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Università degli Studi di Genova Dipartimento di Scienze della Formazione

ESAME DI PEDAGOGIA GENERALE II (Prof. Giancarla Sola)

Cognome e nome: ....Tortello Nicoletta.... Matricola: ........3709401............................


Corso di Laurea: Formazione Primaria Codice esame: ..67645..............................
Programma didattico a.a. 2020-2021 CFU: 8
Note da segnalare al docente:
…Studentessa non frequentante...

Genova, 20 gennaio 2020

Il Candidato sviluppi un breve elaborato critico-problematico (frutto della propria autonoma


elaborazione) nel quale s’intreccino i contenuti appresi dai libri studiati e dalle lezioni frequentate, con
riferimento al seguente tema: le dimensioni identificative del dibattito epistemologico
contemporaneo in pedagogia, còlte anche in riferimento a una cultura pedagogica
dell’insegnamento e dell’apprendimento.

Al termine della trattazione, il Candidato corredi il proprio lavoro con una breve bibliografia,
comprensiva dei testi oggetto d’esame e di altri 5 volumi che considera fondamentali per il discorso
affrontato.

Criteri di valutazione: pertinenza dei contenuti, argomentazione delle conoscenze acquisite, coerenza
logica, proprietà di linguaggio, capacità critico-problematica.

Criteri redazionali dell’elaborato: si richiede che l’estensione dell’elaborato sia compresa fra un minimo
di 2 pagine e un massimo di 3 pagine, per un totale di battute (caratteri) fra 4.000 e 6.000, spazi inclusi.

Utilizzare, senza modificarlo, il presente format per l’elaborato, scrivendo nello spazio
sottostante:

Le dimensioni che identificano il dibattito epistemologico contemporaneo in pedagogia coincidono con le nuove
prospettive di ricerca dischiuse dal “Documento Granese-Bertin” e dai contributi elaborati in risposta ad esso
(Sola 2015: 197). Di questi, Alberto Granese restituisce un bilancio critico in cui mette in luce la risposta emersa
in relazione all’interrogativo epistemologico «Che cos’è la Pedagogia?». La pedagogia è una scienza, ma è un
scienza in crisi (Sola 2015: 199). La riflessione epistemologica si impegna dunque a intervenire sullo stato di crisi
che attraversa la pedagogia avviando un dibattito ad oggi aperto. Esso non può limitarsi a riconoscere la natura
scientifica di tale sapere ma deve anche definirne l’identità. Per contribuire al processo di formalizzazione
dell’identità della pedagogia l’epistemologia pedagogica contemporanea si impegna a:
• «Pervenire a una denominazione univoca della pedagogia» (Sola 2015: 204). La denominazione
comprensiva Pedagogia Generale permette di ricomporre l’unità del sapere pedagogico senza appiattire
la pluralità di profili che lo compongono.
• «Riconoscere la pedagogia come una scienza sia pratica, sia teorica, sia metateorica» (Sola 2015: 204).
Allo scopo di stabilire quale tipo di sapere sia la pedagogia è fondamentale tenere in considerazione i
diversi indirizzi di ricerca e livelli di conoscenza che la animano, in una prospettiva di integrazione.

• Liberare la pedagogia dall’ambiguità terminologica e dotarla di un linguaggio preciso e rigoroso, in cui


ogni lemma venga impiegato in ragione della propria peculiarità di significato (Sola 2015: 225).

A imprimere una svolta epistemica in questo senso è il Trattato di Pedagogia Generale di Mario Gennari(2006:
23), che indentifica la pedagogia come «scienza della formazione e dell’educazione dell’uomo» permettendo
di:
• Individuare il destinatario della conoscenza pedagogica impiegando il termine “uomo”, nella sua
accezione di “essere umano” (Sola 2015: 225-226), assunto nella sua «interezza, unità, totalità,
particolarità, finitezza e irripetibilità» (Gennari 2006: 70).

• Chiarire la differenza tra educazione e formazione e riconoscere quest’ultima come «ulteriore oggetto
di studio della pedagogia» (Sola 2015: 226) 1.

