno)
ASPETTI IMPORTANTI:
con ulegno > 20% inizio degrado
con l‟essicazione il degrado si ferma
quando il degrado è visibile è già troppo tardi (fase avanzata)
attenzione alle alterazioni cromatiche:
- BLU: senza conseguenze strutturali (solo estetico)
- ROSSO/BIANCO/MARRONE: degrado avanzato
LEGNO E UMIDITA‟
A VELOCITÀ SONICHE
ALTE CORRISPONDE
UNA MAGGIORE
DENSITÀ E
RESISTENZA DEL
MATERIALE
INDAGINE DIAGNOSTICA
ABETE BIANCO
simile all‟abete rosso, meno pregiato: accrescimento irregolare,
tendenza alla cipollatura e meno durevole
PROGETTARE LA DURABILITA‟
LARICE
grande durabilità, buone caratteristiche meccaniche ed estetiche,
utilizzato soprattutto negli ambienti esterni
PROGETTARE LA DURABILITA‟
CAMPI DI APPLICAZIONE:
buona efficacia per i rivestimenti (pannelli, perline, …)
scarsa efficacia per gli elementi strutturali
riducono le alterazioni di colore (il legno non diventa grigio)
protezione in fase di montaggio
PROGETTARE LA DURABILITA‟
LA PROTEZIONE COSTRUTTIVA
NO NO
SI SI
NO SI SI
CORRETTA: SBAGLIATA:
favorire il deflusso dell‟acqua favorire il ristagno dell‟acqua
fessure “nascoste” fessure “esposte”
elementi di protezione assenza di protezione
PROGETTARE LA DURABILITA‟
NO SI
PROGETTARE LA DURABILITA‟
NO SI
NO SI
ESEMPI NEGATIVI
1. PASSERELLA PEDONALE
ESEMPI NEGATIVI
ESEMPI NEGATIVI
2. FACCIATA
Piscina
ESEMPI NEGATIVI
Distacco da terra
Guaine di protezione
Legni sagomati
ESEMPI DI BUONA PROGETTAZIONE