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Lez 16 patologia generale 17-11-2007

Principi del metabolismo degli xenobiotici

Si tratta di sostanze endogene ed esogene;E’ un argomento di maggiore pertinenza della tossicologia ma vi do qualche
informazione fondamentale perché possiate capire come questi composti svolgano la loro azione. Già la volta scorsa abbiamo
parlato di xenobiotici, cioè di sostanze che possano svolgere un effetto dannoso nei nostri confronti, ma parliamo di xenobiotici
anche per farmaci che vengono assunti per scopi benefici per le nostre cellule e il nostro organismo.

1. nella maggior parte dei casi sono lipofili e ciò ne facilita l’ingresso nelle cellule ( possono attraversare la membrana); ma
ne rende complicata l’escrezione (ciò fa si che vengano trasformati in sostanze idrosolubili altrimenti tenderebbero ad
accumularsi nei tessuti adiposi e permanere là per tempi lunghissimi). Per smaltirli, e ciò comporta una loro
trasformazione in composti idrosolubili, è stato creato un sistema nelle cellule che trasforma i composti insolubili in
solubili aggiungendo gruppi polari. Questi sistemi sono presenti nel citosol, nel reticolo endoplasmatico liscio,e in altri
organuli come i perossisomi.
2. il sistema avviene in due fasi:
a) fase I : attraverso una serie di enzimi il composto liposolubile viene idrossilato con l’introduzione di un
gruppo idrossilico.
b) Fase II :coniugazione tramite il quale il composto viene per esempio legato all’acido glucuronico, ad es., e
tramite questo viene eliminato.
3. nonostante questo sistema sia in tutti gli individui, non funziona nello stesso modo perché ci sono delle variabili
individuali che fanno si che questo sistema funzioni più o meno bene. Ad esempio ci sono casi in cui l’assenza
dell’enzima ( sono sistemi in cui sono coinvolti diversi enzimi) che fa in modo che un individuo sia più esposto a certe
patologie rispetto ad altri.
Per esempio ci sono certi individui che hanno una mutazione (a carico di CYP1A1) per cui l’enzima glutatione
transferasi non viene prodotto ed essi sono più a rischio di tumori polmonari, perché questi enzimi detossificano sostanze
potenzialmente cancerogeni che si formano durante il metabolismo di idrocarburi policiclici. Questo vale non solo in
seguito ad alterazioni genetiche ma una diversa capacità di detossificare può derivare da abitudini individuali: pur
partendo dallo stesso assetto genetico, fumatori che hanno alti livelli di questo citocromo GSTM1, che metabolizza
idrocarburi policiclici, sono più a rischio di tumori polmonari, probabilmente lo metabolizzano in maniera così efficiente
da produrre quello che è il metabolita cancerogeno vero e proprio che può facilitare la comparsa di tumori.
4. lo stesso composto può essere metabolizzato attraverso diverse vie, non c’è una sola via di metabolizzazione ma ce
ne sono diverse e l’effetto finale dipende dal bilancio e dall’efficienza di diverse vie.
5. fattori endogeni possono influenzare l’attività di questi xenobiotici e tra questi c’è la dieta, livelli ormonali (ci sono
ormoni che possono influenzare l’attività di certi enzimi).
6. la stessa cosa può verificarsi in seguito ad assunzione, contatto od esposizione a fattori esogeni, abbiamo visto come
l’etanolo sia in grado di influenzare il processo metabolico, ma anche certi farmaci come il paracetamolo, e ce ne sono
altri che possono indurre questo sistema. Quindi l’assunzione contemporanea di diversi farmaci può essere un fattore di
disturbo nell’azione del singolo farmaco (uno può influenzare l’altro).