Le dimensioni identificative del dibattito epistemologico contemporaneo in pedagogia sono dunque molteplici
e aperte. La loro ricchezza si può riassumere individuando l’obiettivo univoco a cui mirano: riorganizzare,
sistematizzare e formalizzare lo statuto scientifico della pedagogia (Sola 2015: 194). Solo una scienza che sia
dotata di un impianto epistemologico rigoroso può avviare un dialogo costruttivo con le altre scienze per
legittimare processi di insegnamento e di apprendimento che riflettano sul piano operativo-concreto quanto
elaborato a livello teorico e metateorico (Sola 2015: 113-117).
Insegnamento e apprendimento sono «prassi concrete dell’educazione» (Sola 2015: 116) che prendono corpo
non solo, ma anche, a scuola. Si pensi alla scuola secondo l’interpretazione di Hans-Georg Gadamer in Bildung
e umanesimo. Lo studioso suggerisce di non sopravvalutare la scuola ma di concepirla come capace di offrire
«soltanto una seconda educazione dopo la prima» (Gadamer 2012: 222), perché «Dove la casa paterna
(Elternhaus) ha già fallito, si sbaglierà nel credere che l’insegnante possa avere maggiore successo.» (Gadamer
2014: 16). Tuttavia, nella società contemporanea, la «seconda educazione» (Gadamer 2012: 222) può costituire
per molti un’occasione per «costruire la propria casa nella propria vita»2 (Gadamer 2012: 229). Viviamo infatti
un’epoca straniante, ossessionata dalla concretezza e dalla funzionalità (Sola 2015: 14). Oggi si tende a
considerare ogni próblema3 nella prospettiva del breve e del brevissimo termine, non tenenedo conto delle
implicazioni legate al medio e lungo termine (Sola 2015: 14). Un tale scenario spesso induce l’uomo a vivere

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Per riuscirvi l’uomo contemporaneo può ispirarsi ai grandi educatori moderni come Leopardi che «trova il varco per oltrepassare il
pessimismo in un’ipotesi di ottimismo cauto e possibile legato al riconoscimento della più propria humanitas dell’uomo che può e
deve fare barriera di fronte al Mondo-come-Dolore-e-come-Nulla» (Cambi-Gennari 2018: 57).
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Si pensi al termine próblema in ragione dei riflessi semantici di tutto ciò che ci si pone dinnanzi ci interroga, suggeriti dal suo etimo
greco antico (Sola 2020/2021).
«stati deformativi e diseducativi» (Sola 2015: 244) su cui una scuola che mira a preparare a una professione
specifica, e ad inserire chi la vive in una società funzionalizzata, non può intervenire (Gadamer 2012: 227). La
scuola di oggi necessita quindi di essere innervata da una pedagogia dal solido impianto epistemologico, per
riuscire a promuovere processi di apprendimento e di insegnamento basati su un’idea-guida che sia quella di
permettere a ogni uomo non di apprendere qualcosa per la sua professione, ma piuttosto di diventare qualcosa
per la sua professione (Gadamer 2012: 227). Solo in una scuola che pone a proprio fondamento una scienza
epistemologicamente robusta si potrà generare un ambiente di apprendimento-insegnamento dialogico,
creativo e libero. Come la Pedagogia Generale deve dialogare con le altre scienze per meglio comprendere i
propri oggetti di studio, così anche la scuola deve relazionarsi dialetticamente con l’extrascolastico per dare
valore ai vissuti di ogni uomo e per promuovere una cultura dell’apprendimento e dell’insegnamento inter-
multi- e trans-culturale (Sola 2015: 243). In ultimo, solo una Pedagogia Generale dalla rigorosa scientificità potrà
farsi garante di quella fondamentale libertà di insegnamento che permette a chi insegna di operare
concretamente per stimolare le naturali potenzialità creative degli apprendenti e di promuovere così la
formazione e l’educazione dell’uomo umano che è in ciascuno di loro.

Bibliografia del corso


Cambi Franco – Gennari Mario, Leopardi come educatore, Il Melangolo, Genova, 2018;
Gadamer Hans-Georg, Bildung e umanesimo, Il Melangolo, Genova, 2012;
Gadamer Hans-Georg, Educare è educarsi, a cura di M. Gennari, Il Melangolo, Genova, 2014;
Gennari Mario, Filosofia del discorso, Il Melangolo, Genova, 2018;
Gennari Mario, Trattatello di prosòdica, Il Melangolo, Genova, 2019;
Sola Giancarla, L’epistemologia pedagogica italiana e il “Documento Granese-Bertin”, Il Melangolo, Genova,
2015;
Sola Giancarla, Appunti del corso di Pedagogia Generale II, a.a.2020/2021.

Bibliografia scelta
Gennari Mario, Trattato di Pedagogia Generale, Bompiani, Milano, 2006;
Gennari Mario - Kaiser Anna, Prolegomeni alla Pedagogia Generale, Bompiani, Milano, 2000;
Sola Giancarla, Epistemologia pedagogica , Bompiani, Milano, 2002;
Sola Giancarla, La formazione originaria, Bompiani, 2016;
Von Reichenau Walahfrid, Hortulus. Coltura e cultura del giardino, a cura di Gennari Mario, Il Melangolo,
Genova, 2017.

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