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6 PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE

PERSONAGGI:
-il padre
-la madre
-il figlio
-la figliastra
-il giovinetto
-la bambina
-il capocomico
-il primo attore
-la prima attrice
-l’attore giovane
-l’attrice giovane
-il suggeritore
-il trovarobe
-madama pace

TRAMA:

La scena si apre con un palcoscenico apparentemente in corso di allestimento per consentire le


prove del secondo atto di un'opera teatrale di Luigi Pirandello (Il giuoco delle parti). Mentre gli
attori ed i membri della compagnia si organizzano per la realizzazione della prova, l'usciere del
teatro annuncia al capocomico l'arrivo di sei personaggi, i quali lo seguiranno con aria smarrita e
perplessa, guardandosi intorno.
Lo svolgimento dell'intera vicenda si evince soprattutto grazie alle battute del Padre e della
Figliastra. Il Padre, uomo distinto sulla cinquantina, racconta di essersi ritrovato ad abbandonare la
Moglie ed un Figlio, per il bene di lei e per consentirle di crearsi una nuova vita con un altro uomo,
il segretario che viveva in casa loro. Ciò nonostante, il Padre non perde mai di vista il nuovo nucleo
familiare che crescerà con la nascita di altri tre figli: la Figliastra, il Giovinetto e la Bambina.
L'equilibrio della nuova famiglia crolla con la morte del segretario. La Madre e la Figliastra si
trovano quindi a lavorare presso un atelier gestito da Madama Pace la quale, insoddisfatta del
lavoro della Madre, punta gli occhi sulla Figliastra e, approfittando della sua bellezza e della sua
giovane età, le propone di intrattenersi con degli uomini se non vuole che la Madre rimanga senza
lavoro a crescer sola quattro figli.
La ragazza accetta, ma il destino vuole che un giorno ella si ritrovi di fronte, in veste di cliente,
proprio il Padre.
Madama Pace, che di fatto è il settimo personaggio, non è in scena fin dall'inizio; evocata più volte,
farà la sua apparizione quando ricreano la scena del retrobottega dell'atelier. Ella entra dall'uscio
in fondo ma fa solo pochi passi verso il centro del palcoscenico. Si tratta di una donna grassa ed
appare con capelli di lana color carota, adornati da una rosa fiammante. Veste un abito di seta
rossa ed ha un ventaglio di piume in una mano, mentre nell'altra tiene una sigaretta accesa. Gli
attori della compagnia, spaventati dalla presenza improvvisa della megera, fuggiranno dal
palcoscenico, lasciando in scena la stessa e la Figliastra.
Inizia in tal modo la scena in cui, con una ridicola parlata mezzo italiana e mezzo spagnola,
Madama Pace annuncia alla Figliastra l'arrivo di un cliente (il Padre).
Il capocomico, convinto dell'effetto della scena, la fa subito provare agli attori ma, a causa
dell'eccessiva artificiosità della rappresentazione, la Figliastra scoppia in fragorose risate,
convincendo il capocomico a permettere che i personaggi stessi rappresentino se stessi sulla
scena, perché gli attori non sono in grado di vivere appieno le emozioni provate dai personaggi
veri. La rappresentazione continua fino all'arrivo della Madre in scena la quale cerca di separare il
Padre e la Figliastra per impedire che il dramma si consumi; Madama Pace se ne va. La
rappresentazione si interrompe bruscamente con l'abbassamento improvviso del sipario,
provocato per sbaglio dal macchinista.
La rappresentazione riprende ed è ambientata, stavolta, in un giardino dove il Figlio scopre la
Bambina affogata nella vasca e, preso da orrore, scorge dietro un albero la figura del Giovinetto
che, con occhi da pazzo e una rivoltella nascosta nella tasca, ha assistito alla scena. All'improvviso
parte un colpo di rivoltella, seguito dal grido di disperazione della Madre. Allo sconcerto degli
attori, che non sanno se il ragazzo sia morto o no, il Padre grida la verità di quegli avvenimenti.
CONCLUSIONE: Il capocomico, indispettito per la giornata di prove perduta, ordina all'elettricista di
spegnere le luci e licenzia tutti. Ma dietro il fondo, in cui si trovavano i personaggi andati a
soccorrere il Giovinetto e la Bambina, si accende come per errore una luce verde che proietta
quattro grandi ombre - quelle del Padre, della Madre, del Figlio e della Figliastra - sul capocomico,
il quale scappa terrorizzato. Spento il riflettore escono dal fondo, nell'ordine, il Padre, la Madre e il
Figlio, che si fermano in mezzo al palcoscenico. Ultima ad uscire è la Figliastra che, ripetendo la sua
perdizione, corre verso le scalette e con una stridula risata rivolta agli altri scompare dalla scena. In
quest’opera viene abbattuta la quarta parete ossia il “muro” tra gli attori e gli osservatori. È anche
presente la rottura della linearità del tempo, il tempo non procede in modo lineare.

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