FASE I
Composto liposolubile è trasformato in idrosolubile. Ci sono moltissime reazioni di fase I: possono essere processi ossidativi,
idrossilazione ( una molecola d’acqua reagisce col substrato), dealchilazione (enzimi che staccano dal composto gruppi
alchilici e ne formano uno diverso), epossidazione e deamminazione ossidativa ( viene staccato un gruppo amminico e
contemporaneamente viene introdotto un atomo di ossigeno).
Queste reazioni avvengono dappertutto ( vi ho messo qualche esempio per capire come funziona):
idrolisi

- procaina: una volta somministrata viene idrossilata dal carbossil esterasi e si ha una rapida idrolisi di questo
composto; il risultato finale è la produzione di questo composto assolutamente inattivo. L’idrolisi è estremamente
rapida e la procaina viene usata come anestetico locale perché questo composto viene metabolizzato e reso
inefficiente in tempi molto brevi.
- La conoscenza di questi sistemi ha permesso di selezionare per operazioni chirurgiche più complesse, per le quali
serve un’anestesia più lunga, un altro composto , procainamide, che va incontro ad un processo di idrolisi più lenta
per cui è più idoneo a casi in cui l’anestesia deve essere più lunga.
- Alte reazioni comuni sono quelle che comportano l’azione di un enzima che si chiama epossido idrolisi: il
benzopirene, composto policiclico aromatico, formato da diversi anelli condensati tra loro, è un composto
cancerogeno (è cancerogeno il metabolita che si forma ad opera dell’enzima); viene metabolizzato, si forma un
composto intermedio, dopo di che per azione dell’epossido idrolasi si forma il benzo(a)pirene 4,5-diidrodiolo ( ha
gruppi OH) che può essere eliminato.
Ricordatevi che il ruolo della fase I è quello di rendere facilmente eliminabili dei composti liposolubili rendendoli idrosolubili.
Purtroppo questo sistema di biotrasformazione o di detossificazione spesso forma molecole più tossiche di quelle di partenza, la
stragrande maggioranza dei composti cancerogeni si originano tramite la fase I.
Altre reazioni oltre quelle di idrolisi sono quelle di ossidazione e avvengono nel citosol o col sistema P-450
- un esempio è quello rappresentato dall’alcool che viene metabolizzato dall’alcool deidrogenasi nel citosol, si forma
acetaldeide ulteriormente trasformata in acido acetico. Ma nell’etilista cronico si usa un’altra via, nel RE liscio che è
quella operata da citocromi 2 e 1 e questo permette all’etilista cronico di sopportare gli effetti dell’alcool.

Vorrei enfatizzare il ruolo del sistema P-450 dipendente, detto anche farmaco-metabolico o cellulare epatico o sistema
microsomiale, che è un sistema multienzimatico in cui il ruolo principale è svolto dal citocromo P-450 ( prodotto di una
superfamiglia di geni presenti in tutte le specie animali e vegetali; intorno agli anni ’60 si pensava ci fosse un unico citocromo e
invece ora sono circa 400 e ciò porta a pensare che ci sia molta specificità, cioè ogni classe di composti è convertita da una certa
classe di citocromo).
Questi citocromi catalizzano circa 60 tipi di reazione. Nel fegato umano abbiamo circa 15 forme che hanno sigle abbastanza
particolari formate da un numero, una lettera e poi un altro numero (es: CYP1A1). Questa terminologia abbastanza complicata
( che nessuno vi chiederà) significa che quei citocromi che differiscono per il numero hanno la sequenza degli aminoacidi che
differisce per meno del 55%, se hanno la stessa lettera sono ancora più simili tra loro (controllate sul libro perché non è molto
chiaro!).

Queste varie forme di P-450 sono presenti in tutte le specie e in varie forme e si occupano di diverse cose: non solo del
metabolismo dei farmaci, ma anche degli xenobiotici, sostanze chimiche; ci sono forme di P-450 che sono preposte
all’ossidazione degli acidi grassi (alcuni regolano l’accumulo di trigliceridi nel fegato). Sono responsabili di fenomeni di
resistenza agli insetticidi osservati negli insetti: dopo un primo trattamento viene stimolato questo sistema che è in grado di
detossificare. Sono citocromi i responsabili del colore delle piante e del loro profumo. Hanno moltissimi ruoli e molti non sono
ancora noti, tanto è vero che studiando questa particolare isoforma CYP1A2 se mutata in modo tale da non produrre il citocromo
la mutazione è letale; questo ci dice che le sue funzioni sono necessarie per la sopravvivenza.

Si chiama così perché assorbe luce a 450 nm in presenza di CO e sostanze riducenti. È la parte essenziale del sistema farmaco
metabolico o delle monoossigenasi (smo) e questo è localizzato nel RE liscio e richiede oltre alla p-450, NADPH reduttasi e
fosfolipidi; possiamo dire che il p-450 è immerso in una coltre di fosfolipidi e quindi condizioni di carenza di grassi e fosfolipidi
ha azione inibente sul sistema. Si trova in tutte le cellule ma l’organo deputato al metabolismo dei farmaci è il fegato ( a scalare si
trova nel fegato>pelle>polmoni>tratto gastrointestinale).

Come funziona? Deve rendere solubili dei farmaci o composti chimici di varia natura.
L’enzima presenta ferro 3+; il substrato lipofilo si lega all’ p-450,
viene indotto l’enzima citocromo C reduttasi,
il ferro passa allo stato 2+ e (in presenza di ossigeno) viene introdotto un atomo di O
e il substrato viene reso idrosolubile perché si forma un gruppo OH (polare) che potrà essere agganciato all’acido glucuronico ed
eliminato.
Il ferro torna allo stato originario e il substrato ormai idrosolubile si stacca dall’emoproteina che sarà pronta ad accogliere un’altra
molecola, riducendo i substrati e rendendoli idrosolubili.

In questa reazione si verifica un altro fenomeno: poiché l’ossigeno viene ridotto si formano R.O.S , in particolare anione
superossido e perossido d’idrogeno, per cui tanto più lavora questo sistema tante più specie radicaliche si formano; ciò ha portato
a pensare che molti dei processi di invecchiamento, che secondo certe teorie sono l’accumulo di danni prodotti da ROS, sia tanto
maggiore quanto più quella specie è attiva dal punto di vista del p-450.

Questo sistema enzimatico può essere modulato cioè indotto o inibito:


induttori: barbiturici come il fenobarbital che viene somministrato a bambini con ittero neonatale che hanno un eccesso di
bilirubina che può dare danni a livello cerebrale. Il fenobarbital aumenta il metabolismo della bilirubina perché
induce questo sistema.
Idrocarburi policiclici ( sost cancerogene)
Alcool
Inibitori: metalli, l’altro giorno abbiamo parlato di piombo, ma in generale tutti i metalli pesanti possono inibire questo
sistema, cadmio e cobalto , inibiscono gli enzimi necessari per la sintesi di p-450 e ne aumentano il catabolismo.
Per cui se voi somministrate un farmaco ad un individuo che ha alti livelli di piombo probabilmente non riuscirà
a metabolizzare quel farmaco perché il sistema è inibito. Quindi se quel farmaco funziona in maniera diretta
l’individuo sarà soggetto all’azione del farmaco in maniera molto maggiore; se viceversa il farmaco agisce dopo
metabolismo il farmaco non potrà agire perché il sistema è inibito. Quindi dovete pensare se il composto agisce
direttamente o dopo trasformazione.

Cosa vuol dire indurre il p-450? come viene indotto?


- Gli idrocarburi policiclici aromatici sono in grado di indurre il sistema e particolarmente questa isoforma p-450 1A1
che li metabolizza.
- L’inducibilità è diversa nelle diverse specie e ciò ha fatto pensare alla presenza di recettori diversi (normalmente la
suscettibilità diversa in diverse specie può essere dovuta all’assenza di certi enzimi, ma anche perché ci sono
recettori diversi su cui si legano questi composti).
- Gli idrocarburi policiclici funzionano sulla p-450 grazie a un particolare recettore Ahr (aromatic Hydrocarbon
receptor). Il suo ruolo è stato studiato mediante l’uso di diossina (TCDD).

La diossina (liposolubile) entra dentro la cellula attraverso la membrana e va a cercare un recettore nel citoplasma. Il
recettore è legato ad una Hsp (proteina). L’arrivo della TCDD e il suo legame con il recettore stimola l’azione di una
chinasi che fa staccare la Hsp e fosforila il complesso TCDD + Ahr .
Il complesso può così entrare nel nucleo e trova un partner Arnt (traslocatore del recettore degli idrocarburi
aromatici). Si forma un dimero e questo si lega a Response Elements che sono specifici e legati al DNA laddove si
trova il promotore del citocromo 1A1. Viene stimolata l’attivazione di questo gene che produrrà RNA e la proteina,
cioè l’isoforma del p-450.
Ora ci sarà molto più p-450 in grado di metabolizzare la diossina e tutti gli altri composti che devono essere
metabolizzati da quella isoforma. Questo è un meccanismo abbastanza universale e anche il fenobarbital (di cui
fino a 5-6 anni fa non si capiva bene il meccanismo con il quale si induceva il sistema) ha un recettore
citoplasmatico Car che una volta fosforilato entra nel nucleo e stimola la produzione di un citocromo che è una
isoforma B e ciò fa si che aumenti il p-450 e quindi il fegato sarà in grado di metabolizzare più sostanze. Il
fenobarbital è uno di quei composti che funziona in quanto tale per cui se noi, mediante idrossilazione, introduciamo
un gruppo polare non funziona più, la sua azione biologica si esaurisce quando viene operata la fase I. la stessa cosa
succede per l’anfetamina ma la reazione è di deaminazione, viene sottratto un gruppo amminico e cessa la sua
attività biologica.

Dealchilazione.
La dimetil nitrosamina ( ha due gruppi metilici e uno notroso) è una molecola che deve essere resa idrosolubile e in quanto tale
non ha effetti biologici. Una volta che viene metabolizzata dalla p-450 viene introdotto un atomo di ossigeno e si forma una
molecola altamente instabile che perde immediatamente aldeide formica dando luogo ad un prodotto intermedio che si chiama
dialdometano (forse) molto instabile che viene trasformato liberando acqua, azoto e si forma ione metil carbonio, che è il
metabolita cancerogeno di questo composto.
La “azioni cancerogene” svolte da una classe di sostanze cancerogene finte che si chiamano nitrosocomposti, tra cui la
nitrosamina, viene svolto da questo metabolita molto piccolo e reattivo che può legarsi al DNA e indurre mutazioni. La reazione è
di dealchilazione ossidativa perché gli abbiamo sottratto un gruppo alchilico e aggiunto un atomo di ossigeno col risultato di aver
formato un gruppo polare che può aiutare alla successiva eliminazione.

Le SMO possono generare radicali liberi e i ROS sono contrastati da antiossidanti.


Quindi la fase I viene eseguita come fase di attivazione perché molti composti diventano attivi dopo l’introduzione di gruppi
polari.

FASE II
Viene definita fase di coniugazione e forse più propriamente può essere considerata di detossificazione, anche se per
detossificazione si intende fase I+ fase II.
Le reazioni di coniugazione sono il legame con l’acido glucuronico, l’acetilazione, sintesi di legame con l’acido mercapturico,
coniugazione al solfato. Lo scopo è formare un coniugato che possa facilmente provvedere all’eliminazione del composto stesso.
Es: acido acetil salicilico anch’esso tende a coniugarsi con l’acido glucuronico e viene eliminato;
cloruro di vinile che può dare origine ad un intermedio che può essere mutageno e qui è molto importante la quota di
glutatione ridotto di cui noi disponiamo perché esso tende a legarsi con la cloracetaldeide e favorirne l’eliminazione.
Però se la quota di cloraacetaldeide è maggiore di quella del glutatione ridotto di cui disponiamo o alle sue capacità
l’effetto sarà indirizzato al legame al DNA.

Conclusioni: facendo farmacologia sicuramente farete di più, però conoscere questi aspetti è importante per somministrare
correttamente dei farmaci e perché la maggior parte degli aspetti tossici è creato da un sistema che è stato creato per detossificare.

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